Workshop Presente e futuro del salto in alto Esperienze, aspetti tecnici e metodologici
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- Gino Carlini
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1 Workshop Presente e futuro del salto in alto Esperienze, aspetti tecnici e metodologici Claudio Botton claudio.botton@unicatt.it Tenero, 12 ottobre 2013
2 Programma Cenni storici Evoluzione tecnica Le 4 fasi del salto (rincorsa, stacco, valicamento, atterraggio) Qualità atletiche dei saltatori Caratteristiche antropometriche Qualità psico-attitudinali Regolamento Proposte didattiche (lezioni pratiche) 2
3 Salto in alto: cenni storici Fa parte del programma olimpico fin dalla prima olimpiade dell era moderna (Atene 1896) Tra i salti è quello che ha conosciuto la maggiore evoluzione tecnica (frontale, a forbice, Horine, ventrale, Fosbury) Record mondiali Maschile: 2.45 Sotomayor (Salamanca 1993) Femminile: 2.09 Kostadinova (Roma 1987) Record italiani Maschile: 2.33 Benvenuti (Verona 1989) Femminile: 2.04 (indoor) Antonietta Di Martino (Slovacchia 2011) Jolanda Balas 3
4 STORIA DEL VALICAMENTO Fig. 2 George Horine Fig. 1 Irving Baxter. Fig. 3 Valeri Brumel Fig. 7 Dwight Stones 4
5 STORIA DEL VALICAMENTO 5
6 Evoluzione tecnica Inizialmente il salto era frontale e veniva praticato in due modi: con e senza rincorsa Dal 1900 in poi sono stati sviluppati quattro diversi stili: Forbice americana (misure ottenute: 1.90 m circa) Horine (dal nome dell atleta che lo praticò per primo intorno al Con questa tecnica G. Horine superò 2.07 m) Ventrale (il primo atleta a praticarlo fu Dave Albritton nel Ultimo Yashenko che ottenne l ultimo record mondiale con tale tecnica (2.35 m a Milano nel 1978) Fosbury (dall atleta che lo praticò per primo e che vinse le olimpiadi del 1968) Dick Fosbury 6
7 Le 4 fasi del salto Rincorsa Stacco Valicamento Atterraggio 7
8 Rincorsa Caratteristiche generali Breve: 6 passi ragazzi, cadetti 8 passi per atleti evoluti Con o senza preavvio Si compone di 2 parti: parte rettilinea, parte curvilinea Deve prevedere uno sviluppo progressivo della velocità Deve essere molto precisa 8
9 Rincorsa Come si costruisce raggio 9
10 Angolo di incidenza Analizzando le rincorse dei migliori saltatori, si è potuto notare che l ampiezza dell angolo angolo (ᾳ)varia tra i 35 e i 45. Si può quindi affermare che un valore medio situato intorno ai 40 sia da ritenersi accettabile come riferimento. 10
11 Rincorsa Dati relativi tra i migliori atleti e atlete, rilevati da Dapena, rilevano che la velocità della rincorsa, nel momento che precede lo stacco,varia da 7/8 m/sec.per gli uomini e 6,5/7,5 nelle donne. S. Kostadinova 11
12 Corsa in curva A A. Di Martino. 12
13 Tabella calcolo valore J Tabella che, in base agli angoli della direzione finale della rincorsa indica il valore J. J = distanza tra il punto A e B nella costruzione della rincorsa. J. Dapena 13
14 Calcolo della rincorsa A) punto di stacco B) parallelo all asticella che dista m 3.25 dal punto A K) 10 m dall asticella e perpendicolare ad essa C) direzione del centro della curva D) Centro della curva r) Raggio = v² /4,7 14
15 Stacco Con un solo piede (predominante) Con il piede interno Con uso sincrono degli arti superiori Con uso alternato degli arti superiori Con accentuato uso dell arto inferiore libero Tempo di stacco breve Sara Simeoni 15
16 STACCO Evoluzione tecnica nel Fosbury Come noto, il salto Fosbury prevede un valicamento dorsale dell asticella. Questo atteggiamento viene programmato al momento dello stacco ed è il risultato delle tre componenti di: momento angolare, capovolgimento laterale, capovolgimento in avanti. (Dapena, 1990) Le tre componenti indicate da Dapena 16
17 Stacco Zampieri 17
18 Regimi di contrazione muscolare Contrazione pliometrica Viene anche definita ciclo stiramento-accorciamento. Tutti i movimenti pliometrici sono composti dai due regimi eccentrico e concentrico. Tutti i tipi di balzi possono essere definiti pliometrici Ciò che caratterizza il balzo pliometrico è il tempo di accoppiamento. Viene definito tempo di accoppiamento il tempo che intercorre tra la fase di stiramento e quelle di accorciamento. In altri termini il tempo impiegato ad invertire il movimento, cioè il passaggio dalla velocità negativa (fase eccentrica) alla velocità positiva (fase concentrica). Più breve è il tempo di accoppiamento maggiore sarà la restituzione di energia potenziale (Bosco, 1985) 18
19 Forza massimale eccentrica Tempo di accoppiamento Ciò che caratterizza il balzo pliometrico è il tempo di accoppiamento. Viene definito tempo di accoppiamento il tempo che intercorre tra la fase di stiramento e quelle di accorciamento. In altri termini il tempo impiegato ad invertire il movimento, cioè il passaggio dalla velocità negativa (fase eccentrica) alla velocità positiva (fase concentrica). Più breve è il tempo di accoppiamento maggiore sarà la restituzione di energia potenziale (Bosco) Diversamente, ossia se il tempo di accoppiamento è lungo, l energia elastica si disperde in calore 19
20 Altezza del baricentro Come la posizione dei segmenti corporei influisce sull altezza del baricentro 20
21 Valicamento Fosbury (o tecnica a valicamento dorsale) Valicamento in attitudine breve Valicamento in attitudine lunga Controllo della muscolatura estensoria dorsale 1
22 VALICAMENTO Esempi/1 YelenaSlesarenko 2
23 VALICAMENTO Esempi/2 Stefan Holm A. Di Martino 3
24 VALICAMENTO Esempi/3 S. Kostadinova 4
25 VALICAMENTO Esempi/5 Blanka Vlašić 5
26 VALICAMENTO SCIVOLAMENTO SULL ASSE LONGITUDINALE 6
27 Valicamento 7
28 Valicamento I nostri giovani atleti saltano così 1
29 Atterraggio Sul dorso Uso delle braccia e del capo per evitare di atterrare sulla zona cervicale Controllo degli arti inferiori per evitare di colpire il viso con le ginocchia 2
30 Regolamento Lo stacco deve avvenire con un solo piede Tre salti per ogni misura tentata Tempo di preparazione limitato L atleta sceglie la sua personale progressione nel contesto di una progressione prestabilita dai giudici. Quest ultima varia in funzione del tipo di gara (provinciale, regionale ecc.) Con il termine: passo l atleta rinuncia al tentativo sulla misura prevista per quella chiamata La classifica prevede che, in caso di parità, vinca l atleta con minor numero di errori. 3
31 Qualità atletiche Buona elasticità muscolare Buona flessibilità e mobilità articolare Buona rapidità Ottima forza elastica Ottima forza esplosiva 4
32 Caratteristiche antropometriche Altezza corporea Altezza del baricentro Struttura longilinea Buon rapporto peso-altezza 5
33 Caratteristiche psico-attitudinali Caratterialmente estroversi Curiosi e desiderosi di apprendere Ottime capacità di apprendimento motorio Non timorosi delle cadute e predisposti ai movimenti acrobatici 6
34 Rincorsa - Proposte didattiche/1 Limitare le difficoltà tecniche Eseguire una decina di salti a forbice proponendo delle rincorse come segue: Rincorsa libera e limitata in termini di lunghezza (osservare come si comportano gli atleti). Rincorse guidate (partenza in linea con il ritto di riferimento) eliminando pertanto lo spostamento laterale. Rincorse fissando un numero di passi da eseguire (esempio 6/8) Questo modo di procedere si propone di: 1. Assicurare un costante livello di attenzione da parte degli atleti. 2. Eliminare le difficoltà dovute alla corsa in curva. 3. Autoregolare la propria ritmica di corsa. 4. Individuare, attraverso la capacità oculo-spaziale, il punto di stacco. NB: nei primi allenamenti tecnici è consigliabile non eccedere con le richieste e le indicazione tecniche. Le altezze da superare devono essere alla portata dell atleta, al fine di evitare uno stato di tensione emotiva che pregiudichi la concentrazione sull esercizio da svolgere. 7
35 Rincorsa - Proposte didattiche/2 Il ritmo della rincorsa Le rincorse prevedono un accelerazione progressiva, pertanto è fondamentale apprendere le due caratteristiche fondamentali della corsa: ampiezza e frequenza. Si possono eseguire delle rincorse così caratterizzate: Rincorse di 8 passi eseguite a corsa ampia. Rincorse di 8 passi eseguite a corsa rapida. Rincorse di 8 passi eseguite a corsa dapprima ampia (4 passi) e poi rapida. In questo modo l atleta percepisce che la distanza dello stacco dall asticella è fortemente correlata con il ritmo della rincorsa. Sentire il ritmo è fondamentale per un apprendimento più rapido. 8
36 Rincorsa - Proposte didattiche/3 Suggerimenti-Adattamenti Accorgimenti didattici Quando si opera con ragazzi (categorie esordienti o ragazzi), se il gruppo è numeroso si consiglia: Spostare i ritti unitamente all asticella lontano dai materassi Fare eseguire la corsa circolare che preveda un passaggio a forbice sopra l asticella, mantenendo una distanza costante tra i singoli componenti del gruppo Eseguire l esercizio nei due sensi di marcia (orario e antiorario) Variare il raggio del cerchio descritto con la corsa Descrivere figure geometriche più complesse. Questi accorgimenti si propongono di: Fare eseguire un numero elevato di stacchi Migliorare l esecuzione degli esercizi attraverso il confronto e l adattamento Migliorare ciascuno stimolando la cooperazione Ottenere un livello di attenzione idoneo per l apprendimento. 9
37 Esercizi per la rincorsa Migliorare la coordinazione e l equilibrio dinamico durante la rincorsa
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