I suoni linguistici. App Generation Writers. I. C. San Francesco. Anguillara Sabazia - RM. Nicola Napolitano. Laboratorio di Scrittura creativa

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1 Laboratorio di Scrittura creativa Il Testo narrativo I suoni linguistici App Generation Writers I. C. San Francesco Nicola Napolitano Anguillara Sabazia - RM

2 I fonemi L uomo, utilizzando il suo apparato fonatorio, può produrre migliaia di suoni o foni ma soltanto alcuni vengono utilizzati per parlare. Ogni lingua, per generare le parole, ha selezionato suoni diversi differenziandosi, in tal modo, dalle altre. I suoni usati per generare delle parole sono tutti e sempre tra loro più o meno diversi dal punto di vista fisico. Vengono, in ogni modo, raggruppati in una medesima classe a seconda della loro similarità articolatoria o uditiva. Prendiamo come esempio la parola pera pronunciando la r, prima, all italiana e poi alla francese (r moscia): queste due r foneticamente differenti non ci consentono di distinguere due parole di significato diverso. La distinzione tra tali foni non è significativa e viene percepita come la realizzazione di un unico fonema /r/. In entrambi i casi, infatti, chi ascolta assocerà le due diverse pronunce della parola pera al significato del medesimo frutto. Se due foni, in una data lingua, commutandosi, non danno mai luogo a due significati diversi, diciamo che in quella lingua essi appartengono alla stessa classe di foni e rappresentano o realizzano lo stesso fonema. Quindi il fonema nel nostro caso il fonema r - rappresenta una classe di suoni che se pur si differenziano per proprietà fisiche, non permettono di distinguere una parola da un altra. r all italiana p/e/r/a r alla francese p/e/r/a La r all italiana e la r alla francese, usate per pronunciare la parola pera, pur essendo due foni diversi, appartengono allo stesso fonema /r/ poiché commutandosi non danno luogo a due significati differenti.

3 I fonemi Se invece, commutati l uno con l altro, danno luogo a due significati diversi, allora diciamo che in quella lingua i foni appartengono a due fonemi diversi. Per vedere se un suono ha valore distintivo bisogna provare a sostituire un suono all'interno di una parola con un altro. Se da questa sostituzione deriva un cambiamento a livello di significato, ci troveremo di fronte ad una nuova parola, e avremo identificato un fonema. La coppia minima rema e tema indica che /r/ e /t/ sono due fonemi dell italiano. La differenza di significato in questa coppia di parole può essere attribuita solo al segmento iniziale visto che per il resto le due parole sono identiche. r r/e/m/a t t/e/m/a I fonemi sono dunque famiglie di foni che, commutando, servono in una lingua a distinguere una coppia minima di significanti.

4 I fonemi In Italiano distinguiamo sette fonemi vocalici e ventitré consonantici: vengono utilizzati per parlare, consentendo di distinguere una parola dall altra. I fonemi, vengono rappresentati graficamente mediante le lettere dell alfabeto, cioè simboli che chiamiamo grafemi. L alfabeto italiano è composto da ventuno lettere cinque vocali, quindici consonanti e la lettera muta h cui vanno aggiunte le cinque lettere j, k, w, x, y, che servono per trascrivere suoni di parole straniere: in tutto, dunque 26 lettere.

5 Le vocali Le vocali sono suoni prodotti dal nostro apparato fonatorio quando l aria non trova alcun impedimento al suo passaggio e servono da appoggio agli altri suoni della lingua: le consonanti. In italiano distinguiamo sette fonemi vocalici trascritti graficamente con cinque lettere: a e i o u. Le vocali e ed o possono, infatti, avere un suono aperto segnalato dall accento grave e un suono chiuso, contraddistinto dall accento acuto. L accento fonico ha un carattere e s p re s s i v o e d i s t i n t i v o : s e r v e a pronunciare correttamente una parola ma soprattutto a distinguere quelle parole che si scrivono allo stesso modo omografi - ma che hanno significati diversi. a è é i ò o u Vocale Suono Esempio a aperto palla è aperto terra é chiuso sera i chiuso filo ò aperto rosa o chiuso coda u chiuso cubo Vocale Suono Esempio è aperto pèsca: frutto é chiuso pésca: sport

6 Dittongo e iato L unione tra le vocali genera pronunce diverse. Nella lingua parlata quando due suoni vocalici vengono uniti e pronunciati con una sola emissione di voce, come se fossero una sola vocale avremo un dittongo. Un gruppo di tre suoni vocalici, che si pronuncia con una sola emissione di voce forma invece un trittongo. Diversamente, quando due suoni vocalici c o n t i g u i v e n g o n o p r o n u n c i a t i separatamente come due suoni distinti, quindi con due emissioni separate di voce, avremo uno iato. fiore aiuola bo/ato

7 Le consonanti La parola «consonante» proviene dal latino consonans (sottinteso littera, «lettera»), che significa letteralmente "suona con" o "suona insieme". Il termine sta infatti a indicare che questo suono viene pronunciato in appoggio e con l'aiuto di una vocale. Mentre quest'ultima è un suono che viene prodotto senza che all aria espiratoria emessa dai polmoni vengano frapposti ostacoli nella zona della cavità orale, una consonante è articolata, viceversa, opponendo all'aria un ostacolo, in modo da p ro d u r re u n r u m o re n e l l a s u a fuoriuscita.

8 Le consonanti I foni vengono prodotti, in misura maggiore, mediante l espirazione. L aria muove dai polmoni e attraverso i bronchi e la trachea giunge alla laringe dove incontra le corde vocali. Il flusso passa poi nella faringe e nella bocca. Ciò che permette la realizzazione dei suoni della nostra lingua è l incontro dell aria, nel percorso dai polmoni verso l esterno, con degli ostacoli, cioè dei restringimenti parziali o completi del canale che attraversa. Un primo ostacolo che può trovare l aria nel percorso verso l esterno è nella laringe, al livello delle corde vocali. I suoni sono detti sonori (tutte le vocali e parte delle consonanti) se le pliche vocali sono messe in vibrazione dal passaggio dell aria attraverso la laringe, mentre sono detti sordi se le pliche vocali restano inattive. Se l aria, superata la laringe, incontra delle ostruzioni, il suono prodotto è una consonante, che sarà sonora o sorda a seconda o meno della presenza di vibrazione delle corde vocali. Se invece l aria non trova alcun impedimento al passaggio, il suono prodotto sarà una vocale, in presenza di vibrazione delle pliche vocali, e nessuna produzione di suono, in assenza di vibrazioni delle corde vocali. Gli organi coinvolti nell articolazione dei foni

9 Digrammi e trigrammi In Italiano ci sono, inoltre, singoli suoni cui non corrisponde una lettera precisa dell alfabeto per cui per trascriverli bisogna ricorrere a gruppi di due o tre lettere. I g r u p p i d i d u e l e t t e r e c h e rappresentano un solo suono si chiamano digrammi, quelli di tre lettere trigrammi. gl seguito dalla vocale i figli gn seguito dalle vocali e-i gnomo sc seguito dalla vocali e-i scena - scimmia ch seguito dalla vocali e-i anche - archi gh seguito dalla vocali a - o - u righe - ghiaia ci seguito dalla vocali a - o - u camicia - ciuffo gi seguito dalla vocali a - o - u gioco - giudice gli seguito dalla vocale pagliuzza - moglie sci seguito dalle vocali a - o - u prosciutto - fascia

10 Le sillabe I fonemi, cioè l insieme delle vocali e delle consonanti, considerati isolatamente non hanno alcun significato. Le consonanti e le vocali sono soltanto dei semplici suoni privi di ogni riferimento semantico. m r c o t a

11 Le sillabe I fonemi, però, come dei veri e propri mattoni musicali, unendosi, danno origine a dei segni linguistici a cui vengono poi associati dei significati. Con un minimo numero di fonemi ogni lingua può produrre un infinito numero di parole. m e r c a t o

12 Le sillabe Il processo di formazione delle parole avviene, però, seguendo un determinato percorso. In particolare, con riferimento alla parola mercato, le consonanti si aggregano prima intorno ad una vocale, formando una minima unità fonologica chiamata sillaba. Le vocali possono essere considerate come dei veri e propri magneti che attirano a sé le consonanti. La sillaba è un insieme di fonemi costituito da una vocale intorno a cui possono disporsi prima e dopo delle consonanti. La sillaba può essere costituita, anche da una sola vocale. Le sillabe si definiscono aperte se terminano per vocale, chiuse se terminano per consonante. m e r c a t o Le sillabe possono essere definite come un insieme di suoni comprendente una vocale, che si pronunciano uniti con una sola emissione di voce e si distinguono dagli altri suoni vicini.

13 Le sillabe In rapporto al numero di sillabe da cui sono formate, le parole si distinguono in: Numero di sillabe Esempi monosillabe una a - da - per - con bisillabe due remo - caldo - sera trisillabe tre tavolo - mattino polisillabe più di tre sillabe velocità

14 L accento Quando pronunciamo la parola mercato tendiamo ad innalzare la voce sulla sillaba ca che viene pronunciata con un tono, intensità e durata superiori rispetto alle rimanenti sillabe. L elevazione del tono di voce nella pronuncia di una sillaba (cà) di una parola (mercato) viene definito accento tonico o accento di parola. Le rimanenti sillabe (mer to ), non colpite d a l l a c c e n t o t o n i c o, v e n g o n o classificate come atone, cioè prive di accento. m e r c a t o \

15 L accento Nella Lingua italiana l accento è mobile. In rapporto alla sillaba su cui cade l accento, le parole si dividono in: Posizione dell accento Esempi tronche sull ultima gio - cò piane sulla penultima cu - sci - no sdrucciole sulla terzultima ta - vo - lo bisdrucciole sulla quartultima a - bi - ta - no trisdrucciole sulla quintultima fab - bri - ca - me - ne

16 L accento In Italiano esistono anche delle parole atone, prive di accento. Si tratta di parole monosillabe ( articoli, particelle pronominali, congiunzioni, preposizioni, avverbi) che, prive di accento tonico, per poter essere pronunciate, devono appoggiarsi ad altre parole. Parola grafica Parola fonologica Se vengono pronunciate appoggiandole alla parola che segue si chiameranno proclitiche. Se si appoggiano alla parola che precede, saranno classificate come enclitiche. Proclitici gli - dissi glidissi Enclitici scrivimi scrivimi

17 La formazione della parola Le sillabe toniche sono, quindi, fondamentali perché fungono da collante: intorno ad esse si aggregano, infatti, le rimanenti sillabe atone. N e l l a p a ro l a m e rc ato l e u n i t à fonologiche mer e to si uniscono, infatti, intorno alla sillaba tonica cà che viene pronunciata con un tono, intensità e durata superiori. \ m e r c a t o Tale processo è alla base del percorso di formazione di ogni singola parola fonologica.

18 Fine

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