Primo piano Coopfond, nuove regole per far fronte alla crisi. Territori

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1 Anno XXIII - N dicembre 2012 Primo piano Coopfond, nuove regole per far fronte alla crisi Con quattro modifiche al Regolamento il Fondo mutualistico di Legacoop cerca nuove strade per rispondere con efficacia alle difficoltà delle imprese a pagina 2-6 Legacoop Direzione nazionale Cooperative commons, utenti web protagonisti leggi Settori Editoria ACI: bene emendamento su rifinanziamento del Fondo Territori Marche Proposto tavolo permanente per sviluppo e lavoro Imprese Allevatrici sarde Cinquant anni di successi di un impresa al femminile Note Brevi Centro Studi Le piccole cooperative italiane nel 2011 Configurare e sviluppare un insieme di regole, contratti, applicativi web che possano consentire a ogni individuo, coinvolto a vario titolo nel social web, di passare dalla condizione di semplice utente allo status di utente associato, o membro cooperativo, con la creazione di un nuovo applicativo web che consenta, con la stessa facilità con cui ognuno diventa visibile su Facebook, di partecipare alle varie comunità del social web. Con l approvazione, da parte della Commissione Bilancio del Senato, dell emendamento presentato dal senatore Vita, si è rifinanziato, almeno in parte, il Fondo dell Editoria e si è scongiurata la chiusura di molte testate cooperative, non profit, di idee. Si è evitata una situazione che avrebbe decimato un segmento dell editoria che rappresenta uno dei contributi principali al pluralismo e alla qualità dell informazione... Istituire un tavolo permanente per lo sviluppo,la crescita e il lavoro.e quello che ha proposto oggi l Alleanza delle Cooperative Italiane, formata a gennaio 2011 da Agci, Confcooperative, Legacoop, in una prima iniziativa di carattere regionale che si è svolta al Ridotto delle Muse di Ancona, voluta dalle tre Centrali cooperative marchigiane per celebrare la chiusura del Anno internazionale della Cooperazione.... Un convegno e una mostra per raccontare una delle esperienze imprenditoriali più originali e innovative sotto il profilo economico, sociale e culturale della Sardegna del secondo dopoguerra: così, lo scorso 10 dicembre, la Cooperativa Allevatrici Sarde ha celebrato a Oristano i suoi primi cinquant anni di attività. Una storia tutta al femminile, scritta da donne determinate e caparbie, come suggerisce il titolo... Il Centro Studi ha elaborato e diffuso la Nota Breve numero 14. Sondaggio Osservatorio SWG Italia 2012: l era della scomparsa dell equità? Un Paese ad alto tasso di iniquità e in cui la disuguaglianza socio-economica... Nota della redazione Questo numero è stato chiuso il 20 dicembre 2012 alle ore 12,30 Segreteria di Redazione: Anna Colomberotto Tel Fax Organo ufficiale della Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue Settimanale di notizie a cura dell Ufficio Stampa di Legacoop Direttore Responsabile: Massimo Tognoni Registrazione al Tribunale di Roma n /90 del

2 Primo piano 2 Coopfond, nuove regole per far fronte alla crisi Con quattro modifiche al Regolamento il Fondo mutualistico di Legacoop cerca nuove strade per rispondere con efficacia alle difficoltà delle imprese Alle spalle c è un esercizio che ha dovuto fare i conti per forza pesanti con la crisi. Un bilancio che ha registrato, tra l altro, il record negativo della raccolta dal 3% e 5 milioni di mancati rientri per 18 ristrutturazioni delle pratiche, necessarie per le difficoltà in cui si sono trovate le cooperative. Un esercizio durante il quale il Fondo è riuscito comunque ad aumentare il numero degli interventi, creare 800 posti di lavoro, sostenere la nascita di 17 cooperative, tra cui 9 workers buyout. Coopfond ha saputo rispondere bene ad una delle crisi più lunghe e violente del secondo dopoguerra. La situazione, però, non accenna a migliorare tant è che a fine esercizio 2014 si stima il Fondo avrà a disposizione una liquidità molto inferiore all'attuale. Per continuare a svolgere il proprio ruolo servono dunque modifiche e aggiornamenti, cui si è messo mano introducendo modifiche al regolamento, che saranno da subito operative. Il punto sulla situazione di Coopfond è stato fatto nel corso della Direzione di Lega riunita mercoledì scorso, 19 dicembre. Le nuove regole una volta approvate ha spiegato il presidente Poletti dovranno essere rispettate, fatta salva la possibilità, di fronte a casi eccezionali, di ricorrere allo strumento della deroga, che resta di competenza esclusiva della Presidenza di Legacoop. Ma se la situazione complessiva dovesse ulteriormente mutare, torneremo in questa sede per apportare eventuali e ulteriori cambiamenti, se necessari per svolgere al meglio l attività. Nel corso della Direzione durante la quale sono stati presentati il bilancio di esercizio chiuso al 30 settembre 2012 e la rendicontazione sociale (vedi articoli dedicati, ndr) del Fondo il direttore generale Aldo Soldi ha illustrato le linee di attività per il 2013, già discusse e condivise dal Consiglio di Amministrazione, partendo da alcune considerazioni di fondo. La crisi dura ormai da alcuni anni ha spiegato e rischia di depauperare il patrimonio cooperativo. Le nostre risorse sono poca cosa a fronte della dimensione e della profondità della crisi, ma soprattutto per farvi fronte e superarla non bastano i finanziamenti. Nasce qui la prima proposta per l esercizio in corso, e la prima modifica al Regolamento. Tra le linee di attività di Coopfond per il pros- Continua>>

3 Primo piano 3 INTERVENTI Adeguiamo insieme e integriamo il patrimonio di regole del Fondo simo futuro come ha ricordato Soldi abbiamo anche indicato l opportunità che il Fondo possa fornire la propria assistenza per analizzare lo stato di salute di aziende e settori; possa acquisire competenze per la ridefinizione ed il governo anche temporaneo dei processi imprenditoriali; possa monitorare l implementazione dei processi. Essere un partner per le imprese che devono uscire dalla crisi, non solo un volano finanziario. Per far questo serve un concorso di forze: Legacoop nazionale e territoriale, associazioni settoriali, finanziarie, per affrontare anche modalità di gestione e monitoraggio, fornendo assistenza ai vertici aziendali, senza mai sostituirsi ad essi. Per rendere più incisivi questi interventi Soldi ha proposto anche una seconda modifica al Regolamento: la creazione di una nuova area di attività, dedicata a Consolidamento e ristrutturazione. Questa consentirà di intervenire in presenza di piani di ristrutturazione e rilancio, per risanamento e riequilibrio finanziario (art. 67 legge fallimentare), per ristrutturazione debiti (art. 182 bis legge fallimentare) e per procedura di concordato preventivo in continuità. Una terza modifica al Regolamento è stata proposta da Soldi sul versante della promozione. Pensiamo di introdurre premialità ha spiegato per le iniziative di start up innovativo, previste dalla nuova legge, cooperative che promuovano l occupazione giovanile e/o femminile e cooperative tra professionisti. Sul tema degli start up cooperativi vogliamo stringere i rapporti con Generazioni e altri enti interessati, non soltanto cooperativi. Un estensione del regime previsto per Integrazioni e fusioni, con la quarta modifica al Regolamento, consentirà di sostenere le reti d impresa (previste anche qui da una nuova legge) e le iniziative legate all internazionalizzazione, tra l altro anche con un preammortamento più lungo. Quattro cambiamenti, dunque, e un accelerazione decisiva: Come Coopfond ha proseguito Soldi pensiamo di rafforzare le finanziarie dei territori, per integrare l attività del Fondo, intervenire anche sulle crisi e attrarre risorse finanziarie sui territori. Questa riorganizzazione, è auspicabile si estenda altrove. In una fase di carenza di risorse è indispensabile aumentare le sinergie e le collaborazioni tra strumenti finanziari per aumentare le risorse e i servizi da mettere a disposizione delle cooperative. Anche perchè fortunatamente non ci sono solo crisi aziendali ma cooperative che investono per il proprio sviluppo e riposizionamento e alle quali dobbiamo garantire sostegno. Sintesi dell'intervento del presidente Poletti Il patrimonio di regole cui si è fino ad oggi ispirata l attività di Coopfond ha bisogno di essere adeguato ed integrato, in modo da rendere l attività del fondo più rispondente alle esigenze ed ai bisogni emersi a seguito dei mutamenti nel quadro economico generale. Lo ha detto Giuliano Poletti, Presidente di Legacoop, introducendo, in apertura della riunione della Direzione nazionale, il punto dell ordine del giorno relativo all attività di Coopfond, con riferimento al bilancio di esercizio 2012, al rendiconto sociale ed alle linee di attività 2013 del fondo mutualistico di Legacoop. Dopo gli interventi seguiti alla relazione di Soldi, Poletti ha concluso il dibattito sottolineando che la Direzione di Legacoop ha il compito di indicare all Assemblea di Coopfond, alla quale spetta la loro approvazione, le proposte di modifica al regolamento illustrate dal Direttore Generale del fondo, tenendo conto anche dei suggerimenti emersi nel corso del dibattito. Poletti ha quindi rivolto un invito a tutti i settori e territori affinché garantiscano un efficace azione di controllo e di monitoraggio che consenta di individuare per tempo l eventuale acuirsi di situazioni di difficoltà, perché questa è la premessa essenziale per delineare piani di intervento che, pur nella scarsità relativa di risorse disponibili, diano il senso di un organizzazione che agisce in una visione progettuale più ampia e di prospettiva, in grado di delineare obiettivi credibili di riposizionamento e di crescita complessiva delle attività imprenditoriali. È questo -ha sottolineato Poletti- l elemento essenziale per conservare quel patrimonio di fiducia, accumulato nel corso degli anni, che caratterizza il sistema di relazioni con il mondo bancario e del credito che, oggi, costituisce un asset di particolare importanza. Per il fondo, per la sua missione avere un mondo cooperativo solido e con un idea di prospettiva significa anche, automaticamente, tutelare se stesso. Se il fondo, in sinergia con Legacoop, con le strutture territoriali e le Associazioni di settore, aiuta il processo di riposizionamento di quelle imprese che ne hanno necessità, tutela anche la propria prospettiva futura. Continua>>

4 Primo piano posti di lavoro creati nell'anno nero dell'economia Coopfond ha presentato il bilancio dell'ultimo esercizio, approfondito dalla prima rendicontazione sociale. Aumenta la rischiosità degli interventi RENDICONTAZIONE Numeri, e valutazioni, da un anno difficile. In Direzione Coopfond ha presentato il bilancio di esercizio chiuso il 30 settembre scorso e una prima rendicontazione sociale. Un documento per far compiere alla trasparenza ancor più necessaria in un momento di crisi come l attuale un passo in più. Una fotografia fatta di inevitabili ombre, ma anche di tante luci, a riprova di una gestione attenta ed efficace delle risorse che danno corpo alla mutualità cooperativa. I costi gestionali, innanzitutto, sono rimasti stabili rispetto all esercizio precedente e perfettamente in linea con il budget. L incidenza dei costi di struttura invece è scesa dall1,21 all 1,18%, merito dell incremento dei ricavi ordinari soprattutto, in misura analoga, per gestione della liquidità e dividendi da partecipazioni e del portafoglio di contratti gestiti, passati da 467 dell esercizio precedente a 527. Contratti che vedono aumentare, anche se di poco, la rischiosità. Grazie a un sistema di rating con 7 gradini, Coopfond ha classificato prestiti, partecipazioni e altri crediti presenti nel proprio portafoglio. Quelli con rischiosità pressochè nulla sono scesi dal 74 al 71%, mentre quelle per cui la rischiosità è alta sono salite dal 26 al 29%. Le rettifiche che negli anni prima della crisi non raggiungevano i 3 milioni di euro sono balzate a 6,5 milioni. E i rientri hanno subito un rallentamento pesante: sono state deliberate 18 ristrutturazioni, pari a circa 5 milioni di minori rientri. Uno dei segnali più allarmanti - come racconta la rendicontazione sociale è la significativa diminuzione delle entrate del 3%. La raccolta annuale è scesa dai 16,1 milioni del 2011 a 14,1 milioni, il dato più basso dalla nascita del Fondo. Basti pensare che la raccolta media annua si attesta a 21,2 milioni. Discorso analogo per le cooperative che hanno versato: 2.796, contro una media annua dal 1992 a oggi pari a Andamenti che fanno prevedere una forte diminuzione della liquidità disponibile e rendono necessari quei cambiamenti nella modalità d azione del Fondo presentati in Direzione. Un bilancio per rafforzare la trasparenza Il Fondo mutualistico di Legacoop presenta la prima rendicontazione sociale Quattro ragioni per riprendere la rendicontazione sociale. Primo: per riaffermare e arricchire la trasparenza. Ma anche per accrescere quantità e soprattutto qualità di informazioni a disposizione dell universo cooperativo e per rendere leggibili i criteri che guidano le scelte. Infine per rafforzare il rapporto con gli stakeholder. Così il direttore Aldo Soldi ha presentato in Direzione la scelta di realizzare un documento di rendicontazione sociale sull attività del Fondo. Il documento ormai pronto per essere distribuito fotografa un attività in crescita nonostante la crisi e capace di realizzare una forte redistribuzione mutualistica delle risorse per territorio, settore e classe dimensionale. Analizzando i progetti pervenuti emergono alcuni spunti importanti: il calo della domanda, soprattutto dal sud, ma anche la presenza di un solo progetto di fusione e soltanto due di internazionalizzazione. Colpa della crisi, che ha determinato anche altri mutamenti, come emerge con chiarezza dalle pagine della rendicontazione. Sono stati realizzati interventi straordinari nel settore delle costruzioni, in base alle delibere di Legacoop, e interventi straordinari a favore delle aree colpite dal sisma. È cambiato, innanzitutto, il metodo di lavoro per Coopfond. Ma soprattutto servono nuove competenze per la crisi: già oggi c è un forte impegno nel monitoraggio e una maggiore richiesta di assistenza e accompagnamento. È necessaria ha spiegato Soldi una forte attenzione alla selezione dei progetti, affinchè corrispondano a requisiti di natura imprenditoriale e non assistenziale e tendano a favorire la ripresa e il riposizionamento.

5 Primo piano 5 Accesso al credito, le proposte di Generazioni Legacoop Le idee presentate da 20 giovani cooperatori all incontro con il Ministro dello Sviluppo Passera Generazioni Legacoop - ha ricordato Valentina Fiore intervenuta per Generazioni alla Direzione nazionale di Legacoop ha partecipato, il 4 dicembre, al terzo incontro del Ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, sul tema dell accesso al credito, insieme alle delegazioni giovanili delle associazioni di rappresentanza imprenditoriali, del presidente dell Associazione Bancaria Italiana (ABI), Giuseppe Mussari, e rappresentanti della Banca d Italia e di alcuni istituti bancari italiani. Generazioni Legacoop - ha sottolineato Fiore - ha presentato le proposte elaborate dal gruppo di lavoro sul tema del credito, al quale hanno preso parte circa 20 giovani quadri e dirigenti cooperativi e associativi, proposte mirate a risolvere i problemi legati ai crediti commerciali verso le PA; al rafforzamento e messa a sistema dei Confidi anche attraverso sistemi di riassicurazione; sistemi di rating specifici per cooperative e legati ai progetti specifici e non ai settori di appartenenza; strumenti di finanziamento nuovi/alternativi come social impact bonds; strumenti di equity anche per le piccole cooperative (ad es. Soci Sovventori); e agevolazioni fiscali per scelte di finanza responsabile. Il Presidente dell ABI Giuseppe Mussari si è dimostrato interessato alle proposte avanzate con particolare riferimento all apertura di una discussione sull implementazione di meccanismi per la corretta valutazione del rating aziendale per le società cooperative. Il documento elaborato da Generazioni ha riscosso valutazioni positive da parte della Direzione di Legacoop. È un eccellente documento tecnico che denota uno sforzo intellettuale rispetto all argomento - ha affermato Simona Caselli, presidente Legacoop Regio Emilia - La questione del rating è delicata e deve contare su un approccio multilaterale ed una interlocuzione di tipo internazionale per affermarsi su tavoli istituzionali. È possibile partire dal documento di Generazioni - ha sottolineato Alberto Zevi, responsabile Centro Studi Legacoop - e, in merito al giudizio realistico espresso sui bond, proseguire indagando sulle questioni dei titoli di credito e delle obbligazioni cooperative per individuare i possibili mercati di riferimento interessati. Generazioni Legacoop ha aderito all invito espresso dalle altre delegazioni affinché ulteriori incontri vengano istituzionalizzati e non rimangano un esperienza legata in via esclusiva al Governo attuale. E stato inoltre chiesto al Presidente dell ABI di istituire un tavolo di lavoro permanente tra banche e giovani imprenditori allo scopo di trovare soluzioni comuni ai problemi legati al credito. Il documento elaborato da Generazioni è scaricabile al seguente link uploads/2012/12/relazione-finale-sulcredito_generazioni.pdf

6 Primo piano 6 Mente economica e cuore sociale : al via il Master Embacoop 2012/2013 Torna l iniziativa di Alma Graduate School, Legacoop Emilia-Romagna e Legacoop Bologna Sempre più vicino alle esigenze formative delle cooperative e sempre più proiettato alle sfide del futuro. Si rinnova così Embacoop, l Executive Master in Business administration dell impresa cooperativa proposto per il quarto anno da Alma Graduate School dell Università di Bologna e realizzato insieme a Legacoop Emilia-Romagna e Legacoop Bologna. L edizione 2012/2013, che ha preso il via in questi giorni, come sempre con un taglio specifico per cooperatori con almeno 4 anni di esperienza professionale, si caratterizza in modo particolare per il forte orientamento all innovazione e all internazionalizzazione, due strumenti chiave per permettere alle coop di porsi sul mercato in modo competitivo. Ma tra le novità di quest anno spiccano anche gli interventi di cinque leader cooperativi chiamati a raccontare le loro imprese e il modo in cui ogni giorno nella loro attività applicano concretamente i valori cooperativi. Non a casa lo slogan del progetto e Il master executive con mente economica e cuore sociale. Embacoop si conferma dunque come un opportunità unica di formazione per manager, dirigenti e giovani che vogliono confrontarsi con le più avanzate idee d impresa mantenendo saldi i valori profondi della cooperazione. Organizzato come master part time dotato anche di una piattaforma on line per lo studio a distanza - il corso si svolge a Villa Guastavillani, sulle colline di Bologna, la sede di Alma Graduate School, la scuola di business che combina le competenze tradizionali rivolte alle figure con incarichi di dirigenza a competenze d avanguardia, in contatto costante con il mondo economico. In questo contesto Embacoop è specificatamente progettato per rafforzare la padronanza dei diversi strumenti per la gestione di tutte le funzioni aziendali. Ma anche per analizzare e affrontare in dettaglio le dinamiche competitive che si prospettano alle aziende cooperative. Il percorso crea così le basi per una riflessione manageriale sulla INTERVENTI/3 Teoria e pratica della cooperazione. Un anno di full immersion Dodici mesi per allargare il proprio orizzonte culturale a tutti gli aspetti della gestione d impresa e ricevere nuovi stimoli da esperti e leader del settore. Un programma ambizioso quello del Master Embacoop, curato dal direttore scientifico Massimo Franceschetti, che propone un offerta formativa ricca di contenuti e attività, seppur compatibile con i tempi lavorativi. 29 le giornate d aula, fino a novembre 2013, sviluppate in 15 fine settimana distanziati l uno dall altro in media di tre settimane.sette i corsi base: leadership e sviluppo personale; strategia e imprenditorialità; amministrazione e controllo; produzione e logistica; finanza aziendale; marketing; comunicazione e identità aziendale. Cinque i workshop specializzati: bilancio sociale, sostenibilità, governance, internazionalizzazione, innovazione, a cui si aggiungono cinque seminari con leader della cooperazione. Un project work concluderà l esperienza per mettere in pratica le competenze acquisite. Fondamentale, per garantire un contatto costante con docenti e colleghi, l adozione della piattaforma on line per lo studio a distanza, con materiale didattico, esercitazioni e test. Il corso è iniziato il 15 dicembre, ma è possibile iscriversi fino al 2 febbraio 2013, recuperando la prima parte del corso entro marzo e frequentando regolarmente le lezioni dal 9 febbraio. I candidati devono avere maturato un'esperienza professionale di almeno quattro anni ed essere in possesso di un diploma di scuola superiore o di laurea._ È necessario il superamento di una selezione centrata sull analisi del curriculum vitae e su un colloquio che approfondirà il progetto professionale dei candidati. La quota d iscrizione è di euro più Iva. Sono previste quote ridotte per la partecipazione a titolo individuale, per coop sociali e piccole cooperative. Agevolazioni sono inoltre disponibili attraverso il fondo Fon.Coop, mentre grazie all'accordo tra Alma Graduate School e UniCredit, i partecipanti potranno accedere a un prestito sull'onore senza garanzie e a tasso agevolato. Per saperne di più contattare la coordinatrice didattica Ilaria Nanetti, tel , ilaria.nanetti@almaweb. unibo.it o visitare la pagina web di Embacoop.

7 Primo piano 7 gestione dell'impresa cooperativa. A essere valorizzata è anche l opportunità di incontro e confronto con i protagonisti della società, dell economia e del mondo cooperativo, per apprendere dalla loro testimonianza diretta le modalità gestionali adottate. Centrale anche l occasione di costruire solide relazioni in aula, che rappresenteranno un prezioso capitale utilizzabile nel tempo. Una delle esperienze più rilevanti per i partecipanti delle scorse edizioni si è rivelato infatti lo scambio con colleghi di provenienza diversa (coop sociali, di consumo, produzione, servizi e logistica, alimentari o della grande distribuzione). Tra le imprese che in passato hanno partecipato vi sono Unipol G.F., Assicoop, NordiConad, Coop Adriatica, Camst, Gruppo Granarolo CTL, Cadiai, Consorzio Cooperative Costruzioni e molte altre. Come accennato sono due i corsi introdotti quest anno. Il primo è dedicato all innovazione, una scelta strategica in una fase in cui rinnovarsi non è più un opzione ma una necessità: nuove prospettive di crescita, nuovi processi e prodotti, nuove forme di partecipazione, coinvolgimento e organizzazione dei processi decisionali. Senza tralasciare lo sviluppo del personale e il passaggio alle nuove generazioni di cooperatori. Seconda new entry tra i corsi è quella dedicata all internazionalizzazione. Se e come andare all estero, dove, con chi, con quali costi e preparati a quali difficoltà: tutti quesiti che sempre di più le imprese si devono porre, anche attraverso approcci nuovi come la cooperazione tra cooperative. Il master fornirà le conoscenze necessarie portando la testimonianza di alcune esperienze significative. Embacoop si configura così come la scelta giusta per le imprese e i manager che credono nell importanza di investire nella conoscenza e nel futuro e che sono disposti a mettersi in gioco e investire in prima persona.

8 Legacoop 8 >> Innovazione >> Legacoop INNOVAZIONE Cooperative commons per rendere protagonisti gli utenti web Configurare e sviluppare un insieme di regole, contratti, applicativi web che possano consentire a ogni individuo, coinvolto a vario titolo nel social web, di passare dalla condizione di semplice utente allo status di utente associato, o membro cooperativo, con la creazione di un nuovo applicativo web che consenta, con la stessa facilità con cui ognuno diventa visibile su Facebook, di partecipare alle varie comunità del social web. È questo, in sintesi, l obiettivo del progetto Cooperative commons presentato il 19 dicembre da Legacoop e che verrà realizzato in collaborazione con l Università LUISS. Il progetto intende portare sul web il modello cooperativo, fondato sulla partecipazione e su una governance democratica, per una gestione condivisa di quei dati e contenuti la cui utilizzazione può produrre risultati utili per la vita dei cittadini, facendoli passare dal ruolo di semplici utenti a quello di soggetti attivi della creazione di valore. A titolo di esempio - sottolinea Vanni Rinaldi, Responsabile Innovazione di Legacoop - se sarà interesse diffuso quello di concedere l uso dei dati relativi alle nostre patologie alle società di ricerca per permettere lo sviluppo di nuovi farmaci e rimedi, lo stesso potrà valere per i dati relativi alle nostre abitudini alimentari, o economiche, di viaggio, e così via; la transizione digitale sta insomma offrendo l opportunità per la nascita di un era di collaborazione di massa. L idea di una partecipazione diffusa alla creazione di profitti nel social web richiede, naturalmente, regole nuove -non previste negli attuali ordinamenti giuridici, né nelle pratiche economiche correnti- delle quali sono un esempio i creative commons, sorta di diritti di proprietà attenuati introdotti dal prof. Lessing per condividere contenuti nel web. C è bisogno, insomma, di strumenti che consentano alle imprese, che stanno spostando la catena del valore sempre più sul web, di governare il rapporto con i propri utenti tutelando la privacy e assicurando una governance e una condivisione diffusa delle pratiche, della gestione e dei profitti. Uno scambio che dovrebbe quindi avvenire su un terreno mutualistico, in modo da consentire a tutti di svolgere nel modo migliore il proprio ruolo e di riuscire a raggiungere valori maggiori attraverso una collaborazione regolata, l asset che segnerà il confine tra iniziative di successo duraturo nel web e brevi esplosioni di mode. Ed è proprio da qui che nasce l idea del progetto Cooperative commons. Il nostro obiettivo - spiega Giuliano Poletti, Presidente Legacoop - è di adattare alle nuove realtà prodotte dall innovazione tecnologica il principio della gestione mutualistica, ossia improntata alla logica del reciproco vantaggio, sulla quale si è sviluppato il modello di impresa cooperativa; un modello di successo in tanti settori tradizionali dell economia e che possiede potenzialità significative di aggregazione degli utenti anche in settori nuovi. L obiettivo principale del progetto è, appunto, quello di configurare e sviluppare l insieme di regole, contratti, applicativi web che possano consentire a ogni individuo, coinvolto a vario titolo nel social web, di passare dalla condizione di semplice utente allo status di utente associato, o membro cooperativo. Un obiettivo da raggiungere anche con la creazione di un nuovo applicativo web -basato su un insieme di strumenti economico-giuridici volti alla tutela della partecipazione cooperativa a comunità web- che consenta di partecipare alle varie comunità del social web, condividendone democraticamente la governance e i valori. LEGACOOP Premio Coopnet 2.0 in collaborazione con Telecom Italia Legacoop anche quest anno premia l innovazione nel movimento cooperativo con l iniziativa COOPNET 2.0, il premio organizzato da Legacoop in collaborazione con Telecom Italia. Coopnet 2.0 -ha ricordato Vanni Rinaldi, Responsabile Legacoop per le nuove tecnologie- fa parte del progetto Coopernova, che si pone come obiettivo quello di valorizzare l innovazione presente nel mondo cooperativo e di permettere

9 Legacoop 9 l apertura verso interlocutori esterni. Sono state tre le cooperative premiate: Finabita, Cpl Concordia e La traccia, con idee innovative che diventano servizi ad alto contenuto di tecnologia ed allo stesso tempo con fini di utilità sociale. I progetti delle cooperative premiate Finabita - Il progetto Sole Pensato per rispondere a un esigenza di semplicità e chiarezza nell informazione sul risparmio energetico. Si tratta di un database per il monitoraggio dell efficienza energetica degli edifici. Viene effettuata una lettura periodica dei dati di consumo degli alloggi; questi dati vengono immessi nel sistema e messi in relazione per creare un quadro storico e statistico dell andamento dei consumi. In questo modo le famiglie possono comprendere in modo semplice quanto e come stanno consumando: un primo passo per capire come risparmiare sulle bollette e aiutare l ambiente. Cpl Concordia Contatore domestico intelligente con sistema di gestione e comunicazione integrato Il contatore F4, perfetto connubio tra tradizione ed innovazione, risponde alle esigenze più avanzate del mondo della Distribuzione del gas naturale. Ideato per soddisfare i requisiti della Delibera 155/2008 dell Autorità dell Energia Elettrica e del Gas, rappresenta una soluzione innovativa per quanto riguarda la contabilizzazione dei consumi, pur garantendo l affidabilità nel tempo della misura stessa grazie al consolidato principio meccanico della misura tramite membrane e cassetti paralleli. L elemento primario di misura del contatore è costituito da due camere di misura, dotate di apposite membrane sintetiche flessibili e a tenuta di gas, che vengono messe in movimento dal differenziale tra la pressione di ingresso e di uscita. Il gas entra da una parte delle camere di misura, ed esce dall altra parte trasferendo un volume noto, il cosiddetto volume ciclico. Quando una parte è piena, il cassetto si muove verso la posizione successiva, permettendo così al gas di riempire la parte vuota. Il moto risultante viene convertito in impulsi elettronici tramite un apposito encoder. La traccia Progetto Prisma e Smart Health Progetti ammessi al cofinanziamento con l Avviso Smart Cities and Communities and Social Innovation (D.D. 84/Ric. del 2 marzo 2012), Asse II azioni integrate per la società dell informazione e per lo Sviluppo sostenibile ( Il due progetti Progetto Prisma e Smart Health, tra gli otto progetti premiati vedono il coinvolgimento, in qualità di partner, della Cooperativa EDP La Traccia. Le slide di presentazione dei 2 progetti sono disponibili ai link seguenti: health_presentazione_miur.pdf

10 Settori 10 >> Editoria >>Turismo >> Lega Pesca EDITORIA ACI: bene emendamento Vita per il rifinanziamento del Fondo Con l approvazione, da parte della Commissione Bilancio del Senato, dell emendamento presentato dal senatore Vita, si è rifinanziato, almeno in parte, il Fondo dell Editoria e si è scongiurata la chiusura di molte testate cooperative, non profit, di idee. Si è evitata una situazione che avrebbe decimato un segmento dell editoria che rappresenta uno dei contributi principali al pluralismo e alla qualità dell informazione del Paese. Per questo le cooperative del Coordinamento settore Comunicazione dell Alleanza delle Cooperative Italiane -Culturalia-AGCI, Federcultura-Confcooperative, Mediacoop- Legacoop- sono grate ai senatori Vita, Grillo, Mura, Butti e a tutti gli altri che hanno sostenuto la battaglia per la loro sopravvivenza e sono riconoscenti per la sensibilità manifestata della Commissione Bilancio che ha accolto larga parte delle richieste in una situazione di estrema difficoltà per il Paese. Continua comunque il dècalage dei finanziamenti all editoria, in un momento in cui dovrebbe, invece, essere aiutata, tutta, nell affrontare una fase di transizione difficilissima. Le risorse disponibili consentono di affrontare il 2013 con minori preoccupazioni, a patto che il nuovo Parlamento affronti subito il tema della riforma del settore, a partire da quanto è stato elaborato dalla Commissione Cultura della Camera in queste settimane. TURISMO A Carpi l assemblea di AITR. Ospite il Sindaco di Lampedusa Venerdì 14 dicembre e sabato 15 si è tenuta a Carpi l assemblea di AITR, seguita dal seminario sulla comunicazione e dalla sessione di networking. L assemblea è stata tenuta a Carpi, città colpita dal recente terremoto; il saluto dell amministrazione è stato portato dall Assessore al Turismo Simone Morelli, che ha ringraziato per la scelta ed è rimasto a seguire i lavori. L ospite d onore è stata il Sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini, che ha tenuto un emozionante discorso in cui ha descritto la situazione dell isola di fronte al dramma degli sbarchi dei profughi, i gravi problemi che la generosa popolazione deve affrontare, le carenze organizzative, il disinteresse dell opinione pubblica ormai assuefatta, il distacco delle istituzioni europee, le ricadute sul turismo, che assieme alla pesca è l unica risorsa economica di Lampedusa. Hanno poi portato la loro testimonianza i rappresentanti di Amnesty International Giusy D Alconzo e Fabio Ciconte, che hanno raccontato l impegno della loro organizzazione, in prima fila nella lotta per il rispetto dei diritti umani e delle normative internazionali. All assemblea è intervenuto il Presidente di Legacoop Modena Lauro Lugli, che ha espresso apprezzamento per i principi del turismo responsabile ed ha proposto di presentare i viaggi di turismo responsabile nelle cooperative, che spesso organizzano viaggi per i soci e i lavoratori. L assemblea di AITR, per dare un segno forte di solidarietà e di collaborazione, ha deciso all unanimità, su proposta del Presidente Maurizio Davolio,che la prossima assemblea, prevista fra maggio e giugno, si terrà a Lampedusa. Saranno previste anche altre iniziative, ma quella saliente sarà l assemblea, per la cui organizzazione già vari soci hanno dichiarato la loro disponibilità a offrire contributi operativi. Legapesca, attraverso il proprio rappresentante a Bruxelles Massimo Bellavista, ha presentato un documento al Comitato del Dialogo Sociale, riunito in questi giorni nella capitale belga. ARCI, Legacoop e WWF sono già presenti nell isola con proprie unità e attività. Legambiente, che ha annunciato all assemblea la decisione di rientrare in AITR, è a sua volta fortemente presente nell isola, ed anzi, il Sindaco Nicolini è una dirigente di Legambiente. L assemblea è stata dedicata all esposizione dello stato di avanzamento del Piano Triennale; la Vice Presidente Elisa Del Vecchio ha presentato le realizzazioni acquisite, gli aspetti ancora critici, le attività in essere. Su proposta del nostro Comitato Scientifico, rappresentato dal suo coordinatore Alberto Dragone, l assemblea ha deliberato di

11 Settori 11 chiedere al Direttivo di avviare un processo finalizzato all adozione di un nuovo logo per AITR, più efficace e gradevole, partendo dalle indicazioni e dai bozzetti presenti nella ricerca IED. Franco Marzocchi ed Elisa Catellani hanno presentato la convenzione fra Banca Etica e AITR per la collaborazione commerciale e societaria. La sessione di networking, molto partecipata, ha visto la presenza delle rappresentanti di Reggio nel Mondo che hanno presentato il progetto Pemba; si è tenuta anche una riunione condotta da ICEA sulla certificazione TourCert. Presente anche Paola Fagioli di Legambiente, per sottolineare la decisione di rientro dell associazione in AITR. LEGA PESCA Tavole delle feste, a Natale in ripresa il consumo di pesce Sarà un Natale all insegna del contenimento della spesa, ma per il pesce l offerta sarà più conveniente e competitiva dello scorso anno, specialmente sui banchi della GdO, secondo le previsioni del Centro Studi Lega Pesca. Rispetto all inizio dell anno, si sono registrati positivi segnali di ripresa dei consumi dopo la pausa estiva, ma la crisi si fa sentire e la domanda rimane debole. Ciò permetterà di contenere i consueti rialzi dei prezzi che si registrano nella settimana di Natale. La tendenza rilevata è quella di una sostanziale stabilità dei prezzi di molluschi, prodotti di acquacoltura e congelati. Più sensibili le oscillazioni di prezzo che interesseranno prodotti tipicamente natalizi, in particolare il capitone (+20%), e i prodotti di cattura, specie di provenienza locale, su cui si stimano i rialzi più consistenti, dal 20 al 30% per il pesce bianco, e fino al 50-60% per gli scampi di paranza. In un ideale carrello della spesa per la vigilia, grazie a prezzi più contenuti, vinceranno vongole nazionali ( 8-11 euro al Kg), polpi e seppie esteri (12 euro), trote nazionali (6 euro), orate e spigole di allevamento (12-13 euro kg), filetti di provenienza estera (persico a 9-10 euro Kg) e salmone in tranci (10-12 euro al kg). La crisi arriverà a mettere a rischio su molte tavole la presenza di prodotti tradizionali, come il capitone fresco, allevato nazionale o di cattura, il cui prezzo potrà salire in pescheria fino a 25/28 euro al Kg. Meno proibitivi i margini d azione per altri immancabili come baccalà e stoccafisso, i cui prezzi potranno oscillare, a seconda della varietà, dai 12 ai 25 euro/kg. Per la prima volta, complice la deflazione, gli astici, con una stima di prezzo che si aggira attorno ai 25 euro/kg, si candidano a vantare un insolito e più competitivo rapporto qualità prezzo rispetto al passato. I maggiori rialzi si annidano negli acquisti del fresco di cattura, che dovrà competere con la maggiore disponibilità di prodotto e la maggiore stabilità di prezzo di specie di allevamento o prodotto decongelato. Tra i crostacei, sarà un vero lusso potersi concedere l acquisto degli scampi: il prezzo non scende al di sotto dei 30 euro del prodotto di provenienza scozzese (prezzo che sale a 60 euro per il prodotto vivo), mentre il prodotto di provenienza locale, causa anche il maltempo, si prepara a spuntare prezzi improponibili per i più, fino a 70/75 euro. Per i gamberi freschi, si registrano oscillazioni tra i 20 e i 35 euro ( + 45%), quando si tratti del pescato di paranza siciliano; per le mazzancolle, prezzi non al di sotto dei euro. Chi, per le insalate di mare, non rinuncia al sapore del polpo verace o delle seppie di cattura locali, dovrà essere pronto a spendere dai 20 ai 25 euro al Kg, in media + 30%) del prezzo del prodotto estero. Per i calamari, il fresco di provenienza mediterranea costerà in media quasi il doppio del decongelato (20 euro/kg contro euro). Se ancora ci si salva per gli antipasti (per le ostriche i prezzi oscillano da 8 a 20 euro) e insalate di mare, prezzi più sostenuti incideranno sui piatti di portata di solito affidati alle specie ritenute di maggiore pregio: la gamma delle specie di mare più richieste - spigole, dentici, san pietro, ricciole, sogliole, spada - si preparano a spuntare prezzi non inferiori a euro al Kg, con rialzi medi dal 20 al 30%). Più convenienti rane pescatrici e scorfani ( euro). Quanto mai prezioso, per il secondo della vigilia, il soccorso offerto da orate e spigole di acquacoltura, altrettanto gustosi e con prezzi praticamente dimezzati (dai 10 ai 13 euro). Reti illegali nel mirino UE: l Associazione fa chiarezza sulle ferrettare La Commissione Europea, sulla base di irregolarità nei controlli sulla pesca emerse nel 2010 e nel 2011, anche relativamente alla detenzione e uso illegale di reti derivanti, ha formalmente richiesto al Governo italiano l avvio di una indagine amministrativa come primo passo per l approvazione entro il prossimo anno di un Piano d Azione in grado di garantire nel lungo periodo e su basi permanenti l effettivo controllo delle attività di pesca. Nell apprendere la notizia, diramata sul sito della Commissaria UE alla pesca, Maria Damanaki, Lega Pesca ricorda che dal 2002 è in vigore il bando totale contro le reti derivanti, cosiddette spadare e sottolinea l importanza di contrastare fermamente le attività illegali delle cosiddette spadare fantasma. E una vera e propria piaga per la filiera ittica del nostro Paese, dichiara Ettore Ianì, presidente dell Associazione, che danneggia fortemente l immagine del settore e che espone l intera categoria alle pesantissime sanzioni finanziarie di una eventuale procedura di infrazione, che colpirebbe indiscriminatamente tutti gli operatori. Nello stesso tempo, precisa l Associazione, occorre fare chiarezza, perchè, in materia di reti derivanti, si trascina da anni, con ripercussioni socio-economiche pesantissime, il problema lasciato aperto dalla successiva normativa che, dopo la messa al bando delle spadare, ha regolato l utilizzo delle reti derivanti cosiddette ferrettare, concesso agli ex spadaroti come opportunità di riconversione per fronteggiare il tracollo dei livelli occupazionali. La normativa europea ha previsto una lunghezza massima delle reti di 2,5 km e il di-

12 Settori 12 vieto di pesca di tutte le specie dell Allegato 8 del Reg. 894/97: un elenco in cui figura una grande varietà di specie, dalle meno remunerative costardelle, calamari e totani, lampughe, palamite, squali, tombarelli, aguglie imperiali, fino alle specie economicamente più importanti come i tonni (rosso, alalunga) e tonnetti e pesci spada. A questa si è aggiunta una normativa italiana, molto più restrittiva di quella europea che ha introdotto nel tempo ulteriori limitazioni: sulla dimensione delle maglie, fino a 10 cm e sulla distanza dalla costa, non oltre le 3 miglia. Dal 2011 è, inoltre, vietata la contemporanea detenzione a bordo di ferrettare e palangari. Questa progressiva ed inesorabile restrizione dell uso dell attrezzo, perseguita con un accanimento di cui bisogna ringraziare la devianza che opera nella totale illegalità, ha reso di fatto antieconomica l attività degli operatori che, invece, intendono esercitare il proprio lavoro nel pieno rispetto delle regole. In numerose realtà di pesca, nel Tirreno, così come nelle Regioni del Mezzogiorno, siamo ormai alla vera e propria emergenza socioeconomica e - torna a sottolineare Lega Pesca - non è ulteriormente rinviabile la ricerca di una soluzione in grado di dare legittima risposta agli operatori di questo segmento. Per Lega Pesca rimane urgente aprire un confronto, senza pregiudizi e lontano da egoismi settoriali o particolari, sulle diverse strategie di intervento utili ad offrire possibili alternative agli operatori delle ferrettare. Una soluzione che - puntualizza il presidente Ianì - non può essere basata esclusivamente sui criteri punitivi della legge e ordine, ma che deve tener conto della sostenibilità socioeconomica, accanto a quella ambientale. Condividendo la posizione espressa dall On. Milana, vicepresidente Commissione Pesca del Parlamento europeo, riteniamo meriti di essere vagliata l ipotesi di destinare alla riconversione volontaria di ferrettare ai palangari la maggiore quota nazionale di tonno rosso in arrivo. Sarà comunque necessario mettere in campo interventi nazionali e regionali, in forma integrata e complementare. Tra quelli ipotizzati: un piano nazionale per la compensazione economica della restituzione volontaria dell attrezzo, o per la concessione di un attrezzo sostitutivo; l attivazione, da parte delle Regioni, di misure socioeconomiche da definire nell ambito dei Piani di Gestione Locali finanziabili dal FEP, di un binario privilegiato negli interventi per il miglioramento della selettività degli attrezzi, di interventi emergenziali volte all integrazione del reddito per attività di salvaguardia e monitoraggio ambientale.

13 Territori 13 >> Marche >> Umbria >> Lazio >> Abruzzo >> Puglia >> Puglia >> Parma >> Reggio Emilia >> Ravenna >> Penne >> Bari >> Palermo MARCHE ACI propone tavolo permanente per sviluppo, crescita e lavoro Istituire un tavolo permanente per lo sviluppo, la crescita e il lavoro. E quello che ha proposto oggi l Alleanza delle Cooperative Italiane, formata a gennaio 2011 da Agci, Confcooperative, Legacoop, in una prima iniziativa di carattere regionale che si è svolta al Ridotto delle Muse di Ancona, voluta dalle tre Centrali cooperative marchigiane per celebrare la chiusura del Anno internazionale della Cooperazione. Un tavolo di crisi ha spiegato Mauro Angelini, presidente di Legacoop Marche - per affrontare strategicamente lo sviluppo, assecondare processi virtuosi, stimolare sinergie interassociative, definire azioni di promozione e marketing territoriale nella sfida della globalizzazione. Massimo Stronati, presidente di Confcooperative Marche, ha sottolineato che, dopo aver ben arginato l impatto della crisi, attraverso l attivazione degli ammortizzatori sociali in deroga, oggi la nostra grande sfida è rappresentata dalla capacità di avviare una reale, concreta e definita azione di rilancio e di sviluppo. Per questo, ha aggiunto Stronati, è necessario calenderizzare incontri con Regione, Università e sistema bancario. La nostra intenzione è quella di formalizzare il contributo della cooperazione marchigiana alla crescita socio-economica della regione. Stefano Burattini, presidente di Agci Marche, ha aggiunto che il tavolo permanente per lo sviluppo, la crescita e il lavoro dovrebbe avere un fine progettuale e di proposte, intersettoriali, interterritoriali, interassociative, dovrebbe aprire una serie di percorsi sulla formazione, sulle start-up e sui contratti di rete oltre a realizzare un focus sulla cooperazione sociale e quella sanitaria. Costituirà lo snodo di tutti gli interventi utili alla cooperazione nostrana per contribuire allo sviluppo del territorio. Un percorso lungo ma doveroso - hanno sottolineato i tre presidenti delle Centrali cooperative marchigiane - che potrebbe permettere alle cooperative di entrare da registe nella vita economica delle Marche. Un primo passo anche per il protagonismo dell Alleanza delle Cooperative Italiane nelle Marche, che rappresenta 850 cooperative, con soci, addetti, un fatturato complessivo di milioni di euro, la cui costituzione sarà formalizzata nei prossimi mesi, è stato il confronto con i rappresentanti del sistema economico e sociale regionale. L assessore regionale alla Cooperazione, Luca Marconi, ha sottolineato che nei tagli lineari che abbiamo dovuto apportare al bilancio regionale, abbiamo cercato di recuperare economie a sostegno del mondo della cooperazione, con un impegno, da parte della Regione, che crediamo sia fondamentale continuare a perseguire visto il ruolo che queste imprese hanno nel nostro sistema. Il rettore dell Università Politecnica delle Marche di Ancona, Massimo Pacetti, ha sottolineato che fra il mondo accademico e quello cooperativo ci sono molti elementi in comune su cui poter lavorare. In particolare, del nostro slogan Talenti, tecnologia, territorio due elementi incisivi, anche per le cooperative, sono la valorizzazione del capitale umano e delle competenze e il fondamentale rapporto con il territorio e per la promozione del suo sviluppo. Il presidente della Commissione regionale Abi-Associazione bancaria italiana delle Marche, Luciano Goffi, ha sostenuto che le logiche della cooperazione sono fondamentali per la creazione di nuove imprese e per la possibilità di formare nuove aziende da quelle in crisi, due azioni che possono vedere anche il protagonismo del sistema bancario. Il presidente della Camera di Commercio di Ancona, Rodolfo Giampieri, intervenuto a nome di Unioncamere Marche, ha rimarcato che è fondamentale essere consapevoli del ruolo che il mondo ci chiama oggi a svolgere come imprese e ha aggiunto che, fra i cambiamenti richiesti dal momento attuale, che possono essere anche opportunità, ci sono quelli legati all invecchiamento della popolazione e quelli legati alla connettività che annulla la distanza fisica cui eravamo abituati.

14 Territori 14 UMBRIA Ricci nuovo presidente Legacoop. Zucconi e Segoloni vice Dino Ricci, Presidente della Cooperativa Agricola Molini Popolari Riuniti Ellera Umbertide, guiderà la Lega Regionale delle Cooperative e Mutue dell Umbria. È stato eletto alla guida dell Associazione Regionale delle Cooperative con voto unanime dei componenti della Direzione. Per Ricci si tratta di un impegno importante di fronte alla crisi e alle grandi sfide che attendono il sistema cooperativo umbro. Nato nel 1951 a Montone, Dino Ricci dal 2001 è Presidente della Cooperativa Molini Popolari Riuniti Ellera Umbertide, leader nei settori di attività dei servizi alle imprese agricole e della filiera cerealicola (panificazione e mangimistica). È stato dapprima Direttore e poi Presidente del Molino Popolare Altotiberino. A seguito della fusione tra il Molino Popolare di Ellera ed il Molino Popolare Altotiberino (2001), Presidente della Molini Popolari Riuniti Ellera Umbertide Soc. Coop. Agricola. Ringrazio tutti i cooperatori presenti ha dichiarato il Presidente Ricci - che mi hanno espresso la loro fiducia, votandomi. A loro, e ai colleghi Presidenti delle cooperative aderenti a Legacoop, chiedo collaborazione e sostegno, auspicando da parte loro proposte e consigli che non vorranno farmi mancare. La Direzione di Legacoop Umbria, su proposta del Presidente Ricci ha nominato Vice Presidente Vicario Cesare Zucconi, attuale Vice Presidente della CLAM Soc. Coop.va di Marsciano e Vice Presidente Marco Segoloni, Presidente de Il Borgo Servizi Soc. Coop.va di Perugia. Con l elezione dei duevice Presidenti - prosegue Ricci - si costruirà un gruppo di lavoro più forte con l intento di privilegiare il lavoro di squadra, e fornire, con le nostre proposte, un positivo contributo al sistema economico regionale, in collaborazione con le associazioni di categoria, le istituzioni regionali e gli enti locali. Sono consapevole della delicatezza del momento e della difficoltà del lavoro che mi attende, per le imprese Cooperative la durata e la profondità della crisi stessa sta minando la capacità di essere settore anticiclico come dimostrato in passato. Il consolidamento del modello organizzativo che ci siamo dati rimane imprescindibile e passa attraverso un ruolo sempre più protagonista delle imprese Cooperative. Nonostante le difficoltà e la complessità del momento, insieme e con uno sforzo comune, credo si possa superare il difficile momento. Il nostro puntualizza Ricci è un sistema importante all interno del contesto regionale e coinvolge tutti i settori produttivi, abbiamo un tessuto di imprese Cooperative molto diffuso, con punte di eccellenza in tutti i settori. Il programma di lavoro segue una strada già ben avviata e vorrei indicare alcune linee essenziali per il prossimo biennio. Fondamentale sarà il ruolo del Direttore, Alessandro Meozzi, per il funzionamento ed il coordinamento della struttura tutta. Il rinnovamento della classe dirigente è un obiettivo indispensabile che deve essere perseguito. Credo che per una generazione di cooperatori (come la mia) sia un dovere lavorare per far crescere nuovi gruppi dirigenti cooperativi, tuttavia ritengo che questo processo debba iniziare dentro le Cooperative nei C.d.A. perché questo poi consentirà di realizzarlo anche nell Associazione. Andrà rafforzato conclude Ricci un rapporto sinergico con le altre Associazioni datoriali regionali perseguendo la strada dello sviluppo di sinergie quanto mai vitali alle imprese del nostro territorio. Altro impegno è quello di lavorare per la promozione della cultura cooperativa per favorire la nascita di nuove imprese cooperative in settori innovativi. LAZIO Premio Maestro dell Economia: le cooperative fanno l en plein Quest anno l ambito premio Maestro dell Economia, conferito dalla Camera di Commercio di Roma a quegli imprenditori che hanno saputo distinguersi per impegno, rispetto della legalità, capacità, costanza e longevità sul territorio provinciale, ha premiato ben 4 cooperative. Un riconoscimento importante è stato assegnato alla Società Cooperativa Edilizia, deposito locomotive Roma San Lorenzo, una realtà cooperativa, che vanta quasi 50 anni di attività con circa alloggi consegnati dalla sua nascita. Un premio tanto più gradito perché arrivato in un momento delicato per la crisi economica generale e per lo sfavorevole momento in cui versa il movimento cooperativo ed il settore edilizio, ha ricordato il suo attuale presidente Santino Dei Giudici. Ma le difficoltà alla Deposito Locomotive San Lorenzo di Roma sono di casa, ed il management che finora ha permesso all azienda di mantenersi vitale nonostante i problemi finanziari lavora e guarda avanti, da tempo, verso il traguardo dell attesa ripresa del Dei 50 premi consegnati nella suggestiva cornice del Tempio di Adriano, sono state premiate altre 3 importanti cooperative. Si tratta della Coop 2001 Società Cooperativa Appalti Lavoro Pulizia Facchinaggio Manovalanza Soc. Coop. a.r.l., il cui premio è stato ritirato da Carlo Maria Amato figlio del titolare. La Coop 2001 nata nel 1971 è presente nel quartiere di Centocelle, nella stessa via e allo stesso numero civico dal Stefania è subentrata al padre Mario Pio, dando così continuità all azienda che resta un punto di riferimento da oltre 50 anni. Un altro riconoscimento è andato a La Sponda Società cooperativa Sociale ONLUS, fondata nel 1980 da un gruppo di studenti di psicologia che volevamo cambiare il mondo per aiutare gli altri. Il nome scelto per la Cooperativa fu La Sponda proprio per rappresentare un approdo, una sicurezza, una partenza ed un arrivo. Oggi La Sponda assiste minori, disabili e anziani (con età compresa da pochi mesi a 105 anni) attraverso molteplici servizi domiciliari, semiresidenziali e residenziali. Rispetto per

15 Territori 15 il prossimo,lavoro in rete e cura le qualità che nel corso di questi anni hanno fatto crescere la Cooperativa, mantenendo lo spirito degli anni iniziali e trasformando una scommessa in una solida impresa sociale. Ha ritirato il premio Adriano Puce. Premiata anche la Società Coop. Edilizia Rinascita Nettunese a r.l. A ritirare l ambito premio il Cav. Lorenzo Borgia. La Cooperativa Edilizia Rinascita Nettunese si è costituita il 29 luglio 1972 con lo scopo di realizzare e assegnare gli alloggi in proprietà indivisa. A oggi sono stati realizzati 9 programmi costruttivi con 164 alloggi assegnati, tutti in piena proprietà. Dal 1994 è iscritta all Albo Nazionale delle Società Cooperative di abitazioni. ABRUZZO Dalla Regione nessun contributo per lo sviluppo della cooperazione Rischia di essere un vero e proprio flop la Legge Regionale sulla Cooperazione, approvata a marzo 2012, con l obiettivo di promuovere, valorizzare e diffondere la cultura imprenditoriale cooperativa, ritenuta un modello virtuoso e socialmente sostenibile. La Giunta Regionale, per finanziare le attività contemplate dalla norma, ha previsto un contributo di ,00 euro a valere sul Fondo Unico per le Attività Produttive, vincolando così l utilizzo delle risorse ai soli investimenti, determinando la non finanziabilità delle attività per la promozione e sviluppo della cooperazione, previste dall art. 3 della Legge regionale. I presidenti di Legacoop, Confcooperative e Agci hanno presentato numerose richieste di incontro al Direttore regionale della Direzione Sviluppo Economico e del Turismo, Marco Pastore, e al Vice Presidente Regione Abruzzo, Alfredo Castiglione, per tentare di risolvere questa incongruenza che impedisce alle Centrali Cooperative di utilizzare il contributo regionale per iniziative volte a promuovere e favorire la crescita delle imprese cooperative; ma da ottobre ancora nessuna risposta dagli uffici regionali. La ratio della legge -commenta Fernando di Fabrizio, Presidente di Legacoop Abruzzo- è apprezzabile, ma così risulta di scarsa utilità perché non supporta le Centrali nell espletamento delle attività per cui sono vocate. Rischia di rimanere inapplicata e inapplicabile -aggiunge Franco Ricci, Presidente di Confcooperative Abruzzo- con grave pregiudizio per la sopravvivenza non tanto delle Associazioni, ma delle oltre mille micro e piccole cooperative che noi assistiamo. E necessario che la Regione intervenga in tempi rapidi per sbloccare l utilizzo delle risorse -conclude Nino Silverio, Presidente di Agci Abruzzo- perché ulteriori ritardi possono compromettere l utilizzo delle risorse nel corso del Accordo di gradualità coop sociali: trovata la sintesi con i sindacati Il 12 dicembre mattina Legacoop Abruzzo, Federsolidarietà Abruzzo e Agci Abruzzo hanno sottoscritto con CGIL FP, CISL FP e UIL FPL l accordo regionale di gradualità dell applicazione del CCNL, che prevede lo slittamento delle tranches di aumento salariale e l eventuale recupero degli incrementi, in fase di concertazione, per un importo non superiore al 50% delle somme non corrisposte. Le Centrali cooperative denunciano già da tempo la drammatica situazione in cui versano le cooperative abruzzesi, dovuta a crisi di liquidità, al ritardato, in alcuni casi al mancato, pagamento da parte delle P.A dei servizi erogati, all emanazione di Bandi di gara dove non è previsto l adeguamento Istat e con un importo a base d asta al di sotto del costo della manodopera calcolato sulla base delle tariffe del CCNL e alla stretta creditizia delle banche. L accordo consente, alle cooperative che presentano determinate condizioni di crisi oggettive e misurabili, di erogare la seconda tranche di aumento, prevista dal rinnovato CCNL, a marzo 2013 e l ultima a settembre 2013 prevedendo un eventuale parziale recupero degli arretrati non corrisposti che saranno valutati dal tavolo di monitoraggio costituito tra le parti. Questo accordo è un successo dichiara Leopoldo de Lucia, responsabile della Presidenza di Legacoop Abruzzo per il Settore Sociale, consente alle cooperative di resistere in un momento particolarmente difficile per l intero settore e in particolare per l Abruzzo. Raggiunto questo primo traguardo, ora concentreremo il nostro impegno come centrali cooperative su altre battaglie come l abolizione, da parte della Regione Abruzzo, dell IRAP sulle onlus, l emanazione di un regolamento regionale che preveda, per gli Enti e le Amministrazioni, l obbligo di adottare le tabelle ministeriali per il calcolo dell importo per i servizi sociali e sanitari da appaltare, ed infine il nostro fermo contrasto alle cooperative spurie. PUGLIA Dalle Centrali Cooperative il primo Rapporto sulla Cooperazione In Puglia ci sono circa 7 mila cooperative: rappresentano il 9,1% dell intero settore nazionale e vantano un numero di occupati pari al 4,7%. Sono questi alcuni dei dati emersi dal primo Rapporto sullo stato della cooperazione in Puglia, realizzato dalle quattro principali Centrali Cooperative, nell ambito del progetto «Produciamo energia positiva», finanziato dalla Regione Puglia. Nel sala Ester Ada della presidenza della Regione Puglia, il 19 dicembre, alla presenza dell assessore allo Sviluppo economico, Loredana Capone, Legacoop Puglia, insieme a Confcooperative, Agci e Unci, hanno presentato i risultati della ricerca quali e quantitativa sullo stato della cooperazione pugliese. Con i referenti delle Centrali cooperative pugliesi, tra cui il presidente di Legacoop, Carmelo Rollo, e il presidente di Confcooperative, Marco Pagano, sono intervenuti il coordinatore generale di progetto, Giovanni Tricarico, e la coordinatrice della ricerca qualitativa, Caterina Nardulli, che hanno esposto in breve i risultati. La ricerca è stata realizzata su un campione estratto di 4 mila cooperative, con circa questionari compilati su fatturato, numero dei soci, struttura patrimoniale, servizi erogati. Nonché contenenti domande finalizzate alla valutazione complessiva del sistema cooperativo, alla definizione delle aspettative delle imprese e all individuazione dei bisogni di servizi percepiti come strategici e di quelli formativi. Un totale di 250 mila soci: il 39 per cento nelle province di Bari e Bat, il 22 per cento

16 Territori 16 nella provincia di Foggia, il 16 per cento in quella di Lecce, il 13 per cento a Taranto e il 10 per cento nella provincia di Brindisi. Il sistema cooperativo registra numeri importanti e un indirizzo di sviluppo che punta alla formazione interna, alle nuove tecnologie, all utilizzo modesto dei finanziamenti pubblici. E la prima ricerca sul mondo cooperativo nella nostra Regione ha esordito il presidente Rollo -. Una raccolta di dati per capire al meglio non solo il numero d imprese attive sul nostro territorio, ma per valutare il reale tessuto economico pugliese, considerando la cooperazione strumento trainante dell economia in Puglia nei diversi settori. Il progetto promosso dalle Centrali ci ha permesso di fare rete ha poi proseguito il presidente di Legacoop Puglia per un obiettivo comune, al servizio, soprattutto, delle giovani generazione che intendano investire nell innovazione, nella ricerca, nella cultura, per esempio. La cooperazione ha concluso Carmelo Rollo è strumento privilegiato per fronteggiare questo grave momento di crisi. Ma, soprattutto, una forma d impresa che offre ai ragazzi concrete possibilità di costruirsi un futuro, di innovare e crescere. Aggregarsi significa risollevarsi dall immobilismo economico, creando sinergie per intraprendere nuove strade con il contributo di tutti. Piena fiducia nella forza cooperativa anche da parte della vice presidente regionale Loredana Capone che ha sottolineato la volontà di promuovere le cooperative che operano in tutti i settori per offrire vantaggi sia alle imprese che all intera collettività. Anche in un momento di così grave crisi, le cooperative rappresentano uno strumento per fare impresa rivolto a giovani e donne che aspirino a entrare nel mercato del lavoro. Creare e sviluppare cooperative ha detto ancora è un opportunità da non perdere: è per questo che la Regione Puglia ha sostenuto la nascita di una rete di sportelli di consulenza sul territorio. Il settore della cooperazione sociale esprime in pieno il concetto di pari opportunità con il 49 per cento di presenza femminile sul totale dei lavoratori; il 51 per cento sul numero dei soci e circa il 46 per cento negli organi amministrativi. Il progetto Produciamo Energia Positiva e cenni sulla ricerca qualitativa Il Progetto «Produciamo energia positiva» ha l obiettivo di promuovere, organizzare e sviluppare la cooperazione in Puglia. Si è articolato, difatti, in più azioni integrate. Prima fra tutte la creazione di una rete di 14 sportelli d informazione e consulenza d impresa cooperativa. Dislocati sul tutto il territorio pugliese, offrono assistenza giuridica specializzata, di marketing, amministrativa e di pianificazione economico-finanziaria. Sono stati, altresì, organizzati e promossi laboratori di approfondimento sul tema della cooperazione. Nonché seminari e incontri con i cittadini, in partenariato con gli enti locali e regionali. La ricerca qualitativa, coordinata da Caterina Nardulli e realizzata con interviste in profondità, ha fatto emergere i punti di forza e opportunità delle cooperative pugliesi, nonché criticità e minacce. Primo fra tutti il valore legato alla centralità della persona e del lavoro, l apertura ai giovani, il ricambio intergenerazionale delle risorse umane impiegate e l elevata possibilità d inserimento lavorativo, sotto forma di auto imprenditorialità. Elementi, invece, di frizione per la crescita e lo sviluppo di una cooperativa sono: l invecchiamento di alcuni aspetti organizzativi e strutturali, che necessiterebbero di essere modificati o, addirittura scardinati, e, ancora, lo scarso sostegno al credito e all investimento, ostacolo alla creazione di nuova cooperazione. In conclusione, è emerso che il mondo cooperativo: favorirà la creazione di un processo di aggregazione, anche solo di rete o di scopo; permetterà di scommettere sulle produzioni locali nei mercati globali; si impegnerà a diventare il maggiore interlocutore delle istituzione favorendone lo sviluppo sempre più allargato ai processi di sussidiarietà ai servizi del welfare e di integrazione alle offerte meramente quantitative; promuoverà lo scambio di conoscenze e saperi, la collaborazione tra i saper fare; creerà reti tra cooperative, sistema economico e sociale territoriale, contribuendo ad elevare il livello di eco sostenibilità del mercato, di vivibilità dei luoghi, di benessere delle relazioni. PUGLIA Cig e mobilità, le Associazioni: Necessario impegno Regione La Regione Puglia individui ulteriori fonti di finanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga lì dove quelle disponibili non fossero sufficienti a coprire tutte le richieste che perverranno entro il 31 dicembre E la nota a verbale sottoscritta da Legacoop Puglia, insieme alle organizzazioni datoriali pugliesi, Confindustria, Claai, Cna e Confartigianato, dopo l incontro del 4 dicembre 2012 nella sede dell assessorato al Welfare della Regione Puglia. Oggetto del tavolo tecnico: valutare le risorse disponibili fino al 31 dicembre, per dare corso all accordo del 23 aprile E comunicare alle parti sindacali e datoriali coinvolte la disponibilità certa delle risorse sino al 31 ottobre Secondo la nota delle cinque organizzazioni datoriali non sussistono gli elementi necessari che consentono di avere ampi margini di garanzia per il pagamento di tutte le richieste di cassa integrazione e/o mobilità che sono pervenute o che perverranno al 31 dicembre E auspicabile, pertanto, un impegno da parte della Regione Puglia si legge - per individuare possibili fonti di finanziamento laddove le risorse attualmente disponibili non fossero sufficienti a coprire tutte le richieste al 31 Dicembre Confidando in tale impegno, si ritiene opportuno è scritto - consentire la sottoscrizione di ulteriori verbali di consultazione sindacale per avvio di periodi di cassa integrazione in deroga. Di fatti, secondo il responsabile Ufficio Legislazione Lavoro, Massimiliano Maggio, senza un concreto impegno della Regione, in tal senso, sarebbe irresponsabile, nei confronti delle nostre cooperative associate, consentire l avvio di procedure di cassa in deroga senza la certezza della copertura finanziaria sino a fine anno.

17 Territori 17 PARMA Tito Boeri a Cooperare conviene, convegno di Legacoop Il prof. Tito Boeri è intervenuto al convegno Cooperare Conviene di Legacoop Parma, svoltosi il 14 dicembre, presso il Dipartimento di Economia dell Università. Legacoop Parma è entrata nell Università e ha incontrato gli studenti e i cittadini interessati a trovare una strada per superare questa fase di crisi, non solo economica e finanziaria, ma anche drammaticamente sociale. La domanda era cooperare conviene?, e a rispondere sono state chiamate personalità della cultura e dell impresa. Dopo il saluto del prof. Paolo Andrei, è intervenuto Andrea Volta, presidente Legacoop Parma: L obiettivo di questo convegno è proporre una riflessione sulle potenzialità della cooperazione rispetto alla crisi che stiamo vivendo. I cooperatori devono alzare la testa, fare autocritica, aderire sempre di più ai propri principi fondativi e condividere un paradigma di sviluppo più equo e responsabile. La parola è passata a Sergio Manghi, professore di Sociologia dei processi culturali e comunicativi dell Università di Parma, con una relazione intitolata Dall idolatria dell io al riconoscimento del noi. Nuove sfide per la cooperazione. La modernità - ha dichiarato - è contraddistinta da una cooperazione tra persone diverse dalla propria famiglia. L autorità non è più importante come una volta e vi è una mediazione interna continua. I rapporti non sono più scontati ma costruiti giorno per giorno. Le sfide della cooperazione sono la creazione di valore e di senso comuni e una nuova strutturazione della mediazione interna. A seguire, si è tenuta una breve carrellata di case history cooperative, testimonianze raccontate in prima persona da chi una importante scelta cooperativa: Ginetto Donati, presidente de La Giovane, Sara Rivieri per la cooperativa di comunità Fuso.com e Chiara Bertelli, portavoce del network di giovani cooperatori Generazioni. Il testimone è passato a Tito Boeri, noto professore dell Università Bocconi di Milano e direttore scientifico della Fondazione Rodolfo Debenedetti, che ha dato il suo autorevole contributo al dibattito: Dal 2008 in poi la disoccupazione in Italia è aumentata, in particolare quella giovanile, dato molto grave. E questo è un problema per la crescita economica perchè i giovani sono mediamente più istruiti e rappresentano capitale umano fresco, motivato e preparato. Un altro aspetto molto negativo del nostro Paese è la scarsa efficacia degli ammortizzatori sociali, a differenza di altre realtà europee. C è una grande differenza tra questa crisi e quella precedente; nel il Pil in Italia era determinato dal crollo della domanda esterna mentre adesso è il contrario, perchè le esportazioni vanno bene ma la domanda interna è crollata, proprio perchè le famiglie si sono impoverite. Cooperare di più? La stretta creditizia richiede maggiore cooperazione tra le imprese anche attraverso la creazione di consorzi. Inoltre occorre sviluppare una maggiore capacità di internazionalizzazione, sia in termini di export che in termini di sviluppo di modelli internazionali, soprattutto a livello di management. Il convegno ha rappresentato anche l occasione per la Premiazione del concorso fotografico Scatti cooperativi, a cui hanno partecipato fotografi non professionisti, soci lavoratori e non, che sono entrati nelle cooperative di Legacoop per riprendere momenti di lavoro e socialità. Loretta Losi, direttore Legacoop Parma, assegnando i Premi, ha ricordato che questo progetto è a coronamento dell Anno Internazionale delle Cooperative indetto dall ONU per il Il concorso ha dato vita anche ad una mostra itinerante, che da gennaio 2013, sarà ospitata da diversi locali della città. Infine, ha chiuso i lavori Pierluigi Stefanini, presidente Unipol, realtà protagonista del mondo cooperativo italiano: Unipol ha perseguito la fusione con FonSai, non con un approccio autorefenziale ma con l obiettivo di rafforzare il proprio contributo al Paese, è una risposta alla crisi. Nel mondo ci sono circa un miliardo di persone che aderiscono ad una forma cooperativa, dal sud del mondo fino a noi, quindi la cooperazione ha grandi potenzialità a livello internazionale, soprattutto perchè non risponde solo ai bisogni materiali ma anche ai valori immateriali. Emporio, il market solidale per le famiglie in difficoltà A Parma tante famiglie vivono il dramma della fame. Era impensabile fino a pochi anni fa ma oggi è una realtà che riguarda anche la nostra città; è l effetto più tragico della crisi, un problema che si aggrava ogni giorno di più. Da due anni Emporio, il market solidale gestito da 13 associazioni di volontariato e promosso da tutte le principali istituzioni locali, si impegna per sostenere quelle famiglie nella spesa quotidiana. Dignità è la parola chiave di questa esperienza. Emporio è uno spazio per incontrarsi, informarsi e fare la spesa. All interno c è un vero e proprio supermercato con gli scaffali, le casse e i carrelli; le famiglie qui possono rifornirsi dei prodotti di prima necessità senza pagare, in proporzione al loro reale bisogno, facendo la spesa come in un normale punto vendita, ma gratuitamente. Oggi Emporio garantisce l approvvigionamento a 700 nuclei familiari (pari a persone), grazie al tempo dedicato da oltre 50 volontari e al supporto di Fondazione Cassa di Risparmio di Parma, Provincia e Comune di Parma, di Coop Consumatori Nord Est e alle donazioni di diverse aziende alimentari locali e nazionali. L obiettivo fissato per il secondo anno di at-

18 Territori 18 tività è stato raggiunto, ma non c è spazio per i festeggiamenti. Altre 500 famiglie sono in lista d attesa e i generi alimentari a disposizione non sono abbastanza. Serve l aiuto di tutti! Come? Donando una Spesa online Sostenere l Emporio è molto facile: basta visitare il sito e nella sezione Come sostenerci selezionare Dona una spesa online, componi il carrello con i generi alimentari tra quelli in elenco ed effettua la donazione tramite carta di credito o Paypal. La donazione si tradurrà in un aiuto concreto ed immediato: i prodotti scelti, infatti, saranno entro 48 ore acquistati e collocati sugli scaffali del market. Non esiste una donazione minima consigliata: di qualunque entità sia l importo donato, per le famiglie di Parma sarà un aiuto prezioso. Per questo ti chiediamo anche di aiutarci a diffondere questo appello tra i tuoi amici, conoscenti, fornitori o clienti. Le donazioni sono deducibili fiscalmente in quanto Emporio - Cento per Uno è un associazione ONLUS. Chi preferisci acquistare i prodotti e consegnarli direttamente, basta che si rechi all Emporio a Parma in strada Traversante San Leonardo 13/a (Zona Centro Torri) Si invita chi conosce aziende disposte a donare generi alimentari di loro produzione o commercializzazione a scrivere all indirizzo foodraising@emporioparma.org REGGIO EMILIA Fare impresa cooperativa; incontro con laureandi e neo laureati Il 10 dicembre, presso l Aula Magna Pietro Manodori dell Università di Modena e Reggio Emilia, si è svolta l iniziativa Fare impresa cooperativa: giovani, opportunità, innovazione, organizzata da Legacoop e Generazioni Reggio Emilia in collaborazione con l Università di Modena e Reggio Emilia e con Er.Go. La giornata è stata presentata da Chiara Migliorin di Legacoop ed è stata pensata per andare incontro all Università che necessita, nelle parole del Prorettore Luigi Grasselli, di mettere a disposizione degli studenti degli strumenti per far partire una impresa. Si è parlato non tanto di cooperative, quanto di fare nuove cooperative, e questo con la consapevolezza, ribadita dalla presidente di Legacoop Simona Caselli, nella sua introduzione, che la cooperazione come forma di autoimpiego rappresenta una occasione per superare la crisi. Nel corso del pomeriggio sono stati descritti gli strumenti predisposti da Legacoop Emilia Romagna in collaborazione con le strutture provinciali (per la provincia di Reggio Emilia Matteo Pellegrini) per facilitare la nascita di nuove cooperative ed è stato presentato il sito di Legacoop a cui è possibile accedere per trovare informazioni e servizi per avviare una impresa cooperativa (presentato da Roberta Trovarelli, responsabile Promozione cooperativa di Legacoop Emilia-Romagna). Non si è parlato però solo di strumenti tecnici, i giovani cooperatori, venuti a raccontare le proprie esperienze (e le proprie fatiche) hanno trasmesso qualcosa in più: fare impresa e fare impresa cooperativa non significa solamente superare lo scoglio di statuti, notai e burocrazia, significa realizzare le proprie idee di business per determinare il proprio futuro, mettendo al centro se stessi e la dignità del proprio lavoro. Nelle parole rubate a una giovane cooperatrice del di Generazioni troviamo che essere giovani significa saper rischiare, aggiungendo che, facendolo in cooperativa, può anche diventare una esperienza entusiasmante. Le cooperative Manta Communications (formazione e consulenza), Uniser cooperativa sociale (mobilità per l apprendimento), Purple (Web marketing, SEO strategies, web developer), Alfa Engineering (Servizi ingegneristici per l industria petrolchimica) portando la loro testimonianza, hanno presentato al mondo dell università una cooperazione che dà meno notizia di sè, ma che esiste e sta crescendo: piccole cooperative che operano nelle tecnologie, nell innovazione, nei servizi ad alta professionalità. Cosa rimane da fare? Tornare in Università, intercettare persone e idee e accompagnarli nella esperienza unica di fare cooperazione. Festeggiati a Novellara i 90 anni di Giannetto Gatti Grande festa il 1 dicembre al Teatro Tagliavini di Novellara, dedicata a Giannetto Gatti ed ai suoi 90 anni. Gatti, straordinaria figura di cooperatore, ha ricoperto importanti incarichi alla guida di cooperative agricole fin dal primo dopoguerra, tra cui la Cila.Attualmente è presidente della Latteria San Giovanni, una delle più importanti latterie sociali nella zona del Parmigiano Reggiano. E stata una festa per il paese e per la cooperazione, senza retorica, ma ricca di suggestioni e di emozioni, scaturite dall intensa vita di Giannetto Gatti, dedicata alla sua terra e alla cooperazione. Il teatro era gremito di autorità, cooperatori, cittadini di Novellara, persone che conoscono bene Gatti, attraverso l esperienza nella Resistenza, nella politica e nella cooperazione. Sul palco, ad annodare i fili di una vita intensa con le trasformazioni sociali ed economiche di un territorio, i giornalisti Stefania Bondavalli e Mattia Mariani, e lo stesso Giannetto Gatti, lucidissimo e pimpante a dispetto degli anni. L iniziativa è stata organizzata dal Comune di Novellara, dalla Cila, dalla Latteria San Giovanni, da Legacoop e da Confcooperative, per l Anno Internazionale delle cooperative. Sono intervenuti il sindaco di Novellara Raul Daoli, la presidente di Legacoop Reggio Emilia Simona Caselli, il presidente di Confcooperative Giuseppe Alai, anche nella sua veste di presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, e il presidente nazionale di Legacoop Giuliano Poletti. Tutti hanno non solo ricordato il ruolo di Gatti nella vita di Novellara e della cooperazione agricola reggiana, ma hanno sottolineato anche lo stretto legame tra le sue esperienze, le sue scelte di dirigente cooperativo e le trasformazioni e lo sviluppo del mondo agrario nella nostra provincia. E intervenuta all iniziativa anche il Vice Prefetto Vicario Adriana Cogode, che ha apposto al collo di Gatti il nastro e la croce di Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana, onorificenza concessa dal Presidente Giorgio Napolitano. Presenti in

19 Territori 19 sala autorità e dirigenti cooperativi, tra cui la senatrice Leana Pignedoli e il presidente regionale di Legacoop Paolo Cattabiani. Tra un intervento e l altro i ragazzi della Scuole Medie di Novellara hanno letto brani tratti dal libro Bracciante, soldato e partigiano, cooperatore, dedicato alle esperienze di Giannetto Gatti e curato da Lucio Levrini. Il libro, edito dal Centro Culturale Lucio Lombardo Radice, nella prima parte vede il racconto della vita di Gatti, dall infanzia vissuta nelle campagne novellaresi, nel Podere Chittona, a pochi passi dalla Minghella:è in realtà uno sguardo attento sulla vita e sui problemi della campagna reggiana tra le due guerre, quando a nove anni si era già braccianti. Poi ci sono i racconti della sua vita militare,e l importante esperienza nella Resistenza. Ritornato a Novellara dalla montagna il 28 aprile, Gatti ha la sensazione che c era tutto da fare: bisognava riparare i danni provocati dal fascismo e dalla guerra, ricostruire una economia che si era fermata, procurare lavoro alle tante famiglie disoccupate che non sapevano come dare da mangiare ai loro bambini. La cooperativa, pensò Gatti, è un mezzo che può dare risposta a quei problemi. Inizia l esperienza nella cooperazione, con le prime cooperative di braccianti di Novellara che poi confluirono nel 1979 nella Cila, assieme alla Cooperativa Agricola di Santa Vittoria. Cooperative che fecero scelte importanti (tra tutte l acquisto della terra) e lungimiranti, non sempre condivise. E un racconto che in pratica non finisce, perchè Gatti assunse poi la guida della Latteria San Giovanni, di cui è tutt ora presidente. Il libro riporta poi importanti testimonianze di dirigenti cooperativi e di persone che l anno conosciuto da vicino e hanno con lui collaborato. In realtà non sono solo testimonianze su Gatti e il suo impegno, ma sulle trasformazioni che quel territorio ha vissuto. Significativo a questo riguardo anche lo sguardo sulla vita sociale nel territorio della Minghella e del Ponte Briciole, famoso per le sue Feste dell Unità, nei ricordi di Patrizia Barani (sì, proprio la Patti della segreteria di Legacoop). Il libro si chiude con una intervista a Gatti di Lucio Levrini e con una analisi del contesto storico ed economico nel periodo attraversato dall esperienza di Gatti.Il libro è aperto da un saluto del sindaco di Novellara, Raul Daoli, e dalla prefazione del presidente di Legacoop Simona Caselli. RAVENNA Preconsuntivo 2012: un altro anno nel segno della recessione Nel corso della consueta conferenza stampa di fine anno Legacoop Ravenna ha illustrato i dati di preconsuntivo 2012, raffrontandoli con quelli del 2011, recentemente presentati nel Rapporto Sociale. Sono intervenuti il presidente di Legacoop Ravenna, Elio Gasperoni, il presidente della Federazione delle Cooperative, Lorenzo Cottignoli e il direttore di Legacoop Ravenna Valeriano Solaroli. La riflessione che accompagna la presentazione dei dati tiene necessariamente in considerazione la crisi che dal 2008 sta attraversando l economia e il mondo del lavoro, con ripercussioni importanti anche sulle famiglie e sul sistema sociale in generale. Nel 2012, la recessione italiana è risultata più aspra di quanto ci si aspettasse. Alla base di questo andamento vi è una forte compressione della domanda aggregata interna, originata dal calo degli investimenti delle imprese e dalla contrazione dei consumi delle famiglie, il cui potere d acquisto e capacità di risparmio sono diminuiti a causa della contrazione del reddito e dell aumento della disoccupazione. La fuoriuscita dall attuale fase recessiva è prevista a partire dalla seconda metà del 2013, anche se la ripresa sarà lenta e piena di ostacoli. Bisognerà attendere il 2020 per tornare ai livelli produttivi del Le cooperative associate a Legacoop, anche in questa sfavorevole congiuntura, cercano di mantenere alto l impegno per la tutela dell occupazione, del lavoro, del reddito, pur essendo consapevoli che non sarà facile conseguire questi obiettivi. L andamento dei settori mette in risalto alcune criticità, in particolare nelle costruzioni, nella logistica, nei servizi. Il numero delle associate cresce da 182 a 186, grazie alle nuove adesioni concentrate soprattutto nel settore servizi. L incremento è importante, in quanto nel corso dell anno alcune cooperative sono state messe in liquidazione. Le posizioni associative aumentano del 2,5 per cento, arrivando a circa L incremento si deve principalmente al settore del consumo. L occupazione cala leggermente, dell 1,7 per cento, attestandosi a unità. La diminuzione riguarda soprattutto i lavoratori stagionali in agricoltura e i lavoratori del settore costruzioni, attualmente in forte contrazione. È importante sottolineare che il decremento è inferiore rispetto a quello registrato in altre realtà e modelli d impresa. Il valore della produzione diminuisce dell 1,2 per cento, attestandosi a 3 miliardi e 368 milioni; il calo è stato in parte determinato dalla flessione nel settore costruzioni. Il risultato operativo, dopo quello molto negativo del 2011 che fu condizionato da due situazioni forti di crisi, ritorna al livello del 2010, attestandosi a 33,3 milioni. Il risultato di esercizio migliora rispetto al 2011 di circa 8 milioni, ritornando positivo per 2 milioni. La differenza fra risultato operativo e risultato d esercizio è stata determinata dal peggioramento della gestione finanziaria, a riprova delle difficoltà, con l aumento del debito, il ricorso al credito da parte delle imprese e a causa dei ritardi nei pagamenti, soprattutto da parte delle pubbliche amministrazioni. Il prestito sociale è pari 375 milioni, in diminuzione rispetto all anno precedente del 4 per cento. Il calo si concentra nel settore del consumo che maggiormente risente della contrazione del risparmio e del reddito delle famiglie. Il patrimonio netto è il leggero aumento, attestandosi a 850 milioni. Il presidente di Legacoop Ravenna, Elio Gasperoni, ha indicato alcune linee da perseguire per ritrovare la strada della crescita, sottolineando che la cooperazione non ha una visione conservatrice del presente, né intende arroccarsi su presunte rendite di posizione. Al contrario, le imprese cooperative intendono elaborare progetti innovativi per non subire passivamente la crisi. Gasperoni ha sottolineato che in questo momento occorre innanzitutto una moderna cultura d impresa che sappia unire socialità, efficienza e contestuale capacità di competere sul mercato. «Serve un nuovo impegno - sottolinea il presidente Gasperoni - Nei prossimi anni sarà difficile conseguire utili, avere un adeguata marginalità e disporre di una sufficiente liquidità, a causa del peggioramento del ciclo economico. In alcuni settori chiave avverranno importanti ristrutturazioni; noi vogliamo comunque guidare questo pro-

20 Territori 20 cesso. Pensiamo che le nostre cooperative debbano rafforzarsi patrimonialmente, avviare processi di integrazione, accorpamenti, migliorare l efficienza, anche attraverso la contrazione dei costi di gestione e l ottimizzazione dei fattori della produzione. Dobbiamo saper leggere il mercato, intuire come si modificherà nel corso della crisi, per poter dare risposte adeguate ai nuovi bisogni sociali, innovando la nostra offerta». Le aziende aderenti a Legacoop, ha specificato Gasperoni, sono leader in settori chiave dell economia e questo è ancor più vero in ambito provinciale «dove contribuiamo alla tenuta di un tessuto economico-sociale fra i più avanzati d Europa. Per questo siamo esigenti con le istituzioni. Esse devono garantire alle imprese strumenti idonei e opportunità per favorire la ripresa del ciclo economico, riprendendo ad investire in infrastrutture che possano migliore la competitività nel nostro Paese. Per lo stesso motivo siamo oltremodo esigenti verso noi stessi. Siamo consapevoli che dobbiamo migliorare. Se vogliamo conservare e, possibilmente, incrementare le nostre quote di mercato, la nostra progettualità deve rafforzarsi. Abbiamo idee e valori che ci rendono fiduciosi, ma soprattutto siamo orgogliosi della nostra forza e del ruolo che le nostre imprese possono svolgere nel mercato e nella società». PENNE Forum su Parchi e Riserve tra la montagna e il mare La Fondazione MUSAP (Musei e Archivi) di Penne ha promosso nella Riserva Naturale Regionale Lago di Penne due importanti incontri nel pomeriggio di sabato 15 dicembre. Nella sala del Centro di Educazione Ambientale Antonio Bellini, il Forum Parchi e Riserve tra la montagna e il mare ha provato a puntualizzare il nuovo rapporto di collaborazione tra gli addetti alla gestione delle aree naturali protette in Abruzzo. Al dibattito è seguita la prima proiezione pubblica del documentario HD La maglia rossa sulla Parete Nord del Monte Camicia di Fernando Di Fabrizio e Alessandro Di Federico coprodotto dalle Coop. L Arca e COGECSTRE. Il documentario, restando nell ambito del delicato rapporto tra l uomo e la montagna, ha analizzato dal punto di vista alpinistico la grande Parete Nord del Monte Camicia, nel cuore del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Hanno Partecipato Lino D Angelo Guida alpina degli Aquilotti del Gran Sasso, Domenico Alessandri Istruttore Nazionale di Alpinismo del CAI, Robero Iannilli e Roberto Delle Monache alpinisti, Stefano Ardito giornalista e documentarista, Antonio Crocetta del Soccorso Alpino, Filippo Di Donato del CAI e Mario Viola di Mountain Wilderness. Il documentario ripercorre le tappe più significative della Parete Nord con immagini spettacolari riprese in parete e dagli elicotteri della Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Corpo Forestale dello Stato, Elisoccorso 118 e Aereoclub di Elice. La voce narrante di Riccardo Mei ha accompagnato nel lungo percorso alpinistico della Montagna, dai primi decenni del secolo scorso quando il 30 agosto del 1927 Ernesto Sivitilli, Armando Trentini, Marino Trinetti e Bruno Marsili, si avventurarono sulla tetra e ombrosa Parete Nord del Camicia. Nel 1934 la cordata degli Aquilotti di Pietracamela, Bruno Marsili e Antonio Panza, aprirono la prima via sulla Nord. Le interviste agli alpinisti che hanno scalato la montagna, in alcuni giorni con situazioni drammatiche, svelano lentamente ogni segreto della parete mostrando la sua straordinaria bellezza e misterioso fascino fino alle ultime due scalate del Oltre alla cura delle immagini e delle musiche la regia ha voluto riproporre alcuni elementi storici dell alpinismo abruzzese analizzando le relazioni dell epoca come questo brano di Trentini detto Papurino: Le ore passavano rapidamente mentre la parete non finiva mai e tra una difficoltà e l altra, fra una sosta e l altra, la notte ci colse e la parete non era finita. Si dormì sulla roccia viva a 2000 metri e più, su una piccola cengetta, sospesi quasi nel vuoto ( ) Sappiano i lettori che la natura, al di fuori e al di sopra delle nostre quotidiane fatiche e delle nostre amare contese, ci ha riservato, purché sappiamo esserne degni, un oasi di bellezza dove ci è consentito di combattere senza odio, di sognare senza tristezza, di amare senza egoismo. BARI Soddisfazione di Legacoop Puglia per il piano edilizio Mix Una buona notizia che suscita soddisfazione e un senso di liberazione. Nel pieno di una crisi economica che tutti conosciamo, l atteso sblocco del Piano «Mix» è un traguardo importante per giovani e famiglie che da tempo attendono una casa. Così il presidente di Legacoop Puglia, Carmelo Rollo, dopo l approvazione, in via definitiva, da parte del comune di Bari, dei progetti delle urbanizzazioni primarie del terzo comparto della maglia 22 del consorzio Sant Anna. Nonché lo schema di convenzione, il disciplinare-regolamento delle lottizzazioni e il piano attuativo che specifica la precisa collocazione di tutti i fabbricati. La delibera emanata adesso, e che si attendeva da anni prosegue Rollo -, è, di sicuro, un ancora di salvezza per i cittadini, come per il mondo della cooperazione che auspica, ancora una volta, di essere reale e legittimo protagonista della città di Bari. L auspicio è che continui la collaborazione tra amministrazione e cooperative edilizie, perché siano soddisfatti pienamente i bisogni delle persone, in un settore, qual è quello urbanistico, che crea benessere alle famiglie e alle imprese. E, di conseguenza, all intero territorio. PALERMO Al via iter per Stati Generali del Welfare: costituiti 6 gruppi di lavoro Sei gruppi di lavoro e tredici sigle aderenti tra cooperazione sociale, volontariato e associazionismo di promozione sociale. E l organizzazione che in primavera porterà ai primi Stati Generali del Welfare a Palermo e nei Comuni della provincia. La prima riunione preparatoria si è tenuta ieri, alla sede di Legacoop Palermo, per definire dice il presidente di Legacoop Palermo e promotore dell iniziativa, Filippo Parrino tempi e modalità per la stesura di un manifesto unitario e la sigla del nuovo Patto del welfare tra istituzioni e privato sociale.

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