Criteri di valutazione degli alunni

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1 Criteri di valutazione degli alunni Il Collegio Docenti, ai sensi del D.P.R. 22 giugno 2009, n. 122, ha deliberato l adozione delle seguenti modalità e criteri di valutazione al fine di assicurare omogeneità, equità e trasparenza della valutazione stessa, nel rispetto : - del principio della libertà di insegnamento, essendo tale processo espressione dell autonomia professionale propria della funzione docente nonché dell autonomia didattica dell Istituzione Scolastica. - dei principi contenuti nello Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria (DPR. N. 249/1998 e successive modificazioni) La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento ed il rendimento scolastico degli alunni. Vengono definite le modalità concernenti le valutazioni degli alunni, tenendo conto anche dei D.S.A e delle disabilità degli alunni stessi. Detti criteri fanno parte integrante del Piano dell Offerta Formativa. A - Valutazione degli alunni della Scuola dell Infanzia Benché la Scuola dell Infanzia non sia tenuta alla valutazione in quanto adempimento, sono stabilite modalità di osservazione periodica, in particolare, in funzione del passaggio di informazioni alla Scuola Primaria, in osservanza al progetto di continuità educativa il cui sviluppo è contenuto nel P.O.F. Tale processo avviene attraverso: 1. la compilazione di una scheda descrittiva che riguarda i seguenti aspetti socio-formativi: Sviluppo cognitivo e linguistico Sviluppo motorio Identità/Autonomia

2 Aspetto relazionale Aspetto comunicativo Aspetto cognitivo Modalità di interazione sociale in rapporto alla situazione di inserimento L elaborazione di tale scheda è frutto del confronto tra i docenti di sezione/intersezione. 2. Colloqui individuali in cui i docenti riferiscono alle famiglie il livello di sviluppo e le difficoltà dell alunno in base a schemi di sviluppo concordati. 3. Somministrazione agli alunni di prove formali per il riscontro di eventuali problemi di apprendimento, in sedute di laboratorio in cui sono presenti le insegnanti della Scuola dell Infanzia che si occupano della continuità e anche gli insegnanti che verosimilmente saranno assegnati alle classi prime. 4. Incontri tra il team della sezione con i referenti dei laboratori a cui i bambini hanno partecipato, per condividere comportamenti e capacità degli alunni. 5. Quando bambini di cittadinanza non italiana neo arrivati vengono iscritti in corso d anno, si fa riferimento alla Commissione accoglienza che valuta caso per caso al fine di programmare percorsi osservativi ed interventi individualizzati. B - Valutazione degli alunni della Scuola Primaria La valutazione, periodica e finale, è effettuata collegialmente dai docenti contitolari della classe. I docenti di sostegno contitolari della classe partecipano alla valutazione di tutti gli alunni della classe stessa. Qualora un alunno con disabilità sia affidato a più docenti di sostegno, essi si esprimono con un voto unico. (Idem per Scuola Secondaria). Colloqui individuali: si tratta di momenti in cui i docenti riferiscono verbalmente alle famiglie in merito all oggetto della valutazione, secondo il seguente scadenziario per ciascun anno scolastico: Due assemblee di classe in corso d anno, una per ciascun quadrimestre. Due colloqui individuali al momento della consegna delle schede di valutazione.

3 Ulteriori colloqui individuali convocati dai docenti o richiesti dalle famiglie nel caso in cui sia ravvisata la necessità di informare circa il processo scolastico del singolo alunno e concordare strategie di intervento. Tali momenti informativi si rivelano indispensabili quando si riscontrino difficoltà in ordine agli apprendimenti scolastici, problemi comportamentali (definibili con comportamento non adeguato ), esigenza al ricorso dei Servizi Socio-Sanitari. Valutazione in itinere: i docenti titolari della classe somministrano prove formali ed informali per accertare il percorso del conseguimento degli apprendimenti dei singoli alunni. Tali prove possono essere valutate sia con giudizi (non sufficiente, sufficiente, buono, distinto, ottimo), sia con votazione numerica (0/10). Valutazione periodica e finale: al termine di ciascun quadrimestre vengono somministrate agli alunni prove di verifica formali, concordate dai docenti dei team in sede di Interclasse Tecnica. Tali prove vertono sul conseguimento delle competenze previste dagli obiettivi di apprendimento riportati nel P.O.F. e tengono conto delle situazioni contestuali delle diverse classi. I giudizi attribuiti sono espressi con votazione numerica decimale. La valutazione al termine di ciascun quadrimestre è effettuata collegialmente dai docenti contitolari della classe. I voti numerici attribuiti per ciascuna disciplina vengono riportati nei documenti di valutazione degli alunni. Come già deliberato dal Collegio Docenti del 28 gennaio 2009 n 47 è utilizzata per tutte le classi una votazione compresa tra 5 e 10 decimi. La valutazione della religione cattolica è espressa senza voto numerico, ovvero con giudizio (non sufficiente/sufficiente/buono/distinto/ottimo), da docente specialista o specializzato.

4 Il personale docente esterno e gli esperti, qualora presenti, forniscono preventivamente ai docenti della classe elementi conoscitivi sull interesse manifestato ed il profitto raggiunto da ciascun alunno. La valutazione del comportamento è espressa collegialmente dai docenti con giudizio sintetico deliberato dal Collegio Docenti, ovvero non adeguato / parzialmente adeguato / adeguato. La valutazione del comportamento, come previsto dal Regolamento, si propone di favorire l acquisizione consolidata delle norme che regolano la convivenza civile, basata sulla consapevolezza e la conoscenza dei propri diritti, nel rispetto dei diritti altrui. Il giudizio globale espresso sulla scheda di valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento ed il rendimento scolastico degli alunni. Esso viene espresso con una terminologia professionale adeguata. Nel caso in cui un alunno venga ammesso alla classe successiva, ma presenti carenze in alcuni ambiti disciplinari, questo verrà evidenziato nel documento di valutazione. Tale eventuale e si auspica non frequente scelta formativa dovrà essere opportunamente motivata nell ambito del percorso di continuità formativa e sarà tenuta in considerazione, in particolare, nelle operazioni di formazione delle classi 1e della scuola secondaria di 1. Non ammissione alla classe successiva: in casi eccezionali, i docenti possono non ammettere l alunno alla classe successiva. Tale decisione viene concordata collegialmente dal team all unanimità, a seguito di un accertamento costante e periodico durante l anno scolastico e dopo aver messo in atto tutte le strategie possibili per il recupero. Alla famiglia vanno assicurate adeguate informazioni secondo criteri di trasparenza sul processo di apprendimento e sulla valutazione effettuata nei diversi momenti del percorso scolastico, la comunicazione diretta puntuale e

5 competente alla famiglia non può in alcun modo essere sostituita da strategie diverse. In sede di scrutinio conclusivo, presieduto da Dirigente Scolastico o da suo delegato, il team docente formalizzerà la non ammissione Valutazione delle assenze:secondo il D.Lgs n. 59/2004 per la validità dell anno scolastico è necessaria la frequenza di almeno tre quarti dell orario annuale. Nel caso in cui l alunno superi il numero massimo di assenze consentite non accede alla valutazione finale; il Dirigente Scolastico dichiara sul documento di valutazione (sezione Attestato ) che l alunno non ha frequentato le lezioni nella quantità minima prevista e che non è pertanto ammesso alla classe successiva/al successivo grado dell istruzione obbligatoria. Il Collegio Docenti deroga a tale norma in casi eccezionali, ovvero qualora : le assenze siano state determinate da impedimenti oggettivi gravi documentati (ricoveri ospedalieri, malattia); le assenze siano state di poco superiori al limite di legge; le assenze non abbiano impedito il pieno raggiungimento degli obiettivi didattici ed educativi previsti. Per i casi di sospetta inadempienza, i docenti dopo 15 gg. di assenza continuativa e non giustificata seguiranno le disposizioni già in vigore ( Disposizioni interne) C- Valutazione della Scuola Secondaria di Primo Grado A tutela degli alunni di ciascuna classe, i docenti delle singole discipline adottano modalità di confronto per sviluppare sostanzialmente in parallelo la programmazione didattica, al fine di valutare secondo criteri di : - omogeneità - equità - trasparenza Tale approccio all atto di valutazione assicura agli alunni e alle loro famiglie che il valore del singolo voto numerico corrisponda per tutti i docenti

6 della disciplina ad equivalenti performances didattiche in termini di conoscenze e competenze. Tale rigore metodologico nel processo valutativo degli alunni è frutto del confronto professionale ed è condizione per garantire la qualità dell azione formativa e per il mantenimento di una positiva immagine dell Istituzione scolastica. 1. Nella scuola secondaria di primo grado sono ammessi alla classe successiva gli studenti che hanno ottenuto un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina. 2. Nelle classi prime e seconde la non ammissione alla classe successiva è decisa a maggioranza qualora si valuti la possibilità di un recupero delle competenze mancanti o in caso di gravissime infrazioni disciplinari. Nel caso venga deliberata l ammissione in presenza di insufficienze in alcune discipline - nonostante le attività di supporto rinforzo didattico messe in atto dai docenti - il Consiglio di Classe deve segnalare la situazione ai genitori con una specifica nota inserita nel documento di valutazione. La nota deve concludersi con il richiamo a un serio impegno personale per il recupero delle lacune, anche durante i periodi di sospensione delle lezioni. 3. La non ammissione alla classe successiva o all esame di licenza può avvenire, come previsto dalla legge, in caso di 50 giorni di assenza non consecutivi, fatte salve le motivazioni addotte per tali assenze e comunque a discrezione del consiglio di classe. 4. Nelle classi terze la non ammissione all esame di licenza viene decisa all unanimità. 5. Per la disciplina dell Esame di Stato si richiama integralmente l art. 3 del D.P.R. 22 giugno 2009, n. 122 (vedere allegato). 6. Nel corso dell anno le attività di recupero vengono realizzate prioritariamente in orario scolastico in piccoli gruppi e attraverso

7 strategie di lavoro individualizzato, anche tenendo conto della specificità del contesto in cui agisce la scuola. 7. La valutazione del comportamento inteso come consapevolezza dei doveri e dei diritti, propri e altrui, viene espressa con voto numerico in decimi; la valutazione con voto inferiore a sei decimi in sede di scrutinio intermedio e finale compete al consiglio di classe, tenuto a dare motivazione adeguata alla estrema gravità di tale decisione. In sostanza occorre che risulti agli atti una congrua documentazione probatoria del voto insufficiente, questo sia per fini di giustizia scolastica sia ai fini dell autotutela dell operato della scuola in sede di eventuale impugnatura della bocciatura da parte dei genitori dell alunno. Pertanto il cinque in condotta non deve essere usato come sanzione disciplinare, ma deve essere la conseguenza di gravi provvedimenti disciplinari precedentemente comminati. 8. I docenti di sostegno, contitolari della classe, partecipano alla valutazione di tutti gli alunni; 9. I docenti incaricati delle attività alternative all insegnamento della religione cattolica, forniscono al Consiglio di Classe elementi conoscitivi sull interesse manifestato e il profitto raggiunto da ciascuno alunno. Essi fanno quindi parte del consiglio di classe in sede di scrutinio. 10. Le soglie di valutazione stabilite nell ambito dei dipartimenti disciplinari e concordati nei consigli di classe costituiscono il modello comune di riferimento da calibrare sui singoli individui e nel contesto classe. D- Comunicazione scuola famiglia: canali di comunicazione Scuola Secondaria 1 Grado 1. Il Piano dell offerta formativa è pubblico. L atto è in visione presso la Segreteria o scaricabile dal sito web dell istituto. 2. Nel corso dell anno scolastico possono essere previsti, in orario pomeridiano, due incontri collegiali insegnanti-genitori per colloqui

8 individuali sulle singole situazioni degli alunni in aggiunta ai due incontri con l insegnante coordinatore per la consegna della scheda di valutazione. 3. Ogni docente, settimanalmente e per un ora, può decidere di effettuare colloqui individuali (solitamente su appuntamento) con le famiglie degli alunni. Date e orari vengono comunicate ai genitori all inizio dell anno scolastico e all ufficio di Direzione. L Accesso ai locali della scuola da parte dei Genitori durante l orario scolastico avviene nel rispetto delle norme di sicurezza. 4. Per seri motivi a richiesta degli insegnanti e/o dei genitori si possono effettuare colloqui individuali aggiuntivi al di fuori delle date previste e che vengono concordati direttamente fra insegnanti e genitori interessati. 5. Di norma, nel mese di ottobre viene convocata un assemblea di classe per la presentazione del piano annuale delle attività e la consegna del regolamento d Istituto, cui segue l elezione dei rappresentanti di classe. 6. Ulteriori assemblee possono essere convocate su proposta degli insegnanti o dei genitori, in qualsiasi momento dell anno scolastico, previo avviso del collaboratore del DS e del DSGA. 7. Nel corso dell anno scolastico, nei consigli di classe, sono previsti di norma due incontri con i rappresentanti dei genitori per informarli sulla situazione complessiva della classe e per fare da tramite con gli altri genitori della classe. 8. A partire dall A.S. 2011/2012, all atto dell iscrizione verrà consegnato il Libretto delle valutazioni da controfirmare e da conservare per l intero anno scolastico. In caso di smarrimento l acquisto di un secondo libretto sarà a carico delle famiglie. 9. I genitori vengono sempre informati tramite Libretto delle giustificazioni circa il comportamento disciplinare dei propri figli. Solo in casi particolari è ammesso l uso del diario.

9 10. Tramite libretto ( o diario) le famiglie vengono informate anche circa iniziative, uscite, scioperi ecc. 11. Le comunicazioni scuola/famiglia possono avvenire, in caso straordinario, tramite contatto telefonico. 12. La possibile non ammissione alla classe successiva o all esame conclusivo di licenza viene comunicata dai singoli consigli di classe tramite comunicazione scritta e protocollata dalla Segreteria in tempi utili per permettere il recupero delle insufficienze da parte dell alunno interessato. In tali casi, sarà cura del Consiglio di Classe trovare una modalità diretta e tempestiva di comunicazione con la famiglia che consenta alla stessa di conoscere/condividere le motivazioni ammissione. della non 13. Nelle situazioni maggiormente problematiche in merito al rapporto Scuola-Famiglia, è opportuno organizzare i colloqui in modo che siano presenti più docenti del Consiglio di Classe e/o il Dirigente Scolastico o suo Collaboratore, il Servizio di Medicina Scolastica. IDEM PER SCUOLA PRIMARIA Nelle comunicazioni scritte sul libretto i docenti avranno cura di non esprimere MAI giudizi di valore sull alunno e/o sul suo contesto di vita, ma di attenersi alla descrizione di comportamenti/atteggiamenti verificabili nell ambito disciplinare di riferimento. E - Valutazione degli alunni della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria di Primo grado Valutazione degli alunni con disabilità e D.S.A - La valutazione degli alunni con disabilità è riferita al comportamento, alle discipline e alle attività svolte sulla base del piano educativo personalizzato. Per l esame di Stato conclusivo del primo ciclo la commissione d esame in seduta preliminare può deliberare prove differenziate corrispondenti agli insegnamenti impartiti, prove che siano idonee a valutare il progresso dell alunno in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali.

10 Valutazione degli alunni con disabilità: o la valutazione fa sempre riferimento agli obiettivi previsti dal P.E.P. e all interno del documento di valutazione viene specificata la seguente dicitura la valutazione fa riferimento ad obiettivi individualizzati ; o la valutazione degli apprendimenti si basa su una votazione da 6 a 10 decimi; qualora gli alunni non raggiungessero gli obiettivi previsti si rende necessaria la revisione del P.E.P.; o Rispetto alla valutazione del comportamento si prevede la dicitura non adeguato o parzialmente adeguato solo nei casi in cui l alunno compia azioni pericolose per sé e per gli altri e in rapporto alle competenze di tipo metacognitivo acquisite (livelli di consapevolezza di sé e della realtà esterna) Valutazione degli alunni con difficoltà specifica di apprendimento: o Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento, certificate, in via di certificazioni e/o segnalate dalla Commissione D.S.A, la valutazione e la verifica degli apprendimenti devono tener conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni e rifarsi ai documenti distribuiti in ogni classe dalla Commissione preposta. Valutazione alunni di cittadinanza non italiana - I minori con cittadinanza non italiana presenti sul territorio nazionale, in quanto soggetti all obbligo d istruzione e titolari di eguali diritti sono valutati nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani. La nutrita presenza nella popolazione scolastica di alunni di cittadinanza non italiana (circa il 30%) esige una precisazione: ciascun atto di valutazione iniziale, in itinere, finale non può che essere strettamente collegato al percorso di apprendimento proposto, il quale per gli alunni non italofoni neoarrivati, è necessariamente personalizzato e sostenuto da interventi specifici per l apprendimento della lingua italiana.

11 Dovranno essere considerati alunni neoarrivati in Italia gli alunni iscritti per la prima volta nell anno scolastico in corso e/o nel corso del secondo quadrimestre di quello precedente. Gli alunni neo arrivati saranno considerati secondo i seguenti criteri di tipo linguistico: Alunni non italofoni neo arrivati parlanti lingue comunitarie con alfabeto latino. Alunni non italofoni neo arrivati parlanti lingue con alfabeti complessi. Il team dei docenti e l insegnante nell ambito della programmazione pertanto definiscono gli obiettivi individuali per ciascun alunno non italofono. Il team dei docenti e l insegnante nell ambito della valutazione dovranno quindi prendere in considerazione: i risultati ottenuti nell apprendimento dell italiano L2 o nelle attività di prima alfabetizzazione; i risultati ottenuti nei percorsi disciplinari individualizzati programmati; la motivazione, l impegno e la partecipazione; la progressione e le potenzialità di apprendimento. Per la valutazione intermedia e finale, oltre all elaborazione di un giudizio globale verrà seguita la modalità riportata nella tabella di valutazione (elementi specifici sono, poi, riportati nel Protocollo d Accoglienza)

12 TABELLA PER LA VALUTAZIONE FASE DI SCOLARITA IN CUI SI TROVA L ALUNNO ALUNNO AL PRIMO ANNO DI SCOLARITÀ IN ITALIA Fase della prima alfabetizzazione (lingua per comunicare) ALUNNO AL SECONDO ANNO DI SCOLARITÀ IN ITALIA Fase del consolidamento e del rinforzo linguistico ALUNNO DOPO IL SECONDO ANNO DI SCOLARITÀ IN ITALIA Fase soglia della facilitazione VALUTAZIONE DISCIPLINARE ITALIANO VOTO (con annotazione) DISCIPLINE NELLE QUALI PUÒ ESSERE VALUTATO COME GLI ALTRI ALUNNI VOTO (senza annotazione) DISCIPLINE NELLE QUALI PUO NON ESSERE VALUTABILE Valutazione Rinviata (con annotazione) DISCIPLINE NELLE QUALI PUÒ ESSERE VALUTATO COME GLI ALTRI ALUNNI VOTO (senza annotazione) ITALIANO E LE ALTRE DISCIPLINE VOTO (con annotazione) TUTTE LE DISCIPLINE VOTO (con o senza annotazione) Annotazioni: obbligatorie sul documento di valutazione Annotazioni: L alunno segue un percorso individualizzato di prima alfabetizzazione linguistica secondo la norma vigente Annotazioni: L alunno segue un percorso individualizzato di consolidamento secondo la normativa vigente

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