Batteriosi dell actinidia (PSA) in Piemonte: conoscenze e indicazioni per la difesa primaverile
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1 ASSOCIAZIONE REGIONALE GRUPPI COLTIVATORI SVILUPPO del PIEMONTE Supplemento a Coldiretti Informa n. 13 del 27/04/2011 Dir. Amm. B. Rivarossa - Dir. Resp. M. Pellegrino - Poste Italiane - Spedizione in Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46)1 art. 1, comma 2, DCB/CN Filiale di Cuneo Stampa in proprio Editore Federazione Provinciale Coltivatori Diretti di Cuneo FEASR Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale: l Europa investe nelle zone rurali Programma di Sviluppo Rurale Misura Sottoazione B) Informazione in campo agricolo In collaborazione Settore frutticolo Batteriosi dell actinidia (PSA) in Piemonte: conoscenze e indicazioni per la difesa primaverile Per batteriosi dell actinidia si intende la malattia causata dal batterio Pseudomonas syringae pv. actinidiae. A metà maggio 2010 la malattia si è manifestata per la prima volta in Piemonte, in prevalenza su frutteti impiantati nel 2009 con materiale vivaistico extraregionale infetto. In questi primi mesi del 2011, prima 1 sugli impianti giovani e poche settimane dopo su quelli adulti, è stata osservata l emissione di essudato denso ( mieloso ), di colore bianco trasparente che poi diviene rossastro, in corrispondenza delle gemme e dell inserzione dei nuovi rami sulle branche più vecchie. La corteccia sottostante è risultata talora imbrunita e questa alterazione è definita cancro.
2 Emissione di essudato dalle gemme Maculature necrotiche, con alone giallo, rilevabili in primavera. La causa della malattia Pseudomonas syringae pv. actinidiae (PSA) è un batterio che in Piemonte ha mostrato di espandersi soprattutto in autunno-inverno, penetrando dalle ferite di distacco delle foglie, e a fine inverno, penetrando dalle lenticelle. Il trasporto da una pianta all altra delle cellule batteriche avviene col vento in presenza di elevata umidità anche a temperature invernali. Sintomi fogliari simili possono essere causati da altri Pseudomonas per cui, per avere la conferma di essere in presenza dell agente del cancro batterico, occorre rintracciare anche l avvizzimento di alcuni germogli che scende verso il basso. Il batterio, una volta entrato nella pianta, la colonizza rapidamente portandola a morte nel giro di due stagioni vegetative. Le infezioni primaverili si manifestano prevalentemente con maculature poligonali piccole, alonate di giallo se appena formate, che poi tendono a confluire. Avvizzimento dei germogli che scende verso il basso COME PREVSITO DALLA NORMATIVA VIGENTE, SIA NAZIONALE CHE REGIONALE, E FATTO OBBLIGO A TUTTE LE AZIENDE DI EFFETTUARE NEI PROPRI APPEZZAMENTI, LA RIMONDA DELLE PARTI DI PIANTA COLPITE DAL BATTERIO. OLTRE ALLE IMPLICAZIONI DI TIPO GIURIDICO CONTENUTE NEI PROVVEDIMENTI, CONSIDERATA L ELEVATA VIRULENZA DEL PATOGENO, NON E ASSOLUTAMENTE GIUSTIFICABILE IL MANTENIMENTO DI PIANTE O PARTI DI ESSE COLPITE, NEGLI ACTINIDIETI. 2
3 NON ESISTONO AL MOMENTO PRODOTTI RISOLUTIVI CONTRO LA BATTERIOSI DELL ACTINIDIA E LE PROVE SPERIMENTALI SONO TUTTORA IN CORSO. LA PREVENZIONE RISULTA QUINDI L UNICA VIA PERCORRIBILE AL FINE DI LIMITARE LA DIFFUSIONE DELLA MALATTIA NEGLI ACTINIDIETI ANCORA SANI. DI SEGUITO SI RIPORTA UNA STRATEGIA PREVENTIVA ELABORATA SULLA BASE DELLE ATTUALI CONOSCENZE SULLA MALATTIA. LA LINEA TECNICA CONCORDATA SFR-CReSO PRATICHE AGRONOMICHE CONSIGLIATE E STRATEGIA DI DIFESA PREVENTIVA ACCORGIMENTI AGRONOMICI al momento sproporzionato rispetto alla loro semplicità costruttiva ed è auspicabile che POTATURA VERDE: essendo le ferite da potatura taglio fra le vie più importanti per il batterio per colonizzare la pianta, si raccomanda di limitare allo stretto necessario gli interventi di potatura e, comunque, nel caso la si debba eseguire precederla da un intervento con un fertilizzante ad azione igienizzante e disinfettare immediatamente la ferita con un prodotto ad azione battericida. Naturalmente i successivi passaggi in verde dovranno comunque essere eseguiti, se si vogliono garantire le condizioni per una buona qualità dei frutti. Allo scopo di velocizzare questa operazione, è possibile utilizzare un modello di forbice a cui è collegato un contenitore con una soluzione disinfettante (vedi nota apposita), anche se c è subito da dire che il loro costo purtroppo è l ingegno di qualche nostro artigiano riesca a trovare soluzioni più economiche. E invece sconsigliabile l utilizzo di cimatrici meccaniche che diffonderebbero in modo incontrollato l infezione. FIORITURA: in questa fase evitare interventi di qualunque genere che potrebbero danneggiare il polline o gli organi fiorali. Inoltre: Evitare irrigazioni sovra chioma che creerebbero un ambiente favorevole alla diffusione del batterio Evitare l utilizzo del polline di provenienza extra aziendale se non di sicura provenienza: nel caso le piante maschili risultassero numericamente scarse a causa della malattia, provvedere alla raccolta del polline dalle piante ancora asintomatiche 3
4 E invece possibile ricorrere al servizio d impollinazione delle api sempre che la presenza delle piante maschili sia sufficiente; prudenza invece nell utilizzo frutticini laterali tripli, effettuare un diradamento intervenendo subito dopo con un prodotto disinfettante con l atomizzatore. delle ventole specie negli appezzamenti in cui vi siano piante infette. TRATTAMENTI CONSIGLIATI CONCIMAZIONE: negli appezzamenti nei quali risulti sensibile il calo produttivo, quest anno sono da evitare concimazioni azotate, che comunque, anche negli altri casi, vanno ridotte. INIZIO FIORITURA: data la sensibilità elevata del polline e degli organi fiorali ai prodotti sottoindicati si sconsiglia il loro utilizzo in questo periodo quindi non intervenire in FITOREGOLATORI: Valutarne l uso caso FIORITURA. per caso. Si ricorda che l aumento della dimensione delle cellule amplia la sensibilità delle piante ai diversi patogeni ivi compreso la batteriosi. Riguardo al ALLEGAGIONE: eseguire un trattamento con concimi fogliari - induttori di resistenza: Fosfito di Potassio ecc. forchlorfenuron, non esistono dati scientifici che ne comprovino una relazione fra il suo impiego ed incidenza della batteriosi; tuttavia, in tale contesto d incertezza si raccomanda, in caso di un suo utilizzo, di impiegarlo una sola volta al dosaggio minimo di INGROSSAMENTO FRUTTO: in previsioni di peggioramenti climatici utilizzare concimi fogliari con potere abbattente (igienizzanti) possibilmente prima delle precipitazioni. l/hl oppure accontentarsi di prodotti fertilizzanti di origine naturale meno efficaci ma più equilibrati IN OCCASIONE DI EVENTI GRANDINIGENI: intervenire dopo la grandinata con rameici (100 g/hl di rame DIRADAMENTO DEI FRUTTICINI LATERALI: se in presenza rilevante di metallo, Es. Poltiglia bordolese 20%: 500 g/hl) 4
5 La potatura verde dell actinidia: come ridurre il rischio d infezione da PSA Facendo riferimento alle indicazioni scaturite dall incontro con Marco Scortichini del CRA di Roma, viene sottolineata l enorme importanza che le ferite da potatura rappresentano quali vie d ingresso per il batterio; non solo, ma gli stessi strumenti da taglio (forbici, forbicioni e seghetti) possono costituire, se non disinfettati, un formidabile mezzo di diffusione. Proprio in questo periodo, nel quale di norma, si attua la prima potatura verde della stagione che consiste nell asportare i ricacci che notoriamente ostacolano la libera circolazione del polline, molti produttori si pongono giustamente il problema se effettuare o meno questa utile pratica per non aggravare ulteriormente il problema. La risposta è indubbiamente affermativa, a patto però che si adottino quelle cautele di cui si è già detto in precedenti note ma che volentieri ripetiamo ed approfondiamo: Allo scopo di contenere al minimo l ampiezza della ferita è preferibile il taglio anziché lo strappo. A tale proposito è sconsigliabile, anche per le successive potature 5 verdi, ricorrere a cimatrici meccaniche che, con i numerosi tagli incontrollati, favorirebbero la diffusione del batterio. Prima di procedere al taglio, negli appezzamenti infetti, procedere ad un intervento preventivo con un disinfettante (fertilizzante ad azione igienizzante) per ridurre la carica microbica; affinché l intervento sia valido questo va possibilmente esteso in contemporanea anche negli appezzamenti vicini. Come si è detto, le forbici devono essere disinfettate passando da una pianta all altra con uno dei prodotti sotto riportati e, appena possibile, ma comunque entro la fine della giornata, i tagli dovranno anch essi venire disinfettati localmente uno ad uno in quanto un trattamento con l atomizzatore non sarebbe in grado di assicurarne la copertura. In alternativa e per velocizzare questa operazione il CReSO e la prof. Maria Bori dell Istituto Professionale Superiore per l Agricoltura e
6 l Ambiente di Verzuolo hanno saggiato un modello di forbice già in protezione da parte del prodotto. Per correttezza d informazione, si deve commercio che, se ben utilizzata, però far presente che, purtroppo, al risponderebbe in modo soddisfacente alle esigenze di sanità mantenendo così sempre disinfettata la lama e la superficie di taglio eseguito: per questa verifica si è fatto ricorso ad un colorante (bleu di metilene) che ha permesso di valutare l effettiva momento il costo di questo modello di forbici risulta essere sproporzionato rispetto alla loro semplicità costruttiva ed è auspicabile che l ingegno di qualche nostro artigiano locale riesca a trovare soluzioni più economiche. Consigli per un corretto utilizzo delle forbici Poiché, come si è detto, per ottenere i risultati sperati, risulta fondamentale il corretto utilizzo delle forbici, i tecnici sono a disposizione per fornire, nel dettaglio, le indicazioni pratiche da adottare. Fig. 3 Il liquido scende bene solo sulla parte centrale delle lame. 6
7 Fig. 4 Piccolo sperone e taglio ben disinfettato Fig. 5 - Taglio disinfettato solo in parte MISURE DI SICUREZZA PER L AGRICOLTORE Prima di iniziare la potatura, indossare: tuta, guanti impermeabili con manichetta lunga ed occhiali a mascherina. Questa raccomandazione vale ovviamente anche se si utilizzano per la disinfezione dei tagli un normale spruzzatore la preparazione della miscela disinfettante. In pratica i 2 grammi di acido salicilico devono essere sciolti in 50 ml di comune alcol denaturato (agitando energicamente) e poi tale soluzione deve essere portata a 1 litro con l aggiunta di acqua ed ancora agitata energicamente. DOSAGGIO DEI PRODOTTI PER LA DISINFEZIONE DEGLI STRUMENTI DA TAGLIO Nota: Tutti i prodotti sopra-elencati possono venire utilizzati esclusivamente per la disinfezione degli strumenti da taglio. Biobacter Plus: 3 ml/litro (misurabili facilmente con una siringa). Jet-five: 4 ml/litro (misurabili facilmente con una siringa). Benzalconio cloruro: 3 g/l Acido salicilico puro: 2 g/litro. L'acido salicilico è scarsamente solubile in acqua. La scarsa solubilità è un vantaggio per la disinfezione, perché permette al prodotto di rimanere sulla superficie trattata più a lungo, ma rende necessari alcuni accorgimenti per 7 ATTENZIONE! I disinfettanti contenenti acido peracetico e perossido d idrogeno non vanno aperti troppe volte e d è meglio usarle entro i 4 mesi dall acquisto perché con il tempo il titolo di principio attivo si riduce. M.V. Bori Istituto Professionale Superiore per l Agricoltura e l Ambiente Umberto I di Verzuolo Chiara Morone S.F.R. di Torino Graziano Vittone CReSO
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