SCHEDA DESCRITTIVA DEL GRUPPO DEI PARTECIPANTI PLM

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "SCHEDA DESCRITTIVA DEL GRUPPO DEI PARTECIPANTI PLM"

Transcript

1 SCHEDA DESCRITTIVA DEL GRUPPO DEI PARTECIPANTI PLM Prima di iniziare a pianificare le attività, vi suggeriamo di leggere attentamente la seguente scheda descrittiva: è importante che le indicazioni in essa contenute siano ben metabolizzate poiché serviranno successivamente per l intera costruzione del progetto. IN COSA CONSISTE L AZIONE? (DESCRIZIONE E OBIETTIVI) Questi specifici tirocini transnazionali mirano a sostenere la mobilità transnazionale di lavoratori, lavoratori autonomi o persone disponibili all impiego (compresi i laureati) che trascorrono un periodo di formazione all estero in un contesto di formazione professionale. Gli obiettivi generali di questa azione di mobilità in seno al programma settoriale Leonardo da Vinci sono: sostenere i partecipanti ad attività di formazione e formazione successiva nell acquisizione e nell impiego di conoscenze, abilità e qualifiche per agevolarne lo sviluppo individuale, l'occupabilità e la partecipazione al mercato del lavoro europeo; incrementare l attrattiva dell istruzione e della formazione professionale e della mobilità per gli individui e agevolare la mobilità dei lavoratori in formazione. A CHI È RIVOLTA? I destinatari sono tutte le persone presenti sul mercato del lavoro (lavoratori, lavoratori autonomi o persone disponibili all impiego, compresi i laureati, che trascorrono un periodo di formazione all'estero in un contesto di formazione professionale). I singoli partecipanti potranno beneficiare di borse assegnate nell ambito di un progetto di mobilità sviluppato da un organismo proponente, ma non potranno presentare domanda direttamente alle agenzie nazionali. CHI PUÒ PRESENTARE UNA CANDIDATURA? Gli organismi proponenti sono: Istituzioni od organizzazioni che offrono opportunità di apprendimento nelle aree coperte dal programma settoriale Leonardo da Vinci Associazioni e rappresentanti di chi è coinvolto nel campo dell IFP, incluse le associazioni di persone in formazione, genitori e insegnanti Imprese, parti sociali e altri rappresentanti del mondo del lavoro, incluse le camere di commercio e altre associazioni commerciali Organismi che forniscono servizi di orientamento, consulenza e informazione connessi a qualsiasi aspetto dell apprendimento permanente Organismi responsabili, a livello locale, regionale e nazionale, dei sistemi e delle politiche riguardanti qualsiasi aspetto dell IFP nell ambito dell apprendimento permanente Centri ed enti di ricerca che si occupano delle tematiche dell apprendimento permanente Istituti di istruzione superiore Organizzazioni no profit, associazioni di volontariato, ONG

2 DOVE SI REALIZZA IL TIROCINIO? In uno dei paesi aderenti al Programma di apprendimento permanente: i 27 paesi membri dell Unione Europea Islanda, Liechtenstein, Norvegia Turchia COME SI REALIZZA IL TIROCINIO? In un periodo compreso tra 2 settimane e 6 mesi, il partecipante realizzerà il tirocinio, ovvero un periodo di formazione professionale e/o esperienza lavorativa presso un organismo partner di un altro paese partecipante. COSA FINANZIA IL PROGRAMMA? In base alla durata del tirocinio ed al paese ospitante dove lo stesso viene realizzato, il programma cofinanzia la realizzazione della mobilità. Sono stabiliti dei massimali di contributo, per le seguenti voci: Gestione e monitoraggio Preparazione dei partecipanti Sussistenza Viaggio Per la consultazione dei massimali si rimanda al Bando.

3 LA PROGETTAZIONE DI UN AZIONE DI MOBILITA PLM Quanto segue ha lo scopo di accompagnare tutti coloro che intendono cimentarsi nella progettazione di un azione di mobilità, indirizzata alle Persone presenti sul Mercato del Lavoro, del Programma settoriale Leonardo da Vinci. L IDEA PROGETTUALE Un azione PLM mira allo sviluppo individuale, all accrescimento dell occupabilità, ad aumentare l attrattiva dell istruzione e della formazione professionale nonché ad agevolare la mobilità dei lavoratori in formazione Le attività devono puntare allo sviluppo ed al completamento dei percorsi di apprendimento personali dei partecipanti tenendo conto delle loro conoscenze, competenze e delle loro motivazioni alla mobilità. Una formazione di qualità agevola la transizione dal mondo accademico al mondo del lavoro, dota i partecipanti di nuove competenze e nuovo saper fare, valorizza le loro capacità e sviluppa l individualità di ognuno, favorisce le imprese, mettendole in grado di avvalersi di risorse umane competenti, qualificate e capaci di proiettarsi in una dimensione europea. La mobilità deve aver luogo presso organismi partner ubicati in un paese aderente al Lifelong Learning Programme diverso da quello in cui si risiede. Prima di elaborare l idea progettuale dovete verificare che: il vostro organismo rientra tra i soggetti giuridici ammessi a presentare una proposta ; disponete di fonti di finanziamento e risorse stabili e sufficienti per realizzare e portare a compimento il progetto in tutte le sue fasi e azioni;

4 siete in possesso di tutte le risorse umane in grado di seguire il progetto e che queste hanno le competenze tecnico professionali adeguate, comprese quelle linguistiche, amministrative, gestionali e contabili. avete dei contatti o avete già costituito un partenariato nazionale e transnazionale con il quale realizzare tutte le fasi progettuali. A questo punto l idea progettuale può essere elaborata e dalla sua elaborazione nascerà la vostra proposta per il Programma settoriale Leonardo da Vinci. L elaborazione vi vedrà, da questo momento, impegnati a far capire quanto sia bella ed innovativa la vostra idea, a dimostrare quanto conoscete di ciò che andate a progettare, quali sono i vostri obiettivi e quanto siete organizzati nel definire, realizzare, monitorare e gestire tutte le azioni. La stesura della proposta dovrà mettere in evidenza: il contesto, il settore od i settori professionali, gli obiettivi Un attività preliminare di fondamentale importanza per una buona progettazione e la riuscita degli interventi formativi è l analisi dei fabbisogni. Molte delle carenze che si osservano nelle esperienze pregresse sono dovute proprio all insufficiente attenzione a tale attività: analisi superficiali e frettolose o, peggio, progetti definiti senza una conoscenza del contesto, del settore o dei settori professionali e dei destinatari, che recepiscono passivamente le proposte provenienti dal mercato, conducono inevitabilmente ad interventi scarsamente incisivi e poco sintonizzati sulle necessità del territorio e del mercato del lavoro in generale. I protagonisti nell analisi dei fabbisogni formativi sono: l ente proponente l ente di accoglienza il partecipante il settore o i settori professionali dell azione il territorio

5 Dal dialogo di questi nasce una corretta analisi dei fabbisogni che interesserà alcune variabili quali: la rilevanza del progetto per la crescita professionale dei partecipanti; la rilevanza del progetto nel contesto settoriale, nazionale e/o regionale, e/o locale o altro. L individuazione dei fabbisogni formativi/professionali deve trovare riscontro negli obiettivi del Programma per l apprendimento permanente e del Programma settoriale Leonardo da Vinci. Per un azione di mobilità rivolta alle persone disponibili sul mercato del lavoro, gli obiettivi dovranno: corrispondere ai bisogni rilevati ed al gruppo specifico di riferimento; sostenere coloro che partecipano ad attività di formazione e formazione continua nell acquisizione e utilizzo di conoscenze, competenze e qualifiche al fine di favorire lo sviluppo professionale e personale; incrementare l attrattiva dell istruzione e della formazione professionale e della mobilità di singoli individui ed agevolare la mobilità delle persone in formazione che lavorano. L analisi dei fabbisogni formativi deve rilevare le necessità e le aspettative del proponente, delle aziende, del territorio, dei partner e dei partecipanti.

6 IL PARTENARIATO Cos è un partenariato? Come deve essere costituito un partenariato? Quali sono i partner? Quali sono i criteri di individuazione dei partner? Come posso trovare e contattare un partner? Come si formalizza il partenariato? Cosa è un partenariato? Il partenariato in generale è l associazione di più organismi con interessi comuni che perseguono gli stessi obiettivi. Il partenariato in un azione di mobilità è la partecipazione di più organismi alla presentazione di una proposta di progetto affinché possano contribuire alla sua realizzazione. Il partenariato è una condizione essenziale per un azione di mobilità; condizione espressa nella decisione n. 1720/2006/CE che istituisce il Programma di Apprendimento Permanente. Un buon partenariato è un elemento essenziale di riuscita di un azione di mobilità, dove assume un importanza strategica proprio per la forte vocazione transnazionale del Programma e l alto grado di partecipazione alle attività progettuali richieste al partenariato stesso. Quando andiamo a costituire un partenariato dobbiamo sapere: Come deve essere costituito? Il partenariato deve essere multiattore, formato da più organismi; multisettoriale, rappresentato da organismi che operano in vari settori; transnazionale, formato da più paesi. I paesi ammessi a partecipare al programma sono i 27 Stati membri dell UE, i Paesi EFTA membri del SEE quali Norvegia, Islanda e

7 Liechtenstein e la Turchia in qualità di Paese candidato all adesione all Unione europea. Non sono considerati eleggibili alcuni tipi di organismi in quanto non hanno il requisito della transnazionalità: le istituzioni europee, nonché le organizzazioni di gestione dei programmi comunitari, in modo da evitare possibili conflitti di interessi; Organismi governativi e rappresentanze dei paesi dei proponenti (ambasciate, consolati, ministeri,i istituti di cultura, ecc..) Rappresentanze italiane all estero di Enti locali e nazionali (comuni, provincie, regioni, ecc..) Filiali di imprese italiane all estero. Quali sono i partner? Affinché la mobilità professionale sia realmente uno strumento di sviluppo sociale ed economico; perché la stessa abbia il riconoscimento ufficiale come percorso professionale, sviluppi una politica di gestione delle risorse umane, ed accompagni il partecipante nell inserimento professionale post-tirocinio, i partner andranno individuati in quegli organismi che abbiano: affinità di intenti, intesa come sintonia nel perseguimento degli obiettivi e risultati comuni e condivisi; competenze supplementari o complementari per la gestione di tutte le azioni di un progetto; che siano in sintonia con le strategie di raggiungimento di obiettivi comuni ed un bagaglio di esperienze pregresse.

8 Da chi è costituito? I partner si suddividono in : enti nazionali enti transnazionali. Tra gli enti nazionali si individuano le seguenti tipologie: Ente proponente è l organismo che presenta la candidatura, sottoscrive la convenzione di sovvenzione con l Agenzia nazionale ed è responsabile della gestione amministrativa e finanziaria del contributo comunitario. Ente coordinatore è l organismo in possesso di competenze complementari o supplementari di cui necessita il proponente per la corretta gestione di un azione. Ente mittente o d invio che può essere anche ente proponente, è l organismo che invia i propri partecipanti per la realizzazione del tirocinio. Ente intermediario Gli enti intermediari sono chiamati a partecipare all azione e rivestono un ruolo molto importante in quanto sono degli interlocutori privilegiati poiché offrono dei vantaggi al proponente. Possono essere degli esperti di programma, possono identificare i mezzi più adatti alla progettazione e alla riuscita della mobilità, possono sviluppare delle funzioni di accompagnamento ai partecipanti per l acquisizione delle competenze, possono offrire delle opportunità di reciprocità,

9 mutualizzano i contatti tra i proponenti, i partecipanti e le aziende, accompagnano il partecipante nell inserimento nel mondo del lavoro. Gli enti intermediari nazionali di un azione di mobilità rivolta a persone disponibili sul mercato del lavoro vanno ricercati: nei centri di istruzione e formazione, negli organismi politici, economici e sociali, negli enti pubblici e privati. Nel partenariato transnazionale troviamo: gli enti ospitanti; gli enti intermediari. Enti ospitanti Sono gli enti che permettono la realizzazione del tirocinio accogliendo presso le proprie strutture i partecipanti e trasferiscono loro le conoscenze e le competenze di cui sono detentori. L ente ospitante, in un azione di mobilità rivolta alle Persone disponibili sul mercato del lavoro, va ricercato ed individuato nel settore o nei settori professionali che si vogliono sviluppare e nei Paesi in cui questi settori sono all avanguardia. Enti intermediari Per la conoscenza del territorio, del mercato e dei settori d impiego locali, sono quelli preposti all individuazione delle aziende ospitanti. Gli enti intermediari transnazionali fungono da collegamento tra il proponente, l ente ospitante ed il partecipante. Mettono a disposizione di questi l organizzazione, la competenza e la professionalità affinché il tirocinio sia veramente un momento professionalizzante per il partecipante e affinché questo si svolga nelle migliori condizioni lavorative e sociali. Inoltre sono chiamati ad intervenire attivamente nella gestione di alcune azioni che il proponente non può svolgere a distanza. Sono un ottimo punto di riferimento per tutti gli attori coinvolti in un azione di mobilità transnazionale.

10 Vanno individuati tra quegli organismi che conoscono bene la realtà del loro territorio e che, per le loro esperienze di azioni di mobilità transnazionale pregresse, siano affidabili. Come posso trovare e contattare un partner? Per la ricerca dei partner è possibile: rivolgersi agli organismi ed istituzioni sociali ed economiche presenti sul proprio territorio rivolgersi a Regioni, Province, Comuni, Università in quanto molti di questi enti hanno creato nel tempo reti di partenariato transnazionale ; collegarsi al sito dell Agenzia Nazionale Programma settoriale Leonardo da Vinci per la visione dei partenariati dei progetti già realizzati; collegarsi al sito della Commissione Europea; Parteciapre a seminari di contatto, le Agenzie nazionali organizzano periodicamente seminari di contatto. Il sito della Commissione Europea per la ricerca dei partner può essere visionato dalla pubblicazione del bando fino alla sua scadenza. Una volta individuato il partner o i partner idonei per il proprio progetto il proponente dovrà farsi conoscere e presentare l idea progettuale. Per questo si consiglia di inviare per posta, fax o una scheda informativa del proprio organismo e dell idea progettuale che contenga i seguenti dati: nome dell organismo del proponente persona di contatto; indirizzo; tipo di organismo; settore di attività;

11 recapiti telefonici; fax; e mail; web site; inoltre: motivazione della richiesta di parteneriato; breve descrizione dell idea progettuale; breve descrizione del gruppo specifico al quale è indirizzato il progetto. richiesta di alcuni dati del partner quali: il settore di attività ; tipo di organismo; esperienze pregresse in azioni di mobilità transnazionale. Come si formalizza il partenariato? I contatti, andati a buon fine con i potenziali partner, vanno formalizzati. Il Programma settoriale Leonardo da Vinci richiede una formalizzazione minima, quale la sottoscrizione della Lettera d Intenti, richiamata nel formulario di candidatura ed elemento essenziale per l ammissibilità del progetto. La lettera d intenti è un documento con il quale il partner manifesta il suo interesse a partecipare al progetto ed a svolgere alcune azioni dello stesso. La Lettera d Intenti dovrà rispecchiare quanto stabilito nella Carta di Qualità della Mobilità (raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 n. 961/CE Gazzetta Ufficiale dell Unione europea del L394) e garantire i criteri contenuti nell Impegno di Qualità del partenariato. La lettera d intenti dovrà essere: redatta su carta intestata del partner; indirizzata al proponente; dovrà riportare: la data di sottoscrizione; la firma del rappresentante dell organismo partner; il timbro dell organismo partner;

12 il riferimento al Programma settoriale Leonardo da Vinci; il titolo della proposta; l adesione all Impegno di qualità del partenariato; l elenco dettagliato di tutte le attività che il partner andrà a svolgere all interno dell azione di mobilità. Nel caso in cui il partner sia ente ospitante nelle lettera d intenti andrà indicato anche il numero dei partecipanti che ospiterà ed il nome del tutor aziendale. Nel caso in cui il partner sia ente d invio, diverso dall ente proponente, nella lettera d intenti andrà indicato anche il numero dei partecipanti che invierà ed il loro profilo professionale. Quali sono i compiti dei partner? Tutti i partner sono chiamati a collaborare alla riuscita dell azione di mobilità nel rispetto delle raccomandazioni contenute nella Carta Europea di Qualità, richiamata più sopra. La loro partecipazione all azione di mobilità avverrà sin dalla redazione della stesura della proposta fino alla disseminazione dei risultati. Ad ogni partner, per le proprie competenze e specificità e per il ruolo che riveste all interno dell azione, verranno assegnate le azioni individuate fra: la progettazione, l informazione e orientamento, la selezione dei partecipanti, la redazione del piano formativo, la preparazione linguistica, pedagogica, culturale, la gestione della mobilità per quanto concerne il viaggio, il soggiorno, le coperture sanitarie ed assicurative, i permessi e visti di soggiorno, la collocazione nelle aziende, lo svolgimento del tirocinio, il monitoraggio, la valutazione, la validazione delle competenze e la disseminazione dei risultati. Le attività verranno regolamentate con appositi contratti nei quali saranno stabilite le attività e le garanzie di ogni partner. I contratti saranno redatti dall organismo proponente, responsabile amministrativo e finanziario della sovvenzione nei confronti dell Agenzia nazionale.

13 MODALITA DI INFORMAZIONE E LE MODALITA DEI CRITERI DI SELEZIONE In riferimento alla raccomandazione riportata nella Carta Europea di Qualità per la Mobilità, in particolar modo per quanto riguarda la parità di accesso alle fonti di informazione ed orientamento, il promotore, in collaborazione con tutta la rete di partenariato, individuerà una strategia di informazione chiara ed efficace per ogni fase del progetto. Dovrebbe essere disponibile, un'informazione chiara e puntuale in merito a ciascun aspetto concordato precedentemente tra gli enti mittenti e quelli d'accoglienza riguardo al profilo del candidato ideale, alla natura e le opportunità dell'esperienza formativa, alle modalità di gestione ed organizzazione del tirocinio, all'entità e alla modalità di erogazione della borsa e agli obblighi e i vincoli di ciascuno. Le informazioni saranno indirizzate ai potenziali partecipanti, agli attori politici, economici e sociali del territorio (locale e non), ai partner. Un buon piano informativo dovrebbe coprire quattro macro aree: chi e come si può partecipare, obblighi del partecipante, tematica e aspetti gestionali /organizzativi dell'esperienza di tirocinio, valorizzazione e modalità di erogazione della borsa. Chi e come partecipare L organismo proponente deve informare i potenziali partecipanti su quali siano i requisiti di ammissione per l eleggibilità del candidato, i criteri e le modalità di selezione dello stesso; come si presenta la domanda e quali sono i termini di scadenza per la candidatura; esplicitare le procedure di selezione, informare sulla data di pubblicazione delle graduatorie, e sulle date presunte di partenza. Obblighi del partecipante

14 L organismo proponente deve informare il potenziale partecipante sugli obblighi da rispettare in caso di accettazione della borsa, quale documentazione presentare in fase di candidatura e quale documentazione presentare al termine del tirocinio (relazione tirocinio, giustificativi di spesa, titoli viaggio). Tematiche e aspetti gestionali/organizzativi L'organismo proponente deve informare il potenziale partecipante sulle tematiche d'interesse del progetto fornendogli un piano di lavoro di massima, chiarendo i tempi delle fasi e delle azione dello stesso, dovrà fornire informazioni e sostegno in merito a modalità del viaggio, assicurazione, permessi di residenza o di soggiorno, sicurezza sociale, alloggio e qualsiasi altro aspetto pratico, comprese questioni relative al luogo di lavoro attraverso meccanismi come il tutoraggio e il mentoring, e dovrebbe fungere da punto di contatto per ottenere assistenza permanente. Valorizzazione e modalità di gestione della borsa L organismo proponente deve informare il potenziale partecipante sull entità della borsa e quali coperture prevede, sulle modalità di erogazione e su eventuali vincoli rispetto alle scadenze e al saldo della stessa. Tutti questi aspetti dovranno essere preventivamente esplicitati nel bando di selezione e, successivamente, nel contratto tra proponente e partecipante. L'organismo proponente non è necessariamente l'unico attore deputato alla diffusione delle informazioni, infatti, può avvalersi di eventuali strutture d'invio collegate o partner deputati a tale scopo. I mezzi e le modalità per contattare i potenziali partecipanti possono svilupparsi su vari canali: elettronico (siti web), programmi radio/video, cartaceo (riviste, giornali, locandine) e canali "istituzionali"

15 ad esempio Centri per l Impiego, Informagiovani. Assai utile può risultare l'organizzazione di giornate informative in cui verranno date al pubblico (potenziale partecipante) informazioni specifiche sull'offerta dei tirocini, in tali occasioni si avrà l'opportunità di esplicitare in maniera chiara gli obiettivi formativi del progetto e sondare l'interesse dei partecipanti rispetto ai personali obiettivi formativi e professionali. Selezione In questa fase l organismo proponente attua un'attività tesa a scegliere il soggetto che tra gli altri risulta maggiormente idoneo a svolgere il tirocinio previsto, in virtù delle conoscenze, competenze e delle motivazioni che possiede. Il proponente deve confrontare questi aspetti con i requisiti che ritiene fondamentali per una soddisfacente riuscita dell'esperienza all'estero. A monte dell'attività di selezione vi è un'azione di reclutamento, ossia la ricerca di candidati potenzialmente idonei. Una corretta attività di reclutamento costituisce già una prima cernita dei candidati in modo che si presentino alla selezione vera e propria solo quei soggetti che si ritiene abbiano le motivazioni e i requisiti adatti. A tal scopo risultano assai utili le giornate informative e conoscitive descritte precedentemente. Criteri Il primo passo nell'implementare un'attività di selezione è la stesura di un profilo del candidato ideale. In tale descrizione possono rientrare dei criteri di accesso selettivi (ad esempio: pari opportunità, basso reddito, scarsa spendibilità professionale, persone con bisogni specifici), ma le principali aree di interesse che si devono indagare sono sostanzialmente: conoscenze; capacità; motivazioni;

16 Le conoscenze sono l'insieme strutturato del sapere acquisito e sviluppato dalla persona anche attraverso l'esperienza. In quest'ambito possono rientrare il livello linguistico di accesso (da prendere in considerazione eventuali certificazioni riconosciute da enti deputati: First Certificate, TOEFL, ecc.) o le esperienze maturate dal candidato (screening del CV). Le capacità sono l'insieme dei comportamenti sviluppati nel tempo che la persona possiede e può attuare. Si possono distinguere capacità di apprendimento, cambiamento, capacità gestionali, relazionali, capacità relative alla sfera emotiva (gestione dello stress, resistenza alla frustrazione, ecc.). Per la loro valutazione si può ricorrere a simulazioni di situazioni che i soggetti potrebbero dover affrontare. Le motivazioni rappresentano ciò per cui il candidato è disposto ad impegnarsi, i suoi interessi, i suoi atteggiamenti verso l'esperienza formativa. Sono gli aspetti più complessi da valutare in sede di un colloquio selettivo. Modalità L'organismo proponente, una volta stabiliti i criteri di selezione, potrà avvalersi della collaborazione dei propri partner (locali ed esteri) per procedere alla selezione e alla stesura della graduatoria finale dei candidati. Le tecniche normalmente utilizzate dai proponenti negli anni passati sono varie ma riconducibili a quattro categorie: Esame dei Curricula ; test; colloqui; simulazioni; L esame dei curricula può essere utilizzato dalla commissione esaminatrice sia per snellire il numero dei candidati che non presentino determinate caratteristiche, sia per attribuire loro dei punteggi iniziali che andranno poi ad influire sulla valutazione finale, ad esempio attribuendo maggior punteggio a determinati titoli o attestati

17 conseguiti o a precedenti esperienze formative (volontariato, lavori saltuari, ecc). L'utilizzo dei test è utile per sondare le conoscenze linguistiche del candidato, e lo si può abbinare a colloqui in lingua effettuati da specialisti o dagli enti ospitanti stessi (anche telefonici). La scelta dei colloqui (singoli o di gruppo) come mezzo di selezione è normalmente volto ad indagare gli aspetti motivazionali che coinvolgono il candidato nello scegliere questa offerta formativa. Si potrà dare priorità a quei soggetti che dimostrino di sapere capitalizzare la propria esperienza all'estero come ulteriore investimento formativo in prospettiva della futura ricerca di un lavoro, che dimostrino le potenzialità di adattamento e flessibilità. Le simulazioni anch'esse di gruppo o singole vanno a ricreare situazioni a cui il candidato dovrà far fronte. Questo permetterà alla commissione selezionatrice di valutare le capacità di risposta del soggetto di fronte allo stress o al lavoro di gruppo con persone che non conosce, alle capacità di adattamento e apprendimento o di risoluzione di un problema. LE ATTIVITA PREPARATORIE E SUPPORTO PRATICO L azione di Mobilità permette ai giovani di affacciarsi all Europa vivendo un esperienza interculturale ricca di incontri che rafforzeranno la possibilità d impiego attraverso la scoperta di nuovi metodi e tecniche professionali in un azienda e ambiente differente da quello di origine. La mobilità permette, inoltre, di conoscere nuove culture, di sviluppare e rafforzare il concetto di cittadinanza europea e di sentirsi cittadino europeo ma anche di accrescere l autonomia e la stima di se stessi. Pertanto un tirocinio si prefigge i seguenti obiettivi coerenti con quanto stabilito dalla decisione 1720/2006/CE : mettere in pratica le competenze e le conoscenze acquisite durante l educazione e la formazione accademica o la propria esperienza lavorativa; acquisire nuove competenze e conoscenze; apprendere e conoscere il funzionamento di un impresa e un luogo di lavoro;

18 costituire una prima esperienza professionale utile al futuro inserimento sul mercato del lavoro; costituire una ulteriore esperienza professionale per migliorare la propria posizione lavorativa; Inoltre serve anche : ad apprendere altre tecniche, altri usi e costumi del paese ospitante; mettere in pratica le proprie competenze linguistiche e migliorarle; acquisire le competenze interculturali sul piano relazionale, dell organizzazione del lavoro, del funzionamento delle aziende; testare il proprio progetto di carriera professionale nazionale o internazionale; creare una rete di contatti nel paese ospitante; conoscere meglio un paese e una regione. Va da se che la preparazione linguistica, pedagogica e culturale gioca un ruolo importante e per questo è considerata un criterio di qualità all interno di un azione di mobilità. Obiettivo principale delle attività preparatorie è quella di facilitare l inserimento dei partecipanti nel contesto lavorativo del paese di accoglienza, approfondendo le competenze comunicative in previsione dell utilizzo professionalizzante della lingua nel contesto aziendale. Affinché l esperienza del Programma settoriale Leonardo da Vinci si svolga nelle migliori condizioni si consiglia di svolgere le attività preparatorie in due tempi, prima del tirocinio, con una preparazione multidisciplinare comprendente diversi aspetti di un tirocinio all estero, e durante lo stesso approfondendo il bagaglio linguistico e partecipando ad attività culturali. Preparazione Linguistica e Pedagogica La preparazione ex ante è necessaria per: acquisire un bagaglio linguistico originario e della microlingua settoriale al fine di garantire una buona capacità lavorativa;

19 individuare i diversi aspetti di uno tirocinio all estero; a sviluppare le capacità di comunicazione; migliorare l attitudine a saper risolvere situazioni di vita quotidiana. I contenuti di tipo linguistico avvengono con un introduzione alle modalità di comunicazione aziendale ed un potenziamento delle competenze comunicative ai fini della socializzazione; quelli di tipo orientativo, con la simulazione di un colloquio, la preparazione all inserimento in azienda, la presentazione del mercato del lavoro del paese di accoglienza e la ricognizione delle differenze interculturali che regolano il lavoro all estero per un tirocinante. La preparazione in itinere è indispensabile per seguire dei corsi di lingua effettuati da insegnanti del posto per arricchire la formazione linguistica ricevuta nel paese di origine. Preparazione Culturale Con la preparazione culturale si trasferiscono al partecipante le informazioni necessarie : a conoscere i principali usi e costumi relativi al paese ospitante; a vivere e a lavorare in un ambiente interculturale. Lo scopo della preparazione culturale deve essere quello di garantire una piena integrazione nel paese ospitante, pertanto avrà una ricaduta sul partecipante : a breve termine, in quanto i partecipanti devono ricevere informazioni sul paese ospitante, a lungo termine, in quanto hanno bisogno di orientamenti su come vivere e lavorare in un ambiente interculturale. La preparazione professionale deve consentire ai partecipanti che svolgono il tirocinio di individuare il più accuratamente possibile le differenze nell'impostazione e nei contenuti della formazione che ricevono rispetto a quella che riceverebbero nel paese di origin. In tal modo potranno analizzare meglio questi aspetti e trarne beneficio. I trasferimenti di conoscenze risulteranno notevolmente agevolati.

20 IL CONTENUTO FORMATIVO Il piano della formazione viene costruito a partire dalle indicazioni desunte dall analisi dei fabbisogni. Esso ha la funzione di tradurre i fabbisogni in programmi d intervento. Il contenuto formativo deve essere concordato tra l ente proponente, i partner, il partecipante e deve corrispondere agli obiettivi del Programma settoriale Leonardo da Vinci. La spinta data dall idea progettuale del proponente deve portare al dialogo tra partner mittente e ospitante: dialogo che vedrà impegnati gli attori prima della presentazione della candidatura affinchè il contenuto formativo sia ben definito rispetto gli obiettivi, i contenuti, le fasi operative ed i risultati che dovrà produrre. Gli elementi della formazione contribuiranno allo sviluppo delle risorse umane che permetteranno alle imprese ed ai partecipanti di approfittare dei mutamenti teconologici, metodologici e sociali, sempre più rapidi, anziché subirli. Si delineerà un contenuto formativo che porterà ai partecipanti nuove competenze, implementerà le competenze di base, favorirà la transizione dal mondo accademico al mondo del lavoro o permetterà il miglioramento della posizione lavorativa. La descrizione del piano formativo dovrà contenere alcuni elementi essenziali quali: il settore e profilo professionale; l area di inserimento; le mansioni; l orario di presenza; la durata dell esperienza; gli obiettivi professionali da raggiungere; le modalità e gli strumenti di monitoraggio; l assistenza di un tutor aziendale e di un mentoring.

LEONARDO DA VINCI Formazione professionale Scheda riassuntiva

LEONARDO DA VINCI Formazione professionale Scheda riassuntiva LEONARDO DA VINCI Formazione professionale Scheda riassuntiva Descrizione generale Il Programma Leonardo da Vinci si propone di collegare le politiche alle pratiche nel campo dell istruzione e formazione

Dettagli

LA MOBILITÀ NEL PROGRAMMA SETTORIALE LEONARDO DA VINCI

LA MOBILITÀ NEL PROGRAMMA SETTORIALE LEONARDO DA VINCI LA DIVERSITA LINGUISTICA COME FATTORE DI COESIONE IN EUROPA Assisi, 17 febbraio 2012 LA MOBILITÀ NEL PROGRAMMA SETTORIALE LEONARDO DA VINCI Relatore: Laura Borlone la mobilità transnazionale è un periodo

Dettagli

SERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO

SERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO SERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO CHE COS È È un programma di mobilità che permette ai giovani di impegnarsi nel volontariato in un paese diverso da quello di residenza per un periodo non superiore ai 12 mesi.

Dettagli

Commissione Europea Formazione in servizio per il personale impegnato nell educazione degli adulti GRUNDTVIG Programma di apprendimento permanente

Commissione Europea Formazione in servizio per il personale impegnato nell educazione degli adulti GRUNDTVIG Programma di apprendimento permanente Commissione Europea Formazione in servizio per il personale impegnato nell educazione degli adulti GRUNDTVIG Programma di apprendimento permanente Questa azione sostiene la partecipazione del personale

Dettagli

Unità Formativa 13.1: Principi per la costruzione e l implementazione del budget

Unità Formativa 13.1: Principi per la costruzione e l implementazione del budget Unità Formativa 13.1: Principi per la costruzione e l implementazione del budget La Commissione UE, nel varare il Lifelong Learning Programme, ha stabilito anche una serie di disposizioni finanziarie generali

Dettagli

Gestione diretta: I programmi comunitari

Gestione diretta: I programmi comunitari Gestione diretta: I programmi comunitari Modalità Strumenti Gestione diretta Programmi UE a finanziamento diretto IPA ENI 4 Strumenti geografici PI DCI Assistenza esterna EIDHR 3 Strumenti tematici IfS

Dettagli

PROGETTI SERVIZIO CIVILE GIOINVOLO

PROGETTI SERVIZIO CIVILE GIOINVOLO BANDO SERVIZIO CIVILE GIOINVOLO ANNO 2009 42 1. I progetti 1. L idea nasce dalla consapevolezza che il Servizio Civile Nazionale rappresenta per molti giovani una significativa opportunità di crescita

Dettagli

MOBILITÀ INTERNAZIONALE PER STUDIO

MOBILITÀ INTERNAZIONALE PER STUDIO MOBILITÀ INTERNAZIONALE PER STUDIO MOBILITÀ INTERNAZIONALE PER STUDIO Fin dalla sua istituzione l Università Iuav di Venezia ha sviluppato le sue attività accademiche in ambito internazionale con l intento

Dettagli

Anno Accademico 2005/2006. 3 Corso di perfezionamento. Gestione di organizzazioni non profit e Progettazione sociale.

Anno Accademico 2005/2006. 3 Corso di perfezionamento. Gestione di organizzazioni non profit e Progettazione sociale. Università degli Studi di Bergamo Centro Servizi del Volontariato Anno Accademico 2005/2006 3 Corso di perfezionamento Gestione di organizzazioni non profit e Progettazione sociale Presentazione Giunto

Dettagli

I Tirocini nella Cooperazione Sociale Trentina. Tirocini formativi del Master in Gestione di Imprese Sociali

I Tirocini nella Cooperazione Sociale Trentina. Tirocini formativi del Master in Gestione di Imprese Sociali I Tirocini nella Cooperazione Sociale Trentina Tirocini formativi del Master in Gestione di Imprese Sociali Premessa Con. Solida ed Euricse condividono un approccio e un metodo per la realizzazione ed

Dettagli

Che cos'è l'ecvet. L'operatore socio-sanitario in prospettiva europea. Bari, 23 Aprile 2012 Sala Convegni ACLI Provinciali - Via De Bellis, 37

Che cos'è l'ecvet. L'operatore socio-sanitario in prospettiva europea. Bari, 23 Aprile 2012 Sala Convegni ACLI Provinciali - Via De Bellis, 37 L'operatore socio-sanitario in prospettiva europea Bari, 23 Aprile 2012 Sala Convegni ACLI Provinciali - Via De Bellis, 37 Che cos'è l'ecvet Lorenzo Liguoro Kairos S.p.A. Consulenza e Formazione www.kairos-consulting.com

Dettagli

GESTIONE DELLE RISORSE UMANE

GESTIONE DELLE RISORSE UMANE Titolo del pag. 1 di 6 Titolo del I N D I C E 1. SCOPO 2. GENERALITÀ 3. CAMPO DI APPLICAZIONE 4. LISTA DI DISTRIBUZIONE 5. DETERMINAZIONE DEL FABBISOGNO 6. SELEZIONE DEL PERSONALE 7. ITER DI INSERIMENTO

Dettagli

REGOLAMENTO PER GLI STAGE

REGOLAMENTO PER GLI STAGE REGOLAMENTO PER GLI STAGE emanato con D.R. n. 5146 del 2000, successivamente modificato con D.R. n. 9 del 16 gennaio 2007 e D.R. n. 198 del 29 novembre 2011 1/5 ART. 1 Ambito di applicazione 1.1 Il presente

Dettagli

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

newsletter N.4 Dicembre 2013 Erasmus+ il nuovo programma integrato per l istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport.

newsletter N.4 Dicembre 2013 Erasmus+ il nuovo programma integrato per l istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport. newsletter N.4 Dicembre 2013 Questo numero è stato realizzato da: Franca Fiacco ISFOL Agenzia Nazionale LLP Programma settoriale Leonardo da Vinci Erasmus+ il nuovo programma integrato per l istruzione,

Dettagli

PROGRAMMA ICO INTERVENTI COORDINATI PER L OCCUPAZIONE. Avviso pubblico per le imprese nei settori Agroalimentare, ICT e Nautico

PROGRAMMA ICO INTERVENTI COORDINATI PER L OCCUPAZIONE. Avviso pubblico per le imprese nei settori Agroalimentare, ICT e Nautico PROGRAMMA ICO INTERVENTI COORDINATI PER L OCCUPAZIONE Avviso pubblico per le imprese nei settori Agroalimentare, ICT e Nautico PROGRAMMA ICO INTERVENTI COORDINATI PER L OCCUPAZIONE AVVISO PUBBLICO PER

Dettagli

Autore: Luca Masi Versione: 8/3/2012. Capire le caratteristiche di un bando e valutare se preparare il progetto: appunti, domande e riflessioni.

Autore: Luca Masi Versione: 8/3/2012. Capire le caratteristiche di un bando e valutare se preparare il progetto: appunti, domande e riflessioni. LEGGERE UN BANDO DI FINANZIAMENTO PER LE ORGANIZZAZIONI NON PROFIT Capire le caratteristiche di un bando e valutare se preparare il progetto: appunti, domande e riflessioni. Data di scadenza Ho il tempo

Dettagli

IL PORTAFOGLIO EUROPASS PER LA TRASPARENZA E LA MOBILITÀ. Luogo Presentazione: Verona Autore: Silvia Lotito Data: 27 novembre 2015

IL PORTAFOGLIO EUROPASS PER LA TRASPARENZA E LA MOBILITÀ. Luogo Presentazione: Verona Autore: Silvia Lotito Data: 27 novembre 2015 IL PORTAFOGLIO EUROPASS PER LA TRASPARENZA E LA MOBILITÀ Luogo Presentazione: Verona Autore: Silvia Lotito Data: 27 novembre 2015 Muoversi in Europa La mobilità transnazionale è considerata da oltre un

Dettagli

PROGETTO DI POLITICHE ATTIVE SUL LAVORO a valere sull UPB 2.1.4.2.70.CAP.908 della Regione Lombardia

PROGETTO DI POLITICHE ATTIVE SUL LAVORO a valere sull UPB 2.1.4.2.70.CAP.908 della Regione Lombardia PROVINCIA DI SONDRIO PROGETTO DI POLITICHE ATTIVE SUL LAVORO a valere sull UPB 2.1.4.2.70.CAP.908 della Regione Lombardia Radar dalla conoscenza allo sviluppo delle politiche attive del lavoro PROGETTAZIONE

Dettagli

Il contributo del Programma Leonardo da Vinci al Lifelong Learning e le prospettive per la nuova fase di programmazione

Il contributo del Programma Leonardo da Vinci al Lifelong Learning e le prospettive per la nuova fase di programmazione From the Lifelong Learnig Programme to Erasmus for All Investing in high quality education and training Istituto di Istruzione Superiore Crescenzi Pacinotti di Bologna 24 maggio 2013 Il contributo del

Dettagli

Università degli Studi di Perugia SERVIZIO JOB PLACEMENT

Università degli Studi di Perugia SERVIZIO JOB PLACEMENT Nominativo del tirocinante nato a il residente in codice fiscale PROGETTO FORMATIVO (rif. Convenzione n. stipulata in data ) Attuale condizione (barrare la casella possibilità di doppia scelta): studente

Dettagli

Alternanza scuola lavoro: che cosa significa

Alternanza scuola lavoro: che cosa significa Alternanza scuola lavoro: che cosa significa È una modalità didattica realizzata in collaborazione fra scuole e imprese per offrire ai giovani competenze spendibili nel mercato del lavoro e favorire l

Dettagli

BANDO LAVORO & INCLUSIONE SOCIALE Favorire l inserimento lavorativo, in forma stabile e qualificata, di persone emarginate e svantaggiate

BANDO LAVORO & INCLUSIONE SOCIALE Favorire l inserimento lavorativo, in forma stabile e qualificata, di persone emarginate e svantaggiate BANDO LAVORO & INCLUSIONE SOCIALE Favorire l inserimento lavorativo, in forma stabile e qualificata, di persone emarginate e svantaggiate Il contesto L emarginazione sociale è un fenomeno che affligge

Dettagli

Articolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità)

Articolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità) UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E MANAGEMENT REGOLAMENTO DEL TIROCINIO FORMATIVO E DI ORIENTAMENTO (approvato nel Consiglio di Dipartimento del 19 febbraio 2014) Articolo 1 (Definizione

Dettagli

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca IL DIRETTORE GENERALE VISTA la legge 18 dicembre 1997, n. 440, recante istituzione

Dettagli

POAT. Europa per i Cittadini. Presentare una proposta di progetto. Comune di Agrigento Giovedì 14 Maggio 2015

POAT. Europa per i Cittadini. Presentare una proposta di progetto. Comune di Agrigento Giovedì 14 Maggio 2015 POAT PROGETTO OPERATIVO DI ASSISTENZA TECNICA ALLE REGIONI DELL OBIETTIVO CONVERGENZA Linea 3 - Ambito 1 Azioni a supporto della partecipazione ai programmi comunitari a gestione diretta e al lavoro in

Dettagli

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO CONNESSA ALLE ATTIVITA DI SOSTEGNO

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO CONNESSA ALLE ATTIVITA DI SOSTEGNO ALTERNANZA SCUOLA LAVORO CONNESSA ALLE ATTIVITA DI SOSTEGNO PREMESSA Con il presente progetto il nostro istituto vuole offrire agli allievi certificati L.104 del 1992 (sia per gli alunni che intraprendono

Dettagli

VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola

VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola Premessa VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola progetto sperimentale per individuare criteri, strumenti e metodologie per la valutazione delle scuole e dei dirigenti scolastici Le precedenti sperimentazioni

Dettagli

REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO

REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO 1 REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO Partenariato del Programma Operativo FESR Basilicata 2014-2020 (art. 5 Regolamento UE n. 1303/2/13; Regolamento Delegato (UE) n. 240/2014; D.G.R. n. 906 del 21 luglio 2014)

Dettagli

Area Disabilita. Assistenza scolastica per l autonomia e la comunicazione dei disabili LIVEAS

Area Disabilita. Assistenza scolastica per l autonomia e la comunicazione dei disabili LIVEAS Area Disabilita Num. Scheda 1 TITOLO AZIONE o o Assistenza scolastica per l autonomia e la comunicazione dei disabili LIVEAS OBIETTIVI Come recita l articolo 12 della legge 104/92, scopo generale dell

Dettagli

Lifelong Learning Programme - Programma di apprendimento permanente

Lifelong Learning Programme - Programma di apprendimento permanente Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Il trattato UE Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Articolo 149 Contribuire allo sviluppo della qualità dell istruzione

Dettagli

Comune di Nuoro DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE. Settore AA.GG. e Personale. Ufficio Formazione

Comune di Nuoro DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE. Settore AA.GG. e Personale. Ufficio Formazione Comune di Nuoro Settore AA.GG. e Personale Ufficio Formazione DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE Ultimo aggiornamento settembre 2008 Art. 1 (Oggetto e finalità) 1. Le disposizioni contenute

Dettagli

PIANIFICAZIONE DELLA FORMAZIONE: processi, attori e strumenti

PIANIFICAZIONE DELLA FORMAZIONE: processi, attori e strumenti PIANIFICAZIONE DELLA FORMAZIONE: processi, attori e strumenti Dott.ssa Patrizia Castelli Premessa: Il processo di pianificazione della formazione nasce dall esigenza di sviluppare le competenze e le conoscenze

Dettagli

BANDO. Progetti di formazione per il volontariato

BANDO. Progetti di formazione per il volontariato BANDO Progetti di formazione per il volontariato Anno 2016 1. Chi può presentare I progetti possono essere presentati da tutte le associazioni di volontariato con sede legale nel territorio della regione

Dettagli

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104

Dettagli

Linee guida per le Scuole 2.0

Linee guida per le Scuole 2.0 Linee guida per le Scuole 2.0 Premesse Il progetto Scuole 2.0 ha fra i suoi obiettivi principali quello di sperimentare e analizzare, in un numero limitato e controllabile di casi, come l introduzione

Dettagli

LIFELONG LEARNING PROGRAMME. Il Programma d'azione comunitaria nel campo dell'apprendimento

LIFELONG LEARNING PROGRAMME. Il Programma d'azione comunitaria nel campo dell'apprendimento LIFELONG LEARNING PROGRAMME Il Programma d'azione comunitaria nel campo dell'apprendimento permanente, o Lifelong Learning Programme (LLP), è stato istituito con decisione del Parlamento europeo e del

Dettagli

MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO Liceo Statale James Joyce

MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO Liceo Statale James Joyce Premessa (SCAMBI EDUCATIVI INDIVIDUALI) ESPERIENZE EDUCATIVE ALL ESTERO Le norme che regolano le Esperienze educative all Estero (gli scambi scolastici) sono poche e, in ogni caso, la premessa da tener

Dettagli

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007 Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,

Dettagli

Master in Europrogettazione

Master in Europrogettazione Master in Europrogettazione Marzo Aprile 2013 4 Edizione Milano Bruxelles Due moduli in Italia* e uno a Bruxelles con consegna dell attestato finale di partecipazione Basato sulle linee guida di Europa

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1

Dettagli

MOBILITA INTERNAZIONALE DEGLI STUDENTI

MOBILITA INTERNAZIONALE DEGLI STUDENTI MOBILITA INTERNAZIONALE DEGLI STUDENTI L istituzione scolastica Polo Valboite, nell intento di favorire l educazione interculturale e nella convizione che gli scambi internazionali rappresentino una risorsa

Dettagli

Master in Europrogettazione

Master in Europrogettazione Master in Europrogettazione DICEMBRE 2012 FEBBRAIO 2013 Milano Lecce Bruxelles Vuoi capire cosa significa Europrogettista? Vuoi essere in grado di presentare un progetto alla Commissione Europea? Due moduli

Dettagli

Erice è. con i diversamente abili: un percorso che continua PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA PER I SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI

Erice è. con i diversamente abili: un percorso che continua PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA PER I SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI Erice è. con i diversamente abili: un percorso che continua PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA PER I SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI PREMESSA L art. 3, II comma della Costituzione Italiana recita: è compito

Dettagli

SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA

SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA 1) Ente proponente il progetto: Cooperativa Sociale Studio e Progetto 2 2) Codice di accreditamento: NZ03328, 3) Albo e classe di

Dettagli

ALLEGATO B. D.I. n. 436/2000 artt. 1 e 4 I PERCORSI FORMATIVI PER ADULTI OCCUPATI

ALLEGATO B. D.I. n. 436/2000 artt. 1 e 4 I PERCORSI FORMATIVI PER ADULTI OCCUPATI ALLEGATO B D.I. n. 436/2000 artt. 1 e 4 I PERCORSI FORMATIVI PER ADULTI OCCUPATI 2 I PERCORSI FORMATIVI PER ADULTI OCCUPATI Le caratteristiche strutturali dei percorsi dell IFTS (modularità, unità capitalizzabili,

Dettagli

Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE

Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE Introduzione Il progetto W.In D. (Women In Development) si inserisce nelle attività previste e finanziate

Dettagli

BANDO. per le associazioni socie del Cesvot. per la presentazione. di progetti di formazione per il volontariato ANNO 2015

BANDO. per le associazioni socie del Cesvot. per la presentazione. di progetti di formazione per il volontariato ANNO 2015 BANDO per le associazioni socie del Cesvot per la presentazione di progetti di formazione per il volontariato ANNO 2015 volontariato ANNO 2015 Pagina 1 1. Chi può presentare Hanno diritto a presentare

Dettagli

Partecipare all organizzazione di convegni ed eventi

Partecipare all organizzazione di convegni ed eventi Area di Riferimento 1 Gestione POF Riscrittura del POF alla luce delle innovazioni normative e dei bisogni formativi attuali, sia interni che del territorio Monitoraggio in itinere dell attuazione del

Dettagli

COME COMPILARE IL MODELLO DI DOMANDA PER L AMMISSIONE AI FINANZIAMENTI

COME COMPILARE IL MODELLO DI DOMANDA PER L AMMISSIONE AI FINANZIAMENTI COME COMPILARE IL MODELLO DI DOMANDA PER L AMMISSIONE AI FINANZIAMENTI Di seguito si riportano alcune indicazioni per la corretta compilazione del Modello di domanda allegato. La sezione Dati relativi

Dettagli

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE un PROTOCOLLO D INTESA tra CONSIGLIERA PARITÀ PROVINCIALE DONNE

Dettagli

I.I.S. F. Brunelleschi - L. Da Vinci Istituto Tecnico per Geometri "F. Brunelleschi" Corso Serale SIRIO Frosinone A.S. 2012-2013

I.I.S. F. Brunelleschi - L. Da Vinci Istituto Tecnico per Geometri F. Brunelleschi Corso Serale SIRIO Frosinone A.S. 2012-2013 I.I.S. F. Brunelleschi - L. Da Vinci Istituto Tecnico per Geometri "F. Brunelleschi" Corso Serale SIRIO Frosinone A.S. 2012-2013 PRESENTAZIONE DEL CORSO SERALE PROGETTO SIRIO Il CORSO SERALE A partire

Dettagli

Seminario di disseminazione e formazione Erasmus+ I.I.S. De Sanctis- Deledda 21 gennaio 2016

Seminario di disseminazione e formazione Erasmus+ I.I.S. De Sanctis- Deledda 21 gennaio 2016 H Seminario di disseminazione e formazione Erasmus+ I.I.S. De Sanctis- Deledda 21 gennaio 2016 CARATTERISTICHE DEL PROGETTO KA1 COMENIUS ERASMUS + APPROCCIO INDIVIDUALE APPROCCIO ISTITUZIONALE DIVERSE

Dettagli

BANDO PIANO GIOVANI DI ZONA 2015

BANDO PIANO GIOVANI DI ZONA 2015 Comune di Civezzano Comune di Baselga di Pinè Comune di Bedollo Comune di Fornace BANDO PIANO GIOVANI DI ZONA 2015 Raccolta proposte di progetto 1. OGGETTO DEL BANDO Il Piano Giovani di Zona dei Comuni

Dettagli

POLITICA DI COESIONE 2014-2020

POLITICA DI COESIONE 2014-2020 INVESTIMENTO TERRITORIALE INTEGRATO POLITICA DI COESIONE 2014-2020 A dicembre 2013, il Consiglio dell Unione europea ha formalmente adottato le nuove normative e le leggi che regolano il ciclo successivo

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE VALORE P.A.

CORSO DI FORMAZIONE VALORE P.A. Direzione centrale Credito e Welfare CORSO DI FORMAZIONE VALORE P.A. TITOLO Fondi comunitari e loro utilizzazione AREA GIURIDICA-ECONOMICA Direttore/ coordinatore Didattico scientifico Faculty interna

Dettagli

REGOLAMENTO. (a completamento di quanto indicato nello statuto associativo) ITALA Motore di Impresa 1 - FINALITA DEL REGOLAMENTO

REGOLAMENTO. (a completamento di quanto indicato nello statuto associativo) ITALA Motore di Impresa 1 - FINALITA DEL REGOLAMENTO REGOLAMENTO (a completamento di quanto indicato nello statuto associativo) 1 - FINALITA DEL REGOLAMENTO 1.1 Il presente regolamento si propone di organizzare l operatività di ITALA MOTORE D IMPRESA nell

Dettagli

Preso atto che la somma da destinare alla formazione prevista nel bilancio di previsione dell Unione, è pari a 9.600,00 per l anno 2014;

Preso atto che la somma da destinare alla formazione prevista nel bilancio di previsione dell Unione, è pari a 9.600,00 per l anno 2014; Richiamate le delibera del Cda n. 20 del 30/12/2010 e dell Assemblea n. 5 del 13/06/2013 con le quali si recepisce il trasferimento all Unione dei Comuni il servizio per la gestione in forma associata

Dettagli

Programma Gioventù in Azione. Il Servizio Volontario Europeo

Programma Gioventù in Azione. Il Servizio Volontario Europeo Programma Gioventù in Azione Il Servizio Volontario Europeo FASE 1 : ACCREDITAMENTO DELL ORGANIZZAZIONE FASE 2 : PROGETTO SVE COSA E L ACCREDITAMENTO Un procedimento che consente di verificare se le organizzazioni

Dettagli

FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI CUNEO BANDO RICERCA SCIENTIFICA 2015 SEZIONE RICERCA MEDICA

FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI CUNEO BANDO RICERCA SCIENTIFICA 2015 SEZIONE RICERCA MEDICA SEZIONE RICERCA MEDICA 2015 INDICE Obiettivo... 3 Oggetto... 3 Durata dei progetti... 3 Enti ammissibili... 3 Partnership e rete... 3 Modalità di presentazione delle domande... 4 Contributo e cofinanziamento...

Dettagli

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Le organizzazioni di volontariato ritengono essenziale la legalità e la trasparenza in tutta la loro attività e particolarmente nella raccolta e nell uso corretto

Dettagli

Presentazione Formazione Professionale

Presentazione Formazione Professionale Presentazione Formazione Professionale Adecco Training Adecco Training è la società del gruppo Adecco che si occupa di pianificare, organizzare e realizzare progetti formativi che possono coinvolgere lavoratori

Dettagli

Allegato A) al capitolato speciale d appalto. Standard dei servizi di orientamento e accompagnamento al lavoro

Allegato A) al capitolato speciale d appalto. Standard dei servizi di orientamento e accompagnamento al lavoro Allegato A) al capitolato speciale d appalto Standard dei servizi di orientamento e accompagnamento al lavoro SERVIZIO/AZIONE OBIETTIVI ATTIVITÀ Informazione orientativa (Macro intervento 1) Raccogliere

Dettagli

TITOLO II ACCESSO AI FONDI PER LA MOBILITA

TITOLO II ACCESSO AI FONDI PER LA MOBILITA REGOLAMENTO D ATENEO PER LA STIPULA DEGLI ACCORDI INTERNAZIONALI E L ACCESSO AI FONDI PER LA MOBILITA Art. 1 Oggetto 1. Il presente Regolamento disciplina le modalità di stipula degli accordi internazionali

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

- Corso introduttivo alla comunicazione interculturale, all associazionismo e politiche giovanili dell Unione Europea

- Corso introduttivo alla comunicazione interculturale, all associazionismo e politiche giovanili dell Unione Europea Percorsi di educazione non formale all Europa: - Corso introduttivo alla comunicazione interculturale, all associazionismo e politiche giovanili dell Unione Europea - Progettazione e realizzazione di uno

Dettagli

Piano di Zona 2010-2012

Piano di Zona 2010-2012 AREA INCLUSIONE SOCIALE PER SOGGETTI APPARTENENTI ALLE FASCE DEBOLI CODICE - IS - COD. AZIONE PAG IS 1 ITINERARIO LAVORO - Tirocini Formativi-Lavorativi per Adulti e Giovani svantaggiati 277 20 NUMERO

Dettagli

Glossario ANG. Apprendimento non formale: Youthpass:

Glossario ANG. Apprendimento non formale: Youthpass: Glossario ANG Apprendimento non formale: è l'apprendimento connesso ad attività pianificate ma non esplicitamente progettate come apprendimento (quello che non è erogato da una istituzione formativa e

Dettagli

Finanziamenti per i gemellaggi Lecce, 14 ottobre 2011. Dott.ssa Rita Sassu ECP Europe for Citizens Point

Finanziamenti per i gemellaggi Lecce, 14 ottobre 2011. Dott.ssa Rita Sassu ECP Europe for Citizens Point Finanziamenti per i gemellaggi Lecce, 14 ottobre 2011 Dott.ssa Rita Sassu ECP Europe for Citizens Point Come preparare un buon progetto Idoneità dell applicant e dei parnter Validità della rete di partenariato

Dettagli

Schema metodologico per la valutazione del personale del comparto addetto agli uffici di diretta collaborazione

Schema metodologico per la valutazione del personale del comparto addetto agli uffici di diretta collaborazione Schema metodologico per la valutazione del personale del comparto addetto agli uffici di diretta collaborazione Sommario Premessa... 2 1. Introduzione... 3 2. Criteri generali della metodologia di valutazione...

Dettagli

SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE

SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE Q.TEAM SRL Società di Gruppo Medilabor HSE Via Curioni, 14 21013 Gallarate (VA) Telefono 0331.781670 Fax 0331.708614 www.gruppomedilabor.com Azienda con Sistema Qualità,

Dettagli

Progetti di azione positiva

Progetti di azione positiva Programma obiettivo 2012 del Comitato Nazionale di Parità per l incremento e la qualificazione dell occupazione femminile, per la creazione, lo sviluppo e il consolidamento di imprese femminili, per la

Dettagli

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo. L 320/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea IT 17.11.2012 REGOLAMENTO (UE) N. 1078/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per il monitoraggio che devono

Dettagli

FORMULARIO PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI FORMATIVI PER LA PARTECIPAZIONE AL GRAN PRIX DELLA FORMAZIONE EDIZIONE N 5 ANNO 2015

FORMULARIO PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI FORMATIVI PER LA PARTECIPAZIONE AL GRAN PRIX DELLA FORMAZIONE EDIZIONE N 5 ANNO 2015 FORMULARIO PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI FORMATIVI PER LA PARTECIPAZIONE AL GRAN PRIX DELLA FORMAZIONE EDIZIONE N 5 ANNO 2015 TITOLO DEL PROGETTO: ENTE/IMPRESA PROPONENTE 1 Alla GIURIA DEL GRAN PRIX

Dettagli

AUDIT. 2. Processo di valutazione

AUDIT. 2. Processo di valutazione AUDIT 2. Processo di valutazione FASE ATTIVITA DESCRIZIONE Inizio dell'audit Inizio dell attività Costituzione del gruppo di valutazione sulla base delle competenze generali e specifiche e dei differenti

Dettagli

SERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO

SERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO SERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO INVITO A PRESENTARE CANDIDATURE 2014 PER PRENDERE PARTE AI PROGETTI DI SERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO PROMOSSI DAL CENTRO EUROPE DIRECT CARREFOUR EUROPEO EMILIA SCADENZA MERCOLEDÌ

Dettagli

Vuole rappresentare un punto di riferimento affidabile in quei delicati momenti di cambiamento e di sviluppo del nuovo.

Vuole rappresentare un punto di riferimento affidabile in quei delicati momenti di cambiamento e di sviluppo del nuovo. MASTER si propone come facilitatore nella costruzione e pianificazione di strategie di medio e lungo termine necessarie ad interagire con gli scenari economici e sociali ad elevato dinamismo. Vuole rappresentare

Dettagli

Export Development Export Development

Export Development Export Development SERVICE PROFILE 2014 Chi siamo L attuale scenario economico nazionale impone alle imprese la necessità di valutare le opportunità di mercato offerte dai mercati internazionali. Sebbene una strategia commerciale

Dettagli

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO ALLEGATO 6 ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO TITOLO DEL PROGETTO: UN MONDO A FORMA DI TE SETTORE e Area di Intervento: Settore: ASSISTENZA Area di intervento 06: Disabili OBIETTIVI DEL PROGETTO: L obiettivo

Dettagli

Europa per i cittadini 2007-2013

Europa per i cittadini 2007-2013 Europa per i cittadini 2007-2013 Il Programma ha come scopo primario la promozione della cittadinanza europea attiva, ovvero il coinvolgimento diretto dei cittadini e delle organizzazioni della società

Dettagli

Provincia di Sondrio I S T R U Z I O N I

Provincia di Sondrio I S T R U Z I O N I Provincia di Sondrio PIANO PROVINCIALE PER L'INSERIMENTO MIRATO AL LAVORO DEI DISABILI DISPOSITIVO FORMAZIONE E TUTORAGGIO INTERNI ALL AZIENDA I S T R U Z I O N I Il dispositivo Formazione e tutoraggio

Dettagli

ALL APPRENDIMENTO NELLA CURA DEGLI ANZIANI

ALL APPRENDIMENTO NELLA CURA DEGLI ANZIANI IQEA: UN PROGET TO PER DARE VALORE ALL APPRENDIMENTO NELLA CURA DEGLI ANZIANI GIANFRANCO MASSA - EXFOR Alcuni temi centrali per il welfare Assicurare qualità dell assistenza basata sulle competenze delle

Dettagli

(Avvisi) PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI COMMISSIONE EUROPEA

(Avvisi) PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI COMMISSIONE EUROPEA C 333/12 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 10.12.2010 V (Avvisi) PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI COMMISSIONE EUROPEA Invito a presentare proposte EAC/57/10 Programma «Gioventù in azione» 2007-2013 (2010/C

Dettagli

A cura di Giorgio Mezzasalma

A cura di Giorgio Mezzasalma GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma

Dettagli

AREA 5. RAPPORTI CON ENTI ESTERNI

AREA 5. RAPPORTI CON ENTI ESTERNI A.S. 2014/2015 AREA 1. REVISIONE E GESTIONE DEL POF REVISIONE E GESTIONE DEL POF ATTIVITA INTERNE PER IL POTENZIAMENTO E AMPLIAMENTO DELL OFFERTA FORMATIVA AREA 2. SERVIZI AL PERSONALE DOCENTE GESTIONE

Dettagli

Il progetto di vita: la funzione del docente

Il progetto di vita: la funzione del docente L orientamento dove essere effettuato considerando le caratteristiche cognitive e comportamentali dell alunno la disabilità le competenze acquisite gli interessi e le predisposizioni personali e non ultimo

Dettagli

Funzione Strumentale n. 1: P.O.F. / Diffusione della cultura della qualità

Funzione Strumentale n. 1: P.O.F. / Diffusione della cultura della qualità Circolare n. 31 del 24/09/2014 Inoltro telematico a fiis00300c@istruzione.it in data 24/09/2014 Pubblicazione sul sito web (sezione Circolari / Comunicazioni DS) in data 24/09/2014 OGGETTO: Presentazione

Dettagli

Allegato 1 CRITERI E MODALITA PER IL FINANZIAMENTO DI PROCESSI DI PARTECIPAZIONE NELL AMBITO DEI PROGETTI DI FUSIONE DI COMUNI.

Allegato 1 CRITERI E MODALITA PER IL FINANZIAMENTO DI PROCESSI DI PARTECIPAZIONE NELL AMBITO DEI PROGETTI DI FUSIONE DI COMUNI. Allegato 1 CRITERI E MODALITA PER IL FINANZIAMENTO DI PROCESSI DI PARTECIPAZIONE NELL AMBITO DEI PROGETTI DI FUSIONE DI COMUNI. 1. BENEFICIARI Potranno accedere ai finanziamenti a sostegno dei processi

Dettagli

Ai Capi Ufficio. e p.c. Al Direttore Amministrativo LORO SEDI. Oggetto: Applicazione dell Iva ai contributi erogati per la realizzazione di progetti.

Ai Capi Ufficio. e p.c. Al Direttore Amministrativo LORO SEDI. Oggetto: Applicazione dell Iva ai contributi erogati per la realizzazione di progetti. Direzione Area Contabile Servizio Affari Fiscali Viale Gallipoli 49-73100 Lecce Tel. 0832/293392 - Fax. 0832/293042 Lecce, lì 18 luglio 2003 Prot. 15971 Ai Direttori dei Centri di Spesa Ai Responsabili

Dettagli

Programma Gioventù in Azione 2007-2013

Programma Gioventù in Azione 2007-2013 Programma Gioventù in Azione 2007-2013 Questionario rivolto agli Enti pubblici, Gruppi informali, Organizzazioni e Giovani partecipanti coinvolti nel Programma GiA in FVG Udine, 30 gennaio 2012 L indagine

Dettagli

REGIONE UMBRIA Bando per la presentazione di proposte progettuali a favore dei giovani in attuazione dell intesa politiche giovanili anno 2015

REGIONE UMBRIA Bando per la presentazione di proposte progettuali a favore dei giovani in attuazione dell intesa politiche giovanili anno 2015 ALLEGATO A REGIONE UMBRIA Bando per la presentazione di proposte progettuali a favore dei giovani in attuazione dell intesa politiche giovanili anno 2015 Aggregazione, Protagonismo, Creatività PREMESSA

Dettagli

Conciliare i tempi di vita e di lavoro dei dipendenti con minori a carico.

Conciliare i tempi di vita e di lavoro dei dipendenti con minori a carico. 1) Titolo del progetto: Baby Parking in Ospedale 2) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): Settore: Educazione e Promozione Culturale Area: E 01 Centri di aggregazione

Dettagli

A.I.N.I. Associazione Imprenditoriale della Nazionalità Italiana Udruga Poduzetnika Talijanske Narodnosti

A.I.N.I. Associazione Imprenditoriale della Nazionalità Italiana Udruga Poduzetnika Talijanske Narodnosti L AINI ( ) è un Associazione di artigiani e di piccole e medie imprese appartenenti ai diversi settori merceologici i cui proprietari sono appartenenti alla Comunità Nazionale Italiana in Croazia (CNI),

Dettagli

Contatto Provincia CPI Visita congiunta CPI / SIL in azienda. sensibilizzazione e di promozione del progetto,

Contatto Provincia CPI Visita congiunta CPI / SIL in azienda. sensibilizzazione e di promozione del progetto, ! "#$%&'()(&&*&"+" Il progetto prevedeva la formazione dei job coach, operatori che svolgono la funzione di mediazione e accompagnamento dei soggetti svantaggiati nel percorso di integrazione lavorativa.

Dettagli

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accogliere e trattenere i volontari in associazione Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accoglienza Ogni volontario dovrebbe fin dal primo incontro con l associazione, potersi sentire accolto e a proprio

Dettagli

REV. 6 PAG. 1/6 MANUALE INFORMATIVO

REV. 6 PAG. 1/6 MANUALE INFORMATIVO REV. 6 PAG. 1/6 MANUALE INFORMATIVO MANUALE INFORMATIVO REV. 6 PAG. 2/6 1 PRESENTAZIONE DEL CONSORZIO Il Consorzio Multisettoriale Piemontese, nuova denominazione del Consorzio Aziende Metalmeccaniche

Dettagli

CORSO DI LAUREA IN BENI ENOGASTRONOMICI D.M. n. 270/2004

CORSO DI LAUREA IN BENI ENOGASTRONOMICI D.M. n. 270/2004 CORSO DI LAUREA IN BENI ENOGASTRONOMICI D.M. n. 270/2004 REGOLAMENTO PER LO SVOLGIMENTO DEL TIROCINIO E DELL ESAME FINALE PER IL CONSEGUIMENTO DEL TITOLO DI STUDIO Art. 1 Ambito di applicazione Il presente

Dettagli

in collaborazione con PROGETTO

in collaborazione con PROGETTO in collaborazione con PROGETTO Edizione 2015-2016 Introduzione La Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo (di seguito abbreviata in Fondazione), persona giuridica privata senza fini di lucro con piena autonomia

Dettagli

LA FORMAZIONE PROFESSIONALE

LA FORMAZIONE PROFESSIONALE LA FORMAZIONE PROFESSIONALE I corsi di formazione professionale permettono di integrare le conoscenze scolastiche o di acquisire nuove conoscenze e competenze in ambiti diversi dall indirizzo di studio

Dettagli