Vivere bene insieme: regole, relazioni, prevenzione del bullismo
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- Mariangela Lazzari
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1 PROGETTO 6 Vivere bene insieme: regole, relazioni, prevenzione del bullismo Dati generali Responsabile (i) operativo (i) del progetto (Nome, Cognome, formazione prof., funzione) Dr. Andrea MANGONE, PhD - Psicologo dello Sviluppo e dell Educazione Dottore di Ricerca in Psicologia dello Sviluppo e dell Educazione N. tel. del responsabile/persona di riferimento Tel e Fax Cell. 339/ Indirizzo del responsabile/pers. di riferimento Istituzione responsabile che conduce /coordina il progetto psy@andreamangone.it andrea.mangone.487@psypec.it Nuovo Data e versione del progetto Riproposto Versione aggiornata 1. Tema Qual è l area d intervento affrontata dal progetto? alimentazione e attività fisica (sovrappeso o obesità, sicurezza alimentare, dieta/aspetti nutrizionali) affettività, sessualità e relazione dipendenze patologiche (alcol, fumo, farmaci, droghe, doping, gioco d azzardo patologico, internet e video games) salute mentale/benessere psicofisico (bullismo, cultura dello stigma, disturbi del comportamento alimentare) long life e wide life education in un sistema formativo territoriale integrato altro 2. Beneficiari Alunni Infanzia Insegnanti Infanzia Alunni Primaria Insegnanti Primaria Alunni Secondaria I Insegnanti Secondaria I Alunni Secondaria II Insegnanti Secondaria II Genitori Personale non docente Altro
2 3. Presentazione sintetica del progetto Negli ultimi anni ricerche e fatti di cronaca hanno messo in luce che comportamenti violenti e atti di bullismo hanno come protagonisti ragazzi sempre più giovani, fin dall età della scuola primaria; inoltre, è sempre più evidente la difficoltà di insegnare ai bambini il rispetto delle regole di vita comunitaria, che, unite a un adeguata gestione delle relazioni interpersonali, sono alla base del benessere psicosociale dell individuo nella società e quindi, ancor prima, del bambino a scuola. Questo progetto intende condurre i bambini a: acquisire la consapevolezza dell importanza del rispetto delle regole e delle persone come modo per vivere bene insieme; acquisire strategie per relazionarsi correttamente con i coetanei, all interno della classe come palestra per più ampie relazioni sociali fuori; infine, prevenire comportamenti antisociali nei confronti dei coetanei, comportamenti i quali rischiano di sfociare nel fenomeno del bullismo. La metodologia è di tipo interattivo e si avvale di strumenti adeguati all età dei bambini, quali: giochi di movimento, giochi di ruolo, proiezione di filmati, disegno, drammatizzazione, narrazione, circle time, incontri con esperti esterni. Ci si avvale di un personaggio di fantasia (l ape Anita), della quale si racconteranno ai bambini le vicende (la storia è stata appositamente scritta dallo psicologo proponente) durante gli incontri. Un importante ruolo nel progetto è ricoperto dalle Forze dell Ordine locali, che avranno il compito di farsi conoscere e sensibilizzare i bambini a rivolgersi a loro quando necessario. 4. Struttura del progetto Per le classi 2ª e 3ª della scuola primaria Fasi Obiettivi Azioni Risultati attesi Fase 1 Presentazione del progetto; coinvolgimento dei soggetti che fanno parte del contesto. Incontro con il dirigente scolastico e gli insegnanti di classe, presentazione del progetto, finalità, modalità di azione, calendarizzazione degli incontri con le classi, segnalazione di eventuali situazioni particolari o Da parte del dirigente scolastico e degli insegnanti: partecipazione attiva e conoscenza del progetto. Da parte dello psicologo: conoscenza del contesto.
3 problematiche. Fase 2 Familiarizzazione dei bambini e analisi del contesto. Primo incontro con la classe: giochi di conoscenza reciproca; presentazione del progetto ai bambini; test della nomina dei pari; presentazione del personaggio dell ape Anita e inizio della sua storia. Da parte dei bambini: familiarizzazione con lo psicologo e interessamento all attività proposta. Da parte dello psicologo e degli insegnanti: conoscenza della struttura delle relazioni in classe e di eventuali casi di bambini isolati. Fase 3 Obiettivo 3A: Comprendere le motivazioni che stanno alla base dell imposizione di regole in un contesto sociale. Obiettivo 3B: Conoscere le emozioni in gioco nei rapporti interpersonali in presenza di diversi comportamenti reciproci. «Il supermercato delle regole»: andiamo alla scoperta delle regole gironzolando in un immaginario supermercato che le espone al pubblico. Che cosa sono le regole e perché esistono. «Il giardino delle emozioni»: andiamo alla scoperta delle emozioni passeggiando in personale il rispetto delle regole e l attenzione a che il rispetto avvenga da parte di tutti. personale il rispetto per i coetanei.
4 Obiettivo 3C: Scoprire le diversità e imparare a considerarle una ricchezza. un immaginario giardino in cui esse sono rappresentate con alberi diversi. Quali sono le emozioni principali che le persone sperimentano. Quali emozioni possiamo sperimentare quando siamo con altri. personale il rispetto e la valorizzazione delle diversità nelle persone, imparare a collaborare tra pari. «Lo studio del pittore»: diversità e caratteristiche delle persone con la metafora dei diversi colori utilizzati da un pittore per dipingere un bellissimo quadro. Perché le persone sono diverse e perché è una cosa buona che non siano tutte uguali. L importanza di pensare in termini di «caratteristiche» e non di pregi e difetti.
5 Fase 4 Valutazione dell intervento (grado di soddisfazione rispetto al progetto realizzato). Ultimo incontro con la classe: seconda somministrazione del test della nomina dei pari; impressioni a caldo sul progetto (focus-group); riflessione su quanto è stato appreso; osservazioni libere. Consapevolezza dei soggetti rispetto al progetto. Fase 5 Chiusura del progetto. Incontro con il dirigente scolastico e gli insegnanti: verifica del progetto con particolare riferimento a punti di forza e nodi problematici, libere osservazioni. Consapevolezza rispetto al cammino percorso, consapevolezza da parte degli insegnanti del lavoro svolto con i bambini. Per una singola classe (o accorpamento di classi) di un plesso scolastico sono dunque previste 14 ore di presenza dello psicologo, più i tempi che gli insegnanti liberamente si daranno per la prosecuzione del lavoro in autonomia. Per ogni classe (o accorpamento di classi) in più dello stesso plesso occorre aggiungere 10 ore (attività dello psicologo in classe). Su richiesta della scuola, è possibile organizzare un incontro destinato ai genitori (ulteriori 2 ore) per esporre quanto fatto con i bambini e per rispondere a domande, dubbi e curiosità sui temi trattati.
6 Per le classi 4ª e 5ª della scuola primaria e 1ª della scuola secondaria di I grado Fasi Obiettivi Azioni Risultati attesi Fase 1 Presentazione del progetto; coinvolgimento dei soggetti che fanno parte del contesto. Incontro con il dirigente scolastico e gli insegnanti di classe, presentazione del progetto, finalità, modalità di azione, calendarizzazione degli incontri con le classi, segnalazione di eventuali situazioni particolari o problematiche. Da parte del dirigente scolastico e degli insegnanti: partecipazione attiva e conoscenza del progetto. Da parte dello psicologo: conoscenza del contesto. Fase 2 Familiarizzazione dei bambini e analisi del contesto. Primo incontro con la classe: giochi di conoscenza reciproca; presentazione del progetto ai bambini; test della nomina dei pari; presentazione del personaggio dell ape Anita e inizio della sua storia. Da parte dei bambini: familiarizzazione con lo psicologo e interessamento all attività proposta. Da parte dello psicologo e degli insegnanti: conoscenza della struttura delle relazioni in classe e di eventuali casi di bambini isolati. Fase 3 Obiettivo 3A: Comprendere le motivazioni che stanno alla base dell imposizione di regole in un contesto sociale. «L officina delle regole»: smontiamo e rimontiamo le regole per capirne meglio l utilità e il funzionamento. L importanza di rispettare e far rispettare le regole; alcune fonti di regole che tutti conosciamo; le regole nei giochi. personale il rispetto delle regole e l attenzione a che il rispetto avvenga da parte di tutti.
7 Fasi Obiettivi Azioni Risultati attesi Obiettivo 3B: Comprendere la necessità di collaborare per la riuscita di un progetto comune. «Lo studio televisivo»: comunicare e lavorare insieme attraverso la metafora dello studio televisivo. L importanza della comunicazione e dell interazione con i compagni di classe; come si lavora insieme. personale la collaborazione tra pari, anche in classe. Obiettivo 3C: Conoscere le emozioni in gioco nei rapporti interpersonali in presenza di diversi comportamenti reciproci. Obiettivo 3D: Scoprire modalità di relazione diverse e fare esperienza di ruoli all interno dei gruppi sociali. Scoprire le diversità e imparare a considerarle una ricchezza. «La compagnia teatrale»: ruoli e caratteristiche di sé e degli altri per realizzare uno spettacolo teatrale. Conoscenza di sé e conoscenza degli altri: caratteristiche e ruoli di ciascuno nel piccolo gruppo e in classe. Le emozioni in gioco nei rapporti interpersonali. Tempi: 2 incontri di 2 ore ciascuno (4 ore totali). personale il rispetto e la valorizzazione delle diversità nelle persone, imparare a collaborare tra pari. Obiettivo 3E: Comprendere le conseguenze dei comportamenti negativi nei confronti dei pari (bullismo), sia «Un articolo di cronaca»: alla scoperta del bullismo per scrivere un articolo per un giornale immaginario. Sensibilizzazione dei bambini al problema del bullismo, imparare a parlarne e a rivolgersi a chi può fornire aiuto.
8 Fasi Obiettivi Azioni Risultati attesi di tipo psicologico che giuridico. Come si arriva al bullismo e come evitarlo. Che cosa succede quando ci sono fenomeni di bullismo: ruolo dei pari, degli adulti, delle forze dell ordine. Tempi: un incontro di 2 ore + visita della classe a Questura o caserma dei Carabinieri della durata di 2 ore (4 ore totali). Fase 4 Valutazione dell intervento (grado di soddisfazione rispetto al progetto realizzato). Ultimo incontro con la classe: seconda somministrazione del test della nomina dei pari; impressioni a caldo sul progetto (questionario semistrutturato); riflessione su quanto è stato appreso; osservazioni libere. Consapevolezza dei soggetti rispetto al progetto. Fase 5 Chiusura del progetto. Incontro con il dirigente scolastico e gli insegnanti: verifica del progetto con particolare riferimento a punti di forza e nodi problematici, libere osservazioni. Consapevolezza rispetto al cammino percorso, consapevolezza da parte degli insegnanti del lavoro svolto con i bambini. Per una singola classe (o accorpamento di classi) di un plesso scolastico sono dunque previste 20 ore di presenza dello psicologo, più i tempi che gli insegnanti liberamente si daranno per la prosecuzione del lavoro in autonomia. Per ogni classe
9 (o accorpamento di classi) in più dello stesso plesso occorre aggiungere 16 ore (attività dello psicologo in classe). Nel computo delle ore è compresa la visita (della durata di 2 ore) presso la Questura o la caserma dei Carabinieri di Aosta, che verrà organizzata sulla base della disponibilità delle due istituzioni medesime. Su richiesta della scuola, è possibile organizzare un incontro destinato ai genitori (ulteriori 2 ore) per esporre quanto fatto con i bambini e per rispondere a domande, dubbi e curiosità sui temi trattati. 5. Valutazione Per la valutazione di efficacia dell intervento è prevista l utilizzazione di tre modalità e rispettivi strumenti: 1. test di nomina dei pari, per evidenziare la struttura delle relazioni tra compagni di classe e la presenza di eventuali casi di bambini isolati, prima e dopo l attuazione del progetto; 2. strumenti liberamente scelti dagli insegnanti durante l attività curricolare (temi, frasi, racconti, poesie, disegni, ), per valutare quanto appreso e interiorizzato di volta in volta; 3. focus-group (per i bambini di 2ª e 3ª) o questionario semi-strutturato (per i bambini di 4ª e 5ª primaria e 1ª secondaria di I grado) finale, per valutare il livello di apprendimento globale rispetto ai temi affrontati e il grado di soddisfazione rispetto al progetto. 6. Risorse 1. Dott. Andrea Mangone, Psicologo dello sviluppo e dell educazione, Dottore di ricerca in Psicologia dello sviluppo e dell educazione. 2. Personale in forza nella Polizia di Stato o nell Arma dei Carabinieri, a seconda che si organizzi la visita, rispettivamente, alla Questura oppure alla caserma dei Carabinieri di Aosta. 3. Insegnanti dell area antropologica della classe coinvolta; in particolare, è auspicabile il coinvolgimento degli insegnanti di Italiano e di Educazione all immagine / Educazione artistica.
10 7. Piano finanziario generale Per le classi 2ª e 3ª di scuola primaria TIPOLOGIA SPESA VOCE DI COSTO IMPORTO Spese di personale Incontri con lo psicologo per una singola classe (o accorpamento di classi) di un plesso scolastico: 60,00 14 ore 677,00 Incontri con lo psicologo per ogni classe (o accorpamento di classi) in più dello stesso plesso: 60,00 10 ore 483,00 Incontro con lo psicologo per i genitori (eventuale) 60,00 2 ore 97,00 Spese di trasferta Viaggi da Aosta alla sede del plesso scolastico 0,25/km + eventuale pedaggio autostradale Per le classi 4ª e 5ª di scuola primaria e 1ª di scuola secondaria di I grado TIPOLOGIA SPESA VOCE DI COSTO IMPORTO Spese di personale Incontri con lo psicologo per una singola classe (o accorpamento di classi) di un plesso scolastico: 60,00 20 ore 967,00
11 Incontri con lo psicologo per ogni classe (o accorpamento di classi) in più dello stesso plesso: 60,00 16 ore 774,00 Incontro con lo psicologo per i genitori (eventuale) 60,00 2 ore 97,00 Spese di trasferta Viaggi da Aosta alla sede del plesso scolastico 0,25/km + eventuale pedaggio autostradale Tutte le spese indicate sono a carico dell istituzione scolastica interessata. La visita alla Questura o caserma dei Carabinieri di Aosta non dovrebbe comportare alcun costo aggiuntivo, in quanto normalmente si tratta di un servizio alle scolaresche svolto a titolo gratuito.
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