AUTOMAZIONE E CONSOLIDAMENTO NELL ESAME DELLE URINE INTEGRAZIONE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "AUTOMAZIONE E CONSOLIDAMENTO NELL ESAME DELLE URINE INTEGRAZIONE"

Transcript

1 FOCUS MEETING a colazione AUTOMAZIONE NELL ESAME DELLE URINE AUTOMAZIONE E CONSOLIDAMENTO NELL ESAME DELLE URINE INTEGRAZIONE Paola Pauri Direttore Unità Operativa Complessa Patologia Clinica AV2 JESI - ASUR Marche Delegato regionale AMCLI

2 INTEGRAZIONE Fra le persone, le professioni e le discipline Delle idee, delle informazioni Fra le strutture FOCUS SUL PAZIENTE Percorsi assistenziali

3 LA NUOVA OTTICA DI LAVORO INTEGRAZIONE FRA LE PROFESSIONI GESTIONE DEI PROCESSI CONFRONTO E LAVORO IN TEAM RICORSO A LINEE GUIDA, PROTOCOLLI, PROCEDURE CONDIVISI - EBM BASED Cerchiamo di parlare tutti la stessa lingua!!!! P. Bruegel, 1573 La torre di Babele

4 ALCUNE PAROLE CHIAVE Appropriatezza della richiesta EBLM = personalizzare Contenere/ridurre i costi Organizzare per livelli di complessità analitica Fare i conti con l esistente e con il futuro

5 L APPROPRIATEZZA DELLA RICHIESTA PER PRIMA COSA DIPENDE DAL PAZIENTE Nessun test è appropriato A PRIORI L appropriatezza è altamente dipendente dalle probabilità pre-test del paziente individuale o della popolazione di pazienti Il Sig. Rossi ha la febbre: che probabilità ha di avere l influenza suina? Oppure una infezione primaria da HIV?

6 Esiste il rischio concreto, in un mondo di risorse finite,, di dare ad alcuni il superfluo, privando altri del necessario L inappropriatezza in Patologia Clinica, valutata con criteri espliciti, pesa fra il 5 e il 50%, con una media intorno al 33%. Il 40% degli esami è ridondante, le ripetizioni dei test troppo frequenti (25-30%), c è una spiccata diversità nel ricorso ai test di laboratorio a seconda del livello di competenza dei richiedenti Cappelletti, RIMeL/IJLaM 2006; Plebani RIMeL/IJLaM 2006; Janssens PMW 2010; Dine CJ 2009; O Kane MJ 2011 Su test di laboratorio per esterni effettuati nelle Marche nel 2012, il 33% corrisponde a di test inappropriati sprecati

7 L INAPPROPRIATEZZA JAMA 2012; 307: Berwick ed Hackbarth SOTTO-UTILIZZO (UNDERUSE) Screening per cancro della cervice uterina Ipertensione arteriosa Esame urine standard in soggetti Depressione (58%) a rischio SOVRA-UTILIZZO ( OVERUSE ) Check-up MEDICINA DIFENSIVA Screening (prostata, ( scoliosi ERRONEO UTILIZZO ( MISUSE ) Test richiesti senza indicazione clinica Test di approfondimento richiesti prima del test di screening Marcatori neoplastici

8 IL RUOLO DEL LABORATORIO L inappropriatezza è a tutti gli effetti una NON CONFORMITA all interno del ciclo del laboratorio (Bonini, Clin Chem 2002) Il presidio dell appropriatezza è di pertinenza della Medicina di Laboratorio e deve essere valorizzata come risorsa di qualità professionale Questo comporta un ruolo attivo per il professionista di laboratorio, integrato con il Clinico richiedente

9 I medici richiedono continuamente test a scopo di screening Del resto i pazienti continuamente leggono sulle riviste quanto sono utili i test di screening I test sono raramente accurati al 100% I risultati falsi positivi e falsi negativi hanno il loro peso sia nelle conseguenze a livello individuale che a livello sociale! Spesso chi richiede non conosce le caratteristiche del test, l utilità per il singolo paziente e non si aspetta gli effetti secondari dei falsi positivi..spesso non sospetta nemmeno i falsi negativi.

10 NESSUN TEST E PERFETTO. TEST NEGATIVO = VN TEST POSITIVO = VP FP FN The evidence base of clinical diagnosis, Knottnerus 2002, p. 99 modificato

11 IL RAPPORTO DI VEROSIMIGLIANZA RV, essendo un rapporto fra Sensibilità e Specificità, non varia in popolazioni diverse e non risente della prevalenza della malattia RV+ = %VP/%FP = SENS/(100-SPEC) LR- = %FN/%VN = (100-SENS)/SPEC Con quale probabilità un risultato positivo o negativo indica che il paziente è malato o sano? UTILIZZANDO IL NOMOGRAMMA DI FAGAN

12 LE PROBABILITA PRE-TEST Riconoscimento di bambine a rischio di IVU 1151 bambine febbrili; 56 IVU; prevalenza 5% Fattori di rischio Razza bianca Età < 12 m. Temp. > 39 Febbre no altre cause Febbre > 2 gg N. fattori Prob.% di IVU Gorelick, et al. 2003

13 TEST A STRISCIA NEI BAMBINI (esterasi o nitriti) 3 1 LR(+) 12.5 Sensibilità = 88 % Specificità = 93% LR (+) = 12,5 LR (-) = 0,13 5 LR(-) 0.13 Con probabilità pre-test intermedie (1-3 fattori di rischio) il risultato negativo esclude IVU, il risultato positivo deve essere confermato con urinocoltura Con probabilità pre-test alte (4-5 fattori di rischio) il risultato positivo permette di trattare, anche senza fare urinocoltura

14 La metanalisi 2004 ha dimostrato che la striscetta da sola è utile in tutte le popolazioni per escludere la presenza di una IVU se nitriti ed esterasi sono negative. I risultati positivi invece devono essere confermati dalla coltura. Studio condotto in donne ambulatoriali adulte con sospetta IVU. Il valore predittivo su striscetta di nitriti positivi o di leucociti e sangue (RV= 7,2) è alto (92%) e quindi non richiede conferma in presenza di 3 segni/sintomi di media intensità.

15 STRISCE REATTIVE: PROTEINE E SANGUE RACCOMANDAZIONI Ematuria Utilizzare le strisce reattive per testare la presenza di ematuria. Se il risultato è 1+ o superiore in 2-3 determinazioni ravvicinate, eseguire altre indagini. Proteinuria Non utilizzare le strisce reattive per identificare la proteinuria. Utilizzare le strisce solo per misurare specificatamente l albumina a basse concentrazioni. Esprimere il risultato come rapporto albuminuria/ creatininuria (ACR), che è il metodo raccomandato per i pazienti a rischio cardiovascolare e in particolare per i diabetici ed ha una maggiore sensibilità del rapporto proteinuria/creatininuria (PCR) per bassi livelli di proteinuria

16 Non usare la striscetta Nella gravida (FdR A) Nei soggetti con catetere a permanenza (FdR B) Negli anziani La batteriuria non è una malattia La sua prevalenza aumenta dopo i 65 anni, soprattutto nelle donne (fino al 10-17%) Deve essere trattata solo se il beneficio supera il rischio (sempre nelle gravide; quasi mai nell anziano istituzionalizzato)

17 Ma anche per escludere una patologia in categorie a rischio 17

18 SE I MEDICI DI MEDICINA GENERALE CI AIUTASSERO Quesito clinico In tante regioni è obbligatorio MMG devono anche valutare i fattori di rischio e partecipare attivamente ai PDTA

19 Maria Grazia Alessio UNICA ARMA: DIAGNOSI PRECOCE

20 FATTORI DI RISCHIO = PROBABILITA PRE-TEST Diabete mellito Ipertensione arteriosa Cardiopatia ischemica Altre patologie cardiovascolari Vasculopatie Obesità Età maggiore di 60 anni Familiarità per malattie renali Creatininemia >2 mg/dl nell uomo e >1,5 mg/dl nella donna Anomalie anatomiche dei reni o delle vie urinarie, calcoli renali, ipertrofia prostatica Consumo abituale di farmaci nefrotossici (FANS, aminoglicosidi, ecc.) STRUMENTI DIAGNOSTICI DI 1 LIVELLO Misura (Clearance creatinina) oppure stima del VFG (evfrg o egfr con apposite formule) Esame urine Dosaggio albuminuria Decreto 1074/2013 Regione Lombardia

21 ALTE PROBABILITA PRE TEST URINOCOLTURA Sospetto di pielonefrite Infezione acuta febbrile del tratto urinario complicata Infezione acuta delle vie urinarie in pazienti con malformazioni anatomiche delle stesse, calcolosi ricorrente, malattie sistemiche Infezione acuta delle vie urinarie hospitalacquired Pazienti in cui si è avuto fallimento del primo ciclo di terapia (recidiva o reinfezione) Sospetto di infezione acuta delle vie urinarie in pazienti con catetere a dimora Sospetto di infezione acuta in una donna gravida Sospetto di infezione acuta in un bambino o un adolescente 21

22 PECULIARIETA DEL CAMPIONE URINARIO Fluido biologico instabile in cui a temperatura ambiente diversi costituenti vanno incontro a significativi cambiamenti (ph, glucosio, esterasi, albumina, leucociti, eritrociti, batteri) Non idoneità se esaminato oltre le 4 ore dalla raccolta e conservato a temperatura ambiente GSEU Biochimica Clinica 2011

23 PECULIARIETA DEL CAMPIONE URINARIO E necessaria la predisposizione di procedure adeguate per il trasporto, il trattamento e la conservazione dei campioni. Controllo dei tempi e temperatura di trasporto (data logger) Eventuale uso di conservanti (borato, alcooli superiori) 23

24 Le difficoltà di coniugare i carichi di lavoro con le competenze disponibili e da mantenere Maria Grazia Alessio

25 I LIVELLI DI COMPLESSITA ANALITICA LIVELLO BASE Dipstick a lettura visiva POCT Procedere con esame microscopico se Hb, esterasi, nitriti, proteine postivi (LG europee) Ridotta sensibilità per parametri critici 1 LIVELLO SPECIALISTICO DI BASE(routine <50 campioni/die) Strumentazione per esecuzione/lettura strisce reattive con lettura microscopica del sedimento (pazienti con bassa probabilità pre-test: Tra loro esterni, difficilmente medicina dello sport e preventiva) compatibili Operatore addestrato, possibilità di effettuare approfondimenti in chimica liquida

26 I LIVELLI DI COMPLESSITA ANALITICA 2 LIVELLO (routine > 100 campioni/die) Strumentazione automatizzata per chimica secca o liquida, software gestionale dedicato, lettura automatizzata del sedimento e microscopio con contrasto di fase (pazienti ospedalizzati), metodiche di base per lo studio della calcolosi Uso di griglie, gestione incongruenze, commenti precodificati, approfondimenti in chimica liquida 3 LIVELLO APPROFONDIMENTO AD ORIENTAMENTO CLINICO Attivato per specifiche richieste di diagnosi e monitoraggio basate sulla clinica del paziente. Richiede competenze mediche specialistiche e tecnologie ulteriori (microscopio a contrasto di fase, immunofissazione, ecc). Si configura come una consulenza specialistica

27 Il paziente al centro dell assistenza Medicina personalizzata Valutazione degli outcome

28 Centralità bisogni complessi paziente Utilizzo congruo risorse Promozione continuità assistenza PERCORSI ASSISTENZIALI Integrazione operatori Riduzione variabilita clinica Diffusione Medicina basata sulle Evidenze (EBM)

29 PERCORSO ASSISTENZIALE - definizione - Piano multidisciplinare e multiprofessionale di cura, Costruito a livello locale, Secondo evidenze scientifiche, Per gestire specifiche condizioni cliniche e categorie di pazienti, Che definisce la sequenza degli atti assistenziali Al fine di raggiungere obiettivi di salute, definiti a priori, Con efficienza ed efficacia ottimizzate

30 Ottobre 2008 Ottobre 2013

31 CONTESTO TERRITORIALE E COMPLESSITA DEI BISOGNI CLINICI DEL PAZIENTE Grande ospedale cittadino con laboratorio H24 Piccolo ospedale periferico con laboratorio H6/H12 e reperibilità H18/h12 Decreto 1074/2013 Regione Lombardia PPI/Pronto Soccorso con POCT

32 Laboratorio unico in Area Vasta (strutturale/virtuale) Delibera reti cliniche LE MARCHE

33 STIAMO LAVORANDO A livello regionale Standardizzare ed implementare PDTA (epatiti acute e croniche, polmoniti comunitarie, infezioni acute SNC, mieloma e gammopatie monoclonali, zoonosi) Sistema informativo unico Sistema di trasporto coordinato a livello centrale A livello AV2 Suddivisione della diagnostica in differibile e indifferibile Integrazione software Strumentazione CORELAB unica Referto unico e intervalli di riferimento comuni Concentrazione di attività analitiche specialistiche con aggiunta di valore Iniziative di miglioramento dell appropriatezza della richiesta a più livelli Unica certificazione ISO 9001:2008 Utilizzare sistemi di tracciabilità tempi e temperatura di trasporto campioni

34 URINE Rendere omogenee e diffondere le comunicazioni per la corretta raccolta, conservazione e trasporto del campione (revisione Carta dei Servizi) Prevedere incontri con MMG Uniformare le procedure delle fasi preanalitiche Codificare commenti al referto Stabilire criteri di rifiuto (non conformità) Introdurre l ora della raccolta del campione sull etichetta

35 ESSERE IN SINTONIA TROVARE LA SOLUZIONE IN CUI VINCONO TUTTI

36 ALLA PROSSIMA

37 LINEE GUIDA DI RIFERIMENTO ECLM- European Urinalysis Guidelines. The Scandinavian Journal of Clinical and Laboratory Investigation. 60: 1-96, suppl. 231, Scottish Intercollegiate Guidelines Network (SIGN). Management of suspected bacterial urinary tract infection in adults. A National Clinical Guideline. SIGN publication n. 88, updated July 2012 CLSI GP-16 A3 Urinalysis and Collection, transportation, and Preservation of Urine Specimens; Approved Guideline third Edition 2009 L esame chimico, morfologico e colturale delle urine: proposta di linee guida per una procedura standardizzata della fase preanalitica. Biochimica Clinica, vol 35, 2011 SNLG Linee Guida nazionali: Identificazione, prevenzione e gestione della malattia renale cronica nell adulto,

PROPOSTA DI PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO DEL PAZIENTE NEFROPATICO

PROPOSTA DI PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO DEL PAZIENTE NEFROPATICO OSPEDALE CIVILE DI CHIOGGIA U.O.C NEFROLOGIA E DIALISI DIRETTORE DOTT. MICHELE URSO PROPOSTA DI PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO DEL PAZIENTE NEFROPATICO Dottor Michele Urso Dottor Massimo Naccari (MMG)

Dettagli

E possibile chiedere meno esami urine. senza danni per la salute dei cittadini?

E possibile chiedere meno esami urine. senza danni per la salute dei cittadini? V.Zanardi, Core-Lab AUSL della Romagna E possibile chiedere meno esami urine senza danni per la salute dei cittadini? 1 ESAME URINE Come l emocromo (e in parte l elettroforesi), è un esame multiparametrico

Dettagli

L esame delle urine: un up-date. Rudi Ravasio A.O. Papa Giovanni XXIII Bergamo Laboratorio Analisi Chimico cliniche

L esame delle urine: un up-date. Rudi Ravasio A.O. Papa Giovanni XXIII Bergamo Laboratorio Analisi Chimico cliniche L esame delle urine: un up-date Rudi Ravasio A.O. Papa Giovanni XXIII Bergamo Laboratorio Analisi Chimico cliniche Ogni anno in Italia si effettuano circa 34 milioni di esami completi delle urine (dati

Dettagli

Il governo clinico dei pazienti con MRC: Progetto R.I.S. A. Zamboni

Il governo clinico dei pazienti con MRC: Progetto R.I.S. A. Zamboni Il governo clinico dei pazienti con MRC: Progetto R.I.S. A. Zamboni Agenda Il progetto Nazionale Il percorso diagnostico terapeutico Il ruolo del MMG I primi risultati del self-audit I benefici del progetto

Dettagli

Domenico Careddu, Milena Lo Giudice. Le infezioni delle vie urinarie

Domenico Careddu, Milena Lo Giudice. Le infezioni delle vie urinarie Domenico Careddu, Milena Lo Giudice Le infezioni delle vie urinarie Banche dati utilizzate Valutazione AGREE Cosa fare nel sospetto di IVU? Nel sospetto clinico di IVU, è necessario raccogliere un campione

Dettagli

Diagnosi precoce della malattia renale cronica: il ruolo del nefrologo in ambito extra-ospedaliero ed interazioni con il medico di medicina generale

Diagnosi precoce della malattia renale cronica: il ruolo del nefrologo in ambito extra-ospedaliero ed interazioni con il medico di medicina generale Il PDTA della Malattia Renale Cronica Diagnosi precoce della malattia renale cronica: il ruolo del nefrologo in ambito extra-ospedaliero ed interazioni con il medico di medicina generale SARAH PIOLI SSD

Dettagli

ANALISI URINE UN ESAME DI QUALITÀ AL SERVIZIO DELLA CLINICA

ANALISI URINE UN ESAME DI QUALITÀ AL SERVIZIO DELLA CLINICA ANALISI UN ESAME DI QUALITÀ AL SERVIZIO DELLA CLINICA ANALISI UN ESAME DI QUALITÀ AL SERVIZIO DELLA CLINICA L analisi di qualità della matrice urinaria è fondamentale per la diagnosi precoce delle malattie

Dettagli

EVIDENCE BASED MEDICINE conscientious, esplicit and judicious use of current best evidences in making decisions about the care of patients (David L. Sackett,BJM 1996) capacità professionali ed aggiornamento

Dettagli

L isola delle urine tra mito e realtà: l esperienza del Papa Giovanni XXIII di Bergamo

L isola delle urine tra mito e realtà: l esperienza del Papa Giovanni XXIII di Bergamo URITECH 2014 Abano Montegrotto, 6 Maggio L isola delle urine tra mito e realtà: l esperienza del Papa Giovanni XXIII di Bergamo Dott.ssa M.Grazia Alessio Laboratorio Analisi Chimico Cliniche AO Papa Giovanni

Dettagli

Screening e fattori di rischio. Dottor Paolo Sarasin

Screening e fattori di rischio. Dottor Paolo Sarasin Screening e fattori di rischio Dottor Paolo Sarasin PERCHE ricercare i casi di diabete Il diabete tipo 2 presenta una lunga fase asintomatica durante la quale la malattia può essere diagnosticata solo

Dettagli

Tracciabilità Il Referto in PoCT

Tracciabilità Il Referto in PoCT Tracciabilità Il Referto in PoCT Driver 4 Innovazione della geografia dei servizi sanitari Case della salute Chronic care model Revisione della geografia dei servizi sanitari Primary care MMG PLS

Dettagli

Il paziente con problema renale: non solo Insufficienza Renale Cronica ma Malattia Renale Cronica

Il paziente con problema renale: non solo Insufficienza Renale Cronica ma Malattia Renale Cronica Il paziente con problema renale: non solo Insufficienza Renale Cronica ma Malattia Renale Cronica Clinical Practice Guidelines for Chronic Kidney Disease Chronic kidney disease: NICE guideline LINEA GUIDA

Dettagli

Gruppo Studio Esame Urine

Gruppo Studio Esame Urine Proposta del Gruppo Studio Esame Urine Studi sulla fase pre analitica delle urine: Studio Multicentrico sulla stabilità degli analiti urinari durante la conservazione del campione (RIMEL 2008) Indagine

Dettagli

Percorso di gestione primo - secondo livello per. LUTS/Ipertrofia Prostatica Benigna

Percorso di gestione primo - secondo livello per. LUTS/Ipertrofia Prostatica Benigna Percorso di gestione primo - secondo livello per LUTS/Ipertrofia Prostatica Benigna Tratto dalle conclusioni del Dipartimento Urologia, IV Congresso della Corte di giustizia Popolare per il Diritto alla

Dettagli

Il paziente con problema renale: non solo Insufficienza Renale Cronica ma Malattia Renale Cronica

Il paziente con problema renale: non solo Insufficienza Renale Cronica ma Malattia Renale Cronica Il paziente con problema renale: non solo Insufficienza Renale Cronica ma Malattia Renale Cronica I miei riferimenti per questa relazione: le linee-guida nazionali e internazionali Clinical Practice Guidelines

Dettagli

VALUTAZIONE DEL LIVELLO DELLA FUNZIONE RENALE

VALUTAZIONE DEL LIVELLO DELLA FUNZIONE RENALE VALUTAZIONE DEL LIVELLO DELLA FUNZIONE RENALE La stima del Filtrato Glomerulare (FG) èil miglior indicatore complessivo della funzione renale. La sola creatininemia non deve essere usata come indice di

Dettagli

Implementazione del PDTA per i tumori del colon retto nella provincia di Ferrara

Implementazione del PDTA per i tumori del colon retto nella provincia di Ferrara SMC di Ferrara SICE Sessione Congiunta Implementazione del PDTA per i tumori del colon retto nella provincia di Ferrara Prof Antonio Frassoldati Dip. Oncologico-Medico Specialistico AOU ed AUSL di Ferrara

Dettagli

Protocollo IVU febbrili in età pediatrica. Premessa: l infezione urinaria con febbre è da considerare sempre una pielonefrite.

Protocollo IVU febbrili in età pediatrica. Premessa: l infezione urinaria con febbre è da considerare sempre una pielonefrite. Protocollo IVU febbrili in età pediatrica. Premessa: l infezione urinaria con febbre è da considerare sempre una pielonefrite. 1) Quando, nei primi tre anni di vita, bisogna sospettare un IVU e quindi

Dettagli

ANALISI URINE UN ESAME DI QUALITÀ AL SERVIZIO DELLA CLINICA

ANALISI URINE UN ESAME DI QUALITÀ AL SERVIZIO DELLA CLINICA ANALISI URINE UN ESAME DI QUALITÀ AL SERVIZIO DELLA CLINICA ANALISI URINE UN ESAME DI QUALITÀ AL SERVIZIO DELLA CLINICA L analisi di qualità della matrice urinaria è fondamentale per la diagnosi precoce

Dettagli

IL CONTRIBUTO DELLA DIRIGENZA SANITARIA NELLA RICERCA CLINICA. Dr. Roberto Rossetti

IL CONTRIBUTO DELLA DIRIGENZA SANITARIA NELLA RICERCA CLINICA. Dr. Roberto Rossetti IL CONTRIBUTO DELLA DIRIGENZA SANITARIA NELLA RICERCA CLINICA Dr. Roberto Rossetti Loggia Ospedale del Ceppo di Pistoia Dirigenza sanitaria non medica Biologi Chimici Fisici Farmacisti Psicologi Ingegneri

Dettagli

PROBLEMI NEONATALI INFEZIONI DELLE VIE URINARIE

PROBLEMI NEONATALI INFEZIONI DELLE VIE URINARIE PROBLEMI NEONATALI INFEZIONI DELLE VIE URINARIE DEFINIZIONE DI IVU Presenza di un numero significativo di germi nelle urine associata ad una clinica suggestiva. Importante distinguere fra: IVU Basse uretrite,

Dettagli

ESAME CHIMICO FISICO DELLE URINE E DEL SEDIMENTO per i presidi di Pescara, Penne, Popoli.

ESAME CHIMICO FISICO DELLE URINE E DEL SEDIMENTO per i presidi di Pescara, Penne, Popoli. SPECIFICHE TECNICHE DEI SISTEMI DIAGNOSTICI PER L ESECUZIONE DELL ESAME CHIMICO FISICO DELLE URINE E DEL SEDIMENTO per i presidi di PESCARA, PENNE E POPOLI. LOTTO n 5 ESAME CHIMICO FISICO DELLE URINE E

Dettagli

ANALISI URINE UN ESAME DI QUALITÀ AL SERVIZIO DELLA CLINICA

ANALISI URINE UN ESAME DI QUALITÀ AL SERVIZIO DELLA CLINICA ANALISI URINE UN ESAME DI QUALITÀ AL SERVIZIO DELLA CLINICA PARTNER NELLE SCELTE NELLA MEDICINA DI LABORATORIO D ASIT è protagonista della diagnostica in vitro e partner privilegiato dai professionisti

Dettagli

VALORI o LIVELLI DECISIONALI

VALORI o LIVELLI DECISIONALI In alternativa all intervallo di riferimento VALORI o LIVELLI DECISIONALI Valori sopra o sotto i quali è raccomandabile seguire un determinato comportamento clinico: - Instaurare o modificare un regime

Dettagli

Appropriatezza nella valutazione di test diagnostici in Diagnostica

Appropriatezza nella valutazione di test diagnostici in Diagnostica Appropriatezza nella valutazione di test diagnostici in Diagnostica Scegliere il test a maggiore significatività od accuratezza diagnostica Dismissione di test obsoleti Valutare l introduzione di nuovi

Dettagli

Percorso assistenziale nel paziente diabetico con insufficienza renale: ruolo del diabetologo e del nefrologo

Percorso assistenziale nel paziente diabetico con insufficienza renale: ruolo del diabetologo e del nefrologo Percorso assistenziale nel paziente diabetico con insufficienza renale: ruolo del diabetologo e del nefrologo UO DI DIABETOLOGIA UO DI NEFROLOGIA AZIENDA USL DI PIACENZA 1 PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO-

Dettagli

In alternativa all intervallo di riferimento. VALORI o LIVELLI DECISIONALI

In alternativa all intervallo di riferimento. VALORI o LIVELLI DECISIONALI In alternativa all intervallo di riferimento VALORI o LIVELLI DECISIONALI Valori sopra o sotto i quali è raccomandabile seguire un determinato comportamento clinico: - Instaurare o modificare un regime

Dettagli

Corso di Laurea Magistrale In Scienze Delle Professioni Sanitarie Tecniche-Area Tecnico- Diagnostica

Corso di Laurea Magistrale In Scienze Delle Professioni Sanitarie Tecniche-Area Tecnico- Diagnostica Corso di Laurea Magistrale In Scienze Delle Professioni Sanitarie Tecniche-Area Tecnico- Diagnostica CORSO INTEGRATO IN SCIENZE METODOLOGIA DELLA RICERCA SCIENTIFICA II ANNO- I Semestre Insegnamenti: Diagnostica

Dettagli

PR STATE CANCER. Tumore della Prostata. Il valore dell approccio integrato e multidisciplinare all Istituto Tumori Giovanni Paolo II - IRCCS di Bari

PR STATE CANCER. Tumore della Prostata. Il valore dell approccio integrato e multidisciplinare all Istituto Tumori Giovanni Paolo II - IRCCS di Bari PR STATE CANCER UNA SQUADRA DI SPECIALISTI CONTRO IL TUMORE DELLA PROSTATA Tumore della Prostata Il valore dell approccio integrato e multidisciplinare all Istituto Tumori Giovanni Paolo II - IRCCS di

Dettagli

I test per la trombofilia: quali no!

I test per la trombofilia: quali no! I test per la trombofilia: quali no! Benedetto Morelli Laboratorio e Trombofilia congenita ed acquisita: quali test, a chi, quando, perché? Bari, 9 aprile 2016 ROAD MAP Importanza della appropriatezza

Dettagli

Corte di Giustizia Popolare per il Diritto alla Salute. Tavolo Tecnico Oncologia 20 Marzo 2014

Corte di Giustizia Popolare per il Diritto alla Salute. Tavolo Tecnico Oncologia 20 Marzo 2014 Corte di Giustizia Popolare per il Diritto alla Salute Tavolo Tecnico Oncologia 20 Marzo 2014 INDICE Contesto ed epidemiologia Il percorso del paziente Gestione appropriata e sostenibilità: - Requisiti

Dettagli

L APPRORIATEZZA PRESCRITTIVA NELLA MEDICINA DI LABORATORIO IN NEUROLOGIA

L APPRORIATEZZA PRESCRITTIVA NELLA MEDICINA DI LABORATORIO IN NEUROLOGIA ISTITUTO NEUROLOGICO NAZIONALE C. MONDINO I.R.C.C.S. L APPRORIATEZZA PRESCRITTIVA NELLA MEDICINA DI LABORATORIO IN NEUROLOGIA Pavia, 9 Giugno 2016 dott.ssa R. Trotti Servizio di Medicina di Laboratorio

Dettagli

Percorso per la gestione del Diabete Gestazionale e della Gravida Diabetica. ELENA CAPUANO SOS Diabetologia Montecchio Emilia

Percorso per la gestione del Diabete Gestazionale e della Gravida Diabetica. ELENA CAPUANO SOS Diabetologia Montecchio Emilia Percorso per la gestione del Diabete Gestazionale e della Gravida Diabetica ELENA CAPUANO SOS Diabetologia Montecchio Emilia PREVENZIONE ACCOGLIENZA L accesso delle gravide avviene al SD in qualsiasi orario

Dettagli

Il progetto di modernizzazione NOA dell Area Vasta Emilia Centro

Il progetto di modernizzazione NOA dell Area Vasta Emilia Centro Il progetto di modernizzazione NOA dell Area Vasta Emilia Centro Una nuova organizzazione ambulatoriale per la gestione delle patologie croniche: gli strumenti del disease management e del governo clinico

Dettagli

Definizioni e caratteristiche dell audit. Luisa Iannotti

Definizioni e caratteristiche dell audit. Luisa Iannotti Definizioni e caratteristiche dell audit Luisa Iannotti Tipologie di audit in sanità Audit interni Audit di parte prima (svolto da operatori dell organizzazione oggetto di verifica) Audit esterni Audit

Dettagli

IL PERCORSO ORTOGERIATRICO

IL PERCORSO ORTOGERIATRICO Direzione Infermieristica e Tecnica IL PERCORSO ORTOGERIATRICO Bologna, 26 novembre 2010 Sandra Nocciolini Coordinatore Infermieristico U.O. Ortopedia Traumatologia LA FRATTURA DI FEMORE IN ETA SUPERIORE

Dettagli

MEDICO DI MEDICINA GENERALE COADIUVA IL NEFROLOG IL PROGETTO PIRP Dott.ssa Giorgia Russo U.O. di Nefrologia AZ. OSP. Universitaria FERRARA

MEDICO DI MEDICINA GENERALE COADIUVA IL NEFROLOG IL PROGETTO PIRP Dott.ssa Giorgia Russo U.O. di Nefrologia AZ. OSP. Universitaria FERRARA MEDICO DI MEDICINA GENERALE COADIUVA IL NEFROLOG IL PROGETTO PIRP Dott.ssa Giorgia Russo U.O. di Nefrologia AZ. OSP. Universitaria FERRARA MALATTIA RENALE CRONICA TERAZIONE MORFOLOGICA/STRUTTURALE DEL

Dettagli

Nefropatia Diabetica

Nefropatia Diabetica Nefropatia Diabetica Defne complicanza tardiva di diabete tipo I e II segni iniziali dopo 10 anni di diabete da quel momento progressiva che in circa 10 anni porta ad uremia Epidemiologia causa più comune

Dettagli

Gestione POCT: punto di vista del laboratorio

Gestione POCT: punto di vista del laboratorio Gestione POCT: punto di vista del laboratorio Roma 03 Ottobre 2009 Dr. Paolo Casalino POCT dosaggio eseguito al letto del paziente o vicino al luogo di degenza il cui esito porti alla possibilità di incidere

Dettagli

Indicatori e standard in diabetologia: quali e come sceglierli (confronti tra dati internazionali nazionali HS e locali)

Indicatori e standard in diabetologia: quali e come sceglierli (confronti tra dati internazionali nazionali HS e locali) Indicatori e standard in diabetologia: quali e come sceglierli (confronti tra dati internazionali nazionali HS e locali) Giampiero Mazzaglia Health Search, SIMG Diabete mellito II: stima di prevalenza

Dettagli

PARTECIPASALUTE Istituto Mario Negri 3 aprile 2007

PARTECIPASALUTE Istituto Mario Negri 3 aprile 2007 PARTECIPASALUTE Istituto Mario Negri 3 aprile 2007 Paolo Longoni CSeRMEG, Milano P.L. 2007 1 Questa mattina Certezza e incertezza in Medicina Generale Gli screening Il caso del PSA P.L. 2007 2 interventi

Dettagli

Roma 30 Settembre 2010 Aula Magna Ospedale S. Pertini

Roma 30 Settembre 2010 Aula Magna Ospedale S. Pertini Roma 30 Settembre 2010 Aula Magna Ospedale S. Pertini Roma 30 Settembre 2010 Aula Magna Ospedale S. Pertini Considerazioni iniziali (scontate ma necessarie) La prevalenza delle cardiopatie èin continuo

Dettagli

Prevenzione delle Malattie Coronariche. Introduzione Valutazione del rischio per la selezione dei pazienti da sottoporre a trattamento clinico

Prevenzione delle Malattie Coronariche. Introduzione Valutazione del rischio per la selezione dei pazienti da sottoporre a trattamento clinico Indice Introduzione Valutazione del rischio per la selezione dei pazienti da sottoporre a trattamento clinico XIII Tabella 1 Che cosa caratterizza un paziente ad alto rischio? 1 Tabella 2 Diabete mellito

Dettagli

La continuità assistenziale: perché è importante?

La continuità assistenziale: perché è importante? La continuità assistenziale: perché è importante? Risposta a livelli di complessità differenti Necessità di prendere in carico paziente e famiglia Riferimento sicuro per paziente e famiglia Collaborazione

Dettagli

PRESTAZIONI SPECIALISTICHE PER IL CONTROLLO DELLA GRAVIDANZA FISIOLOGICA, ESCLUSE DALLA PARTECIPAZIONE AL COSTO

PRESTAZIONI SPECIALISTICHE PER IL CONTROLLO DELLA GRAVIDANZA FISIOLOGICA, ESCLUSE DALLA PARTECIPAZIONE AL COSTO ALLEGATO 10B PRESTAZIONI SPECIALISTICHE PER IL CONTROLLO DELLA GRAVIDANZA FISIOLOGICA, ESCLUSE DALLA PARTECIPAZIONE AL COSTO All inizio della gravidanza, possibilmente nel PRIMO TRIMESTRE (entro 13 settimane+6

Dettagli

Dipartimento di Prevenzione e Medici di Famiglia: una collaborazione possibile

Dipartimento di Prevenzione e Medici di Famiglia: una collaborazione possibile Dipartimento di Prevenzione e Medici di Famiglia: una collaborazione possibile Paolo D Argenio 3 Convegno Nazionale Evidence Based Prevention Verona 14 Aprile 2003 La prevenzione è più grande di noi Chi

Dettagli

La risposta del Laboratorio Dott. Paolo Carraro Laboratorio di Patologia Clinica - Padova

La risposta del Laboratorio Dott. Paolo Carraro Laboratorio di Patologia Clinica - Padova Medicina di Laboratorio in Urgenza/Emergenza La risposta del Laboratorio Dott. Paolo Carraro Laboratorio di Patologia Clinica - Padova Schema dell intervento Il contesto in cui operiamo Che cos è l urgenza

Dettagli

screening SINDROME METABOLICA

screening SINDROME METABOLICA screening SINDROME METABOLICA La prevenzione è la migliore arma di difesa per la tua salute. Fai lo Screening Sindrome Metabolica. Affidati a Lifebrain, la rete di laboratori più grande d Italia. Il paziente

Dettagli

Evoluzione della sanità d iniziativa: lo stato dell arte

Evoluzione della sanità d iniziativa: lo stato dell arte Esperienze di cure primarie: l innovazione 2.0 nell assistenza territoriale Evoluzione della sanità d iniziativa: lo stato dell arte Lorenzo Roti - Toscana 1 Agenda l estensione del progetto dopo 4 anni

Dettagli

Esperienze dei gruppi di lavoro regionali in collegamento con la Commissione Regionale DM

Esperienze dei gruppi di lavoro regionali in collegamento con la Commissione Regionale DM L EVOLUZIONE DEL SISTEMA DISPOSITIVI MEDICI Esperienze dei gruppi di lavoro regionali in collegamento con la Commissione Regionale DM L. Osbello, A. Peghetti Servizio Assistenza Territoriale Area Farmaco

Dettagli

DAL SOSPETTO ALL INTERPRETAZIONE DIAGNOSTICA l approccio a soglia. Brescia Corsi ASL 2006

DAL SOSPETTO ALL INTERPRETAZIONE DIAGNOSTICA l approccio a soglia. Brescia Corsi ASL 2006 DAL SOSPETTO ALL INTERPRETAZIONE DIAGNOSTICA l approccio a soglia Brescia Corsi ASL 2006 La logica del processo clinico Le domande chiave: Qual è l ipotesi diagnostica più probabile? Sono necessari test

Dettagli

FMEA applicata ad un PDTA. Fabrizia Fregni, Risk manager AOU di Modena

FMEA applicata ad un PDTA. Fabrizia Fregni, Risk manager AOU di Modena FMEA applicata ad un PDTA Fabrizia Fregni, Risk manager AOU di Modena I PDTA sono interventi complessi basati sulle migliori evidenze scientifiche e caratterizzati dall organizzazione del processo di assistenza

Dettagli

LA RICERCA INFERMIERISTICA

LA RICERCA INFERMIERISTICA LA RICERCA INFERMIERISTICA Codice Deontologico Articolo 12 L infermiere riconosce il valore della ricerca, della sperimentazione clinica e assistenziale per l evoluzione delle conoscenze e per i benefici

Dettagli

I DATI DELLA SURVEY FIMMG-METIS.

I DATI DELLA SURVEY FIMMG-METIS. I DATI DELLA SURVEY FIMMG-METIS. Come abbiamo visto, i disturbi della tiroide sono estremamente frequenti nella popolazione generale, si associano a numerosi, diversi e spesso aspecifici sintomi e costituiscono

Dettagli

capitolo 1 Ematuria e disuria capitolo 2 Poliuria/polidipsia capitolo 3 Disturbi della minzione capitolo 4 Sindrome uremica capitolo 5 Proteinuria

capitolo 1 Ematuria e disuria capitolo 2 Poliuria/polidipsia capitolo 3 Disturbi della minzione capitolo 4 Sindrome uremica capitolo 5 Proteinuria capitolo 1 Ematuria e disuria Ematuria Cause di ematuria e disuria Approccio diagnostico al paziente con ematuria e/o disuria Conclusioni capitolo 2 Poliuria/polidipsia Germán Santamarina Pernas, María

Dettagli

Indicatori di performance per le cure primarie nel FVG

Indicatori di performance per le cure primarie nel FVG Roma, 15 giugno 2004 Indicatori di performance per le cure primarie nel FVG Antonella Franzo ASS 6 Friuli Occidentale Scopo del progetto Sviluppare un set di indicatori di performance che valutino alcuni

Dettagli

DASIT DIAGNOSTICA PARTNER NELLE SCELTE

DASIT DIAGNOSTICA PARTNER NELLE SCELTE PARTNER NELLE SCELTE Aree Diagnostiche DASIT Diagnostica è da oltre 30 anni protagonista in Italia della diagnostica in vitro e partner privilegiato dai professionisti del laboratorio. Offriamo prodotti

Dettagli

PROGETTO DI NURSING NELLA NEFROPATIA DIABETICA. Infermiere MAURIZIO GUARNIERI Nefrologia e Dialisi Ospedale SS.Annunziata, Taranto

PROGETTO DI NURSING NELLA NEFROPATIA DIABETICA. Infermiere MAURIZIO GUARNIERI Nefrologia e Dialisi Ospedale SS.Annunziata, Taranto PROGETTO DI NURSING NELLA NEFROPATIA DIABETICA Infermiere MAURIZIO GUARNIERI Nefrologia e Dialisi Ospedale SS.Annunziata, Taranto Cause di Insufficienza Renale Cronica Nefropatie parenchimali 15% Cause

Dettagli

Monitoraggio terapia con warfarin

Monitoraggio terapia con warfarin Monitoraggio terapia con warfarin Variabilità della sensibilità al farmaco - FARMACOGENETICA Polimorfismi citocromo P450 (2C9) Polimorfismi dell enzima vitamina K epossidoreduttasi POCT vs LAB Laboratorio

Dettagli

Analisi del processo: definizione del flusso, descrizione del miglior percorso possibile

Analisi del processo: definizione del flusso, descrizione del miglior percorso possibile SMBG: PDTA, Analisi, Pianificazione di un Percorso per l Autocontrollo Analisi del processo: definizione del flusso, descrizione del miglior percorso possibile A. Arcangeli LA CLINICAL GOVERNANCE LA CLINICAL

Dettagli

I progetti della Regione Toscana sul Paziente Complesso. Paolo Francesconi

I progetti della Regione Toscana sul Paziente Complesso. Paolo Francesconi I progetti della Regione Toscana sul Paziente Complesso Paolo Francesconi Nuova Sanità d Iniziativa: nuovi target e nuovi modelli Pazienti complessi high risk / high cost Modello di Care e Case Management

Dettagli

Patologia Clinica. Lezione introduttiva. Dott.ssa Samantha Messina

Patologia Clinica. Lezione introduttiva. Dott.ssa Samantha Messina Patologia Clinica Lezione introduttiva Dott.ssa Samantha Messina Modulo: Patologia clinica Anno accademico 2011/2012 II anno, I semestre CdL Infermieristica, Facoltà di Medicina e Chirurgia Università

Dettagli

MMG e CAS: tipologia di referto atteso. Il referto della prestazione CAS per migliorare i rapporti con il territorio

MMG e CAS: tipologia di referto atteso. Il referto della prestazione CAS per migliorare i rapporti con il territorio MMG e CAS: tipologia di referto atteso Il referto della prestazione CAS per migliorare i rapporti con il territorio 26 settembre 2018 Gianni Boella, Patrizia Piano MMG ASL Città di Torino Il MMG e la gestione

Dettagli

INIZIO LEZIONI MARTEDI 2 OTTOBRE 2018

INIZIO LEZIONI MARTEDI 2 OTTOBRE 2018 PROGRAMMA DEL CORSO INTEGRATO DI : A.A. 2018 2019 COORDINATORE PROF.ssa CINZIA MARCHESE SPECCHIETTO RIASSUNTIVO DELLA ATTIVITA DIDATTICA INIZIO LEZIONI MARTEDI 2 OTTOBRE 2018 LEZIONI CORSO ANNO ACCADEMICO

Dettagli

Alberta Caleffi Parma

Alberta Caleffi Parma Alberta Caleffi Parma Proposta di Linee Guida per la fase Post analitica Metodologia di Costruzione La presente proposta di Linea guida della fase Post analitica è stata sviluppata da un gruppo di Professionisti

Dettagli

il contesto epidemiologico in Emilia Romagna

il contesto epidemiologico in Emilia Romagna L applicazione del Piano sulla Malattia Diabetica nella Regione Emilia Romagna seconda edizione il contesto epidemiologico in Emilia Romagna Lucia Nobilio Agenzia Sanitaria e Sociale Regionale Prevalenza

Dettagli

Il PDTA Clinico - Assistenziale Paziente Diabetico. V i n c e n z o O r s a t t i R o s a Borgia P a s q u a l e F a l a s c a A s l 2 Abruzzo

Il PDTA Clinico - Assistenziale Paziente Diabetico. V i n c e n z o O r s a t t i R o s a Borgia P a s q u a l e F a l a s c a A s l 2 Abruzzo RIORGANIZZAZIONE DELLE CURE PRIMARIE IN RETE Il PDTA Clinico - Assistenziale Paziente Diabetico V i n c e n z o O r s a t t i R o s a Borgia P a s q u a l e F a l a s c a A s l 2 Abruzzo Significativo

Dettagli

I Report per la Medicina Generale nella APSS di Trento

I Report per la Medicina Generale nella APSS di Trento Bologna 18 maggio 2016 I Report per la Medicina Generale nella APSS di Trento Marina Ferri Servizio farmaceutico APSS Trento Dati di contesto 537.416 abitanti 363 MMG 78 PdF 7 ospedali 2.141 posti letto

Dettagli

BPCO e la Sanità d Iniziativa

BPCO e la Sanità d Iniziativa BPCO e la Sanità d Iniziativa Paolo Francesconi Osservatorio di Epidemiologia paolo.francesconi@ars.toscana.it Agenzia regionale di sanità della Toscana Le politiche regionali PSR 2008-2010 4.3) Dalla

Dettagli

Less is more in Lab Cesena 21 giugno 2014

Less is more in Lab Cesena 21 giugno 2014 Less is more in Lab Cesena 21 giugno 2014 Medicina Generale, Medicina Specialistica e Medicina di laboratorio si incontrano E possibile chiedere meno esami urine senza danni per la salute dei cittadini?

Dettagli

La Gestione Integrata del Paziente con Diabete di Tipo 2: Linee Guida Regionali e Protocollo Locale. Giuseppina Rossi

La Gestione Integrata del Paziente con Diabete di Tipo 2: Linee Guida Regionali e Protocollo Locale. Giuseppina Rossi La Gestione Integrata del Paziente con Diabete di Tipo 2: Linee Guida Regionali e Protocollo Locale Giuseppina Rossi Parma, 2 ottobre 2010 Agenda La Gestione Integrata Le Linee Guida Regionali Il Protocollo

Dettagli

VALUTAZIONE E DIGIUNO

VALUTAZIONE E DIGIUNO POLO UNICO OSPEDALIERO UNIVERSITARIO DI PERUGIA Sezione di Anestesia, Analgesia e Terapia Intensiva Scuola di Specializzazione in Anestesia e Rianimazione Struttura Complessa di Anestesia e Rianimazione

Dettagli

DIAGNOSI, PRESA IN CARICO, APPROPRIATEZZA E OSPEDALIZZAZIONI Alberto Rocca, Direttore Unità Operativa di Pneumologia, Ospedale Bellaria di Bologna

DIAGNOSI, PRESA IN CARICO, APPROPRIATEZZA E OSPEDALIZZAZIONI Alberto Rocca, Direttore Unità Operativa di Pneumologia, Ospedale Bellaria di Bologna DIAGNOSI, PRESA IN CARICO, APPROPRIATEZZA E OSPEDALIZZAZIONI Alberto Rocca, Direttore Unità Operativa di Pneumologia, Ospedale Bellaria di Bologna E una sindrome respiratoria caratterizzata da un ostruzione

Dettagli

Urilyzer. Duo. Porta a un nuovo livello la diagnosi urinaria

Urilyzer. Duo. Porta a un nuovo livello la diagnosi urinaria Urilyzer Duo Porta a un nuovo livello la diagnosi urinaria Prestazioni affidabili Facilità d uso Funzionamento efficiente in termini di costi Assistenza professionale Urilyzer Duo www.analyticon-diagnostics.com

Dettagli

Il programma regionale della prevenzione: La prevenzione delle recidive nei soggetti che hanno avuto accidenti cardiovascolari

Il programma regionale della prevenzione: La prevenzione delle recidive nei soggetti che hanno avuto accidenti cardiovascolari Il programma regionale della prevenzione: La prevenzione delle recidive nei soggetti che hanno avuto accidenti cardiovascolari Antonio Brambilla Pierluigi Macini DG Sanità e Politiche Sociali Regione Emilia-Romagna

Dettagli

Diabete e prediabete :attualità e prospettive nel SSN. Annunziata Lapolla DPT di Medicina Università di Padova

Diabete e prediabete :attualità e prospettive nel SSN. Annunziata Lapolla DPT di Medicina Università di Padova Diabete e prediabete :attualità e prospettive nel SSN Annunziata Lapolla DPT di Medicina Università di Padova L EPIDEMIA DEL DIABETE (WHO) Incremento della prevalenza del diabete Le cause: - Aumento dei

Dettagli

INIZIO LEZIONI LUNEDI 2 OTTOBRE 2017

INIZIO LEZIONI LUNEDI 2 OTTOBRE 2017 PROGRAMMA DEL CORSO INTEGRATO DI DI : A.A. 2018 2019 COORDINATORE PROF.ssa CINZIA MAR SPECCHIETTO RIASSUNTIVO DELLA ATTIVITA DIDATTICA INIZIO LEZIONI LUNEDI 2 OTTOBRE 2017 LEZIONI CORSO DI ANNO ACCADEMICO

Dettagli

FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA

FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA Corso di Laurea in Infermieristica PRESENTAZIONE L infermiere è il professionista della salute responsabile dell assistenza infermieristica e come tale svolge funzioni di

Dettagli

Valutazione del test rapido Geenius HIV1/2 per la conferma degli anticorpi anti HIV1-2. Gianna Mazzarelli

Valutazione del test rapido Geenius HIV1/2 per la conferma degli anticorpi anti HIV1-2. Gianna Mazzarelli Valutazione del test rapido Geenius HIV1/2 per la conferma degli anticorpi anti HIV1-2 Gianna Mazzarelli 14/09/2015 Tempi di rilevazione di specifici markers di infezione HIV Test combinati Ag/Ab Ag ricombinanti

Dettagli

PRIMA DELL INCIDENTE:

PRIMA DELL INCIDENTE: PRIMA DELL INCIDENTE: La prevenzione secondaria Dott.ssa Karen Borgonovo UO Oncologia Medica ASST BG Ovest Direttore: Dr S. Barni La prevenzione secondaria Mira ad effettuare una diagnosi precoce in modo

Dettagli

Il Progetto ProntoNEU

Il Progetto ProntoNEU Il Progetto ProntoNEU Le urgenze neurologiche: caratteristiche, percorsi diagnostico-terapeutici in PS ed indicatori di outcome in relazione alle linee guida Neurologia dell Emergenza-Urgenza Numerose

Dettagli

Ideazione a cura di Giustini Sceneggiatura di Giustini, Gori, Tenaglia, Bussotti Insieme a Meacci e Pastacaldi (Agliana), Mandelli (Montale),

Ideazione a cura di Giustini Sceneggiatura di Giustini, Gori, Tenaglia, Bussotti Insieme a Meacci e Pastacaldi (Agliana), Mandelli (Montale), Ideazione a cura di Giustini Sceneggiatura di Giustini, Gori, Tenaglia, Bussotti Insieme a Meacci e Pastacaldi (Agliana), Mandelli (Montale), Montalti, Vannucci e Venturini (Pistoia) 1 Giustini et al 2

Dettagli

MODELLI ORGANIZZATIVI PER IL PAZIENTE CHIRURGICO PSSR PRIMI INDIRIZZI DI PROGRAMMAZIONE PER IL TRATTAMENTO DEL PAZIENTE CHIRURGICO

MODELLI ORGANIZZATIVI PER IL PAZIENTE CHIRURGICO PSSR PRIMI INDIRIZZI DI PROGRAMMAZIONE PER IL TRATTAMENTO DEL PAZIENTE CHIRURGICO MODELLI ORGANIZZATIVI PER IL PAZIENTE CHIRURGICO PSSR 2019-2023 PRIMI INDIRIZZI DI PROGRAMMAZIONE PER IL TRATTAMENTO DEL PAZIENTE CHIRURGICO Claudio Pilerci Il sistema di rete ospedaliero aspetti programmatori

Dettagli

Corso di Laurea magistrale in Medicina Veterinaria (LM42) Anno Accademico 2018/2019

Corso di Laurea magistrale in Medicina Veterinaria (LM42) Anno Accademico 2018/2019 Corso di Laurea magistrale in Medicina Veterinaria (LM4) Anno Accademico 08/09 Programma dell insegnamento di Diagnostica di Laboratorio dell esame di Semeiotica e patologia medica Anno di corso IV Bimestre

Dettagli

La donazione di sangue tra Medico di Base, Associazione e Servizio Trasfusionale: un obiettivo comune

La donazione di sangue tra Medico di Base, Associazione e Servizio Trasfusionale: un obiettivo comune Ordine dei Medici della Provincia di Parma I MARTEDI DELL ORDINE 20 maggio 2014 La donazione di sangue tra Medico di Base, Associazione e Servizio Trasfusionale: un obiettivo comune La prevenzione della

Dettagli

APPROPRIATEZZA e ADEGUATEZZA nelle richieste degli esami endoscopici

APPROPRIATEZZA e ADEGUATEZZA nelle richieste degli esami endoscopici APPROPRIATEZZA e ADEGUATEZZA nelle richieste degli esami endoscopici APPROPRIATEZZA uso appropriato, pertinenza ad eseguire una endoscopia seguendo come parametri la fedele osservanza delle indicazioni

Dettagli

APPROPRIATEZZA e ADEGUATEZZA nelle richieste degli esami endoscopici

APPROPRIATEZZA e ADEGUATEZZA nelle richieste degli esami endoscopici APPROPRIATEZZA e ADEGUATEZZA nelle richieste degli esami endoscopici APPROPRIATEZZA uso appropriato, pertinenza ad eseguire una endoscopia seguendo come parametri la fedele osservanza delle indicazioni

Dettagli

RICHIESTA URINOCOLTURA

RICHIESTA URINOCOLTURA CRITERI DI RICHIESTA DELL URINOCOLTURA SOSPETTA IVU VALUTAZIONE PAZIENTE SCREENING SINTOMATOLOGIA PER ETA TIPOLOGIA DI PAZIENTE BAMBINI ADULTI < 65 ANNI ADULTI 65 ANNI E CATETERIZZATI GRAVIDA REFLUSSO

Dettagli

dichiara X che negli ultimi due anni NON ha avuto rapporti diretti di finanziamento con soggetti portatori di interessi commerciali in campo sanitario

dichiara X che negli ultimi due anni NON ha avuto rapporti diretti di finanziamento con soggetti portatori di interessi commerciali in campo sanitario Il sottoscritto Dott.ssa Sara Frulla, ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo dell Accordo Stato-Regione del 5 novembre 2009, dichiara X che negli ultimi due anni

Dettagli

027 Ipotiroidismo congenito, ipotiroidismo acquisito (grave) E stata inserita in aggiunta la prestazione Corticotropina (ACTH).

027 Ipotiroidismo congenito, ipotiroidismo acquisito (grave) E stata inserita in aggiunta la prestazione Corticotropina (ACTH). 21-2-2002 Supplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 44 016 Epatite cronica (attiva) La dizione In caso di trattamento con Interferone (1 volta/anno, prima del trattamento) è stata

Dettagli

La gestione ambulatoriale del bambino con IVU: stato attuale e prospettive future. Marina Picca. Milano. www.sicupp.org

La gestione ambulatoriale del bambino con IVU: stato attuale e prospettive future. Marina Picca. Milano. www.sicupp.org La gestione ambulatoriale del bambino con IVU: stato attuale e prospettive future Marina Picca Milano www.sicupp.org Il caso di Lattante 6 mesi, maschio. Madre riferisce persistenza di urine maleodoranti.

Dettagli

Gestione delle cronicità: dai PDTA ai piani assistenziali individuali per un assistenza di precisione (Il caso della Sanità d Iniziativa in Toscana)

Gestione delle cronicità: dai PDTA ai piani assistenziali individuali per un assistenza di precisione (Il caso della Sanità d Iniziativa in Toscana) Gestione delle cronicità: dai PDTA ai piani assistenziali individuali per un assistenza di precisione (Il caso della Sanità d Iniziativa in Toscana) paolo.francesconi@ars.toscana.it Di cosa voglio parlarvi

Dettagli

ORDINE DEI MEDICI CATANIA LE INFEZIONI DELLE VIE URINARIE NELLO STUDIO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE

ORDINE DEI MEDICI CATANIA LE INFEZIONI DELLE VIE URINARIE NELLO STUDIO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE ORDINE DEI MEDICI CATANIA LE INFEZIONI DELLE VIE URINARIE NELLO STUDIO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE Dott. Giovanni PAGANA MMG - Animatore di Formazione F.I.M.M.G.-S.I.Me.F. CT - Luglio 2004 Premessa

Dettagli

La centralità ed il ruolo della Direzione Sanitaria Aziendale. D.ssa Daniela Sgroi

La centralità ed il ruolo della Direzione Sanitaria Aziendale. D.ssa Daniela Sgroi La centralità ed il ruolo della Direzione Sanitaria Aziendale D.ssa Daniela Sgroi Direzione Sanitaria e PDTA La previsione di un PDTA rappresenta una specifica attività di programmazione della Direzione

Dettagli

Trend epidemiologico, profili di assistenza e spesa

Trend epidemiologico, profili di assistenza e spesa Trend epidemiologico, profili di assistenza e spesa Lucia Nobilio La ricerca e gli obiettivi Utilizzo dei dati amministrativi integrati a supporto della programmazione e della valutazione Stima prevalenza

Dettagli

Tavola rotonda su Casi clinici.

Tavola rotonda su Casi clinici. Infezioni delle vie urinarie: diagnosi e terapia Bergamo, 14 maggio 2015 Tavola rotonda su Casi clinici. Ne discutono: Enrico Castellucci, Enrico Bombana, Claudio Farina, Giuseppe Lazzari, Aldo Belloni,

Dettagli

L'Assistenza integrata alla persona con diabete in FVG: applicazione del documento di indirizzo regionale. Udine, 5 aprile 2017

L'Assistenza integrata alla persona con diabete in FVG: applicazione del documento di indirizzo regionale. Udine, 5 aprile 2017 L'Assistenza integrata alla persona con diabete in FVG: applicazione del documento di indirizzo regionale. Udine, 5 aprile 2017 Il DIABETE L elevata incidenza e prevalenza del diabete richiedono una profonda

Dettagli

Esame chimico-fisico e sedimento urinario

Esame chimico-fisico e sedimento urinario Rev.1 31/08/2018 Esame chimico-fisico e sedimento urinario Il programma di Valutazione Esterna di Qualità (VEQ) delle Esame chimico-fisico delle urine e sedimento è rivolto ai Servizi di Medicina di Laboratorio

Dettagli

PRP Prevenzione e riduzione delle recidive dello Scompenso Cardiaco Cronico (SCC) secondario a patologie cronico-degenerative

PRP Prevenzione e riduzione delle recidive dello Scompenso Cardiaco Cronico (SCC) secondario a patologie cronico-degenerative PRP 2010-2012 Prevenzione e riduzione delle recidive dello Scompenso Cardiaco Cronico (SCC) secondario a patologie cronico-degenerative Cagliari maggio 2011 Premessa Obiettivo: Prevenzione e riduzione

Dettagli