RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA
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1 CONSORZIO PER LA GESTIONE DEI SERVIZI SOCIO-ASSISTENZIALI RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA 2015 E Consorzio per la gestione dei servizi socio-assistenziali tra i Comuni del Nord Astigiano Via Baroncini, ASTI Tel Fax info@pec.consorziocogesa.net - protocollo@consorziocogesa.net - P. IVA
2 INDICE FUNZIONI SOCIO ASSISTENZIALI - ATTIVITA ISTITUZIONALI - ATTIVITA INTERISTITUZIONALI ATTIVITA TERRITORIALI ORGANISMI DI INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA RELAZIONE PROGRAMMATICA PROGETTI - TITOLARITA PROPRIA - TITOLARITA ESTERNA RELAZIONE AL BILANCIO
3 FUNZIONI SOCIO ASSISTENZIALI ATTIVITA ISTITUZIONALI
4 SERVIZI PER MINORI
5 Scheda n. 1 Definizione Assistenza economica Riferimenti Legislativi Art. 18 della L.R. 1/2004; Regolamento per la compartecipazione degli utenti al costo dei servizi e per l erogazione di assistenza economica del CO.GE.SA. Finalità Destinatari Modalità di erogazione e fruizione Rapporti di rete con altri servizi Promuovere l autonomia di minori e famiglie in difficoltà, per il superamento di contingenti situazioni di emarginazione o di istituzionalizzazione. 1. Famiglie di carcerati ed ex carcerati (al massimo 6 mesi dopo la scarcerazione) con minori a carico; 2. Nuclei famigliari con orfani; 3. Famiglie a rischio sociale sottoposte a provvedimenti dell autorità giudiziaria. - Presentazione della domanda; - Raccolta della documentazione inerente al reddito e alle spese affrontate; - Istruzione della pratica e valutazione dell opportunità di erogare il contributo; - Erogazione del contributo in presenza dei requisiti previsti (dai regolamenti interni). Comune di residenza, organizzazioni di volontariato presenti nella singola realtà.
6 Scheda n. 2 Definizione Interventi socio assistenziali ex ONMI Riferimenti Legislativi L. 67/1993, L. R. 1/2004 Finalità Destinatari Eliminare le situazioni di rischio e di pregiudizio nella fascia materno infantile sostenendo: - minori di anni 18 appartenenti a famiglie bisognose; - gestanti bisognose e senza l appoggio della famiglia; - madri in difficoltà, in particolare nei primi anni di vita del minore. 1. Minori esposti all abbandono; 2. Gestanti in difficoltà; 3. Madri in difficoltà. Modalità di erogazione e fruizione - Presentazione della domanda; - Valutazione da parte del Servizio sulla base dei regolamenti interni; - Erogazione del contributo in presenza dei requisiti richiesti. Rapporti di rete con altri servizi Anagrafi comunali
7 Scheda n. 3 Definizione Interventi socio assistenziali per minori illegittimi riconosciuti dalla sola madre Riferimenti Legislativi L. 67/1993, L. R. 1/2004. Finalità Destinatari Sostenere le donne nella genitorialità monoparentale. Minori riconosciuti dalla sola madre sino al compimento del 16^ anno di età. Modalità di erogazione e fruizione - Presentazione della domanda; - Valutazione da parte del Servizio sulla base dei regolamenti interni; - Erogazione del contributo in presenza dei requisiti richiesti.
8 Scheda n. 4 Definizione Riferimenti Legislativi Finalità Destinatari Assistenza domiciliare Art. 18 e 45 della L.R. 1/2004; Regolamento del servizio di assistenza domiciliare del CO.GE.SA. Interventi diretti a nuclei famigliari con minori, versanti in stato di disagio e parziale o totale non autosufficienza anche temporanea. 1. Minori portatori di handicap; 2. Nuclei famigliari con minori a rischio; 3. Minori soggetti a provvedimenti dell autorità giudiziaria. Modalità di erogazione e fruizione - Presentazione della domanda da parte dell interessato; - Valutazione dell Assistente Sociale competente per il caso con presa visione di certificazione sanitaria, verbale di invalidità e documentazione reddituale per presa in carico; - Valutazione dell Assistente Sociale responsabile del Servizio di Assistenza Domiciliare per l erogazione dello stesso. Concorso dell utente in base al reddito. Rapporti di rete con altri servizi A.S.L. AT, Servizio di assistenza infermieristica domiciliare (ADI).
9 Scheda n. 5 Definizione Riferimenti Legislativi Finalità Destinatari Modalità di erogazione e fruizione Rapporti di rete con altri servizi Servizio Educativo Art. 45 Legge Regionale 1/2004, Regolamento del Servizio Educativo del CO.GE.SA. Affrontare le difficoltà dei minori mantenendoli, inserendoli o reinserendoli, nel loro ambiente familiare e sociale, promuovendo: - Le capacità educative della persona, della famiglia e della Comunità al fine di prevenire le situazioni a rischio di devianza o di emarginazione e quale alternativa alla istituzionalizzazione; - Lo sviluppo di competenze ed autonomie primarie e di base, considerando anche la possibilità di un inserimento in percorsi di formazione con l eventuale necessario sostegno. 1. Minori le cui famiglie si trovino in difficoltà temporanea ad esercitare la funzione educativa genitoriale; 2. Minori inseriti presso famiglie affidatarie; 3. Minori inseriti in presidi residenziali o in affidamento per i quali si ipotizza un progetto di rientro in famiglia; 4. Minori con famiglie multiproblematiche in situazione di emarginazione e disadattamento; 5. Minori in situazione di grave conflittualità genitoriale e contenziosi relativi all affidamento dei figli; 6. Minori per i quali l Autorità giudiziaria abbia disposto interventi di sostegno e di controllo delle condizioni familiari; 7. Minori disabili. - Presentazione della domanda all assistente sociale, o prescrizione dell intervento da parte dell Autorità Giudiziaria, o attivazione promozionale da parte dell assistente sociale stessa; - Presentazione della richiesta al Servizio Educativo; - Presa in carico del caso ed elaborazione del progetto individuale. Autorità Giudiziaria, A.S.L. AT, Scuole, Agenzie educative presenti sul territorio.
10 Scheda n. 6 Definizione Spazio neutro. Riferimenti Legislativi L. 184/83, L. 149/2001, L.R. 1/2004. Finalità Destinatari Modalità di erogazione e fruizione Rapporti di rete con altri servizi Tutelare il minore. Garantire il diritto di visita favorendo il riavvicinamento relazionale ed emotivo tra minori e adulti di riferimento, in uno spazio accogliente e sicuro, in presenza di un decreto dell Autorità Giudiziaria. 1. Genitori con una pesante conflittualità di coppia; 2. Genitori in presenza di decreti limitativi della potestà genitoriale; 3. Nuclei familiari multiproblematici. Richiesta dell Autorità Giudiziaria. Tribunale per i Minorenni, Tribunale Civile, S.O.C. di Neuropsichiatria Infantile dell A.S.L. AT, Regione Piemonte.
11 Scheda n. 7 Definizione Scuola Aperta Riferimenti Legislativi L.285/97, L. 328/00, L.R. 1/2004. Finalità Destinatari Modalità di intervento Rapporti di rete con gli altri Servizi Creare luoghi per la promozione di una socializzazione positiva che stimoli il valore dell autonomia e della responsabilità di bambini e ragazzi. Prevenire i rischi di isolamento ed il disagio in cui incorrono bambini e ragazzi quando si trovano a trascorrere il loro tempo libero senza precisi interessi e/o in assenza di figure adulte di riferimento. Creare sul territorio una presenza significativa di azioni orientate a garantire la possibilità di fare compiti e di giocare in spazi sicuri e alla presenza di personale qualificato, utilizzando come fondamento l esperienza comune del gioco e dello studio. Offrire interventi che, accompagnandosi alle attività istituzionali, funzionino come qualificato sostegno ai genitori nello svolgimento del loro delicato ruolo educativo. Minori residenti sul territorio del CO.GE.SA. inseriti nella scuola dell obbligo e loro famiglie. Per consentire la realizzazione di iniziative flessibili, applicabili a più realtà territoriali, il Consorzio interviene attraverso l erogazione di contributi finanziari. Cooperativa sociale Nuovi orizzonti, Comuni, Istituti Comprensivi, Direzioni didattiche, Associazioni di volontario.
12 Scheda n. 8 Definizione Estate Ragazzi Riferimenti Legislativi L.285/97, L. 328/00, L.R. 1/2004. Finalità Destinatari Modalità di intervento Rapporti di rete con gli altri Servizi Sostenere le Comunità locali nell organizzazione di attività estive in favore di minori. Favorire il crearsi di dinamiche relazionali e la nascita di gruppi spontanei per sostenere l aggregazione. Minori in età compresa tra i 6 ed i 14 anni residenti nei comuni del CO.GE.SA. Compartecipazione finanziaria del Consorzio per la realizzazione di iniziative ludico ricreative, inserite in un articolato programma di attività estive. Comuni, Associazioni di volontariato, Parrocchie e privati.
13 Scheda n. 9 Definizione Inserimento residenziale o semiresidenziale in presidi e comunità Riferimenti Legislativi Art. 18 e 45 della L.R. 1/2004 Finalità Destinatari Modalità di erogazione e fruizione Rapporti di rete con altri servizi Servizio rivolto a soggetti temporaneamente privi di un ambiente famigliare idoneo per i quali non è possibile disporre un affidamento, o soggetti ad autorità giudiziaria ai fini di assicurare loro il mantenimento, l educazione e l istruzione. Hanno carattere temporaneo. Gli interventi di inserimento sono rivolti a minori che non possono essere adeguatamente assistiti nell ambito della famiglia di appartenenza. - Rilevazione del bisogno; - Segnalazione all autorità giudiziaria (dove si rende necessario); - Provvedimento (eventuale) dell autorità giudiziaria; - Reperimento delle risorse; - Inserimento; - Verifica. Il pagamento della retta è a carico dell ente di competenza. Tribunale per i minorenni, S.O.C. di Neuropsichiatria Infantile, strutture e famiglie d appoggio
14 Scheda n. 10 Definizione Affidamenti Riferimenti Legislativi Legge 184/83, Art. 18 e 45 della L.R. 1/2004 Finalità Destinatari Modalità di erogazione e fruizione Rapporti di rete con altri servizi Assicurare a minori, temporaneamente privi di un ambiente famigliare idoneo, il mantenimento, l educazione e l istruzione presso famiglie o persone singole o comunità famigliari. Ridurre gli inserimenti di minori in comunità. Gli interventi di affidamento sono rivolti ai minori residenti sul territorio del Consorzio che non possono essere adeguatamente assistiti nell ambito della famiglia di appartenenza. Affidamento consensuale: - rilevazione del bisogno; - reperimento della risorsa affidataria; - comunicazione al Tribunale Ordinario; - inserimento e sostegno della famiglia affidataria; - sostegno della famiglia naturale; - verifica. Affidamento giudiziario: - rilevazione del bisogno; - segnalazione del caso al Tribunale per i Minorenni; - emanazione provvedimento dell Autorità Giudiziaria; - reperimento della risorsa affidataria; - inserimento e sostegno della famiglia affidataria; - sostegno della famiglia naturale; - verifica. N.B. E prevista l erogazione di un contributo economico da parte dell ente gestore alla famiglia affidataria. Tribunale per i Minorenni di Torino, Giudice Tutelare del Tribunale Ordinario, associazioni di famiglie affidatarie, S.O.C. di Neuropsichiatria Infantile dell A. S. L. AT.
15 Scheda n. 11 Definizione Ricerca e selezione Affidatari Riferimenti Legislativi Legge 184/83, Art. 18 e 45 della L.R. 1/2004 Finalità Destinatari Modalità di erogazione e fruizione Rapporti di rete con altri servizi Creare una banca dati di coppie e singoli disponibili all affidamento di minori in situazioni di disagio, eventualmente anche disabili, laddove esista disponibilità in tal senso. Promuovere una cultura di accoglienza dei minori in difficoltà valorizzando la famiglia come risorsa. I singoli e le coppie residenti sul territorio del Consorzio o in zone limitrofe che si dichiarano disponibili all affidamento. Informazione e preparazione degli interessati; Percorsi di conoscenza e selezione attraverso colloqui psicosociali; Inserimento delle risorse nella banca dati del Consorzio; Conduzione di gruppi di genitori affidatari o in attesa di abbinamento. Associazioni di famiglie affidatarie.
16 Scheda n. 12 Definizione Riferimenti Legislativi Finalità Destinatari Modalità di erogazione e fruizione Rapporti di rete con altri servizi Adozioni Legge n. 184/83; Legge n. 476/98; Legge n. 149/2001, Art. 45 Legge Regionale 1/2004; D.G.R del 21/12/2009 Garantire ad ogni minore il diritto a vivere, crescere ed essere educato nell ambito di una famiglia senza distinzione di sesso, di etnia, di età, di lingua, di religione. Coniugi coniugati, non separati neppure di fatto nel corso degli ultimi tre anni, idonei a educare, istruire e mantenere i minori che intendono adottare. - Acquisizione, da parte delle coppie, di informazioni, modulistica e calendario corsi presso il Servizio Sociale o il Tribunale per i Minorenni; - Partecipazione al corso formativo informativo per le coppie aspiranti all adozione; - Presentazione della domanda presso il Tribunale per i Minorenni; - Consegna della domanda protocollata dal T.M. presso i Servizi competenti; - Istruttoria della pratica attraverso colloqui e visita domiciliare; - Udienza della coppia presso il Tribunale dei Minori; - Emanazione del decreto di idoneità o inidoneità (Ad. Internazionale); - Abbinamento entro i tre anni di validità della domanda o no (Ad. Nazionale); - Vigilanza sull affidamento preadottivo o a rischio Giuridico. Tribunale per i Minorenni di Torino, S.O.C. Psicologia Adulti dell A.S.L. AT, S.O.C. di Neuropsichiatria Infantile dell A.S.L. AT, Servizi Sociali e Sanitari di provenienza dei minori, Comunità che ospitano i minori al momento dell abbinamento con la coppia, Enti Autorizzati.
17 SERVIZI PER DISABILI
18 Scheda n 1 Definizione Riferimenti Legislativi Finalità Destinatari Assistenza domiciliare Art. 18 e 47 della L.R. 1/2004; Regolamento del servizio di assistenza domiciliare del CO.GE.SA. Interventi diretti a portatori di handicap versanti in stato di disagio e parziale o totale non autosufficienza. Portatori di handicap fisici soli o inseriti in nuclei familiari non in grado di soddisfare adeguatamente i loro bisogni. Modalità di erogazione e fruizione - Presentazione della domanda da parte dell interessato o di chi ne è a conoscenza; - Valutazione dell Assistente Sociale competente per il caso con presa visione di certificazione sanitaria, verbale di invalidità e documentazione reddituale per presa in carico; - Valutazione dell Assistente Sociale responsabile del Servizio di Assistenza Domiciliare per l erogazione dello stesso. Concorso dell utente in base al reddito. Rapporti di rete con altri servizi A.S.L. AT, Servizio di assistenza infermieristica domiciliare (ADI)., Servizio di Psichiatria.
19 Scheda n. 2 Definizione Riferimenti Legislativi Finalità Destinatari Modalità di erogazione e fruizione Rapporti di rete con altri servizi Assistenza economica Art. 18 e 47 della L.R. 1/2004; Regolamento per la compartecipazione degli utenti al costo dei servizi e per l erogazione di assistenza economica del CO.GE.SA. Promuovere l autonomia dei disabili e delle loro famiglie in difficoltà, per il superamento di contingenti situazioni di emarginazione o di istituzionalizzazione. 1. Disabili soli o inseriti in nuclei familiari con reddito insufficiente; 2. Integrazione retta di quei disabili non autosufficienti inseriti in struttura in caso di reddito, proprio o dei familiari, insufficiente. Richiesta inoltrata dall interessato, l assistente sociale si fa portare la documentazione inerente al reddito e le spese affrontate. Si valuta l opportunità dell erogazione del contributo e se ne istruiscono le pratiche. A.S.L. AT, comune di residenza, organizzazioni di volontariato presenti nella singola realtà.
20 Scheda n. 3 Definizione Riferimenti Legislativi Finalità Destinatari Modalità di erogazione e fruizione Rapporti di rete con altri servizi Assegno di Cura Art. 46 della L.R. 1/2004 e D.G.R. 56/2010 Assegnazione risorse a sostegno della domiciliarità per non autosufficienze in lungoassistenza a favore di anziani e persone con disabilità con età inferiore a 65 anni. Promuovere l autonomia dei disabili e delle loro famiglie mediante interventi economici a sostegno della domiciliarità ed in alternativa alla istituzionalizzazione. Disabili soli o inseriti in nuclei familiari con età inferiore ai 65 anni. La richiesta di intervento, inoltrata dall interessato allo Sportello Unico Socio Sanitario territorialmente competente, sarà valutata dalla competente Commissione U.M.V.D. che provvederà a dare puntuale risposta. A.S.L. AT, comune di residenza.
21 Scheda n. 4 Definizione Inserimento presso Centri Diurni Riferimenti Legislativi L. 104/92 e s.m.i. e Art. 18 e 47 della L.R. 1/2004; Regolamento per l accesso ai presidi residenziali, semiresidenziali ed ai centri diurni destinati ad anziani non autosufficienti e disabili del CO.GE.SA. Finalità Destinatari Modalità di accesso e fruizione Rapporti di rete con altri servizi Servizio rivolto a soggetti portatori di handicap che necessitano di essere inseriti in una struttura semiresidenziale diurna in grado di rispondere alle esigenze delle varie tipologie di handicap mediante l elaborazione di progetti educativi finalizzati al recupero dell autonomia. Disabili. - Presentazione della domanda; - Valutazione da parte della U.M.V.D.; - Inserimento. Il pagamento della retta è a carico degli enti competenti (A.S.L. AT e Consorzio). Convenzioni con le gestioni dei presidi residenziali.
22 Scheda n. 5 Definizione Telesoccorso Riferimenti Legislativi L. 104/92 e s.m.i. e Art 47 Legge Regionale 1/2004; Regolamento del servizio di Telesoccorso del CO.GE.SA. Finalità Destinatari Modalità di erogazione e fruizione Rapporti di rete con altri servizi Fornire sorveglianza ad utenti disabili in modo che pur in condizioni di emergenza siano in grado di attivare una rete di soccorso. Disabili e loro famiglie. Mediante installazione di apposito impianto di telesoccorso applicato al normale apparecchio telefonico; Per utenti con invalidità accertata, la retta per il funzionamento e i costi di installazione sono a carico del CO.GE.SA. Convenzione con servizio di telesoccorso.
23 Scheda n. 6 Definizione Riferimenti Legislativi Finalità Inserimenti in Strutture Residenziali Legge 104/92 e successive modificazioni, Art. 18 e 47 L.R. 1/2004; Regolamento per l accesso ai presidi residenziali, semiresidenziali ed ai centri diurni destinati ad anziani non autosufficienti e disabili del CO.GE.SA. Offrire alla persona disabile un ambiente di vita idoneo e stimolante, in grado di mantenere e migliorare le capacità residue del soggetto, promuovendone anche l autonomia e l integrazione sociale. Destinatari Soggetti portatori di handicap, sia minorenni che maggiorenni, residenti nel territorio di competenza del Consorzio, le cui condizioni familiari e/o di salute non consentano più la permanenza presso il proprio domicilio. Modalità di erogazione e fruizione L interessato deve presentare apposita domanda alla competente Commissione U.M.V.D. dell ASL AT, la quale valuterà il caso dal punto di vista sia sanitario sia sociale ed individuerà una risorsa ritenuta idonea. Rapporti di rete con altri servizi A.S.L. AT; soggetti gestori dei presidi residenziali.
24 Scheda n. 7 Definizione Assistenza per disabili sensoriali Riferimenti Legislativi L. 67/93, art. 5; L. 284/97; L.R. 1/2004, art. 5. Finalità Destinatari Fornire al disabile sensoriale assistenza educativa e didattica al fine di supportare l integrazione scolastica, in ogni ordine e grado, e l integrazione sociale e lavorativa mediante l utilizzo di personale educativo con formazione specifica; Fornire il trasferimento di quelle abilità attraverso strategie relative alla dimensione comunicativa, linguistica, relazionale ed emotiva. Disabili sensoriali: - non vedenti; - non udenti; - pluriminorati in cui il deficit sensoriale sia prevalente. Modalità di erogazione e fruizione - Presentazione della domanda; - Valutazione da parte del Servizio; - Elaborazione di un progetto d intervento. Rapporti di rete con altri servizi A.S.L. AT di Asti, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituti Comprensivi, Direzioni Didattiche, Privato Sociale.
25 Scheda n. 8 Definizione Riferimenti Legislativi Servizio Educativo Art. 45 Legge Regionale 1/2004, Regolamento del Servizio Educativo del CO.GE.SA. Finalità Affrontare le difficoltà delle persone mantenendole, inserendole o reinserendole, per quanto possibile, nel loro ambiente familiare, sociale e lavorativo, promuovendo: - Le capacità educative della persona, della famiglia e della Comunità al fine di prevenire le situazioni a rischio di devianza o di emarginazione e quale alternativa alla istituzionalizzazione; - Lo sviluppo di competenze ed autonomie primarie e di base, considerando anche la possibilità di un inserimento in percorsi di formazione con l eventuale necessario sostegno; - Lo sviluppo di competenze ed abilità professionali utili a svolgere un lavoro. Destinatari Modalità di erogazione e fruizione Rapporti di rete con altri servizi 1. Adulti in situazione di disagio sociale; 2. Adulti disabili; 3. Disabili in età lavorativa con invalidità civile dal 46% al 100% e collocabili al lavoro; 4. Minori disabili. - Presentazione della domanda all assistente sociale, o prescrizione dell intervento da parte dell Autorità Giudiziaria, o attivazione promozionale da parte dell assistente sociale stessa; - Presentazione della richiesta al Servizio Educativo; - Presa in carico del caso ed elaborazione del progetto individuale. Autorità Giudiziaria, A.S.L. AT, Scuole, Agenzie educative presenti sul territorio, Centro per l Impiego, aziende locali.
26 Scheda n. 9 Definizione Riferimenti Legislativi Servizio Inserimenti Lavorativi Art. 47 Legge Regionale 1/2004, Regolamento del servizio educativo del CO.GE.SA. Finalità - Sostenere ed aiutare la persona a riconoscere le proprie risorse e far si che esse vengano ben utilizzate; - Far acquisire una maggiore fiducia ed autostima nel tempo di ricerca di un occupazione; - Favorire opportunità di inserimento formativo e lavorativo ai cittadini diversamente abili residenti nel territorio del Consorzio; - Sostenere ed aiutare le persone a diventare adulte, ad essere attive e/o a rimanere soggetti produttivi della società, coinvolgendosi con senso di responsabilità per acquisire, recuperare nuove potenzialità e per raggiungere la propria autonomia ed indipendenza; - Promuovere la partecipazione alle opportunità del tempo libero presenti nel territorio. Destinatari Soggetti disabili collocabili al lavoro, riconosciuti invalidi civili. Modalità di erogazione e fruizione - Presentazione della domanda all assistente sociale; - Presentazione della richiesta al Servizio Inserimenti Lavorativi; - Presa in carico del caso e stesura del progetto individuale; - Formazione sulle abilità e sulle competenze; - Segnalazione della persona al Centro per l Impiego Servizio Collocamento Mirato per l eventuale partecipazione ai gruppi di orientamento e formazione al lavoro; - Individuazione di un azienda ove poter favorire il tirocinio e/o l inserimento lavorativo; - Consolidamento dell attività lavorativa; - Verifica nel tempo delle condizioni di inserimento; - Consulenza pratiche amministrative. Rapporti di rete con altri servizi Provincia di Asti Centro per l Impiego, A.S.L. AT, Scuole, agenzie di socializzazione presenti sul territorio.
27 Scheda n 10 Definizione Riferimenti Legislativi Finalità Destinatari Modalità di erogazione e fruizione Servizio di integrazione sociale L.104/92, L. 162/98, Regolamento del Servizio per l integrazione di persone diversamente abili del CO.GE.SA. L inserimento sociale e scolastico delle persone disabili mediante interventi di assistenza individualizzata. Soggetti in situazione di handicap grave o gravissimi, certificati ai sensi della L. 104/92. Le segnalazioni e le richieste di interventi in ambito scolastico dovranno pervenire al Consorzio entro il mese di marzo di ogni anno. Esperite le verifiche circa il possesso dei requisiti di legge, il soggetto, dopo la valutazione da parte dell equipe multidisciplinare del CO.GE.SA preposta all analisi del caso ed alla definizione del progetto individualizzato, sarà ammesso al Servizio. Rapporti di rete con altri servizi Scuole dell infanzia Scuole primarie e secondarie, Aziende sanitarie locali e Centri di riabilitazione.
28 Scheda n 11 Definizione Ricovero di sollievo Riferimenti Legislativi L. 104/92, L. 162/98 Finalità Per ricoveri di sollievo si intendono ricoveri temporanei presso strutture residenziali previsti per garantire un periodo di riposo alle famiglie che assistono il disabile a casa e di non ricorrere al ricovero definitivo, oppure che improvvisamente non possono provvedere all assistenza per motivi di salute o altri motivi contingenti. Destinatari Soggetti in situazioni di handicap grave o gravissimo, certificati ai sensi della Legge 104/92 Modalità di erogazione e fruizione La richiesta deve essere presentata allo sportello socio sanitario presente sul territorio consortile e trasmessa alla competente commissione UMVD che valuterà lo stato di reale bisogno e disporrà il ricovero di sollievo. Rapporti di rete con altri Servizi ASL AT, Strutture residenziali - RAF per disabili di tipo A e B previste dall attuale normativa di settore (D.G.R. 230/97)
29 Scheda n 12 Definizione Riferimenti Legislativi Finalità Destinatari Modalità di erogazione e fruizione Attività di Tregua L. 104/92, L. 162/98, Disposizioni di Servizio Il Servizio Tregua offre sostegno alle famiglie che quotidianamente vivono il problema dell assistenza ad una persona disabile restituendo loro, almeno temporaneamente, la possibilità di vivere spazi propri. Questo garantisce continuità di assistenza alla persona disabile, al contempo, la possibilità per chi se ne prende cura nella quotidianità di ricaricarsi L attività di Tregua a favore di famiglie con persone diversamente abili è rivolta ad utenti individuati dal Servizio Sociale e prevede la loro permanenza, presso una struttura residenziale per tempi limitati. Il servizio è articolato nel corso dell anno solare e può prevedere anche il pernottamento Rapporti di rete con altri Servizi ASL AT, Strutture residenziali - RAF per disabili di tipo A e B previste dall attuale normativa di settore (D.G.R. 230/97)
30 SERVIZI PER ANZIANI
31 Scheda n. 1 Definizione Riferimenti Legislativi Finalità Destinatari Assistenza domiciliare Art. 18 e 50 della L.R. 1/2004; Regolamento del servizio di assistenza domiciliare del CO.GE.SA. Interventi diretti a nuclei familiari con anziani versanti in stato di disagio e parziale o totale non autosufficienza anche temporanea. Anziani autosufficienti, parzialmente o totalmente non autosufficienti, soli o inseriti in nuclei familiari non in grado di soddisfare adeguatamente i loro bisogni. Modalità di erogazione e fruizione - Presentazione della domanda da parte dell interessato o di chi ne è a conoscenza; - Valutazione dell Assistente Sociale competente per il caso con presa visione di certificazione sanitaria, verbale di invalidità e documentazione reddituale per presa in carico; - In caso di anziani non autosufficienti, parziali o totali, la presa in carico è subordinata alla valutazione dell U.V.G.; - Valutazione dell Assistente Sociale responsabile del Servizio di Assistenza Domiciliare per l erogazione dello stesso; - Concorso dell utente in base al reddito. Rapporti di rete con altri servizi A.S.L. AT, Servizio di assistenza infermieristica domiciliare (ADI).
32 Scheda n. 2 Definizione Riferimenti Legislativi Finalità Destinatari Modalità di erogazione e fruizione Rapporti di rete con altri servizi Assistenza economica Art. 18 e 50 della L.R. 1/2004; Regolamento per la compartecipazione degli utenti al costo dei servizi e per l erogazione di assistenza economica del CO.GE.SA. Promuovere l autonomia degli anziani e delle famiglie in difficoltà, per il superamento di contingenti situazioni di emarginazione o di istituzionalizzazione. Anziani non autosufficienti in difficoltà socio-economica Integrazione retta ad anziani non autosufficienti inseriti in struttura in caso di reddito proprio o dei familiari insufficiente. In seguito alla richiesta inoltrata dall interessato, l assistente sociale si fa portare la documentazione inerente al reddito e le spese affrontate. Si valuta l opportunità dell erogazione del contributo e se ne istruiscono le pratiche. Comune di residenza, organizzazioni di volontariato presenti nella singola realtà.
33 Scheda n. 3 Definizione Riferimenti Legislativi Finalità Destinatari Modalità di erogazione e fruizione Rapporti di rete con altri servizi Assegno di Cura Art. 49 della L.R. 1/2004 e D.G.R. 39/2009 Riordino delle prestazioni di assistenza tutelare socio-sanitaria ed istituzione del contributo economico a sostegno della domiciliarità per la lungoassistenza di anziani non autosufficienti. Promuovere la domiciliarità degli anziani in difficoltà, mediante interventi economici alternativi alla istituzionalizzazione. Anziani non autosufficienti in difficoltà socio-economica di età superiore ai 65 anni. La richiesta di intervento, inoltrata dall interessato allo Sportello Unico Socio Sanitario territorialmente competente, sarà valutata dalla competente Commissione U.V.G. che provvederà a dare puntuale risposta. A.S.L. AT, comune di residenza.
34 Scheda n. 4 Definizione Riferimenti Legislativi Finalità Destinatari Modalità di erogazione e fruizione Rapporti di rete con altri servizi Inserimenti in presidi S.A. residenziali Art. 18 e 50 L.R. 1/2004; Regolamento per l accesso ai presidi residenziali, semiresidenziali ed ai centri diurni destinati ad anziani non autosufficienti e disabili del CO.GE.SA. Valutazione sociale dell anziano da inserire in una struttura per non autosufficienti da allegare alla valutazione medica del medico di medicina legale. Anziani non autosufficienti per cui è previsto l inserimento in una struttura per non autosufficienti. L assistente sociale verifica la situazione socio-economica dell anziano presso il domicilio dello stesso, preferibilmente alla presenza dei parenti. A.S.L. AT.
35 Scheda n. 5 Definizione Riferimenti Legislativi Finalità Destinatari Modalità di erogazione e fruizione Rapporti di rete con altri servizi Telesoccorso Art 50 Legge Regionale 1/2004; Regolamento del servizio di telesoccorso del CO.GE.SA. Fornire sorveglianza ad utenti anziani con particolari problemi di salute (ad esempio gravi patologie cardiovascolari) in modo che pur in condizioni di emergenza siano in grado di attivare una rete di soccorso. Anziani parzialmente o non autosufficienti. Mediante installazione di apposito impianto di telesoccorso applicato al normale apparecchio telefonico. Per utenti con invalidità accertata, la retta per il funzionamento e i costi di installazione sono a carico del CO.GE.SA. Convenzione con servizio di telesoccorso.
RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA
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