ISTITUTO COMPRENSIVO GALLUZZO SCUOLA DELL INFANZIA PRIMARIA - SECONDARIA 1 GRADO

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1 ISTITUTO COMPRENSIVO GALLUZZO SCUOLA DELL INFANZIA PRIMARIA - SECONDARIA 1 GRADO La COMMISSIONE CONTINUITÀ, incaricata dal collegio dei docenti a proporre modalità e criteri per assicurare omogeneità, equità e trasparenza alla valutazione degli alunni, così come previsto dall art. 1 c. 5 del DPR 122/2009 (Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in materia, ai sensi degli articoli 2 e 3 del decreto-legge 1 settembre 2008, n. 137, convertito con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169), ha tenuto conto, per la formulazione delle proposte, delle indicazioni contenute nella delibera del Collegio dei Docenti del 26/1/2011. Nell elaborare descrittori ed indicatori per la valutazione delle discipline e del comportamento degli alunni, ha quindi fatto riferimento ai criteri generali indicati nel DPR.122 ( art ), recepiti dal Protocollo operativo sulla valutazione degli alunni di Scuola primaria e secondaria di primo grado prodotto dal dai Poli di Aggregazione Funzionale delle scuole autonome fiorentine e adottato dal Collegio medesimo. OBIETTIVO CONDIVISO: Valorizzare la valutazione formativa La valutazione si presenta come un azione che risponde non tanto a un istanza certificativa quanto a un esigenza formativa. La pratica valutativa si pone all inizio di un percorso per poter rilevare una situazione di partenza e approntare, di conseguenza, un adeguato itinerario di apprendimento per il recupero, il consolidamento e il potenziamento delle abilità; in itinere permette un bilancio del processo di apprendimento per stimolare un continuo miglioramento, attraverso strategie didattiche e metodologiche centrate sull alunno; infine può fornire indicazioni orientative per favorire l espressione di tutte le potenzialità in qualsiasi contesto. La funzione della valutazione è quindi quella di cogliere le dinamiche dei processi formativi distinguendo tra la verifica, intesa come misurazione il più possibile oggettiva del profitto e delle abilità acquisite dall alunno, e la valutazione, intesa come apprezzamento dei cambiamenti introdotti dall educazione nella personalità dell alunno, in senso formativo e di sviluppo globale. CRITERI GENERALI CONDIVISI ( C. D. delibera ) la valutazione ha prevalentemente finalità formative e concorre al miglioramento degli apprendimenti e al successo formativo di ciascun alunno; la non ammissione alla classe successiva deve rappresentare l offerta di un ulteriore possibilità formativa, volta a favorire l effettivo successo e una più consapevole partecipazione dell alunno alle attività programmate; la collegialità decisionale dei docenti è garanzia della sintesi valutativa finale quale attestazione dello sviluppo integrale conseguito dall alunno; l operazione di valutazione numerica prevista dal documento di valutazione e attribuita dal consiglio di classe terrà conto dei processi di apprendimento in evoluzione e dell impegno dell allievo in relazione alla situazione in partenza; il voto di profitto non dovrà mai assumere una funzione sanzionatoria; la valutazione quadrimestrale deve prendere in considerazione non solo le singole prove di verifica ma i punti di partenza, i progressi continui in itinere, il potenziale e lo stile cognitivo, le attitudini e gli interessi, gli atteggiamenti e la motivazione, le condizioni ambientali, fisiche e psichiche: l efficacia dell azione formativa deve quindi tener conto dei processi e non solo dei prodotti; il voto espresso sulla scheda non sarà il risultato della media aritmetica delle votazioni riportate nelle varie prove, ma terrà conto delle osservazioni periodiche sui processi di maturazione e di apprendimento; la valutazione dei processi formativi e degli esiti degli apprendimenti conseguiti dagli alunni dovrà essere oggetto di adeguata informativa per le famiglie degli alunni. 1

2 VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI PROPOSTA Criteri, indicatori e descrittori per la valutazione degli apprendimenti Le verifiche (orali, scritte, pratiche) saranno periodiche e sistematiche e si articoleranno sui contenuti e sulle metodologie espresse nelle programmazioni disciplinari. In ogni prova saranno chiare le richieste e così la verifica servirà anche a rendere l alunno consapevole del suo progresso o delle eventuali difficoltà e del lavoro necessario per conseguire gli obiettivi. In base a quanto emerge in fase di verifica e di valutazione, i docenti terranno in considerazione l adeguatezza dei piani d intervento e delle scelte didattiche, al fine di apportare eventuali correzioni al progetto educativo e didattico. Per la Scuola secondaria di I grado rispettando le precedenti delibere, all interno dei voti da 0 a 10 si riduce la scala da 4 a 10, in quanto si ritiene che una valutazione inferiore non abbia valore formativo. Per lo stesso motivo la Scuola primaria opera nella scala da 5 a 10. La valutazione al termine dei quadrimestri terrà presente in particolare i seguenti criteri, sia per la Sc. Primaria che Secondaria : - progressi rispetto ai livelli di partenza - eventuali e particolari difficoltà - impegno personale - risposta agli obiettivi delle singole discipline - processo di apprendimento in evoluzione e sviluppo delle capacità. I suddetti criteri costituiscono i descrittori della griglia di riferimento per la valutazione decimale. Ogni docente/ consiglio di classe /gruppo- docenti contitolari della classe vi farà riferimento nella valutazione quadrimestrale per individuare, in relazione ai criteri-indicatori, i descrittori corrispondenti al voto numerico. (Vedi tabella allegata) Poiché Il voto espresso sulla scheda al termine del quadrimestre non è il risultato della media matematica delle votazioni riportate nelle prove di verifica, ma deve tener conto delle osservazioni periodiche sui processi di maturazione e di apprendimento, è stata scelta una griglia a doppia entrata che permette di operare su più variabili. (Allegato n.1 Sc. Primaria e n.2 Sc. Secondaria) Il voto non può assumere funzione sanzionatoria. 2

3 VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO FINALITÀ FORMATIVE SCUOLA SECONDARIA La valutazione del comportamento degli alunni..., si propone di favorire l acquisizione di una coscienza civile basata sulla consapevolezza che la libertà personale si realizza nell adempimento dei propri doveri, nella conoscenza e nell esercizio dei propri diritti, nel rispetto dei diritti altrui e delle regole che governano la convivenza civile in generale e la vita scolastica in particolare... (Art. 7 del DPR com. 1 ) Art. 2 DM 16 GENNAIO 2009 N.5 La valutazione del comportamento degli studenti dovrà - accertare i livelli di apprendimento e di consapevolezza raggiunti, con specifico riferimento alla cultura e ai valori della cittadinanza e della convivenza civile; - verificare la capacità di rispettare il complesso delle disposizioni che disciplinano la vita di ciascuna istituzione scolastica; - diffondere la consapevolezza dei diritti e dei doveri degli studenti all interno della comunità scolastica, promuovendo comportamenti coerenti con il corretto esercizio dei propri diritti e al tempo stesso con il rispetto dei propri doveri, che corrispondono sempre al riconoscimento dei diritti e delle libertà degli altri; - dare significato e valenza educativa anche al voto inferiore a 6/10. Art. 3 Criteri e modalità applicative della valutazione del comportamento 1. Ai fini della valutazione del comportamento dello studente, il Consiglio di classe tiene conto dell insieme dei comportamenti posti in essere dallo stesso durante il corso dell anno. 2. La valutazione espressa in sede di scrutinio intermedio o finale non può riferirsi ad un singolo episodio, ma deve scaturire da un giudizio complessivo di maturazione e di crescita civile e culturale dello studente in ordine all intero anno scolastico. In particolare, tenuto conto della valenza formativa ed educativa cui deve rispondere l attribuzione del voto sul comportamento, il Consiglio di classe tiene in debita evidenza e considerazione i progressi e i miglioramenti realizzati dallo studente nel corso dell anno, in relazione alle finalità di cui all articolo 1 del presente decreto. PROPOSTA Sulla base dei riferimenti normativi e delle proposte del Collegio dei Docenti del , viene avanzata la seguente proposta Criteri e indicatori - rispetto del Patto Educativo di corresponsabilità e del Regolamento d Istituto - frequenza e puntualità - rispetto degli impegni scolastici - partecipazione alle lezioni - collaborazione con insegnanti, compagni e tutto il personale scolastico Si ricorda che, in base al Patto Educativo sottoscritto al momento dell iscrizione, studentesse e studenti si sono impegnati a: Mantenere costantemente un comportamento positivo e corretto, rispettando l'ambiente scolastico inteso come insieme di persone, oggetti e situazioni. Rispettare il regolamento d'istituto e, in caso di trasgressione, mettere in atto un comportamento consapevole e responsabile. Frequentare regolarmente i corsi e assolvere assiduamente agli impegni di studio. Favorire in modo positivo lo svolgimento dell'attività didattica e formativa, garantendo costantemente la propria attenzione e partecipazione alla vita di classe. Riferire in famiglia le comunicazioni provenienti dalla scuola e dagli insegnanti. Favorire il rapporto e il rispetto tra compagni, l integrazione e la solidarietà. 3

4 Descrittori - capacità di autocontrollo - capacità di comunicare e interagire con gli altri - rispetto delle regole in riferimento al Regolamento di disciplina dell istituto, e dal Patto di corresponsabilità - partecipazione alle attività ed agli interventi educativi realizzati dall Istituzione scolastica anche fuori dalla propria sede. VALUTAZIONE INSUFFICIENTE art.4 dello stesso DM 16 GENNAIO 2009 N.5/2009 richiamato nel DPR 122, 2009 Criteri ed indicazioni per l attribuzione di una votazione insufficiente 1. Premessa la scrupolosa osservanza di quanto previsto dall articolo 3, la valutazione insufficiente del comportamento, soprattutto in sede di scrutinio finale, deve scaturire da un attento e meditato giudizio del Consiglio di classe, esclusivamente in presenza di comportamenti di particolare gravità riconducibili alle fattispecie per le quali lo Statuto delle studentesse e degli studenti - D.P.R. 249/1998, come modificato dal D.P.R. 235/2007 e chiarito dalla nota prot. 3602/PO del 31 luglio nonché i regolamenti di istituto prevedano l irrogazione di sanzioni disciplinari che comportino l allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica per periodi superiori a quindici giorni (art. 4, commi 9, 9 bis e 9 ter dello Statuto). 2. L attribuzione di una votazione insufficiente, vale a dire al di sotto di 6/10, in sede di scrutinio finale, ferma restando l autonomia della funzione docente anche in materia di valutazione del comportamento, presuppone che il Consiglio di classe abbia accertato che lo studente: 1. nel corso dell anno sia stato destinatario di almeno una delle sanzioni disciplinari di cui al comma precedente; 2. successivamente alla irrogazione delle sanzioni di natura educativa e riparatoria previste dal sistema disciplinare, non abbia dimostrato apprezzabili e concreti cambiamenti nel comportamento, tali da evidenziare un sufficiente livello di miglioramento nel suo percorso di crescita e di maturazione in ordine alle finalità educative di cui all articolo 1 del presente Decreto. 3. Il particolare rilievo che una valutazione di insufficienza del comportamento assume nella carriera scolastica dell allievo richiede che la valutazione stessa sia sempre adeguatamente motivata e verbalizzata in sede di effettuazione dei Consigli di classe sia ordinari che straordinari e soprattutto in sede di scrutinio intermedio e finale. 4. In considerazione del rilevante valore formativo di ogni valutazione scolastica e pertanto anche di quella relativa al comportamento, le scuole sono tenute a curare con particolare attenzione sia l elaborazione del Patto educativo di corresponsabilità, sia l informazione tempestiva e il coinvolgimento attivo delle famiglie in merito alla condotta dei propri figli. LA COMMISSIONE, sulla base della normativa vigente, al fine di favorire una omogenea valutazione del comportamento da parte dei Consigli di Classe, propone due diversi tipi di griglie per tradurre obiettivi e criteri jn forma di descrittori ALLEGATO A: Descrittori di valutazione da inserire nel POF e allegare al Patto educativo con relative sanzioni ALLEGATO B: Descrittori ad uso dei singoli docenti, dei docenti contitolari e dei consigli di classe per la formulazione della valutazione collegiale quadrimestrale e finale (allegato A1 e B1 Scuola Primaria/ A2 e B2 Scuola Secondaria) Anche per la valutazione del comportamento conferma la scala numerica precedentemente adottata dal 4 al 10 con relative note. SCUOLA PRIMARIA LA COMMISSSIONE PROPONE CHE PER LA SCUOLA PRIMARIA SI VALUTI IL COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI IN UNA FASCIA COMPRESA FRA SUFFICIENTE E OTTIMO., CIOÈ DA 6 A 10. SI DEVE INFATTI TENERE CONTO CHE IN QUESTA FASE DELLO SVILUPPO DELLA PERSONALITA', IL COMPORTAMENTO NON HA UNA VALENZA DI AUTENTICA CONSAPEVOLEZZA MA E' IN FORMAZIONE. DI CONSEGUENZA UN GRANDE RILIEVO ACQUISTA L'INTERVENTO EDUCATIVO CHE E' OPPORTUNO METTERE IN ATTO CON LA COLLABORAZIONE FRA LA SCUOLA E LA FAMIGLIA 4

5 COMUNICAZIONE SCUOLA-FAMIGLIA La valutazione è momento di informazione per i genitori, per gli alunni, per gli insegnanti, ma è soprattutto momento interattivo di scambio e di dialogo pedagogico tra i vari soggetti coinvolti per migliorare l azione di ogni soggetto, in base alle competenze che il ruolo gli affida, in vista della crescita globale dell allievo. La valutazione del processo formativo risponde alla finalità di far conoscere: - all alunno, in ogni momento, la sua posizione nei confronti degli obiettivi prefissati - ai docenti l efficacia delle strategie adottate per adeguare eventualmente le metodologie di insegnamento - alla famiglia i livelli conseguiti dall alunno in funzione di abilità/capacità, conoscenze, comportamenti. Per favorire la conoscenza dell alunno e per rendere tempestiva e trasparente l informazione sulla valutazione, si richiama l opportunità di frequenti colloqui docenti-genitori, secondo il piano orario comunicato. Inoltre l istituzione scolastica si impegna a informare la famiglia con i seguenti strumenti: - Scheda di valutazione I quadrimestre con i risultati sul comportamento (impegno, partecipazione ) e sugli apprendimenti (con indicazione di eventuali carenze) al fine di intervenire tempestivamente nel recupero. - A metà del II quadrimestre (consigli di classe marzo/aprile) sarà inviata una lettera alle famiglie (SCUOLA SECONDARIA) di alunni in difficoltà, per segnalare particolari carenze. Alla lettera dovrà seguire un colloquio docenti-genitori, come indicato dalla comunicazione, per concordare adeguate strategie di intervento. - Per gli alunni della III media nel mese di dicembre sarà consegnato un consiglio orientativo in vista dell iscrizione alla scuola secondaria di II grado. - Scheda di valutazione II quadrimestre VALUTAZIONE ALUNNI STRANIERI Per la valutazione degli alunni stranieri, ci si riferisce al DPR e a tutti gli atti normativi che esso regolamenta sulla materia; al PROTOCOLLO DEI POLI FIORENTINI, al PROTOCOLLO D ACCOGLIENZA DEL NOSTRO ISTITUTO, in relazione all art. 45, comma 4, del DPR n. 394 del in cui si sottolinea: l esigenza di programmare percorsi di studio adattati e individualizzati, tenendo in considerazione gli orientamenti generali riguardanti la valutazione e la pedagogia interculturale, che nella valutazione di detti alunni si ponga in evidenza il percorso personale effettuato dall alunno nel periodo di tempo osservato dall inizio dell inserimento nella classe che Collegio dei Docenti definisca il necessario adattamento dei programmi di insegnamento mediante specifiche iniziative; che i percorsi di studio (PSP) siano messi in atto dal Consiglio di Classe/gruppo docenti contitolari avvalendosi delle competenze del referente di settore e della Commissione Accoglienza. In attesa che il Collegio dei docenti definisca dei piani personalizzati per i vari ambiti disciplinari, al fine di rendere omogenei i criteri per la valutazione di detti alunni, si propone di tener presente le seguenti osservazioni riferibili anche alla didattica per l insegnamento-apprendimento della L2 Considerare il livello di apprendimento della lingua madre e il potenziale di apprendimento. Tenere presente che i tempi di apprendimento della L2 per la comunicazione sono diversi da quelli che necessitano per l acquisizione della lingua per lo studio (da 4 a 6 anni, secondo le indicazioni di esperti in glottodidattica) Dispensare gli alunni di recente o recentissima immigrazione, dallo studio delle lingue comunitarie se non fanno parte delle conoscenze pregresse. Considerare che anche per gli alunni scolarizzati in Italia, il livello di competenze per lo studio richiede tempi più lunghi 5

6 PROPOSTA Criteri e indicatori per la valutazione intemedia e finale delle discipline 1. Gli alunni stranieri di recente immigrazione saranno valutati solo in riferimento ai progressi nelle competenze linguistiche riferite ai livelli del QCER. 2. Nelle discipline per le quali non siano ancora state acquisite le competenze linguistiche che ne permettono lo studio, la valutazione potrà essere espressa con una delle seguenti frasi: La valutazione non può essere espressa perché l alunno si trova nella fase di alfabetizzazione della lingua italiana. La valutazione è espressa in riferimento al PSP (piano di studio personalizzato) programmato per gli apprendimenti, in quanto l alunno si trova nella fase di alfabetizzazione della lingua italiana 3. Per le materie non veicolate dalla lingua italiana valutare i progressi rispetto alla situazione di partenza ed in riferimento agli obiettivi generali della disciplina. 4. Il progresso rispetto ai livelli del Quadro Europeo delle lingue sarà considerato come un indicatore positivo ai fini della valutazione globale. 5. Andranno considerati in modo particolare la regolarità della frequenza, l interesse, l impegno e la partecipazione. Descrittori per l osservazione dei progressi Così come proposto dalle F. S. sull Intercultura, si ripropone la scheda di osservazione a cui è stata fatta qualche modifica (allegato L2) Tale scheda va compilata IN TRE PERIODI DELL ANNO a cura dell ins. Coordinatore, il quale raccoglierà le osservazioni dei docenti contitolari o del medesimo consiglio di classe in tre momenti dell anno, nonché dell insegnante specialista in L2, nei seguenti periodi: Calendarizzazione * SEZIONE QUADRO EUROPEO Settembre-ottobre (o all arrivo nuovi alunni) per accertare il livello di partenza Dicembre gennaio. Aggiornamento dei progressi Aprile- Maggio: ultimo aggiornamento dei progressi SEZIONE DESCRITTORI: livello dei progressi COMPETENZE L2 per comunicare COMPETENZE L2 per lo studio SOCIALIZZAZIONE, RELAZIONI SCOLASTICHE ED EXTRASCOLASTICHE, RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA, MOTIVAZIONE PARTECIPAZIONE IMPEGNO Risultati scolastici 6

7 Dicembre Gennaio. Aggiornamento Aprile- Maggio: ultimo aggiornamento 7

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