Città di Guidonia Montecelio. Opuscolo informativo sul Piano Casa L.R. 10/2011

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1 Provincia di Roma Città di Guidonia Montecelio Regione Lazio Opuscolo informativo sul Piano Casa L.R. 10/2011

2 Città di Guidonia Montecelio PIANO CASA NOTE ESPLICATIVE RELATIVE AGLI ART A cura dell Area I Risorse Finanziarie e dell Area IV Urbanistica e A.T. Sindaco Arch. Eligio Rubeis Assessore Area I - Dott. Adriano Mazza Assessore Area IV - Rag. Massimo Casavecchia Dirigente Area I - Dott. Gilberto Pucci Dirigente Area IV - Ing. Umberto Ferrucci Ideazione - Progettazione tecnica ed elaborazione grafica: Geom. Pietro Petrini - Arch. Roberta Desideri - Dott.ssa in Arch. Isabella D Amore

3 L Amministrazione Comunale, nell ottica di offrire ai cittadini e ai professionisti che operano sul territorio, una concreta e costruttiva collaborazione e nell intento di chiarire tutti gli aspetti tecnici ed amministrativi riferiti alla L.R. 10/2011 Piano Casa, ha elaborato il presente documento per garantire una lettura dei dispositivi di legge in esso contenuti comprensibile e facilmente applicabile. Ci auspichiamo che il documento risulti un invito a tutti coloro che ad oggi non hanno risolto il problema abitativo, ma soprattutto alle forze lavorative ed imprenditoriali che operano nel campo dell edilizia, in maniera tale da attivare un processo economico ampio ed articolato, che porti beneficio sia al singolo cittadino che a tutte le figure professionali e imprenditoriali coinvolte nel processo. L Ente riconosce l impegno con cui le Aree I e IV hanno curato la realizzazione del presente elaborato. Il Sindaco Arch. Eligio Rubeis

4 Legge Regionale n. 10, 13 agosto 2011 Modifica alla L. R. 11 agosto 2009, n. 21 Argomenti Ambito di applicazione Art. 2 Interventi di ampliamento degli edifici Art. 3 Interventi di ampliamento - Metodo di calcolo Interventi di ampliamento servizi socio assistenziali Misure straordinarie per il settore edilizio ed interventi per l edilizia residenziale sociale. Interventi di ampliamento edifici produttivi Realizzazione di pertinenze Incentivi per adeguamento antisismico per edifici esistenti Interventi di ristrutturazione e demolizione con ricostruzione

5 L.R. 13 agosto 2011, n. 10 Interventi possibili: A. Ampliamento B. Ristrutturazioni Differenza sostanziale rispetto alla precedente Legge Regionale 21/2009, consiste nella opportunità di applicazione dei dispositivi relativi all ampliamento anche per gli edifici realizzati in zona agricola. C. Cambio di destinazione d uso D. Demolizione e ricostruzione E. Recupero dei volumi accessori F. Interventi in aree libere G. Adeguamento sismico dei fabbricati Opportunità edificatoria esclusivamente per edifici realizzati ed ultimati o in corso di ultimazione. (art. 2 comma 1 lett.a)

6 Edifici completamente abusivi Zona A Montecelio GLI INTERVENTI DI AMPLIAMENTO DEGLI EDIFICI ESISTENTI DI CUI AL comma 1 art. 3 NON SI APPLICANO NEI SEGUENTI CASI art.2 comma 2 edifici realizzati abusivamente; Fasce di rispetto, servizi e standard Casali e complessi rurali ante 1930 Zona B Centro Storico Guidonia edifici situati nelle zone individuate come insediamenti urbani storici dal piano territoriale paesaggistico regionale (PTPR); edifici situati nelle aree sottoposte a vincolo di inedificabilità assoluta; edifici situati nelle aree con destinazioni urbanistiche relative ad aspetti strategici: sistema mobilità, infrastrutture, servizi pubblici generali, standard di cui al DM 1444/68; su edifici situati nelle fasce di rispetto, come definite dal DM 1404/68, delle strade pubbliche, fatte salve le previsioni degli strumenti urbanistici vigenti, nonché nelle fasce di rispetto ferroviarie, igienico-sanitarie e tecnologiche; su casali e complessi rurali, ancorché non vincolati dal PTPR, che siano stati realizzati in epoca anteriore al 1930.

7 Interventi di Ampliamento Art. 3 comma a AMPLIAMENTO DI EDIFICI O UNITA IMMOBILIARI AD USO RESIDENZIALE IN LOTTI SATURI O NON EDIFICABILI IN DEROGA AGLI STRUMENTI URBANISTICI VIGENTI O ADOTTATI AMPLIAMENTO MASSIMO PER UNITÀ IMMOBILIARE AUTONOMA AD USO RESIDENZIALE PARI AL 20% DELLA VOLUMETRIA DELLO STESSO O DELLA SUPERFICIE UTILE PER UN MASSIMO DI MQ.70. La percentuale di ampliamento del 20% del volume o della superficie utile è assegnata alla unità immobiliare autonoma, che può essere: - unifamiliare singola, con entrata autonoma e impianti autonomi, per cui il 20% di ampliamento è assegnato interamente alla stessa, fino ad un massimo di mq. 70; - plurifamiliare, con entrata in comune, il 20% di ampliamento è diviso per ogni singolo appartamento, in questo caso l unità immobiliare coincide con l intero edificio, per cui i 70 mq saranno suddivisi proporzionalmente per il numero complessivo di appartamenti; - a schiera, edificio composto da più unità abitative con ingresso e impianti autonomi che costituiscono ognuno unità immobiliare, per cui il 20% va assegnato ad ogni singola unità immobiliare. Gli ampliamenti sono consentiti nelle seguenti zone urbanistiche nel rispetto delle norme tecniche previste nelle aree di intervento: GLI INTERVENTI DI CUI AL COMMA 1 DEVONO ESSERE REALIZZATI NEL RISPETTO DI QUANTO PREVISTO DALLA NORMATIVA STATALE E REGIONALE IN MATERIA DI SOSTENIBILITÀ ENERGETICO-AMBIENTALE E DI BIOEDILIZIA E, IN PARTICOLARE, DAL D.LGS. 192/2005 NONCHÉ DALLA L.R. 6/2008 E SUCCESSIVE MODIFICHE, DAL DPR. 59/2009 E DAL DECRETO DEL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO 26 GIUGNO ART. 5 (3 TER) COMMA 5 Zone B - Edilizia attuale Zona C Espansioni residenziali Zona E - Attività agricole

8 Il volume residenziale da utilizzare per il calcolo è quello realizzato in conformità al Progetto rilasciato in attuazione delle NTA di Piano METODO DI CALCOLO PER LA DETERMINAZIONE DEL 20% DI AMPLIAMENTO USO RESIDENZIALE UNIFAMILIARE Stato iniziale Stato finale Ai fini dell attuazione della presente legge, i parametri urbanistici ed edilizi della volumetria o della superficie utile, utilizzati per il calcolo dei volumi o delle superfici degli edifici esistenti nonché degli edifici compresi nei piani previsti dalla presente legge, devono essere gli stessi utilizzati per il calcolo degli ampliamenti previsti negli articoli 3, 3 bis, 3 ter e 4. Lotto Indice di edificabilità Volume realizzato 600 mq 0.5 mc/mq 300 mc Schema di calcolo 300 mc x 20% = 60 mc 60 mc : h 3 mt = 20 mq Superficie di ampliamento residenziale consentito mq. 20 Massimo ampliamento residenziale consentito 70 mq per unità immobiliare

9 Stato iniziale METODO DI CALCOLO PER LA DETERMINAZIONE DEL 20% DI AMPLIAMENTO USO RESIDENZIALE CON PORZIONE DI VOLUME SANATO O IN CORSO DI OTTENIMENTO DI SANATORIA. (art.2 comma 5) (L. 47/85 - L. 724/94 - L. 326/03 - L.R. 12/04) Stato finale Volume realizzato Volume sanato 300 mc 200 mc Se il volume sanato costituisce l ampliamento dell unità immobiliare esistente, si adotterà il seguente calcolo: Volume realizzato 300 mc + Volume sanato 200 mc = Tot. 500 mc Massimo ampliamento residenziale consentito 70 mq per unità immobiliare Schema di calcolo 500 mc x 20% = 100 mc 100 mc : h 3 mt = 33,34 mq Superficie di ampliamento residenziale consentito mq. 33,34

10 Stato iniziale METODO DI CALCOLO PER LA DETERMINAZIONE DEL 20% DI AMPLIAMENTO USO RESIDENZIALE Stato finale Volume di Piano U.I. autonoma Volume sanato U. I. autonoma 300 mc 200 mc Se l oggetto del volume sanato costituisce una nuova unità immobiliare autonoma ed indipendente, l ampliamento del 20% verrà così assegnato ad ogni unità abitativa e non all intero edificio: Volume di P.P. Il 20 % di mc 300 = mc 60 : h mt. 3 = mq.20 + Volume sanato Il 20 % di mc 200 = mc 40 : h mt. 3 = mq.13,33 Superficie totale di ampliamento residenziale = mq. 33,33 Ai fini dell attuazione della presente legge, i parametri urbanistici ed edilizi della volumetria o della superficie utile, utilizzati per il calcolo dei volumi o delle superfici degli edifici esistenti nonché degli edifici compresi nei piani previsti dalla presente legge, devono essere gli stessi utilizzati per il calcolo degli ampliamenti previsti negli articoli 3, 3 bis, 3 ter e 4. (art.2 comma 5) Massimo ampliamento residenziale consentito 70 mq per unità immobiliare

11 Stato iniziale METODO DI CALCOLO PER LA DETERMINAZIONE DELLA MAGGIORAZIONE DELLE PERCENTUALI DI AMPLIAMENTO DEI VOLUMI Stato finale Gli ampliamenti di cui al comma 1 devono essere realizzati nel rispetto di quanto previsto dalla normativa statale e regionale in materia di sostenibilità energetico - ambientale e di bioedilizia e, in particolare, dal decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192 (Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell edilizia) nonché dalla legge regionale 27 maggio 2008, n. 6 (Disposizioni regionali in materia di architettura sostenibile e di bioedilizia) e successive modifiche, dal decreto del Presidente della Repubblica 2 aprile 2009 n. 59 (Regolamento di attuazione dell articolo 4, comma 1, lettere a) e b) del decreto legislativo 19agosto 2005, n. 192 concernente attuazione della direttiva 2002/91/CE sul rendimento energetico in edilizia) e successive modifiche e dal decreto del Ministro dello sviluppo economico 26 giugno 2009 (Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici). Le percentuali di cui al comma1 sono elevate di un ulteriore 10 per cento nel caso di utilizzo di tecnologie che prevedano l uso di fonti di energia rinnovabile con una potenza non inferiore a 1 kw. (art.3 comma 5) Volume realizzato di Piano Ampliamento 20% Maggiorazione 10% 300 mc 60 mc 30 mc 10% di maggiorazione nel caso di utilizzo di tecnologie che prevedono l uso di Fonti di energia rinnovabile con una potenza non inferiore a 1 kw Ampliamento complessivo 20% + 10% MC 60 + MC 30 = MC 90 MC 90 : h 3 = MQ. 30 Massimo ampliamento residenziale consentito 70 mq per unità immobiliare

12 Stato iniziale METODO DI CALCOLO PER LA DETERMINAZIONE DEL 20% DI AMPLIAMENTO USO RESIDENZIALE PLURIFAMILIARE (art. 3 comma 8) Stato finale Gli ampliamenti di cui al comma 1 non si sommano con gli ampliamenti eventualmente consentiti dalla presente legge nonché da altre norme vigenti o dagli strumenti urbanistici comunali sui medesimi edifici. Per gli edifici costituiti da più unità immobiliari, le percentuali di cui al comma 1 sono applicabili proporzionalmente alle singole unità e gli ampliamenti devono essere realizzati sulla base di un progetto unitario, riguardante l intero edificio, fatta salva la fattispecie di cui al comma 1, lettera a), per la quale l ampliamente fino al 20 per cento della volumetria o della superficie utile esistente, è applicabile integralmente alla singola unità immobiliare. [ ] Edificio plurifamiliare composto da 10 appartamenti, di cui 8 (a) con corpo scala condominiale e 2 (b) con ingresso autonomo: a) 8 Unità immobiliari da 90 mq b) 2 Unità immobiliare da 120 mq Schema di calcolo per Unità immobiliari di tipo a) 8 unità immobiliare da 90 mq 90 mq x 8 u.i. = 720 mq totali 720 mq x 20% = 144 mq maggiore di 70 mq consentiti 70 mq : 8 u.i.= 8,75 mq AMPLIAMENTO consentito per u.i. Schema di calcolo per Unità immobiliari di tipo b) 2 unità immobiliari da 120 mq 120 mq x 2 u.i. = 240 mq totali Massimo ampliamento residenziale consentito 70 mq per unità immobiliare 240 mq. X 20% = 48 mq 48 mq : 2 u.i. = 24 mq AMPLIAMENTO consentito per u.i.

13 Esempio case a schiera Stato iniziale METODO DI CALCOLO PER LA DETERMINAZIONE DEL 20% DI AMPLIAMENTO USO RESIDENZIALE PLURIFAMILIARE (art. 3 comma 8) Stato finale Gli ampliamenti di cui al comma 1 non si sommano con gli ampliamenti eventualmente consentiti dalla presente legge nonché da altre norme vigenti o dagli strumenti urbanistici comunali sui medesimi edifici. Per gli edifici costituiti da più unità immobiliari, le percentuali di cui al comma 1 sono applicabili proporzionalmente alle singole unità e gli ampliamenti devono essere realizzati sulla base di un progetto unitario, riguardante l intero edificio, fatta salva la fattispecie di cui al comma 1, lettera a), per la quale l ampliamente fino al 20 per cento della volumetria o della superficie utile esistente, è applicabile integralmente alla singola unità immobiliare. [ ] Edificio plurifamiliare composto da 4 case a schiera con ingresso autonomo: Superficie della singola casa a schiera Volume = 120 mq x h 3 mt = 360 mc 360 mc x 20% = 72 mc 72 mc : h 3mt = 24 mq Ampliamento consentito pari a 24 mq 120 mq Massimo ampliamento residenziale consentito 70 mq per unità immobiliare

14 Ampliamento cumulabile con il recupero di un volume accessorio contenuto nell immobile Stato iniziale METODO DI CALCOLO PER LA DETERMINAZIONE DELL AMPLIAMENTO USO RESIDENZIALE APPLICAZIONE (art. 3 comma 8) [ ] Gli ampliamenti di cui al comma 1, lettera a) sono cumulabili con il recupero a fini residenziali dei volumi accessori e pertinenziali di cui all`articolo 5, comma 1, lettera a), esclusivamente per le tipologie residenziali unifamiliari, plurifamiliari a schiera e comunque per ogni unità immobiliare dell`edificio, cosi come definito dalla circolare ministeriale 23 luglio 1960, n. 1820, dotata di specifica autonomia funzionale. Stato finale Volume residenziale 600 mc Ampliamento 20% 120 mc Ampliamento consentito 120 mc : h3 mt = 40 mq Volume accessorio esistente 400 mc 20% volume accessorio 80 mc Recupero consentito 80 mc : h3mt = 27 mq Ampliamento cumulabile ad uso residenziale 40 mq + 27 mq = 67 mq < 70 mq

15 Ampliamento cumulabile con il recupero di un volume accessorio separato dall immobile Stato iniziale METODO DI CALCOLO PER LA DETERMINAZIONE DELL AMPLIAMENTO USO RESIDENZIALE APPLICAZIONE (art. 3 comma 8) [ ] Gli ampliamenti di cui al comma 1, lettera a) sono cumulabili con il recupero a fini residenziali dei volumi accessori e pertinenziali di cui all`articolo 5, comma 1, lettera a), esclusivamente per le tipologie residenziali unifamiliari, plurifamiliari a schiera e comunque per ogni unità immobiliare dell`edificio, cosi come definito dalla circolare ministeriale 23 luglio 1960, n. 1820, dotata di specifica autonomia funzionale. Stato finale Volume residenziale 600 mc Ampliamento 20% 120 mc Ampliamento consentito 120 mc : h3 mt = 40 mq Volume accessorio esistente 400 mc 20% volume accessorio 80 mc Recupero consentito 80 mc:h 3mt = 27 mq Ampliamento cumulabile ad uso residenziale 40 mq + 27 mq = 67 mq < 70 mq

16 Interventi di Ampliamento Art. 3 comma 1 lett.b AMPLIAMENTO MASSIMO PER EDIFICIO PARI AL 20% DELLA VOLUMETRIA DELLO STESSO O DELLA SUPERFICIE UTILE, IL MASSIMO AMPLIAMENTO PUÒ ESSERE DI MQ. 200 PER L INTERO EDIFICIO INTERVENTI DI AMPLIAMENTO PER STRUTTURE CHE PRESTANO SERVIZI SOCIO-ASSISTENZIALI L.R. 41/2003 Gli ampliamenti sono consentiti nelle seguenti zone urbanistiche, nel rispetto delle norme tecniche previste nelle aree di intervento: Zone B - Edilizia attuale Zona C Espansioni residenziali Zona E - Attività agricole

17 Stato iniziale METODO DI CALCOLO PER LA DETERMINAZIONE DEL 20% DI AMPLIAMENTO USO SOCIO ASSISTENZIALE Stato finale Ai fini dell attuazione della presente legge, i parametri urbanistici ed edilizi della volumetria o della superficie utile, utilizzati per il calcolo dei volumi o delle superfici degli edifici esistenti nonché degli edifici compresi nei piani previsti dalla presente legge, devono essere gli stessi utilizzati per il calcolo degli ampliamenti previsti negli articoli 3, 3 bis, 3 ter e 4. (art.2 comma 5) Schema di calcolo per struttura socio assistenziale adibita a casa-famiglia N 1 edificio di mc totali mc x 20% = 500 mc 500 mc : h3 mt = 166 mq di Ampliamento Massimo ampliamento consentito 200 mq per edificio 166 mq MINORE di 200 mq consentiti

18 Stato iniziale METODO DI CALCOLO PER LA DETERMINAZIONE : a) DEL 20% DI AMPLIAMENTO USO NON RESIDENZIALE UFFICI E NEGOZI Stato finale Schema di calcolo per edificio uso non residenziale UFFICI E NEGOZI Piano terra uso negozi 700 mq Primo piano uso uffici 700 mq Piano terra di 700 mq x 20% = 140 mq Piano Primo di 700 mq x 20% = 140 mq (140 mq mq) = 280 mq totali Rispettando la condizione che è consentito un AMPLIAMENTO Massimo di 200 MQ per edificio : al Piano terra sarà consentito ampliare limitatamente a 100 mq per uso negozi Ai fini dell attuazione della presente legge, i parametri urbanistici ed edilizi della volumetria o della superficie utile, utilizzati per il calcolo dei volumi o delle superfici degli edifici esistenti nonché degli edifici compresi nei piani previsti dalla presente legge, devono essere gli stessi utilizzati per il calcolo degli ampliamenti previsti negli articoli 3, 3 bis, 3 ter e 4. (art.2 comma 5) Massimo ampliamento consentito : 200 mq per edificio non residenziale a destinazione uffici e negozi; 500 mq per edificio non residenziale a destinazione attività produttive e artigianali. al Primo Piano sarà consentito ampliare limitatamente a 100 mq per uso uffici

19 Stato iniziale METODO DI CALCOLO PER LA DETERMINAZIONE : b) DEL 25% DI AMPLIAMENTO USO NON RESIDENZIALE ATTIVITA PRODUTTIVE E ARTIGIANALI Stato finale Ai fini dell attuazione della presente legge, i parametri urbanistici ed edilizi della volumetria o della superficie utile, utilizzati per il calcolo dei volumi o delle superfici degli edifici esistenti nonché degli edifici compresi nei piani previsti dalla presente legge, devono essere gli stessi utilizzati per il calcolo degli ampliamenti previsti negli articoli 3, 3 bis, 3 ter e 4. (art.2 comma 5) Schema di calcolo per edificio uso non residenziale ATTIVITA PRODUTTIVE ED ARTIGIANALI Edificio Altezza edificio Volume edificio mc x 25% = 375 mc 375 mc : h5 mt = 75 mq 300 mq 5 mt 300 mq x h mt5 = mc L ampliamento consentito in questo è pari a 75 mq Massimo ampliamento consentito : 200 mq per edificio non residenziale a destinazione uffici e negozi; 500 mq per edificio non residenziale a destinazione attività produttive e artigianali.

20 Stato iniziale METODO DI CALCOLO PER LA DETERMINAZIONE DEL 20% DI AMPLIAMENTO PER EDIFICI DESTINAZIONE MISTA, RESIDENZIALE E NON.( lett. a e b art.3 comma1) Schema di calcolo per singola porzione edificio a destinazione uso residenziale: 1 unità immobiliare al P.P. da 200 mq con una h = 3 mt 200 mq x h3 mt = 600 mc 600 mc x 20% = 120 mc 120 mc : h3 mt = 40 mq Ampliamento residenziale Stato finale Schema di calcolo per singola porzione edificio a destinazione uso servizi socio-assistenziali 1 unità immobiliare al P.T. da 300 mq con una h = 3 mt 300 mq x 3 mt = 900 mc 900 mc x 20% = 180 mc 180 mc : 3 mt = 60 mq Ampliamento socio assistenziale Ai fini dell attuazione della presente legge, i parametri urbanistici ed edilizi della volumetria o della superficie utile, utilizzati per il calcolo dei volumi o delle superfici degli edifici esistenti nonché degli edifici compresi nei piani previsti dalla presente legge, devono essere gli stessi utilizzati per il calcolo degli ampliamenti previsti negli articoli 3, 3 bis, 3 ter e 4. (art.2 comma 5) Massimo ampliamento consentito : 70 mq per la porzione residenziale, in modo proporzionale per ogni unità abitativa; 200 mq per la porzione non residenziale destinata a servizi socio-assistenziali

21 Possibili interventi di realizzazione di pertinenze che non comportano aumento di volume e superficie utile: Portici Verande Centrali termiche Piscina

22 Esempi di possibili ampliamenti che creano unità immobiliari (art.3comma 3 lett.a) a) Ampliamenti consentiti con aumento del numero delle unità immobiliari (art. 3 comma 3 lett. a) : a) in adiacenza rispetto al corpo di fabbrica; b) in aderenza rispetto al corpo di fabbrica; c) Separato dal corpo di fabbrica. b) Nel rispetto delle distanze e delle altezze previste dal D.M. 2 aprile 1968, n (art.3 comma3 lett. b) c)

23 Gli ampliamenti sono subordinati alla individuazione di una superficie a parcheggio, calcolata in relazione all entità dello stesso, comunque non inferiore a 20 metri quadrati La realizzazione degli ampliamenti, in caso di comprovata impossibilità di realizzazione per le opere di urbanizzazione secondaria (art. 44, legge n. 865/1971 e s.m.i.), è subordinata al pagamento di un contributo straordinario pari al 50% degli oneri concessori dovuti.

24 Stato iniziale METODO DI CALCOLO PER L OTTENIMENTO DELL INCENTIVO PER L ADEGUAMENTO SISMICO DEGLI EDIFICI ESISTENTI (Art. 4 commi 1 e 2 - inserimento Art.3 bis alla L.R. 21/2009) Adeguamento Sismico Volume realizzato di Piano 300 mc Considerato che la Città di Guidonia Montecelio risulta zona sismica 2a L AMPLIAMENTO E MAGGIORATO DEL 15 % NEL CASO DI ADEGUAMENTO ANTISISMICO DEL FABBRICATO IL 35% di 300 mc = 165 mc Stato finale Mc 165 : h 3 mt = mq. 55,00 di ampliamento POSSIBILITA DI MAGGIORAZIONE DELLE PERCENTUALI DI AMPLIAMENTO DEI VOLUMI 1. Al fine di incentivare l adeguamento di un intero edificio esistente secondo quanto previsto dalla vigente normativa antisismica, le percentuali di cui all articolo 3, comma 1, sono così incrementate: a) fino al 35 per cento della volumetria o della superficie utile esistente, fino ad un massimo di 90 metri quadrati, per gli edifici di cui all articolo 3, comma 1, lettere a) e b), ricadenti nella zona sismica 1 o nella sottozona sismica 2a o 2b, come individuate dalla deliberazione della Giunta regionale 22 maggio 2009, n. 387; b) fino al 25 per cento della volumetria o della superficie utile esistente, fino ad un massimo di 80 metri quadrati, per gli edifici di cui all articolo 3, comma 1, lettere a) e b), ricadenti in sottozona sismica 3a o sottozona sismica 3b, come individuate dalla deliberazione della Giunta regionale 387/ Gli interventi di cui al comma 1 devono essere realizzati nel rispetto delle disposizioni previste dall articolo 3, commi 3, 4, 5, 6, 7 e 8. Massimo ampliamento residenziale consentito 90 mq per unità immobiliare

25 SONO CONSENTITI CAMBI DI DESTINAZIONE D USO DA NON RESIDENZIALE A RESIDENZIALE ATTRAVERSO I SEGUENTI INTERVENTI: GLI INTERVENTI FINALIZZATI AL CAMBIO D USO DI EDIFICI NON RESIDENZIALI SONO SUBORDINATI A RISERVARE UNA QUOTA DELLA SUPERFICIE OGGETTO DI TRASFORMAZIONE PARI AL 30 % PER LOCAZIONE A CANONE CALMIERATO a) Ristrutturazione edilizia b) Sostituzione edilizia con demolizione e ricostruzione c) Completamento d) Ampliamento entro il limite del 30% della superficie utile esistente fino ad un massimo di mq EDIFICI PER I QUALI SONO AMMESSI I SOPRACITATI INTERVENTI: a) Edifici d uso direzionale, anche in via di dismissione. b) Edifici dismessi o mai utilizzati alla data del 31/12/2005 su aree destinate a zone omogenee D inferiori a 10 ettari

26 Zona E di PRG - Agricola PdL industriali NON SI APPLICANO I DISPOSITIVI PER IL CAMBIO D USO DA NON RESIDENZIALE A RESIDENZIALE a) nelle zone omogenee E (agricole) PIP b) Nelle zone D (aree destinate a fabbricati uso industriale e artigianale).nei Consorzi industriali, e Piani di Insediamenti Produttivi ( PDL industriali e PIP) c) Edifici a destinazione d uso non residenziale utilizzati e funzionali oltre la data del 30 settembre 2010 d) Edifici ultimati dopo la data del 30 settembre 2010 Piano Industriale

27 Zone F di PRG con piano attuativo decaduto Sono esclusi interventi di edificazione su aree edificabili libere nei seguenti casi: a) Aree di PRG prive di programmazioni e di interventi pianificati di iniziativa pubblica o privata b) Piani di insediamenti produttivi e Piani industriali particolareggiati Schema di calcolo: lotto mq Indice di piano 2 mc/mq Volume di piano mc Incremento 10% volume mc Volume totale realizzabile mc mc : h3 mt = mq La realizzazione di immobili ad uso residenziale è permessa entro il limite di mq e comunque non oltre la superficie non residenziale prevista dal piano, incrementata del 10% dell intera volumetria prevista dal piano stesso, proporzionalmente distribuita in relazione alle volumetrie ammesse per ogni area libera destinata a non residenziale. Il 30% dovrà comunque essere destinato a locazione con canone calmierato. Consentita l edificazione di mq ad uso residenziale mq minore di mq

28 Esempi opere di urbanizzazione primaria e secondaria Cambi di destinazione d uso da non residenziale a residenziale La realizzazione degli interventi di cui al comma 1 art. 3 ter è subordinata all esistenza delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria ovvero, al loro adeguamento o realizzazione.

29 Esempio di cambio di destinazione d uso da non residenziale a residenziale con ampliamento Applicazione comma 7 Cambio di destinazione d uso da non residenziale a residenziale nei seguenti casi: ampliamento ampliamento ampliamento a) edificio con una superficie utile inferiore a 500 metri quadrati A B C b) un immobile edificato in un comune con popolazione inferiore a abitanti c) un immobile ricompreso all interno di un piano di recupero approvato ai sensi della l.r. 2 maggio 1980, n. 28 Schema di calcolo: Edificio esistente ad uso negozi composto da 3 unità immobiliari Unità A 100 mq Unità B 160 mq Unità C 100 mq Totale 360 mq Mq.360 minore di mq.500 limite massimo Il 30% di 360 mq = 108 mq Ampliamento possibile Da dividere proporzionatamente tra la unità A-B-C Superficie residenziale totale oggetto di cambio d uso 360 mq mq = 468 mq Nei sopracitati casi l interessato dovrà corrispondere prima dell ultimazione dei lavori il pagamento di un importo pari al 20 % del corrispondente valore catastale determinato ai fini dell imponibile ICI, o l impegno per la realizzazione di opere pubbliche di interesse dell amministrazione comunale di pari importo.

30 L ufficio urbanistica provvederà a redigere un apposito registro, che conterrà tutti i dati relativi alle richieste di edificazione presentate ai sensi della legge regionale sul Piano Casa e ne invierà copia alla Regione Comune Regione

31 Esempio caso a) + = Non Resid. Residenziale Superficie esistente Ampliamento consentito 35% Superficie Residenziale da ricostruire da demolire Schema di calcolo art. 4 comma 1 lett. a) La superficie totale dell immobile esistente è pari a 900 mq di cui : mq residenziali mq ricovero attrezzi 35% di 900 mq = 315 mq Ampliamento possibile 900 mq Superficie esistente 315 mq Ampliamento possibile 900 mq mq = mq RESIDENZIALI In deroga alle previsioni dei Piani, con esclusione degli edifici ricadenti nelle zone C realizzati da meno di venti anni (1991) e previa acquisizione del titolo edilizio, gli interventi di Demolizione e Ricostruzione con ampliamento entro i limiti si possono realizzare: a) edifici a destinazione residenziale per almeno il 50 per cento, ampliamento fino al 35 per cento; b) edifici a destinazione prevalentemente non residenziale, ampliamento fino al 35 per cento e comunque non superiore a 350 metri quadrati, a condizione che nella ricostruzione si rispettino le destinazioni d uso previste dagli strumenti urbanistici; c) edifici plurifamiliari a destinazione residenziale superiori a 500 metri quadrati in stato di degrado, ampliamento fino al 60 per cento, a condizione che venga mantenuto almeno il precedente numero di unità immobiliari in capo ai proprietari; d) edifici residenziali ricadenti nelle zone territoriali omogenee E, con esclusione di quelli realizzati prima del 1950, ampliamento fino al 20 per cento della cubatura esistente.

32 Esempio caso b) + = Non Residenziale Ampliamento consentito 35% Superficie Non Residenziale da ricostruire Schema di calcolo art. 4 comma 1 lett. b) Un edificio non residenziale di 400 mq Superficie esistente da demolire In deroga alle previsioni dei Piani, con esclusione degli edifici ricadenti nelle zone C realizzati da meno di venti anni (1991) e previa acquisizione del titolo edilizio, gli interventi di Demolizione e Ricostruzione con ampliamento entro i limiti si possono realizzare: a) edifici a destinazione residenziale per almeno il 50 per cento, ampliamento fino al 35 per cento; b) edifici a destinazione prevalentemente non residenziale, ampliamento fino al 35 per cento e comunque non superiore a 350 metri quadrati, a condizione che nella ricostruzione si rispettino le destinazioni d uso previste dagli strumenti urbanistici; c) edifici plurifamiliari a destinazione residenziale superiori a 500 metri quadrati in stato di degrado, ampliamento fino al 60 per cento, a condizione che venga mantenuto almeno il precedente numero di unità immobiliari in capo ai proprietari; d) edifici residenziali ricadenti nelle zone territoriali omogenee E, con esclusione di quelli realizzati prima del 1950, ampliamento fino al 20 per cento della cubatura esistente. 35% di 400 mq = 140 mq Ampliamento possibile 140 mq inferiore a 350 mq 400 mq mq = 540 mq superficie NON RESIDENZIALE da ricostruire

33 Esempio caso c) In deroga alle previsioni dei Piani, con esclusione degli edifici ricadenti nelle zone C realizzati da meno di venti anni (1991) e previa acquisizione del titolo edilizio, gli interventi di Demolizione e Ricostruzione con ampliamento entro i limiti si possono realizzare: Edificio plurifamiliare pari a 550 mq da demolire a) edifici a destinazione residenziale per almeno il 50 per cento, ampliamento fino al 35 per cento; b) edifici a destinazione prevalentemente non residenziale, ampliamento fino al 35 per cento e comunque non superiore a 350 metri quadrati, a condizione che nella ricostruzione si rispettino le destinazioni d uso previste dagli strumenti urbanistici; c) edifici plurifamiliari a destinazione residenziale superiori a 500 metri quadrati in stato di degrado, ampliamento fino al 60 per cento, a condizione che venga mantenuto almeno il precedente numero di unità immobiliari in capo ai proprietari; 60% di 550 mq = 330 mq Ampliamento possibile 550 mq mq = 880 mq da RICOSTRUIRE d) edifici residenziali ricadenti nelle zone territoriali omogenee E, con esclusione di quelli realizzati prima del 1950, ampliamento fino al 20 per cento della cubatura esistente. Dovrà essere mantenuto almeno il numero delle unità abitative esistenti in precedenza

34 Esempio caso d) In deroga alle previsioni dei Piani, con esclusione degli edifici ricadenti nelle zone C realizzati da meno di venti anni (1991) e previa acquisizione del titolo edilizio, gli interventi di Demolizione e Ricostruzione con ampliamento entro i limiti si possono realizzare: a) edifici a destinazione residenziale per almeno il 50 per cento, ampliamento fino al 35 per cento; EDIFICIO REALIZZATO DOPO IL 1950 IN ZONA AGRICOLA Schema di calcolo art. 4 comma 1 lett. d) Un edificio residenziale di 200 mq 20% di 200 mq = 40 mq Ampliamento possibile 200 mq + 40 mq = 240 mq RESIDENZIALE b) edifici a destinazione prevalentemente non residenziale, ampliamento fino al 35 per cento e comunque non superiore a 350 metri quadrati, a condizione che nella ricostruzione si rispettino le destinazioni d uso previste dagli strumenti urbanistici; c) edifici plurifamiliari a destinazione residenziale superiori a 500 metri quadrati in stato di degrado, ampliamento fino al 60 per cento, a condizione che venga mantenuto almeno il precedente numero di unità immobiliari in capo ai proprietari; d) edifici residenziali ricadenti nelle zone territoriali omogenee E, con esclusione di quelli realizzati prima del 1950, ampliamento fino al 20 per cento della cubatura esistente.

35 Volumi accessori di immobili residenziali Interventi di recupero ai fini residenziali di volumi accessori. Accessorio Residenziale Acc. Residenziale Stato iniziale Stato finale a) interventi di recupero a fini residenziali dei volumi accessori, pertinenziali, nonché delle unità immobiliari ad altri usi destinati, degli edifici di cui all articolo 2, comma 1, a destinazione residenziale per almeno il 50 per cento, limitatamente al 20 per cento del volume o della superficie per ogni edificio, cosi come definito dalla circolare ministeriale 23 luglio 1960, n c comunque per ogni unità immobiliare dell edificio dotata di specifica autonomia funzionale, fino ad un massimo di 70 metri quadrati; Schema di calcolo Un edificio con superficie esistente: Residenziale 120 mq Accessorio Totale 40 mq 160 mq 20% di 160 mq = 32 mq di recupero a residenziale della superficie del locale accessorio 120 mq esistenti + 32 mq a recupero residenziale Totali 152 mq ad uso residenziale

36 Volumi accessori di immobili residenziali in zona agricola Interventi di recupero ai fini residenziali di volumi accessori. Acc. Accessorio Residenziale Residenziale b) interventi di recupero a fini residenziali di volumi accessori e pertinenziali degli edifici di cui all articolo 2, comma 1, a destinazione prevalentemente residenziale, ubicati in zone destinate urbanisticamente all agricoltura, purché il cambio di destinazione d uso non superi il 50 per cento della superficie della parte residenziale preesistente e comunque entro il limite di cui alla lettera a)* * (fino ad un massimo di 70 metri quadrati) Schema di calcolo Un edificio in zona agricola con superficie esistente pari a: Residenziale 150 mq Accessoria 90 mq 50% di 150 mq = 75mq maggiore di 70 mq consentiti Superficie residenziale consentita come recupero volumi accessori 70 mq

37 Volumi accessori di immobili finalizzati all attività sportiva Palestra Palestra Accessorio Acc. c) interventi di recupero di volumi accessori e pertinenziali degli edifici di cui all articolo 2, comma 1, a destinazione prevalentemente a servizi finalizzati all attività sportiva, purché il cambio di destinazione all uso sportivo non superi il 50 per cento della parte a destinazione a servizi finalizzati all attività sportiva preesistente. Schema di calcolo Un edificio con superficie esistente: Palestra Accessoria 500 mq 300 mq Limite massimo di cambio d uso pari a: 50% di 500 mq = 250 mq Superficie consentita come recupero 250 mq

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