Responsabilità Ambientale

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1 Responsabilità Ambientale OBIETTIVI RISULTATI 2003 Ridurre l impatto ambientale tonnellate equivalenti di petrolio evitate nel 2003 rispetto alla media nazionale. Investire nello sviluppo sostenibile 266 milioni di euro investiti nella generazione di energia pulita dal 2000 ad oggi. Migliorare la qualità dell aria incremento della volumetria teleriscaldata di 7 milioni di m 3 negli ultimi 5 anni. Recuperare i rifiuti 32% dei rifiuti prodotti avviati al recupero. Conservare il patrimonio naturalistico ottenuti 3 attestati di qualità delle acque di scarico.

2 Lo sviluppo sostenibile, è lo sviluppo che soddisfa i bisogni del mondo presente senza compromettere la capacità delle future generazioni di soddisfare, a loro volta, i propri bisogni. Brundtland Report World Commission on Environment and Development, 1987.

3 RESPONSABILITÀ AMBIENTALE AEM TORINO E L AMBIENTE 50 AEM Torino e l ambiente Conciliare profitto e sviluppo sostenibile è un obiettivo possibile. I risultati conseguiti da AEM Torino nel 2003 sono una conferma tangibile dell apprezzamento del mercato e degli stakeholders, sia sul fronte economico-finanziario che su quello della credibilità e affidabilità del Gruppo. L uso consapevole delle risorse, la ricerca di una sempre migliore qualità dell aria, dell acqua e più in generale, della qualità della vita attraverso la riduzione delle diverse forme di inquinamento, la elevata produzione di energia pulita, fanno di AEM Torino uno degli operatori di spicco nel panorama nazionale per quanto riguarda la capacità di crescere in piena armonia con l ambiente. I numeri, d altra parte, confermano la posizione di eccellenza che il Gruppo ormai ricopre nel contesto nazionale: l incidenza della produzione idroelettrica rispetto al totale dell energia prodotta da AEM Torino è pari al 50% contro una media nazionale del 14%, percentuale destinata a salire ulteriormente grazie al nuovo impianto di Pont Ventoux-Susa, il più grande impianto idroelettrico in costruzione d Europa, in via di ultimazione. Sul fronte del risparmio energetico, la cogenerazione e il teleriscaldamento rappresentano un ulteriore esempio dell applicazione di politiche ambientali estremamente avanzate: l impianto del Gruppo Moncalieri-Torino Sud è il più grande in Italia e il servizio di teleriscaldamento fornito da AEM Torino all utenza torinese colloca la Città al secondo posto in Italia per volumetria teleriscaldata. Questo impegno comporta investimenti importanti sul fronte della ricerca, dell innovazione tecnologica e della gestione al fine di incrementare costantemente, insieme alla produttività, la sicurezza e la compatibilità ambientale delle attività.

4 Sistema di gestione ambientale e di gestione del rischio 51 ESTRATTO DEL CODICE ETICO Le attività di AEM Torino sono gestite con criteri avanzati di salvaguardia ambientale ed efficienza energetica. Il rispetto per l ambiente rappresenta per AEM Torino un valore che contribuisce a soddisfare una delle primarie esigenze del singolo cittadino e dell intera comunità. L attività di AEM Torino è costantemente tesa alla salvaguardia del territorio, al miglioramento continuo, alla prevenzione dei problemi, utilizzando specifiche tecnologie e idonei standard ecologici. Ciò comporta una profonda attenzione all uso razionale dell energia e alla minimizzazione delle emissioni, secondo un modello di sviluppo compatibile con il territorio e l ambiente. AEM Torino contribuisce attivamente allo sviluppo tecnologico volto alla protezione ambientale e alla salvaguardia delle risorse. Sistema di gestione ambientale e di gestione del rischio Nel Gruppo AEM Torino è attivo un Sistema di Gestione Ambientale, certificato UNI EN ISO 14001, volto ad attuare le politiche ambientali del Gruppo nel rispetto del Codice Etico aziendale e delle normative vigenti. Dopo una prima fase di individuazione degli aspetti/impatti ambientali delle attività aziendali, attraverso l effettuazione dell analisi ambientale iniziale, e la conseguente conformità ai vincoli legislativi cogenti in materia di Ambiente, il Sistema di Gestione Ambientale del Gruppo AEM Torino, ha assunto una configurazione tale da consentire di ottemperare pienamente a politiche ambientali ispirate a criteri di salvaguardia, tutela, sicurezza, sostenibilità. Il Sistema di Gestione Ambientale fa parte del Sistema di Gestione Integrato aziendale che coinvolge anche gli aspetti legati alla Sicurezza ed alla Qualità. In particolare l ente deputato al coordinamento, all attuazione e al controllo del Sistema di Gestione Ambientale è la funzione Ambiente, all interno della quale operano dieci addetti che si occupano delle seguenti principali attività: > la messa in atto delle direttive aziendali relative alla politica ambientale definita dal Gruppo; > l informazione e formazione del personale aziendale le cui attività possono interagire con l ambiente; > il monitoraggio degli impatti ambientali attraverso controlli, verifiche ed elaborazione di opportuni indicatori di performance; > il controllo, attraverso l aggiornamento e l archiviazione, della documentazione operativa del sistema di gestione ambientale; > l espletamento degli adempimenti amministrativi e di carattere tecnico con gli enti pubblici di controllo ed autorizzazione (Regione Piemonte, Provincia di Torino, ARPA, ASL, ecc...), e con le società operanti nel settore chimicoimpiantistico e chimico-analitico.

5 RESPONSABILITÀ AMBIENTALE AEM TORINO E L AMBIENTE RIDUZIONE DELLE INCIDENZE AMBIENTALI 52 Fasi del modello di gestione ambientale: PIANIFICAZIONE > Valutazione della significatività degli aspetti/impatti ambientali delle attività aziendali che generano un impatto sull ambiente esterno, attraverso la determinazione analitica degli indici di priorità di rischio; > valutazione della conformità alla normativa ambientale applicabile agli aspetti ambientali individuati in ogni attività aziendale. Tali valutazioni sono contenute all interno del documento, predisposto per ogni sito/struttura/società, denominato Analisi Ambientale. e applicazione di procedure operative per il controllo degli aspetti ambientali significativi e preparazione alle emergenze. CONTROLLI E AZIONI CORRETTIVE > Misurazione delle performance attraverso specifici indicatori di efficienza ambientale; > consuntivazione delle Anomalie Ambientali, attraverso uno specifico sistema di segnalazione predisposto per rilevare impatti sull ambiente derivanti dalle attività di esercizio e manutenzione sugli impianti; > verifiche ispettive interne per il controllo della conformità delle attività aziendali ai requisiti del Sistema di Gestione Ambientale. ATTUAZIONE E FUNZIONAMENTO Nell ambito delle attività aziendali è garantito l esercizio della gestione ambientale ed il mantenimento del relativo Sistema attraverso specifiche attività di formazione, comunicazione interna, controllo della documentazione, definizione RIESAME DELLA DIREZIONE Queste attività complessivamente generano le informazioni necessarie per l effettuazione del riesame del Sistema Integrato, attraverso la definizione delle azioni correttive e degli obiettivi e traguardi ambientali. MODELLO DI FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE RIESAME MIGLIORAMENTO POLITICA CONTROLLI E AZIONI CORRETTIVE ATTUAZIONE E FUNZIONAMENTO PIANIFICAZIONE

6 Il mix produttivo di AEM Torino all insegna delle fonti rinnovabili 53 Riduzione delle incidenze ambientali Il mix produttivo di AEM Torino all insegna delle fonti rinnovabili La produzione idroelettrica. La produzione di energia con impianti idroelettrici consente di ridurre il ricorso ad altre forme di produzione a più elevato impatto ambientale. In un Paese come il nostro che soffre storicamente problemi di importazione dei combustibili fossili, essa svolge un ruolo importante in tema di salvaguardia ambientale, in quanto utilizza una risorsa rinnovabile e pulita, senza emissione di sostanze inquinanti. L assetto produttivo di AEM Torino dispone di undici impianti idroelettrici, dislocati in Valle Orco, Valle Susa e Torino. Anno Potenza installata impianti idroelettrici AEM Torino [MW] Energia prodotta [GWh] Energia primaria fossile sostituita [Tep] (1) ,7 919, ,7 897, ,5 877, ,5 726, (1) L energia primaria fossile sostituita è la quantità di combustibile altrimenti necessaria per produrre, nel sistema di riferimento nazionale, le medesime quantità di energia utile. Per il sistema di riferimento nazionale, è stato adottato il valore di consumo specifico per la produzione di energia elettrica lorda di kcal/kwhe.

7 RESPONSABILITÀ AMBIENTALE RIDUZIONE DELLE INCIDENZE AMBIENTALI 54 Un esempio di sostenibilità: il progetto Pont Ventoux-Susa La realizzazione del nuovo impianto idroelettrico Pont Ventoux-Susa rappresenta uno dei punti fondamentali del programma di sviluppo in cui è impegnata AEM Torino. Tale programma punta a soddisfare la domanda di energia elettrica massimizzando l apporto di energia da fonti rinnovabili, quali la fonte idroelettrica e assimilate. Il nuovo impianto è stato concepito secondo i più avanzati schemi funzionali di rispetto dell ambiente e di efficienza produttiva. In fase di progettazione sono state privilegiate le soluzioni tecniche a più basso impatto ambientale: la centrale ed il sistema di convogliamento delle acque sono stati scavati interamente in galleria all interno delle montagne. Il progetto Pont Ventoux-Susa prevede la realizzazione di un impianto ad acqua fluente, con regolazione giornaliera, per l utilizzazione delle acque della Dora Riparia tra Pont Ventoux e Susa e, parzialmente, del contributo idrico dell affluente di sinistra Rio Clarea. L opera di derivazione principale è costituita dallo sbarramento sulla Dora a Pont Ventoux, dall opera di presa, da una vasca in cui sono realizzati gli sghiaiatori e i dissabbiatori. Dallo sbarramento è comunque garantito un rilascio minimo continuo pari a 1000 l/s, per garantire la vitalità del fiume prima dell immissione nello stesso di altri affluenti. Le acque dalla Dora Riparia vengono immesse in un canale derivatore in galleria a pelo libero, della lunghezza di 14 km, dimensionato per una portata massima di 33 m 3 /s, che alimenta il serbatoio in Val Clarea. Impianto Pont Ventoux-Susa in costruzione Impianti AEM in esercizio

8 Un esempio di sostenibilità: il progetto Pont Ventoux-Susa 55 Il serbatoio di regolazione giornaliera delle portate in Val Clarea ha una capacità utile di circa m 3. A fianco del bacino è stato realizzato un nuovo canale di inalveazione delle acque non captate dal Rio Clarea in modo da garantire un rilascio minimo continuo di 126 l/s. Sia il pozzo piezometrico di monte sia la condotta forzata sono previsti in sotterraneo e come tali non visibili all esterno. La condotta forzata termina nella centrale in caverna dove sono alloggiati i macchinari idraulici ed elettrici di produzione: un gruppo binario (turbina-alternatore) e un gruppo ternario (turbina-alternatorepompa), entrambi ad asse verticale della potenza complessiva di 150 MW. La pompa, inserita su uno dei gruppi, consentirà di trasferire l acqua dal serbatoio delle Gorge della Dora Riparia al bacino di accumulo della Val Clarea: il suo funzionamento è previsto nelle ore notturne. L acqua così nuovamente disponibile permetterà all impianto di produrre annualmente circa 450 GWh. A valle della centrale è previsto il canale di restituzione in galleria, lungo 1,6 km, che sbocca nell alveo della Dora Riparia a monte dell abitato di Susa. Per garantire la necessaria demodulazione delle portate, nonché l accumulo per il pompaggio, è stato realizzato un serbatoio della capacità di circa m 3, in località Gorge di Susa. Attualmente l impianto risulta realizzato nella misura del 97% circa delle opere complessive. Sono in corso le prove funzionali e si prevede che l impianto sarà ultimato e pronto per le operazioni di collaudo funzionale finale entro il secondo semestre Schema dell impianto Pont Vantoux-Susa in caverna

9 RESPONSABILITÀ AMBIENTALE RIDUZIONE DELLE INCIDENZE AMBIENTALI 56 La cogenerazione La cogenerazione consiste nella produzione combinata di energia elettrica e energia termica utile (calore) e si caratterizza per il recupero in forma utile di parte dell energia termica che, nella produzione tradizionale di sola energia elettrica, viene ceduta all ambiente, e consente di conseguire un risparmio energetico, oltre che un vantaggio ambientale, rispetto alla produzione separata delle stesse quantità di energia elettrica e calore. La cogenerazione è quindi una tecnologia che consente di incrementare l efficienza energetica complessiva di un sistema di conversione di energia. Unendo in un unico impianto la produzione di energia elettrica e la produzione di calore, la cogenerazione sfrutta in modo ottimale l energia primaria dei combustibili. Rispetto alla produzione separata delle stesse quantità di energia elettrica e calore la produzione combinata comporta: > un risparmio economico in relazione al minor consumo di combustibile; > una riduzione dell impatto ambientale, dovuta sia alla riduzione delle emissioni sia al minor rilascio di calore residuo nell ambiente (minor inquinamento atmosferico e minor inquinamento termico). Lo schema che segue illustra il risparmio energetico conseguito da un sistema di cogenerazione rispetto alla produzione separata delle stesse quantità di energia elettrica e di calore utile. ENERGIA ELETTRICA PRODUZIONE IN COGENERAZIONE IL TELERISCALDAMENTO, UTILIZZANDO IL CALORE PRODOTTO DI COGENERAZIONE, CONSENTE DI MASSIMIZZARE IL RENDIMENTO ECONOMICO DEI COMBUSTIBILI UTILIZZATI RENDIMENTO IMPIANTI RENDIMENTO TOTALE RENDIMENTO ELETTRICO MONCALIERI 85% 40% MIRAFIORI NORD 77% 40% LE VALLETTE 86% 40% 147,7 COMBUSTIBILE CENTRALE TERMOELETTRICA CONVENZIONALE rendimento=38% CALDAIA CONVENZIONALE rendimento=90% 35 ELETTRICITÀ 57,1 PERDITE 5,6 PERDITE 50 CALORE 100 COMBUSTIBILE SISTEMA COGENERAZIONE rendimento=85% 35 ELETTRICITÀ 50 CALORE 15 PERDITE

10 La cogenerazione 57 AEM Torino si avvale di tre impianti di produzione di energia elettrica in regime di cogenerazione dislocati in differenti aree della Città compatibilmente con le esigenze dell attività di teleriscaldamento, ovvero: Le Vallette ultimato nel 1982 (per la parte dei motori endotermici) e 1992 (per la parte di postcombustione), Moncalieri ultimato nel 1989 e ripotenziato nel 1999 e Mirafiori Nord ultimato nel Anno Potenza elettrica installata [MWe] impianti termoelettrici in assetto elettrico impianti termoelettrici in assetto cogenerativo Energia termoelettrica prodotta [GWh] Potenza termica installata [MWt] impianti cogenerativi Caldaie di integrazione e riserva Energia termica prodotta [GWh] Energia primaria fossile risparmiata [Tep] (1) ,6 185, ,8 486, ,6 185, ,8 486, ,6 185, ,8 486, ,6 185, ,8 486, (1) L energia primaria da combustibili fossili risparmiata è la maggior quantità di combustibile altrimenti necessaria per produrre, nel sistema di riferimento nazionale, le medesime quantità di energia utile. In particolare per il sistema di riferimento nazionale, sono stati adottati i seguenti valori: > consumo specifico per la produzione di energia elettrica lorda: kcal/kwhe; > rendimento medio stagionale delle caldaie per riscaldamento: 80%; > le perdite di calore dalla rete di teleriscaldamento, sulla base delle rilevazioni della Società, sono pari al 7% dell energia distribuita. Schema di funzionamento del teleriscaldamento. CONSUMI DI COMBUSTIBILE PER LA PRODUZIONE DI ENERGIA TERMOELETTRICA E DI CALORE Combustibile Gas naturale smc Gasolio t o.c.d BTZ t PRELIEVI DI ACQUA PER LA PRODUZIONE DI ENERGIA TERMOELETTRICA E DI CALORE (1) Fonte Acquedotto mc Pozzi mc (1) I dati in tabella non riportano il prelievo di acqua da corpi idrici superficiali (presente solo presso la centrale Moncalieri).

11 RESPONSABILITÀ AMBIENTALE RIDUZIONE DELLE INCIDENZE AMBIENTALI 58 Proseguendo sulla strada della cogenerazione: il Terzo Gruppo Termico a Moncalieri Nel settembre del 2002 AEM Torino ha avviato la costruzione di un nuovo impianto di cogenerazione presso la centrale di Moncalieri. L impianto avrà una potenza elettrica pari a circa 390 MW e un rendimento del 57% in assetto elettrico, mentre in assetto di cogenerazione avrà una potenza termica per teleriscaldamento di circa 220 MW ed una potenza elettrica di 340 MW con un efficienza dell 84%. Grazie a tale impianto, che sarà completato entro l inizio del 2005, AEM Torino raddoppierà la propria capacità di generazione elettrica e parallelamente, la produzione di calore per teleriscaldamento dall impianto Torino Sud aumenterà di circa il 35%. Si tratta pertanto di un ulteriore passo sulla strada della cogenerazione, una scelta vincente per la produzione di energia eco-compatibile da combustione di idrocarburi. Il nuovo impianto consentirà ad AEM Torino di disporre dell energia elettrica necessaria per servire la Città di Torino e i Clienti del mercato libero, e di incrementare il teleriscaldamento in Torino. Contestualmente all autorizzazione amministrativa per la costruzione del nuovo impianto, il Terzo Gruppo, è stato autorizzato l intervento di repowering del Gruppo esistente, il Secondo Gruppo, presso il sito di Moncalieri. Tale progetto prevede l installazione di una turbina a gas con relativo generatore elettrico e l installazione di un generatore a recupero in grado di sostituire il funzionamento dell attuale generatore di vapore. A seguito di tali interventi la centrale di Moncalieri avrà una potenza installata di 770 MWe in assetto elettrico contro gli attuali 176 MWe. Grazie all aumento del rendimento degli impianti e alle sinergie derivanti dalla produzione in cogenerazione, a fronte di un incremento della potenza elettrica installata del 330%, le concentrazioni delle emissioni in atmosfera di CO cresceranno solo del 18%, mentre quelle di NOx diminuiranno del 66%. Emissioni in atmosfera La produzione termoelettrica, che avviene attraverso la combustione di energia fossile primaria, immette in atmosfera emissioni inquinanti, tra cui prevalentemente ossidi di azoto (NOx), monossido di carbonio (CO) e anidride solforosa (SO2), e i cosiddetti gas serra, quali l anidride carbonica (Co2). AEM Torino ha intrapreso un percorso finalizzato alla riduzione consistente delle emissioni; i risultati ottenuti per il 2003 hanno confermato l ampio rispetto dei limiti prescritti dalla normativa vigente.

12 Proseguendo sulla strada della cogenerazione: il Terzo Gruppo Termico a Moncalieri Emissioni in atmosfera 59 Concentrazione media a camino/concentrazione limite fissata dalla normativa vigente L indicatore consente di monitorare, per gli inquinanti CO e NOx emessi in atmosfera (concentrazioni a camino mg/nmc) dai principali impianti di cogenerazione (Secondo Gruppo Termoelettrico e Turbogas della centrale di Moncalieri), il posizionamento rispetto al valore limite di legge. Concentrazione CO/Limite di Legge CENTRALE DI MONCALIERI SECONDO GRUPPO TERMICO E TURBOGAS: RISPETTO LIMITE DI LEGGE CO 1 0,9 0,8 0,7 0,6 0,5 0,4 0,3 0,2 0,15 0,13 0,12 0,05 0,1 0,01 0,03 0 0,04 0,05 0,03 0, Limite di legge 2 Gruppo Termico Turbogas CENTRALE DI MONCALIERI SECONDO GRUPPO TERMICO E TURBOGAS: RISPETTO LIMITE DI LEGGE NOx Concentrazione Nox/Limite di Legge 1 0,9 0,8 0,7 0,6 0,5 0,4 0,3 0,2 0,1 0 0,55 0,52 0,4 0,43 0,43 0,3 0,4 0,4 0,42 0,42 0, Limite di legge 2 Gruppo Termico Turbogas

13 RESPONSABILITÀ AMBIENTALE RIDUZIONE DELLE INCIDENZE AMBIENTALI 60 L indice quantità di inquinanti prodotti/quantità di energia utilizzata che rapporta la quantità annua di inquinanti emessi in atmosfera per unità di energia utilizzata, evidenzia nel corso degli anni una progressiva diminuzione. INQUINAMENTI EMESSI RISPETTO ENERGIA UTILIZZATA (CENTRALI TERMICHE AEM TORINO)* t/gcal ,31 7,09 7,66 7,79 6, anno (*) L indicatore, riferito al processo di esercizio impianti di produzione termoelettrica e di calore, consente di monitorare la quantità di inquinanti emessi espressi in tonnellate (NOx, SO2, CO, Polveri) da ogni impianto termico, rispetto alla quantità di energia utilizzata in Gcal. Il traffico stradale, gli interventi manutentivi da parte dei LE EMISSIONI DI GAS NATURALE IN ATMOSFERA gestori di servizi a rete, e correnti elettriche vaganti generate dalle linee di trasporto urbano elettrificate possono provocare alla rete di distribuzione del gas problemi di rottura accidentale nelle tubazioni in ghisa grigia, problemi di tenuta nelle giunzioni o fenomeni di corrosione nelle tubazioni in acciaio. Tutto ciò può determinare delle dispersioni in atmosfera di frazioni di gas incombusto. AES Torino, proprietaria delle reti di distribuzione di gas in Torino, si è dotata di regole di manutenzione e conduzione delle reti atte a garantire la sicurezza del sistema e a prevenire cause accidentali di dispersione. La riduzione di tali emissioni costituisce obiettivo primario, da parte del gestore della rete, in quanto devono essere fatte salve tre esigenze: > il miglioramento degli standard di sicurezza; > la riduzione degli sprechi di materia prima; > la riduzione degli effetti negativi sull ambiente. A tale scopo sono previste azioni specifiche finalizzate al contenimento delle dispersioni quali la sostituzione delle tubazioni in ghisa con giunti in piombo (nel biennio sono stati sostituiti circa 40 km di rete in ghisa grigia e giunzioni in piombo). Il numero di dispersioni da tubazioni stradali riparate nell anno 2003 ammonta a 185, con un calo del 58,4% rispetto al Le dispersioni da allacciamento d utenza sono state 946 con una riduzione del 25,6% rispetto al 2002.

14 Gestione dei rifiuti 61 Gestione dei rifiuti L attenzione alla salvaguardia del territorio si concretizza anche nella gestione dei rifiuti. L obiettivo del Gruppo AEM Torino è quello di ottimizzare l economia della gestione dei rifiuti, promuovendo una riduzione dei quantitativi prodotti a favore di un recupero di materia ed energia. Dal punto di vista operativo la gestione dei rifiuti speciali nel Gruppo AEM Torino risulta organizzata attraverso l esercizio di un area centrale e principale di deposito preliminare di rifiuti pericolosi e non pericolosi con più aree di deposito preliminare periferiche e di deposito temporaneo. La corretta gestione delle attività legate alla produzione dei rifiuti nel Gruppo ha consentito, negli anni, una produzione complessiva sostanzialmente costante nonostante l ampliarsi ed il differenziarsi delle attività del Gruppo. Lo sforzo intrapreso dal Gruppo AEM Torino per classificare ed omologare i rifiuti prodotti e per formare il personale interno coinvolto, ha fatto sì che quasi la metà della produzione totale riferita all ultimo anno, sia stata destinata al recupero o al trattamento interno secondo le forme previste dalla norma vigente. All interno della Centrale di Moncalieri, nel corso dei lavori per la costruzione delle fondazioni del nuovo impianto in ciclo combinato, è stata rilevata la presenza di uno strato di terreno contaminato da idrocarburi. Il sito era ubicato nella zona dove un tempo sorgeva il parco serbatoi di stoccaggio dell olio combustibile denso e del gasolio dismessi da alcuni anni e demoliti nel Sulla base di quanto previsto dalla specifica normativa di legge sulla bonifica dei siti inquinati, AEM Torino ha esplicato a partire dal mese di marzo 2003 tutte le formalità amministrative con gli Enti di autorizzazione e controllo: > comunicazioni; > piano di caratterizzazione del sito; > progetto preliminare di bonifica; > progetto definitivo di bonifica; > piano di intervento. Il terreno contaminato è stato rimosso e, dopo essere stato classificato secondo quanto previsto dal Codice Europeo dei Rifiuti, smaltito presso società autorizzate. I dati e le informazioni riguardanti gli smaltimenti sono stati puntualmente rendicontati e consegnati agli Enti di autorizzazione e controllo (Comune, Regione, Provincia, A.R.P.A.). [ DESTINAZIONE FINALE DEI RIFIUTI SPECIALI PRODOTTI 16% 52% 32% Rifiuti avviati al recupero Rifiuti avviati allo smaltimento esterno Rifiuti avviati al trattamento interno

15 RESPONSABILITÀ AMBIENTALE RIDUZIONE DELLE INCIDENZE AMBIENTALI 62 RIFIUTI SPECIALI PERICOLOSI E NON PERICOLOSI PRODOTTI tonnellate Rifiuti speciali non pericolosi (t) Rifiuti speciali pericolosi (t) LA QUALITÀ DELLE ACQUE DI SCARICO Nel corso del mese di luglio 2003 AEM Torino ha ricevuto da SMAT, Società Metropolitana Acque Torino S.p.A., gli "Attestati di Qualità delle Acque di Scarico", per il sesto anno consecutivo relativamente alla Centrale di cogenerazione di Le Vallette, e per il quinto anno consecutivo relativamente alla Centrale di integrazione e riserva del BIT. Anche AES Torino ha ottenuto l Attestato di Qualità delle Acque di Scarico per l insediamento produttivo di Torino. Il Bollino di Qualità è un riconoscimento rilasciato alle industrie che per tipologia, grado di funzionalità ed efficienza gestionale dei loro impianti, hanno dimostrato di pre-trattare costantemente i reflui entro i limiti di legge, contribuendo così al risanamento delle acque nell area metropolitana. Con questi attestati SMAT pone in evidenza uno tra gli aspetti più significativi della gestione delle risorse idriche: l esigenza di garantire che le acque immesse nell ambiente siano sempre qualitativamente migliori. Riduzione dell inquinamento elettromagnetico Nell ambito della distribuzione di energia elettrica, nel corso del 2003, sono stati apportati interventi volti alla riduzione dell inquinamento elettromagnetico. In particolare, è stata interrata la linea AT Pianezza-Collegno e sono state monitorate 9 stazioni e cabine primarie e 260 cabine MT/BT, ubicate in prevalenza presso scuole, ospedali e parchi, nessuna delle quali è risultata raggiungere i valori limite di esposizione previsti dalla normativa vigente. Con l attuazione del progetto Urban 2, al quale AEM Torino ha aderito, verrà interrato un tratto di linea aerea AT di 132 kv presso il quartiere di Mirafiori Nord (lunghezza di circa m). Grazie a tale intervento l interferenza delle linee ad alta tensione con gli edifici dei quartieri coinvolti subirà un sensibile calo.

16 Riduzione dell inquinamento elettromagnetico, acustico, luminoso e incremento del risparmio energetico 63 Riduzione dell inquinamento acustico Gli interventi volti alla riduzione dell inquinamento acustico realizzati nel 2003 hanno riguardato l insonorizzazione della cabina primaria Monterosa, mediante l installazione di barriere con pannelli fonoassorbenti e fonoisolanti, e specifici interventi di adeguamento di cabine, reti di distribuzione e di illuminazione pubblica. Inoltre nel corso del 2003 sono stati effettuati lo studio e la progettazione degli interventi per la riduzione delle emissioni acustiche presso la stazione Martinetto. Riduzione dell inquinamento luminoso e incremento del risparmio energetico Nell ambito della gestione degli impianti di illuminazione pubblica di Torino, nel corso degli ultimi anni si è prestata particolare attenzione al risparmio energetico adottando materiali ad alta efficienza energetica, riducendo il periodo di accensione giornaliera di 10 minuti e definendo orari limitati per l accensione dell illuminazione pubblica decorativa. Attualmente, sono allo studio ulteriori soluzioni mirate al risparmio energetico quali l adozione dei regolatori di flusso che permettono di ridurre, a partire da una determinata ora, il flusso emesso con conseguente riduzione dell energia assorbita o la sostituzione delle lampade a vapori di mercurio con quelle a sodio ad alta pressione. Alcuni degli interventi volti al controllo del flusso di luce sono effettuati anche per la riduzione del cosiddetto inquinamento luminoso. Tutti gli impianti progettati e realizzati da AEM Torino rispettano le linee guida stabilite dalle amministrazioni regionali e comunali a salvaguardia dei bioritmi naturali delle piante e degli animali e a tutela della qualità della vita dei cittadini torinesi. SINTESI DELLE INCIDENZE AMBIENTALI DEL GRUPPO AEM TORINO (tonnellate) (1) Polveri (2) CO CO NOx SO Rifiuti speciali pericolosi Rifiuti speciali non pericolosi Acque reflue trattate e scaricate in acque superficiali (1) (mc) Acque reflue trattate e scaricate in collettore fognario (1) (mc) (1) Dato consolidato esclusa la società AES Torino. (2) Per il calcolo sono stati utilizzati i fattori di emissione contenuti nella Guida ai fattori di emissione degli inquinanti atmosferici dell ENEA (Comitato Nazionale per la ricerca e lo sviluppo dell energia nucleare e delle energie alternative).

17 RESPONSABILITÀ AMBIENTALE AZIONI DI RICERCA E SVILUPPO IMPEGNO PER LA CONSERVAZIONE DEL PATRIMONIO NATURALISTICO 64 Azioni di ricerca e sviluppo a tutela dell ambiente Sistema AEM Torino di rilevamento della qualità dell aria La Centrale di Moncalieri dispone, nei dintorni dell insediamento, di una rete di rilevamento di qualità dell aria composta da tre stazioni per l analisi dei parametri chimici NO, NO2, SO2 dislocate nei pressi del sito. Inoltre all interno della Centrale è posta una quarta stazione per la rilevazione dei parametri meteorologici (temperature aria, umidità relativa, velocità vento, direzione vento, pressione atmosferica), ed è disponibile un unità mobile per il rilevamento dei parametri chimici di qualità dell aria NO, NO2, NOx, SO2, CO, idrocarburi totali ed i principali parametri meteorologici. I dati registrati dalla rete sono acquisiti, ogni ora, dal server del sistema posto presso la Centrale e validati giornalmente per poi essere trasferiti al CSI Piemonte ed entrare a far parte del Sistema Regionale di rilevamento della qualità dell aria (S.R.Q.A.), come previsto dalla Legge della Regione Piemonte n. 43 del 2000 che ha definito un sistema unico e condiviso tra i diversi soggetti che sono istituzionalmente o tecnicamente coinvolti. UNITÀ MOBILE PER IL CONTROLLO DELL INQUINAMENTO ATMOSFERICO AEM Torino dispone di un unità mobile per il controllo dell inquinamento atmosferico, costituita da un furgone su cui è posizionata la strumentazione analitica, gestita da un sistema di elaborazione dati, che consente di determinare la concentrazione nell ambiente o nelle emissioni a camino, degli agenti inquinanti e i valori dei parametri meteorologici caratterizzanti l ambiente durante le determinazioni analitiche, ovvero (vento, temperatura, umidità, pressione, radiazione solare e precipitazione pluviale).

18 Sistema AEM Torino di rilevamento della qualità dell aria Il controllo della qualità dell acqua negli invasi La funzione di regolazione delle acque 65 Impegno per la conservazione del patrimonio naturalistico Il controllo della qualità dell acqua negli invasi La funzione di regolazione delle acque Quando si crea un invaso artificiale si contribuisce a creare anche positivi fenomeni a livello di qualità delle acque: infatti materiale organico in sospensione e particelle inorganiche, tendono a depositarsi, grazie al progressivo rallentamento a cui l acqua è sottoposta. La struttura dei bacini contribuisce anche ad evitare fenomeni di eutrofizzazione dovuti all eccessivo accumulo di sostanze nutrienti e inquinanti con possibili situazioni di anossia: il prelievo dell acqua degli impianti, infatti, è generalmente situato ad una quota inferiore rispetto all immissione che è superficiale. In tal modo viene assicurato un costante ricambio chimico. Le opere destinate ad imbrigliare e trattenere le acque seguono rigorose direttive in materia ambientale e, per quanto riguarda AEM Torino, gli impianti sono progettati con criteri che riducono al minimo le ricadute sul territorio. Quando si verificano onde di piena, soprattutto se di medio-piccola entità, la presenza di un invaso può rappresentare un validissimo strumento moderatore per contrastarne gli effetti, grazie all opportunità offerta dalla gestione del livello dell invaso stesso. In tal senso, le opere idrauliche di AEM Torino sono costantemente sotto controllo e soggette a periodiche e rigorose manutenzioni e revisioni. Negli ultimi anni, sono stati effettuati alcuni interventi rilevanti in Valle Orco, come la revisione del paramento di monte della diga di Ceresole Reale e della diga del Serrù, il rifacimento dello scarico di fondo della diga di Telessio, la sostituzione delle paratoie di derivazione della diga di Telessio e della diga dell Eugio.

19 RESPONSABILITÀ AMBIENTALE IMPEGNO PER LA CONSERVAZIONE DEL PATRIMONIO NATURALISTICO 66 Inoltre, è in corso di realizzazione il risanamento della diga dell Eugio, i cui lavori termineranno entro il 2004, con l immediato inizio dell esercizio provvisorio della durata di un anno; infine è stato realizzato il monitoraggio della vasca di carico di Perebella. In seguito agli eventi alluvionali dell anno 2000, che hanno coinvolto l intera area della Valle Orco, sono stati realizzati interventi manutentivi straordinari sugli impianti idroelettrici a beneficio anche del territorio sul quale sono ubicati gli impianti di AEM Torino. In particolare sono stati ripristinati e consolidati i muri di sponda del torrente Piantonetto e del torrente Orco. I deflussi minimi vitali (DMV) e la salvaguardia della fauna L utilizzo delle acque dei fiumi per la produzione idroelettrica richiede una particolare attenzione nei confronti dell ecosistema fluviale che AEM Torino da sempre dimostra. Rivestono, in tale ambito, particolare importanza i cosiddetti Deflussi Minimi Vitali, ovvero le portate che è necessario lasciar defluire a valle delle opere di presa e di sbarramento al fine di garantire adeguati livelli di vivibilità per la flora e la fauna. Nell ambito di un moderno ed integrato utilizzo delle risorse idriche è oggi necessario conciliare le necessità idro-potabili, industriali, irrigue ed idroelettriche con la salvaguardia dell ambiente. Nel quadro legislativo italiano, il concetto di D.M.V. è stato introdotto dalla Legge 183/89 e ripreso dalla Legge n. 36/94, nota anche come Legge Galli. Al fine di regolamentare in modo puntuale la materia e considerata la oggettiva difficoltà di addivenire a criteri efficaci su tutto il territorio nazionale, sono state emanate numerose norme e regolamenti a carattere regionale o locale, alle quali AEM Torino si attiene.

20 I deflussi minimi vitali (DMV) e la salvaguardia della fauna 67 Nell ambito delle prescrizioni delle concessioni di esercizio degli impianti, AEM Torino procede annualmente alla semina di circa avannotti di trota fario. In alcuni casi, la creazione di bacini per la produzione di energia idroelettrica ha fatto nascere intorno alle loro sponde microclimi che hanno favorito lo sviluppo di ambienti ideali per alcune specie di volatili e mammiferi che hanno poi ripopolato l intero corso dei fiumi. Istituito nel 1923, il Parco Nazionale del Gran Paradiso, IL PARCO NAZIONALE DEL GRAN PARADISO primo parco nazionale italiano, si estende su circa ettari, di cui donati allo Stato italiano da Vittorio Emanuele III. L area, di grande interesse paesaggistico e naturalistico, è gestita dall Ente Parco con il quale AEM Torino, che dispone di 4 impianti all interno del Parco, si relaziona costantemente attraverso una serie di convenzioni. In base alla convenzione vigente, siglata nel 1994, AEM Torino collabora con l Ente Parco Nazionale del Gran Paradiso concedendo in comodato gratuito alcuni immobili siti in prossimità del Parco e corrispondendo annualmente un contributo destinato ad iniziative di miglioramento ambientale e di promozione turistica. Inoltre AEM Torino ha avviato nel 2002 un piano di interventi di smantellamento di infrastrutture insistenti nel Parco del Gran Paradiso, quali funivie e tralicci, e di riqualificazione delle aree bonificate.

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