Le vocali del francese 1

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Le vocali del francese 1"

Transcript

1 Le vocali del francese 1 Introduzione La fonetica studia l aspetto materiale dei suoni: in particolare, la fonetica articolatoria ne studia la produzione, la fonetica acustica ne studia la trasmissione, la fonetica percettiva ne studia la ricezione. La fonologia (o fonetica funzionale) studia invece il modo in cui i suoni assicurano la comunicazione, ovvero la trasmissione del significato. Le unità minime identificabili sul piano sonoro che permettono di distinguere il significato in una data lingua sono dette fonemi. Per isolarli, la fonologia prende in considerazione le coppie minime, ovvero le coppie di parole dal diverso significato la cui pronuncia differisce per un solo suono che si trova nella stessa posizione. Esempio in italiano: padre ~ madre /p/ e /m/ sono due fonemi della lingua italiana perché, sostituendoli all interno di una stessa sequenza fonica danno luogo a due parole dal diverso significato. Così in francese: père ~ mère I fonemi possono essere di tipo vocalico o consonantico. Affronteremo qui lo studio dei fonemi vocalici e dei loro corrispettivi foni, vale a dire ci occuperemo da una parte dell aspetto funzionale delle vocali francesi (intese come fonemi) e, dall altra, della loro realtà articolatoria (considerandole quindi come dei foni). Nel primo caso saranno proposti alcuni esempi di coppie minime; nel secondo caso saranno forniti alcuni consigli ed esercizi mirati all apprendimento delle vocali francesi assenti nel sistema vocalico della lingua italiana. Classificazione delle vocali Da un punto di vista articolatorio, la produzione di una vocale si caratterizza dall assenza di ostacoli nella fuoriuscita dell aria dalla cavità orale o dalla cavità nasale e orale insieme; viceversa se il canale orale è chiuso o semichiuso in un certo punto, che cambia di caso in caso, si ha una consonante. 2 Le vocali, inoltre, si distinguono dalle consonanti in quanto possono costituire una sillaba anche da sole; le consonanti invece possono essere prodotte solo appoggiandosi su una vocale. Da un punto di vista acustico, la vocale è un suono periodico complesso, mentre la consonante implica dei suoni dalla frequenza irregolare. Le vocali si classificano in base ad alcuni parametri: grado di apertura (degré d'aperture); luogo di articolazione: anteriorità o posteriorità (lieu d'articulation: en avant ou en arrière); 1 Salvo diversa indicazione, il quadro teorico di riferimento è tratto da Riegel; Pellat; Rioul (1994), Grammaire méthodique du français, PUF. 2 Dardano; Trifone (1997), La nuova grammatica della lingua italiana, Zanichelli, Bologna, p

2 eventuale labializzazione (adjonction ou non d'une résonance labiale: voyelle arrondie ou non); eventuale nasalizzazione (adjonction ou non d'une résonance nasale). Gli ultimi due parametri necessitano di maggiore attenzione da parte degli apprendenti italofoni. La tabella che segue, tratta da Riegel; Pellat; Rioul (1994 : 43) illustra sinteticamente le caratteristiche delle vocali francesi: ORALES Antérieures Antérieures/labialisées Postérieures (labialisées) fermées i y u mi-fermées é ø o mi-ouvertes E œ ɔ ouvertes a A NASALES mi-ouvertes * 6 7 ouvertes ã 2

3 Le vocali chiuse Sull asse delle vocali chiuse ritroviamo due suoni vocalici presenti anche nella lingua italiana: il suono [i] e il suono [u]. Il primo è caratterizzato da un grado minimo di apertura (della bocca) e da una posizione anteriore della lingua (organo fonatorio mobile) rispetto al palato duro (organo fisso). Il suono [i] non è nasale né labializzato. Il suono [u] si distingue dal precedente perché il suo luogo di articolazione risulta essere posteriore (cioè è il dorso della lingua ad accostarsi al palato molle o velo palatino); le labbra invece sono protruse. Provate a pronunciare ognuno di questi due suoni facendo caso alle sue caratteristiche articolatorie. Per completare la serie delle vocali chiuse della lingua francese, a questi due suoni bisogna aggiungere il suono [y], dato dalla labializzazione di [i]. Per acquisire una corretta pronuncia di [y] si consiglia l esercizio seguente, articolato in 3 momenti: 1. pronunciare ripetutamente con velocità sempre crescente le due vocali note [i] e [u] (il tratto orizzontale simboleggia, per convenzione, la durata decrescente delle vocali: [i] [u] [i] [u] [i] [u] [i] [u] [i] [u] [i] [u] [i] [u] [i] [u] [i] [u] [i] [u] - [i] [u] - [i] 2. pronunciare a lungo il suono [i]: [i] 3. infine, continuando a mantenere la lingua nella posizione necessaria a produrre [i], occorre proiettare le labbra in avanti, fino a produrre e sentire il suono [y]. Ricordate che la configurazione interna degli organi fonatori (cioè la posizione della lingua rispetto al palato) è la stessa di una [i]: [i] [y] Cercate ora di prendere coscienza del modo in cui si produce tale suono, perché seguendo lo stesso principio imparerete a produrre correttamente anche gli altri suoni della serie labiale. Infine provate a produrre il suono [y] in maniera isolata, cioè senza farlo derivare dal suono [i]. N.B. Il suono [y], quello contenuto nella parola tu per intenderci è un unico suono. Verificate di non incorrere nell errore piuttosto comune per i principianti di pronunciare una [i] seguita da una [u]. Pronuncia corretta della parola tu: Pronuncia scorretta della parola tu: [ty] Coppie minime Ecco alcuni esempi di coppie minime: /u/ ~ /i/ /u/ ~ /y/ doux ~ dis; fou ~ fis; doux ~ du; fou ~ fût; *[tiu] 3

4 /y/ ~ /i/ du ~ dis; fût ~ fis. Le vocali semi-chiuse L asse delle vocali semi-chiuse contiene tre suoni la cui classificazione riprende per molti versi quanto è stato detto finora a proposito delle vocali chiuse. La differenza risiede nel fatto che per l intera serie delle vocali semi-chiuse la bocca è leggermente meno chiusa. I due suoni cardine della serie in questione sono [e] ed [o], suoni che fanno parte del sistema eptavocalico del toscano (e, di conseguenza, di quella varietà dell italiano descritta e prescritta dai manuali di grammatica e nota come italiano standard ); tali suoni sono tuttavia assenti nel sistema pentavocalico del siciliano, per molti versi assimilabile al sistema vocalico salentino. 3 Pertanto il loro apprendimento necessita una particolare attenzione da parte dei locutori nati e residenti nel Salento. Nella produzione del suono [e], il punto di articolazione è anteriore; inoltre questa vocale non è nasale né labializzata. Il suono [o] si distingue dal precedente perché il suo luogo di articolazione risulta essere posteriore, mentre le labbra sono protruse. Provate a pronunciare ognuno di questi due suoni cercando di prendere consapevolezza delle sue caratteristiche articolatorie. Per completare la serie delle vocali semi-chiuse della lingua francese, a questi due suoni bisogna aggiungere il suono [ø], dato dalla labializzazione di [e]. Come per le vocali chiuse, si propone il seguente esercizio preparatorio, articolato in tre momenti. 1. pronunciare alternativamente e con velocità sempre crescente le due vocali ormai note [e] e [o] (il tratto orizzontale simboleggia, per convenzione, la durata decrescente delle vocali: [e] [o] [e] [o] [e] [o] [e] [o] [e] [o] [e] [o] [e] [o] [e] [o] [e] [o] - [e] - [o] - [e] 2. pronunciare a lungo il suono [e]: [e] 3. infine, continuando a mantenere la lingua nella posizione necessaria a produrre [e], occorre proiettare le labbra in avanti, fino a produrre e sentire il suono [ø]. Ricordate sempre che la configurazione interna degli organi fonatori (cioè la posizione della lingua rispetto al palato) è la stessa di una [e]: [e] [ø] Ripetete l esercizio più volte, fino a prendere coscienza dell esatta posizione degli organi fonatori nella produzione corretta di [ø]. Cercate ora di produrre il suono direttamente, senza il sostegno dell esercizio preparatorio. Coppie minime Ecco alcuni esempi di coppie minime: 3 Cfr. Grassi; Sobrero; Telmon (1997), Fondamenti di dialettologia italiana, Laterza, Bari p. 93 e p

5 /o/ ~ /e/ /o/ ~ /ø/ /ø/ ~ /e/ mot ~ mes; dos ~ des; dos ~ deux; faux ~ feu; deux ~ des; feu ~ fée. Le vocali semi-aperte Caratterizzate da un apertura maggiore (ma non ancora completa) rispetto alle vocali semi-chiuse, le vocali semi-aperte comprendono la [ɔ], la [E] e la [œ]. Le prime due vocali della serie sono ben conosciute dai locutori italofoni; la terza, trascritta [œ], analogamente ai casi precedenti, è data dalla labializzazione della vocale palatale della serie, vale a dire della [E]. Nella produzione del suono [E] il punto di articolazione è anteriore; inoltre questa vocale non è nasale né labializzata. Il suono [ɔ] si distingue dal precedente perché il suo luogo di articolazione risulta essere posteriore, mentre le labbra sono protruse. Ricordate che in entrambi i casi l apertura della bocca è maggiore rispetto a quella delle vocali semi-chiuse. Provate a pronunciare ognuno di questi due suoni cercando di essere consapevoli delle sue caratteristiche articolatorie. Per completare la serie delle vocali semi-aperte della lingua francese, a questi suoni bisogna aggiungere il suono [œ], dato dalla labializzazione di [E]. Come per le vocali chiuse e per quelle semi-chiuse, si propone il seguente esercizio preparatorio, articolato in tre momenti. 1. pronunciare ripetutamente con velocità sempre crescente le due vocali ormai note [E] e [ɔ] (il tratto orizzontale simboleggia, per convenzione, la durata decrescente delle vocali: [E] [ɔ] [E] [ɔ] [E] [ɔ] [E] [ɔ] [E] [ɔ] [E] [ɔ] [E] [ɔ] [E] [ɔ] [E] [ɔ] - [E] - [ɔ] - [E] 2. pronunciare a lungo il suono [E]: [E] 3. infine, continuando a mantenere la lingua nella posizione necessaria a produrre [E], occorre proiettare le labbra in avanti, fino a produrre e sentire il suono [œ]. Ricordate sempre che la configurazione interna degli organi fonatori (cioè la posizione della lingua rispetto al palato) è la stessa di una [E]: [E] [œ] Ripetete l esercizio più volte, fino a prendere coscienza dell esatta posizione degli organi fonatori nella produzione corretta di [œ]. Cercate infine di produrre il suono direttamente, senza il sostegno dell esercizio preparatorio. Coppie minime Come è stato detto nel paragrafo introduttivo, i fonemi si distinguono dai foni, in quanto hanno una funzione distintiva all interno di una data lingua. Pertanto, passando da un livello articolatorio a un livello linguistico, consideriamo ora le coppie minime: /ɔ/ ~ / E / mort ~ mère; tort ~ terre; 5

6 /ɔ/ ~ /œ/ /œ/ ~ / E / port ~ peur; bord ~ beurre; sœur ~ sert; heure ~ air. Le vocali aperte Sulla serie delle vocali aperte non nasalizzate incontriamo le due vocali [a] e [A], la prima anteriore e la seconda posteriore. In realtà, l opposizione /a/ ~ /A/ non è osservata sempre e ovunque. I Parigini, ad esempio, distinguono sempre meno la pronuncia di tâche [ta ] da quella di tache [ta ], realizzando una [a] intermedia. 4 Le vocali nasali Le vocali nasali si producono in seguito all abbassamento del velo palatino (o palato molle). Di conseguenza, esse constano di due componenti: da una parte un articolazione orale che corrisponde grosso modo a quella delle vocali semi-aperte e aperte, dall altra una risonanza uguale per tutte e causata dal passaggio dell aria nelle cavità nasali. In francese standard esistono quattro vocali nasali, di cui tre semi-aperte: [7] [*] [6] e una aperta: [ã] Anche l opposizione /*/~ /6/, così come quella tra /a/ e /A/, è minacciata nella pronuncia parigina corrente. Così le due pronunce di brun [br6] e di brin [br*)] sono neutralizzate a vantaggio di [*], in seguito all indebolimento della labializzazione. Tuttavia, negli esercizi che seguono, la distinzione sarà mantenuta. Per prendere coscienza del fenomeno articolatorio della nasalizzazione partiamo dall analisi comparativa di due suoni ben noti, che si differenziano solo da questo punto di vista. Comparate dunque [b] e [m] : ripetete più volte questi due suoni alternandoli e vi accorgerete che, nel pronunciare [m], l aria esce dal naso. Lo stesso discorso vale per la coppia di suoni composta da [d] e [n]: anche in questo caso infatti noterete che la consonante nasale si produce in seguito all abbassamento del velo palatino (o palato molle). Cercate di prendere coscienza di questo movimento del velo, poiché esso vi aiuterà nella produzione delle vocali nasali della lingua francese: [ɔ] + abbassamento del velo [7] [E] + abbassamento del velo [*] [œ] + abbassamento del velo [6] [a] + abbassamento del velo [ã] Anche per acquisire una corretta pronuncia del suono [6] potete esercitarvi partendo dal suono [*] e labializzandolo. 4 Cfr. Riegel; Pellat; Rioul, op. cit. (p. 49). 6

7 Coppie minime Considerando i fonemi corrispondenti ai foni appena descritti e abbinando tutte le combinazioni possibili, possiamo individuare alcune coppie minime, come: /7/~ /*/ bon ~ bain; /7/ ~ /6/ on ~ un; /7/ ~ / ã / on ~ an; /*/ ~ /6/ brin ~ brun 5 ; /*/ ~ / ã / vin ~ vent; /6/ ~ / ã / un ~ an. La e muta [e] Per completare il quadro delle 16 vocali del francese standard, resta da considerare una vocale molto particolare, denominata in vari modi: e muet, e instable, ecc. Prerogativa di tale vocale è quella di poter figurare in sillaba finale di parola come vocale priva di accento tonico. Naturalmente, in tale posizione, questa e non presenterà nessun tipo di accento grafico e potrà anche essere seguita dalle desinenze -s o -nt. Esempi: livres, faciles, elles, (tu) parles, (ils) parlent Questa vocale, che si trova talvolta all interno di una parola, può anche avere la caratteristica di non essere pronunciata, specie nella conversazione corrente, senza che il significato dei relativi enunciati venga compromesso. Esempi: samedi [samdi] o [samedi] Al contrario, in circostanze particolarmente formali o solenni (conferenze, discorsi ufficiali, declamazione teatrale, ecc.), tale vocale tende ad essere articolata. Un discorso a parte merita il caso rappresentato dai testi metrici e/o cantati, testi in cui la vocale in questione segue delle regole a sé stanti, dettate anche dalla variazione diacronica o da specifiche esigenze musicali. La realtà fonologica di /e/, cioè la sua funzione distintiva, sembra essere compromessa da diversi fattori: anzitutto la sua pronuncia inaccentuata nella stragrande maggioranza dei casi; poi la sempre più frequente confusione di tale pronuncia con quella di [œ] o di [ø]; infine la sua capacità di sparire in determinati contesti, senza che ciò crei problemi comunicativi. Insomma, la sua unica funzione sembra quella di impedire il sussistere di nessi consonantici altamente problematici da pronunciare. Tuttavia, ci sono dei casi in cui la e muta è indispensabile nella corretta decodifica di un enunciato, come per esempio: dehors [deɔr] ~ dors [dɔr] le heurt [leœr] ~ l heure [lœr] le hêtre [leetr] ~ l être [letr] Pertanto, in questa dispensa, come del resto si può osservare in dizionari e grammatiche, la e muta è trattata da vero e proprio fonema. 5 Anche se in parte ignorata dalla pronuncia contemporanea parigina, tale opposizione sussiste a livello teorico. 7

LA FONETICA. Lezione del 2 ottobre 2014

LA FONETICA. Lezione del 2 ottobre 2014 LA FONETICA Lezione del 2 ottobre 2014 La fonetica è la scienza che studia i suoni del linguaggio Va fatta una distinzione preliminare tra Foni= qualsiasi suono di una lingua. Fonemi (quelli che ci interessano

Dettagli

Nozioni elementari di Fonetica articolatoria

Nozioni elementari di Fonetica articolatoria Nozioni elementari di Fonetica articolatoria La classificazione dei suoni (foni) Corso di Filologia germanica - Università di Macerata 1 Apparato di fonazione Corso di Filologia germanica - Università

Dettagli

4. I suoni linguistici

4. I suoni linguistici 1) La fonetica Nel campo della produzione dei suoni è necessario anzitutto distinguere tra: suoni: si tratta di fatti fisici che hanno la capacità di produrre una moltitudine di forme e fenomeni linguistici

Dettagli

Linguistica generale. a.a Federica Da Milano

Linguistica generale. a.a Federica Da Milano Linguistica generale a.a. 2014-2015 Federica Da Milano Fonetica Livello di analisi della linguistica che studia la produzione e la percezione dei suoni linguistici ( i foni) - fonetica articolatoria: studia

Dettagli

Università degli Studi Guglielmo Marconi

Università degli Studi Guglielmo Marconi Alfabeto fonetico Fonetica. Parlato e scritto L alfabeto fonetico Si basa sulla corrispondenza tra grafema e fono: una sola lettera per un solo suono e, viceversa, un solo suono cui corrisponde una sola

Dettagli

Fondamenti di Linguistica

Fondamenti di Linguistica UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA Facoltà di Lettere e Filosofia Lingue e culture straniere occidentali e orientali LINGUISTICA GENERALE Modulo A (9 CFU) Fondamenti di Linguistica PROF.SSA CLARA FERRANTI

Dettagli

I suoni del sanscrito: alfabeto in trascrizione e pronuncia delle parole. Giulio Geymonat website:

I suoni del sanscrito: alfabeto in trascrizione e pronuncia delle parole. Giulio Geymonat website: I suoni del sanscrito: alfabeto in trascrizione e pronuncia delle parole Giulio Geymonat website: www.sanscrito.it 1 www.sanscrito.it 2 La trascrizione È possibile rappresentare i suoni del sanscrito (i.e.

Dettagli

IMPARARE A LEGGERE E SCRIVERE IN ITALIANO L2

IMPARARE A LEGGERE E SCRIVERE IN ITALIANO L2 Arcangela Mastromarco IMPARARE A LEGGERE E SCRIVERE IN ITALIANO L2 Centro COME 2002 Centro COME Cooperativa Farsi Prossimo Via Porpora, 26 20131 Milano tel 02.29.53.74.62 fax 02.20.40.11.19 E_mail come@farsiprossimo.it

Dettagli

PRELIMINARI FONETICI (Serianni, pp )

PRELIMINARI FONETICI (Serianni, pp ) PRELIMINARI FONETICI (Serianni, pp. 15-26) GRAFEMA:la più piccola unità distintiva del sistema di scrittura di una lingua (segno grafico, lettera dell'alfabeto, che rappresenta un fonema) Rappresentazione

Dettagli

CURRICOLO DI SCRITTURA. Competenza: Saper scrivere un testo corretto nell ortografia

CURRICOLO DI SCRITTURA. Competenza: Saper scrivere un testo corretto nell ortografia CURRICOLO DI SCRITTURA Competenza: Saper scrivere un testo corretto nell ortografia ABILITÀ COMPETENZE Uscita scuola dell infanzia - Riconoscere fonemi iniziali, finali, in corpo di parola (comincia con

Dettagli

PROGRAMMAZIONE CLASSI PRIME A.S. 2018/19 ITALIANO

PROGRAMMAZIONE CLASSI PRIME A.S. 2018/19 ITALIANO PROGRAMMAZIONE CLASSI PRIME A.S. 2018/19 ITALIANO COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: Comunicazione nella madrelingua. Competenza digitale. Imparare ad imparare. COMPETENZE TRASVERSALI Comprendere e comunicare;

Dettagli

Prova di commutazione e la nozione di coppia minima

Prova di commutazione e la nozione di coppia minima FONOLOGIA Definizione di fonema e coppia minima, Regole di Trubekoj e allofoni. Inventario fonematico dell italiano. Teoria dei tratti distintivi Regole fonologiche. FONO vs. FONEMA FONO: suono producibile

Dettagli

PROGRAMMAZIONE CLASSI PRIME A.S. 2017/18 ITALIANO

PROGRAMMAZIONE CLASSI PRIME A.S. 2017/18 ITALIANO PROGRAMMAZIONE CLASSI PRIME A.S. 2017/18 ITALIANO COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: Comunicazione nella madrelingua. Competenza digitale. Imparare ad imparare. COMPETENZE TRASVERSALI Comprendere e comunicare;

Dettagli

Terza proprietà semiotica fondamentale: la articolatezza del significante

Terza proprietà semiotica fondamentale: la articolatezza del significante Terza proprietà semiotica fondamentale: la articolatezza del significante Segni a s.te non articolato e segni a s.te articolato 1. Esempio di codice con segni a s.te non articolato: il codice semaforico

Dettagli

4 Fonetica e fonologia

4 Fonetica e fonologia Sonia Cristofaro - Glottologia A/ Linguistica generale A - a.a 2019-20 1 4 Fonetica e fonologia [Materiale di riferimento per questa parte: Per fonetica e fonologia in generale: Canepari 1979: 12-34, 40-55,

Dettagli

La fonetica studia le unità di prima o seconda articolazione?

La fonetica studia le unità di prima o seconda articolazione? Proprietà dei codici verbali:andrè Martinet (Saint-Alban-des-Villards, 12 aprile 1908 Châtenay-Malabry, 16 luglio 1999) La fonetica studia le unità di prima o seconda articolazione? Doppia articolazione

Dettagli

Fonologia dei segni. Fonologia delle lingue segniche? Analisi di un segno BANCA

Fonologia dei segni. Fonologia delle lingue segniche? Analisi di un segno BANCA Fonologia delle lingue segniche? Università degli Studi di Milano Fonologia dei segni Sandro Zucchi 2016-2017 Nel discutere il primo mito sulle lingue segniche ho detto che lingue segniche diverse possono

Dettagli

Anno Accademico 2017/2018

Anno Accademico 2017/2018 Anno Accademico 2017/2018 LINGUISTICA GENERALE Anno immatricolazione 2017/2018 Anno offerta 2017/2018 Normativa Dipartimento Corso di studio Curriculum DM270 DIPARTIMENTO DI STUDI UMANISTICI LINGUE E CULTURE

Dettagli

a.a. 2005/2006 Laurea Specialistica in Fisica Corso di Fisica Medica 1 La cavità orale 23/3/2006

a.a. 2005/2006 Laurea Specialistica in Fisica Corso di Fisica Medica 1 La cavità orale 23/3/2006 a.a. 2005/2006 Laurea Specialistica in Fisica Corso di Fisica Medica 1 La cavità orale 23/3/2006 I cinque sensi La bocca Parte del corpo molto importante che ha principalmente 4 funzioni percezione del

Dettagli

METODO SIMULTANEO ITINERARIO METODOLOGICO PER L APPRENDIMENTO DELLA LETTURA E DELLA SCRITTURA

METODO SIMULTANEO ITINERARIO METODOLOGICO PER L APPRENDIMENTO DELLA LETTURA E DELLA SCRITTURA METODO SIMULTANEO ITINERARIO METODOLOGICO PER L APPRENDIMENTO DELLA LETTURA E DELLA SCRITTURA PREMESSA I bambini che arrivano alla scuola primaria sono pieni di aspettative e predisposti per l apprendimento,

Dettagli

I suoni linguistici. App Generation Writers. I. C. San Francesco. Anguillara Sabazia - RM. Nicola Napolitano. Laboratorio di Scrittura creativa

I suoni linguistici. App Generation Writers. I. C. San Francesco. Anguillara Sabazia - RM. Nicola Napolitano. Laboratorio di Scrittura creativa Laboratorio di Scrittura creativa Il Testo narrativo I suoni linguistici App Generation Writers I. C. San Francesco Nicola Napolitano Anguillara Sabazia - RM I fonemi L uomo, utilizzando il suo apparato

Dettagli

Lo sviluppo della lettura. Margherita Orsolini Università La Sapienza

Lo sviluppo della lettura. Margherita Orsolini Università La Sapienza Lo sviluppo della lettura Margherita Orsolini Università La Sapienza Ma come legge un lettore esperto? Un po di secoli fa si leggeva così. Siamo più veloci o più lenti se leggiamo così.? Gliuominihannocominciatoafilosofare,

Dettagli

Scrivere sillabe piane bisillabe. Ampliare il patrimonio lessicale personale

Scrivere sillabe piane bisillabe. Ampliare il patrimonio lessicale personale PROGETTAZIONE ANNUALE PER COMPETENZE DISCIPLINARI ITALIANO CLASSE I - OTTOBRE - NOVEMBRE Competenza chiave europea Nucleo tematico Competenza di base Abilità Conoscenze/ comunicazione Partecipare alle

Dettagli

LOGOPEDIA. NAM a.a 2017/2018

LOGOPEDIA. NAM a.a 2017/2018 LOGOPEDIA NAM a.a 2017/2018 Dott.ssa Francesca Sabatino Logopedista, cantante info@sabatinologopedista.com U.O. Otorinolaringoiatria Ospedale San Paolo- Milano Certificata nel trattamento delle disfonie

Dettagli

Elementi di Psicologia dello Sviluppo (II modulo) Mirco Fasolo

Elementi di Psicologia dello Sviluppo (II modulo) Mirco Fasolo Elementi di Psicologia dello Sviluppo (II modulo) Mirco Fasolo mirco.fasolo@unimib.it Bibliografia Testi obbligatori - D amico, Devescovi (2003). Comunicazione e linguaggio nei bambini. Carocci: Roma.

Dettagli

L alfabeto e la divisione delle parole in lettere

L alfabeto e la divisione delle parole in lettere L alfabeto e la divisione delle parole in lettere Una parola è formata da un insieme di suoni articolati della voce; quando scriviamo questi suoni vengono tradotti in segni grafici: i grafemi, le lettere

Dettagli

Marco Piccinno Introduzione generale ai Disturbi specifici dell apprendimento e alla Dislessia

Marco Piccinno Introduzione generale ai Disturbi specifici dell apprendimento e alla Dislessia Marco Piccinno Introduzione generale ai Disturbi specifici dell apprendimento e alla Dislessia Il Disturbi specifici dell apprendimento (DSA) rappresentano dei deficit che insistono a carico delle funzioni

Dettagli

Sommario. 1. Presentazione del corso. 2. Che cosa sono la Linguistica e il linguaggio. 3. Concetti fondamentali LEZIONE 1

Sommario. 1. Presentazione del corso. 2. Che cosa sono la Linguistica e il linguaggio. 3. Concetti fondamentali LEZIONE 1 Sommario LEZIONE 1 1. Presentazione del corso 2. Che cosa sono la Linguistica e il linguaggio 3. Concetti fondamentali digilander.libero.it/pieropolidoro pieropolidoro@tiscali.it settimana argomento 1-3

Dettagli

FONDAMENTI DI LINGUISTICA

FONDAMENTI DI LINGUISTICA Università degli Studi di Macerata Facoltà di Lettere e Filosofia Corso di Laurea in Lingue e culture straniere occidentali e orientali L-11 - a.a. 2010-2011 LINGUISTICA GENERALE (MODULO A 9 CFU) FONDAMENTI

Dettagli

Obiettivo di apprendimento Ascolta, comprende ed esegue istruzioni e procedure in modo corretto.

Obiettivo di apprendimento Ascolta, comprende ed esegue istruzioni e procedure in modo corretto. SCUOLA PRIMARIA CRITERI DI VALUTAZIONE DI INGLESE CLASSE PRIMA Nuclei tematici Obiettivo di apprendimento Descrittore Ascolta, comprende ed esegue istruzioni e procedure in modo Valutazione Ascolto Parlato

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DI OZZANO/VIGNALE M.TO - AL Via Manzoni, 38/3 Vignale Tel Fax

ISTITUTO COMPRENSIVO DI OZZANO/VIGNALE M.TO - AL Via Manzoni, 38/3 Vignale Tel Fax ISTITUTO COMPRENSIVO DI OZZANO/VIGNALE M.TO - AL Via Manzoni, 38/3 Vignale Tel. 012 93307 Fax 012 93072 e-mail alic823007@istruzione.it CURRICOLI SCUOLA PRIMARIA ANNO SCOLASTICO 201/2017 COMPETENZE IN

Dettagli

PROGRAMMA DELL INSEGNAMENTO. Prof. Emanuele Banfi / Prof. Ignazio Mauro Mirto. Modulo 1 Elementi di Fonetica e Fonologia

PROGRAMMA DELL INSEGNAMENTO. Prof. Emanuele Banfi / Prof. Ignazio Mauro Mirto. Modulo 1 Elementi di Fonetica e Fonologia PROGRAMMA DELL INSEGNAMENTO Docenti Prof. Emanuele Banfi / Prof. Ignazio Mauro Mirto Insegnamento LINGUISTICA GENERALE Modulo 1 Elementi di Fonetica e Fonologia 1.1. Alfabeti e corrispondenza biunivoca;

Dettagli

IL LINGUAGGIO VERBALE

IL LINGUAGGIO VERBALE IL LINGUAGGIO VERBALE Clemente Danieli «La mente e l albero» Binazzi Tucci «Scienze sociali» AIME «Ciò che noi siamo» Ugo Fabietti «Antropologia» Avalle Maranzana «L individuo fra natura e cultura» 50.000

Dettagli

Francesca Chiusaroli. Linguistica Generale e Applicata 12 cfu

Francesca Chiusaroli. Linguistica Generale e Applicata 12 cfu Francesca Chiusaroli Linguistica Generale e Applicata 12 cfu L-LIN/01 Glottologia e Linguistica chiusaroli@lettere.uniroma2.it Modulo A Programma LE LINGUE E IL LINGUAGGIO: ELEMENTI DI LINGUISTICA GENERALE

Dettagli

DISORTOGRAFIA. La disortografia è la difficoltà a tradurre correttamente i suoni che compongono le parole in simboli grafici. Dott.

DISORTOGRAFIA. La disortografia è la difficoltà a tradurre correttamente i suoni che compongono le parole in simboli grafici. Dott. DISORTOGRAFIA La disortografia è la difficoltà a tradurre correttamente i suoni che compongono le parole in simboli grafici Dott.ssa Mirella Carosi Aspetti linguistici Disordine di codifica del testo scritto

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DI UN UNITA DIDATTICA: RITMO E VOCALITA MEDIANTE L ELABORAZIONE CREATIVA DEL METODO ORFF NELLA TECNICA RITMICA INDIANA DEL TAKADIMI.

PROGRAMMAZIONE DI UN UNITA DIDATTICA: RITMO E VOCALITA MEDIANTE L ELABORAZIONE CREATIVA DEL METODO ORFF NELLA TECNICA RITMICA INDIANA DEL TAKADIMI. PROGRAMMAZIONE DI UN UNITA DIDATTICA: RITMO E VOCALITA MEDIANTE L ELABORAZIONE CREATIVA DEL METODO ORFF NELLA TECNICA RITMICA INDIANA DEL TAKADIMI. INTRODUZIONE. L approccio musicale nella scuola si basa

Dettagli

Firenze. Dr.ssa Alessandra Luci Psicologa/Psicoterapeuta Logopedista Cell: 338 24 72 150 e-mail: alessandra.luci@sosdislessia.it

Firenze. Dr.ssa Alessandra Luci Psicologa/Psicoterapeuta Logopedista Cell: 338 24 72 150 e-mail: alessandra.luci@sosdislessia.it Dai suoni ai segni delle parole. Potenziare le abilità metafonologiche in continuità tra la scuola dell infanzia e la scuola primaria: il Laboratorio Fonologico Dr.ssa Alessandra Luci Psicologa/Psicoterapeuta

Dettagli

Dalla accoglienza al piano di lavoro come sviluppare la metodologia SELL? Lucia Maddii- IRRE Toscana

Dalla accoglienza al piano di lavoro come sviluppare la metodologia SELL? Lucia Maddii- IRRE Toscana Dalla accoglienza al piano di lavoro come sviluppare la metodologia SELL? Lucia Maddii- IRRE Toscana Il curricolo linguistico Integrazione di un programma e di un corpus linguistico e culturale con l aggiunta

Dettagli

Programmi di Fonetica Applicata

Programmi di Fonetica Applicata Programmi di Fonetica Applicata LIVELLO 1 Natura e produzione pratica del suono Percezione ed acustica Una prospettiva generale dei suoni inglesi Le cavità di Risonanza - L alfabeto e la trascrizione fonologica

Dettagli

Il ruolo decisivo della competenza metafonologica degli alunni nella fase alfabetica della scrittura : riferimenti teorici e operativi

Il ruolo decisivo della competenza metafonologica degli alunni nella fase alfabetica della scrittura : riferimenti teorici e operativi Il ruolo decisivo della competenza metafonologica degli alunni nella fase alfabetica della scrittura : riferimenti teorici e operativi Luciana Ventriglia Docente Specializzata in Pedagogia clinica Presidente

Dettagli

Attività. Partecipare alle conversazioni rispettando il turno di parola, ascoltando gli interventi altrui ed esprimendosi in modo chiaro.

Attività. Partecipare alle conversazioni rispettando il turno di parola, ascoltando gli interventi altrui ed esprimendosi in modo chiaro. PROGETTAZIONE ANNUALE PER COMPETENZE DISCIPLINARI ITALIANO CLASSE I - OTTOBRE - NOVEMBRE Competenza chiave europea Nucleo tematico Competenza di base Abilità Conoscenze/ strumenti espressivi ed comunicazione

Dettagli

Griglia osservativa per la rilevazione alunni BES/DSA. Scuola. Plesso..

Griglia osservativa per la rilevazione alunni BES/DSA. Scuola. Plesso.. Griglia osservativa per la rilevazione alunni BES/DSA Alunno/a Classe. Sez. Periodo di osservazione Scuola. Plesso.. Docenti compilatori. ESPRESSIONE ORALE SEMPRE SPESSO QUALCHE VOLTA MAI Comprende la

Dettagli

Elementi di matematica - dott. I. GRASSI

Elementi di matematica - dott. I. GRASSI Gli assi cartesiani e la retta. Il concetto di derivata. È ormai d uso comune nei libri, in televisione, nei quotidiani descrivere fenomeni di varia natura per mezzo di rappresentazioni grafiche. Tali

Dettagli

Le competenze metafonologiche: attività, giochi metalinguistici e fonologici per favorire il loro sviluppo. Relatrice: Maria Angela Berton

Le competenze metafonologiche: attività, giochi metalinguistici e fonologici per favorire il loro sviluppo. Relatrice: Maria Angela Berton Le competenze metafonologiche: attività, giochi metalinguistici e fonologici per favorire il loro sviluppo Relatrice: Maria Angela Berton IL LINGUAGGIO VERBALE E UNO STRUMENTO DI COMUNICAZIONE COME SI

Dettagli

PREREQUISITI della letto scrittura. Lucia Maria Collerone

PREREQUISITI della letto scrittura. Lucia Maria Collerone PREREQUISITI della letto scrittura Percezione visiva Coordinamento occhio mano; percorsi; posizione nello spazio; copia riproduzione; riproduzione figura sfondo; completamento di figure; velocità visuo-motoria;

Dettagli

Il Codice Braille. I caratteri Braille sono basati su una cella formata da sei punti disposti in due colonne e tre righe.

Il Codice Braille. I caratteri Braille sono basati su una cella formata da sei punti disposti in due colonne e tre righe. Il Codice Braille Che cos'è il Braille Il Braille è il codice di lettura e scrittura più utilizzato dai ciechi. E' stato inventato dal francese Louis Braille nel 1829. Si tratta di un sistema di scrittura

Dettagli

ANNO SCOLASTICO 2017/2018. Biennio Seconda Lingua (LIVELLO A2) FRANCESE

ANNO SCOLASTICO 2017/2018. Biennio Seconda Lingua (LIVELLO A2) FRANCESE REPUBBLICA ITALIANA - REGIONE SICILIA ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE MANDRALISCA LICEO GINNASIO STATALE e I.P.S.S.E.O.A. - CEFALU Via Maestro Vincenzo Pintorno 27 - e-mail: PAIS00200N@istruzione.it

Dettagli

RISPOSTE ALLE DOMANDE DEL CAPITOLO 3

RISPOSTE ALLE DOMANDE DEL CAPITOLO 3 Linguistica generale, 2e Giovanni Gobber, Moreno Morani Copyright 2014 McGraw Hill Education (Italy) RISPOSTE ALLE DOMANDE DEL CAPITOLO 3 3.1. Come si distinguono i tre modi di analisi del suono in fonetica?

Dettagli

Corso giocoso di teoria della musica.

Corso giocoso di teoria della musica. Corso giocoso di teoria della musica. Lezione 2: le FIGURE MUSICALI (prima parte). Nella prima lezione abbiamo parlato di durata dei suoni. La durata di un suono può essere rappresentata anche con un segno

Dettagli

Francesca Chiusaroli. Linguistica Generale e Applicata Modulo A. Le lingue e il linguaggio: elementi di linguistica generale. Modulo A Programma

Francesca Chiusaroli. Linguistica Generale e Applicata Modulo A. Le lingue e il linguaggio: elementi di linguistica generale. Modulo A Programma Francesca Chiusaroli Linguistica Generale e Applicata Modulo A Le lingue e il linguaggio: elementi di linguistica generale Modulo A Programma LE LINGUE E IL LINGUAGGIO: ELEMENTI DI LINGUISTICA GENERALE

Dettagli

Laboratorio linguistico-fonologico nella Scuola dell Infanzia. Dott.ssa Luciana Ventriglia Insegnante- Pedagogista clinico

Laboratorio linguistico-fonologico nella Scuola dell Infanzia. Dott.ssa Luciana Ventriglia Insegnante- Pedagogista clinico Laboratorio linguistico-fonologico nella Scuola dell Infanzia Dott.ssa Luciana Ventriglia Insegnante- Pedagogista clinico Scrittura Aspetti comunicativi Aspetti costruttivi Aspetti linguistici e metalinguistici

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO BASSA ANAUNIA - DENNO PIANO DI STUDIO DI ITALIANO CLASSE SECONDA

ISTITUTO COMPRENSIVO BASSA ANAUNIA - DENNO PIANO DI STUDIO DI ITALIANO CLASSE SECONDA ISTITUTO COMPRENSIVO BASSA ANAUNIA - DENNO PIANO DI STUDIO DI ITALIANO CLASSE SECONDA Competenza 1: Interagire e comunicare verbalmente in contesti di diversa natura. Interagire e comunicare verbalmente

Dettagli

Percorso fonologico dall Infanzia alla Primaria

Percorso fonologico dall Infanzia alla Primaria Percorso fonologico dall Infanzia alla Primaria PERCHE' QUANDO COME COSA 4 settembre 2014 Alessandra Scabia Nel momento in cui si appresta ad imparare a scrivere nel sistema alfabetico, il bambino deve

Dettagli

PROGETTO CORSO DI EDUCAZIONE AL SUONO E ALLA MUSICA PIANO DI LAVORO

PROGETTO CORSO DI EDUCAZIONE AL SUONO E ALLA MUSICA PIANO DI LAVORO PIANO DI LAVORO UNITA DIDATTICA N.1 Sviluppare attenzione e concentrazione nei confronti del panorama sonoro circostante (soundscape). Ascoltare con ordine logico e rispettare la sequenza temporale degli

Dettagli

Un Software per il potenziamento delle abilità di lettura e scrittura

Un Software per il potenziamento delle abilità di lettura e scrittura OTTOVOLANTE Un Software per il potenziamento delle abilità di lettura e scrittura HANDIMATICA 2008 Progetto A.P.RI.CO. Tecniche di Apprendimento Assistito A CHI È RIVOLTO? A bambini che frequentano la

Dettagli

Syllabus Descrizione del Modulo

Syllabus Descrizione del Modulo Syllabus Descrizione del Modulo Titolo del modulo: Linguistica e Didattica della L1 Numero del modulo nel piano degli 6 studi: Responsabile del modulo Dal Negro Silvia Corso di studio: Scienze della Formazione

Dettagli

L alunno sa mantenere l attenzione sul messaggio orale.

L alunno sa mantenere l attenzione sul messaggio orale. ASCOLTARE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE : L alunno sa mantenere l attenzione sul messaggio orale. L' alunno conosce: (A C) Lessico adeguato all età. Le più elementari regole della sintassi. Concordanza

Dettagli

PROGETTAZIONE ANNUALE PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE: ITALIANO Scuola primaria A. Sabin - CLASSI PRIME - Anno scolastico 201 /201

PROGETTAZIONE ANNUALE PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE: ITALIANO Scuola primaria A. Sabin - CLASSI PRIME - Anno scolastico 201 /201 PROGETTAZIONE ANNUALE PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE: ITALIANO Scuola primaria A. Sabin - CLASSI PRIME - Anno scolastico 201 /201 TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ASCOLTO E PARLATO ABILITÀ

Dettagli

UNITÀ DI APPRENDIMENTO

UNITÀ DI APPRENDIMENTO NUMERO UNITÀ D APPRENDIMENTO 1 CLASSI / ALUNNI COINVOLTI ASCOLTO ARTICOLAZIONE DELL 1. Formulare domande e risposte pertinenti. 2. Comprendere l'argomento di un discorso. 3. Cogliere il senso globale di

Dettagli

ANNO SCOLASTICO 2017/2018. Biennio Seconda Lingua (LIVELLO A2) TEDESCO

ANNO SCOLASTICO 2017/2018. Biennio Seconda Lingua (LIVELLO A2) TEDESCO REPUBBLICA ITALIANA - REGIONE SICILIA ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE MANDRALISCA LICEO GINNASIO STATALE e I.P.S.S.E.O.A. - CEFALU Via Maestro Vincenzo Pintorno 27 - e-mail: PAIS00200N@istruzione.it

Dettagli

CURRICOLO D ISTITUTO

CURRICOLO D ISTITUTO INTERAZIONE ORALE RICEZIONE ORALE CLASSE PRIMA messaggi verbali orali, chiede spiegazioni, svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall insegnante. Comprendere istruzioni ed espressioni

Dettagli

Sulla base del parametro costruttivo la scrittura di distingue in: Preconvenzionale. Convenzionale

Sulla base del parametro costruttivo la scrittura di distingue in: Preconvenzionale. Convenzionale Sulla base del parametro costruttivo la scrittura di distingue in: Preconvenzionale Convenzionale Prerequisiti all apprendimento PREREQUISITI ESECUTIVI Sono i prerequisiti che si attengono alla realizzazione

Dettagli

La tipologia e gli universali

La tipologia e gli universali La tipologia e gli universali La tipologia studia la variazione interlinguistica; la ricerca sugli universali si occupa di ciò che è comune a tutte le lingue, cioè delle proprietà rispetto alle quali non

Dettagli

SCUOLA SECONDARIA DISCIPLINA DI RIFERIMENTO: FRANCESE CLASSE PRIMA

SCUOLA SECONDARIA DISCIPLINA DI RIFERIMENTO: FRANCESE CLASSE PRIMA Fonti di legittimazione : Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006 - Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012 SCUOLA SECONDARIA DISCIPLINA DI RIFERIMENTO: FRANCESE CLASSE PRIMA

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA ITALIANO CLASSE PRIMA

SCUOLA PRIMARIA ITALIANO CLASSE PRIMA COMPETENZE L alunno sa ascoltare e parlare correttamente seguendo un filo logico e cronologico. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Ascoltare e parlare 1. Ascoltare e interagire in modo pertinente nelle conversazioni

Dettagli

PROGETTAZIONE DISCIPLINARE

PROGETTAZIONE DISCIPLINARE PROGETTAZIONE DISCIPLINARE ITALIANO classe 1^ PER ASCOLTARE, COMPRENDERE E COMUNICARE ORALMENTE CONTENUTI /ATTIVITA 1 bim. 2 bim. 3 bim. 4 bim. 1a) Ascolto e comprensione di semplici comunicazioni legate

Dettagli

CONSERVATORIO DI MUSICA Giuseppe Verdi di MILANO

CONSERVATORIO DI MUSICA Giuseppe Verdi di MILANO Ministero dell Università e della Ricerca Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica CONSERVATORIO DI MUSICA Giuseppe Verdi di MILANO ESERCITAZIONI CORALI. corso pre-accademico livello di base di

Dettagli

Istituto Comprensivo Nord 1 Brescia. Progetto D.S.A.

Istituto Comprensivo Nord 1 Brescia. Progetto D.S.A. Istituto Comprensivo Nord 1 Brescia Progetto D.S.A. Test CMF Valutazione delle abilità di scrittura Giovanardi Rossi e Malaguti BVSCO Velocità scrittura CMF di Marotta, Ronchetti, Trasciani, Vicari EDIZIONI

Dettagli

CASERTA - Spesso ci si interroga sulla conoscenza del mondo e sul senso da dare agli interventi educativi e formativi.

CASERTA - Spesso ci si interroga sulla conoscenza del mondo e sul senso da dare agli interventi educativi e formativi. CASERTA - Spesso ci si interroga sulla conoscenza del mondo e sul senso da dare agli interventi educativi e formativi. Le informazioni che ci giungono continuamente attraverso i sensi sono elaborate e

Dettagli

Dr.ssa Alessandra Luci Psicologa/Psicoterapeuta Logopedista Cell: 338 24 72 150 Firenze e-mail: alessandra.luci@sosdislessia.it

Dr.ssa Alessandra Luci Psicologa/Psicoterapeuta Logopedista Cell: 338 24 72 150 Firenze e-mail: alessandra.luci@sosdislessia.it Dr.ssa Alessandra Luci Psicologa/Psicoterapeuta Logopedista Cell: 338 24 72 150 e-mail: alessandra.luci@sosdislessia.it Linee Guida Allegate al Decreto Attuativo 5669, Luglio 2011 Le capacità cognitive

Dettagli

INGLESE IL CURRICOLO DI BASE - OBIETTIVI SPECIFICI D APPRENDIMENTO SCUOLA PRIMARIA

INGLESE IL CURRICOLO DI BASE - OBIETTIVI SPECIFICI D APPRENDIMENTO SCUOLA PRIMARIA INGLESE IL CURRICOLO DI BASE - OBIETTIVI SPECIFICI D APPRENDIMENTO SCUOLA PRIMARIA DELLA LINGUA ORALE DELLA LINGUA SCRITTA MONOENNIO I BIENNIO II BIENNIO Comprendere il senso globale di unità fonico-acustica

Dettagli

CURRICOLO ITALIANO - CLASSE PRIMA -

CURRICOLO ITALIANO - CLASSE PRIMA - CURRICOLO ITALIANO - CLASSE PRIMA - COMPETENZE NUCLEO FONDANTE OBIETTIVI DI -Ascoltare con attenzione la Collaborare e partecipare ASCOLTO E PARLATO comunicazione dei compagni -Intervenire nel dialogo.

Dettagli

Effetti di attenuazione sonora nella propagazione

Effetti di attenuazione sonora nella propagazione ezione XXXII 13/05/003 ora 8:30-10:30 Barriere acustiche ed esercizi Originale di Gazzola Roberto Effetti di attenuazione sonora nella propagazione a relazione I - 0 log r - 11 + 10 log Q [db] p W é particolarmente

Dettagli

La fonetica latina. Ipertesto della prof.ssa Maria Grazia Desogus

La fonetica latina. Ipertesto della prof.ssa Maria Grazia Desogus La fonetica latina Ipertesto della prof.ssa Maria Grazia Desogus 2.1 L alfabeto latino A B C D E F G H I K L M N O P Q R S T U V X Y Z a b c d e f g h i k l m n o p q r s t u v x y z Tre di questi caratteri

Dettagli

Istituto Comprensivo Perugia 9 Anno scolastico 2014/2015 Programmazione delle attività educativo didattiche INGLESE

Istituto Comprensivo Perugia 9 Anno scolastico 2014/2015 Programmazione delle attività educativo didattiche INGLESE Istituto Comprensivo Perugia 9 Anno scolastico 2014/2015 Programmazione delle attività educativo didattiche INGLESE CLASSE: PRIMA DISCIPLINA: INGLESE AMBITO OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO ABILITA' CONOSCENZE

Dettagli

Università degli Studi di Trieste. Dipartimento di Scienze della Vita. ESERCITAZIONI Psicologia dei Processi Cognitivi 2. Modulo Linguaggio.

Università degli Studi di Trieste. Dipartimento di Scienze della Vita. ESERCITAZIONI Psicologia dei Processi Cognitivi 2. Modulo Linguaggio. Università degli Studi di Trieste Dipartimento di Scienze della Vita ESERCITAZIONI Psicologia dei Processi Cognitivi 2 Modulo Linguaggio per il Corso di Laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche a.a. 2018-2019

Dettagli

TEST ABILITA UDITIVO-VERBALI P.CA.P T.I.P.I. 1 T.I.P.I 2. Log. Dott.ssa Sara Pintonello Dott.ssa Sara Ghiselli

TEST ABILITA UDITIVO-VERBALI P.CA.P T.I.P.I. 1 T.I.P.I 2. Log. Dott.ssa Sara Pintonello Dott.ssa Sara Ghiselli TEST ABILITA UDITIVO-VERBALI P.CA.P T.I.P.I. 1 T.I.P.I 2 Log. Dott.ssa Sara Pintonello Dott.ssa Sara Ghiselli - Prime categorie percettive (P.CA.P) ARGOMENTI TRATTATI - Test di identificazione parole infantili

Dettagli

AREA LINGUISTICA : SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO CLASSE 2 ^ FRANCESE

AREA LINGUISTICA : SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO CLASSE 2 ^ FRANCESE AREA LINGUISTICA : SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO CLASSE 2 ^ FRANCESE Legenda: A = Ascolto ( comrensione orale ) P = Parlato ( produzione e interazione orale ) L = Lettura ( comprensione scritta ) S

Dettagli

UNITÀ DI APPRENDIMENTO

UNITÀ DI APPRENDIMENTO NUMERO UNITÀ D APPRENDIMENTO ASCOLTO ARTICOLAZIONE DELL. Formulare domande e risposte pertinenti. 2. Comprendere l'argomento di un discorso. 3. Cogliere il senso globale di testi ascoltati (o letti ) dall

Dettagli

Università degli studi di MACERATA Facoltà di SCIENZE POLITICHE ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA A.A. 2010/2011 TECNOLOGIA.

Università degli studi di MACERATA Facoltà di SCIENZE POLITICHE ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA A.A. 2010/2011 TECNOLOGIA. Università degli studi di MACERATA Facoltà di SCIENZE POLITICHE ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA A.A. 2010/2011 TECNOLOGIA Fabio CLEMENTI E-mail: fabio.clementi@unimc.it Web: http://docenti.unimc.it/docenti/fabio-clementi

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA DI CORTE FRANCA ITALIANO CLASSE PRIMA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO. Micro- obiettivi

SCUOLA PRIMARIA DI CORTE FRANCA ITALIANO CLASSE PRIMA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO. Micro- obiettivi SCUOLA PRIMARIA DI CORTE FRANCA ITALIANO CLASSE PRIMA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Nuclei Macro- obiettivi al termine della classe terza Ascolto e parlato Prendere la parola negli scambi comunicativi (dialogo,

Dettagli

PARLATO LETTO SCRITTO

PARLATO LETTO SCRITTO Nel corso dell a.s. 2015/16 le insegnanti, in collaborazione con l esperto sanitario esterno, logopedista, seguiranno un percorso di approfondimento delle tecniche di osservazione dell evoluzione degli

Dettagli

FRANCESE-SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO-classe prima

FRANCESE-SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO-classe prima FRANCESE-SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO-classe prima Ascolto L alunno comprende oralmente i punti essenziali di semplici testi, prevalentemente dialogici, in lingua standard su temi familiari che affronta

Dettagli

L APPRENDIMENTO DELLA LINGUA ITALIANA. L inglese come lingua veicolare. Maurella Matteucci 7 marzo 2018

L APPRENDIMENTO DELLA LINGUA ITALIANA. L inglese come lingua veicolare. Maurella Matteucci 7 marzo 2018 L APPRENDIMENTO DELLA LINGUA ITALIANA L inglese come lingua veicolare Maurella Matteucci 7 marzo 2018 SOMMARIO Esperienze scolastiche con studenti anglofoni Difficoltà degli studenti anglofoni che studiano

Dettagli

Ing. Alessandro Pochì

Ing. Alessandro Pochì Dispense di Matematica La funzione aritmica e la funzione esponenziale Questa opera è distribuita con: Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate.0 Italia Ing. Alessandro

Dettagli

FONETICA: LA PRODUZIONE DEI SUONI

FONETICA: LA PRODUZIONE DEI SUONI FONETICA: LA PRODUZIONE DEI SUONI FONETICA E FONOLOGIA La fonetica e la fonologia sono due discipline linguistiche che in qualche modo toccano lo stesso campo ma con strumenti e principi molto diversi.

Dettagli

DIDATTICA DELL ITALIANO (L1-L2) PER LA SCUOLA PRIMARIA E DELL INFANZIA. Dott.ssa Fallea Floriana

DIDATTICA DELL ITALIANO (L1-L2) PER LA SCUOLA PRIMARIA E DELL INFANZIA. Dott.ssa Fallea Floriana DIDATTICA DELL ITALIANO (L1-L2) PER LA SCUOLA PRIMARIA E DELL INFANZIA LE CONDIZIONI PER L'APPRENDIMENTO DELLA LETTURA E DELLA SCRITTURA Tecnicamente saper leggere significa essere capaci di discriminare

Dettagli

TRAGUARDI ABILITA CONOSCENZE. Da raggiungere al termine della scuola primaria Al termine della classe terza Classe prima

TRAGUARDI ABILITA CONOSCENZE. Da raggiungere al termine della scuola primaria Al termine della classe terza Classe prima Competenza chiave: Comunicazione nella madrelingua o lingua di istruzione Da raggiungere al termine della scuola primaria Al termine della classe terza Classe prima 1.Ha una padronanza della lingua italiana

Dettagli

Classe Prima Scuola Secondaria di Primo Grado

Classe Prima Scuola Secondaria di Primo Grado FRANCESE Classe Prima Scuola Secondaria di Primo Grado NUCLEI TEMATICI CONOSCENZE ABILITA Ascolto Suoni, ritmo ed intonazione della Ascoltare e capire lingua globalmente brevi (Ricezione orale) conversazioni

Dettagli

NOZIONI DI BASE: FONEMI, TRATTI DISTINTIVI, COPPIE MINIME, ALLOFONI. Fonemi: segmenti minimi con valore distintivo (distinguono coppie di parole).

NOZIONI DI BASE: FONEMI, TRATTI DISTINTIVI, COPPIE MINIME, ALLOFONI. Fonemi: segmenti minimi con valore distintivo (distinguono coppie di parole). FONOLOGIA NOZIONI DI BASE: FONEMI, TRATTI DISTINTIVI, COPPIE MINIME, ALLOFONI. Fonemi: segmenti minimi con valore distintivo (distinguono coppie di parole). Coppie minime: parole che differiscono solo

Dettagli

G. Graffi, S. Scalise, Le lingue e il linguaggio N O Z I O N I F O N D A M E N T A L I 3

G. Graffi, S. Scalise, Le lingue e il linguaggio N O Z I O N I F O N D A M E N T A L I 3 G. Graffi, S. Scalise, Le lingue e il linguaggio N O Z I O N I F O N D A M E N T A L I 3 Introduzione 2 L apparato fonatorio è in grado di produrre una quantità enorme di suoni Ma solo pochi fanno parte

Dettagli

COMUNICAZIONE E LNGUAGGIO. Briciole di comunicazione

COMUNICAZIONE E LNGUAGGIO. Briciole di comunicazione COMUNICAZIONE E LNGUAGGIO Briciole di comunicazione Linguaggio = Comunicazione SVILUPPO DEL LINGUAGGIO SOTTOSISTEMI del sistema linguistico SISTEMA FONOLOGICO SISTEMA SEMANTICO/LESSICALE SISTEMA MORFO-SINTATTICO

Dettagli

Fonetica. Le consonanti

Fonetica. Le consonanti Fonetica Le consonanti Consonanti Le consonanti sono articolate producendo restringimenti o occlusioni del canale orale L aria che fuoriesce dai polmoni viene modificata dal restringimento del canale che

Dettagli

Curricolo disciplinare 2016/2017

Curricolo disciplinare 2016/2017 Curricolo disciplinare 2016/2017 COMPETENZA CHIAVE Disciplina Competenze specifiche di base (tratte dalle competenze culturali) Ascolto i punti essenziali di messaggi e brevi testi su argomenti familiari

Dettagli

1. ELEMENTARI NOTE DI FONETICA

1. ELEMENTARI NOTE DI FONETICA Benito Calonego 1. ELEMENTARI NOTE DI FONETICA A - ARTICOLAZIONE DELLE VOCALI pag. 2 B - ARTICOOLAZIONE DELLE CONSONANTI pag. 3-5 C - ARTICOLAZIONE DEI SUONI AFFINI 1. P B... p. 6 2. D T p. 7 3. F V...

Dettagli

Teoria dei Giochi Cooperativi

Teoria dei Giochi Cooperativi Politecnico di Milano Definizione di gioco cooperativo Un gioco è cooperativo se gli accordi tra i giocatori possono ritenersi vincolanti. Esempi 1 Suddividere le spese all interno di un condominio 2 suddividere

Dettagli

PONTI DI PAROLE. Un manuale nato dalla sperimentazione sul campo

PONTI DI PAROLE. Un manuale nato dalla sperimentazione sul campo PONTI DI PAROLE Un manuale nato dalla sperimentazione sul campo Com è fatto Manuali per lo studente (alfa;; alfa1;; A1/A2) Materiali multimediali per il funzionamento dei manuali Progettazione parallela

Dettagli

DISCIPLINA: LINGUA STRANIERA (TEDESCO)

DISCIPLINA: LINGUA STRANIERA (TEDESCO) CLASSE I CLASSE II CLASSE III 5 46/55% 6 56/69% 7 70/79% 8 80/89% 9 90/95% 96/0% 1. ASCOLTO (Comprensione orale) Ascoltare e comprendere un messaggio o una conversazione. significato di un semplice messaggio.

Dettagli

AREA LINGUISTICA : SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO CLASSE 2 ^ FRANCESE

AREA LINGUISTICA : SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO CLASSE 2 ^ FRANCESE AREA LINGUISTICA : SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO CLASSE 2 ^ FRANCESE Legenda: A = Ascolto ( comprensione orale ) P = Parlato ( produzione e interazione orale ) L = Lettura ( comprensione scritta ) S

Dettagli