La Bibbia. Di che cosa parliamo

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1 La Bibbia Una lettera d'amore di Dio non è probabilmente la prima cosa che viene in mente pensando alla Bibbia, vista di solito piuttosto come un insieme di regole, una serie di direttive morali, un libro di storia antica... tutte cose molto diverse da una lettera d'amore. Ciò nonostante, lettera d'amore è forse la descrizione migliore. E infatti la storia dell'amore paziente di Dio per l'umanità, nonostante i tradimenti e le infedeltà. Per i cristiani, la cosa sorprendente è che la Bibbia non solo racconta una storia ai lettori, ma li invita a esserne parte. Di che cosa parliamo Di uno dei più grandi classici della letteratura universale, sommo capolavoro di cultura, saggezza interiore e poesia Offre una particolare visione della vita, dell uomo, del mondo e della storia Da millenni ispira le norme morali dell umanità, indicando modelli di condotta per il progresso e la solidarietà Ebrei e cristiani la venerano come Parola di Dio, Sacra scrittura, Libro sacro per eccellenza attraverso il quale Dio si rivela stabilendo un rapporto d amore con l uomo. COM'È COMPOSTA LA BIBBIA -1-

2 La Bibbia non è un unico libro, bensì una raccolta di 73 libri, il che la rende simile a un puzzle; e come la maggior parte dei puzzle, una volta che avete visto il disegno sul coperchio e sapete che cosa state cercando, è molto più facile da capire. Sigle dei libri biblici (in ordine alfabetico) AT Antico Testamento NT Nuovo Testamento 1. Ab Abacuc 2. Abd Abdia 3. Ag Aggeo 4. Am Amos 5. Ap Apocalisse 6. At Atti degli Apostoli 7. Bar Baruc 8. Col Lettera ai Colossesi 9. 1Cor 1 lettera ai Corinzi 10. 2Cor 2 lettera ai Corinzi Cr Cronache 12. 2Cr Cronache Ct Cantico dei Cantici Dn Daniele Dt Deuteronomio Eb Lettera agli Ebrei Ef Lettera agli Efesini Es Esodo Esd Esdra Est Ester Ez Ezechiele Fil Lettera ai Filippesi Fm Lettera a Filemone Gal Lettera ai Galati Gb Giobbe Gc Lettera di Giacomo Gd Lettera di Giuda Gdc Giudici Gdt Giuditta Gn Genesi Ger Geremia Gio Giona Gl Gioele Gs Giosuè Gv Vangelo di Giovanni 1 Gv 1a lettera di Giovanni 2Gv 2a lettera di Giovanni 3Gv 3a lettera di Giovanni Is Isaia Lam Lamentazioni Lc Vangelo di Luca

3 Lv Levitico 1Mac 1 Maccabei 2Mac 2 Maccabei Mc Vangelodi Marco Mic Michea Ml Malachia Mt Vangelo di Matteo Na Naum Ne Neemia Nm Numeri Os Osea Pro Proverbi Pt 1a lettera di Pietro 2Pt 2a lettera di Pietro Qo Qoelet 1Re 1 libro dei Re 2Re 2 libro dei Re Rm Lettera ai Romani Rt Rut Sal Salmi I Sam 1 Samuele 2Sam 2 Samuele Sap Sapienza Sir Siracide 66. Sof Sofonia 67. Tb Tobia 68. 1Tm 1a lettera a Timoteo 69. 2Tm 2a lettera a Timoteo 70. lts 1a lettera ai Tessalonicesi 71. 2Ts 2a lettera ai Tessalonicesi 72. Tt Lettera a Tito 73. Zc Zaccaria Le lingue della Bibbia In ebraico, antica lingua degli ebrei, sono scritti 39 libri dell'antico Testamento. Pochi brani sono in aramaico, che sostituì l'ebraico dal sec. VI a.c. Nel greco popolare (koiné), parlato nel mondo greco-romano al tempo di Cristo, sono scritti tutti i libri del Nuovo Testamento. Sono scritti in greco anche gli ultimi libri dell'antico Testamento: Sapienza, Siracide e alcuni brani di Ester e di Daniele. Capitoli, versetti e citazioni CAPITOLI E VERSETTI Per facilitare la ricerca di brani di senso compiuto da leggere nelle chiese, verso il 1200 si adottò la divisione della Bibbia in capitoli Successivamente, verso il 1550, si fissò la suddivisione in versetti (numerazione progressiva delle righe). Tale classificazione, divenuta ufficiale, si ritrova in tutte le Bibbie. LE CITAZIONI BIBLICHE Seguono una grafia convenzionale: abbreviazione del libro biblico (es. Gn = Genesi; Mt = Vangelo secondo Matteo); numero del capitolo, normalmente seguito da virgola; numero dei versetti uniti da trattino (se vanno letti tutti dal primo all'ultimo) oppure uniti da un punto (se si saltano i numeri intermedi). La lettera s posta dopo il numero significa seguente o seguenti. Esempi: Gn 2,1-7 = Genesi, capitolo 2, versetti da 1 a 7 compreso; Dt 6,1.5-8 = Deuteronomio, capitolo 6, versetto 1 e poi versetti da 5 a 8 compreso; Gv 7,1s = Vangelo secondo Giovanni, capitolo 7, versetti 1 e seguente. Ap 2-5= Apocalisse, capitoli da 2 a 5; 1,9-3,22 = dal cap. 1, v. 9 al cap. 3, v

4 Antico Testamento 1. La Legge GENESI - DEUTERONOMIO La storia di come tutto sia iniziato nel mondo ma poi, ben presto, abbia preso la piega sbagliata e di come Dio abbia cominciato a costruire una nazione (Israele) a cui ha dato le sue leggi e attraverso cui progettava di salvare tutti. Nuovo Testamento 1. I Va ng e li MATTEO MARCO LUCA - GIOVANNI Racconti della vita, morte e risurrezione di Gesù Cristo, il Messia promesso nell'antico Testamento. 2. ATTI DEGLI APOSTOLI La storia di come i seguaci di Gesù iniziarono a diffondere il suo messaggio nel mondo. 1. La storia di Israele GIOSUÈ - ESTER Il racconto di come Israele abbia ottenuto la «Terra Promessa» ma poi l'abbia perduta per la sua reiterata disobbedienza. Ciò nonostante Dio, concepito come sempre fedele alle sue promesse, ha riedificato la nazione, permettendole di ricominciare da capo. 3. Le Lettere ROMANI - GIUDA Scritti indirizzati alle chiese appena fondate, in cui si spiega la fede cristiana e come applicarla alla vita quotidiana. 2. Poesia e sapienza GIOBBE - CANTICO DEI CANTICI Idee sul modo in cui gli esseri umani possono ottenere il meglio dalla vita vivendo secondo le regole di Dio. 4. APOCALISSE Un'occhiata al piano finale di Dio di distruggere il male e creare un mondo nuovo. 3. I P r o f e t i ISAIA - MALACHIA Messaggi di speranza che incoraggiano il popolo di Dio, soprattutto attraverso l'attesa del Messia inviato da Dio La Bibbia: Parola ispirata di Dio I cristiani considerano la Bibbia diversa da ogni altro libro (testi religiosi compresi) perché credono che quanti l'hanno scritta fossero «ispirati» (1 Timoteo 3,16) in un modo unico. Ciò non significa che Dio abbia dato a questi scrittori idee che hanno meditato e poi esposto, né che Dio abbia fatto loro un «dettato celeste» che questi hanno pedissequamente trascritto. La parola «ispirato» significa, letteralmente, «espirato da Dio». Per i cristiani, la Bibbia è Dio che «espira» le sue parole e le «effonde» negli autori, guidando i loro pensieri in modo tale che ciò che scrivevano era esattamente ciò che Dio voleva fosse scritto. Ecco perché, per milioni di persone, la Bibbia non è un semplice libro di storia o di buoni consigli, ma piuttosto la parola di Dio, applicabile a ogni persona in ogni generazione. -4-

5 Che cosa vuol dire ISPIRAZIONE Quando si ha a che fare con Dio non è mai facile comprendere il significato di ciò che avviene nel suo rapporto con l uomo e dell uomo con lui La verità di fondo che bisogna sempre tener presente è che Dio non intende mai servirsi in maniera strumentale dell uomo: o la sua è sempre una chiamata a collaborare con lui nel rispetto della piena libertà dell uomo e delle sue prerogative L ispirazione, tema molto dibattuto e forse non ancora sufficientemente compreso, ha un significato che per l uomo di fede è di fondamentale importanza e che possiamo descrivere in questo modo: o Innanzitutto è il suo modo di esprimere la certezza che quella parola appartiene a Dio e dunque proviene da lui come parola che da luce e salvezza e in questo senso diventa per lui normativa o È il suo modo di esprimere la certezza che Dio intende salvare l uomo passando attraverso l uomo, senza violentare la sua libertà e chiamandolo a mettersi a suo servizio con tutte le sue qualità i suoi carismi o In questo senso l ispirazione è un processo relazionale tra Dio e l uomo Dio è la sorgente prima e ultima del messaggio di salvezza destinato all uomo l uomo è colui che, accolto questo messaggio, se ne fa testimone e annunciatore attraverso la sua capacità intellettiva, i suoi strumenti espressivi, la sua affettività, il suo contesto culturale o Proprio per questo, di fronte alla bibbia si può legittimamente affermare che essa è parola di Dio e parola dell uomo o Infatti in essa noi troviamo espresso il pensiero di Dio non allo stato puro, diciamo così, ma rivestito di tutti quei moduli espressivi che dipendono dalla capacità di comprensione dell uomo stesso e dalla sua dimensione affettiva o Da qui anche il fatto che all interno del cammino biblico c è una gradualità pedagogica che dobbiamo saper rispettare anche nel nostro approccio con la Bibbia per non cadere in quel pericoloso fondamentalismo che fa considerare ogni affermazione biblica sullo stesso piano, assolutizzando anche momenti e parole che invece vanno comprese nel contesto in cui sono state dette e nel rispetto dell obiettivo per cui sono state dette. Quali libri (il CANONE) La raccolta dei libri sacri non è frutto di semplice accumulo storico o di critica letteraria Un lungo processo di maturazione e di verifica, non senza incertezze e dubbi, portò prima la sinagoga e poi la Chiesa ad accogliere con fede religiosa alcuni testi come ispirati da Dio Dalla tradizione viva della comunità credente deriva il canone o elenco ufficiale dei libri ritenuti sacri e perciò normativi per la fede. CANONE: da kanon=canna per misurare. Il significato storico salvifico: l incontro con Dio non si verificherebbe se fossimo condannati ad andare qua e là senza punti di rifermento. Il canone, proprio perché indica dei confini precisi e puntuali, ci permette di concentrare la nostra attenzione su personaggi, avvenimenti, modi e stili della rivelazione che Dio fa di sé. Il canone biblico è l elenco autentico dei 73 libri che fanno parte della Bibbia. Questo elenco, confermato solennemente nel concilio di Trento (1546), è antichissimo, come risulta ad esempio dal frammento ritrovato da Lodovico Antonio Muratori (databile all anno 190 d.c.), da un concilio dei vescovi africani del 393 e da una lettera di papa Innocenzo I scritta nel

6 La Bibbia: Rivelazione di Dio Per i cristiani, la Bibbia è unica perché è la «rivelazione» di sé da parte di Dio, che mostra agli uomini chi è realmente. Nella Bibbia sono rivelati quattro aspetti che riguardano Dio: Il cuore di Dio: com'è davvero, piuttosto che il modo in cui si immagina o si teme che sia. Le vie di Dio: in che modo differiscono da quelle umane e come fanno emergere il meglio in ciascuno di noi. Il piano di Dio: il modo in cui opera per riparare al «disastro» che gli esseri umani hanno fatto sia di se stessi sia del mondo intorno a loro. La sfida di Dio: il modo in cui vede gli uomini come realmente sono e fa sapere loro che è possibile cambiare. Le traduzioni della Bibbia Poiché la maggior parte di noi non conosce né l'ebraico né il greco, dobbiamo leggere la Bibbia tradotta. Oggigiorno sono disponibili molte buone traduzioni, che rientrano in due categorie generali: quelle più o meno letterali e quelle che impiegano espressioni moderne equivalenti. Entrambe hanno i loro pregi e difetti; la cosa più importante è usarne una che possiate capire. Le più celebri traduzioni della Bibbia Alcuni secoli prima di Cristo, mentre in Palestina si parlava aramaico, in tutto il mondo mediterraneo si era imposto la lingua greca koiné: per questo si pensò, ad Alessandria d Egitto, di tradurre la Bibbia dall ebraico in greco, incarico che secondo una leggenda fu affidato a 72 studiosi le cui traduzioni risultarono identiche: si tratta della famosa BIBBIA dei LXX che si impose dappertutto In Occidente, quando non si parlava il greco, papa Damaso nel 384 incaricò il suo segretario Girolamo di fare una traduzione integrale della Bibbia in latino: si tratta della celebre Vulgata (cioè popolare) che si continuò a leggere nelle chiese di tutto il mondo fino al concilio Vaticano II Dopo l invenzione della stampa la prima traduzione integrale della Bibbia in lingua italiana apparve ad opera di un monaco camaldolese il Malermi (1471). La versione ufficiale della Conferenza Episcopale Italiana fu promulgata nel Leggere la Bibbia Un semplice schema di riferimento per comprendere la Bibbia consiste nel riflettere su tre parole chiave: Loro: si riflette sui protagonisti della storia e ci si chiede cosa potessero aver pensato o provato. Noi: si attualizza, cercando di individuare che cosa quei fatti e quei personaggi possano suggerirci LA BIBBIA DEL MALERMI: Pubblicata il 1 agosto 1471 da Vandelino di Spira. L'editore o l'autore fu Nicolò Malermi (o Mallermi, Malerbi, Manerbi), frate Camaldolese che adoperò alcune versioni del '300, ma le ritoccò notevolmente sia per accostarle al testo latino, sia per scrivere in una lingua del testo con forme venete. Indubbiamente l'opera fu resa più omogenea, ma molto rozza nella lingua. Tuttavia ebbe gran successo, tanto è vero che fino al 1567 se ne fecero trenta diverse edizioni, emendate qua e là. -6-

7 rispetto alla nostra storia Io: Dio si propne anche a me, oggi: qual è la mia reazione alla sua proposta? Concetto chiave: Rivelazione I cristiani considerano la Bibbia la «rivelazione» che Dio fa di sé agli esseri umani. Credono che Dio sia così grande e misterioso che (come in un gioco cosmico a «nascondino») non saremmo mai in grado di trovarlo da soli. Invece, egli ha deciso di venirci a cercare e di rivelarsi a noi. La Bibbia ci rivela chi è e com'è, un invito rivolto a tutti di conoscerlo personalmente. Il Concilio Vaticano II ha dedicato un documento straordinario alla riflessione sulla rivelazione: la DEI VERBUM. La rivelazione viene descritta fin dall inizio in questo modo: Piacque a Dio, nella sua bontà e sapienza, rivelare se stesso e far conoscere il mistero della sua volontà (cf. Ef 1,9), mediante il quale gli uomini per mezzo di Cristo, Verbo fatto carne, nello Spirito Santo hanno accesso al Padre e sono resi partecipi della natura divina (cf. Ef 2,18; 2Pt 1,4). Con questa rivelazione infatti Dio invisibile (cf. Col 1,15; 1Tm 1,17) per la ricchezza del suo amore parla agli uomini come ad amici (cf. Es 33,11; Gv 15,14-15) e si intrattiene con loro (cf. Bar 3,38), per invitarli e ammetterli alla comunione con sé. Questa economia della rivelazione avviene con eventi e parole tra loro intimamente connessi, in modo che le opere, compiute da Dio nella storia della salvezza, manifestano e rafforzano la dottrina e le realtà significate dalle parole, e le parole proclamano le opere e illuminano il mistero in esse contenuto. La profonda verità, sia su Dio sia sulla salvezza dell uomo, per mezzo di questa rivelazione risplende a noi in Cristo, il quale nello stesso tempo è il mediatore e la pienezza dell intera rivelazione (n. 2). -7-