Protocollo n Torino, 20 maggio 2014

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1 Protocollo n Torino, 20 maggio 2014 Comune di Collegno piazza del Municipio Collegno e p.c. Provincia di Torino Servizio Urbanistica beatrice.pagliero@provincia.torino.it gianfranco.fiora@provincia.torino.it OGGETTO: Progetto di Massima in attuazione dei Comparti n.2 e 3 del luogo di progetto di PRGC "I bordi della città e le aree di via De Amicis" Comune di COLLEGNO Osservazioni relative al Documento Tecnico Preliminare (fase di scoping) CONTENUTI DEL PROGETTO DI MASSIMA Localizzazione L area interessata dal Progetto di Massima è collocata nel quadrante compreso tra le vie De Amicis, corso Crevi, Viale Certosa, via Fermi, ed è individuato dal PRGC vigente del Comune di Collegno quale luogo di progetto definito in ambito normativo I bordi della Città e le aree di via De Amicis all interno del quale sono localizzate due porzioni individuate come ambiti de la modificazione del tessuto urbano delimitate dai Comparti di Intervento n.2 e n.3. Individuazione del luogo di progetto: I bordi della città e le aree di via De Amicis e dell ambito interessato dal Progetto di Massima su fotografia aerea pag. 1/7

2 Individuazione sulla foto aerea dei comparti n. 2 e n. 3 Estratto del progetto planivolumetrico del Progetto di Massima (masterplan - elaborato 3.4) pag. 2/7

3 Dimensionamento Superficie territoriale La superficie territoriale interessata dal Progetto di Massima comprende le aree individuate nel Comparto 2 e nel Comparto 3, rispettivamente con ST pari a m 2 e m 2, per una superficie territoriale complessiva pari a m 2. Destinazioni d uso e capacità insediative Il PRGC vigente individua una articolazione delle aree edificabili, per un totale di m 2 di SLP, secondo le seguenti destinazioni d uso: - luoghi del lavoro con modificazione del tessuto urbano: SLP complessiva in progetto pari a m 2 (attività terziario-commerciali, direzionali e artigianato qualificato) - case basse e case basse con allineamento su strada: SLP complessiva in progetto pari a m 2 (attività residenziali) equivalenti ad una CIRT di progetto stimata in 642 abitanti teorici. I parametri per le suddette destinazioni d uso sono i seguenti: Dotazione complessiva di servizi Il Progetto di Massima individua la seguente dotazione di aree per servizi pubblici e viabilità (da cedersi o assoggettarsi all uso pubblico): - servizi previsti all interno del progetto di massima: m 2 - viabilità pubblica prevista all interno del progetto di massima: m 2 E inoltre previsto, in conformità con le disposizioni del PRGC vigente, il reperimento di un ulteriore quota di aree pubbliche, da cedersi, assoggettarsi all uso pubblico, realizzarsi in struttura o da monetizzare, anche esternamente all ambito del Progetto di massima pari a m 2. pag. 3/7

4 Obiettivi ed elementi qualificanti del Progetto di Massima In sintesi elementi qualificanti derivanti dall attuazione delle previsioni progettuali del Progetto di Massima si possono sintetizzare nei seguenti Obiettivi generali: Elementi di natura urbanistica - attuazione delle previsioni del Piano Regolatore e contestuale reperimento delle aree per servizi indotte e pregresse individuate dallo stesso PRG - completamento del tessuto urbano qualificando i vuoti urbani interclusi con nuove attività ed aree per servizi - programmazione dei completamenti secondo una forma urbana in cui le differenti funzioni siano correttamente identificate ed organizzate, evitando una crescita disordinata degli insediamenti - completamento e qualificazione della viabilità interna e di connessione con le parti edificate confinanti - completamento dei servizi infrastrutturali e delle dotazioni di sottoservizi utili per il miglioramento delle condizioni dell intero ambito - integrazione e connessione delle nuove aree con le restanti parti della città - integrazione delle aree marginali e creazione delle condizioni per l innesco di azioni di riqualificazione sul tessuto esistente Miglioramento della qualità urbana - incremento e disponibilità di una rete di aree per servizi non frastagliate e di dimensioni significative per una possibile localizzazione di strutture pubbliche qualificate - integrazione delle destinazioni d uso favorendo un mix di funzioni organizzate e coerenti tra loro - completamento del sistema delle aree pubbliche esistenti o programmate sulle aree vicine permettendone una reciproca connessione (aree pubbliche in area Elbi, parco lineare del progetto Mandelli, connessione tra le aree verdi del Campo Volo e il parco della Certosa) - uso del verde come elemento di connessione ecologica tra la città PARERE Il presente parere rappresenta il contributo della Provincia in merito agli elaborati relativi alla procedura di Valutazione Ambientale Strategica (fase di Scoping) del progetto di Massima in attuazione dei Comparti n.2 e 3 del luogo di progetto di PRGC "I bordi della città e le aree di via De Amicis". Il contributo è formulato sulla base del Documento Tecnico Preliminare (di seguito DTP, documento di scoping ) relativo alla fase di specificazione della VAS. Nell ambito della presente fase la Provincia svolge un ruolo consultivo in qualità di Soggetto con Competenze Ambientali (SCA). A seguito della lettura del DTP, si ritiene di evidenziare i seguenti aspetti che dovranno essere approfonditi durante la stesura del Rapporto Ambientale, ai sensi dell art. 13 del D. Lgs. 152/2006 e smi nonché della DGR 9 giugno 2008 n Il Rapporto Ambientale dovrà essere redatto sulla base delle indicazioni riportate all Allegato VI del D.Lgs. 152/2006 e smi, nonché da quanto indicato all Allegato F della l.r. 40/98 e smi. INDICAZIONI PER LA STESURA DEL RAPPORTO AMBIENTALE Alla luce dei contenuti del DTP trasmesso, si reputa opportuno evidenziare in questa sede che nelle successive fasi (in particolare nella redazione del RA) vengano effettuati adeguati approfondimenti in merito ai seguenti aspetti di interesse territoriale/ambientale, in aggiunta a quanto già indicato nel DTP. pag. 4/7

5 Aumento del carico antropico SERVIZIO VALUTAZIONE IMPATTO AMBIENTALE Il nuovo insediamento, per quanto sia ispirato ai più recenti dettami dell architettura sostenibile e del contenimento energetico, implica un consistente numero di nuovi abitanti (642 abitanti teorici) con carichi di consumi idrici ed energetici non indifferenti. I previsti nuovi insediamenti dovranno essere in ogni caso subordinati ad una verifica rigorosa e circostanziata delle capacità in essere delle infrastrutture tecnologiche (in particolare dei collettori fognari e della rete dell acquedotto); inoltre le nuove tratte infrastrutturali a servizio degli insediamenti in progetto dovranno essere coordinate con quanto previsto in merito dal Piano d Ambito approvato dalla Conferenza dell Ambito Territoriale Ottimale n.3 Torinese (con particolare riferimento alla capacità dell impianto di depurazione di riferimento) ed in ogni caso dovrà essere assicurata la contestualità o la precedenza temporale degli interventi infrastrutturali rispetto a quelli edificatori. Impatto luminoso La documentazione non ha approfondito tale tematica, ma si ricorda che le scelte sull illuminazione pubblica dovranno fare riferimento alle linee guida della Provincia di Torino approvate con Deliberazione del Consiglio Provinciale n del 10 febbraio Energia Si raccomanda di prevedere esplicitamente nelle NdA che gli interventi in oggetto siano realizzati prevedendo la scelta e la messa in opera di tecnologie impiantistiche e soluzioni architettoniche volte alla riduzione e razionalizzazione dei fabbisogni energetici e dei conseguenti oneri gestionali. Inserimento paesaggistico Nulla risulta nella documentazione presentata capace di garantire la qualità architettonica e l inserimento paesaggistico dell area in esame: si richiedono pertanto ulteriori approfondimenti in merito, eventualmente integrati da rendering che comprendano lo stato di fatto al contorno, in modo da poter approfondire l inserimento paesaggistico di quanto in progetto con l esistente. Mobilità La documentazione riporta accenni relativi alla tematica della mobilità sostenibile, ma si ritiene di evidenziare l importanza e la necessità che tale tematica e le problematiche relative vengano affrontate con un adeguato grado di approfondimento: il RA dovrà pertanto essere comprensivo di uno studio del traffico (parzialmente citato nel DTP) contenente stime circa i flussi veicolari (anche l eventuale interferenza con il traffico pesante diretto nell attigua area industriale posta ad Est) e pedonali attesi e di uno studio sulla mobilità relativo all area interessata inerente i sistemi di mobilità pedonali e ciclabili, mobilità privata e pubblica, sia all interno dell area che soprattutto nell ambito dei collegamenti tra l area ed il resto dell ambito Comunale. Il sistema del verde e le aree libere L ambito interessato dal Progetto di Massima in oggetto ricade all interno del limite dell area periurbana torinese (art. 34 NdA) individuata dal Piano Territoriale di Cordinamento della Provincia di Torino (PTC2), è posto in prossimità del Parco della Dora - individuato come Area di particolare interesse paesaggistico e ambientale ambientale (Buffer zones, artt. 35 e 36 delle NdA), classificato con la sigla PProv009p e confina sul margine di viale Certosa (individuato come dorsale provinciale in progetto delle Piste Ciclabili da programma 2009, art. 42 NdA) con l area del Campo Volo individuata come area proposta di particolare interesse paesaggistico e ambientale. La documentazione presentata evidenzia che il Progetto di Massima, in ragione anche dei separatori fisici con le aree naturali rappresentati dal Campo Volo e dal sedime di viale Certosa, non è compreso in alcuna area sottoposta a tutela o protezione diretta e non è interessata da corridoi di connessione ecologica (Corridors, art. 35, 47 NdA): si ritiene tuttavia che proprio tale pag. 5/7

6 prossimità renda necessaria una attenta progettazione delle zone di transizione tra le aree edificate e le aree naturali, cogliendo l occasione per individuare aree di verde urbano chiaramente individuate e non edificabili. In particolare a pag. 77 del DTP si legge che l intervento in progetto interessa in particolare un area di confine tra il tessuto esistente slabbrato e degradato, e le aree libere del campo volo che si estendono a nord verso la Dora, costituendo quindi un occasione di generale riqualificazione del contesto e di costituzione di un positivo rapporto di confrontanza tra il costruito le aree libere che si estendono verso nord, contribuendo alla definizione di un fronte urbano netto e qualificante attestato sul viale della Certosa : si reputa pertanto che la citata riqualificazione del contesto trovi un adeguato riscontro progettuale nel RA. Verifica acustica Il Piano Comunale di Classificazione Acustica vigente nel Comune di Collegno è stato approvato con Deliberazione della Giunta Comunale n 75 del 26/05/2005. L elaborato verifica di compatibilità con il piano di zonizzazione acustica comunale del Progetto di Massima contiene le specifiche tecniche atte a dimostrare la compatibilità del Progetto di Massima relativo ai "comparti N 2-3" con il Piano di Classificazione Acustica: tale documento non risulta però allegato al DTP, pertanto si chiede che venga prodotto in sede di RA. Dal DTP emerge che la variante oggetto di valutazione riguarda un area posta in prossimità della via De Amicis per la quale sono previste destinazioni residenziali (case basse) e destinazioni terziario artigianale (luoghi del lavoro) individuate in ambiti dedicati. Il progetto prevede la possibilità di localizzazione su un area da destinarsi a servizi pubblici di un edificio scolastico: sebbene le previsioni progettuali siano state ritenute compatibili dalla relazione acustica sopra citata con il Piano di zonizzazione acustica comunale, si ritiene che la prossimità tra l edificio scolastico in previsione e l area destinata a terziario/produttivo possa risultare critica in primo luogo dal punto di vista acustico, ma anche in relazione ad altri fattori (a titolo esemplificativo si può indicare l interferenza con il traffico veicolare anche pesante indotto); si ritiene pertanto che venga attentamente valutata la possibilità di alternative localizzative per l edificio scolastico e, qualora venga confermata la collocazione indicata, vengano individuate opportune opere di mitigazione (da riportare anche nelle Norme di Attuazione). Le aree così identificate risultano allineate con il Piano di Classificazione Acustica che prevede aree di classe III ( Aree di tipo misto ) verso via Cervi e classe II ( Aree ad uso prevalentemente pag. 6/7

7 residenziale ) a ridosso della via Oriente, mentre verso est sono presenti aree di classe III e IV ( Aree di intensa attività umana ). Suolo Il DTP non fornisce indicazioni sull utilizzo pregresso delle aree interessate dalla variante, ma dalla documentazione si evince che i sedimi di intervento, ad oggi liberi da edificazione fuori terra, sono utilizzati in parte come aree a parcheggio in concessione temporanea ed in parte come aree di cantiere a servizio della realizzazione del Centro Commerciale, ad oggi in fase di ultimazione sull area ex Elbi : si ritiene di suggerire che venga valutata la possibilità di procedere alla caratterizzazione del suolo al fine di individuare eventuali passività ambientali che possano aver determinato un superamento delle Concentrazioni Soglie di Contaminazione relative alla nuova destinazione d uso dell area, ai sensi della normativa vigente (Parte quarta, Titolo V del D.Lgs. 152/06 e smi). Il contesto produttivo e la presenza di attività insalubri Nel DTP viene dichiarato che per una valutazione più approfondita delle attività insalubri si rimanda a una successiva fase di approfondimento, che si reputa pertanto venga effettuata nel RA, unitamente ad un prospetto maggiormente dettagliato sul contesto produttivo circostante l area d intervento, al fine di poter effettuare una attenta verifica della compatibilità con gli insediamenti residenziali/scolastici previsti e poter individuare eventualmente opportuni ed adeguati interventi mitigativi. Norme di Attuazione La documentazione prodotta non comprende le Norme di Attuazione: si ritiene fondamentale evidenziare che le Norme di Attuazione riportino i criteri progettuali, mitigativi, compensativi e di sviluppo sostenibile indicati dalla documentazione presentata, così come integrata dalla proceduta di VAS in corso, che si ritiene siano indispensabili al fine di perseguire un buon livello di compatibilità territoriale ed ambientale delle scelte strutturali operate e degli interventi previsti ed il raggiungimento degli obiettivi di qualità ambientale prefissati. Mitigazioni e compensazioni Nel DTP risulta assente qualsiasi riferimento alle azioni di mitigazione e di compensazione (se non una fugace indicazione nell indice della Proposta dei contenuti del Rapporto Ambientale ) che si rendono necessarie ogni qual volta un azione di trasformazione produca impatti negativi sull ambiente: si ritiene invece fondamentale che esse siano chiaramente esplicitate nel RA, specificando per quanto possibile tempi e modalità di realizzazione e fornendo i riferimenti ai relativi articoli delle NTA e delle schede normative Nel loro insieme tali opere mitigative e compensative dovranno da un punto di vista quantitativo bilanciare le ricadute ambientali indotte ed eventualmente interessare l area vasta, non soltanto il territorio del Comune di Collegno, valutando fin da subito eventuali proposte ed esigenze delle amministrazioni locali e prendendo prioritariamente in considerazione opere di riqualificazione, ripristino e valorizzazione ambientale di aree degradate (aree dismesse, siti da bonificare, etc.), ovvero di interesse ambientale presenti sul territorio più direttamente interessato dagli impatti generati dalla Variante. Restando a disposizione per eventuali chiarimenti, con l occasione si porgono cordiali saluti. Il dirigente del Servizio dott.ssa Paola MOLINA - sottoscritto con firma digitale - pag. 7/7

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