Grandi Strutture di Vendita: dalla norma alle diverse modalità di applicazione
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- Marina Messina
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1 Grandi Strutture di Vendita:ricadute sulla rete commerciale locale. Esperienze a confronto. giovedì 26 maggio 2016// Centro Studi PIM - Villa Scheibler Grandi Strutture di Vendita: dalla norma alle diverse modalità di applicazione a cura di [Centro Studi PIM]
2 Milano e la Lombardia sono da sempre un importante area di snodo per gli scambi e i flussi commerciali di livello nazionale ed europeo. La DISTRIBUZIONE COMMERCIALE ha ancora oggi un ruolo primario nell economia della Regione, con 243 mila imprese, PARI AL 30% DELLE IMPRESE ATTIVE IN LOMBARDIA, e circa 900 mila occupati nei settori del commercio all ingrosso e dell intermediazione commerciale, al commercio al dettaglio, alla ristorazione e alla somministrazione di cibi e bevande. A questo proposito, si pensi alla rilevanza delle grandi trasformazioni con presenza di Grandi Strutture di Vendita in aree industriali dismesse Fonte: sito Regione Lombardia 2
3 Il solo commercio all ingrosso e al dettaglio fornisce un contributo di circa l 11% del valore aggiunto regionale sul PIL. L offerta commerciale al dettaglio è molto articolata e variegata e comprende oltre 90mila punti vendita in sede fissa, meno di 20mila dei quali alimentari, e oltre 20mila operatori commerciali ambulanti operanti su una rete di mercati che conta più di 65mila posteggi. La dimensione media delle imprese del commercio è ancora prevalentemente piccola o piccolissima, anche se non mancano in Lombardia imprese di medie e di grandi dimensioni che, soprattutto nel commercio non alimentare, stanno crescendo anche all estero grazie alla creazione di reti proprie e in franchising. Molto rilevante è anche il ruolo che la Lombardia ha nel commercio all ingrosso e nell intermediazione commerciale con l estero. 3
4 POLITICHE REGIONALI PER IL COMMERCIO A partire dal 2010 Regione Lombardia ha raccolto nel TESTO UNICO DELLE LEGGI REGIONALI IN MATERIA DI COMMERCIO E FIERE L.R. 2 FEBBRAIO 2010 N. 6 - tutta la regolamentazione legislativa vigente ed ha completato tale semplificazione raccogliendo in un Codice del Commercio aggiornato costantemente online, anche l insieme degli atti amministrativi (delibere di Consiglio e di Giunta, decreti, circolari) che disciplinano il settore del commercio interno, delle reti distributive, delle fiere e dei mercati. 4
5 L AZIONE REGIONALE si esplica principalmente nei seguenti ambiti: aggiornamento della normativa e della programmazione vigenti per ridefinire il MIGLIOR EQUILIBRIO POSSIBILE TRA ATTIVITÀ COMMERCIALI E CONTESTO SOCIOECONOMICO; STRUMENTI DI RIQUALIFICAZIONE E GESTIONE DEL COMMERCIO NEL TESSUTO URBANO, in una logica di marketing territoriale e di promozione integrata dell attrattività territoriale; valorizzazione di opportunità quali l EXPO 2015 sia per favorire interventi di promozione e sviluppo qualitativo dell offerta commerciale sul territorio; VALORIZZAZIONE E SVILUPPO DEGLI STRUMENTI DI SOSTEGNO ALLE RETI, AI DISTRETTI DEL COMMERCIO e alle aggregazioni di imprese commerciali; 5
6 SOSTEGNO AL COMMERCIO DI VICINATO, al commercio storico e di tradizione per mantenere la pluralità e la tipicità dell offerta e per CONTRASTARE SIA LA TENDENZA ALLA DESERTIFICAZIONE COMMERCIALE SIA IL RISCHIO DI OMOLOGAZIONE e di appiattimento dell offerta; iniziative di valorizzazione dei mercati e del commercio su aree pubbliche, anche per offrire sempre più un servizio di prossimità al cittadino; AGGIORNAMENTO E POTENZIAMENTO DEGLI STRUMENTI DI SOSTEGNO DIRETTO E INDIRETTO ALLE IMPRESE e alle loro aggregazioni, agendo sulle leve dell innovazione, dell accesso al credito, della formazione e dello sviluppo professionale, nonché del supporto ai nuovi imprenditori anche nella fase di trasmissione e di ristrutturazione dell impresa; 6
7 supporto allo sviluppo di nuove forme e canali distributivi di beni e servizi commerciali anche per i piccoli operatori, a partire dal commercio elettronico; Sul fronte dei consumi e della domanda di beni e servizi sarà dedicata ulteriore attenzione a sostenere e ad ampliare gli strumenti a tutela dei diritti dei consumatori e degli utenti. Fonte: sito Regione Lombardia 7
8 PIANO TERRITORIALE REGIONALE Il PTR definisce tre macro-obiettivi quali basi delle politiche territoriali lombarde per il perseguimento dello sviluppo sostenibile, che concorrono al miglioramento della vita dei cittadini: rafforzare la competitività dei territori della Lombardia riequilibrare il territorio lombardo proteggere e valorizzare le risorse della regione Fonte: sito Regione Lombardia 8
9 DGR n del 20 dicembre 2013 «Disposizioni attuative finalizzate alla valutazione delle istanze per l autorizzazione all apertura o alla modificazione delle Grandi strutture di Vendita conseguenti alla DCR 187/2013 Nuove Linee per lo sviluppo delle imprese del settore commerciale» La DGR 1193 contiene disposizioni attuative, criteri e parametri finalizzati alla valutazione delle istanze per l autorizzazione all'apertura o alla modificazione delle Grandi Strutture di Vendita sulla base degli indirizzi DCR 12 novembre 2013 n. 187 «Nuove linee per lo sviluppo delle imprese del settore commerciale con i seguenti macro obiettivi: La DCR 187 integra e in parte sostituisce la DCR 215/06 (PTSSC) che resta vigente per la parte non rivista (aggiornamento della programmazione commerciale) 9
10 1. Accorpare, razionalizzare e semplificare le disposizioni normative in materia di GSV, precedentemente suddivise in una pluralità di atti (DGR 5054 /2007; DGR 7182 / 2008; DDG 102/2013) 2. Promuove e tutelare l occupazione 3. Valorizzare il commercio di prossimità e tutela il consumatore 4. Garantire e migliorare con valutazioni più puntuali il rigoroso rispetto di condizioni ambientali e territoriali Fonte: sito Regione Lombardia 10
11 PIANO STRATEGICO DELLA CITTA METROPOLITANA DI MILANO Tavole 11
12 Tavole 12
13 PIANO STRATEGICO DELLA CITTA METROPOLITANA DI MILANO NORD MILANO - Elementi di contesto Il Nord Milano si presenta come un territorio particolarmente complesso e diversificato, densamente abitato e infrastrutturato, che sta vivendo una seconda fase di riconversione economica, dopo la stagione della ristrutturazione industriale, caratterizzata da un mutamento sociale e spaziale tanto rapido quanto ancora in movimento. Nel complesso, un territorio che svolge però anche un importante ruolo di cerniera tra diverse parti della regione urbana, a partire dalla fondamentale presenza del Parco Nord Milano connesso ad un fragile sistema ambientale definito intorno al Lambro e al Seveso e alle aree tutelate dai PLIS. La varietà e le dimensioni dei progetti di trasformazione urbana di rilevanza sovralocale che interesseranno questo territorio sono tali da far pensare che il prossimo futuro vedrà una transizione del Nord Milano da città postindustriale a città dei lavori, dei servizi e dell abitare, processo che richiederà importanti azioni di accompagnamento e coordinamento. 13
14 NORD MILANO - La città dei nuovi lavori, dei servizi e dell abitare Emerge la necessità di ragionare oltre la città postindustriale, pensando ai processi di sviluppo e trasformazione in chiave innovativa, agendo su molteplici fronti e mettendo al centro le necessità dei cittadini e delle imprese. Fondamentale sarà la capacità di cogliere le occasioni offerte dal territorio. In particolare, avranno un ruolo chiave gli ambiti di rigenerazione urbana, occasione per avviare processi di innovazione della base economica e di sviluppo dei servizi qualificati e della qualità dell abitare. La capacità di GESTIONE DIFFUSA degli effetti e delle ricadute che saranno generate dalle grandi trasformazioni è elemento cruciale per ridefinire vocazione e assetto del Nord Milano. 14
15 NORD MILANO - La città dei nuovi lavori, dei servizi e dell abitare In questa prospettiva si propongono cinque linee di lavoro che possono orientare l azione della Zona omogenea, quale cabina di regia e terminale dei progetti e delle azioni proposte. Un Agenda per la rigenerazione urbana La rete verde del Nord Milano Un programma per l innovazione Cooperazione per lo sviluppo Task force per la semplificazione 15
16 NORD OVEST Elementi di contesto Il Nord Ovest è il territorio dell area metropolitana che in fase recente si è dimostrato più dinamico e in fase di sviluppo, con grandi trasformazioni che hanno interessato e interesseranno nel prossimo futuro questa porzione di territorio. Dalla localizzazione del polo fieristico di Rho-Pero, passando per Expo e ora verso il post Expo, fino al progetto di recupero dell Ex Alfa Romeo di Arese, l area sta vivendo una fase di profonda trasformazione. Accanto ai grandi progetti di sviluppo, i cambiamenti della struttura economica locale consegnano un quadro territoriale costellato da processi molecolari di dismissione e riuso di aree dismesse, soprattutto industriali. Le traiettorie di sviluppo più recenti hanno visto accentuarsi il peso dei servizi, in particolare a partire dalla realizzazione del polo fieristico di Rho Pero, con dinamiche che sembrano confermare tendenze di lungo periodo destinate a rafforzarsi ulteriormente con Expo e post Expo. Ricettività e ristorazione, istruzione e attività professionali si dimostrano stabili, servizi alle imprese e informatica e comunicazione sono i settori maggiormente in crescita. In calo commercio e logistica. Infine il Nord Ovest è un territorio che ha visto in azione diverse forme di cooperazione intercomunale, come il Patto per il Nord Ovest Milano. 16
17 NORD OVEST - Campo della conoscenza e dell innovazione Il Nord Ovest rappresenta dunque un area strategica per lo sviluppo dell area metropolitana, intorno alla quale si determineranno alcune partite fondamentali che influiranno sulle principali dinamiche territoriali ed economiche milanesi. In particolare, come già avvenuto con Expo, il Nord Ovest dovrà essere capace di capitalizzare al meglio e fare leva sulle opportunità che saranno offerte dalla nuova vita del sito. La localizzazione di un polo della ricerca e dell innovazione, se attentamente accompagnata, potrà creare importanti opportunità per tutto il territorio, configurando la possibilità reale di promuovere il Nord Ovest come hub della conoscenza e dell innovazione. Per alimentare questo scenario e concretizzarne gli effetti, si sono individuate alcune strategie d azione da mettere in campo. Un programma per l innovazione Patto per la semplificazione e la competitività Un Agenda per la rigenerazione urbana Mobilità a Nord Ovest 17
18 Tavole 18
19 PIANO TERRITORIALE COORDINAMENTO PROVINCIALE (MB) La Provincia di Monza e Brianza diviene operativa nel giugno del 2009, di conseguenza il suo territorio era precedentemente pianificato all interno del PTCP della Provincia di Milano. La Relazione di piano e il Documento degli obiettivi si propongono la razionalizzazione e lo sviluppo equilibrato del commercio, della grande distribuzione e dei servizi. Uno degli obiettivi del Piano si focalizza sulla promozione di sistemi integrati del commercio in grado di garantire un giusto equilibrio tra media, grande distribuzione e la rete degli esercizi di vicinato (di cui in Brianza si evidenzia una particolare carenza). 19
20 Tavole 20
21 21
22 POSSIBILI TEMI DA SVILUPPARE: Come sta cambiando l area Metropolitana (Città metropolitana di Milano e Provincia di Monza e della Brianza) Come si stanno configurando le sue nuove centralità, grandi recinti dismessi e Grandi Centri Commerciali? Quali sono gli impatti sul territorio d area vasta e locale di questi Grandi Centri Commerciali? Quali sono le politiche, le azioni proposte dalle Amministrazioni comunali nonché buone pratiche consolidate per definire forme organizzative per l accompagnamento e la realizzazione idi interventi pubblici e privati? Criticità, a volte emerse, l assenza di una chiara integrazione fra politiche locali e d area vasta. 22
23 CASI STUDIO: Casi studio individuati NON SOLO PER IMPORTANZA DIMENSIONALE; Cinisello Balsamo Bettola Auchan in relazione con Sesto San Giovanni ex Aree Falck Arese AdP ex Area Alfa Romeo Progetti con FASI TEMPORALI DIFFERENTI: Cinisello Balsamo Bettola Auchan Conferenza di Servizi per autorizzazione commerciale Sesto San Giovanni ex Aree Falck Autorizzazione commerciale già ottenuta Arese AdP ex Area Alfa Romeo Arese shopping center recentemente ultimato e aperto. 23
24 SPECIFICITÀ DEI SINGOLI PROGETTI: Cinisello Balsamo Bettola Auchan: realizzazione e potenziamento opere pubbliche sovralocali e locali; Protocollo di Intesa con Sesto San Giovanni per individuare azioni e governance a livello territoriale non solo opere fisiche; Arese AdP ex Area Alfa Romeo: realizzazione opere infrastrutturali (sovralocali e locali) e compensazioni socio-economiche sul commercio di vicinato (Bandi e caratterizzazione degli spazi urbani commerciali locali esistenti) 24
25 Centro Studi PIM Centro Studi per la Programmazione Intercomunale dell'area Metropolitana via Felice Orsini, 21 [Villa Scheibler] Milano Sito: Referente per l organizzazione generale Ing. Paola Pozzi paola.pozzi@pim.mi.it
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