Nutraceutica e infezioni delle vie respiratorie

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1 HealthNewsletter a cura della redazione scientifica Phoenix Nutraceutica e infezioni delle vie respiratorie Nutrizione e difese immunitarie sono ambiti strettamente correlati: se le carenze nutrizionali predispongono l organismo a sviluppare malattie infettive, uno stato nutrizionale sano può aiutare prevenirne la comparsa. Attualmente sono stati definiti con maggiore precisione, rispetto al passato, il ruolo e il fabbisogno di nutrienti e vitamine e la loro interazione con il sistema immunitario. Un sistema immunitario debilitato è una condizione diffusa nelle popolazioni malnutrite, in relazione sia a una restrizione energetica che a carenze di particolari nutrienti. Uno squilibrio nei rapporti tra nutrienti, unitamente a deficit metabolici di alcuni micronutrienti, può contribuire a indebolire le difese immunitarie, in particolare in soggetti con disturbi gastrointestinali, malattia polmonare ostruttiva cronica (COPD), anoressia o bulimia, obesità, tumori. Strategie nutrizionali Multivitaminici - multiminerali Numerosi nutrienti sono implicati nel mantenimento della salute del sistema immunitario e alcuni studi clinici indicano che la somministrazione di multivitaminici-multiminerali possa svolgere un ruolo preventivo e protettivo nei confronti delle infezioni delle vie respiratorie. In uno studio è stata osservata l efficacia della somministrazione di un multivitaminico-multiminerale per un anno su un campione di 130 soggetti, 51 dei quali affetti da diabete. I risultati hanno mostrato che un numero più alto di pazienti che avevano assunto placebo ha riportato episodi di malattie infettive, rispetto a quelli che avevano assunto il multivitaminico-multiminerale (73% versus 43%); anche le assenze per malattia sono state maggiori nel gruppo placebo. Tra i pazienti diabetici che avevano assunto placebo, il 93% ha riportato un episodio di infezione, rispetto il 17% di quelli che aveva noassunto l integratore. Vitamina A La vitamina A è implicata nella funzione immunitaria e nella differenziazione delle cellule epiteliali respiratorie; stimola la differenziazione dei linfociti T e la produzione di anticorpi da parte dei linfociti B. La sua carenza produce uno stato di immunodeficienza simile a quello che si verifica negli stati di malnutrizione (alterazioni dell immunità ANTIOSSIDANTI NON ENZIMATICI vitamina C vitamina E beta-carotene cellulo-mediata, atrofia dei tessuti linfoidi, riduzione dei linfociti totali e degli anticorpi circolanti). Vitamina E Uno studio su larga scala ( infermiere professionali) ha mostrato che uso regolare a lungo termine (10 anni) di vitamina E (600 u.i.) può proteggere contro lo sviluppo delle malattie polmonari croniche fino al 10%. Gli effetti della vitamina E e di altri antiossidanti sono stati studiati rispetto ai linfociti T e altre cellule associate all immunità cellulo-mediata. In pazienti con infezioni ricorrenti, la supplementazione di ANTIOSSIDANTI ENZIMATICI superossido dismutasi glutatione perossidasi catalasi Gli antiossidanti rappresentano il meccanismo protettivo di elezione per le cellule contro lo stress ossidativo. La maggior parte delle malattie infiammatorie presenta un rapporto ossidanti/antiossidanti alterato. Health Newsletter Aggiornamento Novembre

2 mg/die vitamina E per sei settimane ha normalizzato i livelli sierici di alfa-tocoferolo. In studi su anziani la somministrazione di questo nutriente è stata associata al miglioramento dell immunità cellulo-mediata, all aumento della conta delle cellule T e alla regolazione delle risposte immunitarie dall interleuchina-2. In uno studio in doppio cieco la somministrazione di 200 u.i. di vitamina E per un anno è stata correlata alla riduzione delle infezioni delle alte vie respiratorie e alla diminuzione dell incidenza di raffreddore (20%). In individui sani la supplementazione di vitamina E ha mostrato di migliorare i rapporti CD4/CD8, la proliferazione delle cellule-t e di diminuire lo stress ossidativo. Selenio Il selenio, che lavora in sinergia con la vitamina E, è un elemento fondamentale per l immunità cellulo-mediata, per la funzione delle cellule B e gli effetti immunostimolanti sui linfociti e le cellule NK. Il selenio ha mostrato di migliorare l attività cellulare immunitaria sia negli animali che nell uomo. Acido Folico Il sistema immunitario viene influenzato dalle concentrazioni ematiche di folati, soprattutto le cellule NK. Queste cellule, infatti, intervengono nella risposta immuno-cellulare non specifica e contribuiscono all eliminazione sia di cellule neoplastiche che di cellule infettate da agenti virali. L-glutatione, Coenzima Q10 Nutrienti antiossidanti in grado di rigenerare le scorte del glutatione, come la NAC, e nutrienti che proteggono il mitocondrio dall eccessivo stress ossidativo, come il coenzima Q10, hanno mostrato di migliorare la funzione immunitaria cellulare e ridurre il rischio di infezione in soggetti con il sistema immunitario stressato. Infatti, il ripristino della funzione mitocondriale rappresenta uno dei meccanismi basilari in grado di rinforzare la funzione immunitaria, poiché la richiesta di energia delle cellule immunitarie aumenta in modo esponenziale per combattere le infezioni. Vitamina C (acido ascorbico) La vitamina C è un nutriente il cui utilizzo è spesso associato alla sua capacità di combattere le infezioni respiratorie virali. La carenza di vitamina C, infatti, riduce la risposta immunitaria, l attività citotossica dei linfociti T e quella fagocitaria dei neutrofili e dei macrofagi, determinando, inoltre, una minore efficacia dei fagociti. La vitamina C è presente in alte concentrazioni nelle cellule immunitarie e quantità ridotte di questa vitamina sono direttamente correlate con una scarsa funzione immunitaria. La sua carenza causa immunosoppressione e aumenta il rischio di contrarre numerose malattie infettive, mentre alti dosaggi di acido ascorbico sono in grado di migliorare l attività delle cellule immunitarie. Queste cellule, infatti, sono sensibili allo stress ossidativo e un antiossidante come la vitamina C è utile per disattivare i radicali liberi prima che provochino danni al DNA o che inneschino processi apoptotici. Nel 2007 è stata condotta un analisi di 30 studi clinici ( partecipanti) per esaminare l impatto profilattico di questa vitamina nei confronti del raffreddore. È stato evidenziato che l assunzione di almeno 200 mg/die di vitamina C è in grado di conferire un consistente beneficio sulla riduzione della durata (8% negli adulti e 14% nei bambini) e della gravità dei sintomi del raffreddore. In 6 studi, i cui partecipanti erano stati esposti a stress fisico estremo (militari in zone subartiche, sciatori, runners) l assunzione di vitamina C ha mostrato una riduzione del 50% nel numero degli episodi di raffreddore. Alti dosaggi (1 g o più) sono raccomandati per migliorare la funzione immunitaria e per il trattamento e la prevenzione delle infezioni delle alte vie respiratorie. VITAMINA C NELLA PREVENZIONE E TRATTAMENTO DEL RAFFREDDORE COMUNE (Douglas and Hemilä, 2005) Esito Numero di studi Numero dei partecipanti Effetto vitamina C (95% CI) b 1. Incidenza di raffreddori durante la profilassi a RR b = 0.96 (0.92, 1.00) 2. Durata dei raffreddori durante la profilassi a RED b = -9.7% (-14.1%, -5.4%) 3. Durata dei raffreddori trattati all esordio dei sintomi RED b = 3.5% (-10.1%, +5%) In questa meta-analisi gli studio placebo controllo hanno utilizzato dosaggi di vitamina C superiori a 200 mg. a Per profilassi s intende la supplementazione di vitamina C nell arco di tutto lo studio. Tutti i risultati raggruppati usando gli effetti del modello random. b CI intervallo di confidenza, RED effetto relativo sulla durata del raffreddore, RR rischio relativo. Health Newsletter Aggiornamento Novembre

3 Effetti della carenza di alcuni nutrienti sul sistema immunitario vitamina A: depressione delle funzioni cellulo-mediate vitamina C: compromissione delle funzioni fagocitarie, incremento dello stress ossidativo vitamina E: depressione dell immunità cellulare e umorale, incremento dello stress ossidativo zinco: ipoplasia dei tessuti linfoidi e disfunzione dei linfociti T e K selenio: alterazione delle funzioni immunitarie, incremento dello stress ossidativo acido folico: riduzione della resistenza dell ospite, compromissione delle funzioni dei linfociti. NAC (N-acetilcisteina) Antiossidante endogeno e precursore del glutatione intracellulare, la N- acetilcisteina (NAC) è diffusamente utilizzata per prevenire l esacerbazione delle bronchiti croniche, per curare le intossicazioni epatiche indotte da paracetamolo e prevenire e trattare condizioni di stress ossidativo associato a bassi livelli di glutatione (HIV/AIDS, cancro, intossicazioni da chemo o radioterapia). La NAC incrementa i livelli di cisteina e glutatione e mostra attività antiossidante, nucleofila, mucolitica e probabilmente chemopreventiva. Per la sua azione mucolitico-fluidificante, la NAC protegge contro agenti tossici endogeni (respirazione cellulare aerobica e metabolismo dei fagociti) ed esogeni (NO, ossido solforico e altri componenti del fumo di tabacco e dell inquinamento). La NAC risulta efficace in quanto fornisce al mitocondrio una scorta pronta di glutatione, il quale, insieme all enzima selenio-dipendente glutatione perossidasi, è un composto fondamentale per l eliminazione dei radicali liberi e per il mantenimento dell equilibrio redox. L aumento del livello di inquinamento atmosferico esercita un azione tossica a carico dell apparato respiratorio. Lo stress ossidativo rappresenta uno dei principali responsabili della flogosi polmonare in pazienti con asma o COPD (malattia polmonare N-acetilcisteina cronica ostruttiva), in grado di attivare la sintesi delle citochine proinfiammatorie. Il trattamento con agenti antiossidanti ad azione detossificante, come glutatione e NAC, ha mostrato di svolgere un importante ruolo protettivo. A 91 pazienti con bronchite cronica sono stati somministrati 300 mg di NAC o un placebo 2 volte al giorno per 6 mesi. Nei successivi quattro mesi invernali, i soggetti che avevano assunto NAC hanno sperimentato il 65% di riduzione di giorni di malattia (173 giorni contro i 456 giorni del gruppo placebo). In un esperimento più esteso su 262 anziani, è stato osservato l effetto profilattico della NAC sull incidenza e la gravità di episodi similinfluenzali e influenza A durante la stagione fredda. I soggetti hanno ricevuto 600 mg di NAC in tavolette o un placebo 2 volte al giorno per 6 mesi. Dopo il periodo di assunzione, il numero di soggetti colpiti da episodi simil-influenzali nel gruppo che aveva assunto NAC era del 29% contro il 51% del gruppo placebo. Il 72% di quelli che avevano assunto NAC che si sono ammalati, hanno riportato un grado di gravità leggero, il 26% ha riportato episodi moderati e solo il 2% episodi gravi. Nel gruppo placebo il 48% ha riportato episodi leggeri, il 47% moderati e il 6% gravi. Solo il 25% del gruppo NAC ha contratto l influenza A, rispetto al 79% del gruppo placebo. I dati disponibili indicano che mg/die di NAC sono in grado di ridurre il numero di esacerbazioni in pazienti con malattie broncopolmonari croniche. Zinco Lo zinco è un minerale essenziale che svolge un ruolo importante nella funzione immunitaria perché indispensabile per l attività di numerosi metallo-enzimi e per l attivazione degli ormoni timici, permettendo loro di stimolare i linfociti T. È richiesto per i segnali intracellulari tra le cellule immunitarie ed è possibile affermare che, almeno virtualmente, l attività di ogni cellula immunitaria sia modulata dallo zinco, e che la sua carenza può causare disfunzioni sia dell immunità umorale sia cellulo-mediata, aumentando la vulnerabilità alle infezioni. Non esistendo nell organismo depositi per lo zinco, in caso di assunzione inadeguata la sua carenza può manifestarsi in tempi brevi. Una metanalisi, che ha raccolto i dati di 12 studi randomizzati controllati, per un totale di bambini di Paesi in via di sviluppo, ha evidenziato la riduzione dell incidenza delle infezioni delle vie respiratorie rispetto ai soggetti placebo. Una metanalisi di studi più recenti riporta che la supplementazione di zinco è in grado di ridurre l incidenza del 15% delle infezioni acute delle basse vie respiratorie nei bambini. Altri studi hanno analizzato la somministrazione di zinco nel raffreddore, con risultati misti. Uno studio placebo controllato ha osservato 65 individui che assumevano zinco a un dosaggio iniziale di 46 mg, ridotti in seguito a 23 mg o un placebo ogni 2 ore fino a che i sintomi non fossero cessati per 6 ore consecuti- Health Newsletter Aggiornamento Novembre

4 ve. Dopo sette giorni l 86% del gruppo che aveva assunto lo zinco non mostrava più sintomi, contro il 46% del gruppo placebo. Un altro studio su 48 adulti che avevano assunto 12.8 mg di zinco ogni 2-3 ore durante il giorno, ha visto la riduzione dei sintomi rispetto al gruppo placebo (4.5 versus 8.1 giorni). La carenza di zinco è associata all aumento dell incidenza e della gravità della polmonite. Probiotici Numerose ricerche hanno focalizzato l attenzione sul ruolo potenziale dei probiotici nella prevenzione delle malattie respiratorie negli adulti e nei bambini. La maggior parte degli studi ha mostrato la riduzione della gravità e del numero di giorni di malattia. Uno studio tedesco ha valutato l effetto profilattico dei probiotici (L. gasseri, B. longum, B. bifidum) in adulti sani per almeno tre mesi, documentando una significativa riduzione dei giorni di raffreddore e della gravità dei sintomi e della febbre. In uno studio randomizzato doppio cieco su bambini (3-5 anni), la somministrazione di L. acidophilus e B. animalis per sei mesi, ha mostrato la diminuzione dell incidenza e della durata di febbre, tosse e rinorrea. Anche il ricorso agli antibiotici è diminuito del 65% e le assenze dagli asilo-nido sono calate del 30% rispetto ai soggetti placebo. Un altro studio similare, condotto su 500 bambini frequentanti asili nido in Finlandia, ha mostrato che la supplementazione giornaliera di latte addizionato con L. acidophilus è in grado di ridurre la gravità delle infezioni respiratorie e le relative assenze. In uno studio crossover su bambini con fibrosi cistica, a rischio di infezioni gravi delle vie respiratorie, la supplementazione di probiotici è stata associata alla diminuzione degli episodi di esacerbazione polmonare con ospedalizzazione, rispetto ai soggetti placebo. In uno studio svedese, oltre 900 donne gravide hanno assunto una miscela di probiotici per 4 settimane prima del parto. Durante i 2 anni successivi al follow-up, i bambini le cui madri avevano assunto il probiotico hanno sviluppato un numero minore di infezioni delle vie respiratorie, rispetto ai bambini le cui madri erano nel gruppo placebo. Colostro Il colostro bovino contiene livelli rilevabili molto più alti di immunoglobuline (alcune centinaia di volte) di quelli riscontrabili nel comune latte bovino. Questo composto presenta, inoltre, una serie di costituenti fisiologicamente bioattivi come i fattori che agiscono da mediatori della crescita e sviluppo, oltre a una serie di frazioni antimicrobiche tra cui lattoferrina, lattoperossidasi e lisozima. La lattoferrina ha un attività antimicrobica diretta, con la capacità di reclutare e attivare le cellule sia del sistema immunitario innato che di quello adattivo. La lattoferrina è una frazione peptidica con effetti antibatterici, antimicotici, antivirali e immunomodulanti. Alcuni studi hanno rilevato la sua presenza nelle secrezioni esocrine, inclusi lacrime, essudati nasali, saliva e muco bronchiale. Il colostro aumenta le IgA salivari che primariamente proteggono contro le infezioni del tratto respiratorio e contiene livelli rilevanti di oligosaccaridi che prevengono l adesività batterica sulle membrane mucose sull intestino e la gola. Questo può essere particolarmente importante in gruppi di popolazione a rischio (bambini, anziani) per i quali la valutazione delle funzioni immunitarie è necessaria per evitare che le infezioni ricorrenti delle alte vie respiratorie possano evolvere in gravi patologie. In uno studio su 144 soggetti è stata valutata l efficacia della somministrazione di colostro, in comparazione con quella del vaccino antinfluenzale. Nei pazienti che avevano assunto colostro è stato registrato un numero medio minore di episodi influenzali sia rispetto ai soggetti che non avevano ricevuto nessun trattamento che a quelli che avevano assunto il vaccino. In un altro studio clinico il colostro ha mostrato la sua attività immunomodulante in adulti maschi, riducendo l incidenza delle infezioni delle alte vie respiratorie. In uno studio su bambini (1-8 anni) con infezioni ricorrenti delle alte vie respiratorie o diarrea, la somministrazione di colostro per 12 settimane ha mostrato un effetto altamente efficace nel trattamento profilattico delle infezioni ricorrenti delle alte vie respiratorie e nella diarrea. L-glutamina Le concentrazioni plasmatiche dell aminoacido condizionatamente essenziale glutamina, il più abbondante nel corpo umano, possono essere ridotte da stress eccessivo o da attività fisica intensa. Ciò è causato principalmente dall incremento del fabbisogno che eccede le scorte disponibili con la dieta o dai muscoli. Le risposte plasmatiche di glutamina sono caratterizzate da un incremento dei livelli durante l esercizio fisico, seguito da una riduzione post-esercizio e durante il periodo di recupero. Questo può portare alla ipotesi glutamina come spiegazione dell immunodepressione verifi- Health Newsletter Aggiornamento Novembre

5 cabile dopo l esercizio fisico. È stato postulato che il ripristino dei livelli di glutamina dopo l esercizio prolungato possa aiutare il sistema immunitario a resistere alle infezioni. La glutamina, fornita alle cellule immunitarie in concentrazioni adeguate, permette ai linfociti di proliferare, alle cellule K di risponde alle linfochine e alle cellule immunitarie di produrre citochine, oltre a regolare la funzione macrofagica. Il fabbisogno di glutamina da parte dei muscoli scheletrici e di altri organi durante esercizio intenso, dopo un intervento chirurgico, in caso di ustioni o sepsi, è tale al punto che il sistema immunitario potrebbe entrare in debito di glutamina. La riduzione osservata nella glutaminemia è correlata all aumento dei diminuzione dell attività dei neutrofili, compromissione della sintesi degli anticorpi, riduzione dei livelli delle immunoglobuline nel sangue e nelle urine, riduzione dell attività citolitica delle cellule NK, scarsa circolazione del numero dei linfociti nelle 3-4 ore dopo la prestazione, riduzione nella capacità proliferativa dei linfociti in risposta ai mitogeni e cambiamenti nel profilo delle citochine prodotte dopo l esercizio, tra i quali un incremento del 100% della produzione delle interleuchine-6 e un aumento della produzione dei mediatori infiammatori. Sembra plausibile quindi che gli atleti sottoposti ad esercizi di alta intensità dovrebbero aumentare la disponibilità di glutamina per sostenere il sistema immunitario nel Effetti della glutamina sul sistema immunitario incremento della risposta delle cellule T alla stimolazione dei mitogeni aumento della differenziazione dei linfociti B e della produzione di anticorpi aumento della fagocitosi dei macrofagi e della funzione dei neutrofili incremento della produzione delle citochine mantenimento della funzione della barriera mucosale La propoli è diffusamente utilizzata per le alte vie respiratorie, grazie alle attività antinfiammatoria, disinfettante e antivirale, in particolare contro le faringotonsilliti. Numerose ricerche in vitro hanno dimostrato le azioni antibatterica e antivirale della propoli contro alcuni ceppi batterici isolati da pazienti con infezioni delle alte vie respiratorie. In uno studio clinico, un gruppo di bambini di scuola materna e scolari sono stati trattati con propoli durante la stagione invernale. Gli effetti positivi della propoli sono stati una riduzione dell incidenza del raffreddore comune con sintomi acuti o cronici e la diminuzione e la soppressione di virus e altri microbi dalle alte vie respiratorie. Un altra ricerca riporta che la propoli è in grado di ridurre la durata del raffreddore, in particolare, diminuendo i sintomi già al primo giorno della terapia, mostrando la completa risoluzione in 1 giorno in 5 pazienti, in 2 giorni in 16 pazienti e in 3 giorni in 3 pazienti. Il gruppo placebo ha mostrato la guarigione in 4.80 giorni. Nel gruppo trattato con la propoli, i sintomi sono cessati 2.5 volte più velocemente che nei soggetti placebo. sintomi delle infezioni delle alte vie respiratorie, suggerendo che l immunodepressione potrebbe manifestarsi in alcuni atleti a causa dello stress indotto da esercizio prolungato, intenso e dalla competizione. Alcuni fattori che possono rendere gli atleti più vulnerabili alle infezioni opportunistiche e agli agenti batterici sono allenamento sostenuto nei runners, carico di stress (lo stress mentale della competizione raddoppia il rischio di sviluppare un infezione delle vie respiratorie), una scarsa massa corporea, bypassare il meccanismo di filtro nasale (durante l esercizio fisico gli atleti respirano con la bocca piuttosto che con il naso compromettendo gli effetti protettivi delle secrezioni nasali) e una riduzione nella temperatura ambientale. I cambiamenti più comuni nella funzione delle cellule immunitarie dopo l esercizio intenso includono momento critico in cui sono maggiormente vulnerabili a infezioni opportunistiche. Propoli Health Newsletter Aggiornamento Novembre

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7 Nutrimmune Miscela di 21 Fattori Immunoprotettivi DIFESE NATURALI Ogni tavoletta contiene Echinacea radice 100 mg (Echinacea angustifolia) estratto secco titolato 4% [4mg] echinacoside Vitamina C (da acido l-ascorbico) 90 mg Bioflavonoidi da agrumi 37,5 mg Astragalo radice 25 mg (Astragalus membranaceus) estratto secco titolato 70% [17,5mg] polisaccaridi Ginseng radice 25 mg (Panax ginseng) estratto secco titolato 8% [2mg] ginsenosidi Rosmarino foglia 25 mg (Rosmarinus officinalis) estratto secco 4:1 Timo foglia 25 mg (Thymus vulgaris) estratto secco 4:1 Noni foglia 25 mg (Morinda citrifolia) estratto secco titolato 10% [2,5mg] polisaccaridi NAC (n-acetil cisteina) 15 mg Tè verde foglia 10 mg (Camellia sinensis) estratto secco titolato 80% [8mg] polifenoli Vitamina E (D-alfa tocoferil succinato) 15 mg Zinco (da zinco picolinato) 10 mg ActiVin - Uva rossa semi 5 mg (Vitis vinifera) estratto secco titolato 95% [4,75mg] polifenoli totali incluso OPC Pycnogenol - Pino marittimo corteccia 5 mg (Pinus maritima) estratto secco titolato 85% [4,25mg] polifenoli totali incluso OPC Betatene (da alga Dunaliella salina) 4,5 mg pari a 750mcg di vitamina A L-Glutatione (ridotto) 3 mg Coenzima Q10 (ubidecarenone) 2,5 mg Protykin - Bistorta giapponese radice 1 mg (Polygunum cuspidatum) estratto secco titolato 50% [500mcg] trans-resveratrolo naturale Vitamina A (da retinil palmitato) 240 mcg Acido folico 150 mcg Selenio (da l-seleniometionina) 50 mcg agente di carica calcio fosfato bibasico, maltodestrina, antiagglomeranti (acido stearico e magnesio stearato vegetali), agenti di rivestimento (idrossipropilmetilcellulosa e polietilengliole). ActiVin è un marchio di San Joaquin Valley Concentrates - Fresno USA Protykin è un marchio di InterHealth Nutraceuticals Inc. - USA Pycnogenol è un marchio di Horphag Research Ltd Betatene è un marchio di Cognis Nutrition and Health - Monheim Germany La relazione tra immunità e nutrizione è particolarmente importante da considerare. Sono infatti numerosissime le ricerche epidemiologiche e gli studi clinici che evidenziano il ruolo positivo di un apporto adeguato di vitamine, minerali e micronutrienti, i quali svolgono un ruolo nella protezione contro i radicali liberi o nei processi ossidativi, e sono pertanto direttamente implicati nel corretto funzionamento delle risposte immunitarie. Attività Immunomodulante e immunoprotettiva Lo zinco è uno dei minerali più importanti coinvolti nella modulazione del sistema immunitario. Il deficit di questo minerale è associato all involuzione del timo, a una riduzione dell immunità cellulo-mediata e dell attività cellulare dei NK, e a una diminuita risposta proliferativa dei linfociti ai mitogeni. L astragalo esplica attività immunomodulante e antivirale che si manifesta mediante la stimolazione dell attività fagocitica dei monociti e dei macrofagi, l incremento dell interferon e dell attività delle cellule NK e delle cellule T. L echinacea aumenta la produzione dei linfociti. Il ginseng esplica azione immunostimolante, favorendo l attività dei globuli bianchi, incrementando la produzione di interferone e il numero di anticorpi. Numerosi studi effettuati suggeriscono che lo stato dei folati nell organismo possa favorire la soppressione di un eccessiva proliferazione cellulare nei processi di carcinogenesi. L azione dell estratto di timo sul sistema immunitario si esplica stimolando la produzione dei linfociti immunitari, oltre a svolgere attività antisettica sull apparato polmonare. Gli estratti di timo e di rosmarino influiscono entrambi sul sistema endocrino, stimolando la corteccia surrenale. Il noni rappresenta infine un ulteriore sostegno del sistema immunitario, grazie al miglioramento prodotto sulla funzionalità delle cellule NK e delle cellule T. Attività antiossidante Vitamina A, betacarotene e vitamina C potenziano il sistema immunitario grazie alla loro attività antiossidante, che influisce sulle funzioni immunologiche e antibatteriche, incrementando l attività dei globuli bianchi e i livelli di immunoglobuline. La vitamina E è fondamentale per sostenere i parametri immunitari ed è considerata il maggior fattore antiradicalico per la sua capacità di proteggere le strutture cellulari contro lo stress ossidativo. I carotenoidi agiscono in sinergia con le vitamine per prevenire i processi infiammatori legati a malattie cardiovascolari e degenerative. Il selenio con la vitamina E contribuisce a proteggere gli eritrociti e mostra la capacità di aumentare le risposte delle cellule T, la produzione di anticorpi e di invertire parzialmente i processi cellulari di immunosoppressione legati all invecchiamento. Il glutatione protegge dai radicali ossidanti di natura endogena ed esogena e verso numerose sostanze citotossiche. Il coenzima Q10 svolge azione protettiva sul tessuto cardiaco e rappresenta una sostanza con effetti antinvecchiamento. Il tè verde esplica un azione antiossidante di rilievo che, grazie ai polifenoli (epigallocatechingallato), è in grado di stimolare il sistema immunitario. Activin, bioflavonoidi, picnogenolo e Protykin esplicano una spiccata attività antiossidante, in particolare a livello cardiovascolare e polmonare e presentano un elevata biodisponibilità. Field CJ, Johnson IR, Schley. Nutrients and their role in host resistance to infection. J Leukoc Biol 2002 Jan;71(1): SCARSE DIFESE IMMUNITARIE ASMA INFEZIONI RICORRENTI PROTEZIONE CARDIOVASCOLARE ECCESSIVA ESPOSIZIONE AD AGENTI TOSSICI 1-2 tavolette al giorno con acqua durante i pasti. Avvertenze Non assumere durante la gravidanza e in caso di malattie autoimmuni. NAC EPA & DHA E 400 C Complex 1000 t/r Andrographis Allergeni Contiene soia. 60 tavolette # 0182

8 C Complex 1500 t/r 1500 mg Vitamina C e Bioflavonoidi da Agrumi ANTIOSSIDANTE Ogni tavoletta contiene Vitamina C 1500 mg Bioflavonoidi da agrumi complesso totale 150 mg 35% [52,5mg] esperidina 14% [21mg] flavononi Rutina 50 mg Quercetina 12,5 mg Esperidina 5 mg addensante (cellulosa m.c.), antiagglomeranti (acido stearico e magnesio stearato vegetali), rosa canina estratto 4:1, fragola, pomodoro, miscela antiossidante (seleniometionina, l-glutatione ridotto e n-acetil l-cisteina), microalga clorella, agenti di rivestimento (idrossipropilmetilcellulosa, gomma lacca e talco). La potente azione antiossidante della vitamina C, in grado di prevenire fenomeni di ossidazione all interno e all esterno della cellula, è stata ampiamente studiata. Le ricerche effettuate hanno evidenziato un ruolo preventivo per le malattie cardiovascolari, tumorali, sulla mortalità globale e nello sviluppo dell AIDS. Anche se questo nutriente è piuttosto diffuso in natura, facilmente viene distrutto dai processi di riscaldamento e di trasformazione industriale oltre a quelli casalinghi. Aterosclerosi Sono numerosi gli studi epidemiologici che evidenziano come uno scarso apporto di vitamina C sia associato allo sviluppo di malattie cardiovascolari. Recentemente, sono stati analizzati 9 studi di coorte prospettici che hanno osservato per 10 anni oltre 290mila adulti. È emerso che nei soggetti che avevano assunto più di 700 mg/die di vitamina C sotto forma di integratore, il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari era ridotto del 25%. In altri studi si è osservato che il trattamento con vitamina C migliora la vasodilatazione nei soggetti aterosclerotici con angina, scompenso cardiaco congestizio, ipercolesterolemia e ipertensione. Bassi livelli di questo nutriente sembrano favorire l aterosclerosi dovuta a due principali meccanismi: ossidazione delle lipoproteine ad alta densità (LDL) e risposta infiammatoria alla lesione (che induce la vulnerabilità della placca e l attività trombogenica locale). Studi effettuati indicano che la vitamina C svolge un effetto protettivo contro l ictus riducendo i processi perossidativi, i livelli di colesterolo, l aggregazione piastrinica e la proliferazione delle cellule muscolari lisce vasali. Cancro Numerosi studi caso-controllo hanno esaminato il ruolo della vitamina C nella prevenzione del cancro. Alcuni di essi hanno mostrato che un alto apporto di questo nutriente è associato alla riduzione dell incidenza del cancro alla bocca, gola e corde vocali, esofago, stomaco, colon retto e polmoni. Studi osservazionali indicano che l incremento dietetico di vitamina C è associato alla riduzione del rischio di cancro allo stomaco. Recentemente la vitamina C è stata consigliata, in associazione alle terapie farmacologiche, nella eradicazione dell H. pylori, batterio che aumenta il rischio di tumore allo stomaco e sembra diminuire il contenuto di vitamina C nelle secrezioni gastriche. Cataratta Sebbene la patogenesi della cataratta sia multifattoriale, la presenza di sufficienti quantitativi di vitamina C è necessaria per prevenire danni ossidativi al cristallino. Le concentrazioni di vitamina C nel cristallino, infatti, diminuiscono in maniera rilevante con la gravità della cataratta, tanto che la carenza di vitamina C sembra essere un buon indicatore del decorso della malattia. Sistema immunitario La vitamina C, grazie alla sua attività antiossidante, è un immunostimolatore che incrementa l azione di difesa delle cellule immunitarie. La sua assunzione determina un aumento degli anticorpi, potenziando le difese dell organismo verso le infezioni. In una recente revisione di 29 studi, è stato osservato il suo effetto preventivo nei confronti del raffreddore in 6 studi (8-14% al dosaggio di 1 g/die), mentre nei restanti si è notato un consistente beneficio con la riduzione della durata e della gravità dei sintomi. Il deficit di vitamina C è stato inoltre associato allo sviluppo di asma sia negli adulti che nei bambini. Densità minerale ossea La vitamina C è richiesta per la produzione e il mantenimento del collagene, sostanza proteica che forma la base di tutti i tessuti connettivi (cartilagini, ossa, denti e tendini) ed è fondamentale per la deposizione della matrice ossea. Studi recenti indicano una chiara relazione tra consumo di vitamina C e densità minerale ossea. Protezione cutanea Antiossidanti come la vitamina C, ma anche la E, hanno mostrato proprietà fotoprotettive contro gli effetti nocivi del sole, nelle reazioni di fotosensibilizzazione e photoaging. In questa funzione è rilevante il ruolo della vitamina C nel riciclaggio della vitamina E, che continuamente ne ristabilisce l attività antiossidante. Knekt P, Ritz J, Pereira MA, et al. Antioxidant vitamins and coronary heart disease risk: a pooled analysis of 9 cohorts. Am J Clin Nutr 2004; 80(6): Forestiere F, Pistelli R, Sestini P et al. Consumption of fresh fruit rich in vitamin C and wheezing symptoms in children. Thorax 2000, 55(4): PROTEZIONE MALATTIE CARDIOVASCOLARI STRESS FUMO DI SIGARETTA ASSUNZIONE DI FARMACI (ASPIRINA, CONTRACCETTIVI) PROTEZIONE CUTANEA PROTEZIONE OCULARE MALATTIE INFIAMMATORIE INVECCHIAMENTO CICATRIZZAZIONE CUTANEA 1 tavoletta al giorno con acqua durante il pasto. Avvertenze Non assumere durante la gravidanza. E 200 Betacarotene OcuFactors Plus OPC Complex Iron Complex Echinacea 50 tavolette # 0034

9 NAC 500 mg N-Acetil Cisteina PRIME VIE RESPIRATORIE Ogni capsula contiene NAC (N-Acetil l-cisteina) 500 mg agente di carica (cellulosa m.c.), antiagglomerante (magnesio stearato vegetale). Capsula di gelatina. L acetilcisteina, o N-acetilcisteina, è il derivato N-acetilato della L-cisteina, un aminoacido solforato non essenziale. Rispetto alla L-cisteina, la NAC risulta più stabile e maggiormente biodisponibile. Dagli anni 60 è commercializzata come farmaco e viene utilizzata, per via inalatoria, nel trattamento di malattie respiratorie (come la bronchite acuta e cronica), associate alla iperproduzione di muco o a muco viscoso. Viene inoltre impiegata nel trattamento dell intossicazione da paracetamolo (contenuto nella comune Tachipirina e in altri FANS) e come antidoto nell avvelenamento da Amanita phalloides. Negli ultimi dieci anni sono stati pubblicati migliaia di articoli sulla N-acetilcisteina, molti dei quali riguardanti la sua attività antiossidante. L efficacia della NAC nel trattamento dell intossicazione da paracetamolo è attribuibile principalmente alla sua capacità di rigenerare le scorte di glutatione (GSH) a livello epatico: infatti la NAC è una forma di rilascio della L-cisteina, uno dei precursori fondamentali del glutatione (composto da cisteina, acido glutammico e glicina). La somministrazione di NAC in animali affetti da ischemia cardiaca ha migliorato la contrattilità del miocardio, ha favorito l inibizione dell aggregazione piastrinica e la riduzione dei livelli di lipoproteina A. Sempre su modelli animali si sono avuti risultati positivi nel diabete insulino-dipendente. La NAC ha ridotto moderatamente la glicemia, mantenendo la secrezione di insulina mediata dal glucosio. Inoltre sembra inibire l apoptosi delle cellule beta-pancreatiche senza alterarne la proliferazione. Altri dati, in attesa di approfondimento, riguardano il suo ruolo positivo in alcune forme cancerose e disturbi immunitari. Protezione apparato respiratorio La NAC possiede una marcata attività mucolitica, dovuta probabilmente alla riduzione dei ponti disolfuro tipici delle mucoproteine, che causa una diminuzione della viscosità del muco bronchiale. Il suo impiego nelle malattie respiratorie è diffuso. Numerosi studi indicano il suo utilizzo nel trattamento della sindrome bronco-polmonare ostruttiva (BCPO). In uno studio aperto multicentrico controllato, effettuato su 169 pazienti affetti da BCPO di grado moderato-grave, è stata osservata una riduzione delle ricadute nel 41% del gruppo trattato con NAC (in soggetti sottoposti a trattamento standard mg/die di NAC per sei mesi, contro pazienti trattati solo con terapia tradizionale). Sono disponibili anche dati positivi nel trattamento della fibrosi polmonare idiopatica (FPI): in uno studio clinico randomizzato in doppio cieco contro placebo, recentemente comparso su The New England Journal of Medicine, la somministrazione di NAC, unitamente alla terapia standard, ha indotto significativi miglioramenti nei parametri della funzione respiratoria. Secondo gli studiosi, i pazienti affetti da questa patologia presentano un grande stress ossidativo e una carenza di antiossidanti, come prova la riduzione dei livelli di glutatione intra e extra-cellulare. Da qui l ipotesi che, inducendo un aumento della biosintesi di glutatione (grazie alla somministrazione di N-acetilcisteina), sia possibile migliorare il decorso clinico dei pazienti affetti da questa grave malattia. Attività epatoprotettrice Questa attività è dovuta alla funzione della NAC di precursore del glutatione. Uno dei ruoli fondamentali del GSH è il mantenimento dell equilibrio redox a livello epatico, vitale per una normale funzionalità epatocitaria. Nel fegato la concentrazione di tale nutriente è rilevante, al punto che le funzioni detossicanti e antisteatosiche possono svolgersi correttamente grazie all azione del glutatione. Attività antiapoptosica Alcune evidenze sperimentali indicano che la NAC, per la sua proprietà antiossidante, può esercitare attività antiapoptosica, in particolare a livello delle cellule beta-pancreatiche e dei neuroni. È in virtù del ruolo di precursore della L-cisteina e del glutatione che contribuisce alla protezione delle membrane cellulari dalla perossidazione lipidica e da quella proteica. Dipendenza da cocaina In uno studio pilota condotto su soggetti cocainodipendenti la somministrazione di acetilcisteina ha riportato una riduzione del desiderio alla droga. Lolic MM, Fiskun G, Rosenthal RE. Neuroprotective effects of acetyl-lcarnitine after stroke in rats. Ann Emerg Med. 1997; 29: Tepel M, van der Giet M, Statz M, Jankowski J, Zidek W. The antioxidant acetylcysteine reduces cardiovascular events in patients with end-stage renal failure: a randomized, controlled trial. Circulation 2003; 107: AFFEZIONI ACUTE CRONICHE DELL APPARATO RESPIRATORIO CON SECREZIONI MUCOSE ANTIOSSIDANTE DELLE VIE RESPIRATORIE PROTEZIONE FUMATORI DIPENDENZA DA COCAINA 1 capsula al giorno con acqua durante il pasto. Avvertenze In caso di uso prolungato (oltre le 6-8 settimane) è necessario consultare il medico. Non assumere il prodotto in caso di patologie epatiche o renali, in gravidanza e al di sotto dei 12 anni se non dopo aver consultato il medico. Propoli d Api Spray Zinc 15 C Complex 1500 t/r Echinacea Andrographis 50 capsule # 0275

10 Zinc mg Zinco ad Elevata Biodisponibilità DIFESE IMMUNITARIE Ogni compressa contiene Minerali RDA% Zinco 30 mg 300% Ingredienti: agenti di carica (calcio fosfato bibasico e cellulosa m.c.), citrato di zinco, addensante (carbossimetilcellulosa di sodio), antiagglomeranti (acido stearico e magnesio stearato vegetale), agenti di rivestimento (idrossipropilmetilcellulosa e polietilenglicole). Lo zinco entra nella costituzione di numerosi enzimi che catalizzano reazioni fondamentali nell organismo. Il suo ruolo è indispensabile per le funzioni cellulari di tutti i tessuti e la sua attività antiossidante è di importanza primaria, in quanto lo zinco costituisce parte dell enzima superossido dismutasi. L organismo ne contiene 2-4 g, concentrato in ossa, cute, prostata e tessuti oculari. Contrariamente ad altri micronutrienti, lo zinco non viene messo facilmente a disposizione per l utilizzo, con il risultato che le sue riserve mobili sono limitate. La carenza di zinco può provocare disturbi dell accrescimento, cicatrizzazione difettosa delle ferite, cute ruvida e suscettibilità alle infezioni. Adolescenti, anziani, vegetariani, donne gravide e soggetti affetti da malattie croniche possono trarre giovamento dalla sua supplementazione. In recenti osservazioni la carenza di zinco è stata associata ad anoressia, depressione e ad alcuni tipi di cancro (vescica, cistifellea). Sistema immunitario La carenza di zinco ha un effetto significativo sulla risposta immunologica. Il deficit di questo minerale è associato all involuzione del timo, a una riduzione dell immunità cellulo-mediata e dell attività cellulare delle natural killer, e a una diminuita risposta proliferativa dei linfociti ai mitogeni. Inoltre, determina l alterazione della formazione anticorpale verso gli antigeni e una riduzione della fagocitosi. In numerosi studi ha mostrato di ridurre l incidenza di infezioni sia negli adulti che nei bambini, in particolare dell apparato respiratorio. Altri dati positivi riguardano soggetti affetti dal virus HIV (con la riduzione del tasso delle infezioni opportunistiche) e la diarrea persistente nei bambini. Cute e annessi cutanei La carenza di zinco può provocare problemi cutanei di vario grado, poiché questo micronutriente normalmente è presente in alte concentrazioni nella cute. Lo zinco è un componente essenziale di numerosi metallo-enzimi importanti per l attività metabolica cellulare; infatti il suo deficit può avere ripercussioni negative nei processi di riparazione dei tessuti. La supplementazione di questo minerale è indicata in caso di ulcere, fragilità ungueale, acne, eruzioni eczematose e caduta dei capelli. Apparato riproduttivo maschile Lo zinco ha un ruolo primario nella genesi delle cellule spermatiche. Gli uomini che presentano una carenza di zinco producono un liquido seminale con un minor numero o, nei casi più gravi, totalmente privo di cellule spermatiche. Mostrano, inoltre, livelli plasmatici di testosterone inferiori alla norma. Il rapporto fra testosterone e zinco è molto stretto: si ipotizza, infatti, che lo zinco controlli il metabolismo del testosterone a livello cellulare e prostatatico. In particolare, nella prostata, organo tra i più ricchi in zinco, la sua concentrazione aumenta a partire dalla pubertà, sotto l influsso del testosterone. In studi in vivo è stato dimostrato che la somministrazione di zinco migliora il danno testicolare indotto da piombo, sia a livello cellulare che sub-cellulare. Il piombo è in assoluto il metallo tossico che maggiormente incide sulla fertilità e compete con lo zinco in siti fondamentali per la spermatogenesi. Apparato oculare Lo zinco sembra svolgere un ruolo profilattico e terapeutico nella degenerazione senile della macula (DSM). Questo minerale si trova in alte concentrazioni nella retina e il suo contenuto declina con l invecchiamento insieme all attività di alcuni enzimi retinici zinco-dipendenti. In uno studio su soggetti è stato osservato che una terapia antiossidante con l aggiunta di zinco, è in grado di rallentare l aggravarsi della DSM rispetto al placebo. ADHD (Attention Deficit Hyperactivity Disorder) Lo zinco sembra essere un nutriente promettente per il trattamento dell ADHD. In uno studio condotto su bambini la somministrazione di 15 mg/ die di zinco ha mostrato di aumentare l effetto del Ritalin, con modesti benefici. Uno stato nutrizionale materno carente di zinco, è stato associato a ridotta attenzione e minore funzione motoria nel bambino; la sua supplementazione, inoltre, sembra favorire un migliore sviluppo neuropsicologico. Zinc, infections and immunosenescence. Mech Ageing Dev 2000 Dec 20;121(1-3): Hyman L, Neborsky R. Risk factors for age-related macular degeneration: an update. Curr Opin Ophthalmol 2002 Jun;13(3): SCARSE DIFESE IMMUNITARIE ACNE CADUTA DEI CAPELLI INFERTILITÀ MASCHILE UNGHIE FRAGILI ADHD USTIONI ULCERA CRONICA, MORBO DI CROHN ANEMIA FALCIFORME DEGENERAZIONE SENILE DELLA MACULA VEGETARIANISMO 1 compressa al giorno con acqua durante il pasto. Avvertenze Dosi di zinco fino a 30 mg/die sono considerate sicure; dosi maggiori possono causare disturbi gastrointestinali, gusto metallico, emicrania e sonnolenza. Megadosi di zinco (oltre 150 mg/die) possono causare anemia da carenza di rame, riduzione dei livelli di colesterolo LDL e riduzione della funzione immunitaria. ProstaFactors Multicarotene Copper Calcium 750 E 400 C Complex 1000 t/r L-Arginine 100 compresse # 0045

11 Acidophilus 2,5 mld Probiotico con F.O.S. EQUILIBRIO INTESTINALE Ogni compressa masticabile contiene Frutto Oligo-Saccaridi 1000 mg Miscela di batteri lattici probiotici 2,5 miliardi UFC* composto da: Lactobacillus acidophilus Bifidobacterium lactis maltodestrina, agente di carica (cellulosa m.c.), antiagglomeranti (magnesio stearato vegetale e biossido di silicio), aroma (vaniglia). * UFC = Unità Formanti Colonie Tra i lattobacilli, Lactobacillus acidophilus è la specie maggiormente rappresentata nell intestino umano ed è presente anche in altre parti del corpo (cavo orale, vagina). L. acidophilus interviene nell assimilazione e nella produzione delle vitamine del gruppo B e potenzia l attività dell enzima beta-galattosidasi, fattore che favorisce il miglioramento della tolleranza al lattosio negli individui con deficit di lattasi. I bifidobatteri si trovano perlopiù nel colon e nella mucosa vaginale. Le loro proprietà salutistiche riguardano la prevenzione delle allergie alimentari, la riduzione della diarrea da virus e del viaggiatore, la stimolazione del sistema immunitario, la produzione di vitamine e l azione antibatterica verso microrganismi indesiderati. L impiego dei FOS favorisce l incremento di bifidobatteri nel piccolo intestino, riducendo la flora putrefattiva e la relativa degradazione microbica responsabile di flatulenze e dismetabolie intestinali, mostrando attività ipocolesterolemizzante. Diarrea/Stipsi Il trattamento delle infezioni intestinali rappresenta l indicazione clinica più tradizionale per i probiotici. Solide evidenze scientifiche riguardano l azione preventiva e la rapida remissione delle infezioni intestinali, oltre a una minore durata degli episodi nei casi di: diarrea infantile, diarrea del viaggiatore e diarrea da antibiotici. Lattobacilli e bifidobatteri svolgono un ruolo importante nel controllo del ph intestinale offrendo protezione contro la stipsi e promuovendo la depurazione dell organismo. Disturbi digestivi e dispepsia L associazione sinergica di acidophilus e FOS può risultare utile in caso di cattiva digestione associata a dispepsia, con efficacia su sintomi quali dolore e pirosi epigastrica, sensazione di pienezza post-prandiale, gonfiore addominale, eruttazioni, nausea. Patologie vaginali e candidiasi La flora vaginale va incontro, anche in condizioni fisiologiche normali, a variazioni legate allo stile di vita (dieta, stress, ciclo mestruale) che possono provocare vaginosi e vaginiti. La somministrazione orale di probotici a donne con vaginosi, vaginiti si è dimostrata efficace nel ridurre l incidenza di questi di disturbi. Colesterolo La capacità di diminure la concentrazione di colesterolo nel sangue, come quella di deconiugare e fermentare gli acidi biliari, è da tempo attribuita a bifidobatteri e L. acidophilus. Una modesta attività ipolipidemizzante è stata anche osservata nei FOS. Dermatite atopica I meccanismi ipotizzati alla base dell efficacia dei probiotici nelle malattie allergiche sono differenti. Si valuta il ripristino della funzione di barriera intestinale, oppure la capacità da parte degli enzimi batterici di degradare le proteine allergizzanti. Un altra ipotesi è che i probiotici siano in grado di modulare la risposta immunitaria in maniera differente nel soggetto sano e in quello con intolleranza alimentare. In ambito preventivo la somministrazione di probiotici ha mostrato numerosi risultati positivi, così come in ambito terapeutico. Infezioni croniche delle vie urinarie Il rischio di cronicizzazione da infezioni urinarie è piuttosto elevato in pazienti affetti da stipsi, colite, diverticolosi. È stato dimostrato che i probiotici svolgono effetto inibente sia sulla crescita che sulla capacità di alcuni uropatogeni di aderire alle cellule dell epitelio vaginale. La somministrazione di probiotici nella profilassi delle infezioni genito-urinarie è utilizzata con successo da molto tempo, fino ad arrivare alla risoluzione del 70-80% dei casi di cistite ricorrente. Nell uomo queste infezioni presentano una stretta correlazione con le patologie prostatiche le quali, impedendo il completo svuotamento della vescica, possono favorire l insorgenza di infezioni urogenitali. Malattie intestinali di natura infiammatoria La flora intestinale svolge un ruolo importante nella patogenesi di questi disturbi cronici, che includono morbo di Crohn e colite ulcerosa. La somministrazione di probiotici, in particolare acidophilus e bifidobatteri, è seguita dalla normalizzazione delle funzioni della mucosa intestinale, dalla riduzione delle citochine infiammatorie e dall aumento di quelle ad attività antinfiammatoria. Effetti benefici sono stati osservati nella colite ulcerosa. Tumore del colon Sembra che lattobacilli e bifidobatteri siano in grado di aumentare il periodo di latenza dell insorgenza del tumori del colon indotto sperimentalmente nel ratto, e questo suggerisce che i probiotici potrebbero inibire l insorgenza di lesioni preneoplastiche e lo sviluppo di tumori in modelli animali. Sono in corso sperimentazioni sull uomo. Kalliomaki M, Salminen S, Arvilommi H et al. Probiotics in primary prevention of atopic disease: a randomized placebo-controlled trial. The Lancet 2001, The effect of oral administration of Lactobacillus GG on antibioticassociated gastrointestinal side-effect during Helicobacter pylori eradication therapy. Alim Pharmacol Ther 2001, USO PROLUNGATO DI ANTIBIOTICI E CONTRACCETTIVI ORALI DIARREA E/O STIPSI DIFESE IMMUNITARIE BASSE VAGINITI E CANDIDA ALBICANS INFEZIONI INTESTINALI IPERTROFIA PROSTATICA BENIGNA PROSTATITI DI ORIGINE BATTERICA DISTURBI DIGESTIVI MORBO DI CROHN INTOLLERANZA AL LATTOSIO COLITE ULCEROSA IPERCOLESTEROLEMIA PROTEZIONE ANTITUMORALE 1-2 compresse al giorno da assumere, preferibilmente al mattino poco prima di colazione. Avvertenze Soggetti con sindrome del colon irritabile dovrebbero assumere i F.O.S. con particolare cautela. Multifiber Papaya Zyme Pau D Arco Aglio Echinacea Ibisco 30 compresse masticabili # 0210

12 ColostruMax 1000 mg Puro Colostro Bovino - 30% IgG DIFESE NATURALI Due tavolette contengono Colostro bovino liofilizzato tit. min. 30% [300mg] IgG 1000 mg Ingredienti: puro colostro bovino (raccolto entro le 12 ore dopo il parto pastorizzato, liofilizzato e standardizzato), sorbitolo, fruttosio, aroma (vaniglia), antiagglomerante (magnesio stearato vegetale). Le femmine dei mammiferi iniziano a produrre latte al termine della gravidanza, in seguito a stimoli neuroendocrini. I primi giorni viene escreto latte colostrale, o colostro, liquido vischioso, di colore giallo, povero di acqua e lattosio, con un maggior contenuto di vitamine, minerali e proteine, specialmente di immunoglobuline, dirette alla difese immunitarie del neonato. Le caratteristiche chimico-fisiche della sua composizione sono diverse da quelle del latte, poiché il colostro ha la funzione primaria di preparare l apparato digerente del neonato all assimilazione dell alimento materno e di implementare le difese immunitarie nelle fasi iniziali della vita. Le principali funzioni di questo composto, quindi, sono l attivazione del sistema immunitario, la riparazione dei tessuti e la stimolazione della produzione di particolari enzimi. Questo alimento comprende: Fattori immunitari Immunoglobuline (IgA, IgG, IgM, IgE), lattoferrina, leptina, lisozima, lattoperossidasi. Fattori ormonali e di crescita Ormone della crescita (GH), gli IGF (Insulin-like Growth Factors A e B), fattori di trasformazione (TGF - Transforming Growth Factors A e B), EGF (Epithelial Growth Factors), ormone di rilascio delle gonadotropine e peptidi associati (GnRH e GAP). Acidi grassi Acido linoleico coniugato. Aminoacidi Tutti. Vitamine A, B, C, D, E. Minerali Calcio, potassio, magnesio, zolfo. Sistema immunitario Grazie alla ricchezza di fattori immunitari, il colostro può diminuire la suscettibilità dell organismo a disturbi virali e batterici e rappresentare un utile strumento preventivo nei soggetti con scarse difese immunitarie. In un recente studio la somministrazione di colostro per 8 settimane ha mostrato la riduzione di infezioni delle alte vie respiratorie in adulti maschi. In alcuni studi la somministrazione di questo alimento ha prodotto buoni risultati nei maratoneti, una classe di atleti particolarmente esposta a sviluppare disturbi delle alte vie respiratorie. Performance atletiche Per la presenza di fattori di crescita, il consumo di colostro bovino ha mostrato di migliorare le prestazioni atletiche (riducendo la soglia di stanchezza), potenziare la muscolatura e aumentare la massa magra. Queste attività sono state osservate, ad esempio, in training intensi di atleti quali ciclisti, giocatori di hockey e in tutte le performance anaerobiche. Inoltre, come accennato nel precedente paragrafo, il colostro è particolarmente indicato agli atleti come supporto al sistema immunitario. Colon irritabile (IBS) È risaputo che il colostro bovino svolge attività protettiva sul tratto gastrointestinale umano. Alcuni studi clinici hanno evidenziato un azione protettiva nei confronti di disturbi caratterizzati da componenti infiammatorie, come la sindrome del colon irritabile (IBS). In uno studio in doppio cieco condotto su 36 pazienti affetti da IBS, è stato somministrato colostro bovino (300 mg/die) per 14 giorni. Al termine del periodo di somministrazione è stata rilevata una riduzione superiore al 30% sia del dolore che del numero di scariche giornaliere nel gruppo verum rispetto a quello di controllo. Risultati incoraggianti sono stati ottenuti anche nel trattamento della colite. Disturbi gastrointestinali Alcune evidenze scientifiche suggeriscono che il colostro possa prevenire o trattare le diarree infettive. In uno studio in doppio cieco su 80 bambini con diarrea da rotavirus, la somministrazione di colostro ha ridotto i sintomi e accelerato la guarigione. Questo alimento ha mostrato anche un azione inibitrice nei confronti dell Helicobacter pylori e una generale azione protettiva sulla mucosa gastrica. Playford RJ, Macdonald CE, Johnson WS. Colstrum and milk-derived growth factor for treatment of gastrointestinal disorders. Am J Clin Nutr 2000;72:5-14. Brinkworth GD, Buckley JD. Concentrated bovine colostrum protein supplementation reduces the incidence of self-reported symptoms of upper repsiratory tract infection in adult males. Eur J Nutr Aug;42(4): ATTIVITÀ SPORTIVA SCARSE DIFESE IMMUNITARIE DIARREA DI NATURA BATTERICA E VIRALE DISBIOSI INTESTINALE HELICOBACTER PYLORI 2-4 tavolette masticabili al giorno lontano dai pasti principali. CLA Duodophilus Andrographis Allergeni Contiene latte. 60 tavolette masticabili # 0293

13 L-Glutamine 500 mg L-Glutamina DIFESE NATURALI Ogni capsula contiene L-Glutamina 500 mg antiagglomeranti (magnesio stearato vegetale e biossido di silicio). Capsula di gelatina. La glutamina è un aminoacido non essenziale che si comporta da essenziale in particolari condizioni patologiche di ipercatabolismo (traumi, interventi chirurgici, infezioni) ed è quindi un nutriente condizionatamente essenziale. In situazioni di deficit, infatti, quando nell organismo aumenta il fabbisogno di glutamina, essa viene prelevata dai muscoli. La glutamina si forma dall acido glutamico per azione della glutamina sintetasi ed è uno degli aminoacidi maggiormente presenti nell organismo umano. Si trova in muscoli, fegato, intestino, cuore, reni e, in quantità elevate, nel flusso sanguigno. Nutriente elettivo in ambito sportivo, in recenti studi ha mostrato la capacità di inibire la degradazione proteica in soggetti con distrofia muscolare di Duchenne (DMD). Altri studi indicano un possibile utilizzo della glutamina per il recupero di condizioni di cachessia nell HIV/AIDS e/o cancro o stati fortemente catabolici conseguenti a interventi chirurgici o infezioni. Attività sportiva, sindrome da sovrallenamento La glutamina rappresente da sola oltre il 50% del pool di aminoacidi liberi del muscolo ed è essenziale in situazioni di aumentato turnover proteico, come durante l esercizio fisico. La glutamina, la cui funzione nei muscoli è essenzialmente plastica, di rinnovo e di incremento del tessuto muscolare, ha un importanza rilevante a livello metabolico nello stabilizzare le concentrazioni dell alfa-chetoglutarato (intermedio del ciclo di Krebs) e quindi per ridurre l accumulo di acido lattico. Grazie all azione della glutamina l organismo, in seguito a intenso esercizio fisico, è in grado di liberarsi dei sottoprodotti acidi attraverso l attività escretoria dei reni. La glutamina, quindi, può essere considerata un fattore importante per la neutralizzazione delle tossine. Alcuni Autori riportano che durante l esercizio fisico si verifica una risposta bifasica di concentrazioni plasmatiche di glutamina. Durante l esercizio a breve termine si assiste a un aumento delle concentrazioni di glutamina, che invece diminuiscono (fino al 25%) in seguito ad attività intensa, come una maratona. Il calo del livello di glutamina libera nel sangue viene utilizzato come marker di sovrallenamento. Per evitare il verificarsi di questa condizione, si consiglia l assunzione di 1-2 g/die prima o dopo l allenamento, o tra i pasti. Protezione sistema immunitario La richiesta di glutamina durante l esercizio intenso e strenuo o dopo interventi chirurgici, traumi, ustioni e infezioni, è tale che il sistema immunitario può essere indotto al debito di glutamina. Studi sperimentali condotti sugli animali, in vitro e sull uomo, hanno rilevato che la carenza di glutamina nel sangue può costituire un fattore critico per il sistema immunitario. La glutamina, che regola la funzione dei macrofagi, permette ai linfociti di proliferare, alle NK di rispondere alle linfochine, alle cellule del sistema immunitario di produrre citochine. Questo aminoacido è considerato un immunonutriente la cui supplementazione può migliorare il decorso clinico in caso di interventi chirurgici, traumi multipli e processi infettivi. La diminuzione delle concentrazioni plasmatiche di glutamina è stata osservata in atleti con sindrome da sovrallenamento che hanno mostrato un inspiegabile riduzione della performance associata all aumento di infezioni delle alte vie respiratorie. L importanza e la durata della riduzione della glutamina plasmatica variano in maniera considerevole a seconda del tipo di sport e dell intensità dell incontro. La riduzione di glutamina correlata all aumento dei sintomi di infezioni delle alte vie respiratorie, suggerisce che in alcuni atleti potrebbe manifestarsi immunodepressione a causa dello stress indotto da esercizio prolungato, esaustivo e da competizione. Protezione stomaco e intestino Il tratto gastrointestinale è il maggiore utilizzatore di glutamina nell organismo, in quanto gli enterociti nell epitelio intestinale necessitano di tale nutriente come principale carburante metabolico. Solo recentemente è stato scoperto il ruolo della glutamina a livello gastrointestinale. In alcuni studi, infatti, ha mostrato effetti antiulcera e antigastrite. Si sono avuti risultati, inoltre, nel morbo di Crohn, nella sindrome del colon irritabile e nella colite ulcerosa. Zhang F, Wang X, Pan L, Wang W, Li N, Li J. Glutamine attenuates lipopolysaccharide-induces acute lung injury. Nutrition 2009 Mar 13. Hohl R, Ferraresso RL, De Oliveira RB, Luco R, Brenzikofer R, De Macedo DV. Development anf characterization of an overtraining animal model. Med Sci Sport Exer 2009 Apr ATTIVITÀ SPORTIVA INTENSA DIMINUZIONE DELLA MASSA MUSCOLARE PREVENZIONE SINDROME DA SOVRALLENAMENTO DEBOLEZZA DEL SISTEMA IMMUNITARIO CONDIZIONI DI ACCELERATO CATABOLISMO PROTEICO GASTRITE 1-2 capsule al giorno con acqua. Avvertenze In caso di uso prolungato (6-8 settimane), insufficienza renale o epatica, gravidanza e al di sotto dei 12 anni consultare il medico. Absolute Milk & Egg CLA BCAA L-Arginine Echinacea OKG 100 capsule # 0254

14 Propoli d Api Spray Bee Propolis 970 mg Gusto Extra-Forte BENESSERE GOLA Dose Giornaliera: 8 erogazioni da 0,125 ml Cad. Dose Giornaliera per Confezione: 30 Otto erogazioni (1 ml) contengono Propoli estratto idroalcolico* 970 mg pari a propoli 110 mg fruttosio, aromi naturali, colorante naturale (caramello). *Alcool 50% vol. La propoli è una miscela di sostanze resinose e vischiose, che le api prelevano da gemme e cortecce di svariati alberi per rivestire e proteggere l alveare. Essa è costituita essenzialmente da una combinazione di composti di natura aromatica e fenolica arricchita da sostanze eterogenee tra loro, la cui distribuzione percentuale è variabile in funzione delle stagioni e del tipo di vegetazione. La propoli contiene resine e balsami, in particolare olio essenziale ricco di terpeni, acidi aromatici (benzoico, cinnamico) e acidi organici (caffeico, ferulico, cumarico e i loro esteri); cera, contenente acidi grassi, aminoacidi, vitamine del gruppo B, vitamina C e vitamina E; flavonoidi, tra i quali spicca la galangina; polline e minerali. L attività della propoli, attribuita prevalentemente all olio essenziale, agli acidi organici e alle sostanze polifenoliche, appare dose-dipendente. Da alcune osservazioni è risultato che i componenti presi isolatamente mostrano un azione antibatterica inferiore a quella esplicata dall estratto in toto. La propoli è uno dei migliori antibatterici naturali ad attività sia batteriostatica che battericida. I germi più sensibili a queste azioni sono stafilococchi, streptococchi, salmonelle, Bacillus subtilis, Bacillus alvei, Shigella disenteriae, Corynebacterium difteriae, Klebsiella ozenae, Moraxella catharralis e alcuni micobatteri. La sua somministrazione ha mostrato la capacità di inibire la motilità di alcuni germi gram+, favorendo l azione di molti antibiotici. Sembra svolgere un effetto protettivo anche contro alcuni gram- quali Klebsiella pneumoniae, Proteus vulgaris, Escherichia coli e Pseudomonas aeruginosa, senza tuttavia distruggerli. Le soluzioni idroalcoliche e propilenglicoliche sembrano essere le più efficaci. Influenza e malattie da raffreddamento La propoli ha una valida azione su ceppi influenzali e parainfluenzali (influenza A e B, parainfluenza 1, 2 e 3, adenovirus e altri), rhinovirus, coronavirus e herpes virus, dovuta probabilmente non tanto ad un aumento della sintesi di interferone, quanto alla capacità di prevenire la penetrazione del virus nella cellula e/o l inibizione dello stesso durante il ciclo di replicazione. La propoli aumenta la resistenza dell organismo contro virus e batteri attraverso la stimolazione dell attività dei globuli bianchi e della sintesi anticorpale. È stato notato, infatti, un aumento del numero dei granulociti neutrofili, dei macrofagi e della loro attività, sia in vitro che in vivo. Partecipano a questa attività i bioflavonoidi e la vitamina C, oltre all acido caffeico e ai suoi esteri presenti naturalmente nella propoli. In uno studio su 440 bambini (8-10 anni) che presentavano un elevata incidenza di malattie infettive delle prime vie aeree, il trattamento con una soluzione idroalcolica di propoli ha ridotto significativamente sia l incidenza che la gravità delle malattie infettive delle prime vie aeree. In un altro studio clinico condotto su volontari per valutare l effetto immunostimolante della propoli, è stato osservato un incremento dei livelli di TNF-alfa, interleuchina 6 e interleuchina 8 a pochi giorni dalla somministrazione. Infiammazioni gengivali e orali In alcuni esperimenti effettuati su volontari, una soluzione idroalcolica di propoli ha dimostrato un significativo calo della popolazione di Streptococcus mutans (batterio che provoca la carie) dopo 60 minuti dalla somministrazione. Altri studi indicano la propoli come rimedio naturale per il trattamento delle parodontopatie, grazie alla capacità di eradicare i ceppi batterici presenti nelle gengive. In sperimentazioni in vivo, un estratto secco di propoli ha ridotto del 43% la capacità degli Staphylococcus aureus di infettare le cellule di mucosa buccale umana coltivata. Il suo utilizzo è indicato in caso di gengiviti, stomatiti, glossite, afte e alitosi. La propoli svolge anche un azione anestetica, proprietà conosciuta da molto tempo e largamente utilizzata. Secondo alcuni Autori il suo effetto risulta 52 volte più forte di quello della novocaina. L estratto idroalcolico presenta un buon effetto anestetico locale sulle membrane mucose e perciò risulta molto utile in campo stomatologico. Infezioni fungine Esperimenti clinici condotti recentemente evidenziano la riduzione del numero della popolazione di Candida albicans in seguito alla somministrazione di propoli. In particolare questa sostanza ha mostrato attività antifungina nei confronti dei pazienti che utilizzavano la protesi dentaria e che erano affetti da candida sulla mucosa orale. Ulteriori risultati sono stati ottenuti in caso di mughetto. Koo H, Gomes PBFA, Rosalen PL, Ambrosano GMB, Park YK, Cury JA. In vitro antimicrobial activity of propolis and Arnica montana against oral pathogens. Archives of Oral Biology : Amoros M. et al. Comparison of the anti herpes simplex virus activities of propolis and 3-methyl-but-2-enyl-caffeate. J. Nat. Prod. 57, , PDR for Herbal Medicinal. Thompson Physicians Desk Reference Ibricevic H. et al. The examination of propolis as a potential local anesthetic. Stomatological Rev. 10, , INFLUENZA INFIAMMAZIONI DELLE PRIME VIE AEREE (MAL DI GOLA, LARINGITI, TRACHEITI) GENGIVITI, STOMATITI, GLOSSITI, AFTE MUGHETTO CANDIDA Nebulizzare direttamente nel cavo orale fino a 8 erogazioni nell arco della giornata. Avvertenze Non assumere in gravidanza. Zinc 15 C Complex 1000 t/r Echinacea Sambuco Nero Andrographis 30 ml # 0278

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