Rappresentazioni mediali della famiglia italiana: analisi di alcuni spot televisivi

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1 PATRIZIA DI MASCIO Rappresentazioni mediali della famiglia italiana: analisi di alcuni spot televisivi [Paper elaborato sulla base della mia tesi di laurea La famiglia e i media (Università degli Studi di Teramo Corso di laurea in Scienze della Comunicazione), relatore: Prof. Angela Maria Zocchi 5 luglio 2005] 1. Introduzione La pubblicità come discorso sociale La famiglia negli spot televisivi Metodologia Il settore merceologico dei prodotti reclamizzati La morfologia del nucleo familiare Pubblicità e mutamento sociale Composizione del nucleo familiare e presenza dei figli La famiglia: aspetti relazionali e organizzativi I ruoli familiari L esperienza della maternità e della paternità E i nonni? Conclusioni Appendice Riferimenti bibliografici

2 1. Introduzione Quale immagine di famiglia è proposta e diffusa dalla pubblicità televisiva? Quali valori vengono maggiormente esaltati? In questo paper si cercherà di rispondere a questi interrogativi attraverso l analisi di alcuni spot televisivi, considerando, nello stesso tempo, la prospettiva della media education. 2. La pubblicità come discorso sociale La scelta di considerare la pubblicità come oggetto d indagine è stata dettata dalla consapevolezza che essa, oltre ad essere un discorso apertamente persuasivo, è anche un discorso sociale. In altri termini, la comunicazione pubblicitaria può essere intesa come rappresentazione mediale di fenomeni sociali e, come tale, può essere usata come un osservatorio utile per comprendere i processi culturali che si attivano nella nostra società (Giaccardi 1996: 13-14). Di fatto, come afferma Berman, la pubblicità fa molto più che persuaderci a consumare beni e servizi: essa ci dice chi siamo (Berman 1990: 11) e, nonostante i più critici continuino a vederla come un mero persuasore occulto 1, non si può certo negare che è una realtà che fa parte delle nostre esperienze comuni. 3. La famiglia negli spot televisivi 3.1 Metodologia Negli ultimi decenni, la famiglia è stata interessata da profondi mutamenti strutturali e relazionali (Donati, Scabini 1984; Donati, De Nicola 1989; Donati 2001). Ciò premesso, l obiettivo di questo paper è di verificare il grado di corrispondenza tra le rappresentazioni della famiglia prodotte e diffuse dalla pubblicità televisiva e la situazione reale. L analisi si basa sull esame di sedici spot televisivi che sono stati selezionati seguendo due criteri: 1 Un feroce attacco alle capacità persuasive e manipolative della pubblicità è, ad esempio, quello di Vance Packard (1969). In particolare, la pubblicità interverrebbe sull inconscio degli individui appagando, almeno apparentemente, otto fondamentali bisogni: sicurezza emotiva; stima e considerazione; esigenze dell ego; impulsi creativi; speculazioni sull affetto; senso di potenza; legami familiari; bisogno di immortalità. Questi bisogni esprimono la debolezza dei consumatori, intorno alla quale si può sviluppare l azione strategica dei messaggi audiovisivi e della pubblicità. Tale visione, però, prevede la presenza di un pubblico passivo ed omogeneo e sopravvaluta il potere dei media mentre, come hanno dimostrato numerosi studi, il pubblico è composto da soggetti eterogenei in grado di negoziare il senso dei messaggi che sono loro rivolti (per una rassegna sul tema si rinvia a Losito 2002). Pertanto, la pubblicità deve essere intesa non tanto come menzogna e neppure come rappresentazione fedele della realtà, ma come rappresentazione mediale di fenomeni sociali che può essere usata dai soggetti come risorsa per orientarsi nelle proprie interazioni quotidiane (Giaccardi 1996: 49-50). 2

3 1. sono stati considerati solo gli spot trasmessi durante l ora di pranzo e l ora di cena in quanto rappresentano due particolari momenti della giornata in cui, solitamente, si guarda la televisione in compagnia dei propri familiari (Istat 2002: 12); 2. tra questi sono stati isolati quelli che hanno come protagonista la famiglia. Si è proceduto, poi, all elaborazione di una scheda d analisi (Appendice - Tab. 1) in cui sono state prese in esame le seguenti variabili : a) il settore merceologico del prodotto reclamizzato; b) il tipo di famiglia e la composizione del nucleo familiare rappresentato; c) la presenza dei figli, indicandone il numero e in maniera approssimativa l età (bambini, adolescenti, adulti); d) le azioni svolte dalla madre/moglie/fidanzata del padre; e) le azioni svolte dal padre/marito/fidanzato della madre; f) la presenza o meno di anziani; g) le valutazioni circa l esperienza della maternità/paternità. 3.2 Il settore merceologico dei prodotti reclamizzati La famiglia è la protagonista di numerosi spot pubblicitari, soprattutto relativi ad alcune aree merceologiche. L immagine della famiglia, infatti, è utilizzata in particolar modo per reclamizzare prodotti alimentari, seguono i medicinali da banco, gli elettrodomestici, i prodotti per l igiene della casa, per l igiene personale ed infine le automobili (Appendice Tab. 1). 3.3 La morfologia del nucleo familiare Come si è accennato in precedenza, la composizione del nucleo familiare ha subito numerosi cambiamenti: non solo il numero dei suoi componenti si è progressivamente ridotto, ma alla famiglia nucleare coniugale, si sono affiancate altre realtà, tanto che non si può più parlare di famiglia, bensì di famiglie (Zanatta 1997: 9). Tale tendenza, peraltro, è confermata da recenti indagini statistiche che hanno registrato un incremento delle famiglie monogenitore, ricostituite ed allargate (Istat 1998: 29-30; 49-50). Le cause di tale fenomeno sono molteplici; tra queste, l introduzione del divorzio e la sua successiva diffusione hanno avuto sicuramente un ruolo determinante 2. Il che, però, non significa che la famiglia è scomparsa, ma semplicemente che ci sono delle trasformazioni sociali in atto che non possono e non devono essere trascurate. In tal senso, anche la comunicazione pubblicitaria ha dimostrato la volontà di dare visibilità alle famiglie che hanno una struttura non convenzionale. Come si vedrà meglio tra breve, a fronte dei numerosi messaggi 2 Un classico sul tema del divorzio è Barbagli

4 pubblicitari in cui si propone l immagine della famiglia, non mancano riferimenti, in alcuni casi chiari ed espliciti, in altri più velati ed ambigui, anche ad altri tipi di famiglia Pubblicità e mutamento sociale Nella maggior parte degli spot analizzati sono rappresentate delle famiglie nucleari e l anello nuziale, simbolo dell unione coniugale socialmente accettata, è messo sempre bene in evidenza. Tale scelta è abbastanza prevedibile se si considera che, trattandosi di messaggi rivolti alla famiglia, si preferisce ottenere il massimo consenso da parte di chi ascolta (Abruzzese 2002: 34). Qui di seguito sono riportati alcuni esempi: Fig. 1 - Ace Igiene casa. Fig. 2 - Piccolini Barilla. Fig. 3 - Candy Mix and Wash. Tuttavia, agli spot che enfatizzano la famiglia coniugale se ne affiancano alcuni che tentano di rappresentare il mutamento sociale. In alcuni casi, i riferimenti sono estremamente chiari. Ad esempio, nello spot dei Sughi pronti Knorr, sebbene l ambientazione sia simile a quella delle altre rèclame, come si vede nella figura 4, la frase pronunciata dal piccolo protagonista: Ma tu mi vuoi bene?...anche se non sei il mio papà? rivela in modo netto che quella che viene rappresentata, non è una famiglia. Fig. 4 - Sughi pronti Knorr. 4

5 Allo stesso modo, nello spot delle Croccarelle Santa Lucia, la voce fuori campo informa lo spettatore che la protagonista, una giovane donna già madre di un figlio, ha invitato a pranzo il suo nuovo compagno, che la vuole sposare, e il rispettivo figlio, che la vuole conoscere (Fig. 5). Fig. 5 - Croccarelle Santa Lucia, Galbani. Anche in questa circostanza non c è possibilità di errore, si fa chiaramente riferimento ad una famiglia non convenzionale. In altri casi, però, non ci sono indicazioni sufficienti per capire se ad essere rappresentata è una famiglia o meno. Ad esempio, nello spot della Volkswagen Touran, la protagonista comunica al suo compagno di aspettare un bambino. Non è chiaro, però, se i due giovani sono sposati: lo spettatore è libero di trarre da solo le proprie conclusioni e di decidere se ad essere rappresentata è una famiglia piuttosto che una famiglia di fatto (Figure 6, 7). Fig. 6 - Volkswagen Touran. Fig. 7 - Idem. 5

6 3.3.2 Composizione del nucleo familiare e presenza dei figli Una delle maggiori preoccupazioni della società contemporanea è sicuramente il calo demografico. Il nostro Paese, in particolare, ha raggiunto un tasso di fecondità tra i più bassi al mondo (Saraceno 1988: 154). In questo caso, la comunicazione pubblicitaria sembra riflettere la situazione reale poiché, nella maggior parte degli spot analizzati, si registra la presenza di uno o due figli per nucleo familiare (Figure 8, 9), anche se non mancano riferimenti a famiglie più numerose come nel caso degli spot del Pane Bianco del Mulino Bianco e di Ace Igiene casa (Figure 10, 11). Fig. 8 Momendol. Fig. 9 - Danette, Danone. Fig Ace Igiene casa. Fig Pane bianco, Mulino Bianco. Se da un lato, però, la famiglia italiana diventa sempre più magra, dall altro essa è sempre più lunga (Scabini 2001: 60-63). Nel corso degli ultimi anni, infatti, si è accentuata la tendenza da parte dei figli adulti di prolungare la loro permanenza nella famiglia d origine (Istat 1998: 70). 6

7 Ciò nonostante, la comunicazione pubblicitaria continua a rappresentare nuclei famigliari in cui i figli sono quasi sempre piccoli e solo in qualche caso adolescenti, come nello spot del deodorante Infasil (Fig. 12). Fig Infasil deodorante. 3.4 La famiglia: aspetti relazionali ed organizzativi La famiglia non è cambiata solo nella struttura. Ad esempio, la pressione verso nuove divisioni dei ruoli, l emancipazione femminile, la quasi totale scomparsa della coresidenza intergenerazionale, hanno comportato una ridefinizione delle relazioni familiari. Iniziando dalla divisione del lavoro in base al genere, è doveroso sottolineare che la progressiva emancipazione della donna e il suo ingresso nel mondo del lavoro, hanno profondamente modificato il rapporto tra i coniugi (Giddens: 1995: ), per cui, oltre alla coppia, basata su una rigida divisione tra ruolo strumentale e ruolo espressivo, inizia ad emergere un significativo numero di coppie egualitarie, caratterizzate da un modello di responsabilità condivisa tra marito e moglie (Scabini 2001: 63). Anche il rapporto genitori/figli è diventato più simmetrico e democratico, ciò nonostante si delineano nuove difficoltà (Giddens 1999: 91-99). Ad esempio, in seguito all aumento dei divorzi e all incremento delle famiglie ricostituite ed allargate, sono sorte nuove problematiche legate alle difficoltà che i genitori non affidatari e i genitori acquisiti, incontrano nel relazionarsi con i figli (Barbagli 1990: ; Zanatta 1997: 85-92). 7

8 3.4.1 I ruoli familiari Nonostante la collaborazione tra i coniugi sia ormai un fenomeno socialmente diffuso, la comunicazione pubblicitaria continua ad essere incentrata sulla rappresentazione del lavoro che la donna svolge per la famiglia (Bertani, Mazzoleni 2003: ) come, ad esempio, la preparazione del pranzo, la pulizia della casa e la cura dei figli (Figure 13, 14, 15). Fig Croccarelle Santa Lucia. Fig Ace Igiene casa. Fig Merenda Neslé. La cooperazione maschile nella gestione del mènage familiare è marginale se non addirittura assente. Lo spot della lavatrice Candy Mix and Wash è uno dei pochi che propone un ribaltamento radicale dei ruoli tradizionali, anche se, come si evince dalla breve sequenza riportata qui di seguito, si ha l impressione che si tratti dell interpretazione di ciò che le donne vorrebbero fare, piuttosto che di un avvenimento concretamente realizzabile (Figure 16, 17, 18, 19, 20, 21). Fig. 16 Candy Mix and Wash. Fig. 17 Idem. Fig Idem. Fig. 19 Idem. Fig. 20 Idem. Fig. 21 Idem. 8

9 Lo spot di Philadelphia Kraft, invece, è più realistico: la preparazione della cena, a differenza degli altri messaggi pubblicitari analizzati, è affidata al marito e non alla moglie (Fig. 22). Infatti, l immagine dell uomo che cucina è ancora poco utilizzata dalla comunicazione pubblicitaria e, nei casi in cui viene presentata, appare solitamente come un attività ludica da svolgere insieme ai figli e non come un gesto quotidiano da svolgere per i figli e per la famiglia (Fig. 23). Fig. 22 Philadelphia, Kraft. Fig. 23 Danette, Danone. Di fatto, dall analisi degli spot esaminati, emerge una figura maschile sostanzialmente estranea a quelli che sono gli oneri familiari. Per l uomo, la casa continua ad essere un luogo in cui rilassarsi e riposarsi dopo lo svolgimento dell attività lavorativa e, sebbene non manchino i riferimenti alla famiglia a doppia carriera in cui la cooperazione tra i coniugi dovrebbe essere maggiore, il carico del lavoro domestico continua a gravare sulla moglie/madre. Ad esempio, in ben due spot che reclamizzano medicinali, lo spot di Supradyn, un integratore di sali minerali, e di Momendol, un antinfiammatorio, le protagoniste sono due madri lavoratrici affaticate dai numerosi impegni familiari e lavorativi che rischiano di compromettere anche la loro salute fisica (Figure 24, 25, 26, 27). Fig. 24 Supradyn. Fig. 25 Idem. 9

10 Fig. 26 Momendol. Fig. 27 Idem L esperienza della maternità e della paternità Riguardo all esperienza della maternità e della paternità, tutti gli spot analizzati ne forniscono una visione positiva e desiderabile, anche se nella vita reale le difficoltà che caratterizzano questo tipo di esperienza sono numerose. In proposito, lo spot del Videotelefono Telecom, affronta un problema, verosimilmente comune a molte famiglie, lo stare lontani da casa e quindi dai propri figli, per motivi di lavoro (Figure 28, 29, 30). Fig. 28 Telecom. Fig. 29 Idem. Fig. 30 Idem. Riguardo al rapporto genitori e figli, si mette in risalto soprattutto la componente ludica, trascurando i possibili conflitti generazionali che inevitabilmente si creano, soprattutto quando i figli sono in età adolescenziale (Figure 31, 32, 33). Fig. 31 Croissanteria, Bauli. Fig. 32 Momendol. Fig. 33 Supradyn. 10

11 Anche nei casi in cui la famiglia ha una struttura non convenzionale, il rapporto tra i genitori acquisiti e i figli risulta essere disteso ed armonioso (Figure 34, 35). Fig. 34 Croccarelle Santa Lucia, Galbani. Fig. 35 Sughi pronti, Knorr E i nonni? Se in precedenza si è fatto riferimento al problema del calo demografico, non si può certo trascurare il fenomeno del progressivo invecchiamento della popolazione (Ginsborg 1998: 135) al quale se ne aggiunge un altro: il venir meno della coabitazione tra le generazioni. Di fatto, negli spot presi in esame, non compaiono quasi mai persone anziane; solo nello spot di Ace Igiene casa, si è registrata la presenza di una nonna (Fig. 36). Fig. 36 Ace Igiene casa. Tuttavia, anche se la famiglia estesa è ormai una realtà marginale, non si può ignorare il ruolo fondamentale svolto, ancora oggi, dai nonni in numerose famiglie. La loro collaborazione nella vita domestica e nella cura dei nipoti diventa una fonte di aiuto preziosa soprattutto per le giovani coppie e per le famiglie a doppia carriera. In proposito, alcuni studiosi hanno parlato di famiglia estesa modificata, ossia, non più basata sulla coabitazione ma sullo scambio frequente di beni e servizi (Scabini 2001: 61). In ultima analisi, però, la comunicazione pubblicitaria non dà sufficiente valore all importanza che gli anziani hanno all interno della famiglia e al fatto che si dovrebbe pensare ad essi come ad una risorsa (Zocchi Del Trecco 1993: 7-8). 11

12 4. Conclusioni In conclusione, a fronte dei numerosi cambiamenti che hanno interessato la famiglia nel corso degli ultimi anni, la comunicazione pubblicitaria appare ancora legata all immagine della famiglia. Nella maggior parte degli spot analizzati, la famiglia rappresentata è soprattutto quella nucleare coniugale. Ciò nonostante, ci sono alcuni tentativi di riprodurre, o meglio, di interpretare il mutamento sociale contribuendo, probabilmente, a renderlo più accettabile. In particolare, gli spot dei Sughi pronti Knorr e delle Croccarelle Santa Lucia Galbani, propongono un modello non convenzionale di famiglia. Certo è che non vi è piena corrispondenza tra la realtà e le rappresentazioni della famiglia prodotte e diffuse dalla pubblicità televisiva. In proposito, però, è opportuno ribadire che le esigenze commerciali impongono di individuare quel minimo comun denominatore che consente di massimizzare il consenso del pubblico (Alberoni 1964: 339). In tal senso si potrebbe giustificare anche la scelta da parte della comunicazione pubblicitaria di continuare ad affidare alla donna la gestione del mènage domestico, infatti, i riferimenti alla collaborazione maschile nelle attività domestiche sono minimi oppure non verosimili, come nel caso dello spot della lavatrice Candy Mix and Wash. Riguardo al rapporto tra genitori e figli, si valorizza soprattutto la componente ludica, è assente qualsiasi riferimento ai possibili conflitti generazionali che spesso caratterizzano tale relazione, del resto i figli sono quasi sempre piccoli e quindi estranei a questo tipo di problematiche. Anche nei casi in cui la famiglia ha una struttura non convenzionale, il rapporto tra genitori acquisiti e figli appare ricco di sentimenti positivi. Infine, riguardo alla presenza degli anziani, l importanza del ruolo svolto dai nonni è pressoché ignorata. La comunicazione pubblicitaria, quindi, se per alcuni aspetti presenta una scarsa aderenza alla realtà, per altri cerca di rappresentare il cambiamento sociale. Del resto, la pubblicità appare come uno straordinario racconto che ha per tema le nostre stesse esperienze (Casetti cit. in Giaccardi 1996: 15). Ciò premesso, nella prospettiva della media education, il linguaggio dei media, compreso quello della pubblicità, potrebbe interagire con quello dell insegnamento scolastico (Morcellini 2003: 161), stimolando la riflessione critica su espressioni concrete del mutamento socioculturale. 12

13 5. Appendice Tab. 1 Spot sulla famiglia. Spot Ace Prodotto pubblicizzato Ace Igiene Casa: prodotti per la pulizia e la disinfezione della casa Tipo di famiglia rappresentata Composizione del nucleo familiare Figli Presenza di figli, età e numero Sì, tre bambini, due maschi ed una femmina Moglie/madre/fidanzata del padre: azioni rappresentate Deve fare il bagnetto al figlio più piccolo perciò pulisce il bagno Marito/padre/fidanzato della madre: azioni rappresentate Lava il cane nella vasca insieme ai figli più grandi Presenza di anziani Si, la nonna Esperienza della maternità/paternità (valutazioni) Positiva Barilla Piccolini Barilla: pasta Figlia Sì, una bambina Porta la pasta in tavola È seduto a tavola per pranzare No Positiva Bauli Croissanteria Bauli: alimento per la colazione 4 nuclei familiari: a) moglie e marito; b) madre, e figli; c) madre incinta e figlio; d) madre incinta e figlia a) No; b) sì, due bambini, un maschio ed una femmina; c) sì, un bambino ed uno in arrivo; d) sì, una bambina ed uno in arrivo a) È a letto; b) gioca con i figli sul letto; c) tiene in braccio il figlio; d) accompagna la figlia a scuola a) Porta la colazione a letto alla moglie; b) mentre si fa la barba gioca con il figlio No Positiva Candy Lavatrice Mix and Wash: elettrodomestico Moglie Marito No Rientra a casa E a casa e si occupa del bucato No - Danone Danette: alimento per dessert Figli Sì, due adolescenti, un maschio ed una femmina Rientra a casa Prepara un dessert con i figli No Positiva Galbani Croccarelle Santa Lucia: alimento, crocchette di formaggio Non convenzionale e figlio Fidanzato della madre e figlio Sì, due adolescenti: uno della madre, un maschio; uno del fidanzato della madre, un maschio Prepara il pranzo Compra un mazzo di fiori e lo regala alla sua nuova compagna No Positiva Infasil Infasil deodorante: prodotto per l igiene personale Figli Sì, due adolescenti, un maschio ed una femmina Parla delle caratteristiche del deodorante con la figlia Si occupa del trasloco No Positiva Knorr Sughi pronti: alimento, sugo precotto Non convenzionale Figlio Fidanzato della madre Sì, un bambino Si siede a tavola per pranzare Pranza e parla con il bambino No Positiva Kraft Philadelphia: alimento, formaggio spalmabile Figlio Sì, un bambino Mette il figlio a letto Vuole preparare la cena per la moglie No Positiva ma anche faticosa Momendol Momendol: medicinale specifico per il mal di schiena Figlio Sì, un bambino Lavora, si occupa della casa, gioca con il figlio Gioca con il figlio No Positiva 13

14 Tab. 1 - Spot sulla famiglia segue. Spot Mulino Bianco Prodotto pubblicizzato Pane Bianco: alimento, pane sottovuoto Tipo di famiglia rappresentata Composizione del nucleo familiare (nominato) Figli Presenza di figli, età e numero Sì, tre bambini Moglie/madre/fidanzata del padre: azioni rappresentate Pranza a casa con i figli Marito/padre/fidanzato della madre: azioni rappresentate Non viene rappresentato, ma solo nominato Presenza di anziani No Esperienza della maternità/paternità (valutazioni) Positiva Mulino Bianco Fette biscottate: alimento per la colazione Moglie Marito No Legge una rivista mentre fa colazione Esce per andare a lavoro No - Nestlé Merenda Nestlé: alimento per neonati Figlio Sì, un bambino Dà la pappa al suo bambino - No Positiva Supradyn Supradyn: integratore di sali minerali Figli Sì, due bambini, un maschio ed una femmina Si reca in ufficio, fa la spesa e gioca con i figli Gioca con i figli No Positiva Telecom Videotelefono: elettrodomestico Figlio Sì, un bambino È a casa con il figlio Lavora su una piattaforma No Positiva Volkswagen Volksvagen Touran: automobile utilitaria - Ragazza Ragazzo Non ci sono elementi per capire se sono sposati Sì, in arrivo Esce da un palazzo dove ha effettuato una visita ginecologica Aspetta in macchina No Desiderabile (esperienza della paternità) Legenda: (-) significa elemento assente oppure non deducibile dalla trama narrativa. 14

15 6. Riferimenti bibliografici ABRUZZESE A. (2002) La famiglia in vetrina, in AA. VV., La famiglia nell arte. Storia e immagini nell Italia del XX secolo, De Luca Editori d Arte, Roma, pp ALBERONI F. (1964) Consumi e società, il Mulino, Bologna. BARBAGLI M. (1990) Provando e riprovando. Matrimonio, famiglia e divorzio in Italia e in altri paesi occidentali, il Mulino, Bologna. BERMAN R. (1990) Pubblicità e cambiamento sociale, Franco Angeli, Milano. BERTANI B.- MAZZOLENI C. (2003) La donna tra vita familiare e vita professionale: la gestione del doppio ruolo, in «Studi di Sociologia», XLI, 2, pp DONATI P. (2001) Manuale di sociologia della famiglia, Laterza, Roma-Bari. DONATI P.- DI NICOLA P. (1989) Lineamenti di sociologia della famiglia, La Nuova Italia Scientifica, Roma. DONATI P.- SCABINI E. (a cura di) (1984) Le trasformazioni della famiglia italiana, Vita e Pensiero, Milano. GIACCARDI C. (1996) I luoghi del quotidiano, Franco Angeli, Milano. GIDDENS A. (1995) La trasformazione dell intimità, il Mulino, Bologna. (1999) La terza via, il Saggiatore, Milano. GINSBORG P. (1998) L Italia del tempo presente. Famiglia, società civile, Stato, Einaudi, Torino. ISTAT (1998) Indagine multiscopo sulle famiglie, Istat, Roma. (2002) Indagine multiscpo sulle famiglie. I cittadini e il tempo libero, Istat, Roma. LOSITO G. (2002) Il potere del pubblico: la fruizione dei mezzi di comunicazione di massa, Carocci, Roma MORCELLINI M. (2003) Lezione di comunicazione, Ellissi, Napoli. PACKARD V. (1969) I persuasori occulti, il Saggiatore, Milano. SARACENO C. (1988) Sociologia della famiglia, il Mulino, Bologna. 15

16 SCABINI E. (2001) Dalla famiglia lunga alla lunga famiglia estesa. Il dilemma della famiglia giovane, in «Psicologia», 163, pp ZANATTA A. (1997) Le nuove famiglie, il Mulino, Bologna. ZOCCHI DEL TRECCO A. M. (1993) L anziano. Oltre la marginalità protetta, Vita e Pensiero, Milano. 16

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