La remunerazione del capitale investito nella regolazione dei servizi idrici. Massimo Beccarello Facoltà di Economia Università di Milano-Bicocca
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1 La remunerazione del capitale investito nella regolazione dei servizi idrici Massimo Beccarello Facoltà di Economia Università di Milano-Bicocca
2 Struttura della Presentazione L equa remunerazione del capitale investito. Gli strumenti utilizzati dal regolatore nella definizione del tasso di rendimento del capitale regolato. Il rapporto fra capitale proprio e capitale di debito (WACC, Weighted Average Cost of Capital), incentivi e tendenze La valutazione del WACC nella regolazione dei servizi di pubblica utilità nei contesti nazionali e internazionali
3 Obiettivi intervento Effettuare una valutazione dello stato dell arte nel servizio idrico alla luce delle esperinze di regolazione prevalenti nei servizi di pubblica utilità Il rendimento sul capitale investito sarà valutato come componente di costo: 1. Che deve essere trasferita sugli utenti in modo efficiente; 2. Che deve fornire degli incentivi gestionali (con la legge Galli si fondano le basi per una regolazione incentivante); 3. La cui efficienza è obiettivo indipendente dalla Governance pubblica privata o mista; 4. Che deve dare segnali trasparenti nella sua determinazione al mercato finanziario al fine di favorire le condizioni finanziarie per lo sviluppo; 5. Indipendente rispetto al modello di conocorrenza per il mercato (gara e/o commistioni con il canone di concessione)
4 Il rendimento sul capitale investito: criticità del metodo attuale L approccio attualmente utilizzato non appare: 1. Coerente con un modello di regolazione incentivante per lo sviluppo promuovendo in modo trasparente la partecipazione del capitale di credito e di rischio 2. Non appare cost reflective rispetto alle componenti del fattore capitale: investitori istituzionali e portatori di capitale di rischio 3. Sul piano allocativo tale criticità si ripercuote sugli utenti del servizio
5 Il rendimento sul capitale investito: criticità del metodo attuale Sul piano operativo 1. Il ROI proposto dall attuale metodo non tiene conto della struttura finanziaria dell impresa; 2. Non considerare la struttura finanziaria dell azienda potrebbe creare dei vantaggi competitivi tra soggetti gestori a seconda del rapporto di indebitamento in essere; 3. Potenziale per distorsioni finanziarie.
6 Approccio prevalente per la determinazione del rendimento sul capitale investito utilities Determinazione del costo medio ponderato mediante WACC Utilizzo del CAPM per la determinazione del rendimento del capitale di rischio Quale tasso per il capitale di debito Rapporto di indebitamento: quale struttura finanziaria. Quale aliquota fiscale.
7 Valutazioni metodologiche 1 L esistenza di un quadro disomogeneo di sviluppo del settore è un potenziale significativo per l applicazione di una metodologia Yardstick Competition (costi operativi) Il modello di concorrenza comparativa può essere esteso anche per raggiungere un costo efficiente sotto il profilo finanziario
8 Valutazioni metodologiche 2 Due soluzioni sono possibili per il regolatore: a. l individuazione di uno standard parametrico per tutte le componenti del calcolo del costo del capitale, incluso gli elementi di struttura finanziaria; b. l individuazione delle sole componenti di costo del debito e dell equity (accettare la struttura finanziaria ad es. da piano)
9 Valutazioni metodologiche 3 Periodo regolatorio di riferimento per aggiornare i parametri: a. Standard breve 4-5 anni consente fine tuning per correggere eventuali distorsioni e maggiore coerenza rispetto al price cap; b. Standard di riferimento lungo termine potrebbe dare maggiori garanzie in un contesto capital intensive. Potrebbe essere meno efficace sotto profilo dell efficienza. La regolazione è nella sua essenza un processo error and trial per tutelare dinamicamente il consumatore in assenza di mercato
10 Valutazioni metodologiche 4 Quale rendimento sul capitale investito: a. Real pre-tax se le altre componenti di capex regolate sono determinate a valori reali (i.e se gli ammortamenti riconosciuti in tariffa derivano da assett valorizzati con CCA); b. Nominal pre-tax se il regolatore non è in grado di ricostruire gli assett al costo storico (o MEA). Anche con riferimento agli investimenti forward looking del piano d ambito il distinguo consente di evitare distorsioni sugli effetti incentivanti del price cap con riferimento al capitale investito sul quale applicare il rendimento regolato
11 CAPM: capitale di rischio Utilizzo di un Beta unlevered medio delle utilities quotate (comparto utilities Borsa Italiana Spa) ad esempio ; Utilizzo di un market risk premium medio delle aziende quotate, ad esempio 3.5%-4% (Fonte:Banca d Italia). Probabilmente per le utilities dovrebbe essere inferiore.
12 Rendimento sul Capitale di Debito Tasso risk free: 1a. Riferimento ai tassi per durata economico tecnica degli investimenti? Condizionato da esistenza di situazioni pregresse (ad es. mutui)? 1b. Riferimento a tassi di durata uguale a quella del periodo regolatorio? Le coperture sui tassi di fatto rendono l indebitamento prevalentemente a breve e più cost reflective?
13 Rendimento sul Capitale di Debito Debt Premium: 1a. Rif Standard di solito pari al differenziale tra rendi.obb banca d Italia ed Euribor? 2a. Debt premium specifico con riferimento piano d ambito (poco incentivante)?
14 Struttura finanziaria 1. rapporto di indebitamento: è possibile considerare il rapporto di indebitamento come da piano finanziario? 2. Rapporto di indebitamento: riferimento standard a priori deciso dal regolatore? In alternativa la definizione dei tassi quale incentivo implicito per la struttura finanziaria
15 Implicazioni Rapporto di indebitamento standard di settore (utilizzato ad esempio nella regolazione inglese) è più coerente con gli obiettivi di concorrenza comparativa. E questa la politica industriale per il settore? Utilizzo del rapporto di indebitamento da piano: probabilmente più praticabile come primo passo: non garantisce maggiore efficienza ma tutela gli aspetti di cost reflectivity..
16 Fiscalità Due possibili opzioni: 1. Aliquota fiscale effettiva aggiornata di periodo regolatorio in periodo regolatorio; 2. Aliquota fiscale standard con riferimento a benchmark del settore
17 Fiscalità e incentivi 1. La scelta dell aliquota fiscale di riferimento concorre a definire l entità degli incentivi impliciti nel meccanismo di regolazione; 2. Il parametro fiscale è fondamentale poiché di solito il price cap dovrebbe riferirsi all indicizzazione di un flusso di ricavi e quindi con riferimento ad un rendimento real pre-tax.
18 WACC (ROI) e Capitale Investito: quale coerenza? L ammortamento è la ripartizione del costo pluriennale su più esercizi; CAPEX=Ammortamenti+Rendimento Capitale Investito sul Le tariffe dovrebbero coprire i CAPEX secondo principi di cost reflectivity; Qual è il capitale investito su cui calcoliamo il WACC (ROI)
19 Ammortamenti: Criticità dell attuale sistema I beni demaniali non trovano un riscontro contabile nell ammortamento; I beni materiali del gestore sono ammortizzati per la durata della concessione; Emergono problemi di corretta imputazione dei costi di ammortamento in relazione alla durata economico-tecnica dei beni; Come proxy dell ammortamento dei beni demaniali si calcola l ammortamento del valore attualizzato del canone di concessione per la durata della stessa
20 Chiara definizione del Capitale Investito Promuovere un contabilità di regolazione a valori correnti (o MEA se possibile) al fine di disporre di un valore di riferimento congruo (i.e valorizzare con perizia beni demaniali trasferiti al gestore); Definire il rendimento sul capitale effettivamente utilizzato nel processo la fine di garantire le condizioni per lo sviluppo finanziario dell attività
21 WACC/Capitale Investito/Fiscalità Identificare per categorie di cespiti delle aliquote di ammortamento economicotecnico da riconoscere in tariffa; Prevedere al termine del periodo di concessione la determinazione del valore residuo degli investimento effettuati dal gestore nella logica CCA;
22 WACC/Capitale Investito/Fiscalità 1.Definire la realzione tra ammortamento economico-tecnico ai fini del regolatore e l ammortamento fiscale effettivo; 2.Definire in modo chiaro e trasperente il quantum degli incentivi impliciti sul piano della remunerazione del capitale (DCF, Acc. Fondi Rischi previsti dalla legge Vietti).
23 Perché è difficile applicare questi standard al settore 1. Incapacità di fare una scelta chiara di politica industriale per il settore: concorrenza? 2. Perdurare di difficoltà irrisolte che condizionano la scelta di un modello gestionale moderno: non è una questione di governance pubblica o privata ma di efficienza raggiungibile con meccanismi trasparenti di riconoscimento dei costi. 3. La preferenza per un modello di rendimento sul capitale investito opaco può essere razionale in quanto consente extra rendite in una logica che non porta ad una chiara definizione della relazione tra obiettivi ed incentivi finanziari per lo sviluppo degli investimenti.
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