Dott.ssa BICH Cristina Logopedista Distretto 3 Ausl Valle d Aosta
|
|
- Gilberta Mura
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Dott.ssa BICH Cristina Logopedista Distretto 3 Ausl Valle d Aosta
2 ELABORAZIONE DI PERCORSI ASSISTENZIALI RIABILITATIVI 2015 DOC AZ 29 Presa in carico riabilita va dell utente adulto con deficit neurologico DOC AZ 31 Presa in carico della persona con fra ura di bacino e delle estremità prossimale di femore a rischio di disabilità DOC AZ 30 Presa in carico dell utente adulto con Disfagia motoria oro-faringea Elaborazione DOC A 01 CRITERI DI PRIORITÀ DI PRESA IN CARICO DEI SERVIZI DI RIABILITAZIONE TERRITORIALE
3 La persona con disturbi della deglutizione (Disfagia) presenta bisogni di salute complessi Approccio Multidimensionale e Multidisciplinare : in costante aumento, essenzialmente in relazione a quattro cause : Crescita dell età media Aumento degli incidenti stradali con esiti neurologici Aumento delle patologie cerebrovascolari, chirurgia demolitiva cervico-encefalica
4 Il presente PCR si applica a tutte le persone adulte/anziane con DISFAGIA MOTORIA ORO-FARINGEA
5 evitare la frammentazioni/variabilità; definire la migliore sequenza di azioni (coordinamento, tempi,azioni ) persona, non solo sul piano clinico al fine di fornire il bene salute alla delle risorse a disposizione l utilizzo appropriato
6 Il personale coinvolto nella gestione clinica del paziente deve essere pronto a riconoscere e identificare precocemente i disturbi di deglutizione, così da contattare i professionisti strettamente competenti (foniatri e logopedisti). deve saper individuare i fattori di rischio, l osservazione delle abitudini alimentari, il monitoraggio dell idratazione, del peso e dei segni di malnutrizione
7 Paziente ricoverato Percorso Disfagia: LG 29 gennaio 2007 SI Il pz può stare seduto con il tronco ere o e rimane sveglio e a ento per almeno 15 m? NO Non somministrare nulla per os e mantenere l igiene orale. Considerare il supporto nutrizionaleartificiale. Consultare il dietologo, quando appropriato (Infermiere) SI La bocca è pulita? NO Promuovere immediatamente l igiene orale (Infermiere) SI
8 Sedere il pz e dare un cucchiaino l acqua per 3 volte. Posizionare il dito a livello laringeo e sentire la deglutizione. Osservare ogni cucchiaino (Infermiere) SI Sono presen alcuni di ques segni? Assenza di deglu zione Tosse Tosse ritardata Alterazione della qualità vocale (chiedere di dire /A/) SI Non somministrare nulla per os e richiedere una valutazione specialistica (Infermiere) NO
9 Iniziare l alimentazione orale (cibi morbidi) con cautela Continuare ad osservare eventuale presenza di tosse o di infezioni toraciche e rivolgersi al Logopedista, se necessario (Infermiere) NO Difficoltà con i solidi? NO SI Proseguire con alimentazione e osservazione (Infermiere) Il pz ha problemi gastrici o esofagei? SI Rivolgersi all équipe medica (Infermiere)
10 Il pz ha una adeguata dentatura/ protesi dentaria? NO Rivolgersi al dentista (Infermiere) SI Continuare con dieta morbida e rivolgersi al Logopedista, se necessario (Infermiere) FINE
11 . 10 ml di acqua in 3 tempi diversi 50 ml di acqua q Il paziente tiene troppo l acqua in bocca prima di deglutire? q L acqua scola dalla rima labiale? q È presente tosse prima durante/dopo l assunzione? la voce è diversa?
12 Organizzata una formazione teorico pratica per tutto il personale ospedaliero infermieristico coinvolto nella gestione del disturbo disfagico Logopedisti Infermieri Una preparazione teorico pra ca specifica perme e un invio precoce alle figure competen e l appropriatezza di interven (Davies et al, 2001)
13 RICOVERO: SCREENING DISFAGIA Infermiere VISITA E VALUTAZIONE DEL RISCHIO (scala Brass) Medico/Infermiere In presenza del sintomo DISFAGICO richiesta di VALUTAZIONE LOGOPEDICA à si effettua nella giornata lavorativa successiva al ricevimento della richiesta à si avvale di scale validate à si definiscono gli obiettivi a breve termine à si referta la valutazione e si compila la CCE per la parte di propria competenza à Se necessario si inizia la presa in carico logopedica
14 VALUTAZIONE LOGOPEDICA: Alla valutazione possono far seguito: Indicazioni all utilizzo di ausili per la deglutizione (gelificanti/ addensanti) Indicazioni sul tipo di alimenti e bevande concessi Condivisione delle indicazioni con infermieri, OSS e medico referente, anche in vista dipossibilità di dimissione
15 In caso di segni di malnutrizione: à compilazione del à l infermiere imposta il diario alimentare e invia la richiesta di consulenza dietistica entro le 48 ore successive à se controindicata l alimentazione per os viene richiesta la consulenza dietologica. à Il dietista/dietologo effettua consulenze con il personale di reparto per concordare/verificare il piano nutrizionale della persona valutata à Il dietista attua un piano educativo formativo nei confronti della persona a/caregiver sulla gestione del piano nutrizionale in previsione della dimissione. Ogni intervento viene riportato in CCE nella sezione diario assistenziale/referti e consulenze
16 à L équipe multiprofessionale si riunisce per formulare il Progetto, prognosticando il massimo recupero funzionale globale possibile à Il logopedista formula i propri obiettivi e le attività a breve, medio e lungo termine riportandoli sul Programma Riabilitativo Individuale à Il Progetto viene condiviso con la pa e/o i familiari/caregiver à Indicativamente, in prossimità della dimissione, viene concordata la revisione
17 à segnalazione al servizio territoriale di competenza (contatto con logopedista coordinatore) à invio tramite della scheda di segnalazione e della relazione logopedica contenentele informazioni necessarie alla prosecuzione della presa in carico à fornitura di ausili alimentari per il fabbisogno di 30 giorni à counselling ai familiari/caregiver per la gestione delle problematiche disfagiche della persona a domicilio. invio della relazione o della scheda di segnalazione via ai colleghi del centro Collegamento avviene tramite la CCE, attiva anche in queste strutture
18 Il coordinatore di Distretto riceve la segnalazione dell utente tramite un primo contatto telefonico e successiva trasmissione di relazione da parte del collega ospedaliero La persona viene inserita in lista d attesa in base ai criteri di priorità di cui al DOCA 01 Priorità di presa in carico dei servizi di riabilitazione territoriali e assegnata a un logopedista referente per l Area Adulti Il logopedista Area Adulti referente per il caso: 1. effettua l apertura della cartella riabilitativa e attribuisce una numerazione progressiva, secondo le indicazioni presenti nella IOPA 09 Modalità di registrazione e gestione cartelle degli utenti in carico al Servizio di Riabilitazione Territoriale 2. inizia la presa in carico riabilitativa anche sulla base dei bisogni raccolti, emersi dal confronto con gli altri operatori dell equipe multiprofessionale 3. incontra la persona e i familiari/caregiver per una prima valutazione
19 La presa in carico post valutazione si differenzia a seconda della complessità del caso e della sede di inserimento. Il logopedista fornisce consigli/indicazioni ai famigliari, caregiver in merito alla gestione dei pasti (dieta, consistenze, posture), eventuale utilizzo di ausili dietetici (gelificanti/addensanti) Se la fornitura del pasto è effettuata dal Servizio Assistenza Domiciliare (SAD), il logopedista comunica ai referenti (assistente sociale, referente anziani della comunità montana, assistenti domiciliari) quando necessario per l utente Quando necessario, dopo la valutazione, segue trattamento riabilitativo e stesura programma/progetto riabilitativo Eventuali monitoraggi nel tempo Counselling ai familiari/caregiver/operatori di struttura
20 Segnalazione dell attivazione del progetto ADI/ADI CP da parte del MMG/oncologo palliatore/ss.cc. Ospedaliere al coordinatore infermieristico dei rispettivi distretti Il coordinatore infermieristico distrettuale convoca la riunione con tutti gli operatori coinvolti nella presa in carico, fra cui lo specialista, il MMG e il coordinatore medico dell UVMD, allo scopo di concordare gli obiettivi Formulazione del Progetto Assistenziale Individuale (PAI) dove ogni operatore formula i propri obiettivi e le attività a breve, medio e lungo termine, successive valutazioni e, quando necessario, trattamento La gestione del paziente ADI sia per la valutazione logopedica sia per i restanti interventi procede come per l utente a domicili
21 Quando necessario il logopedista o infermiere consegna alla persona, famiglia / caregiver il diario alimentare da compilare per almeno 6 giorni, completo di peso e altezza della persona. Il diario alimentare verrà inviato dal logopedista/infermiere alla SSD Dietologia tramite Fax Il dietista invia la risposta scritta al richiedente logopedista/infermiere, contenente le indicazioni sul tipo di nutrizione. Il logopedista /infermiere consegna la relazione finale al familiare/caregiver con indicazione di recapito al MMG/specialista per presa visione
22 Per gli utenti che necessitano di ausili alimentari, il logopedista invia la richiesta, corredata di relazione, di gelificanti/addensanti via fax alla SSD Dietologia ai fini dell autorizzazione alla fornitura. Le richieste autorizzate vengono direttamente inviate in S.C. Farmacia La consegna del materiale avviene secondo modalità organizzative proprie delle sedi distrettuali e comunitaria
23 Le dimissioni sono generalmente concordate con il medico specialista e/o il MMG e vengono attuate attraverso: L analisi e la valutazione del raggiungimento degli obiettivi/massimo livello di autonomia ottenibile In base alla motivazione del paziente ed alla collaborazione della famiglia/ caregiver Dopo la dimissione, un eventuale presa in carico per ciclo di riabilitazione, avviene nel momento in cui emerga una variazione del quadro clinico (peggioramento o comparsa di nuove competenze), supportata dalla variazione del punteggio delle scale di valutazione
24 Alla persona con patologia cronicizzata il servizio garantisce: à consulenza alla famiglia o al personale di sostegno à monitoraggi à consulenze per gli ausili dietro richiesta dello specialista o del MMG,
25 IMPORTANZA A = Molto importante B = Importante C = Meno importante QUESTIONARIO DI GRADIMENTO ASPETTO DEL SERVIZIO A B C 1. Come giudica le informazioni ricevute in fase iniziale sul percorso riabilita vo cui è stato/a so oposto/a A B C 2. Il percorso riabilita vo cui è stato/a so oposto/a ha risposto alle Sue aspe a ve? SODDISFAZIONE/ VOTO 1 = Insufficiente 2 = Sufficiente 3 = Acce abile 4 = Buono 5 = O mo A B C 3. Come giudica la facilità di trovare gli operatori che desidera conta are? A B C 4. Come giudica la cortesia degli operatori nel rispondere alle Sue richieste? A B C 5. Ri ene che le informazioni che Le sono state fornite, fossero comprensibili? A B C 6. Durante il percorso riabilita vo ri ene che le informazioni Le siano state date tempes vamente? A B C 7. Come giudica il rispe o degli orari di terapia riabilita va, rela vamente all inizio e al termine delle sedute? A B C 8. Come giudica l offerta riabilita va messale a disposizione dall Azienda USL? A B C 9. Il Suo familiare/caregiver è stato coinvolto per essere di supporto nel proge o riabilita vo e presso il domicilio?
26 à Numero di persone con disfagia segnalata in fase di dimissione / numero totale di utenti con disfagia post ricovero che necessitano di presa in carico standard pari al 100% à Numero di persone con disfagia segnalate alla SC RRF / numero totale di persone con disfagia a carico delle strutture ospedaliere standard pari al 100% à Numero di re-ricoveri a 30 giorni dalla dimissione di pazienti disfagici à Grado di soddisfazione della persona assistita e/o caregiver standard pari all 80% La raccolta degli indicatori viene effettuata da: 1. Riabilitatori di Area Territoriale 2. Riabilitatori della SC RRF e Infermieri/CI delle Strutture Ospedaliere 3. SC Controllo di gestione e sistemi informativi direzionali 4. Responsabile della Riabilitazione Territoriale
27 E importante che nel soddisfare i bisogni riabilita vo/assistenziali dell anziano vengano rispe a l individualità, le esigenze e le preferenze di ognuno al fine di potergli garan re, per quanto possibile, una MIGLIORE QUALITÀ DI VITA.
28
29
Implementazione di un percorso ospedaliero per intercettare i pazienti che necessitano di continuita assistenziale
Implementazione di un percorso ospedaliero per intercettare i pazienti che necessitano di continuita assistenziale Riccardo Papalia Dirigente Medico - SC Direzione Medica di Presidio Ospedale Regionale
DettagliASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA - A.D.I.
Guida alla Carta dei Servizi per l accesso al servizio di ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA - A.D.I. associazione Premessa L'Assistenza Domiciliare Integrata (A.D.I.) è una forma di assistenza rivolta a
DettagliProgetto disfagia. Raccomandazioni sulla valutazione e gestione della disfagia nei servizi socio-sanitari
Progetto disfagia Raccomandazioni sulla valutazione e gestione della disfagia nei servizi socio-sanitari 1 Nelle strutture residenziali per anziani viene descritta una prevalenza della disfagia orofaringea
DettagliLE INDAGINI STRUMENTALI
LE INDAGINI STRUMENTALI Antonio SCHINDLER UOS Foniatria AO Luigi Sacco Dipartimento di Scienze Cliniche L. Sacco Università degli Studi di Milano OBIETTIVI FORMATIVI - Finalità degli esami strumentali
DettagliCARTA DEI SERVIZI A.D.I. Anno 2016
CARTA DEI SERVIZI A.D.I. Anno 2016 A.D.I. Assistenza Domiciliare Integrata L'ADI è un modello di cura domiciliare caratterizzata dall'azione integrata e coordinata di operatori sanitari e sociali a domicilio,
DettagliLA DISFAGIA. A cura di: MAGGIALETTI CONSILIA Infermiera Cure Domiciliari TO 2
LA DISFAGIA A cura di: MAGGIALETTI CONSILIA Infermiera Cure Domiciliari TO 2 PREMESSA La disfagia è un'alterazione della deglutizione del transito parziale o totale dei cibi, bevande, farmaci, saliva etc;
DettagliIndividuazione del paziente a rischio di malnutrizione: una proposta collaborativa per la qualità dell assistenza
IL PROCESSO ASSISTENZIALE DELLA NUTRIZIONE IN OSPEDALE Modena, 12 dicembre 2014 Individuazione del paziente a rischio di malnutrizione: una proposta collaborativa per la qualità dell assistenza Silvia
DettagliLa Rete dei Servizi. Coordinatore Infermieristico dr.ssa Adriana Mazzocchetti RSA Città Sant Angelo AUSL PESCARA
La Rete dei Servizi Coordinatore Infermieristico dr.ssa Adriana Mazzocchetti RSA Città Sant Angelo AUSL PESCARA Residenze Sanitarie Assistenziali La RSA è una struttura extraospedaliera finalizzata a fornire
DettagliUNITÁ ASSISTENZIALE POST ACUTI DIPARTIMENTO MEDICO
UNITÁ ASSISTENZIALE POST ACUTI DIPARTIMENTO MEDICO 1/9 Premessa Il Dipartimento Medico ha il compito di garantire l erogazione di prestazioni sanitarie e assistenziali di base e di alta complessità diagnostico-terapeutica
DettagliDalla riorganizzazione della rete locale di cure palliative all'accreditamento. Esperienza della Regione Emilia Romagna
Dalla riorganizzazione della rete locale di cure palliative all'accreditamento. Esperienza della Regione Emilia Romagna Maria Rolfini Antonio Brambilla Direzione generale cura della persona, salute e welfare
DettagliDott.ssa LACROIX Antonella
Dott.ssa LACROIX Antonella RIABILITAZIONE TERRITORIALE SERVIZIO DI LOGOPEDIA SERVIZIO DI FISIOTERAPIA SERVIZIO DI FISIOTERAPIA E NEUROPSICOMOTRICITA ETA EVOLUTIVA RIABILITAZIONE TERRITORIALE Situazione
DettagliULSS 16 RESIDENZA SANITARIA ASSISTENZIALE
ULSS 16 RESIDENZA SANITARIA ASSISTENZIALE DPR 14/1/97 1995 DGR Ven. 18/7/ n 3829 1994 DGR Ven. 10/5/ n 2034 LG n 1/94 Min. San. 1988 L. 11/3/ n 67 Legge finanziaria art. 20 AMBITO DELLA NORMATIVA CHE COSA
DettagliPLUS IGLESIAS PUNTO UNICO D ACCESSO
\ PLUS IGLESIAS Provincia di Carbonia/Iglesias Azienda Sanitaria Locale n. 7 Comuni di : Iglesias, Musei, Villamassargia, Domusnovas, Gonnesa, Fluminimaggiore, Buggerru. REGOLAMENTO SERVIZIO DISTRETTUALE
Dettagli8 9 GIUGNO Biblioteca storia ex convento dei Cappuccini Via dei Cappuccini 2b, Pisa. Con il patrocinio di:
Approccio logopedico precoce ai disturbi dell organizzazione oro-motoria: sviluppo di abilità e criticità nell acquisizione di competenze Dott.ssa Laura Orazini - logopedista Biblioteca storia ex convento
DettagliL integrazione Professionale per l assistenza a domicilio: Infermieri e Fisioterapisti a confronto. Paola Raimondi Mercury Longhi
L integrazione Professionale per l assistenza a domicilio: Infermieri e Fisioterapisti a confronto Paola Raimondi Mercury Longhi Il contesto ASL di Bologna 6 Distretti 9 Ospedali Popolazione: 836.697 Territorio
DettagliIL PROGETTO DI SVILUPPO DEL SISTEMA GESTIONE QUALITA DELL ASL2 SAVONESE NELL AREA DELLA RIABILITAZIONE
IL PROGETTO DI SVILUPPO DEL SISTEMA GESTIONE QUALITA DELL ASL2 SAVONESE NELL AREA DELLA RIABILITAZIONE Dott.ssa ANTONELLA GARNERO A.F.D. Sig. CLAUDIO SOLINAS U.O. RECUPERO RIEDUCAZIONE FUNZIONALE DIRETTORE
DettagliSIGG 14 corso infermieri
SIGG 14 corso infermieri ORGANIZZAZIONE DI UN PERCORSO ASSISTENZIALE NUTRIZIONALE MIRATO ALLA PREVENZIONE, DIAGNOSI PRECOCE E TRATTAMENTO DELLE LESIONI DA PRESSIONE PRESSO LA S.C. GERIATRIA COMPRENSORIO
DettagliX CONGRESSO REGIONALE CARD PUGLIA IL PATTO PER LA SALUTE TRA COSTI STANDARD, LEA E QUALITA PERCEPITA, VIAGGIO TRA PROPOSTE ED ESPERIENZE INNOVATIVE
X CONGRESSO REGIONALE CARD PUGLIA IL PATTO PER LA SALUTE TRA COSTI STANDARD, LEA E QUALITA PERCEPITA, VIAGGIO TRA PROPOSTE ED ESPERIENZE INNOVATIVE 16/17 aprile 2015 -Polignano a Mare LA RIABILITAZIONE
DettagliFasi riabilitative del paziente disfagico: dall ospedale al domicilio
CASA DI CURA PER LA RIABILITAZIONE LE TERRAZZE CUNARDO (VA) Fasi riabilitative del paziente disfagico: dall ospedale al domicilio Logopediste: Silvia Gotti Roberta Bernasconi Piano valutativo-riabilitativo
DettagliEsperienza di modelli di integrazione ospedale territorio
Esperienza di modelli di integrazione ospedale territorio Dott.ssa Ester Giaquinto Responsabile medico servizio di dietetica e nutrizione aziendale Ausl Romagna Sede Cesena Effetti metabolici nutrizionali
DettagliLa realizzazione di un percorso di accoglienza per il paziente in sovrappeso: l esperienza dell Azienda USL 12 di Viareggio
Lucca 11 ottobre 2008 La realizzazione di un percorso di accoglienza per il paziente in sovrappeso: l esperienza dell Azienda USL 12 di Viareggio Dott.ssa Giovanna Camarlinghi Responsabile Unità Funzionale
DettagliLA CENTRALE OPERATIVA TERRITORIALE E IL CDCD: lista dei malati complessi
LA CENTRALE OPERATIVA TERRITORIALE E IL CDCD: lista dei malati complessi AS Pauletto Simone U.O.C.Cure Palliative e Governo Clinico dell assistenza primaria Cot ulss4 VENETO Invecchiamento della popolazione
DettagliTerritorio-ospedale-territorio
Territorio-ospedale-territorio DIMISSIONI PROTETTE Continuità Assistenziale Ospedale-Territorio i 3 snodi della dimissione Gli strumenti Stato dell'arte sul territorio provinciale Punti di forza Criticità
DettagliL ANZIANO FRAGILE E LA RETE PER LA CONTINUITA ASSISTENZIALE. Dipartimento Interaziendale della Fragilità
L ANZIANO FRAGILE E LA RETE PER LA CONTINUITA ASSISTENZIALE 01/Ottobre/2010 Lecco Sala Don Ticozzi Infermiere di Coordinamento Dipartimento Interaziendale della Fragilità ASL / AO Lecco L ÈQUIPE MULTIDISCIPLINARE
DettagliAPPROCCIO AL TRATTAMENTO DEL PAZIENTE DISFAGICO
Dysphagia 2015 Pavia, 8-10 October 2015, APPROCCIO AL TRATTAMENTO DEL PAZIENTE DISFAGICO Prof. Antonio Schindler UOS Phoniatrics Department of Clinical Sciences L. Sacco University of Milan Milan, Italy
DettagliAPPROCCIO MULTIPROFESSIONALE E LA SUA EFFICACIA. Giulia Rossi
APPROCCIO MULTIPROFESSIONALE E LA SUA EFFICACIA Giulia Rossi Giulia.rossi@uslsudest.toscana.it LA PRESA IN CARICO DEL PAZIENTE DISFAGICO ALL INTERNO DELL AREA MEDICA DI ORBETELLO 2015-2017 Fase acuta e
DettagliPRONTO SOCCORSO Dipartimento Emergenza
PRONTO SOCCORSO Dipartimento Emergenza 1/9 Attività I Pronto Soccorso dell Azienda USL di Bologna hanno sede presso i seguenti ospedali: - Bazzano - Bentivoglio - Budrio - Maggiore di Bologna - Porretta
Dettagli(a) la fase della prevenzione
(a) la fase della prevenzione sua L del Team della a) richiesta visita per sintomi collegati b) controlli clinici a seguito altra patologia Accesso al Pronto Soccorso Individua tipologia pazienti Elenco
DettagliDr. M. Castagnini Direttore Servizi Sociali Az. U.L.S.S. N. 21 Legnago (Vr)
Dr. M. Castagnini Direttore Servizi Sociali Az. U.L.S.S. N. 21 Legnago (Vr) DIMISSIONI PROTETTE La dimissione protetta è la programmazione dell attivazione del servizio ADIMED o ADIHR in coincidenza con
DettagliLa nutrizione artificiale dall ospedale al territorio. Manuela Alice Simona Visca
La nutrizione artificiale dall ospedale al territorio Manuela Alice Simona Visca IL PERCORSO DELLA NUTRIZIONE la prescrizione la valutazione da parte del team nutrizionale la presa in carico del paziente
DettagliAccreditamento e Qualità dell alimentazione
Dr.ssa Giorgia Auteri Responsabile Accreditamento e Qualità Accreditamento e Qualità dell alimentazione Genova, 4 dicembre 2014 ACCREDITAMENTO Rendere credibile, dare affidamento Procedura che ha per obiettivo
DettagliLE COMPLICANZE POLMONARI NELLA DEMENZA
3 CORSO FORMATIVO/INFORMATIVO MESORACA 2-5-6- SETTEMBRE 2016 LE COMPLICANZE POLMONARI NELLA DEMENZA DOTT. GIOVANNI BOVA DOTT.SSA ANASTASIA CARCELLO INTRODUZIONE Nella fase terminale della demenza le difficoltà
DettagliLa Geriatria: punto di incontro tra territorio e ospedale nella gestione della fragilità e della complessità di cura
La Geriatria: punto di incontro tra territorio e ospedale nella gestione della fragilità e della complessità di cura L Organizzazione dell Assistenza territoriale agli Anziani nei sistemi sanitari regionali
DettagliLa Rete Locale di Cure Palliative (RLCP) nel territorio Piacentino
La Rete Locale di Cure Palliative (RLCP) nel territorio Piacentino Raffaella Berté Responsabile U.O. Cure Palliative e Rete Cure Palliative Dipartimento di Oncoematologia Coordinatore Regionale Società
DettagliLa gestione del paziente oncologico in struttura protetta
Negrar, 5 Novembre 2016 La gestione del paziente oncologico in struttura protetta Dott. Marco Righi LA STORIA DEGLI OSPEDALI DI COMUNITA' NELLA ULSS 22 OdC di Caprino Veronese apre nel Gennaio 2007 Nasce
DettagliRuolo dell'infermiere nel percorso assistenziale dello Scompenso Cardiaco
Ruolo dell'infermiere nel percorso assistenziale dello Scompenso Cardiaco L'infermiere interviene principalmente nella fase dell'assistenza (Caring), anche attraverso il monitoraggio dei trattamenti in
DettagliUNITA OPERATIVA CHIRURGIA VERTEBRALE D URGENZA E DEL TRAUMA DIPARTIMENTO EMERGENZA
UNITA OPERATIVA CHIRURGIA VERTEBRALE D URGENZA E DEL TRAUMA DIPARTIMENTO EMERGENZA 1/10 Attività L Unità Operativa di Chirurgia Vertebrale d Urgenza e del Trauma ha sede presso l Ospedale Maggiore di Bologna
DettagliPaziente MMG Cardiologia Infermiere Dietista Distretto
INIZIO a) Richiesta visita per sintomatologia o b) Controlli clinici a seguito di altra patologia INIZIO Individua tipologia dei pazienti Realizza elenco di pazienti con scompenso cardiaco Classificazione
DettagliPROCEDURA AZIENDALE APPLICAZIONE DEL MODELLO ASSISTENZIALE NEI SETTING DI DEGENZA LIVELLO 2 PP.OO. PISTOIA, S.MARCELLO, PESCIA
Rev.: 0 Pag. 1/6 PROCEDURA AZIENDALE APPLICAZIONE DEL MODELLO ASSISTENZIALE INFERMIERE REFERENTE PP.OO. PISTOIA, S.MARCELLO, PESCIA REV. DATA REFERENTI DOCUMENTO AUTORIZZAZIONI REDATTO APPROVATO Direttore
DettagliIL PERCORSO ORTOGERIATRICO
Direzione Infermieristica e Tecnica IL PERCORSO ORTOGERIATRICO Bologna, 26 novembre 2010 Sandra Nocciolini Coordinatore Infermieristico U.O. Ortopedia Traumatologia LA FRATTURA DI FEMORE IN ETA SUPERIORE
DettagliRETE TERRITORIALE ASSISTENZA DOMICILIARE CURE PALLIATIVE (UCP - DOM)
RETE TERRITORIALE ASSISTENZA DOMICILIARE CURE PALLIATIVE (UCP - DOM) DIRIGENTE RESPONSABILE: Emanuele Borra COORDINATORE: Sergio Rubes IL SERVIZIO Il servizio di Assistenza Domiciliare Cure Palliative
DettagliREGOLAMENTO PER L ACCESSO AI SERVIZI ACCREDITATI DI ASSISTENZA DOMICILIARE PER LA POPOLAZIONE NON AUTOSUFFICIENTE ANZIANA E/O CON DISABILITA
REGOLAMENTO PER L ACCESSO AI SERVIZI ACCREDITATI DI ASSISTENZA DOMICILIARE PER LA POPOLAZIONE NON AUTOSUFFICIENTE ANZIANA E/O CON DISABILITA Approvato con Deliberazione di Consiglio Unione nr. 8 del 29/04/2016
DettagliLA GESTIONE DELLA TERAPIA DEGLI ANZIANI A DOMICILIO
LA GESTIONE DELLA TERAPIA DEGLI ANZIANI A DOMICILIO 63 Congresso Nazionale S.I.G.G. Roma 30 novembre 2018 Stefano Mantovani Componente Consiglio Direttivo Nazionale Sez. Nursing S.I.G.G., Infermiere Coordinatore
DettagliUNITÁ OPERATIVE DI GERIATRIA DIPARTIMENTO MEDICO
UNITÁ OPERATIVE DI GERIATRIA DIPARTIMENTO MEDICO 1/10 Attività L attività delle unità operative di Geriatria dell Azienda USL di Bologna è diretta a garantire la cura della persona anziana nelle diverse
DettagliLaura Bianchi Posizione Organizzativa Integrazione e Sviluppo DSM Dipendenze Patologiche
Assistenza infermieristica alla persona in trattamento domiciliare ad alta intensità di cure: analisi dei punti di forza e delle criticità del setting Laura Bianchi Posizione Organizzativa Integrazione
DettagliGESTIONE DEL PAZIENTE NEUROLOGICO CON DISFAGIA Serena Romanelli Coordinatore infermieristico U.O.C. Neurologia Arezzo
GESTIONE DEL PAZIENTE NEUROLOGICO CON DISFAGIA Serena Romanelli Coordinatore infermieristico U.O.C. Neurologia Arezzo Da dove si comincia per una corretta valutazione clinica LE LINEE GUIDA: Forniscono
DettagliAZIENDA U.S.L. di PESCARA
www.ausl.pe.it AZIENDA U.S.L. di PESCARA STROKE UNIT Unità di Terapia Neurovascolare Via Fonte Romana n. 8-65126 Pescara Tel. 085 425 2277 / 8 - Fax: 085 425 2280 E-mail: stroke.pescara@alice.it Responsabile:
DettagliDYSPHAGIA Le alterazioni della deglutizione non sono mai state così attuali se parliamo in termini di: Mortalità Morbilità Costi alla sanità
DYSPHAGIA 2015 LA GESTIONE INFERMIERISTICA DEL PAZIENTE CON DISFAGIA NEUROGENA Martina Cerri Le alterazioni della deglutizione non sono mai state così attuali se parliamo in termini di: Mortalità Morbilità
DettagliL identificazione precoce in ospedale Applicazione di interrai Contact Assessment nel protocollo di dimissione protetta.
L identificazione precoce in ospedale Applicazione di interrai Contact Assessment nel protocollo di dimissione protetta Tiziana Bacelli Direzione regionale Salute e Coesione sociale Servizio Mobilità sanitaria
DettagliCentro di servizi Casa di Riposo Francesco Fenzi
Responsabile del procedimento Responsabile per la pratica Logopedista: Dr. Marco Barbon Dr. Marco Barbon tel. 0438-63545 e-mail: marco.barbon@casafenzi.it PROGETTO DI SETTORE - ANNO 2016-2017 Area: LOGOPEDICA
DettagliIl documento definitivo è disponibile sul sito dell Agenzia Regionale Servizi Sanitari (www.aress.piemonte.it) nella sezione Documenti
Il documento definitivo è disponibile sul sito dell Agenzia Regionale Servizi Sanitari (www.aress.piemonte.it) nella sezione Documenti www2.aress.piemonte.it/cms /documenti/documentiaress.html SCREENING
Dettagli''Il Case Manager'': equilibrio tra risorse e vincoli. Dott.ssa Elisa Meneghello Coordinatore Week Surgery AOP PADOVA
''Il Case Manager'': equilibrio tra risorse e vincoli. Dott.ssa Elisa Meneghello Coordinatore Week Surgery AOP PADOVA IL CASE MANAGEMENT INFERMIERISTICO NEL PERCORSO DEL PAZIENTE CHIRURGICO BARIATRICO:
DettagliLINEE GUIDA DELLA DISFAGIA NELL ADULTO. Logopedista Elisabetta Cattaneo
LINEE GUIDA DELLA DISFAGIA NELL ADULTO Logopedista Elisabetta Cattaneo UN TRATTAMENTO MIRATO E IL FRUTTO DI: UN ACCURATA VALUTAZIONE: SCREENING AND BEDSIDE ASSESSMENT BUONA GESTIONE INFERMIERISTICA: AD
DettagliSERVIZIO TOSSICODIPENDENZE
SERVIZIO TOSSICODIPENDENZE Dipartimento salute mentale e dipendenze patologiche 1/6 Premessa Il Dipartimento salute mentale e dipendenze patologiche è la struttura aziendale che ha come finalità la promozione
DettagliL Unità di Valutazione Pediatrica (UVP)
Le malattie croniche: Il futuro della assistenza in pediatria o l assistenza pediatrica del futuro? L Unità di Valutazione Pediatrica (UVP) l esperienza di Cesena Ferrara 22 ottobre 2011 a cura di Simona
DettagliPer quanto esposto, nella verifica della corretta rendicontazione delle giornate di ricovero, si terrà conto di quanto segue:
LINEE GUIDA PER IL CONTROLLO DELLE PRESTAZIONI SANITARIE DEI RICOVERI IN RIABILITAZIONE EX- SPECIALISTICA (ALTA COMPLESSITÀ ED INTENSIVA) (cfr. DPCS 2014 ASL di Milano, Allegato 2) La DGR n. VIII/9014
DettagliIl ruolo dell Infermiere. Cristina Rossi Azienda USL Toscana Centro
Il ruolo dell Infermiere Cristina Rossi Azienda USL Toscana Centro La riorganizzazione "una gamma di servizi integrati, rivolti per lo più alle persone anziane, per supportare la dimissione tempestiva,
DettagliBenessere cittadini/pazienti. Presentazione di un protocollo e di una procedura attuate in A.O.U. Ospedali Riuniti di Trieste
ACCREDITED FOR ORGANIZATION BY La rete HPH e il guadagno di salute in tutte le politiche: il valore della rete 3 Conferenza Regionale HPH del Friuli Venezia Giulia Benessere cittadini/pazienti Presentazione
DettagliL adisfagia. L ogopedistaa ntonioa mitrano
L adisfagia L ogopedistaa ntonioa mitrano A rgomenti trattati: Concetto di deglutizione Fisiologia della deglutizione Concetto di disfagia Presa in carico del paziente con disfagia Cenni di riabilitazione
DettagliPrendersi cura nella cronicità: luci ed ombre in Emilia Romagna
Prendersi cura nella cronicità: luci ed ombre in Emilia Romagna Dott.ssa Maria Cristina Poppi Medico di Medicina Generale e Medico Interpares- AUSL Modena La «dimensione» della cronicità La dimensione
DettagliLa presa in carico della demenza sul territorio del distretto di Parma: il percorso dell equipe
La presa in carico della demenza sul territorio del distretto di Parma: il percorso dell equipe geriatrica al domicilio P. A. Bonati, S. C. Izzo, I. Fiorino, G. Schiavi Distretto di Parma Dipartimento
DettagliSEMINARIO Gruppo di Ricerca Geriatrica
SEMINARIO Gruppo di Ricerca Geriatrica Il PDTA nelle demenze: una proposta innovativa Intervento dott.ssa Fausta Podavitte Direttore Dipartimento Assi Brescia 16 Dicembre 2011 dal progetto regionale alla
DettagliDIPARTIMENTO INTEGRAZIONE OSPEDALE-TERRITORIO ASL MATERA. U.O.S.D. Coordinamento Attività di Gestione Appropriatezza Percorsi Riabilitativi
SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE- REGIONE BASILICATA DIPARTIMENTO INTEGRAZIONE OSPEDALE-TERRITORIO ASL MATERA U.O.S.D. Coordinamento Attività di Gestione Appropriatezza Percorsi Riabilitativi Direttore: Dott.
DettagliRete integrata dei servizi per gli anziani nella provincia di Reggio Emilia. Mariella Martini Direttore Generale Azienda USL di Reggio Emilia
Rete integrata dei servizi per gli anziani nella provincia di Reggio Emilia Mariella Martini Direttore Generale Azienda USL di Reggio Emilia Provincia di Reggio Emilia 486.961 Abitanti Azienda USL di Reggio
Dettagliai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo dell Accordo Stato-Regione del 5 novembre 2009,
Il sottoscritto STOCCO SABRINA ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo dell Accordo Stato-Regione del 5 novembre 2009, dichiara X che negli ultimi due anni NON ha
DettagliMODELLO INTEGRATO DI PRESA IN CARICO DELLA PERSONA CON DEFICIT COGNITIVO E DEMENZA
II Conferenza Nazionale sulle Cure Domiciliari XI Congresso Nazionale MODELLO INTEGRATO DI PRESA IN CARICO DELLA PERSONA CON DEFICIT COGNITIVO E DEMENZA L esperienza dell Azienda ULSS 16 di Padova Gallina
DettagliGuida al Servizio. Ospedale Gorizia Edificio centrale- terzo piano- area L Via Fatebenefratelli, 34 Centralino Ospedale tel.
Guida al Servizio Dietetico Referente Aziendale: dr.ssa Susanna Agostini Ospedale Gorizia Edificio centrale- terzo piano- area L Via Fatebenefratelli, 34 Centralino Ospedale tel. 0481 5921 Ospedale Palmanova
DettagliRSA FAMAGOSTA 29 APRILE 2015 RSA APERTA UNA RISORSA PER LA FAMIGLIA A SOSTEGNO DELLA DOMICILIARITA
RSA FAMAGOSTA 29 APRILE 2015 RSA APERTA UNA RISORSA PER LA FAMIGLIA A SOSTEGNO DELLA DOMICILIARITA Una guida alla misura RSA Aperta (drg 2942): destinatari, profili di intervento e modalità di attivazione
DettagliL UNITÀ DI VALUTAZIONE MULTIDIMENSIONALE A GARANZIA DELLA CONTINUITÀ ASSISTENZIALE NELLA PRESA IN CARICO DEL PAZIENTE NEI PERCORSI DI CURA
L UNITÀ DI VALUTAZIONE MULTIDIMENSIONALE A GARANZIA DELLA CONTINUITÀ ASSISTENZIALE NELLA PRESA IN CARICO DEL PAZIENTE NEI PERCORSI DI CURA Reggio Emilia 11-12 Dicembre 2008 L Azienda USL di Forlì a partire
DettagliRelatore: Dott.ssa Piera Sau Napoli 19-21 Maggio 2016 XIV Congresso Nazionale CARD ITALIA
Procedura di dimissione ed ammissione protetta e continuità delle cure a domicilio. Asl n.2 di Olbia Relatore: Dott.ssa Piera Sau Napoli 19-21 Maggio 2016 XIV Congresso Nazionale CARD ITALIA La dimissione
DettagliDirettore: dott. ANDREA BERTOLDI
OSPEDALE DI LEGNAGO UNITÀ OPERATIVA COMPLESSA DI RECUPERO E RIEDUCAZIONE FUNZIONALE - LEGNAGO Direttore: dott. ANDREA BERTOLDI Coordinatore Infermieristico: Paola Orsolato Coordinatrice Fisioterapisti
DettagliRESIDENZIALITA EXTRA OSPEDALIERA PER PERSONE AUTO E NON AUTOSUFFICIENTI. 1. Cos è la residenzialità extra ospedaliera?
1 RESIDENZIALITA EXTRA OSPEDALIERA PER PERSONE AUTO E NON AUTOSUFFICIENTI 1. Cos è la residenzialità extra ospedaliera? La residenzialità extra ospedaliera è una forma di ricovero che può essere a carattere
DettagliIL CONTRIBUTO DELL INFERMIERE NELLA PIANIFICAZIONE DELLA DIMISSIONE DIFICILE
IL CONTRIBUTO DELL INFERMIERE NELLA PIANIFICAZIONE DELLA DIMISSIONE DIFICILE Ghedini Teresa U.A medicina-chirurgia Ospedale D.Dossetti Bazzano (BO) l infermiere promuove, attraverso l educazione, stili
DettagliSabato 21 Febbraio 2015 TITOLO DEL CORSO: Novità nella gestione e nella terapia di alcune patologie croniche
AGGIORNAMENTO OBBLIGATORIO MEDICI DI MEDICINA GENERALE Sabato 21 Febbraio 2015 TITOLO DEL CORSO: Novità nella gestione e nella terapia di alcune patologie croniche Responsabile del corso Dr. : Tesei Fiorenzo
DettagliCristian Sarotto - Coordinatore Infermieristico SC Recupero e Rieducazione Funzionale Presidio Sanitario Ospedale Cottolengo. Torino 5 dicembre 2016
PERSONE CON FRAGILITÀ E NUTRIZIONE OSPEDALIERA Valutazione e interventi a supporto della nutrizione Cristian Sarotto - Coordinatore Infermieristico SC Recupero e Rieducazione Funzionale Presidio Sanitario
DettagliCarta dei servizi dell U.O.S.D. di Dietetica e Nutrizione Clinica Responsabile Prof.a.c. Dott. Giovanni Ronzani
U.O.S.Dipartimentale Dietetica e Nutrizione Clinica Responsabile Prof.a.c G.Ronzani Sede operativa: Montecchio Maggiore Tel 0444 708604 fax 0444 708605 e mail nutrizione@ulss5.it Carta dei servizi dell
DettagliLa continuità assistenziale tra Ospedale e territorio nel paziente oncologico. Mercoledì 21 novembre 2018
La continuità assistenziale tra Ospedale e territorio nel paziente oncologico Mercoledì 21 novembre 2018 ADI Assistenza Domiciliare Integrata Dott.ssa Giorgia Vangelista (MMG) Relazione tra persone MMG
DettagliCure Intermedie tra ospedale e assistenza primaria: dove spostare il baricentro BOLOGNA 20 FEBBRAIO 2018
Cure Intermedie tra ospedale e assistenza primaria: dove spostare il baricentro BOLOGNA 20 FEBBRAIO 2018 PROGETTO SPERIMENTALE DI DEGENZA DI COMUNITA' S.T.A.R. SERVIZIO TERRITORIALE DI ASSISTENZA RESIDENZIALE
DettagliAllegato A al Decreto n. 15 del 01 marzo 2016 pag. 1/3
giunta regionale Allegato A al Decreto n. 15 del 01 marzo 2016 pag. 1/3 SOMMINISTRAZIONE PER INFUSIONE A DOMICILIO DI FARMACI AD ALTO COSTO PER PERSONE AFFETTE DA MALATTIA RARA (Documento approvato nella
DettagliCARTA DEL SERVIZIO. Centro Diurno Il Mestiere di vivere Villafranca (VR)
CARTA DEL SERVIZIO Centro Diurno Il Mestiere di vivere Villafranca (VR) BREVI INFORMAZIONI SULLA COOPERATIVA SOCIALE CERCATE La Cooperativa Sociale Cercate di Verona è una cooperativa tipo plurimo A e
DettagliAAS2 SSD- CP Responsabile della rete: dr.ssa Marta Calligaris
AAS2 SSD- CP Responsabile della rete: dr.ssa Marta Calligaris Mappa AAS2 Descrizione del territorio e della rete AAS2 Descrizione del territorio e della rete Descrizione della rete : 4 medici palliativisti
DettagliLa presa in carico infermieristica precoce in stroke unit. A cura di A. Molinaro
La presa in carico infermieristica precoce in stroke unit A cura di A. Molinaro Organizzazione mondiale sanità L ictus è una sindrome clinica caratterizzata da comparsa improvvisa di un deficit neurologico
DettagliQuota oraria e residenzialità. Rosa Versaci
Quota oraria e residenzialità Rosa Versaci CAVS ASL TO5 D.G.R 43-2578 del 9/12/2015 della Regione Piemonte Piano regionale di interventi straordinari finalizzato a rispondere in modo appropriato ed efficiente
DettagliXXXI SEMINARIO DEI LAGHI Ottobre 2010 PERCORSI PREFERENZIALI PER PERSONE ANZIANE FRAGILI TRA TERRITORIO E OSPEDALE: UN ESPERIENZA GENOVESE
XXXI SEMINARIO DEI LAGHI 14 16 Ottobre 2010 IL RAPPORTO DINAMCO TRA OSPEDALE E TERRITORIO PERCORSI PREFERENZIALI PER PERSONE ANZIANE FRAGILI TRA TERRITORIO E OSPEDALE: UN ESPERIENZA GENOVESE Anna Banchero
DettagliPDTA disfagia: Ruolo del Dietista
Corso PDTA DEL PAZIENTE DISFAGICO PER LA PREVENZIONE DELLA BRONCOPOLMONITE AB-INGESTIS A CHI E RIVOLTO Tutti i pazienti che presentano disfagia orofaringea, dovuta a compromissione della fase 0,1,2 oppure
DettagliAllegato 2 Carta dei servizi
Pag. 1 di 5 LEGALE RAPPRESENTENTE: 1 23/02/2015 Recepimento delibera 2659 Direttore Sanitario: LANA MAURO Le SPAGGIARI ANTONELLA SP LEGALE RAPPRESENTENTE: 0 10/12/2014 Prima emissione Direttore Sanitario:
DettagliPresentazione Servizio Distrettuale di Assistenza Residenziale (SDAR) di Gardone Riviera
DIREZIONE GENERALE SERVIZIO COMUNICAZIONE Viale Duca degli Abruzzi, 15 25124 Brescia Tel. 030.3838448 Fax 030.3838557 E-mail servizio.comunicazione@aslbrescia.it Presentazione Servizio Distrettuale di
DettagliPIANO ATTUATIVO LOCALE
REGIONE LAZIO AZIENDA UNITÀ SANITARIA LOCALE RIETI PIANO ATTUATIVO LOCALE 2008-2010 Allegato n 5 Percorsi organizzativi : 1. Punto Unico di accesso 2. Continuità dell Assistenza Direttori Distrettuali
DettagliIL RUOLO DEL LOGOPEDISTA
SOCIETÀ ITALIANA DI NEUROLOGIA Riunione annuale Umbro-Marchigiana Perugia 14 Dicembre 2018 IL RUOLO DEL LOGOPEDISTA NELLA STROKE UNIT Federica Lucia Galli Logopedista AOU Ospedali Riuniti di Ancona Dipartimento
DettagliPercorso Diagnostico Terapeutico e Assistenziale per Pazienti con Scompenso Cardiaco Assistenza Territoriale
Percorso Diagnostico Terapeutico e Assistenziale per Pazienti con Scompenso Cardiaco Assistenza Territoriale Roma 24 maggio 2013 Alessandro Fini Il cambiamento e l innovazione per la sostenibilità e l
DettagliCagliari, 16/10/2015 Dr EMILIO MONTALDO
Cagliari, 16/10/2015 Dr EMILIO MONTALDO - FAMIGLIA - CAREGIVER D - - - - - MEDICO DISTRETTO MEDICO SPECIALISTA INFERMIERE PRESIDI ASSISTENTE SOCIALE M P ON OS Quali i ruoli del Medico di Medicina Generale?
DettagliUNITÁ OPERATIVA CHIRURGIA TORACICA DIPARTIMENTO ONCOLOGICO
UNITÁ OPERATIVA CHIRURGIA TORACICA DIPARTIMENTO ONCOLOGICO 1/9 Attività L unità operativa di Chirurgia Toracica è ubicata presso gli ospedali Maggiore e Bellaria di Bologna. Essa svolge un attività finalizzata
DettagliValori assoluti di Incidenza e Prevalenza
Epidemiologia dello SC in RER 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 INC e PREV PER 1000 ABITANTI 30 25 20 15 16,2 18 19,6 21 21,9 23,3 24,1 24,8 25,2 25,3 25,6 25,8 10 5 0 3,3 3,1
DettagliLa programmazione delle Case della Salute nel Distretto Sud Est
La programmazione delle Case della Salute nel Distretto Sud Est Rossella Emanuele Dipartimento Cure Primarie Distretto Sud Est Modena 26 Gennaio 2013 La mappa delle case della salute del Distretto Sud
DettagliRIABILITAZIONE CURA PREVENZIONE CSM
RIABILITAZIONE CURA PREVENZIONE CSM CSM (Centro di Salute Mentale) E il centro di primo riferimento per i cittadini con Disagio Psichico Coordina, nell ambito territoriale, tutti gli interventi di prevenzione,
DettagliApplicazione delle metodologie delle Linee Guida nello sviluppo del Bilancio Sociale nelle Aziende del SSSR del Veneto
Applicazione delle metodologie delle Linee Guida nello sviluppo del Bilancio Sociale nelle Aziende del SSSR del Veneto - La rendicontazione dell area cittadini: esperienza dell Azienda Ulss n. 22 - Daniela
DettagliI disturbi della deglutizione e articolazione della parola nelle PSE. Suggerimenti per affrontarli
I disturbi della deglutizione e articolazione della parola nelle PSE. Suggerimenti per affrontarli Dott.ssa Lea Calò e dott.ssa Carolina Ausili Cefaro Dipartimento di Scienze Chirurgiche per le Patologie
Dettagli