IL PIANO PER LA CITTÀ DI VIENNA DEL 1858 VIENNA OGGI
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1 IL PIANO PER LA CITTÀ DI VIENNA DEL 1858 VIENNA OGGI
2 IL RING DI VIENNA L'azione urbanistica più nota della Vienna del XIX secolo èla realizzazione del RING ( ), nella quale si esprimono gli elementi fondamentali del "modello viennese", che ha ISPIRATO I PIANI DI NUMEROSE CITTÀ EUROPEE NELLA SECONDA METÀ DELL'800. Fino al 1857 la città di Vienna era racchiusa e difesa da DUE CINTE MURARIE: quella interna, più antica, che difendeva la città storica di impianto medievale, e quella più recente (Linienwall) che difendeva i quartieri periferici (Vororte) costruiti dal '600 in poi. Una larga fascia di territorio (il GLACIS) profonda tra 500 e 1000 m. all'esterno della prima cinta era stata lasciata libera da edificazione PER ESIGENZE MILITARI. Il Glacis si era inizialmente configurato come ELEMENTO DI SEPARAZIONE TRA LA CITTÀ ANTICA (Altstadt), sede della corte e dell'amministrazione, con tessuto edilizio compatto e sistema viario tipicamente medievale modificato solo da alcuni inserimenti settecenteschi, E I QUARTIERI PIÙ RECENTI, meno densi ed abitati anche da famiglie borghesi e dell'aristocrazia.
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4 Vienna, la città medievale nella prima cinta di mura (1827)
5 Vienna nel 1850
6 Già nei primi decenni del secolo XIX la sistemazione con alberature, viali per il passeggio, caffé e chioschi AVEVA INIZIATO A MUTARE IL SIGNIFICATO E GLI USI DI QUESTO SPAZIO; negli anni '20 gli ampliamenti dell'area del Palazzo di corte e, più tardi, la realizzazione della Votivkirche (destinata a celebrare l'incolumità dell'imperatore sfuggito ad un attentato) avevano contribuito a RAFFORZARE IL RUOLO DEL GLACIS NEL RAPPORTO TRA LE DUE PARTI DELLA CITTÀ.
7 IL RING DI VIENNA Dopo i moti rivoluzionari del '48, l'ascesa della borghesia liberale, il contrastato ma inevitabile passaggio dal regime assolutistico alla monarchia costituzionale, la straordinaria crescita della città come centro motore dell'impero asburgico (la popolazione raddoppia nei trent'anni successivi al 1840, raggiungendo gli 850mila abitanti nel 1870, e crescerà ancora fino a nel 1900) SONO I FATTORI DETERMINANTI DI UNA TRASFORMAZIONE URBANA DI LARGO RESPIRO. Nel dicembre 1857 un EDITTO IMPERIALE STABILISCE LA DEMOLIZIONE DELLA PRIMA CINTA MURARIA E UNA NUOVA UTILIZZAZIONE DEL GLACIS;
8 NEL GENNAIO (1858) VIENE BANDITO UN CONCORSO PER LA PROGETTAZIONE URBANISTICA DELL'AREA COSÌ LIBERATA ( di circa 600 ha ). In realtà l'amministrazione dello Stato aveva elaborato nei mesi precedenti due proposte di sistemazione del Ring, nelle quali già comparivano, con soluzioni diverse, alcuni degli ELEMENTI DI BASE DEL CONCORSO (area per esercitazioni militari, residenza imperiale, boulevard alberato lungo l'anello, quartieri residenziali privati). Nei contenuti del bando: IL RING DI VIENNA ( ) DESTINARE I 4/5 DEI TERRENI del Glacis ai monumenti, agli spazi e agli edifici pubblici, alle strade, ai parchi, e di RISERVARE SOLO 1/5 agli edifici privati (i cui contributi serviranno a finanziare parte dell'operazione pubblica), nei risultati della commissione e nella risolutezza con cui si iniziano i lavori, SI ESPRIME UNA CHIARA DETERMINAZIONE A FARE DI VIENNA UNA GRANDE E SOLENNE "CAPITALE IMPERIALE".
9 IL PIANO PER LA CITTÀ DI VIENNA DEL 1858
10 Il bando del concorso prevedeva: IL RING DI VIENNA ( ) una grande area per esercitazioni militari; la localizzazione di due acquartieramenti militari a nord ovest e a sud est della Altstadt; la sistemazione a parco dello spazio antistante il Palazzo Reale; edifici pubblici, musei, un teatro dell'opera nella zona sud del Ring; una migliore integrazione nel contesto della Karlskirche e della Votivkirche. Parteciparono 80 CONCORRENTI e vennero premiati tre progetti (1 F. Stache, 2 L. Forster, 3 E. Van der Null, A. Siccard von Siccardsburg).
11 NON VENNE REALIZZATO nessuno dei progetti premiati. L'AMMINISTRAZIONE AFFIDÒ ALL'ARCHITETTO LOHR e ad una commissione composta dai primi tre classificati e da funzionari ministeriali, il COMPITO DI ELABORARE UNA PROPOSTA DEFINITIVA, che venne approvata nel 1859.
12 Il progetto approvato nel 1859 ha come ELEMENTO CENTRALE un amplissimo VIALE ALBERATO ANULARE sede di linee di trasporto pubblico, lungo il quale si collocano spazi ed edifici monumentali con forme e stili diversi, isolati o raggruppati in sequenze o da esplicite simmetrie. Gli edifici monumentali sono tra loro COLLEGATI DA SPAZI APERTI le cui alberature e sistemazioni a terra sono accuratamente disegnate e costituiscono, per così dire, il tessuto connettivo di un sistema la cui unitarietà e significatività alla scala urbana è indiscutibile, TALE DA CONFIGUARE UN VERO E PROPRIO "MODELLO" DI PROGETTO URBANO.
13 Il Ring di Vienna rappresenta un caso esemplare del modo in cui LO SPAZIO APERTO URBANO DIVIENE ELEMENTO STRUTTURANTE E PRINCIPIO ORGANIZZATORE DEI LUOGHI CENTRALI DELLA CITTÀ. Il ring prima degli interventi
14 Il ring dopo gli interventi
15 La REALIZZAZIONE DEL PROGETTO DEFINITIVO, passa attraverso una prima fase assai intensa, un momento di stasi intorno al '70 ed una fase successiva di completamento, RICHIESE CIRCA UN TRENTENNIO. Nel corso di questo periodo si verificarono cambiamenti, aggiustamenti, integrazioni che non hanno tuttavia contraddetto l'unitarietà del risultato finale. Tra queste il più significativo èl'uso dell'area inizialmente destinata alle esercitazioni militari per localizzare le nuove sedi del Consiglio Municipale (Rathaus) dell'università e del Parlamento. Il Ring di Vienna RAPPRESENTA UNO DEI CASI PIÙ RIUSCITI DI "RIUSO" DI SPAZI RESI LIBERI DAL MUTAMENTO DI FUNZIONI URBANE (superamento delle esigenze di difesa militare): nella città europea del XIX sec. si hanno molti altri esempi di riuso di spazi liberati per gli stessi motivi. Anche nel secolo successivo, soprattutto dalla terza rivoluzione industriale in poi, si moltiplicano le possibilità di realizzare trasformazioni urbane significative e progetti urbani attraverso il "riuso" di aree e strutture la cui precedente utilizzazione è superata.
16 VIENNA OGGI
17 Il Ring oggi
18 La formazione di un RING DI CIRCONVALLAZIONE riguarda soprattutto le città radiocentriche (Mosca, Pest, Colonia, Milano, Firenze e Bologna). Tutte assumono profili diversi secondo modalità e tempi differenti, ma ognuno si modella sulla traccia di una comune forma circolare o semicircolare. In tutti i casi IL NUOVO ANELLO PERIFERICO CORRISPONDE ALLA FASCIA DI SUTURA TRA LA CITTÀ INTERNA E LE AREE DI ESPANSIONE; quasi sempre coincide con la cinta muraria, di cui riprende la funzione di limite materiale. A Milano il ring si delinea in forma di doppio anello stradale, costituito da un viale, da un isolato mediano e da una via destinata a tramway. A Firenze e Bologna, sull area corrispondente alla cinta muraria e alla fossa di contorno sono creati i viali tra il 1865 e il 1910: una sequenza di arterie alberate con sezione costante che raccorda tutte le strade radiali.
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a) Città a scacchiera: intreccio ortogonale di strade che delimitano isolatri di forma quadrata. Si sono sviluppate su terreno pianeggiante.
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