Prot. Ancona 17 Febbraio 2012

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1 Polizia di Stato Compartimento Polizia Stradale per le MARCHE Sezione Polizia Stradale - A N C O N A - Prot. Ancona 17 Febbraio 2012 OGGETTO: Emergenza neve Febbraio Appunto AL SIGNOR DIRETTORE LA PROTEZIONE CIVILE REGIONALE MARCHE Dott. Roberto OREFICINI A N C O N A ^^^^^^^^^^^^^^^ Per cercare di inquadrare e meglio ricostruire gli eventi che hanno coinvolto, ma sarebbe meglio dire sconvolto, la Provincia di Ancona ed impegnato questa Sezione Polizia Stradale, bisogna tornare indietro al 31 Gennaio 2012 quando a seguito dell adozione da parte dei Prefetti della regione Marche delle ordinanze di divieto alla circolazione dei mezzi pesanti in funzione dello sciopero degli autotrasportatori, si sono organizzati servizi mirati per applicare il divieto e al contempo garantire la sicurezza agli autotrasportatori stoccandoli in aree attrezzate. Dopo questa prima attività che ha impegnato le pattuglie sul territorio, da l giorno 02 Febbraio 2012 si sono riversate delle abbondanti precipitazioni nevose in tutta la provincia di Ancona con ripercussioni sulla tratta autostradale, dove si interveniva all altezza dell area di servizio Conero per filtrare i mezzi pesanti e soprattutto sulla S. S. 76 con la chiusura del valico ai mezzi pesanti e uscita obbligatoria a Fabriano est anche a causa di mezzi pesanti in traversati all altezza di Fossato di Vico. Il persistere della nevicata su tutta la provincia e sulla stessa città di Ancona faceva sì che alle ore 10,30 circa del giorno 3 Febbraio venisse disposta il presidio dei caselli autostradali con divieto ai mezzi superiori all 7,5 tonn. e successivamente anche l uscita obbligatoria ad AN Sud per i mezzi pesanti diretti a Sud. Mentre la situazione autostradale veniva gestita con filtri ed accumuli in carreggiata e successivo stoccaggio esterno, sulla S.S. 16 nel territorio di Ancona nella zona Caffetteria iniziavano ad in traversarsi i primi mezzi pesanti. La situazione grazie all intervento congiunto di VV: FF:, A.N.A.S. e due pattuglie di questa Sezione veniva risolta ed il traffico riprendeva il suo lento deflusso da e per il porto di Ancona. Anche la giornata in esame ri rivelava campale e volgeva al termine impegnando le pattuglie in tante attività sulle diverse direttrici di traffico, Autostrada, S.S. 76 e S.S. 16. Alle ore 03,00 circa del giorno venivano segnalati sulla S.S. 16 località Caffetteria oltre 30 mezzi pesanti in traversati che ostruivano completamente tutta la carreggiata occludendo di fatto la sia la direttrice est che quella Ovest.

2 - 2 - Interpellata l A.N.A.S. la stessa riferiva di avere difficoltà perché la Ditta non ce la faceva ad intervenire a causa della tormenta di neve in atto sulla provincia. Arrivato sul posto il carro gru dei VV. FF. che iniziava un alacre lavoro per cercare di rimuovere tutti i mezzi pesanti, ma ci si rendeva conto che tale lavoro era improbo per una sola risorsa. Allora di concerto con il C.O.V. si faceva intervenire sul posto la ditta ZALLOCCO che con i suoi mezzi cercava di ridare un minimo di fluidità alla Caffetteria. Questa situazione, aggravata dalle forti nevicate in atto, vere e proprie tormente che nel giro di poche ore avevano accumulato circa un metro di neve, bloccava di fatto tutto il flusso veicolare nei vari svincoli e direttrici, facendo collassare il sistema viario con blocco totale della circolazione. Nel corso di tutta la giornata si è cercato di liberare i mezzi di traverso, pulire con le lame gli svincoli e le strade, incanalando, negli episodici momenti in cui non vi era divieto in atto, il traffico pesante in autostrada, stoccando i mezzi pesanti nelle aree individuate dal piano neve e cioè l Interporto di Jesi e l area ex Mariotti adiacente l uscita di Ancona Nord. Questo minimo di mobilità consentiva di dare un senso alle manovre in atto. Ma nel pomeriggio sugli svincoli di Ancona Nord, S.S. 76 e S.S. 16 si riversavano migliaia di mezzi pesanti, quasi sicuramente quelli rilasciati dall Emilia Romagna, si parla di migliaia di TIR, e che, a causa dell uscita obbligatoria a Pesaro, sono tutti confluiti nella unica e già compromessa viabilità ordinaria della Regione, la S S 16 Adriatica. Quasi a notte inoltrata, approfittando della disponibilità di altri mezzi soccorso della ditta ZALLOCCO e di personale pattugliante esperto e di provata professionalità si è tentata una manovra al limite della disperazione. I pattuglianti esperti si sono posti sui mezzi spazzaneve dettando le manovre agli autisti con l ausilio del collega che rimasto nella vettura di servizio li indirizzava sui nodi da sciogliere e così piano piano, criticità dopo criticità, si poteva tentare di muovere quel blocco che da ore stava paralizzando gli snodi importanti della viabilità e senza dei quali era impossibile alcun tipo di manovra. Da sottolineare che gli spazzaneve e spargisale sono mezzi ingombranti che presentano difficoltà di manovra e quindi tutte le operazioni erano necessarie per sbloccare anche questi mezzi rimasti in stallo e ridare il senso circolatorio alle loro manovre di pulizia e salatura dell asfalto. Come in una stazione ferroviaria, bisognava liberare gli scambi necessari per le manovre. Sotto il controllo e con le indicazioni dei pattuglianti lo staff, composto da mezzi gru, spazzaneve e spargisale, tirando, raddrizzando, spostando e al contempo pulendo e salando gli svincoli, riuscivano verso le ore 11,00 del mattino successivo a liberare le strade dai mezzi pesanti ridando fluidità e circolazione al traffico. garantendo anche un minimo di viabilità e adempiendo appieno

3 - 3 - a quelli che sono gli obiettivi di chi espleta un servizio di Polizia Stradale, ex art 11 C. d. S ed in ossequio a quanto previsto dall art. 1 del citato C. d. S. : 1. La sicurezza delle persone, nella circolazione stradale, rientra tra le finalità primarie di ordine sociale ed economico perseguite dallo Stato. 2. La circolazione dei pedoni, dei veicoli e degli animali sulle strade è regolata dalle norme del presente codice e dai provvedimenti emanati in applicazione di esse, nel rispetto delle normative internazionali e comunitarie in materia. Le norme e i provvedimenti attuativi si ispirano al principio della sicurezza stradale, perseguendo gli obiettivi: di ridurre i costi economici, sociali ed ambientali derivanti dal traffico veicolare; di migliorare il livello di qualità della vita dei cittadini anche attraverso una razionale utilizzazione del territorio; di migliorare la fluidità della circolazione Stivati i mezzi pesanti nelle aree di stoccaggio ex Mariotti ed Interporto di Jesi, si è appalesata un altra urgenza, cioè svuotare il porto dai mezzi pesanti ivi sbarcati, dopo alcuni giorni in rada e consentire agli altri di imbarcarsi per le destinazioni estere. Pertanto si è realizzata e coordinata tutta una attività di scorta e pilotaggio dei mezzi pesanti che in uscita dal porto venivano contingentati e in convoglio di circa 20 mezzi, condotti all ingresso di Ancona Sud per immettersi in autostrada. Al contempo i mezzi stivati nella zona di Ancona Nord, utilizzando la strada che da Casteferretti porta a Falconara, venivano condotti, a blocchi da 20, 30 mezzi all interno del porto. Queste manovre già complesse e difficili erano rese ancora più ardue dalle proibitive condizioni meteo e dallo stato delle strade al limite della transitabilità tant è che si è utilizzato il sistema della safety car, cioè spazzaneve e spargisale in testa insieme alla pattuglia, a seguire un certo numero di mezzi e nella zona più critica, sull asse in uscita da Ancona, un carro gru dei Vigili del fuoco pronto ad intervenire. Questa procedura di accumulo e poi di successiva evacuazione verso il porto dei mezzi pesanti è andata avanti fina a martedì 7 Febbraio quando nella tarda mattinata l A.N.A.S. e poi il Comune di Ancona non hanno dichiarato la transitabilità delle strade. A quel punto si è tornati a svolgere una attività di vigilanza stradale sulle vie interessate, evitando il pilotaggio dei mezzi pesanti. Il giorno 9 Febbraio alle ore 21 circa,a causa della nevicata in atto veniva disposto nuovamente il presidio dei caselli autostradali con divieto di ingresso ai mezzi superiori a 7,5 ton. L intensificarsi delle nevicate, soprattutto nella tratta autostradale Ancona Sud Senigallia e le enormi criticità all altezza di Pesaro imponevano l accumulo dei mezzi pesanti in carreggiata Nord dell A/14 e successivo stoccaggio nell area antistante lo stadio del Conero e in via Albertini. Questa attività necessitava l intervento delle pattuglie della Sezione di Ancona per il navettaggio verso le aree di stivaggio e per il successivo rilascio.

4 - 4 - Con questa manovra venivano stoccati oltre 300 mezzi pesanti e accumulati in corsia autostradale altre centinaia di TIR. Il rilascio dei mezzi in carreggiata autostradale ha presentato diversi problemi, ma le maggiori criticità si sono avute nel far ripartire i mezzi stivati al Conero perché, a causa di un sottopasso ghiacciato, è stato necessario trainarli con dei carri - gru e questo ha impegnato tre pattuglie per tutta la mattinata di Domenica. Per quanto riguarda invece la viabilità esterna si decideva di dare atto ad una procedura di natura preventiva, mai sperimentata e pensata nei giorni di tregua successiva alla prima nevicata. Detta procedura veniva illustrata al Presidente del C.O.V. che assentiva disponendo il concorso delle altre forze di Polizia cosicchè le pattuglie della stradale potessero continuare a svolgere attività di monitoraggio, verifica itinerari e pilotaggio mezzi pesanti, cioè lasciando alla Polizia stradale la sua dinamicità operativa. In sintesi, con dei presidi fissi si sono chiusi gli svincoli sulla S.S. 16 da Nord, direzione A/14; da sud rotatoria ex Irmea; da monti mare uscita obbligatoria A/14 e chiusura via Conca, cioè il c.d. Triangolo delle Bermude così come veniva battezzato scherzosamente in sede di C.O.V., attuando un filtro dinamico che consentiva il passaggio ai soli mezzi pesanti catenati e qualora l intensità della nevicata non lo consentisse ad una chiusura totale del traffico pesante. Tutti i mezzi diretti al porto per l imbarco venivano stoccati nelle aree ex Mariotti e Interporto di Jesi, consentendo l ingresso in autostrada nelle direttrici che il C.O.A. di Pescara comunicava essere transitabili. Al porto continuavano gli sbarchi dai traghetti e nelle aree interne venivano stivati i mezzi pesanti pronti a ripartire in direzione autostrada. Questo protocollo in fieri di carattere squisitamente preventivo si rivelava essenziale dal punto di vista strategico perché, evitando intraversamenti di mezzi pesanti, da un lato permetteva di non distogliere risorse da altre attività, al contempo venivano evitati blocchi di traffico e si consentiva altresì agli Enti proprietari le strade di poter lavorare in maniera più spedita. I mezzi stoccati rimanevano sotto presidio delle forze di polizia, assistiti dalla Protezione Civile e in attesa che, alle minime condizioni di transitabilità, avrebbero raggiunto le destinazioni, ma sempre sotto controllo e gestiti dalla Polizia Stradale. Infatti, successivamente, con pilotaggio delle pattuglie assistite da mezzi A.N.A.S., come detto metodo safety car, si effettuava la movimentazione dei mezzi pesanti da e per il porto. Ma rispetto alla settimana prima, l asse di scorrimento di Ancona, necessaria per spostare i TIR dal porto verso Ancona Sud, a causa del ghiaccio, non si rivelava praticabile e questo obbligava questo organo di Polizia Stradale ad utilizzare un'unica direttrice cioè via Flaminia, Falconara, Castelferretti, Ancona Nord.

5 - 5 - E facilmente immaginabile la difficoltà di gestire un flusso di traffico concorrente su una viabilità comunque compromessa perché di certo l asfalto, come si dice in gergo, non era nero ma presentava insidie di ghiaccio e accumuli di neve che riducevano la carreggiata e sempre sotto nevicate in atto. Questa attività si è protratta fino alle ore 21,00 del giorno 12 Febbraio, momento in cui, come risulta dai registri di Sala Radio, il Dirigente di Compartimento toglieva tutti i presidi, perché è da sottolineare che il flusso dei mezzi pesanti era senza soluzione di continuità. Non si faceva in tempo a svuotare le aree di stoccaggio che venivano riempite con altri TIR provenienti dalle varie direttrici di afflusso ad Ancona. In conclusione, dai dati risultanti dalla Polizia Marittima e di Frontiera risultano imbarcati e sbarcati circa mezzi pesanti, ai quali vanno annoverati i veicoli e gli autobus e questo riguarda la direttrice Est Owest. Poi, come si è detto più volte, Ancona è un crocevia perché presenta anche una direttrice Nord Sud, e in questo senso, considerando gli accumuli delle regioni limitrofe ed il conseguente rilascio, nella zone critiche di Ancona Nord e Ancona Sud e Senigallia, la Polizia Stradale ha gestito in termini di viabilità, fluidita e assistenza oltre mezzi pesanti. Un lavoro difficile per le avverse condizioni atmosferiche, per l avversione e l ostruzionismo degli autotrasportatori anche loro sottoposti a stress per le giornate passate nelle aree di stoccaggio e dopo comunque ad uno sciopero della categorie che aveva avuto evidenti ripercussioni. Il personale della Sezione Polizia Stradale comprensiva dei suoi distaccamenti ed il Compartimento POLIZIA Stradale di Ancona che, si è adoperato con senso del dovere e abnegazione fuori dal comune sobbarcandosi doppi e addirittura tripli turni di servizio, producendo per la gestione delle emergenze neve nei due fine settimana critici circa 400 pattuglie in servizio operativo su strada. f.to IL DIRIGENTE 1 Dir. Alfredo CATENARO

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