Cardiologia. docente Prof. Carlo VITA. anatomia

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1 Cardiologia. docente Prof. Carlo VITA anatomia fisiologia fisiopatologia L endotelio Aterosclerosi obesità Sindrome metabolica Cenni di elettrocardiografia IPERT. ARTERIOSA Cardiopatia ischemica La prevenzione cardiovascolare Aritmie e potenziale d azione Cardiop. congenite.

2 Anatomia del cuore e grossi vasi

3 L ENDOTELIO Una delle maggiori scoperte dell ultimo decennio è stata quella di attribuire all endotelio la capacità di secernere sostanze chimiche; Considerare l endotelio l un vero e proprio organo; La sua attivazione è all origine dei processi di aterosclerosi, danno d organo d, invecchiamento precoce; La liberazione di sostanze antiinfiammatorie.

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5 FUNZIONE ENDOTELIALE

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7 ENDOTELIO ATTIVATO

8 Alterazione dell endotelio endotelio ed inizio dell aterosclerosi Ridotta sintesi di NO e PGI2; Tale situazione facilita la permeabilità dei lipidi circolanti ed il loro passaggio al sottoendotelio; Espone le proteine adesive (VCAM-1=vascular cell adhesion molecule 1) ad attirare i monociti che si fissano all endotelio nei punti di formazione dell ateroma ; Altri mediatori dell infiammazione partecipano al processo aterosclerotico (MCP1-linf.T linf.t-il-i i IL6) Ruolo delle piastrine.(sia nella trombosi che nella infiammazione, con liberaz.. di chemiochine e citochine);

9 L Ipertensione arteriosa

10 IPERTENSIONE ARTERIOSA DISFUNZIONE ENDOTELIALE IPERTROFIA VENTRICOLARE SINISTRA

11 Entita del problema Oggi l ipertensione l è la causa piu frequente per cui si ci rivolge al MMG(USA), ed è una delle cause al mondo di maggiore mortalità e morbilità. Si prevede nel 2020 che l ipertensione l arteriosa diventerà un problema di salute pubblica- Inoltre va considerata come un fattore di rischio importante per insorgenza di svariate patologie cardiovascolari-

12 IPOTESI MULTIFATTORIALE La genesi dell ipert ipert.. Arteriosa è multifattoriale.dunque la teoria a Mosaico del 1949 di Irvine Page, puo essere ancora confermata:non si ci puo aspettare una unica spiegazione nell inalzamento della press. arteriosa e neppure un singolo approccio farmacologico.

13 IPERTENSIONE ARTERIOSA QUALE DISTURBO DELLA PA Deriva spesso da più cause dovute ad una complessa interreazione tra RENI ( sist renina- angiotensina-aldosterone aldosterone); SISTEMA NERVOSO SIMPATICO; VASOPRESSINA- OSSIDO D AZOTO (Endotelio- con peptiti vasoattivi- endotelina- adrenomedullina ecc ) In definitiva va considerata come patologia della civilizzazione che origina dalla commistione tra stile di vita moderna (stress, fumo,dieta, alcool,sedentarietà ecc)e patrimonio genetico. Trial clinici numerosi hanno dimostrato riduzione del 40% di stroke,, 25% di I.M.A.,, 50% di scompenso con normalizzazione P.A.

14 LA DIAGNOSI:dal medico di MMG Si parla di Ipertens. Arteriosa quando,in più rilevazioni,la P.A. sia uguale o superiore al valore di 140\90.

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16 Follow up del paziente iperteso Periodicità dei controlli dipendente dal quadro clinico del paziente Valutazione controllo ottimale dei valori pressori Verifica stato degli organi bersaglio, controllo fattori di rischio, condizioni cliniche associate

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20 Retinop proliferativa proliferativa:neo vasi fragili e sanguinanti che si associano a proliferazione fibrosa. Edema Maculare.

21 Prevenzione cardiovascolare Il recente studio epidemiologico INTERHEART recentemente pubblicato, a valenza mondiale, standardizzata caso-controllo, valuta l importanza dei fattori di rischio C.V. modificabili associati all infarto miocardico con l obbiettivo preciso di stabilire la forza di correlazione tra i vari fattori rischio e Ima. In subordine valutare la forza degli stessi quando singoli. I più importanti fattori di rischio sono risultati le alterazioni lipidiche; fumo di sigarette; diabete; mellito; ipertensione arteriosa e obesità

22 P.O. mirante all abbattimento abbattimento dei fattori di rischio C.V. Modificabili Alla luce dei dati forniti dallo studio INTERHEART ed altri a nostro avviso è possibile eliminando i nuovi fattori di rischio modificabili ridurre del 80-90% l insorgenza di accidenti cardiovascolari acuti come l infarto miocardico acuto al primo esordio. I fattori di rischio potenzialmente modificabili sono: dislipidemie,, fumo di sigarette, storie d ipertensione, d storie di diabete, obesità,, dieta, attività fisica, alcol e droga, fattori psicosociali. Con le apparecchiature in dotazione e con le professionalità esistenti di un sistema integrato, non esclusa campagna di informazione ad ogni livello, è possibile raggiungere l OBIETTIVO l PREFISSATO.

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