L'offerta, la domanda e la spesa turistica in FVG. Anno 2008

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1 L'offerta, la domanda e la spesa turistica in FVG. Anno 2008

2 REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA Direzione centrale programmazione, risorse economiche e finanziarie Servizio statistica Corso Cavour, Trieste telefono: s.statistica@regione.fvg.it Dirigente: Gianluca Dominutti gianluca.dominutti@regione.fvg.it Segreteria: Edda Vovk edda.vovk@regione.fvg.it La pubblicazione L offerta, la domanda e la spesa turistica in Friuli Venezia Giulia: anno 2008 è stata curata da: Irene Plet La pubblicazione è disponibile sul sito internet alla sezione Regione in cifre> pubblicazioni. Riproduzioni e stampe, anche parziali, dovranno riportare in modo esplicito e visibile la fonte e la proprietà dell'informazione Trieste, agosto 2009

3 L offerta, la domanda e la spesa turistica in Friuli Venezia Giulia: anno 2008 Indice Premessa...3 Le fonti delle statistiche sul turismo...5 L offerta turistica...7 La domanda turistica Il rapporto tra domanda e offerta I principali risultati dell indagine sul Turismo Internazionale della Banca d Italia Brevi cenni sull apporto economico del turismo Glossario Appendice

4 Premessa Di seguito si presentano i principali dati di flusso e di struttura del turismo in Friuli Venezia Giulia. Scopo principale della trattazione è fornire al lettore non solo i dati annuali delle rilevazioni ISTAT sul movimento dei turisti e sulla capacità ricettiva di cui il Servizio Statistica è l organo intermedio di rilevazione, ma anche porre in evidenza alcuni elementi di fondamentale importanza nella lettura complessiva del sistema turismo. La difficoltà nel definire il turismo è, infatti, insita nell eterogeneità delle componenti che lo caratterizzano essendo queste connesse non solo ai movimenti (arrivi e presenze) ma anche ad attività economiche, risorse e servizi. Con il termine turismo generalmente viene definito il flusso generato da coloro che pernottano per almeno una notte in una struttura ricettiva (alberghiera o extra-alberghiera) in un luogo diverso dal proprio domicilio abituale. Questa definizione, adottata a livello internazionale 1, permette di quantificare facilmente i turisti in base ai dati che le strutture ricettive forniscono mensilmente agli organi preposti alla raccolta (tipicamente province, APT, agenzie regionali ecc ), tuttavia esclude completamente il turismo collegato alla ricettività delle seconde case e degli appartamenti affittati da privati e l escursionismo giornaliero. Relativamente a quest'ultimo aspetto, sono molti, infatti, coloro che compiono viaggi di una sola giornata o che transitano in una determinata area e, pur non essendo considerati turisti (in quanto non pernottano sul luogo), generano effetti sul territorio poiché acquistano, interagiscono con i servizi offerti dal territorio, ecc.. La molteplicità delle componenti di questo sistema spiega il ricorso ad una serie di fonti ufficiali i cui dati, per le diverse metodologie utilizzate, non sono sempre comparabili 2 ma che certamente contribuiscono a delineare con maggior precisione lo stato e l andamento del turismo. Per evidenziare la complessità del sistema informativo sul turismo, il rapporto che segue ha inizio con una breve ricognizione sulle fonti da cui provengono i dati utilizzati nel corso della trattazione; in seguito vengono brevemente illustrate le caratteristiche principali delle rilevazioni da cui si traggono i dati per consentire al lettore una più chiara interpretazione degli stessi. Nella prima parte viene analizzata l offerta turistica in termini di consistenza e distribuzione di esercizi ricettivi e di posti letto a disposizione dei turisti sul territorio. L offerta complessiva viene inoltre analizzata in un'ottica di sviluppo temporale e di impatto socio-economico rispetto al territorio su cui gli esercizi ricettivi insistono. Nella seconda parte viene analizzata la domanda turistica, ovvero i movimenti (arrivi e presenze) registrati presso gli esercizi ricettivi con disaggregazioni rispetto all'ambito turistico territoriale, alla provenienza dei turisti (italiani e stranieri) e rispetto al periodo in cui tali movimenti si verificano. Interessante, l'analisi della stagionalità dei flussi su base mensile ed in relazione alle principali festività, ma anche il breve riferimento alla cosiddetta "weekendizzazione" delle presenze, ovvero la concentrazione di turisti nelle giornate di venerdì sabato e domenica rispetto all'intera settimana durante l anno. Il rapporto prosegue con l'analisi della relazione tra offerta e domanda: dato un flusso di turisti viene indagata l'utilizzazione delle strutture ricettive a verifica del grado di sfruttamento delle risorse 1 Il Quadro Metodologico Raccomandato (QMR) dall Eurostat, OCSE e dall Organizzazione mondiale del Turismo (OMT) definisce il turismo come l attività delle persone che viaggiano per piacere, affari o altri scopi. Il visitatore è qualsiasi persona che si sposti in una località, al di fuori del suo ambiente abituale per un periodo non superiore ad un anno e il cui motivo principale della visita non sia quello di esercitare un attività remunerata nel posto visitato 2 Si fa riferimento all indagine Turismo Internazione dell Italia della Banca d Italia e all indagine Istat sul movimento dei turisti. Entrambe, infatti, forniscono la consistenza dei turisti stranieri tuttavia i dati, provenienti da indagini il cui impianto metodologico è completamente diverso, non sono omogenei. 3

5 impiegate dal punto di vista territoriale (dunque per ambito turistico), temporale (nei diversi mesi dell'anno considerato) e delle tipologie di esercizi a disposizione. A completamento dell'analisi sulla consistenza dei movimenti turistici in Friuli Venezia Giulia successivamente vengono presentati i dati che emergono dalla rilevazione sul Turismo Internazionale della Banca d'italia. La rilevazione permette di ricostruire, limitatamente alla componente straniera, il flusso che sfugge alla rilevazione dei movimenti dell ISTAT, intercettando anche i viaggiatori che non effettuano pernottamenti. In questo modo è possibile una stima della spesa effettivamente sostenuta sul territorio dai turisti internazionali, non solo relativamente ai costi sostenuti per l'alloggio, ma computando tutte le spese dichiarate dagli stessi turisti esteri alla fine della loro permanenza nella località visitata. La sezione, oltre a riportare i dati disaggregati per motivo del viaggio e struttura ricettiva ospitante, contiene i dati della bilancia dei pagamenti turistica ovvero la contabilizzazione dei flussi monetari in uscita (spesa dei viaggiatori friulani all'estero) ed in entrata (spesa dei viaggiatori stranieri in Friuli Venezia Giulia) registrati sul territorio. L'ultima sezione riporta alcuni dei principali indicatori utilizzati per la valutazione dell'impatto economico del turismo sull'economia regionale. Data la difficoltà, intrinseca nella definizione di "turismo", nello stimare l'effetto complessivo dell'attività turistica, si è fatto ricorso ai principali aggregati economici quali: PIL, valore aggiunto e consumi interni. Infine, è stata brevemente analizzata l'evoluzione delle imprese connesse a vario titolo con le attività turistiche. 4

6 Le fonti delle statistiche sul turismo Le informazioni di seguito riportate contenute nel presente lavoro provengono prevalentemente dalle rilevazioni ISTAT sul movimento dei turisti e sulla capacità ricettiva degli esercizi alberghieri e complementari per le quali il Servizio Statistica ne è l organo intermedio di rilevazione. Con la prima indagine censuaria Movimento dei clienti negli esercizi ricettivi 3, vengono rilevati mensilmente gli arrivi, le presenze e la permanenza media negli esercizi ricettivi determinando dunque i flussi turistici degli italiani e degli stranieri sul territorio nazionale. I dati si basano sulle dichiarazioni giornaliere che i titolari degli esercizi sono tenuti a trasmettere agli enti locali del turismo. La raccolta di tali informazioni avviene mediante autocompilazione con acquisizione telematica di appositi modelli di rilevazione in cui vengono comunicati il numero dei clienti arrivati e partiti, distinti per paese estero e per regione italiana di residenza e con l indicazione delle relative giornate di presenza. Con la seconda indagine censuaria Capacità degli esercizi ricettivi 4 vengono rilevati per le strutture alberghiere la consistenza degli esercizi, dei letti, delle camere e dei bagni, e per gli esercizi complementari il numero di esercizi e di posti letto. Unità di analisi sono, dunque, sia le strutture alberghiere sia gli esercizi cosiddetti complementari ovvero: campeggi, villaggi turistici, alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale, alloggi agro-turistici, ostelli per la gioventù, case per ferie, rifugi alpini, altri esercizi ricettivi e Bed&Breakfast. La raccolta di tali informazioni ha periodicità annuale e avviene mediante indagine amministrativa con acquisizione telematica a livello territoriale comunale. Parallelamente alle due indagini ISTAT, l ufficio Italiano dei Cambi (UIC), soggetto pubblico ente strumentale della Banca d Italia conduce mensilmente un indagine campionaria sul turismo internazionale. L indagine ha l obiettivo di quantificare i flussi turistici monetari e fisici in entrata (incoming) ed in uscita (outgoing) in / dall'italia. La tecnica adottata per la raccolta dei dati per la bilancia turistica è denominata in letteratura inbound-outbound frontier survey, consistente nell intervistare un campione rappresentativo dei viaggiatori, residenti e non residenti, in transito alle frontiere italiane e nell'effettuare conteggi qualificati allo scopo di determinare il numero e la nazionalità dei viaggiatori in transito. La stima della spesa per il turismo internazionale in Italia avviene attraverso l'effettuazione di due operazioni distinte ai punti di frontiera prescelti: il conteggio qualificato e l'intervista. I conteggi qualificati sono prevalentemente realizzati con la tecnica del campionamento sistematico, cioè con l'osservazione di una unità ogni n, con n prefissato. Essi forniscono, per ogni punto di frontiera campionato, il numero di viaggiatori internazionali disaggregato per paese di residenza. L'attività di conteggio è resa necessaria dall'indisponibilità di informazioni amministrative sui flussi fisici dei viaggiatori in transito (e che non necessariamente effettuano pernottamenti e vengono dunque rilevati con l indagine ISTAT) con la copertura e la tempestività richiesta. Le interviste, effettuate mediante un questionario strutturato somministrato ad un campione casuale di viaggiatori, intervistati in coincidenza del termine del soggiorno all'estero, forniscono la stima della spesa ed un insieme di attributi che consentono la sua disaggregazione e qualificazione (residenza, mezzo di trasporto utilizzato, motivo del viaggio, luogo visitato, tipo di struttura ricettiva utilizzata, spesa complessiva ). Di seguito si riportano alcuni dei principali soggetti coinvolti nella produzione di statistiche sul turismo nell ottica di evidenziare la complessità (e l eterogeneità) del settore oggetto di analisi. 3 Indagine cod.ist00139 recepita a seguito di direttiva comunitaria n. 95/97/CE del 23 novembre Indagine cod.ist00138 recepita a seguito di direttiva comunitaria n. 95/97/CE del 23 novembre

7 Grafico 1 Il sistema delle statistiche del turismo in Italia Osservatorio Nazionale del Turismo Presidenza del Consiglio Dipartimento per lo sviluppo e la Competitività del Turismo Cisis- Conferenza Permanente Stato- Regioni ISTAT Regioni Province U.I.C. Banca d'italia Istituzioni private (Irpet, Ciset, Associazioni di categoria, Mercury, Isnart ) Apt regionali, Uffici di Statistica Apt provinciali, Uffici di Statistica Enti sub-provinciali (Apt, Ept, altri ) Fonte: UIC su dati Direzione Generale del Turismo, Enit, Istat, National Policies for Tourism Statistics in Italy, (OCSE,2002); elaborazione a cura del Servizio Statistica RAFVG 6

8 L offerta turistica Al 31 dicembre 2008 in Friuli Venezia Giulia venivano rilevati esercizi: 749 quelli alberghieri e quelli complementari; mediamente, ciascuna struttura dispone di 16,1 posti letto. La dimensione media degli esercizi ricettivi alberghieri (53 posti letto) è nettamente superiore a quella delle strutture complementari (valore medio 12,6 ). Per quanto riguarda le strutture alberghiere, quelle di categoria più alta (quattro e cinque stelle) dispongono di una capacità ricettiva media doppia rispetto a quella delle strutture a una, due e tre stelle. La variabilità è ancora più alta tra le strutture complementari: si passa dai 5 posti letto medi dei Bed&Breakfast al centinaio di posti letto messi a disposizione dalle case e appartamenti per vacanze ed infine ai campeggi ed ai villaggi turistici, ciascuno dei quali registra rispettivamente 907 e posti letto medi. L aumento più consistente della capacità ricettiva rispetto all anno precedente è evidenziato dalle strutture appartenenti alla categoria quattro stelle sia per quanto riguarda i posti letto che il numero di esercizi (13 strutture in più rispetto allo scorso anno classificate come quattro stelle corrispondenti a posti letto in questa categoria) mentre si verifica una riduzione dei posti letto messi a disposizione dalle strutture appartenenti alle categorie più basse (una e due stelle). Continua l aumento della ricettività da parte dei Bed&Breakfast e degli alloggi agro-turistici. Per quanto riguarda la ripartizione dell offerta complessiva tra le varie tipologie ricettive, si osserva che quasi la metà dei posti letto del Friuli Venezia Giulia (circa il 46%) sono disponibili presso gli alloggi in affitto in forma imprenditoriale, gli esercizi alberghieri determinano poco più di un quarto dell offerta complessiva, (25,8%) e gli esercizi appartenenti alle fasce più alte (quattro e cinque stelle) costituiscono appena il 5,8% dei posti letto totali. Rispetto alla diffusione territoriale delle strutture ricettive sul territorio, si osserva che le strutture complementari sono molto più concentrate di quelle alberghiere: l indice di concentrazione 5 delle prime risulta, infatti, pari a 0,93, quello delle seconde pari a 0,76. L altissima concentrazione delle strutture complementari è perlopiù attribuibile al consistente numero di alloggi in affitto in forma imprenditoriale presenti nei comuni di Lignano Sabbiadoro (6.031 ovvero il 68% delle strutture complementari della Regione) e Grado. Per quanto riguarda gli esercizi alberghieri, si osserva inoltre che in 62 comuni (ovvero il 28% dei comuni del FVG) non vi sono strutture di questo tipo ed in 53 ne è presente solo una. Aggregando i dati a livello territoriale, l ambito turistico che vanta il maggior numero di strutture ricettive è quello di Udine e Lignano Sabbiadoro: in quest ultimo comune sono localizzati posti letto ovvero il 48,9% dei posti letto complessivamente presenti nella Regione. Quello di Gorizia Grado-Aquileia è invece l ambito turistico che presenta un indice di qualità delle strutture più elevato mentre l ambito turistico territoriale della Carnia si caratterizza per un maggior impatto del comparto turistico ricettivo nell economia locale. La fonte dei dati di tutti i grafici e le tabelle di seguito riportati è la banca dati WebTur, le elaborazioni sono state effettuate dal Servizio Statistica RAFVG; i dati riferiti al 2008 sono da considerarsi provvisori fino a validazione da parte dell ISTAT. 5 L indice di concentrazione di Gini (R=Σi (pi-qi)/σi pi) assume valori compresi tra 0 e 1. Si ha massima concentrazione quando vale 1 ed equidistribuzione quando vale 0. Calcolato a livello regionale su dati comunali, offre una misura, seppur approssimativa, della concentrazione territoriale degli esercizi. 7

9 Tavola 1 Capacità degli esercizi ricettivi per tipologia e provincia. Anno 2008 CAPACITÀ RICETTIVA PROVINCE Esercizi Letti Camere Bagni ALBERGHIERI Pordenone Udine Gorizia Trieste FVG COMPLEMENTARI Pordenone Udine Gorizia Trieste FVG TOTALE Pordenone Udine Gorizia Trieste FVG Grafico 1 Variazione percentuale del numero di esercizi ricettivi, posti letto e camere. Anni (Valori %) Var. % % Esercizi alberghieri Esercizi complementari Totale esercizi 5% 1,8% 3,1% 3,5% 0,5% 0% -0,3% -0,3% -2,7% -2,1% -2,3% -5% -10% esercizi posti letto camere Fonte: WebTur, elaborazioni a cura del Servizio Statistica RAFVG 8

10 Tavola 2 Capacità degli esercizi ricettivi per categoria alberghiera e provincia. Anno 2008 CAPACITÀ RICETTIVA PROVINCE 5 stelle 4 stelle 3 stelle* 2 stelle 1 stella TOTALE ESERCIZI Pordenone Udine Gorizia Trieste FVG POSTI LETTO Pordenone Udine Gorizia Trieste FVG * 3 stelle e RTA Grafico 2 Variazione percentuale del numero di esercizi ricettivi e dei posti letto per categoria alberghiera. Anni (Valori %) Var. % % 19,4% 15,2% Totale esercizi alberghieri 10% 0% 0,0% 2,3% 4,9% 4,7% 1,2% 4,0% -2,2% -1,4% -10% -10,9% -14,3% -20% esercizi posti letto Fonte: WebTur, elaborazioni a cura del Servizio Statistica RAFVG 9

11 Grafico 3 Posti letto negli esercizi ricettivi per categoria. Anni (Anno 2005=100) , , ,9 108,4 103, , stelle 1-2 stelle 3 s telle(*) campeggi alloggi in affitto imprenditoriale alloggi agro turis tic i bed&breakfast Grafico 4 Posti letto per categoria di esercizio ricettivo. Anno 2008 (Composizione % sul totale dei posti letto per categoria) alloggi agro turistici 2% campeggi 20% bed and breakast 1% casa per ferie 3% altre strutture 3% 4-5 stelle 6% 3 stelle 13% 1-2 stelle 5% RTA e alberghi diffusi 1% alloggi in affitto 46% Fonte: WebTur, elaborazioni a cura del Servizio Statistica RAFVG 10

12 Tavola 3 Capacità degli esercizi ricettivi per tipologia ricettiva e ambito territoriale. Anno 2008 (Valori assoluti 2008 e var. % ) AMBITO TURISTICO TERRITORIALE Esercizi alberghieri Esercizi complementari nr. letti nr. letti Totale esercizi Var. % letti nr. letti Ambito turistico territoriale di Gorizia e Grado-Aquileia ,3 0,2 Ambito turistico territoriale di Pordenone, Piancavallo e delle Dolomiti Friulane ,5 1,5 Ambito turistico territoriale di Udine e Lignano Sabbiadoro ,7 2,6 nr. Ambito turistico territoriale di Trieste ,5 1,4 Ambito turistico territoriale del Tarvisiano e di Sella Nevea ,0 6,5 Ambito turistico territoriale della Carnia ,9-14,8 FVG ,4 0,5 Grafico 5 Posti letto per ambito turistico territoriale. Anno 2008 (Composizione % sul totale dei posti letto per ambito turistico territoriale) Tarvisiano 4% Carnia 9% Udine e Lignano Sabbiadoro 56% Gorizia e Grado- Aquileia 20% Trieste 6% Pordenone e Piancavallo 5% Fonte: WebTur, elaborazioni a cura del Servizio Statistica RAFVG 11

13 La tabella seguente riporta alcuni degli indicatori più utilizzati in letteratura nella valutazione dell impatto turistico su un determinato territorio. Il primo indicatore, la densità ricettiva, è dato da I = Σ c L ct / S dove Lct sono i posti letto totali ed S è la superficie dell ambito territoriale. L indice è usato per valutare l impatto dell offerta turistica sul territorio fisico: a valori maggiori dell indice corrisponde un maggiore impatto territoriale del settore turistico-ricettivo. Dai dati si osserva come l ambito di Trieste registri i valori più alti anche in ragione della superficie di appena 211,8 Kmq (2,7% della superficie complessiva regionale). Interessante il dato degli ambiti di Pordenone Piancavallo e delle Dolomiti Friulane e di Udine e Lignano Sabbiadoro: la differenza tra i due territori è di appena 25 kmq eppure il secondo ambito registra una densità più di dieci volte superiore rispetto al primo. Il secondo indice, l indice di qualità delle strutture, è basato sulla qualità delle infrastrutture alberghiere espressa in stelle l indice rapporta le strutture alberghiere di fascia medio-alta (quattro e cinque stelle) a quelle di categoria medio-bassa (tre, due ed una stella). Oltre ad indicare la presenza sul territorio di strutture ricettive di qualità più alta, l indicatore fornisce indirettamente una misura del grado di attrattività di un territorio e del relativo sfruttamento ambientale: l idea alla base della definizione di questo indicatore è infatti che località servite da strutture di fascia più alta siano meno votate al turismo di massa, quindi indirizzate ad un certo tipo di utenza, peraltro più sensibile rispetto alle tematiche ambientali. Infine, l indice di funzione turistica, misura l impatto dell offerta turistica in termini socio-economici: a valori maggiori dell indice corrispondono realtà territoriali in cui il comparto turistico-ricettivo è maggiormente presente nell economia locale. L indicatore è dato da I = Σ c (L ct / P) dove, L ct è sempre il numero totale di posti letto, C la categoria e P la popolazione residente sul territorio analizzato. Come si osserva dalla tabella, la variabilità nei dati riportati è piuttosto alta: per l ambito turistico territoriale della Carnia il settore turistico è maggiormente importante per il sistema produttivo locale rispetto all ambito di Pordenone e di Trieste, per i quali esso rappresenta appunto un attività più marginale. Tavola 4 Capacità degli esercizi ricettivi per tipologia ricettiva e ambito territoriale. Anno 2008 AMBITO TURISTICO TERRITORIALE Indice di densità ricettiva Indice di qualità delle strutture Indice di funzione turistica Ambito turistico territoriale di Gorizia e Grado-Aquileia 39,9 1,9 154,4 Ambito turistico territoriale di Pordenone, Piancavallo e delle Dolomiti Friulane 3,4 1,7 25,0 Ambito turistico territoriale di Udine e Lignano Sabbiadoro 38,8 1,7 214,0 Ambito turistico territoriale di Trieste 41,7 1,2 37,4 Ambito turistico territoriale del Tarvisiano e di Sella Nevea 4,9 0,8 163,1 Ambito turistico territoriale della Carnia 11,7 0,7 360,9 FVG 19,6 1,4 126,0 Fonte: WebTur, elaborazioni a cura del Servizio Statistica RAFVG 12

14 La domanda turistica Nell'anno turisti hanno visitato il Friuli Venezia Giulia soffermandosi, in media, per 4,5 giorni. La variazione positiva più consistente rispetto agli arrivi dell'anno precedente è quella relativa ai turisti italiani nel mese di maggio, mentre una riduzione sensibile si è verificata nel mese di aprile soprattutto per quanto riguarda la componente straniera. Il dato tuttavia è influenzato dalla festività pasquale che nel 2007 ricorreva ad aprile e nel 2008 a marzo e ciò concorre a spiegare l'aumento più che positivo negli arrivi e nelle presenze registrato a marzo Rispetto all'intero territorio regionale, la permanenza media dei turisti stranieri è pressoché uguale a quella dei turisti italiani (rispettivamente 4,6 gg. e 4,5 gg.) tuttavia, disaggregando i dati per ambito territoriale si osserva come i turisti italiani si trattengano molto più a lungo rispetto ai turisti stranieri negli ambiti del Tarvisiano e di Sella Nevea ed in Carnia. Presenze ed arrivi sono massimamente concentrati nei mesi di luglio e agosto in tutti gli ambiti territoriali tuttavia, calcolando l'indice di stagionalità a livello di ambito turistico si possono effettuare ulteriori considerazioni. L'indice, infatti, è costruito a partire dalla ripartizione percentuale dei valori mensili e misura la variabilità delle presenze nell'arco di un anno solare: valori bassi dell'indice indicano bassa stagionalità, al contrario, valori elevati indicano alta stagionalità. Valori elevati dell'indice in un territorio dipendono ovviamente dalla tipologia di turismo di cui è meta il territorio ma anche dalla capacità di offrire prodotti diversificati, ovvero diversi tipi di turismo, nell'arco dell'anno. In quest'ottica vanno letti sia i valori relativi all'ambito turistico territoriale di Udine e Lignano Sabbiadoro (che registra il secondo valore più elevato perchè meta di un turismo prevalentemente balneare) sia i valori relativi all'ambito della Carnia (l'indice di stagionalità più elevato, con alta concentrazione nel mese di agosto). L'esame del flusso turistico giornaliero evidenzia come il maggior numero di arrivi si sia verificato nella settimana precedente a Ferragosto: sabato 2 agosto gli esercizi ricettivi hanno registrato arrivi ma la maggior quantità di presenze si è rilevata proprio il 15 agosto quando le presenze di turisti ammontavano a quota Analizzando la quota di presenze turistiche registrate nei week-end rispetto a quelle dell'intera settimana si osserva che la "weekendizzazione" è molto più marcata da metà marzo a metà giugno: ciò è imputabile sia alle brevi festività che ricorrono in questo periodo ma probabilmente anche alle condizioni atmosferiche che incoraggiano brevi "gite". Oltre il 57% turisti rilevati in Friuli Venezia Giulia è di nazionalità italiana: essi provengono prevalentemente dalla Lombardia (21,2%) e dal Veneto (20,5%); numerosi (anche se in diminuzione rispetto al 2007) sono anche i friulani che decidono di trascorrere le vacanze nella loro regione (15,5%). Rispetto al 2007, gli stranieri registrati sono aumentati del 4,5%: stabili (+0,6%) gli arrivi di turisti austriaci che costituiscono circa un terzo del totale turisti stranieri mentre in diminuzione gli arrivi di turisti tedeschi (-1,3). Incrementi positivi si sono registrati invece per i turisti polacchi (+34,3%), cechi (+22,5%) e russi (+49,4%) anche se la loro quota relativa rispetto al totale degli arrivi stranieri è complessivamente pari al 10%. La fonte dei dati di tutti i grafici e le tabelle di seguito riportati è la banca dati WebTur, le elaborazioni sono state effettuate dal Servizio Statistica RAFVG; i dati riferiti al 2008 sono da considerarsi provvisori fino a validazione da parte dell ISTAT. 13

15 Tavola 5 Arrivi e presenze negli esercizi ricettivi per mese e provenienza del turista. Anno 2008 ARRIVI PRESENZE MESE Italiani Stranieri Totale Italiani Stranieri Totale Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre ANNO Tavola 6 Arrivi e presenze e permanenza media negli esercizi ricettivi per ambito territoriale e provenienza del turista. Anno 2008 (Dati in migliaia) AMBITO TURISTICO TERRITORIALE Arrivi ITALIANI Permanenza Presenze media (gg.) Arrivi STRANIERI Permanenza Presenze media (gg.) Arrivi TOTALE Permanenza Presenze media (gg.) Ambito turistico territoriale di Udine e Lignano Sabbiadoro , , ,2 Ambito turistico territoriale di Gorizia e Grado-Aquileia , , ,7 Ambito turistico territoriale di Trieste , , ,7 Ambito turistico territoriale di Pordenone, Piancavallo e delle Dolomiti Friulane , , ,6 Ambito turistico territoriale del Tarvisiano e di Sella Nevea , , ,1 Ambito turistico territoriale della Carnia , , ,9 FVG , , ,5 Fonte: WebTur, elaborazioni a cura del Servizio Statistica RAFVG 14

16 Grafico 6 Variazione percentuale del numero di arrivi per mese e provenienza del turista. Anni (Valori %) 30% gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic 20% 19,9% 20,5% 10% 0% 7,7% 7,9% 1,3% 6,0% 1,9% -2,2% -10% -9,8% -9,0% -3,8% 0,3% -9,1% -20% -30% italiani stranieri totali Grafico 7 Variazione percentuale del numero di presenze per mese e provenienza del turista. Anni (Valori %) 30% gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic 20% 21,6% 17,8% 10% 0% -10% 8,9% 10,8% -5,8% -6,1% 5,8% -3,0% 0,2% 5,3% -6,1%-5,3% -20% -30% italiani stranieri totali Nota: le variazioni tendenziali dei mesi di marzo e aprile 2008 risentono della diversa collocazione delle festività pasquali (ad aprile nel 2007 e a marzo nel 2008). L effetto è maggiore per gli stranieri. Fonte: WebTur, elaborazioni a cura del Servizio Statistica RAFVG 15

17 Grafico 8 Stagionalità negli arrivi di turisti italiani e stranieri. Anno 2008 Novembre Ottobre Gennaio Dicembre Febbraio Marzo Aprile Settembre Agosto Giugno Maggio Luglio totale turisti turisti italiani turisti stranieri Grafico 9 Stagionalità nelle presenze di turisti italiani e stranieri. Anno 2008 Gennaio Dicembre Novembre Ottobre 0 Febbraio Marzo Aprile Settembre Agosto Giugno Maggio Luglio totale turisti turisti italiani turisti stranieri Fonte: WebTur, elaborazioni a cura del Servizio Statistica RAFVG 16

18 Tavola 7 Indice di stagionalità per ambito turistico territoriale. Anno 2008 (Ripartizione %) Composizione % delle presenze annuali per mese AMBITO TURISTICO TERRITORIALE Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Sett Ott Nov Dic Indice di stagionalità (σ) Ambito turistico territoriale di Udine e Lignano Sabbiadoro 1,2 1,5 2,0 2,8 8,2 15,5 26,1 28,4 9,6 2,0 1,4 1,3 9,9 Ambito turistico territoriale di Gorizia e Grado-Aquileia 1,5 1,8 2,8 5,7 10,5 13,8 22,7 23,8 11,1 3,3 1,6 1,4 8,2 Ambito turistico territoriale di Trieste 4,5 5,7 6,6 7,8 9,1 9,6 12,6 12,9 10,9 8,3 6,3 5,6 2,8 Ambito turistico territoriale di Pordenone, Piancavallo e delle Dolomiti Friulane 8,3 9,5 8,5 6,9 8,2 8,3 11,5 9,6 8,2 8,8 6,3 6,0 1,5 Ambito turistico territoriale del Tarvisiano e di Sella Nevea 8,1 11,5 8,6 5,0 4,9 6,9 14,3 17,1 7,3 5,0 4,1 7,3 4,0 Ambito turistico territoriale della Carnia 7,6 7,5 3,7 1,2 1,8 5,1 19,9 35,2 9,8 1,8 0,8 5,8 10,0 FVG 2,8 3,3 3,4 4,2 8,2 13,0 22,2 24,8 9,9 3,4 2,3 2,6 7,9 L indice di stagionalità è dato dalla deviazione standard (σ) della distribuzione percentuale delle presenze mensili registrate sul territorio. A valori più bassi dell indice corrisponde una minor dispersione dei valori mensili rispetto alla media annuale. Tavola 8 Indice di intensità turistica per ambito turistico territoriale. Anno 2008 Indice di intensità turistica AMBITO TURISTICO TERRITORIALE Abitanti Presenze Annuo Massimo mensile Mese Ambito turistico territoriale di Udine e Lignano Sabbiadoro ,9 9,7 Agosto Ambito turistico territoriale di Gorizia e Grado-Aquileia ,0 8,4 Agosto Ambito turistico territoriale di Trieste ,0 1,5 Agosto Ambito turistico territoriale di Pordenone, Piancavallo e delle Dolomiti Friulane ,5 0,6 Luglio Ambito turistico territoriale del Tarvisiano e di Sella Nevea ,0 6,0 Agosto Ambito turistico territoriale della Carnia ,7 19,6 Agosto FVG ,0 5,8 Agosto L indice di intensità turistica è dato dal rapporto tra le presenze negli esercizi ricettivi di un area ed il prodotto fra la popolazione residente nella stessa area ed i giorni del periodo analizzato. Fonte: WebTur, elaborazioni a cura del Servizio Statistica RAFVG 17

19 Grafico 10 Arrivi e presenze negli esercizi ricettivi per giorno. Anno Pentecoste - 10/ presenze 24/ presenze Ferragosto: presenze /01/08 18/01/08 04/02/08 21/02/08 09/03/08 26/03/08 12/04/08 29/04/08 16/05/08 02/06/08 19/06/08 06/07/08 23/07/08 09/08/08 26/08/08 12/09/08 29/09/08 16/10/08 02/11/08 19/11/08 06/12/08 23/12/08 Arrivi (valori in migliaia) Presenze (valori in migliaia) arrivi presenze Grafico 11 Quota di presenze turistiche del week-end (venerdì domenica) rispetto a quelle della settimana (lunedì-domenica). Anno 2008 (Valori %) 60% 59,6% 55% 50% 45% 40% 35% 30% inverno primavera estate autunno 41,4% 7-13/ / / /02 3-9/ /03 31/03-6/ /04 28/04-4/ /05 26/05-1/ / / / / / /08 1-7/ /09 29/09-05/ /10 27/10-2/ / / / /12 Fonte: WebTur, elaborazioni a cura del Servizio Statistica RAFVG 18

20 Tavola 9 Presenze negli esercizi ricettivi durante le festività pasquali, natalizie, di ferragosto. Anni (Valori assoluti e variazioni % rispetto all anno precedente) FESTIVITÀ Var. % Var. % Pasqua (6-15 aprile 2007 / marzo 2008 / aprile 2009) ,0 38,9 Ferragosto (13-20 agosto 2007 / agosto 2008) n.d. -2,8 n.d. Natale e Epifania (23 dicembre-6 gennaio) ,4-7,4 I periodi considerati per il calcolo delle presenze nelle festività indicate fanno riferimento a quelli utilizzati da ISTAT nelle rilevazioni campionarie sulle attività alberghiere. Tavola 10 Arrivi e presenze dei turisti italiani per regione di provenienza. Anno 2008 ARRIVI PRESENZE REGIONI DI % sul Var.% Permanenza PROVENIENZA Numero totale Numero media (gg.) Lombardia ,2 1, ,0 Veneto ,5 3, ,6 FVG ,5-3, ,5 Lazio ,1 2, ,0 Emilia-Romagna ,0 2, ,8 Piemonte ,0-0, ,8 Toscana ,9-2, ,8 Campania ,1-4, ,6 Trentino-Alto Adige ,8-4, ,0 Puglia ,6-1, ,7 Liguria ,2 0, ,8 Sicilia ,9-3, ,6 Marche ,9 3, ,9 Abruzzo ,0-19, ,3 Umbria ,9-11, ,4 Sardegna ,8-1, ,2 Calabria ,8 0, ,0 Molise ,3-48, ,5 Basilicata ,4 2, ,8 Valle D'Aosta ,2-19, ,7 Totale TURISTI ITALIANI ,0 0, ,5 Fonte: WebTur, elaborazioni a cura del Servizio Statistica RAFVG 19

21 Tavola 11 Arrivi e presenze dei turisti stranieri per Area Geografica e Paese di provenienza. Anno 2008 ARRIVI PRESENZE AREE GEOGRAFICHE DI % sul Var.% Permanenza PROVENIENZA Numero totale Numero media (gg.) EUROPA ,1 4, ,6 Austria ,3 0, ,3 Germania ,8-1, ,9 Ungheria ,4 9, ,0 Polonia ,9 34, ,1 Repubblica Ceca ,6 22, ,7 Francia ,3 3, ,3 Svizzera e Liechtenstein ,7 3, ,2 Regno Unito ,6 5, ,3 Russia ,5 49, ,5 Romania ,4-1, ,1 Paesi Bassi ,4 2, ,8 Croazia ,6-5, ,0 AFRICA ,6 6, ,7 AMERICA ,6-1, ,6 America settentrionale ,8-3, ,4 America centro-meridionale ,8 6, ,3 ASIA ,8 4, ,3 OCEANIA (*) ,8 5, ,3 Totale TURISTI STRANIERI ,0 4, ,6 (*) Oceania e altri territori Fonte: WebTur, elaborazioni a cura del Servizio Statistica RAFVG 20

22 Grafico 12 Variazione nelle presenze di turisti italiani e stranieri per tipologia di esercizio ricettivo. Var. % (Valori %) Privati -10% -22% Bed&Breakfast 10% 25% Rifugi alpini -31% 45% Case e appartamenti per vacanze Alloggi agro turistici Villaggi turistici 8% 7% 10% 14% 9% 28% Campeggi -4% -3% Affitta camere 7% 0% Alberghi diffusi 31% 42% RTA Alberghi Totale -1% 6% 7% 3% 0% 6% -0,4-0,2 0 0,2 0,4 0,6 italiani stranieri Fonte: WebTur, elaborazioni a cura del Servizio Statistica RAFVG 21

23 Il rapporto tra domanda e offerta Incrociando i dati relativi alle strutture ricettive (l offerta) con i flussi turistici (la domanda), si possono ottenere informazioni importanti riguardo il grado di utilizzo delle strutture rispetto alla loro capacità ricettiva potenziale. Tali informazioni vengono comunemente sintetizzate da due indici: l indice di utilizzazione lorda e l indice di utilizzazione netta. Il primo è dato dal rapporto tra il numero delle presenze turistiche e la disponibilità di letti espressi in giornate (numero dei letti per 365) per 100. Si tratta di un indice lordo in quanto è calcolato su una base di 365 giorni lavorativi all anno. Naturalmente questa ipotesi non è mai verificata nella realtà, in quanto molte strutture ricettive (soprattutto extra - alberghiere come i campeggi e i rifugi alpini) risultano aperte solo per un periodo limitato di giorni all anno. Tuttavia la base di calcolo di 365 giorni facilita i confronti temporali (diversi anni) e spaziali (con altre località turistiche), permette di effettuare alcune considerazioni in merito alla redditività delle imprese ma soprattutto fornisce una chiara indicazione riguardo l utilizzo in percentuale delle infrastrutture ricettive in relazione alle loro potenzialità. A bassi valori dell indice di utilizzazione lorda corrispondono, infatti, un basso grado di sfruttamento delle strutture turistiche ovvero un alto margine di miglioramento. L indice di utilizzazione netto invece è ottenuto rapportando le presenze registrate in un dato arco temporale da ciascuna struttura ricettiva alla disponibilità di letti effettivamente indicata nel periodo considerato (numero dei letti per giorni effettivi di apertura della struttura ricettiva) per 100. In Friuli Venezia Giulia si osserva che l indice di utilizzazione netta nel 2008 è pari al 31,9%, valore inferiore rispetto a quello registrato nel 2007 ma comunque superiore a quello degli anni 2005 e Considerando l andamento mensile dell indice, si osserva che tra maggio e settembre la differenza tra l indice netto e l indice lordo è molto ridotta ad indicare una proficua continuità nello sfruttamento del potenziale ricettivo. La migliore utilizzazione dei posti letto si rileva negli esercizi alberghieri, ed in particolare, oltre che a quelli a cinque stelle, di cui però l esiguo numero su territorio regionale consiglia di isolarli dall analisi complessiva, negli esercizi a due stelle. Basso utilizzo dei posti letto per le strutture ricettive alberghiere di categoria più bassa (alberghi a una stella) e per i Bed&Breakfast. Rispetto all ambito turistico territoriale, quello di Trieste registra l indice di utilizzazione lordo più elevato: cioè probabilmente per il fatto che il fenomeno turistico in quelle aree ha una dipendenza meno forte dallo sfruttamento del territorio, è soggetto a minor stagionalità e riguarda tipi di turismo differenti (congressuale, per eventi, business, scolastico) in grado, appunto, di garantire presenze in diversi periodi dell anno indipendentemente dalle condizioni climatiche/ambientali sul territorio. La fonte dei dati di tutti i grafici e le tabelle di seguito riportati è la banca dati WebTur, le elaborazioni sono state effettuate dal Servizio Statistica RAFVG; i dati riferiti al 2008 sono da considerarsi provvisori fino a validazione da parte dell ISTAT. 22

24 Grafico 13 Indice di utilizzazione netta negli esercizi alberghieri. Anni (Valori %) 50% 40% 42,7% 35,4% 43,2% 36,3% 39,6% 34,5% 39,6% 39,8% 40,1% 40,8% 41,8% 33,2% 32,2% 30,5% 30,2% 32,1% 31,9% 30% 20% (*) FVG Italia (*) Dato Italia non ancora disponibile Grafico 14 Indice di utilizzazione netta dei posti letto degli esercizi ricettivi alberghieri per mese. Anni (Valori %) 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 53,9% 53,3% 48,8% 36,2% 33,7% 30,0% 41,6% 25,8% 24,3% 25,0% 33,1% 24,2% 20,4% 28,1% 27,0% 22,9% 24,8% 25,0% 19,0% 18,7% 18,1% 20,4% 18,2% 0% gen fe b mar apr mag giu lug ago set ott nov dic indice di utilizzazione netto 2008 indice di utilizzazione netto 2007 Fonte: WebTur, elaborazioni a cura del Servizio Statistica RAFVG 23

25 Grafico 15 Indice di utilizzazione dei posti letto degli esercizi ricettivi per mese. Anno 2008 (Valori %) 50% 40% 30% 20% 10% 0% 46,0% 41,3% 45,9% 41,2% 25,2% 19,8% 16,0% 24,9% 12,6% 11,4% 12,1% 9,9% 18,9% 11,1% 15,4% 8,1% 8,9% 8,3% 5,2% 6,6% 6,4% 6,3% 4,4% 4,8% gen fe b mar apr mag giu lug ago set ott nov dic 33,4% 32,9% 21,4% 10,7% 15,8% 5,7% inverno e s ta te anno indice di utilizzazione netto indice di utilizzazione lordo Grafico 16 Indice di utilizzazione dei posti letto degli esercizi ricettivi per categoria. Anno 2008 (Valori %) 1 stella bed and breakfast alloggi in affitto alloggi agrituristici 4 stelle campeggi RTA 1,5 5,1 9,2 10,4 10,1 11,5 19,2 1,6 7,6 11,9 12,2 13,0 21,4 24,3 3 stelle 27,6 35,4 2 stelle 52,9 66,3 Totale 15,8 21, utilizzo lordo utilizzo netto Fonte: WebTur, elaborazioni a cura del Servizio Statistica RAFVG 24

26 Tavola 12 Indice di utilizzazione lordo dei posti letto degli esercizi ricettivi per categoria. Anno 2008 AMBITO TURISTICO TERRITORIALE Presenze Posti letto Indice di utilizzazione lordo dei posti letto (%) Ambito turistico territoriale di Trieste ,6 Ambito turistico territoriale di Gorizia e Grado-Aquileia ,3 Ambito turistico territoriale di Pordenone, Piancavallo e delle Dolomiti Friulane ,5 Ambito turistico territoriale del Tarvisiano e di Sella Nevea ,3 Ambito turistico territoriale di Udine e Lignano Sabbiadoro ,6 Ambito turistico territoriale della Carnia ,1 FVG ,8 Fonte: WebTur, elaborazioni a cura del Servizio Statistica RAFVG 25

27 I principali risultati dell indagine sul Turismo Internazionale della Banca d Italia Le statistiche provenienti dalle rilevazioni Istat, pur assicurando continuità e robustezza metodologica, sono affette da due limiti piuttosto pesanti. In particolare, non vengono considerate: - alcune tipologie di turismo i turisti che non effettuano pernottamenti (gli escursionisti) e i turisti che alloggiano in strutture non registrate, tipicamente nelle seconde case o presso amici e parenti - la dimensione economica non vengono rilevati valori monetari dunque non è possibile determinare il flusso monetario generato dal turismo e dunque l impatto del comparto sull economia. Per quanto riguarda il primo aspetto menzionato, nel prospetto che segue i dati della rilevazione ISTAT vengono accostati a quelli dell indagine della Banca d Italia (Fonte: UIC, l ente che realizza l indagine per conto della Banca d Italia): nonostante infatti le metodologie e gli obiettivi delle due indagini, come già indicato in precedenza, non consentano confronti diretti a causa della disomogeneità dei dati, è possibile notare come limitandoci ai dati ISTAT il quadro complessivo dei flussi turistici sarebbe parziale. Prospetto: presenze di turisti stranieri per tipologia di esercizio ricettivo e relativo grado di sottostima. Anno (dati in migliaia) Esercizi alberghieri Totale ANNO Fonte: UIC Fonte: Istat Rapporto(*) Fonte: UIC Fonte: Istat Rapporto(*) , , , ,9 (*) Il rapporto fornisce il grado di sottostima delle presenze turistiche Nell ottica di introdurre i flussi di movimento degli escursionisti e dei turisti ospitati in strutture non registrate che generano anche flussi monetari, relativamente alla sola componente straniera, di seguito si presentano i principali risultati di sintesi dell indagine sul turismo internazionale della Banca d Italia. Il numero di viaggiatori stranieri che nel 2008 hanno visitato il Friuli Venezia Giulia è circa pari a 7 milioni e 900 mila. La provincia più visitata è quella di Trieste che, da sola, determina il 42,6% di tutti gli arrivi rilevati in regione, la provincia interessata da un maggior aumento percentuale di visitatori rispetto al 2007 è stata Gorizia (+49,6%) A fronte di un decremento complessivo del 15% su base regionale rispetto all'anno precedente della consistenza dei viaggiatori, si è registrato un decremento nella spesa pari al 5,1%. La maggioranza dei viaggiatori rilevati dall'indagine ha dichiarato di essersi recata in Friuli Venezia Giulia per motivi diversi dalla vacanza (50% circa) mentre il 39% dei casi in villeggiatura. La spesa media giornaliera, calcolata al netto di coloro non hanno pernottato in regione o lo hanno fatto in strutture non organizzate (da amici, parenti...), è pari a 76,6 calcolata su una permanenza media di circa 4,5 giorni. Il posizionamento del Friuli Venezia Giulia rispetto alle altre regioni italiane rivela una spesa pro-capite dei turisti stranieri piuttosto bassa se comparata alla media nazionale. Nel confronto con i dati medi italiani emerge anche un ulteriore aspetto piuttosto interessante: in Friuli Venezia Giulia la quota di viaggiatori stranieri ospitati presso strutture alberghiere (9%) è nettamente inferiore rispetto a quella italiana e del Nord-Est(36%). Complessivamente, il saldo della bilancia turistica, ovvero la differenza tra la spesa dei viaggiatori stranieri sostenuta sul territorio regionale e la spesa dei viaggiatori residenti in regione sostenuta all'estero, risulta positivo per 299 milioni di euro nel La fonte dei dati di tutti i grafici e le tabelle di seguito riportati è la banca dati D.A.T.I. (dati analitici turismo internazionale) della Banca d Italia; le elaborazioni sono state effettuate dal Servizio Statistica RAFVG. 26

28 Tavola 13 Viaggiatori stranieri e relativa spesa turistica per provincia. Anni 2007 e 2008 VIAGGIATORI SPESA in migliaia in mln var. % var. % PROVINCIA Udine , ,7 Gorizia , ,7 Trieste , ,2 Pordenone , ,8 FVG , ,1 Grafico 17 Viaggiatori stranieri per motivo del viaggio. Anno 2008 (Valori %) lavoro 11% motivi personali diversi dalle vacanze(*) 50% (*) La voce include tutte le ragioni non inerenti all'ambito lavorativo diverse dalle vacanze: attività ricreative, attività culturali, visite a parenti ed amici, acquisti, pellegrinaggi ed altri motivi religiosi, studio, cure mediche o termali, ecc. vacanze 39% Fonte: Banca d Italia, elaborazioni a cura del Servizio Statistica RAFVG 27

29 Grafico 18 Viaggiatori, pernottamenti e spesa turistica dei viaggiatori stranieri. Anni (Anno 2005=100) Numero di viaggiatori FVG Nord-Est Italia Numero di pernottamenti FVG Nord-Est Italia Spesa turistica FVG Nord-Est Italia Fonte: Banca d Italia, elaborazioni a cura del Servizio Statistica RAFVG 28

30 Tavola 14 Spesa media giornaliera(*) e permanenza media dei viaggiatori stranieri per regione. Anno 2008 Spesa media Permanenza REGIONI giornaliera pro media (gg) capite ( ) Piemonte 94,4 5,1 Valle d'aosta 94,7 5,1 Lombardia 120,8 4,2 Trentino Alto Adige 75,9 5,0 Veneto 90,2 4,7 FVG 76,6 5,3 Liguria 85,6 5,0 Emilia-Romagna 84,4 5,3 Toscana 94,2 5,5 Umbria 72,7 6,9 Marche 71,9 5,6 Lazio 122,4 4,9 Abruzzo 65,1 8,9 Molise 33,7 16,0 Campania 117,9 5,3 Puglia 62,8 7,0 Basilicata 72,7 6,0 Calabria 55,9 11,3 Sicilia 66,6 8,0 Sardegna 88,1 8,6 Italia 95,9 5,1 (*) La spesa media giornaliera è calcolata a partire dai viaggiatori stranieri che hanno effettuato almeno un pernottamento in strutture ricettive organizzate. Grafico 19 Spesa media giornaliera(*) e permanenza media dei viaggiatori stranieri per regione. Anno Calabria permanenz a media (gg) 10 Abruzzo Sardegna S icilia 8 P uglia Umbria B asilicata 6 Toscana Marche E milia R. Campania F riuli V. G. Italia Lazio Trentino A.A. Liguria Piemonte Veneto Valle d'aosta Lombardia spesa media giornaliera ( ) Fonte: Banca d Italia, elaborazioni a cura del Servizio Statistica RAFVG 29

31 Grafico 20 Viaggiatori stranieri e relativa spesa turistica per struttura ricettiva ospitante. Anno 2008 (Composizione % sul totale dei viaggiatori stranieri e sul totale della spesa turistica degli stranieri) Viaggiatori stranieri per struttura ricettiva 9% 33% 4%5% 36% 30% 36% 6% 76% 18% 8% 14% 8% 7% 10% Italia FVG Nord-Est albergo, villaggio casa in affitto ospite di parenti, amici altro nessun pernottamento Spesa turistica degli stranieri per struttura ricettiva 11% 14% 27% 14% 11% 6% 4% 32% 55% Nord-Est FVG 12% 13% 14% 16% 13% 58% Italia albergo, villaggio casa in affitto ospite di parenti, amici altro nessun pernottamento Fonte: Banca d Italia, elaborazioni a cura del Servizio Statistica RAFVG 30

32 Tavola 15 La bilancia dei pagamenti turistica. Anni 2007 e 2008 (valori in mln ) Area CREDITI DEBITI Spesa dei viaggiatori stranieri Spesa dei viaggiatori italiani SALDO var. % var. % var. % per motivi personali (incluse vacanze) e di lavoro FVG , , ,0 Nord Est , , ,2 Italia , , ,0 per vacanze FVG , , ,2 Nord Est , , ,4 Italia , , ,3 Fonte: Banca d Italia, elaborazioni a cura del Servizio Statistica RAFVG 31

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