E. Fornasiero, A. Libardo, S. Nocera

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "E. Fornasiero, A. Libardo, S. Nocera"

Transcript

1 E. Fornasiero, A. Libardo, S. Nocera

2 L ambito dei trasporti rappresenta una parte importante dell economia. La pianificazione dei trasporti comporta decisioni che avranno conseguenze finanziarie, sociali ed ambientali nel lungo periodo. Per questo motivo è essenziale assumere una visione a lungo termine finalizzata ad anticipare e a gestire le potenziali pressioni future derivanti da diversi ambiti. Se l attuale crescita della domanda di trasporto rimarrà tale in futuro, si avranno conseguenze in termini di: congestione, uso del territorio e delle risorse, impatto ambientale. Le recenti politiche promuovono nuovi sistemi e tecnologie in grado di realizzare una rete di trasporto più efficiente e sostenibile, in linea con i nuovi standard ambientali richiesti. Risulta quindi fondamentale DEFINIRE I POTENZIALI ASSETTI URBANI FUTURI per valutare, dal punto di vista decisionale, l efficacia o meno dell implementazione dei nuovi sistemi e tecnologie per i trasporti.

3 Tesi di Dottorato: Scenari della mobilità e nuove tecnologie a supporto di un assetto di qualità dei sistemi urbani e territoriali del XXI secolo STEP_1 Analisi del rapporto tra forma urbana e trasporti (Definizione delle forme urbane e della loro relazione con i sistemi di trasporto: aspetti critici) STEP_2 La pianificazione sostenibile (Evoluzione del concetto di pianificazione sostenibile e limiti attuali, quadro politico di riferimento e analisi bibliografica) STEP_3 Analisi delle tecnologie attualmente disponibili nel settore dei trasporti (ITS: tipologie e utilizzo, linee di ricerca futura nell ambito degli ITS, sistemi non convenzionali e innovativi) STEP_4 VALUTAZIONE DEI POTENZIALI SCENARI FUTURI

4 Introduzione al metodo degli scenari Classificazione degli scenari Confronto con metodi di previsione tradizionali Costruzione degli scenari Vantaggi e limiti del metodo Analisi dei punti critici Confronto tra metodologie per la riduzione dell incertezza Valutazioni conclusive

5 Le tecniche proposte per la costruzione degli scenari sono molteplici Si differenziano notevolmente tra loro per: - approccio metodologico seguito - contenuti - finalità di utilizzazione degli scenari stessi Non esiste quindi un unico "metodo degli scenari", ma differenti tecniche più o meno complesse, di costruzione e di analisi Definizione di scenario: Insieme costituito dalla descrizione di una situazione futura e dalla sequenza di eventi che facilitano l evoluzione dalla situazione originale a questa situazione futura (Bluet J.C. Zemor J. 1970)

6 Prima classificazione: SCENARIO POSSIBILE: ogni futuro che può essere immaginato e previsto; SCENARIO REALIZZABILE: ogni futuro possibile tenendo conto dei vincoli; SCENARIO DESIDERABILE: futuro che rientra nella categoria del possibile ma non è detto che sia realizzabile.

7 Seconda classificazione: SCENARIO ESPLORATIVO: molteplicità dei futuri che costituiscono il range dei futuri possibili. Considera l azione o l inattività degli attori, degli sviluppi esterni e delle dinamiche. Si basano sull analisi dei possibili effetti sul futuro di azioni realizzate nel presente. SCENARIO NORMATIVO: previsione dei futuri desiderati. Descrive gli obiettivi da inseguire per il futuro. Gli scenari normativi presentano futuri alternativi e analizzano i percorsi che potrebbero condurre ad essi. SCENARIO PROGETTUALE: combinazione fra scenari esplorativi e normativi

8 Terza classificazione: SCENARIO BASATO SUL TREND (SCENARIO TENDENZIALE): probabile o non probabile, corrisponde alla previsione del trend all anno futuro in cui si deve fare una scelta. Lo scenario basato sul trend corrisponde ad un approccio esplorativo verso l evoluzione di una situazione futura. SCENARIO CONTRASTATO: è l esplorazione di un tema volutamente estremo. Lo scenario contrastato corrisponde ad un approccio normativo, anticipativo: si sceglie uno scenario per la situazione futura che contrasta significativamente con il presente. Fa parte degli scenari realizzabili cioè quelli che hanno una probabilità non nulla di verificarsi.

9 Nessuno scenario si realizzerà esattamente come descritto, a causa di eventi, e delle reazioni ad essi, non previsti, ed in quanto la precisa combinazione degli eventi selezionati è altamente improbabile che si verifichi. (Wilson, 1978) Non è pretesa degli scenari pervenire a previsioni certe, ma piuttosto fornire uno strumento di supporto alle decisioni, per interrogazioni di tipo what...if, che possa essere di strumento utile in fase di pianificazione.

10 I tradizionali metodi di previsione si basano sull'ipotesi che il futuro sarà sufficientemente simile al passato (trend), di conseguenza non sono in grado di generare previsioni accettabili in situazioni di profondi cambiamenti ambientali (Wack, 1985) Considerando il fatto che il futuro non necessariamente debba assomigliare al passato risultano non sempre applicabili le tradizionali tecniche di previsione. Il metodo degli scenari, prevede una più ampia e creativa visione del futuro.

11 Fase_1 Costruzione delle premesse METODO DEGLI SCENARI Studio dello stato attuale che deve servire come punto di partenza per gli studi futuri. Fase_2 Definizione degli scenari Rappresentazioni dell assetto futuro che permettono di formulare previsioni. Individuano la situazione futura e le possibili strade che portano ad essa. Inoltre considerano le potenziali situazioni estreme.

12 Oggetto dello studio VARIABILI INTERNE Ambiente VARIABILI ESTERNE Identificazione delle VARIABILI CHIAVE VARIABILI INFLUENTI VARIABILI DIPENDENTI RETROSPETTIVE trend, attori SITUAZIONE ATTUALE eventuali cambiamenti, progetti Schema ATTORI/STRATEGIE ASSUNZIONI PROBABILISTICHE riguardo le variabili chiave per il futuro SCENARI

13 Integra variabili soggettive (giudizi di esperti), a variabili oggettive di tipo quantitativo (dati storici). E in grado di riassumere tecniche e approcci diversi. Possiede flessibilità ed adattabilità superiore rispetto ad altre tecniche previsionali ed è quindi indicato per studi caratterizzati da una situazione fortemente discontinua e incerta. Favorisce la comunicazione e lo scambio di informazioni fra i soggetti decisori interessati all'indagine, stimolandone l'inventiva e l'apertura mentale. Permette analisi di lungo periodo, generando previsioni sotto forma di diverse alternative internamente coerenti. Può delineare immagini future anche totalmente diverse da quelle riscontrabili nel presente. Gli scenari finali si prestano ad essere utilizzati come guida per il processo decisionale, quindi utili pianificazione strategica.

14 E' molto difficile ottenere informazioni approfondite su tutte le variabili che compongono uno scenario, in quanto a volte tali informazioni non esistono, o perché chi le ha è restio a divulgarle. La non univocità del processo di costruzione degli scenari può condurre ad una scarsa obiettività delle previsioni finali. In altre parole, non è detto che una solida base di informazioni garantisca che l'interpretazione della realtà sia univoca. La complessità dell applicazione del metodo nelle varie fasi richiede tempi molto lunghi

15 Oggetto di studio VARIABILI INTERNE Ambiente VARIABILI ESTERNE Identificazione delle VARIABILI CHIAVE VARIABILI INFLUENTI VARIABILI DIPENDENTI RETROSPETTIVE trend, attori SITUAZIONE ATTUALE eventuali cambiamenti, progetti Schema ATTORI/STRATEGIE ASSUNZIONI PROBABILISTICHE riguardo le variabili chiave per il futuro SCENARI

16 Focus Group (Tecnica di ricerca di tipo qualitativo, che viene utilizzata per raccogliere, in modo partecipato, valutazioni e giudizi riguardanti un tema. Viene sollecitato dal moderatore il confronto interpersonale e lo scambio di opinioni) Brainstorming (Ha l obiettivo di generare idee in gruppo, sulla base del principio per cui le idee si concatenano l una all altra e i commenti degli altri partecipanti stimolano una sorta di reazione a catena delle idee)

17 Delphi (Metodo che ha come obiettivo il raggiungimento della convergenza delle valutazioni, date da degli esperti, ad uno stesso quesito. Il metodo consente di trattare un problema complesso evitando gli effetti della distorsione generati dal contatto) Matrice di impatto incrociato (I metodi di cross-impact utilizzando le opinioni espresse da un gruppo di esperti e valutano i cambiamenti nella probabilità di accadimento di un evento sulla base delle probabilità condizionate) Analisi morfologica (L analisi morfologica consiste nella suddivisione del sistema oggetto di studio in sottosistemi e nella successiva individuazione per ogni componente dei possibili stati o ipotesi. La combinazione fra loro delle diverse componenti da luogo all insieme delle combinazioni possibili)

18 Processo (Riggs 1983): Definizione del problema Definizione degli ambiti Selezione degli esperti Preparazione del questionario Distribuzione del questionario Analisi delle risposte Iterazione Compilazione delle risposte finali

19 Processo (Godet e Roubelat 1974): Definizione del problema Definizione degli ambiti Selezione degli esperti Elaborazione di un elenco di ipotesi Attribuzione di probabilità semplici di accadimento Attribuzione di probabilità condizionate

20 Processo: Definizione del problema Definizione degli ambiti Valutazione dei possibili stati indipendenti tra loro Costruzione delle configurazioni possibili Eliminazione delle configurazioni impossibili Range dei possibili scenari

21 INDAGINE DELPHI UTILITA - Alta probabilità di ottenere un consenso al termine dei questionari - Potenzialità di applicazione in svariati settori (economico, tecnologico, sociale) - Ideale come supporto decisionale LIMITI - Consenso non sempre coerente - Tempi lunghi - Solo gli esperti che escono dalla media devono giustificare la loro posizione - Non vengono esaminate le interazioni possibili tra le ipotesi considerate

22 UTILITA -Tiene conto delle interazioni tra gli eventi - Svolgimento rapido LIMITI - Le probabilità ottenute sono comunque soggettive MATRICE DI IMPATTO INCROCIATO - Risultati facilmente interpretabili - Consente di rimettere in discussione alcune idee - Verifica se gli scenari studiati coprono una parte ragionevole del campo dei probabili

23 ANALISI MORFOLOGICA UTILITA -Campi di applicazione molteplici: tutti i settori dell'innovazione e di ricerca - Scenario come combinazione che associa un'ipotesi ad ogni sottosistema - Analizza in modo sistematico gli ambiti del possibile LIMITI -Eventuale errore nella scelta dei sottosistemi comporta il rischio di ignorare parte del campo del possibile - La combinatoria. Risulta necessario introdurre vincoli d'esclusione o di preferenza

24 Oggetto di studio VARIABILI INTERNE Ambiente VARIABILI ESTERNE Identificazione delle VARIABILI CHIAVE VARIABILI INFLUENTI VARIABILI DIPENDENTI INTEGRAZIONE DEI RISULTATI FOCUS GROUP/ BRAINSTORMING RETROSPETTIVE trend, attori SITUAZIONE ATTUALE eventuali cambiamenti, progetti Schema ATTORI/STRATEGIE ASSUNZIONI PROBABILISTICHE riguardo le variabili chiave per il futuro CONFRONTO DEI RISULTATI ANALISI MORFOLOGICA/ IMPATTO INCROCIATO SCENARI

VALUTAZIONE DI POLITICHE

VALUTAZIONE DI POLITICHE VALUTAZIONE DI POLITICHE il metodo degli scenari Francesco Lagona Università Roma Tre Lezione 1 scenari - p. 1/37 valutazione di politiche le fasi della valutazione valutazione ex ante valutazione in itinere

Dettagli

LA CHECK LIST STRUMENTO PRINCIPE DEL TQM E DELL ECCELLENZA AUTOVALUTARE L AUTOVALUTAZIONE

LA CHECK LIST STRUMENTO PRINCIPE DEL TQM E DELL ECCELLENZA AUTOVALUTARE L AUTOVALUTAZIONE LA CHECK LIST STRUMENTO PRINCIPE DEL TQM E DELL ECCELLENZA AUTOVALUTARE L AUTOVALUTAZIONE a cura di Paolo Senni Guidotti Magnani STEP 1 DECIDERE COME ORGANIZZARE E PIANIFICARE L AUTOVALUTAZIONE PRESUPPOSTI

Dettagli

Simulazione. D.E.I.S. Università di Bologna DEISNet

Simulazione. D.E.I.S. Università di Bologna DEISNet Simulazione D.E.I.S. Università di Bologna DEISNet http://deisnet.deis.unibo.it/ Introduzione Per valutare le prestazioni di un sistema esistono due approcci sostanzialmente differenti Analisi si basa

Dettagli

Costruzione della mappa impatto/probabilità e criteri per la ponderazione del rischio di frode e corruzione

Costruzione della mappa impatto/probabilità e criteri per la ponderazione del rischio di frode e corruzione Costruzione della mappa impatto/probabilità e criteri per la ponderazione del rischio di frode e corruzione Questo materiale didattico rientra nell ambito dei Percorsi e-learning di alta formazione specialistica

Dettagli

PIANIFICAZIONE DI PROGETTO DI SISTEMI INFORMATIVI

PIANIFICAZIONE DI PROGETTO DI SISTEMI INFORMATIVI PIANIFICAZIONE DI PROGETTO DI SISTEMI INFORMATIVI ATTIVITA CHE ESAMINEREMO: 1. ANALISI PRELIMINARE identificazione problema / opportunita analisi di utenti, fabbisogni, requisiti, obiettivi, ecc. DOCUMENTO

Dettagli

Dal piano al processo

Dal piano al processo Dal piano al processo Nuove forme di indagine territoriale Da un approccio analitico a un approccio interattivo Nuove forme di progettazione e pianificazione Dal progetto del prodotto al progetto del processo

Dettagli

Formare a riconoscere la complessità Dr.ssa Daniela Villani Psicologa, Ricercatrice

Formare a riconoscere la complessità Dr.ssa Daniela Villani Psicologa, Ricercatrice Formare a riconoscere la complessità Dr.ssa Daniela Villani Psicologa, Ricercatrice Il costo della cura 26/09/11 Riconoscere e prevenire il burnout nelle RSA e nei CDI Bergamp - 14 Novembre 2012 Burnout:

Dettagli

Pedagogia sperimentale Focus group

Pedagogia sperimentale Focus group Pedagogia sperimentale Focus group Anna Dipace Università degli Studi di Foggia Tipi di interviste di gruppo Tipo di intervista! Ruolo dellʼintervistatore! Interazione tra i partecipanti! Strutturazion

Dettagli

REGOLAMENTO SUL SISTEMA DI PESATURA DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE

REGOLAMENTO SUL SISTEMA DI PESATURA DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE COMUNE DI GREZZANA PROVINCIA DI VERONA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DI PESATURA DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE 1 INDICE 1. Identificazione delle posizioni organizzative. 3 2. La metodologia per la graduazione

Dettagli

COMUNE DI GAVIRATE Provincia di Varese SISTEMA PER LA PESATURA DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE

COMUNE DI GAVIRATE Provincia di Varese SISTEMA PER LA PESATURA DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE COMUNE DI GAVIRATE Provincia di Varese SISTEMA PER LA PESATURA DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE Approvato con atto della Giunta Comunale n. 19 in data 09.4.2015 INDICE 1. Identificazione delle posizioni organizzative

Dettagli

Piano Spostamenti Casa-Lavoro (PSCL) Valentino Sevino, Direttore Area Pianificazione Mobilità, AMAT

Piano Spostamenti Casa-Lavoro (PSCL) Valentino Sevino, Direttore Area Pianificazione Mobilità, AMAT Piano Spostamenti Casa-Lavoro (PSCL) Valentino Sevino, Direttore Area Pianificazione Mobilità, AMAT 03 Giugno 2019 AGENDA Piano degli Spostamenti Casa-Lavoro (PSCL): cos è? Piano degli Spostamenti Casa-Lavoro:

Dettagli

I Focus Group: il coinvolgimento degli stakeholder del settore dei Beni Culturali del Lazio nel Progetto COBRA

I Focus Group: il coinvolgimento degli stakeholder del settore dei Beni Culturali del Lazio nel Progetto COBRA I Focus Group: il coinvolgimento degli stakeholder del settore dei Beni Culturali del Lazio nel Progetto COBRA Regione Lazio, Gaetano Borrelli, Responsabile Studi e Strategie ENEA A. Fidanza, B. Felici,

Dettagli

DOMANDA DI RICERCA TIPI DI RICERCA

DOMANDA DI RICERCA TIPI DI RICERCA DOMANDA DI conoscenza esistente del problema: letteratura, esperienze relative al problema oggetto di studio, teorie già note, osservazione dirette di fenomeni/comportamenti nelle organizzazioni TIPI DI

Dettagli

PERCORSI DI APPRENDISTATO DI ALTA FORMAZIONE E RICERCA

PERCORSI DI APPRENDISTATO DI ALTA FORMAZIONE E RICERCA PERCORSI DI APPRENDISTATO DI ALTA FORMAZIONE E RICERCA UNO STUDIO DI CASI AZIENDALI Gruppo di lavoro 1 Coordinamento Prof.ssa Claudia Faleri Milano - 15 luglio 2019 Obiettivo 1 STEP INDAGINE DI CARATTERE

Dettagli

ECONOMIA, SOSTENIBILITÀ E RESILIENZA: VALUTARE LA QUALITÀ DEI SISTEMI LOCALI ALLEGATO: REALIZZARE UN ANALISI SWOT Giulia Pesaro

ECONOMIA, SOSTENIBILITÀ E RESILIENZA: VALUTARE LA QUALITÀ DEI SISTEMI LOCALI ALLEGATO: REALIZZARE UN ANALISI SWOT Giulia Pesaro n.1 Fondazione Cariplo progetto Capacity building REesilienceLAB http://www.resiliencelab.eu Incontri di formazione Resilienza urbana e territoriale incontri di formazione 1 aprile 2014 APPROCCI E STRUMENTI

Dettagli

Approccio prestazionale e analisi di rischio

Approccio prestazionale e analisi di rischio Approccio prestazionale e analisi di rischio prof. ing. Enrico Zio dott. ing. Giovanni Manzini Indice 2 1. L analisi di rischio e l approccio prestazionale 2. Obiettivi dell analisi di rischio 3. Metodologie

Dettagli

PROGETTARE SISTEMI INFORMATIVI. Fasi e relativi approcci

PROGETTARE SISTEMI INFORMATIVI. Fasi e relativi approcci PROGETTARE SISTEMI INFORMATIVI Fasi e relativi approcci OBIETTIVI 1. Descrivere un approccio generale per pianificare e impostare il progetto di un S.I. 2. Identificare i passi fondamentali 3. Illustrare

Dettagli

Obiettivi della lezione #5

Obiettivi della lezione #5 Obiettivi della lezione #5 La lezione di oggi introduce lo strumento degli scenari per l elaborazione dei futuri possibili in un progetto di trasformazione urbana La struttura: Definizione degli scenari

Dettagli

Guida per la redazione di un rapporto ambientale per la VAS di un piano urbanistico comunale

Guida per la redazione di un rapporto ambientale per la VAS di un piano urbanistico comunale Guida per la redazione di un rapporto ambientale per la VAS di un piano urbanistico comunale Cheti Pira Dipartimento Ingegneria di Ingegneria civile, ambientale e architettura Università degli Studi di

Dettagli

PROGRAMMA DETTAGLIATO DEL CORSO (CORSO ALTA FORMAZIONE) II LIVELLLO A

PROGRAMMA DETTAGLIATO DEL CORSO (CORSO ALTA FORMAZIONE) II LIVELLLO A PROGRAMMA DETTAGLIATO DEL CORSO (CORSO ALTA FORMAZIONE) II LIVELLLO A Scenario Le sfide poste dalla nuova strategia europea Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile ed innovativa dei paesi

Dettagli

Statistica dei consumi alimentari e delle tendenze nutrizionali Lezione 2-02/10/2015

Statistica dei consumi alimentari e delle tendenze nutrizionali Lezione 2-02/10/2015 Statistica dei consumi alimentari e delle tendenze nutrizionali Lezione 2-02/10/2015 a.a. 2015/16 Prof. Maria Francesca Romano mariafrancesca.romano@sssup.it Le fasi di una indagine statistica individuazione

Dettagli

LO STRUMENTO DELL INTERVISTA QUALITATIVA pierpaola.pierucci@unife.it È una conversazione finalizzata ottenere informazioni quanto più dettagliate e approfondite sul tema della ricerca Non è una conversazione

Dettagli

SGA ed il processo di Risk-Analisys (R1)

SGA ed il processo di Risk-Analisys (R1) SGA 14001 ed. 2015 il processo di Risk-Analisys (R1) Simone F. Genovese UNI EN ISO 14001 le principali novità dell ed. 2015 Cambio nella sequenza delle sezioni (integrazione) Introduzione del concetto

Dettagli

Ricerca qualitativa: Focus group

Ricerca qualitativa: Focus group Corso Metodologia della Ricerca Psicosociale - Prof. Patrizia Romito Ricerca qualitativa: Focus group Dott.ssa Lucia Beltramini Trieste, 22 dicembre 2010 Focus group: definizione Focus group Tecnica di

Dettagli

PROGETTARE SISTEMI INFORMATIVI. Le principali fasi e i relativi approcci della pianificazione

PROGETTARE SISTEMI INFORMATIVI. Le principali fasi e i relativi approcci della pianificazione PROGETTARE SISTEMI INFORMATIVI Le principali fasi e i relativi approcci della pianificazione OBIETTIVI 1. Descrivere un approccio generale per pianificare e impostare il progetto di un S.I. 2. Identificare

Dettagli

PROGRAMMA DETTAGLIATO DEL CORSO (CORSO I LIVELLLO)

PROGRAMMA DETTAGLIATO DEL CORSO (CORSO I LIVELLLO) PROGRAMMA DETTAGLIATO DEL CORSO (CORSO I LIVELLLO) Scenario Le sfide poste dalla nuova strategia europea Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile ed innovativa dei paesi europei sono complesse

Dettagli

INDICE CAPITOLO PRIMO IL PENSIERO SISTEMICO

INDICE CAPITOLO PRIMO IL PENSIERO SISTEMICO INDICE Prefazione alla terza edizione............................. pag. XIII Prefazione alla seconda edizione............................» XV Prefazione alla prima edizione.............................»

Dettagli

Modelli e Metodi per la Simulazione (MMS)

Modelli e Metodi per la Simulazione (MMS) Modelli e Metodi per la Simulazione (MMS) adacher@dia.uniroma3.it Programma La simulazione ad eventi discreti, è una metodologia fondamentale per la valutazione delle prestazioni di sistemi complessi (di

Dettagli

La cornice di riferimento: i richiami alla partecipazione nelle Linee guida comunitarie dei PUMS

La cornice di riferimento: i richiami alla partecipazione nelle Linee guida comunitarie dei PUMS La cornice di riferimento: i richiami alla partecipazione nelle Linee guida comunitarie dei PUMS APPROCCIO PARTECIPATIVO Un PUMS pone al centro le persone e la soddisfazione delle loro esigenze di mobilità.

Dettagli

Information summary: Le Ricerche di Mercato

Information summary: Le Ricerche di Mercato Information summary: Le Ricerche di Mercato - Copia ad esclusivo uso personale dell acquirente - Olympos Group srl Vietata ogni riproduzione, distribuzione e/o diffusione sia totale che parziale in qualsiasi

Dettagli

IL PROCESSO di PROGETTAZIONE

IL PROCESSO di PROGETTAZIONE IL PROCESSO di PROGETTAZIONE In questa lezione vedremo: Ruolo della modellazione nella comunicazione tipi di modello nel progetto I modelli del prodotto Interpretazione delle informazioni del progetto

Dettagli

Relazioni tra impresa, settore e dinamiche settoriali

Relazioni tra impresa, settore e dinamiche settoriali Università degli Studi di Napoli Parthenope Relazioni tra impresa, settore e dinamiche settoriali (Capitolo II) Sommario: 1. Complessità settoriale e relativa evoluzione 2. Il rapporto tra impresa e settore

Dettagli

Obiettivo della ricerca e oggetto di analisi

Obiettivo della ricerca e oggetto di analisi Analisi dei comportamenti imprenditoriali ed organizzativi delle imprese del comparto del materiale rotabile nella realtà produttiva pistoiese e definizione di di politiche di di intervento a sostegno

Dettagli

La Gestione di un Progetto: introduzione al Project Management. Esperto: Avv. Vito Vacca

La Gestione di un Progetto: introduzione al Project Management. Esperto: Avv. Vito Vacca La Gestione di un Progetto: introduzione al Project Management Esperto: Avv. Vito Vacca Obiettivi Partendo dall origine e dall evoluzione del Project Management verranno presentate le fasi di gestione

Dettagli

I giovani e le nuove tecnologie Quali impatti sul luogo di lavoro

I giovani e le nuove tecnologie Quali impatti sul luogo di lavoro I giovani e le nuove tecnologie Quali impatti sul luogo di lavoro Il nuovo progetto di ricerca Partendo dalle premesse illustrate, il nuovo progetto di ricerca intende focalizzare le proprie attenzioni

Dettagli

Il viaggio CAF in 9 step

Il viaggio CAF in 9 step Il viaggio CAF in 9 step Di che cosa parleremo: - i punti di attenzione sul processo di AV - le azioni da realizzare - gli strumenti - le caratteristiche di un buon RAV I punti di attenzione sul processo

Dettagli

SERVIZIO DI VALUTAZIONE INDIPENDENTE DEL PROGRAMMA REGIONALE DI SVILUPPO RURALE PER IL PERIODO DELLA REGIONE LIGURIA CIG: F14

SERVIZIO DI VALUTAZIONE INDIPENDENTE DEL PROGRAMMA REGIONALE DI SVILUPPO RURALE PER IL PERIODO DELLA REGIONE LIGURIA CIG: F14 SERVIZIO DI VALUTAZIONE INDIPENDENTE DEL PROGRAMMA REGIONALE DI SVILUPPO RURALE PER IL PERIODO 2014-2020 DELLA REGIONE LIGURIA CIG: 7070449F14 Roma, marzo 2019 Piano operativo delle rilevazioni relativo

Dettagli

INDICE-SOMMARIO. Prefazione di Michele Tiraboschi... Introduzione... 1 PARTE I LA PREPARAZIONE DEL NEGOZIATO

INDICE-SOMMARIO. Prefazione di Michele Tiraboschi... Introduzione... 1 PARTE I LA PREPARAZIONE DEL NEGOZIATO INDICE-SOMMARIO Prefazione di Michele Tiraboschi... XV Introduzione... 1 PARTE I LA PREPARAZIONE DEL NEGOZIATO LE RELAZIONI INDUSTRIALI IN AZIENDA 1. Premessa... 9 2. Definizione di relazioni industriali

Dettagli

Reggio Emilia, 8 maggio 2009

Reggio Emilia, 8 maggio 2009 Reggio Emilia, 8 maggio 2009 via Garibaldi, 75-43100 Parma - tel. 0521 2761 www.adbpo.it - partecipo@adbpo.it Piano distrettuale di gestione delle acque Direttiva quadro sulle acque 2000/60/CE (DQA) D.

Dettagli

Informativa sulle attività di valutazione del Programma

Informativa sulle attività di valutazione del Programma Informativa sulle attività di valutazione del Programma Giancarlo Dente RTI Fondazione G. Brodolini-MBS-IZI 1 Gli obiettivi della valutazione (1) La valutazione continua a perseguire diverse finalità strettamente

Dettagli

Strumenti per la crescita di competitività delle PMI Mestre (VE), 28 settembre 2011

Strumenti per la crescita di competitività delle PMI Mestre (VE), 28 settembre 2011 Pierluigi Richini Ricercatore ISFOL Strumenti per la crescita di competitività delle PMI Mestre (VE), 28 settembre 2011 Identificazione, analisi e sperimentazione di politiche a sostegno delle figure manageriali

Dettagli

Approccio alla gestione del rischio

Approccio alla gestione del rischio Patrocinio Il futuro dei sistemi di gestione, la nuova ISO 9001 per una qualità sostenibile Approccio pratico alla gestione del rischio Castel San Pietro Terme, 20 ottobre 2016 1 Agenda 1 ISO 9001:2015

Dettagli

DALL ANALISI DI SETTORE ALL ANALISI DEI CONCORRENTI

DALL ANALISI DI SETTORE ALL ANALISI DEI CONCORRENTI DALL ANALISI DI SETTORE ALL ANALISI DEI CONCORRENTI CAPITOLO QUARTO Grant R. L analisi strategica per le decisioni aziendali, Il Mulino, Bologna, 1999 1 L ANALISI DEI CONCORRENTI Per alcune imprese, la

Dettagli

Canali distributivi dei servizi bancari. Massimo Caratelli, maggio 2017

Canali distributivi dei servizi bancari. Massimo Caratelli, maggio 2017 Canali distributivi dei servizi bancari Massimo Caratelli, maggio 2017 1 Contenuti Ø Ø Ø Ø Servizio finanziario Sistema di erogazione e distribuzione dei servizi finanziari Canale distributivo Caratteristiche

Dettagli

L analisi e la valutazione del sistema di controllo interno dopo l introduzione dell obbligo di fatturazione elettronica

L analisi e la valutazione del sistema di controllo interno dopo l introduzione dell obbligo di fatturazione elettronica L analisi e la valutazione del sistema di controllo interno dopo l introduzione dell obbligo di fatturazione elettronica Avv. Enrico Mancini Roma 1 marzo 2019 ore 14,30 Controllo interno L insieme delle

Dettagli

Governo del territoriale. Lezione. Analisi SWOT

Governo del territoriale. Lezione. Analisi SWOT Governo del territoriale Lezione Analisi SWOT Dott. Simone Gorelli La genesi dell analisi SWOT èuna tecnica sviluppata come supporto alla definizione di strategie aziendali in contesti caratterizzati da

Dettagli

L APPROCCIO SYSTEM DYNAMICS PER LA GESTIONE DELLA COMPLESSITÀ IN IMPRESA

L APPROCCIO SYSTEM DYNAMICS PER LA GESTIONE DELLA COMPLESSITÀ IN IMPRESA Università degli Studi di Udine L APPROCCIO SYSTEM DYNAMICS PER LA GESTIONE DELLA COMPLESSITÀ IN IMPRESA 1 SOMMARIO: Breve introduzione alla dinamica dei sistemi (system dynamics). Esempio: la creazione

Dettagli

Lezione 12 Processi decisionali ORGANIZZAZIONE AZIENDALE CAPITOLO 12. Processi decisionali.

Lezione 12 Processi decisionali ORGANIZZAZIONE AZIENDALE CAPITOLO 12. Processi decisionali. CAPITOLO 12 Processi decisionali 1 Agenda Le decisioni organizzative Processo decisionale individuale Processo decisionale organizzativo Modello contingente del processo decisionale Circostanze decisionali

Dettagli

I fattori critici di successo nella valutazione delle performance aziendali. Nicola Castellano

I fattori critici di successo nella valutazione delle performance aziendali. Nicola Castellano I fattori critici di successo nella valutazione delle performance aziendali I Fattori Critici di Successo origine 1960 R. D. Daniel: variabili chiave di numero limitato e di origine ambientale...che servono

Dettagli

Capitolo 1 Introduzione, Framework Teorico e Metodologia

Capitolo 1 Introduzione, Framework Teorico e Metodologia Indice Indice delle tabelle Prefazione IX XV XVII Capitolo 1 Introduzione, Framework Teorico e Metodologia 1.1. Introduzione e pianificazione della ricerca 1 1.2. Il Disegno della ricerca 8 1.3. Il Theoretical

Dettagli

BREVE INTRODUZIONE ALLA P. P. C. A

BREVE INTRODUZIONE ALLA P. P. C. A BREVE INTRODUZIONE ALLA P. P. C. A (pianificazione, programmazione e controllo aziendale) I Sistemi di Pianificazione e Controllo permettono ai manager, ai vari livelli, di accertarsi che la gestione si

Dettagli

Lo studio di fattibilità

Lo studio di fattibilità Valutazione economica del progetto AA 2016/17 Lo studio di fattibilità Docenti Collaboratore prof. Stefano Stanghellini stefano.stanghellini@iuav.it prof. Sergio Copiello copiello@iuav.it arch. Pietro

Dettagli

I sistemi di misurazione e controllo delle prestazioni in una prospettiva per processi

I sistemi di misurazione e controllo delle prestazioni in una prospettiva per processi 1 I sistemi di misurazione e controllo delle prestazioni in una prospettiva per processi Massimo Mamino CeTIF Università Cattolica del Sacro Cuore Business Strategy Brief Gestione per processi: dalla trasformazione

Dettagli

Le Linee Guida sul Bilancio Ambientale per gli Enti Locali

Le Linee Guida sul Bilancio Ambientale per gli Enti Locali Le Linee Guida sul Bilancio Ambientale per gli Enti Locali Alessio Capriolo Responsabile Settore "Valutazioni economiche e contabilità ambientale" ISPRA - Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca

Dettagli

Università degli Studi di Perugia Corso di Laurea Magistrale in Finanza e Metodi Quantitativi per l Economia. Econometria. Introduzione al corso

Università degli Studi di Perugia Corso di Laurea Magistrale in Finanza e Metodi Quantitativi per l Economia. Econometria. Introduzione al corso Università degli Studi di Perugia Corso di Laurea Magistrale in Finanza e Metodi Quantitativi per l Economia Econometria Introduzione al corso Febbraio 2015 Anno Accademico 2014-2015 D. Aristei Econometria

Dettagli

Servizio Programmazione e Sviluppo. Riunione del 14 giugno g 2011 Sui Documenti MISE

Servizio Programmazione e Sviluppo. Riunione del 14 giugno g 2011 Sui Documenti MISE Servizio Programmazione e Sviluppo Riunione del 14 giugno g 2011 Sui Documenti MISE Motivi dell incontro - Il Regolamento UE 1083/2006 e ss.mm.ii. Prevede la possibilità per gli Stati Membri di una revisione

Dettagli

Università degli Studi di Bergamo Corso di Laurea Magistrale in «Scienze Pedagogiche» PROGETTAZIONE PER L INTEGRAZIONE SOCIALE.

Università degli Studi di Bergamo Corso di Laurea Magistrale in «Scienze Pedagogiche» PROGETTAZIONE PER L INTEGRAZIONE SOCIALE. Università degli Studi di Bergamo Corso di Laurea Magistrale in «Scienze Pedagogiche» PROGETTAZIONE PER L INTEGRAZIONE SOCIALE Serenella Besio Bergamo, 21 novembre 2018 (CONCLUSIONE DEL TEMA «VALUTAZIONE»

Dettagli

METODOLOGIA DELLA RICERCA SOCIALE

METODOLOGIA DELLA RICERCA SOCIALE DIPARTIMENTO DI SCIENZE POLITICHE E SOCIALI Corso di laurea in Sociologia e servizio sociale Anno accademico 2017/2018-2 anno METODOLOGIA DELLA RICERCA SOCIALE 6 CFU - 1 semestre Docente titolare dell'insegnamento

Dettagli

Facciamo Centro insieme!

Facciamo Centro insieme! Comune di Campiglia Marittima Provincia di Livorno Facciamo Centro insieme! Esperienza progettuale di partecipazione per la rivitalizzazione e la riqualificazione del Centro Storico Obiettivi del progetto

Dettagli

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 Area Comune Processo Gestione del processo produttivo, qualità, funzioni tecniche e logistica interna

Dettagli

METODOLOGIA DELLA RICERCA PSICOLOGICA. Organizzazione del corso. Organizzazione del corso 06/10/2013

METODOLOGIA DELLA RICERCA PSICOLOGICA. Organizzazione del corso. Organizzazione del corso 06/10/2013 METODOLOGIA DELLA RICERCA PSICOLOGICA Corso di laurea in Scienze della formazione nelle organizzazioni a.a. 2013/14 INTRODUZIONE ALLA METODOOGIA DELLA RICERCA IN PSICOLOGIA Organizzazione del corso Obiettivi

Dettagli

Centro QUA_SI Qualità della vita nella Società dell Informazione La professionalità del Consulente per il miglioramento della scuola

Centro QUA_SI Qualità della vita nella Società dell Informazione La professionalità del Consulente per il miglioramento della scuola Centro QUA_SI Qualità della vita nella Società dell Informazione La professionalità del Consulente per il miglioramento della scuola Profilo di competenze, funzioni e finalità, approcci e strumenti metodologici

Dettagli

NICOLE BIANQUIN Metodologia della ricerca educativa _ Nicole Bianquin _ AA

NICOLE BIANQUIN Metodologia della ricerca educativa _ Nicole Bianquin _ AA NICOLE BIANQUIN nicole.bianquin@unibg.it!" Metodologia della ricerca educativa _ Nicole Bianquin _ AA 2018-2019 Secondo la visione della ricerca-azione Parlare di ricercatore distaccato dalla realtà studiata

Dettagli

L ESPERTO VALUTATORE E LA STIMA DELL AZIENDA IN CRISI

L ESPERTO VALUTATORE E LA STIMA DELL AZIENDA IN CRISI L ESPERTO VALUTATORE E LA STIMA DELL AZIENDA IN CRISI Analisi delle Linee guida per la valutazione delle aziende in crisi CNDCEC - SIDREA A cura di: Daniele Fiocco, Michele Zampieri, Giorgia Gallo, Martino

Dettagli

Citec Ingegneria e Mobilità. PUMS e BICIPLAN. Incontro pubblico di presentazione del progetto. Mobility solutions

Citec Ingegneria e Mobilità. PUMS e BICIPLAN. Incontro pubblico di presentazione del progetto. Mobility solutions Citec Ingegneria e Mobilità PUMS e BICIPLAN Incontro pubblico di presentazione del progetto Carmagnola, 28.03.2018 Programma della serata 2 Registrazione partecipanti 20h30 Amministrazione Città di Carmagnola

Dettagli

SISTEMI AVANZATI DI INFORMAZIONE ALL UTENZA

SISTEMI AVANZATI DI INFORMAZIONE ALL UTENZA Seminario per il Corso di TUM+GEST SISTEMI AVANZATI DI INFORMAZIONE ALL UTENZA ADVANCED TRAVELLER INFORMATION SYSTEMS Prof. Pierluigi Coppola Ing. Fulvio Silvestri 31 maggio 2018 PROCESSO LOGICO DI FUNZIONAMENTO

Dettagli

MANIFATTURIERO E SERVIZI NELLA TRANSIZIONE IN CORSO DEI DISTRETTI DELL'EMILIA-ROMAGNA: NUOVE INTEGRAZIONI E SPINTE INNOVATIVE

MANIFATTURIERO E SERVIZI NELLA TRANSIZIONE IN CORSO DEI DISTRETTI DELL'EMILIA-ROMAGNA: NUOVE INTEGRAZIONI E SPINTE INNOVATIVE Titolo Progetto di Ricerca: MANIFATTURIERO E SERVIZI NELLA TRANSIZIONE IN CORSO DEI DISTRETTI DELL'EMILIA-ROMAGNA: NUOVE INTEGRAZIONI E SPINTE INNOVATIVE Il ruolo dei servizi per le imprese Durante gli

Dettagli

ISO 45001:2018. Analisi del contesto, valutazione dei rischi e delle opportunità

ISO 45001:2018. Analisi del contesto, valutazione dei rischi e delle opportunità Safety & Security Magazine Safety & Security - Informazioni e Indicazioni Pratiche per la Sicurezza Fisica e Logica https://www.safetysecuritymagazine.com ISO 45001:2018. Analisi del contesto, valutazione

Dettagli

Indicazioni della Commissione consultiva per la valutazione dello stress

Indicazioni della Commissione consultiva per la valutazione dello stress Indicazioni della Commissione consultiva per la valutazione dello stress lavoro-correlato (articoli 6, comma 8, lettera m-quater, e 28, comma 1-bis, d.lgs. n. 81/2008 e successive modificazioni e integrazioni)

Dettagli

Metodologia di lavoro: PCM & GOPP

Metodologia di lavoro: PCM & GOPP Metodologia di lavoro: PCM & GOPP Obiettivo del Laboratorio Approfondire le metodologie e le tecniche di progettazione nell ambito dei programmi a gestione diretta del ciclo 2014-2020 attraverso l identificazione

Dettagli

2 / Obiettivi del Piano

2 / Obiettivi del Piano Piano energetico-ambientale provinciale 2013/2020 2 / Obiettivi del Piano Provincia autonoma di Trento 1,4% 1,4% 1,4% 0,8% 0,8% 19 Provincia autonoma di Trento Piano energetico-ambientale provinciale 2013/2020

Dettagli

Varese 2020: prima fase. Fattori globali: oltre Varese il mondo Rossella Locatelli, Alfredo Biffi - Università degli Studi dell Insubria

Varese 2020: prima fase. Fattori globali: oltre Varese il mondo Rossella Locatelli, Alfredo Biffi - Università degli Studi dell Insubria Varese 2020: prima fase Fattori globali: oltre Varese il mondo Rossella Locatelli, Alfredo Biffi - Università degli Studi dell Insubria 9.a Giornata dell Economia, 6 maggio 2011 1 Schema dell intervento

Dettagli

PROCESSO ESPLICITO, SISTEMATICO E FORMALE

PROCESSO ESPLICITO, SISTEMATICO E FORMALE La pianificazione è il processo con cui si cerca di costruire un certo futuro e di predisporre i mezzi più validi per realizzarlo stabilire quali obiettivi si vogliono raggiungere (in un certo periodo

Dettagli

La gestione del rischio di fallimento etico del POR FESR Campania (I edizione)

La gestione del rischio di fallimento etico del POR FESR Campania (I edizione) La gestione del rischio di fallimento etico del POR FESR Campania 2007-13 (I edizione) Il progetto La Regione Campania ha aderito al Progetto Operativo di Assistenza alle Regioni dell Obiettivo Convergenza

Dettagli

Data Science A.A. 2018/2019

Data Science A.A. 2018/2019 Corso di Laurea Magistrale in Economia Data Science A.A. 2018/2019 Lez. 2 Business Intelligence Data Science 2018/2019 1 Dati Tecnologie di memorizzazione a basso costo + connettività Accesso a grandi

Dettagli

Analisi del processo: definizione del flusso, descrizione del miglior percorso possibile

Analisi del processo: definizione del flusso, descrizione del miglior percorso possibile SMBG: PDTA, Analisi, Pianificazione di un Percorso per l Autocontrollo Analisi del processo: definizione del flusso, descrizione del miglior percorso possibile A. Arcangeli LA CLINICAL GOVERNANCE LA CLINICAL

Dettagli

Milano, 23 aprile 2009

Milano, 23 aprile 2009 Milano, 23 aprile 2009 Il Piano di gestione del distretto idrografico del fiume Po via Garibaldi, 75-43100 Parma - tel. 0521 2761 www.adbpo.it - partecipo@adbpo.it Piano distrettuale di gestione delle

Dettagli

METODOLOGIA DELLA RICERCA SOCIALE

METODOLOGIA DELLA RICERCA SOCIALE DIPARTIMENTO DI SCIENZE POLITICHE E SOCIALI Corso di laurea in Sociologia e servizio sociale Anno accademico 2016/2017-2 anno - Curriculum Curriculum unico / L-39 e Curriculum Curriculum unico / L-40 METODOLOGIA

Dettagli

per lo sviluppo di curricoli per competenze al triennio,

per lo sviluppo di curricoli per competenze al triennio, Prima Bozza di lavoro creata da Silvia Faggioli IIs Aldini Valeriani Bologna per lo sviluppo di curricoli per competenze al triennio, asse scientifico tecnologico Asse scientifico tecnologico Triennio

Dettagli

INDICE. Presentazione. pag. IL MARKETING MANAGEMENT

INDICE. Presentazione. pag. IL MARKETING MANAGEMENT Indice V INDICE Presentazione XI Capitolo 1 IL MARKETING MANAGEMENT 1. Finalità del capitolo 1 2. Gli obiettivi del marketing aziendale 2 2.1. Creare valore per il cliente e per l impresa, p. 2. 2.2. Il

Dettagli

La scelta fra le alternative

La scelta fra le alternative La scelta fra le alternative I metodi analisi paretiana eliminazione delle alternative dominate come scegliere tra le alternative pareto efficienti? analisi a molti attributi classica analisi gerarchica

Dettagli

LINEA GUIDA ENTERPRISE RISK MANAGEMENT

LINEA GUIDA ENTERPRISE RISK MANAGEMENT LINEA GUIDA ENTERPRISE RISK MANAGEMENT Documento approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 13 marzo 2018 Indice 1. Principi Fondamentali 2. Ambito di applicazione 3. Modello di Enterprise Risk

Dettagli

Oggetto: MASTER DI ALTA FORMAZIONE PROFESSIONALE IN MARKETING & SALES MANAGEMENT PROMOZIONE 2018

Oggetto: MASTER DI ALTA FORMAZIONE PROFESSIONALE IN MARKETING & SALES MANAGEMENT PROMOZIONE 2018 Oggetto: MASTER DI ALTA FORMAZIONE PROFESSIONALE IN MARKETING & SALES MANAGEMENT PROMOZIONE 2018 Salerno Formazione, società operante nel settore della didattica, della formazione professionale e certificata

Dettagli

Capitolo 4. Il sistema delle informazioni di marketing per ottenere dati sui clienti. Capitolo 4- slide 1

Capitolo 4. Il sistema delle informazioni di marketing per ottenere dati sui clienti. Capitolo 4- slide 1 Capitolo 4 Il sistema delle informazioni per ottenere dati sui clienti Capitolo 4- slide 1 Il sistema delle informazioni Obiettivi di apprendimento Le informazioni e i dati sui clienti La valutazione del

Dettagli

PRINCIPI ISPIRATORI E SINTESI METODOLOGICA

PRINCIPI ISPIRATORI E SINTESI METODOLOGICA S.r.l. PRINCIPI ISPIRATORI E SINTESI METODOLOGICA 1 I PRINCIPI ISPIRATORI DEL PROGRAMMA MONITORARE (scenario) ANTICIPARE (eventi) ACQUISIRE (informazioni) INTERPRETARE (informazioni) 2 I PRINCIPI ISPIRATORI

Dettagli

Joint Commission International

Joint Commission International La preparazione della Certificazione di un percorso di cura con la metodologia Joint Commission International 1 Indice Premessa...3 La scelta dei percorsi da Certificare...4 Il metodo...4 Il contenuto...5

Dettagli

3 Parole chiave per il check up

3 Parole chiave per il check up 3 Parole chiave per il check up ANALIZZARE COMPRENDERE SISTEMATIZZARE A cosa serve il check up? Il check up è lo strumento che consente di avere una fotografia precisa dell Amministrazione in un determinato

Dettagli

componenti tangibili; componenti intangibili; componenti aggiuntive e relazionali

componenti tangibili; componenti intangibili; componenti aggiuntive e relazionali La differenziazione Seconda parte I livelli di attuazione della differenziazione componenti tangibili; componenti intangibili; componenti aggiuntive e relazionali Andrea Zanoni, Facoltà di Ingegneria,

Dettagli

L integrazione della Customer Satisfaction nel ciclo delle performance

L integrazione della Customer Satisfaction nel ciclo delle performance L integrazione della Customer Satisfaction nel ciclo delle performance Metodologia e strumenti per il Customer Satisfaction Management Cos è il CSM È un modello di rilevazione della soddisfazione dei cittadini

Dettagli

Monitorare e valutare progetti sociali

Monitorare e valutare progetti sociali Monitorare e valutare progetti sociali 15 gennaio 2018 Fondazione Carispezia A cura di Elisabetta Dodi docente dell Università Cattolica del Sacro Cuore SCOPO DI MONITORAGGIO E VALUTAZIONE Il monitoraggio

Dettagli

Area Lavoro e Affari Sociali. - Rapporto finale -

Area Lavoro e Affari Sociali. - Rapporto finale - Area Lavoro e Affari Sociali - Unità Operativa Formazione Area Lavoro e Affari Sociali - Unità Operativa Formazione Area Lavoro e Affari Sociali EVOLUZIONE DEL SETTORE E NUOVI FABBISOGNI PROFESSIONALI

Dettagli

NOTA METODOLOGICA. Mappatura di aree pubbliche destinate ad insediamento di imprese

NOTA METODOLOGICA. Mappatura di aree pubbliche destinate ad insediamento di imprese Analisi di posizionamento dei Comuni della Provincia della Spezia a maggior interazione con l ambito portuale NOTA METODOLOGICA Mappatura di aree pubbliche destinate ad insediamento di imprese P.O. Italia

Dettagli

Valutazione di Impatto

Valutazione di Impatto Valutazione dei sistemi educativi Prof. Giovanni Arduini Lezione n.10 Anno Accademico 2015/2016 Valutazione dei sistemi educativi - Prof. G.Arduini 1 Valutazione di Impatto Caratteristiche Questo ambito

Dettagli

La manutenzione è da sempre considerata un servizio

La manutenzione è da sempre considerata un servizio Tecniche di affidabilità: Analisi delle macchine critiche Si illustra l'applicazione delle tecniche di analisi RCM, nell'ambito degli impianti pilota del Centro Ricerche Basell Poliolefine Italia a Ferrara

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO BASILIANO-SEDEGLIANO

ISTITUTO COMPRENSIVO BASILIANO-SEDEGLIANO ISTITUTO COMPRENSIVO BASILIANO-SEDEGLIANO SCUOLA PRIMARIA DI BASILIANO DISCIPLINA: MATEMATICA CLASSE: 2A-2B INSEGNANTE: ELENA CECCHETTI ANNO SCOLASTICO: 2017/2018 PROGRAMMAZIONE DIDATTICA UNITA' FORMATIVA

Dettagli