ANALISI DEI BISOGNI DEL TERRITORIO DI RIFERIMENTO DELLA FONDAZIONE

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1 ANALISI DEI BISOGNI DEL TERRITORIO DI RIFERIMENTO DELLA FONDAZIONE Il presente lavoro è stato elaborato dalla Dott.ssa Alessia D Andrea, assegnista di ricerca dell Università Politecnica delle Marche (con borsa finanziata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno). La ricerca è stata svolta con il supporto e la piena collaborazione delle figure professionali operanti presso gli uffici della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno. 1

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3 1. Introduzione Analisi del contesto socio-economico Descrizione del territorio... 9 Analisi morfologica e dimensione territoriale... 9 Numero di comuni e popolazione residente Popolazione suddivisa per età, sesso e stato civile Popolazione straniera residente suddivisa per sesso ed anno di nascita Previsioni demografiche per sesso ed età al Tasso di natalità e tasso di mortalità Indice di dipendenza e indice di vecchiaia Contesto sociale con attenzione alla coesione Indicatori di nuzialità Domande di separazione, separazioni concesse e procedimenti di revisione per rito Separazioni con figli Domande di divorzio e divorzi concessi per rito Divorzi con figli Contesto economico Valore aggiunto pro capite Prodotto interno lordo Consumi finali interni per abitante Redditi da lavoro dipendente Spese per consumi finali delle famiglie Numero forza lavoro Numero occupati Numero di persone in cerca di occupazione 15 anni ed oltre Numero di inattivi Tasso di occupazione, tasso di disoccupazione e tasso di inattività Famiglia e coesione sociale Scuola dell infanzia, scuola primaria, scuola secondaria di primo grado, scuola secondaria di secondo grado Disabilità Indicatori sull università Formazione universitaria (iscritti e laureati) Stato di salute della popolazione Assistenza sanitaria di base Ospedalizzazione per disturbi psichici Incidenza di povertà relativa familiare Famiglie che arrivano a fine mese con difficoltà o grande difficoltà Giudizio sulla condizione economica percepita Difficoltà acquisto beni durevoli Indicatori sulla distribuzione reddito netto familiare Affollamento nell abitazione Frequenza di incontro con gli amici nel tempo libero Svolgimento attività sociali Spese per interventi e servizi sociali Assistenza domiciliare Presidi residenziali socio assistenziali e posti letto nei presidi residenziali socio assistenziali Servizi socio-educativi per la prima infanzia

4 3. Analisi del Terzo Settore Inquadramento generale Le associazioni Le fondazioni Le associazioni di promozione sociale Le cooperative sociali Emergenza sociale e povertà: alcune evidenze Premessa Politiche e servizi sociali: alcuni indicatori Spesa sociale comuni Infanzia Minori fuori dalla famiglia Disabili Emergenza sociale e povertà Indagine presso le Organizzazioni del Terzo Settore Obiettivi e impostazione metodologica I risultati dell indagine Esistenza di reti di collaborazione tra le Organizzazioni del Terzo Settore Settori prioritari di intervento sui quali la Fondazione dovrebbe intervenire Bisogni che necessitano di una priorità di azione e ambiti di intervento Indicazioni su azioni per affrontare l emergenza sociale e sostenere la coesione sociale Focus group con le Organizzazioni del Terzo Settore e interviste dirette ad operatori (assistenti sociali) Note introduttive Le indicazioni emerse nei focus group Interviste agli assistenti sociali Conclusioni

5 1. Introduzione Nel perseguire gli scopi istituzionali la Fondazione opera secondo una procedura che prevede un attenta attività di programmazione ed un continuo dialogo con gli stakeholder del territorio di riferimento. Dopo aver compiuto indagini dei fabbisogni - finalizzate a rilevare le esigenze degli stakeholder la Fondazione definisce le linee programmatiche triennali, sulla base delle quali sono tracciati gli obiettivi annuali e le modalità operative. Al fine della trasparenza e della motivazione delle scelte, il programma pluriennale è preceduto da studi di ricerca sui bisogni del territorio, che possono essere svolti anche con l ausilio di esperti esterni. L Organo di Indirizzo della Fondazione ha deliberato la mission del Piano Pluriennale 2014/2016 Dare valore alla comunità attraverso il Terzo Settore e focalizzare l attenzione sull emergenza sociale. Con riferimento alla predisposizione del Piano Pluriennale 2014/2016 la Fondazione ha promosso lo sviluppo di uno strumento di analisi e di rilevazione dei bisogni di riferimento del territorio locale. La realizzazione del lavoro è avvenuta in collaborazione all Università Politecnica delle Marche. Il tema cardine - oggetto d indagine e di approfondimento, definito dalla Fondazione, è quello della coesione sociale. Volontà della Fondazione è di porre particolare attenzione al sociale per contrastare l emergenza e prevenire le situazioni di disagio. In conformità a tale indirizzo, l analisi è stata svolta mediante l utilizzo di strumenti quantitativi e qualitativi. In particolare la metodologia d indagine ha previsto sia un analisi desk che un analisi empirica. La rilevazione statistica della situazione in atto e le indicazioni che provengono dalla comunità e dalle Organizzazioni che compongono il Terzo Settore (partner privilegiati per la realizzazione degli interventi) hanno guidato la stesura del rapporto. Con riferimento alla provincia di Ascoli Piceno, l indagine desk ha riguardato, prevalentemente, i due aspetti di seguito esposti. La stessa ha consentito di evidenziare i nuovi punti di forza e di debolezza del territorio oggetto d indagine. 5

6 L analisi del contesto socio-economico, in primis, è stata svolta ponendo attenzione ai seguenti aspetti: a. territorio (morfologia, dimensione territoriale, fattori demografici, infrastrutture); b. contesto sociale con attenzione alla coesione (stato civile); c. contesto economico (valore aggiunto; prodotto interno lordo; consumi finali interni; redditi da lavoro dipendente; occupazione/disoccupazione); d. famiglia e coesione sociale (cultura, istruzione, formazione, stato di salute, assistenza sanitaria, disabilità, povertà; integrazione sociale). In secondo, si è svolta un attenta analisi del Terzo Settore, allo scopo di cogliere le peculiarità delle organizzazioni operanti sul territorio e porre in evidenza: a. le diverse tipologie giuridiche, b. i settori d intervento, c. le attività svolte, d. le risorse umane e i volontari impiegati nello svolgimento delle diverse attività, e. i principali bisogni soddisfatti. L indagine empirica è stata realizzata attraverso: predisposizione e somministrazione di un questionario alle Organizzazioni del Terzo Settore per rilevare la tipologia e la dimensione del bisogno e per avere indicazioni circa le proposte d intervento; realizzazione di n. 2 focus group con le Organizzazioni del Terzo Settore (uno per le Associazioni di volontariato suddivise per area geografica e uno per le cooperative sociali) allo scopo di verificare la rispondenza delle indicazioni emerse dalla somministrazione del questionario e di individuare nuovi bisogni non rilevati con la somministrazione del medesimo questionario; interviste dirette a massimo sei operatori sociali (dei comuni di Ascoli Piceno, Offida, San Benedetto del Tronto, Monteprandone, Amandola e Comunanza) per acquisire utili informazioni da chi, con continuità, opera in campo sociale. 6

7 Prima di procedere alla presentazione dei risultati, occorre precisare che l area su cui si concentra l'intervento della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, include trentuno comuni della provincia di Ascoli Piceno (tutti eccetto due: Carassai e Montefiore dell'aso) e sette comuni della provincia di Fermo (Amandola, Montefalcone Appennino, Montefortino, Montelparo, Santa Vittoria in Matenano, Servigliano, Smerillo). Una revisione delle diverse fonti statistiche disponibili ha rilevato la scarsa (e talvolta inesistente) presenza di dati comunali. Per tale ragione, pur riconoscendo l importanza di caratteri peculiari dei due territori provinciali, le analisi - come richiamato in precedenza - sono state svolte, in prevalenza, con riferimento alla provincia di Ascoli Piceno, area preponderante d influenza e operatività della Fondazione Carisap. In caso di lacune informative sui dati provinciali, il contesto regionale ha costituito il focus di analisi. Inoltre si consideri che, esclusivamente dal 2010 (in alcuni casi, dal 2011), sono disponibili analisi che considerano separatamente il territorio provinciale di Ascoli Piceno, da quello della vicina provincia di Fermo. Ciò come conseguenza della separazione amministrativa e istituzionale delle due province (dal 2009). Alla luce di tale indicazione, i dati esposti con riferimento al sono da intendersi esclusivamente riferibili alla provincia di Ascoli Piceno; mentre alcune analisi comparative, rese necessarie per finalità di studio, includono aspetti peculiari dei vecchi confini provinciali. Tale disallineamento sarà sottolineato nella trattazione e persegue il fine unico di informare il lettore sull andamento generale delle variabili utilizzate. In aggiunta, occorre precisare che laddove non siano disponibili dati per livello territoriale provinciale, sono stati presi a riferimento i dati riferiti a orizzonti spaziali più ampi (regione, ripartizione geografica). Infine, ove possibile, il lavoro presenta un analisi comparativa tra il dato attuale (il più possibile aggiornato) e il dato storico (2005 o, se non disponibile, anni successivi). 7

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9 2. Analisi del contesto socio-economico 2.1. Descrizione del territorio Analisi morfologica e dimensione territoriale La provincia di Ascoli Piceno si situa a sud delle Marche, regione dell Italia centrale, posta sul versante Adriatico. Il territorio occupa una superficie di Kmq e comprende trentatré comuni. Da un punto di vista geografico, la provincia è caratterizzata da una fascia appenninica o occidentale (montana), una fascia preappenninica o centrale (collinare) e una fascia costiera o orientale (pianeggiante o litoranea). Come nell intero territorio regionale, si delinea una struttura morfologia a pettine, derivata dalla presenza di fiumi, a regime per lo più torrentizio, che scendono perpendicolarmente dai monti alla costa. Nel dettaglio, il territorio provinciale è attraversato dal corso di tre fiumi (Tronto, Tesino, Aso). I confini amministrativi della provincia sono determinati, per lo più, da linee di demarcazione naturali: il fiume Tronto segna lo sbarramento con i territori appartenenti alla Regione Abruzzo; il fiume Aso separa le due province in precedenza unite (Ascoli Piceno e Fermo); i monti Appennini rappresentano la zona di frontiera tra l area laziale/umbra e l area picena; il mare Adriatico delimita il versante est. Nel territorio sono presenti le aree naturali protette situate nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini. La morfologia descritta determina la presenza di comuni situati ad altitudini elevate e altri sul livello del mare, come riscontrabile dalla tabella che segue. 9

10 Tabella 1 Morfologia del territorio di Ascoli Piceno Denominazione Altitudine del centro (metri) Denominazione Altitudine del centro (metri) altitudine superiore a 350 metri altitudine inferiore a 350 metri Montemonaco 988 Folignano 319 Montegallo 870 Maltignano 307 Arquata del Tronto 777 Roccafluvione 299 Force 689 Offida 293 Montedinove 561 Castorano 280 Palmiano 550 Monteprandone 273 Montalto delle Marche 513 Massignano 254 Ripatransone 494 Castel di Lama 201 Castignano 475 Appignano del Tronto 194 Comunanza 448 Spinetoli 177 Venarotta 421 Colli del Tronto 168 Montefiore dell'aso 412 Monsampolo del Tronto 158 Cossignano 400 Ascoli Piceno 154 Rotella 395 Cupra Marittima 4 Acquasanta Terme 392 Grottammare 4 Carassai 365 San Benedetto del Tronto 4 Acquaviva Picena 359 Fonte: Istat 10

11 Numero di comuni e popolazione residente Come riscontrabile nella tabella 2, la popolazione residente è lievemente aumentata (+ 0,78%) negli ultimi sei anni, seppur in modo non uniforme nei diversi comuni. Tabella 2. Popolazione residente per comune (confronto ) Denominazione Comune Superficie totale (Km 2 ) Popolazione residente Densità abitativa (ab. per Km2) al al Acquasanta Terme 138, ,67 22,00 Acquaviva Picena 21, ,56 182,15 Appignano del Tronto 23, ,49 79,43 Arquata del Tronto 92, ,40 13,88 Ascoli Piceno 158, ,38 315,61 Carassai 22, ,12 50,27 Castel di Lama 10, ,00 774,04 Castignano 38, ,63 75,98 Castorano 14, ,75 164,70 Colli del Tronto 5, ,72 600,00 Comunanza 54, ,46 58,81 Cossignano 14, ,90 67,56 Cupra Marittima 17, ,92 309,46 Folignano 14, ,31 626,45 Force 34, ,83 41,45 Grottammare 18, ,00 866,72 Maltignano 8, ,00 304,04 Massignano 16, ,39 101,78 Monsampolo del Tronto 15, ,96 295,14 Montalto delle Marche 33, ,06 66,50 Montedinove 11, ,94 42,50 Montefiore dell'aso 28, ,19 77,45 Montegallo 48, ,73 11,78 Montemonaco 67, ,00 9,33 Monteprandone 26, ,52 463,65 Offida 49, ,73 104,86 Palmiano 12, ,09 16,77 Ripatransone 74, ,72 58,40 Roccafluvione 60, ,76 33,86 Rotella 27, ,90 34,11 San Benedetto del Tronto 25, , ,26 Spinetoli 12, ,91 564,31 Venarotta 30, ,35 70,94 Totale 1.228, Fonte: DemoIstat Elaborazione: Università Politecnica delle Marche 11

12 Un analisi dettagliata delle informazioni raccolte dimostra che una tendenza all aumento prevalentemente nelle zone costiere e una diminuzione dei territori dell entroterra. Ciò sottolinea uno spostamento residenziale dall interno alle aree di vallata e litoranea, con il conseguente progressivo abbandono di alcuni borghi montani. Nel dettaglio i comuni con variazione negativa superiore al 5% sono: Carassai (-10,6%); Montedinove (-9,8%); Arquata del Tronto (-9,4%); Appignano del Tronto (-8,7%); Force (- 7,2%); Montegallo (-7,1%); Acquasanta Terme (-6,9%); Montemonaco (-6,3%). Contrariamente variazioni in positivo - superiori allo stesso valore - si sono riscontrati nei comuni di Monteprandone (+12,5%); Castel di Lama (+9,9%); Spinetoli (+9,9%); Colli del Tronto (+8%); Monsampolo del Tronto (+7,2%); Acquaviva Picena (+7,1%); Castorano (+5,9%). Popolazione suddivisa per età, sesso e stato civile Una profilazione per sesso pone in evidenza che il totale delle femmine supera lievemente il totale dei maschi sul territorio provinciale (51,7% femmine a confronto di 48,3% maschi). Il dato si mantiene in linea con quanto rilevato nel 2005 (la variazione media sull intera area, infatti, è solo dello 0,4% a favore del totale maschi sul totale femmine). Un approfondimento della situazione dei singoli comuni, mostra che aumenti della classe femminile si sono avuti principalmente nei comuni di Appignano del Tronto, Castorano, Cossignano, Montedinove e Offida (in tali aree l oscillazione è risultata anche superiore all 1,5%). 12

13 Popolazione residente - Prolifilazione per sesso Maschi Femmine 51,7% 51,3% 48,3% 48,7% Fonte: DemoIstat Elaborazione: Università Politecnica delle Marche Analizzando lo stato civile emerge, in prima battuta, che dal 2005 al 2011 sono aumentati il numero dei single rispetto ai coniugati. In particolare, l aumento si è avuto sia nella classe celibi/nubili, sia nella classe divorziati/e e vedovi/e. Popolazione per stato civile Celibi Coniugati Divorziati Vedovi Fonte: DemoIstat Elaborazione: Università Politecnica delle Marche Come mostra la tabella che segue, una stratificazione di tali dati che evidenzi la differenza per sesso pone in risalto che le donne nubili e vedove sono maggiori degli uomini nello stesso stato civile. Il 13

14 confronto con il 2005 sottolinea che tali dati percentuali sono in linea con la rilevazione del Tabella 3 Popolazione per stato civile distinzione per sesso (confronto ) Maschi Celibi Coniugati Divorziati Vedovi ,3% 52,0% 1,3% 2,4% ,2% 53,5% 0,8% 2,4% Femmine Celibi Coniugati Divorziati Vedovi ,2% 49,3% 1,9% 13,7% ,1% 51,0% 1,3% 13,7% Fonte: DemoIstat Elaborazione: Università Politecnica delle Marche Interessante sottolineare che la situazione riscontrabile nel contesto piceno è in linea con quella regionale. Infatti, come mostra la tabella che segue, in tutta la Regione Marche, le percentuali d incidenza delle classi rappresentanti lo stato civile restano invariate nelle diverse aree territoriali analizzate. Tabella 4 Popolazione per stato civile confronto tra le province della Regione Marche (anno 2011) Provincia Celibi /Nubili Coniugati/ e Divorziati/ e Vedovi/ e Pesaro e Urbino 39,9% 50,5% 1,9% 7,8% Ancona 39,1% 50,9% 1,6% 8,3% Macerata 39,4% 50,7% 1,4% 8,5% Ascoli Piceno 39,4% 51,2% 1,3% 8,1% Fermo 38,6% 52,0% 1,3% 8,0% Fonte: Istat Elaborazione: Regione Marche - Sistema Informativo Statistico La percentuale di classi di giovane età è notevolmente più bassa rispetto a quella riguardante la popolazione matura/anziana. La tabella che segue mostra il dettaglio per classi quinquennali di età e per singolo comune. 14

15 Tabella 5 Popolazione residente al 1 gennaio 2011 per classi quinquennali d'età e comune Acquasanta Te rm e Acquaviva Picena Appignano del Tro nto Arquata del Tro nto Ascoli Piceno Carassai Castel di Lama Fonte: DemoIstat Elaborazione: Università Politecnica delle Marche Castig nano Castorano C o lli d e l T r o n to C om unanza C ossig nano Cup ra M a rittim a Folig nano Force G ro tta m m a re e oltre Totale Maltig nano M assig nano M o n s a m p o lo d e l Tro nto M o n ta lto d e lle Marche Montedinove Montefiore d e ll'a s o Monteg a llo Montemonaco Montep rando ne O ffid a P a lm ia n o Rip atransone Roccafluvione R o te lla San Benedetto del Tronto S p in e to li Ve na ro tta To ta le 15

16 L analisi dei dati - disponibili al (Fonte DemoIstat) - dimostra, infatti, che quasi la metà della popolazione ha un età maggiore dei quarantacinque anni. Inoltre, l evidenza degli stessi dati al (calcolati come sommatoria dei dati dei singoli comuni appartenenti all attuale provincia di Ascoli Piceno, in ragione della non disponibilità dl dato riferito agli attuali confini amministrativi del territorio indagato) mostra un tendenziale invecchiamento della popolazione. Popolazione per fasce di età ,12% 23,02% 26,89% 20,89% 16,48% 17,03% 13,05% 13,94% 22,05% 21,52% OVER 65 Fonte: DemoIstat Elaborazione: Università Politecnica delle Marche Popolazione straniera residente suddivisa per sesso ed anno di nascita L analisi della popolazione straniera evidenzia che, nella provincia di Ascoli Piceno, dal 2005 al 2011 è incrementata del 37% passando da un incidenza sul totale della popolazione residente del 3,89% (nel 2005) al 6,12% (nel 2011). In particolare, i dati della popolazione straniera al mostrano che il numero degli stranieri nel territorio ascolano erano pari a individui (il dato è stato elaborato sommando le evidenze dei 33 comuni) e prevalentemente residenti - oltre che nei tre principali 16

17 centri abitati di Ascoli Piceno, Grottammare e San Benedetto del Tronto - nei comuni della vallata del Tronto: Monteprandone (5,8% sul totale stranieri al ); Spinetoli (5,3%) e Castel di lama (4,4%). Lo stesso dettaglio aggiornato al mostra che il totale degli stranieri residenti nella provincia è pari a individui e che i centri a maggiore concentrazione di popolazione non di origine italiana restano: Ascoli Piceno (18,2% sul totale stranieri al ), San Benedetto del Tronto (22%), Grottammare (7,5%), Monteprandone (7,4%), Spinetoli (5,7%) e Castel di lama (5,4%). Il grafico che segue mostra i dati della popolazione straniera nei diversi comuni Fonte: DemoIstat Elaborazione: Università Politecnica delle Marche L analisi per sesso mostra che il 57,08% della popolazione residente straniera (al ) è rappresentato da femmine. Detta percentuale d incidenza resta pressoché costante in tutti i comuni. 17

18 Popolazione residente straniera per sesso (al ) Palmiano Montedinove Arquata del Tronto Montegallo Montemonaco Roccafluvione Cossignano Rotella Carassai Venarotta Force Appignano del Tronto Acquasanta Terme Maltignano Montalto delle Marche Massignano Castignano Acquaviva Picena Montefiore dell'aso Castorano Colli del Tronto Ripatransone Comunanza Offida Folignano Cupra Marittima Monsampolo del Tronto Castel di Lama Spinetoli Monteprandone Grottammare Ascoli Piceno San Benedetto del Tronto Femmine Maschi Fonte: DemoIstat Elaborazione: Università Politecnica delle Marche Il 62 % degli stranieri residenti ha un età compresa da 18 a 45 anni, 22% è minorenne e il restante 16% ha più di 45 anni. Previsioni demografiche per sesso ed età al 2016 Ai fini del presente lavoro, appare importante indagare quali siano le previsioni demografiche nel territorio di riferimento. Uno sguardo alle attuali statistiche disponibili ha posto in evidenza la presenza di tale informazione solo a livello regionale. Pertanto, allo scopo di comprendere quale sarà il futuro andamento della popolazione, si riporta di seguito la rappresentazione grafica dei dati riferiti all intera Regione Marche, cui appartiene la provincia di Ascoli Piceno. In particolare, le statistiche fino al 2065 mostrano la tendenza di seguito illustrata: 18

19 Curva previsione Regione Marche popolazione al 31 dicembre Fonte: DemoIstat Elaborazione: Università Politecnica delle Marche Focalizzando l attenzione su un orizzonte temporale più breve (fino al 2016), si prevede una crescita costante della popolazione. In particolare è previsto che la popolazione aumenti del 3,07% dal 2011 al 2016 (con tasso d incremento che si attesterà su 0,6-0,7% annuo). Previsione popolazione (Regione Marche) popolazione al 31 dicembre Fonte: DemoIstat Elaborazione: Università Politecnica delle Marche 19

20 Tasso di natalità e tasso di mortalità L analisi ha approfondito anche i principali indicatori demografici, disponibili solo dal La provincia di Ascoli Piceno presenta un tasso di natalità (rapporto tra il numero dei nati vivi dell anno e l ammontare medio della popolazione residente, moltiplicato per 1.000) in diminuzione negli ultimi quattro anni e inferiore sia alla media regionale che nazionale. Tasso di natalità Ascoli Piceno Marche Italia 9,6 9,5 9,4 9,3 8,6 8,6 9,3 9,0 8,2 9,1 8,9 8, * Fonte: DemoIstat/Coesione Sociale Marche Elaborazione: Università Politecnica delle Allo stesso tempo, il tasso di mortalità (rapporto tra il numero dei decessi nell anno e l ammontare medio della popolazione residente, moltiplicato per 1.000) si pone sotto la media marchigiana ma risulta superiore alla media nazionale. Lo stesso si è mantenuto costante dal 2008 al

21 Tasso di mortalità ,6 10,4 10,6 10,2 10,0 9,8 9,6 2011* 9,4 10,1 9,2 10, Ascoli Piceno Marche Italia 9, Fonte: DemoIstat/Coesione Sociale Marche Elaborazione: Università Politecnica delle Indice di dipendenza e indice di vecchiaia Non essendo disponibili - dalle attuali fonti statistiche - l indice di dipendenza e l indice di vecchiaia, tali parametri sono stati calcolati prendendo a riferimento la popolazione per fasce d età al (la quale, come richiamato in precedenza, deriva dalla sommatoria dei singoli comuni appartenenti all attuale provincia di Ascoli Piceno) e al I rapporti sono espressi dalla seguente formula: indice di vecchiaia: rapporto tra popolazione di 65 anni e più e popolazione di età 0-14 anni, moltiplicato per 100; indice di dipendenza: rapporto tra la popolazione in età non attiva (0-14 anni e 65 anni e più) e quella in età attiva (15-64 anni), moltiplicato per 100. Tabella 6 Indice di dipendenza e di vecchiaia (confronto ) Indice di vecchiaia 177,19 169,25 Indice di dipendenza 54,42 54,46 Fonte: DemoIstat Elaborazione: Università Politecnica delle Marche 21

22 Gli indici presentati dimostrano che, 100 persone in età attiva, oltre a dover far fronte alle proprie esigenze, hanno teoricamente a carico circa altre 55 persone, che risultano dipendenti. La situazione è rimasta pressoché immutata negli ultimi sei anni. La criticità rilevata è confermata anche dall indice di vecchiaia, in peggioramento dal 2005 al I dati rilevati confermano la demografia cittadina caratterizzata dalla prevalenza di fasce di popolazione in età avanzata, come esposto nei paragrafi precedenti. Non solo, uno sguardo alle previsioni degli indici di vecchiaia (dato regionale), pongono in luce la Regione Marche presenta parametri più elevati rispetto sia alla ripartizione del Centro-Italia sia al territorio nazionale nel suo complesso. Tabella 7 Gli indici di vecchiaia nelle regioni italiane secondo l'ipotesi previsiva centrale in alcuni anni Anno in cui l'indice di vecchiaia supererà il valore di 200 Marche 173,9 181,1 197,2 218,4 254,9 266,3 267, CENTRO 166,9 175,2 191,2 213,4 249,6 258,2 257, ITALIA 156,4 168,9 187,8 212,2 252,5 263,1 261, Fonte: Unioncamere su dati Istat Elaborazione: Università Politecnica delle Marche 300,0 250,0 200,0 150,0 100,0 Marche CENTRO ITALIA 50,0 0, Fonte: Unioncamere su dati Istat Elaborazione: Università Politecnica delle Marche 22

23 2.2. Contesto sociale con attenzione alla coesione Indicatori di nuzialità Il numero dei matrimoni, nella provincia di Ascoli Piceno, è diminuito nell ultimo triennio. Mentre ha subito oscillazioni in positivo o in negativo dall anno 2005 al Si è mantenuta constante la proporzione tra i matrimoni con rito civile e quelli con rito religioso (73-78% del totale negli anni presi ad analisi). Numero matrimoni Ascoli Piceno Fonte: Coesione Sociale Elaborazione: Università Politecnica delle Marche Un analisi della tendenza assunta dalla stessa variabile, sul territorio regionale e nazionale, mostra lo stesso andamento, seppur con tassi di diminuzione più rilevanti (Italia -21%; Marche -26%) rispetto alle evidenze provinciali. Tabella 8 Matrimoni serie storica (Italia e Regione Marche) Italia Marche Fonte: Coesione Sociale Elaborazione: Università Politecnica delle Marche L analisi storica del tasso di nuzialità regionale (rapporto tra il numero di matrimoni celebrati nell anno e l ammontare medio della popolazione residente, moltiplicato per 1.000) conferma la tendenza sopra esposta. 23

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