I. Dati su enti e centri

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1 1 Censimento delle iniziative per allievi stranieri inseriti nei corsi di Obbligo di Istruzione e Formazione Professionale a.f. 2007/08 REPORT DI RICERCA Sintesi dei risultati di un indagine della Provincia di Torino e dell Università degli Studi di Torino Dipartimento di Scienze Sociali (a cura di Mariagrazia Santagati) I. Dati su enti e centri Il censimento ha coinvolto complessivamente 15 agenzie formative, per un totale di 44 Centri Servizi Formativi. Tab. 1 Enti di formazione, numero e collocazione dei centri Enti di formazione Numero centri Di cui a Torino In provincia Casa di Carità Arti e Mestieri Ciofs Piemonte CSEA CNOS-FAP IAL CISL Piemonte Engim Piemonte CIAC Enaip Piemonte Formont Immaginazione e lavoro II. RR. Salotto e Fiorito Associazione Scuole Tecniche San Carlo CFIQ Ente scuola CIPET Agenzia formativa Ghirardi Totale Il 40,9 dei CSF è situato nel Comune di Torino, mentre il restante 59,1 è collocato negli altri comuni della Provincia di Torino. Tab. 2 Ruolo nell ente o nel CSF dei compilatori dei questionari Ruoli V.A. Direttore / responsabile di centro 12 27,3 Coordinatore corsi / coordinatore di sede / responsabile didattico 9 20,4 Supervisore migranti 7 16,1 Responsabile ufficio piano corsi 6 13,6 Progettista / responsabile di progetto 3 6,8 Responsabile area orientamento / orientatore 2 4,5 Segreteria 2 4,5 Tutor 2 4,5 Responsabile corso 1 2,3 Totale II. Caratteristiche degli allievi stranieri presenti nei corsi per l assolvimento dell obbligo di Istruzione e Formazione Professionale Il 78,8 delle classi attivate per assolvimento dell obbligo di Istruzione e Formazione Professionale (OIF) sono frequentate anche da allievi stranieri (si tratta di 291 classi su 369) (TAB. 3).

2 2 Le percentuali oscillano tra Centri in cui il 100 delle classi di corsi OIF hanno una presenza di allievi stranieri e Centri in cui circa la metà delle classi è frequentata da stranieri. Tab. 3 Classi attivate in corsi OIF e allievi iscritti nei corsi OIF (italiani e non) a.f. 2007/08 Enti di formazione N classi OIF N classi OIF frequentate da allievi stranieri Incidenza classi con allievi stranieri N totale allievi iscritti nei corsi OIF N allievi stranieri nell OIF Incidenza allievi stranieri A. F. Ghirardi ,2 Scuole Tecniche S. Carlo ,6 Casa di carità Arti e Mestieri , ,5 CFIQ ,5 CIAC , ,0 Ciofs Piemonte , ,7 CNOS-FAP , ,3 CSEA , ,2 Enaip Piemonte , ,8 Engim Piemonte , ,0 Ente Scuola CIPET ,1 Formont , ,7 IAL CISL Piemonte ,1 II. RR. Salotto e Fiorito , ,2 Immaginazione e lavoro , ,8 Totale , ,1 Complessivamente, su 6302 allievi iscritti nei corsi OIF 955 sono stranieri (e rappresentano in media il 15,1). L incidenza percentuale degli allievi stranieri varia da un minimo di 4,2 ad un massimo del 26,6 nelle differenti agenzie formative. In totale in 14 agenzie formative su 15 oltre 10 allievi ogni 100 sono stranieri, in 6 agenzie formative sono presenti almeno 20 allievi stranieri ogni 100 studenti. Il 62,3 degli allievi stranieri frequenta corsi in CSF situati nel Comune di Torino, mentre il 37,7 è iscritto a CSF degli altri comuni della Provincia di Torino. Per una descrizione più approfondita delle caratteristiche degli allievi stranieri, è necessario sottolineare che: o Il 72,8 ( i ¾) degli allievi stranieri è di genere maschile (TAB. 4). o In 11 agenzie formative l incidenza percentuale dei allievi maschi nei corsi è molto rilevante (dal 62,1 fino al 100); solo in 4 agenzie la percentuale delle femmine supera quella dei maschi. Tab. 4 Allievi con cittadinanza non italiana per genere di appartenenza Enti di formazione N allievi stranieri N allievi stranieri Incidenza maschi maschi femmine Ente Scuola CIPET CNOS-FAP ,3 Enaip Piemonte CSEA ,7 Agenzia Formativa Ghirardi ,2 Casa di carità Arti e mestieri ,5 Associazione Scuole Tecniche San Carlo ,7 Formont ,2 CIAC ,1 Engim Piemonte IAL CISL Piemonte ,1 II. RR. Salotto e Fiorito Ciofs Piemonte ,4 CFIQ ,3 Immaginazione e lavoro ,0

3 3 Totale ,8 o o o Rispetto alle aree di provenienza (TAB. 5), il 77 (¾) degli allievi stranieri proviene dall Est Europa (46,9) e dal Nord Africa (30,1). Le diverse nazionalità sono distribuite in modo differenziato nelle diverse agenzie formative (TAB. 6). Per quanto riguarda la prima nazionalità (in termini di numerosità), in 30 CSF la maggioranza di allievi proviene dalla Romania, in 11 centri dal Marocco, in 1 CSF dalla Cina. Tab. 5 Allievi con cittadinanza non italiana per aree di provenienza Aree di provenienza N allievi stranieri (V.A.) Est Europa ,9 Nord Africa ,1 America Latina ,7 Asia 53 5,7 Africa subsahariana 41 4,4 Altro 2 0,2 Totale Tab. 6 Allievi con cittadinanza non italiana per aree di provenienza e per enti di formazione Enti di formazione Nord Africa Africa subsahari ana America Latina Est Europa Associazione Scuole Tecniche San Carlo Ciofs Piemonte Casa di carità Arti e mestieri CSEA Engim Piemonte Ente Scuola CIPET IAL CISL Piemonte Immaginazione e lavoro CFIQ Enaip Piemonte II. RR. Salotto e Fiorito CIAC Formont CNOS-FAP Agenzia Formativa Ghirardi Totale Asia Altro o Nel complesso, nella compilazione del questionario sono state indicate 32 differenti nazionalità, tra le prime cinque degli allievi stranieri presenti nei CSF (TAB. 7). o Tra le presenze più numerose: 358 allievi romeni, 240 marocchini, 56 peruviani, 42 albanesi, 21 cinesi. Tab. 7 Prime cinque nazionalità degli allievi con cittadinanza non italiana nei CSF Nazionalità Tot Afghanistan Albania Algeria Argentina Bolivia Bosnia Brasile Burkina Faso Camerun Cina Congo Costa d Avorio

4 4 Cuba Ecuador Egitto Etiopia Filippine Ghana Kossovo Macedonia Marocco Moldavia Nigeria Perù Romania San Salvador Santo Domingo Senegal Serbia Somalia Tunisia Ucraina Ulteriori dati raccolti sugli allievi stranieri riguardano: o il luogo di nascita (TAB. 8) l 87,4 degli allievi con cittadinanza non italiana è nato all estero (in pfpm), mentre il 10 è rappresentato dai nati in Italia da genitori stranieri; o la condizione familiare (TAB. 9) oltre la metà degli allievi (57,9) vive in una famiglia nucleare, ma sono rilevanti le percentuali di studenti che vivono in famiglie monoparentali (28,4) e di minori non accompagnati (13,7); o il percorso scolastico pregresso (TAB. 10) la metà degli allievi stranieri (50,8) iscritti ai corsi OIF proviene direttamente dalla scuola media; seguono coloro che hanno effettuato un passaggio alla FP dalla scuola superiore (16,8), nonché gli allievi che si sono iscritti dopo aver frequentato un CTP (13,1) e gli adolescenti neo arrivati in Italia, provenienti da una scuola estera (13,1). o Sono 184 (su 955) gli allievi stranieri che frequentano CTP e CSF. Per il 96,9 dei CSF, la motivazione nella frequenza del CTP concerne l acquisizione della licenza media. Tab. 8 Allievi con cittadinanza non italiana per luogo di nascita Luogo di nascita V.A. Nati in Italia 95 9,5 Nati all estero (paesi a forte pressione migratoria) ,4 Nati all estero (non in paesi a forte pressione migratoria 31 3, Tab. 9 Allievi con cittadinanza non italiana per condizione familiare Condizione familiare V.A. Presenti in Italia con entrambi i genitori ,9 Presenti in Italia con un solo genitore ,4 Minori non accompagnati ,7 Totale Tab. 10 Allievi con cittadinanza non italiana per provenienza scolastica Provenienza scolastica V.A. Provenienti da una scuola secondaria di I grado italiana ,8 Provenienti da una scuola secondaria di II grado italiana ,8 Provenienti da un CTP ,1 Provenienti da una scuola estera ,1 Provenienti da un agenzia formativa italiana 49 6,2 Totale Tab. 11 Allievi stranieri frequentati i corsi OIF e in parallelo un CTP

5 5 Allievi stranieri frequentanti CTP V.A. Comune di Torino ,8 Altri comuni della Provincia di Torino 61 20,2 Totale Rispetto alla descrizione specifica dei corsi OIF frequentati da un utenza straniera Tab. 12 Tipo di corsi in cui sono inseriti gli allievi stranieri Durata dei corsi V.A. Triennale 57 40,4 Biennale 55 39,0 Annuale 29 20,6 Tot Per quanto riguarda i settori professionali (TAB. 13) nei quali sono maggiormente presenti gli allievi stranieri, si tratta in prevalenza di corsi per operatore elettrico (23), operatore meccanico (19), operatore dei servizi all impresa (18), operatore dei trattamenti estetici (17), operatore dei servizi ristorativi (13). Tra i corsi IAPP, i più frequentati da allievi stranieri sono di indirizzo acconciatura/estetica (9). Tab. 13 Settori professionali dei corsi in cui sono inseriti gli allievi stranieri Settore professionale N corsi Operatore elettrico 23 Operatore meccanico 19 Operatore dei servizi all impresa 18 Operatore dei trattamenti estetici 17 Operatore servizi ristorativi 13 Operatore impiantista termoidraulico 4 Operatore meccanico ed elettronico 4 Operatore dell alimentazione 3 Operatore grafico 3 Operatore abbigliamento 2 Operatore elettronico 2 Operatore falegnameria 2 Operatore edile 1 Operatore oreficeria 1 IAPP Acconciatura / estetica 9 IAPP Banco bar 3 IAPP Servizi all impresa 3 IAPP Elettromeccanico meccanico 2 IAPP Gelateria e al. 2 IAPP Riparazioni auto 2 IAPP Servizi ristorazione 2 IAPP Manutentore civile 1 IAPP Pacchetti applicativi, magazzino 1 IAPP Serramentistica 1 IAPP - Vendita, servizio bar e al. 1 IAPP Vendite 1 Per ciò che concerne la composizione delle classi, l 84,3 dei corsi è caratterizzato da classi composte prevalentemente di allievi italiani. Sono 10 i corsi (su 141) con classi di metà italiani e metà stranieri (in 9 CSF - 7 agenzie formative): 1 di durata triennale, 7 di durata biennale, 2 di durata annuale. I settori professionali sono vari: operatore meccanico (2), operatore elettrico (2), operatore edile (1), operatore dell alimentazione (1), operatore dei servizi all impresa (1), operatore dell abbigliamento (1), IAPP Pacchetti applicativi, magazzino (1), IAPP Servizi ristorazione (1). Sono 11 i corsi (su 141) con classi con composizione prevalentemente di stranieri (in 10 CSF - 5 agenzie formative): 1 di durata triennale, 5 di durata biennale, 6 di durata annuale.

6 6 Settori professionali prevalenti: operatore meccanico (4), operatore elettrico (1), corsi IAPP con vari indirizzi - servizi ristorazione, riparazioni auto, serramentistica, servizi all impresa, manutentore civile (6). Per quanto riguarda il percorso formativo complessivo degli allievi stranieri o Tra i ritirati e tra coloro che hanno frequentato meno dei 2/3 delle lezioni, sono prevalenti gli italiani per il 61,4 dei CSF. Circa il 35 del campione sostiene che ritiri e frequenza scarsa caratterizzino, in egual misura, sia italiani sia stranieri (TAB ). Tab. 14 Nell ambito dei corsi per l assolvimento dell obbligo, i ritiri avvengono In misura maggiore tra gli italiani 61,4 In egual misura tra studenti italiani e stranieri 34,1 In misura maggiore tra gli stranieri 4,5 Tab. 15 Rispetto alla frequenza dei corsi, tra coloro che hanno frequentato meno dei 2/3 delle lezioni si trovano In misura maggiore tra gli italiani 56,8 In egual misura tra studenti italiani e stranieri 36,4 In misura maggiore tra gli stranieri 6,8 o Oltre il 90 del campione afferma che la probabilità di arrivare/ottenere la qualifica al termine del corso e di entrare nel mondo del lavoro, grazie alla segnalazione del CSF, è indipendente dalla nazionalità (TAB ). Tab. 16 Vi è una maggiore probabilità di arrivare alla qualifica Indipendentemente dalla nazionalità 93,2 Se si è stranieri 4,5 Se si è italiani 2,3 Tab. 17 Alcuni studenti sono entrati nel mercato del lavoro grazie alla segnalazione dell ente formativo. Ciò è capitato più di frequente per Allievi sia italiani sia stranieri 90,9 Allievi italiani 4,5 Allievi stranieri 4,5 I dati sugli allievi stranieri sono disponibili presso i CSF. Tab. 18 Dati disponibili presso i CSF sugli allievi stranieri Si No In parte Tot Genere 97,7 2, Luogo di nascita 97,7 2, Cittadinanza 97,7 2, Percorso scolastico pregresso 88,4 4, Composizione della famiglia 74,4 16,3 9,3 100 Altro* 23,3 76, Altro*: residenza, recapiti telefonici, tempo di presenza in Italia, tipo di permesso di soggiorno, rapporto con i servizi, affidamento in comunità, dati specificati nella domanda di iscrizione.

7 7 Un quadro di sintesi sui dati - In totale 291 classi su 369 nell OIF sono frequentate anche da allievi stranieri. - Complessivamente gli stranieri sono 955 su un totale di 6302 allievi iscritti (rappresentano il 15,1). I ¾ degli allievi sono maschi. Il 77 proviene dall Est Europa e dal Nord Africa. Tra le presenze più numerose gli allievi provenienti da: Romania, Marocco, Perù, Albania, Cina. - Il 62,3 degli stranieri frequenta corsi in Centri situati nel Comune di Torino, il restante 37,7 è iscritto a Centri degli altri Comuni della Provincia di Torino. - L 87,4 degli allievi stranieri è nato all estero in paesi a forte pressione migratoria, mentre i nati in Italia da genitori stranieri sono il 10. Oltre la metà degli allievi vive in una famiglia nucleare, il 28,4 in famiglie monoparentali, il 13,7 è rappresentato da minori non accompagnati. - La metà degli allievi stranieri proviene dalla scuola media. In totale sono 184 gli allievi stranieri che frequentano i corsi nei CSF e parallelamente il CTP. - I corsi in cui sono maggiormente presenti gli allievi stranieri sono i corsi per operatore elettrico, operatore meccanico, operatore dei servizi all impresa, operatore dei trattamenti estetici, operatore dei servizi ristorativi. Tra i corsi IAPP, i più frequentati da allievi stranieri sono di indirizzo acconciatura/estetica. - L 84,3 dei corsi è caratterizzato da classi composte prevalentemente di allievi italiani. - Per il 90 del campione la probabilità di arrivare/ottenere la qualifica al termine del corso e di entrare nel mondo del lavoro è indipendente dalla nazionalità. Per la riflessione - Quali reazioni alla lettura dei dati relativi agli allievi stranieri? - Quali conferme e sorprese? - Che ricadute potrebbe avere, sui CSF e sulle agenzie formative, un monitoraggio dell andamento dei dati relativi all utenza straniera? III. Prassi specifiche rivolte ad allievi stranieri Considerando i risultati complessivi della Provincia di Torino sulle prassi rivolte agli allievi stranieri Tab. 19 Principali problematiche vissute nei CSF rispetto agli allievi stranieri Abb + Molto rilevante Mediamente rilevante Per nulla + Poco rilevante Problemi linguistici e di comunicazione con allievi stranieri e loro famiglie 31,8 40,9 27,2 100 Difficoltà degli insegnanti nella gestione delle classi multiculturali e plurilivello 20,4 18,2 61,3 100 Difficoltà nelle procedure di iscrizione degli allievi stranieri 16,3 23,3 60,5 100 Difficoltà di relazione tra insegnanti e famiglie straniere 11,6 23,3 65,3 100 Problemi nella formazione classi multiculturali e avvio corsi con allievi stranieri 9,3 25,6 65,2 100 Difficoltà nella collocazione in stage degli allievi stranieri 9,1 13,6 77,3 100 Difficoltà nella transizione e nella ricerca del lavoro tra gli allievi stranieri 9,1 13,6 77,3 100 Problemi e conflitti tra compagni stranieri di diversa provenienza 6,8 15,9 77,3 100 Problemi e conflitti tra compagni italiani e stranieri 4,6 39,5 55,8 100 Alto tasso di abbandono del percorso formativo tra gli allievi stranieri 2,3 7 90,7 100 Problemi di relazione tra insegnanti e allievi stranieri 0 2,3 97,7 100 Alto tasso di insuccesso formativo tra gli allievi stranieri 0 9,3 90,7 100 Altro*: difficoltà di monitoraggio in itinere, gestione mensa. Problematiche considerate molto e abbastanza rilevanti (TAB. 19): o problemi linguistici con allievi stranieri e famiglie (31,8 del campione); o gestione di classi differenziate dal punto di vista della provenienza e dei livelli (20,4); o procedure di iscrizione (16,3); o relazioni con famiglie straniere, formazione delle classi, transizione al lavoro (intorno al 10 del campione). Problematiche considerate mediamente rilevanti : o problemi comunicativi con allievi e famiglie straniere (40,9); o conflitti tra allievi italiani e stranieri (39,5); Tot

8 o formazione classi multiculturali, procedure di iscrizione, relazioni con famiglie (tra il 23 e il 25). Aspetti poco e per nulla rilevanti : o relazioni tra insegnanti e allievi stranieri (97,7); o abbandono e insuccesso formativo degli allievi stranieri (90,7); o collocazione in stage e transizione al lavoro degli allievi stranieri (77,3). 8

9 9 Tab. 20 Esistenza di prassi specifiche per adolescenti stranieri A livello di ente 60,5 39,5 100 A livello di centro 60,5 39,5 100 A livello di classi 48,8 51,2 100 A livello di docenti 48,8 51,2 100 Tab. 21 Ambiti di intervento delle prassi sviluppate per adolescenti stranieri Sostegno all apprendimento Insegnamento dell italiano Interventi su discriminazioni e pregiudizi Stage e accompagnamento al lavoro 79,1 20,9 100 Accoglienza degli allievi stranieri (orientamenti in ingresso, avvio corsi) 76,7 23,3 100 Didattica interculturale (negli argomenti di base e professionalizzanti) 76,7 23,3 100 Relazione con le famiglie straniere 74,7 25,6 100 Relazioni in classe tra pari 65,1 34,9 100 Attività educative extra orario 58,1 41,9 100 Valorizzazione plurilinguismo e mantenimento lingua materna In oltre la metà dei CSF, si afferma di aver sviluppato prassi per adolescenti stranieri in tutti diversi ambiti tematici indicati (TAB. 21). Tuttavia, si tratta nel 90,5 dei casi di prassi adottate anche per gli allievi italiani (TAB. 22). Tab. 22 Si tratta di prassi adottate anche per gli allievi italiani? Si 90,5 No 2,4 In parte 7,1 Tra gli ambiti considerati come innovativi (TAB. 23), i CSF sottolineano i seguenti aspetti: o relazione con famiglie straniere, lavoro educativo su discriminazioni e pregiudizi (16,7), o sostegno allo studio, didattica interculturale (11,9). Tra gli ambiti da potenziare, una rilevanza notevole la assume la didattica interculturale (38,1). Tab. 23 Ambiti considerati innovativi e da potenziare dai CSF Ambiti innovativi Ambiti da potenziare Accoglienza degli allievi stranieri (orientamenti in ingresso, avvio corsi) 2,4 0 Attività educative extra orario 7,1 11,9 Didattica interculturale (negli argomenti di base e professionalizzanti) 11,9 38,1 Insegnamento dell italiano 4,8 14,3 Interventi su discriminazioni e pregiudizi 16,7 2,4 Relazione con le famiglie straniere 16,7 4,8 Relazioni in classe tra pari 7,1 14,3 Sostegno all apprendimento 11,9 9,5 Stage e accompagnamento al lavoro 0 4,8 Valorizzazione plurilinguismo e mantenimento lingua materna 2,4 0 Altro* 19, *: monitoraggio in itinere, aggiornamento dati raccolti sugli allievi, rapporti con i servizi territoriali. Tab. 24 Esistenza fonti di finanziamento per prassi per allievi stranieri, oltre a quelle erogate dalla Provincia di Torino Si* 19 No 81

10 10 * Fonti di finanziamento: Ministero Politiche sociali, Assessorato Solidarietà Sociale Provincia di Torino, Assessorato alla cultura e all assistenza del Comune di Torino, Privato sociale, fondazioni bancarie, Fondazione S.an Paolo, Comuni. Per la riflessione - Non emergono, dall analisi dei dati, problematiche particolarmente rilevanti rispetto agli allievi stranieri. Concordate con tale affermazione? Perché? - Di notevole interesse è il fatto che la relazione tra insegnanti e allievi, la questione dell abbandono e dell insuccesso formativo, la transizione al lavoro per quanto riguarda gli stranieri non siano considerati problemi. Che ne pensate? - I CSF sostengono di sviluppare prassi specifiche per i minori stranieri in una pluralità di ambiti, ma in realtà si tratta di attività già praticate con gli allievi italiani. Come si spiega questa contraddizione? - Tra gli ambiti innovativi e da potenziare, i CSF si riferiscono al rapporto con le famiglie straniere, agli interventi su discriminazioni e pregiudizi, al sostegno allo studio, alla didattica interculturale. Quali bisogni si esprimono con tali indicazioni? IV. Approfondimento sulle prassi di accoglienza degli allievi stranieri IV.A Orientamento in ingresso degli allievi stranieri fino all iscrizione Le iniziative di orientamento attuate dai CSF, in larga maggioranza, sono le stesse per italiani e stranieri (presentazione dei corsi presso scuole medie, colloqui con allievi e famiglie) (TAB. 25). In circa il 30 dei CSF si utilizzano dispositivi ad hoc creati appositamente per l utenza straniera (ad es. mediatori culturali nei colloqui con adolescenti e famiglie, materiale informativo plurilingue, ecc.). Tab. 25 Iniziative di orientamento per allievi stranieri realizzate dai CSF Incontri di presentazione delle attività del centro nelle scuole secondarie di I grado 90,7 9,3 100 Colloqui individuali con adolescenti stranieri 90,7 9,3 100 Colloqui individuali con genitori stranieri 81,4 18,6 100 Incontri collettivi con ragazzi e famiglie 37,2 62,8 100 Colloqui individuali con adolescenti stranieri con il supporto di mediatori culturali 30,2 69,8 100 Pubblicizzazione con distribuzione di materiale informativo plurilingue sul centro 27,9 72,1 100 Colloqui individuali con genitori stranieri con il supporto di mediatori culturali 27,9 72,1 100 Altro* 34,9 65,1 100 Altro*: incontri con soggetti del territorio comunale e provinciale (Cosp, referenti CTP, centri per l impiego, sportelli vari, privato sociale); incontri di presentazione presso CTP, centri per l impiego, Caritas, associazioni; orientamento e incontri al pari degli allievi italiani. Solo il 31,8 dei CSF si è dotato di una procedura formalizzata per la gestione dell orientamento in ingresso degli allievi (TAB. 26) che, tuttavia, quanto è presente, è vincolante per docenti e formatori per l 85,7 dei casi. Il 34,1 dei CSF utilizza un test per l orientamento in ingresso, in particolare per accertare le competenze linguistiche, per ricostruire le esperienze formative precedenti o per verificare attitudini e propensioni dello studente (TAB ). Tab. 26 Esistenza di una procedura formalizzata per l orientamento degli allievi stranieri Si 31,8 No 68,2 Tab. 27 Realizzazione di un test per l orientamento in ingresso degli allievi stranieri Si 34,1 No 65,9

11 11 Tab. 28 Il test concerne L accertamento di competenze linguistiche in italiano 73,3 26,7 100 L accertamento di competenze disciplinari 6,6 93,4 100 L accertamento delle attitudini e delle propensioni dello studente Altro 53,3 46,7 100 Altro*: accertamento sostegno della rete di servizi nei casi necessari; colloquio per verificare esperienze precedenti. Tra i criteri utilizzati per orientare gli allievi stranieri (TAB. 29), si fa riferimento alle attitudini, propensioni, interessi dello studente, criterio particolarmente rilevante (61 dei CSF). Non sono molto rilevanti, invece, criteri come le competenze disciplinari (59) e linguistiche (40) dell allievo al momento dell arrivo presso il CSF. La documentazione utilizzata in questa fase è prevalentemente quella utilizzata anche per gli allievi italiani (TAB. 30). Tab. 29 Criteri utilizzati per l orientamento in ingresso degli allievi stranieri Molto + Abb Mediamente Poco + Per Tot rilevante rilevante nulla rilevante Attitudini e propensioni dello studente 61 29,3 9,8 100 Disponibilità di posti presso i corsi del centro 36, ,4 100 Richieste della famiglia 33,3 35,9 30,7 100 Competenze disciplinari accertate 28,2 12, Competenze linguistiche accertate Altro*: documenti in regola, normativa vigente su formazione e stranieri, richieste servizi sociali. Tab. 30 Documentazione prodotta dai CSF per la fase di orientamento in ingresso Test per l orientamento ai corsi 27,9 72,1 100 Nessuna documentazione 25,6 74,4 100 Bibliografie 14,0 86,0 100 Informazioni plurilingue sui corsi 7, Modulistica plurilingue per le iscrizioni Altro* 46,5 53,5 100 Altro*: depliant in italiano per ogni tipologia di candidato, documentazione in italiano, schede informative e descrittive dei corsi, informazioni e modulistica in italiano; documentazione utilizzata per tutti con linguaggio semplificato; documenti allegati alla qualità; griglia per i colloqui; guida orientamento ai corsi della Provincia di Torino; opuscoli multilingue sulla sicurezza sul lavoro. Tab. 31 Esistenza fonti di finanziamento per orientamento, oltre a quelle erogate dalla Provincia di Torino Si 4,5 No 95,5 Per l orientamento ci sono ancora meno fonti di finanziamento (4,5) rispetto alle prassi per gli stranieri in generale (20). Tab. 32 Valutazione delle procedure di orientamento in ingresso degli allievi stranieri attuate nel CSF Insufficienti 2,4 Sufficienti 19 Discrete 26,2 Buone 52,4 Eccellenti 0 Le procedure di orientamento sono valutate dal 52,4 dei CSF buone, dal 26,2 discrete, dal 19 sufficienti (TAB. 32).

12 12 Nel 51,2 dei CSF esistono figure professionali specifiche (TAB. 33) che si occupano di gestire l orientamento in entrata degli allievi stranieri (in particolar modo, si tratta di orientatori). Nel 43,2 dei CSF/enti esiste un gruppo di lavoro sull orientamento degli allievi stranieri (che, in genere, si riunisce a livello di ente di formazione ed è composto dai referenti/orientatori di ogni centro, talvolta con un supervisore). Tab. 33 Esistenza figura professionali per l orientamento in entrata degli allievi stranieri Si* 51,2 No 48,8 *Figure professionali specifiche: orientatore, tutor, responsabile migranti, responsabile/coordinatore corso, educatore, formatore plurilingue, psicologo. Nella fase dell orientamento in entrata, i CSF collaborano nel 97,7 dei casi con altri enti (in particolare con scuole medie, servizi/assistenti sociali, CTP, enti pubblici, genitori, altre agenzie formative, educatori, scuole superiori - TAB. 34). Tab. 34 Enti con cui il CSF/agenzia di formazione collabora stabilmente per gestire l orientamento in entrata degli allievi stranieri Scuole secondarie di I grado 88,6 11,4 100 Assistenti sociali 81,8 18,2 100 CTP 77,3 22,7 100 Enti pubblici 77,3 22,7 100 Genitori 77,3 22,7 100 Altri enti di formazione professionale 61,4 38,6 100 Educatori professionali 56,8 43,2 100 Scuole secondarie di II grado 54,5 45,5 100 Associazioni di stranieri 38,6 61,4 100 Mediatori linguistico-culturali 29,5 70,5 100 Volontari Animatori 20,5 79,5 100 Consulenti/esperti 11,4 88,6 100 Altro: associazioni, cooperative, Cosp, Centri per l impiego. IV.B Accoglienza degli allievi stranieri all avvio dei corsi* Tab Allievi stranieri inseriti nel corso dell a. f. 2007/08 V.A. Inseriti nei corsi all inizio dell anno formativo ,1 Inseriti nei corsi durante l anno 59 6,9 Totale Si evidenzia il numero limitato di neo arrivati durante l anno formativo nei CSF della Provincia di Torino (6,9). Solo il 31,8 dei CSF si è dotato di una procedura formalizzata per l accoglienza degli allievi all avvio dei corsi (TAB. 36), utilizzata da docenti e formatori nel 93,7 dei casi. In oltre la metà dei CSF (56,8) si realizzano test per l accertamento delle competenze in italiano L2, definiti in prevalenza (56,8 - TAB. 37) dall ente di formazione, tenendo in considerazione i livelli del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue (40,9). Tab. 36 Esistenza di una procedura formalizzata per l accoglienza degli allievi stranieri all avvio dei corsi Si 31,8 No 68,2

13 13 Tab. 37 Realizzazione di un test per l accertamento delle competenze in italiano L2 Si 56,8 No 43,2 Nella fase dell accoglienza, si manifesta un attenzione ai bisogni linguistici e di apprendimento degli allievi stranieri (88,6), cui si risponde prevalentemente con percorsi personalizzati (nell 84,1 dei casi) che intervengono soprattutto mediante un sostegno nella lingua italiana (73,7) e negli apprendimenti disciplinari (68,5) (TAB. 38). Tab. 38 Risposte personalizzate ai bisogni linguistici e di apprendimento degli allievi stranieri Sostegni linguistici 73,7 26,3 100 Recupero apprendimenti disciplinari 68,5 31,5 100 Sostegno all apprendimento extra orario Unità formative apposite 21,1 78,9 100 Altro*: collaborazione con docenti di CTP; informazioni sui CTP dove si tengono i corsi di italiano per stranieri. Si verifica anche un accompagnamento e un monitoraggio delle dinamiche relazionali in classe tra allievi stranieri e italiani (88,6), soprattutto attraverso il ruolo e il lavoro del tutor (89,8), ma anche in collaborazione con i docenti degli argomenti di base e professionalizzanti (77) (TAB. 39). Tab. 39 Modalità di accompagnamento e monitoraggio delle dinamiche relazionali Mediante l accompagnamento e i colloqui con il tutor 89,8 10,2 100 Grazie al supporto dei docenti degli argomenti di base e professionalizzanti Nelle attività laboratoriali 28,3 71,7 100 In totale, sono stati attivati per gli allievi stranieri 22 progetti di sostegno, presso 10 CSF e 6 agenzie formative. Tab. 40 Progetti di sostegno attivati per allievi stranieri nell a.f per CSF CSF N sostegni attivati CNOS - Agnelli 2 CSEA CSF Gaetano Ceppi 1 CSEA CSF Giulio Pastore 3 Engim CSF di Nichelino 2 Engim CSF di Pinerolo 3 Engim Artigianelli 1 Formont CSF La Mandria 1 IAL CSF di Nichelino 2 IAL CSF San Luca 5 Immaginazione e Lavoro Piazza dei mestieri 2 Totale 22 Tab. 41 Esistenza fonti di finanziamento delle prassi di accoglienza per gli allievi stranieri, oltre a quelle erogate dalla Provincia di Torino Si* 4,5 No 95,5 *Fonti di finanziamento: Comuni, autofinanziamento.

14 14 Tab. 42 Valutazione delle procedure di accoglienza all avvio dei corsi per gli allievi stranieri Insufficienti 0 Sufficienti 15,9 Discrete 25,0 Buone 56,8 Eccellenti 2,3 Le procedure di accoglienza all avvio dei corsi sono valutate in maniera più positiva rispetto alle prassi di orientamento: sono valutate dal 56,8 dei CSF buone, dal 25,0 discrete, dal 15,9 sufficienti, dal 20,3 eccellenti. Nel 54,5 dei CSF esistono figure professionali specifiche che si occupano di gestire l orientamento in entrata (TAB. 43) degli allievi stranieri (in particolar modo, si tratta dei tutor). Nel 59,2 dei CSF/enti esiste un gruppo di lavoro sull accoglienza degli allievi stranieri (che, in genere, si riunisce a livello di ente di formazione ed è composto dai referenti/tutor di ogni centro, talvolta con un supervisore). Tab. 43 Esistenza figura professionali per l accoglienza degli allievi stranieri all avvio dei corsi Si 54,5 No 45,5 *Figure professionali specifiche: tutor, supervisore migranti, responsabile/coordinatore corso, orientatore, formatore plurilingue, psicologo, professore di italiano. Esistono, inoltre, nel 31,8 dei casi, figure specifiche che si occupano dell insegnamento dell italiano L2, opportunamente formate in glottodidattica (nel 62,5 dei casi). Tab. 44 Esistenza figura professionali specifiche che si occupano dell insegnamento dell italiano L2 Si 31,8 No 68,2 * Figure professionali specifiche: docenti di lingua italiana, consulenti esterni, formatori interni, mediatori culturali. Nella fase dell accoglienza all avvio dei corsi, i CSF collaborano nel 79,5 dei casi con altri enti (in particolare con enti pubblici, servizi/assistenti sociali, CTP, scuole medie, altre agenzie formative, scuole superiori, genitori, educatori). Tab. 45 Enti con cui il CSF/agenzia di formazione collabora stabilmente per gestire l accoglienza degli allievi stranieri all avvio dei corsi Enti pubblici 97,2 2,8 100 Assistenti sociali 97,2 2,8 100 CTP 91,5 8,5 100 Scuole secondarie di I grado Altri enti di formazione professionale 62,9 37,1 100 Scuole secondarie di II grado Genitori Educatori professionali Associazioni di stranieri 48,6 51,4 100 Mediatori linguistico-culturali 42,9 57,1 100 Animatori 22,9 77,1 100 Consulenti/esperti 22,9 77,1 100 Volontari 22,9 77,1 100

15 15 Per la riflessione sull orientamento in ingresso e sull accoglienza all avvio dei corsi degli allievi stranieri - Le procedure di orientamento in ingresso e di accoglienza all avvio dei corsi, specifiche dei CSF, sono utilizzate indistintamente sia per gli allievi italiani sia per gli allievi stranieri. Potrebbero essere necessarie, tuttavia, delle attenzioni specifiche per gli stranieri? - Tali procedure di orientamento/accoglienza sono ancora poco formalizzate e condivise da docenti e formatori, così come non molto diffuso è l utilizzo di test di accertamento dei livelli di ingresso degli allievi stranieri. Quali strumenti potrebbero essere utile per i CSF a questo proposito? - Nel complesso, le procedure di accoglienza all avvio dei corsi sono valutate migliori rispetto alle procedure di orientamento in ingresso degli allievi stranieri. Concordate con tale opinione? Perché? - Nelle due fasi di orientamento e di accoglienza, risulta strategico un lavoro di rete tra CSF e enti dei territori. In che modo e con che finalità si collabora in queste fasi? V. Operatori Tab. 46 Esistenza di figure professionali specifiche per ambiti di intervento Insegnamento dell italiano 84,1 15,9 100 Stage e accompagnamento al lavoro 81,8 18,2 100 Sostegno all apprendimento 76,7 23,3 100 Interventi su discriminazioni e pregiudizi 72,7 27,3 100 Relazioni in classe tra pari 65,9 34,1 100 Relazione con le famiglie straniere 63,6 36,4 100 Accoglienza degli allievi stranieri (orientamenti in ingresso, avvio corsi) 61,4 38,6 100 Didattica interculturale (negli argomenti di base e professionalizzanti) 59, Attività educative extra orario 53,5 46,5 100 Valorizzazione plurilinguismo e mantenimento lingua materna 2,3 97,7 100 Oltre la metà dei CSF afferma di avere figure professionali specifiche che si occupano dei differenti ambiti tematici indicati (TAB. 46). Rispetto alle figure professionali, il 40,5 degli operatori ha una lunga esperienza con gli allievi stranieri, una percentuale analoga si occupa di stranieri da qualche tempo, mentre il 19 si è avvicinato di recente al lavoro con questa utenza (TAB. 47). Inoltre, la metà dei CSF si caratterizza per la presenza di un unico referente per gli stranieri, l altra metà presenta un gruppo di formatori esperti e una gestione più collegiale delle problematiche/trasformazioni richieste dalla presenza degli allievi stranieri (TAB. 48). La totalità del campione, infine, afferma che tutti gli operatori dei CSF sono molto (51,2) o abbastanza impegnati ed attenti (48,8) nei confronti degli allievi stranieri (TAB. 49). Tab. 47 Le figure professionali che si occupano di stranieri nei CSF, in linea di massima Hanno una lunga esperienza in proposito 40,5 Si occupano di allievi stranieri da qualche anno 40,5 Solo di recente si sono avvicinati alle problematiche specifiche di questa utenza 19 Tab. 48 I CSF si caratterizzano, in prevalenza, per La presenza di un referente storico per gli allievi stranieri 50 La presenza di un gruppo ampio di formatori esperti sugli allievi stranieri 50

16 16 Tab. 49 Gli operatori dei CSF nei confronti degli allievi stranieri risultano essere Molto impegnati e attenti 51,2 Abbastanza impegnati e attenti 48,8 Poco impegnati e attenti 0 Per niente impegnati e attenti 0 In generale, più della metà dei CSF collabora stabilmente (TAB. 50) con servizi/assistenti sociali, genitori, scuole medie, CTP, enti pubblici, scuole superiori, agenzie formative, imprese, educatori. Meno diffusa è la collaborazione con mediatori o associazioni di stranieri, da un lato, mondo del volontariato e del privato sociale, dall altro. Tab. 50 Enti con cui il CSF/agenzia di formazione collabora stabilmente Assistenti sociali 90,9 9,1 100 Genitori 88,6 11,4 100 Scuole secondarie di I grado 86,4 13,6 100 CTP 85,4 13,6 100 Enti pubblici Scuole secondarie di II grado 65,9 34,1 100 Altri enti di formazione professionale 59, Imprese 59,1 40,9 100 Educatori professionali 56,8 43,2 100 Mediatori linguistico-culturali 36,4 63,6 100 Associazioni di categoria 36,4 63,6 100 Consulenti/esperti 31,8 68,2 100 Associazioni di stranieri 29,5 70,5 100 Volontari Animatori 15,9 84,1 100 Altro*: cooperative, associazioni, centri per l impiego. Infine, per ciò che concerne la formazione dei formatori, nel 45,5 dei casi i CSF o agenzie formative hanno attivato nel corso dell a.f. 2007/08 iniziative di formazione interna, cui hanno partecipato complessivamente 74 persone (24 centri non hanno attivato nessun tipo percorso formativo). Tra i temi su cui più della metà dei centri/enti hanno realizzato una formazione (TAB. 51): o accoglienza; gestione classi multiculturale; mediazione conflitti; insegnamento italiano; analisi socio-politica dell immigrazione; educazione alla cittadinanza; intercultura. Tab. 51 Argomenti delle iniziative di formazione interne ai CSF/agenzie formative Aggiornamento sull accoglienza (orientamento in ingresso, avvio dei corsi, ecc.) Gestione delle classi multiculturali e plurilivello Mediazione dei conflitti Insegnamento dell italiano Analisi sociale e politica dell immigrazione Educazione alla cittadinanza Intercultura Aspetti giuridici dell immigrazione Approfondimento sui servizi territoriali per l immigrazione Conoscenza delle lingue e culture di provenienza degli studenti Altro*: presupposti relazionali e metodologici generali, sistemi metodologici e organizzativi. Il 70,5 dei CSF ha mandato i propri formatori a partecipare ad iniziative di formazione organizzate da altri enti, per un totale di 113 persone che hanno preso parte a tali esperienze (al contrario, in 13 centri i formatori non hanno partecipato a nessun incontro/percorso di formazione esterno al centro/ente). Tra gli argomenti principali di tale formazione esterna (TAB. 52): o educazione alla cittadinanza; o insegnamento dell italiano L2.

17 17

18 18 Tab. 52 Argomenti delle iniziative di formazione esterne ai CSF/agenzie formative Educazione alla cittadinanza 62,5 37,5 100 Insegnamento dell italiano 59,4 40,6 100 Aspetti giuridici dell immigrazione 46,7 53,3 100 Approfondimento sui servizi territoriali per l immigrazione 43,8 56,2 100 Aggiornamento sull accoglienza (orientamento in ingresso, avvio dei corsi, ecc.) 40,7 59,3 100 Mediazione dei conflitti 40,7 59,3 100 Intercultura 34,4 65,6 100 Analisi sociale e politica dell immigrazione 31,3 68,7 100 Gestione delle classi multiculturali e plurilivello 28,2 71,8 100 Conoscenza delle lingue e culture di provenienza degli studenti 21,9 78,1 100 Altro*: metodologie didattiche, certificazione della qualità, sistemi metodologici e organizzativi. Per la riflessione - Una percentuale significativa di CSF ha figure professionali specifiche che si occupano di differenti ambiti di intervento relativi agli allievi stranieri. A quali figure si fa riferimento? Si tratta di operatori che lavorano prevalentemente con gli allievi stranieri? Oppure docenti opportunamente formati? - I CSF si dividono equamente tra centri con un unico referente per gli stranieri e centri con un gruppo di formatori esperti. Quali vantaggi e limiti di tali modalità organizzative? - I dati rilevano una motivazione, un impegno e una sensibilità diffusa tra gli operatori rispetto agli allievi stranieri. Avete in mente degli esempi? Quali gli indicatori di tali atteggiamenti positivi? - Molteplici le iniziative di formazione organizzate dai CSF, dalle agenzie formative e da altri enti del territorio. I temi della formazione, secondo voi, corrispondono e rispondono alle problematiche prevalenti che gli operatori si trovano ad affrontare?

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