Dipartimento della sanità e della socialità Divisione dell'azione sociale e delle famiglie Ufficio degli invalidi

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1 Pianificazione delle strutture e dei servizi per invalidi adulti finanziati dalla Legge sull integrazione sociale e professionale degli invalidi (LISPI) nel Cantone Ticino Dipartimento della sanità e della socialità Divisione dell'azione sociale e delle famiglie Ufficio degli invalidi Bellinzona, settembre 2011

2 Indice 1 Introduzione Dalla Pianificazione del fabbisogno secondo l Ufficio federale delle assicurazioni sociali a quella di competenza cantonale L evoluzione delle metodologie utilizzate La LISPI e le altre basi legislative che regolano l offerta di istituti per persone adulte con andicap Legge sull assistenza socio-psichiatrica, 2 febbraio 1999 (LASP) Legge d applicazione della legge federale sugli stupefacenti del 3 ottobre 1951, 19 giugno 1978 (LCStup) Legge sull assistenza e cura a domicilio, 30 novembre 2010 (LACD) Legge federale sull assicurazione malattia (LAMal) I servizi d integrazione finanziati dalla LISPI Coordinamento con il settore anziani Invalidi in case per anziani Reparti per invalidi inseriti in case per anziani Invecchiamento delle persone invalide Coordinamento con il settore dell educazione speciale Centro professionale e sociale Altre strutture che accolgono persone adulte con andicap Ricapitolazione degli elementi principali della Pianificazione LISPI L elaborazione della pianificazione Le scelte conclusive della Pianificazione L attivazione dei nuovi posti entro fine Situazione a fine 2010 nel settore degli invalidi adulti in Ticino Evoluzione del numero di persone invalide con rendita AI in Ticino ( ) Evoluzione del numero di posti nelle strutture per invalidi adulti in Ticino ( ) Evoluzione del tasso di istituzionalizzazione (TIS) in strutture per invalidi adulti in Ticino ( ) Discussione relativa all aderenza degli scenari dinamici per la stima del fabbisogno di posti in strutture per invalidi adulti Gli scenari dinamici utilizzati fino alla Pianificazione Gli scenari dinamici utilizzati per la Pianificazione LISPI Fabbisogno di posti in strutture per invalidi adulti secondo i dati degli scenari dinamici ( ) I dati degli indicatori complementari Liste d attesa in istituti per invalidi Centro di indicazione per persone con andicap fisico acquisito...48 pagina 2/85

3 5.3 Posti liberi in istituti per invalidi Ospiti di strutture private per minorenni Scuole speciali Invalidi ospiti di istituti per anziani Collocamenti fuori Cantone e utenti di altri Cantoni collocati in istituti ticinesi Collocamenti fuori Cantone Utenti di altri Cantoni collocati in istituti ticinesi Aspetti finanziari Aspetti pianificatori Uscite dagli istituti a causa di dimissioni o decessi Altri fattori determinanti (invecchiamento ospiti degli istituti, familiari di invalidi e utenza seguita da enti e servizi esterni) Invecchiamento della popolazione ospite di istituti per invalidi Invecchiamento del cerchio familiare di sostegno Utenti seguiti da enti e servizi esterni (beneficiari del contributo cantonale per il mantenimento a domicilio) Indicatori complementari: ricapitolazione Situazione 2011 e raffronto con i modelli di stima del fabbisogno Nuovi posti riconosciuti in istituti per invalidi adulti nel Confronto posti 2011 / scenari dinamici / indicatori complementari Paragone fabbisogno posti in Pianificazione secondo gli scenari dinamici e gli indicatori complementari Definizione conclusiva del fabbisogno di posti e relativi indirizzi qualitativi Andicap fisico Andicap psichico Andicap mentale Andicap sensoriale Andicap da dipendenze Tabella conclusiva nuovi posti da realizzare entro il Raggiungimento degli obiettivi pianificatori Adeguamenti dell offerta esistente Iniziative in fase di progettazione Copertura dei fabbisogno non attribuito Finanziamento Adeguamenti dell offerta esistente e iniziative in fase di progettazione Costi di gestione Costi di investimento Copertura del fabbisogno non attribuito...83 pagina 3/85

4 8.2.1 Costi di gestione Costi d investimento Compatibilità fra la pianificazione del fabbisogno e quella finanziaria Costi di gestione Costi d investimento Allegati...85 pagina 4/85

5 Elenco delle Figure Figura 1: Metodologie di pianificazione secondo le differenti dimensioni d analisi...11 Figura 2: Figura 3: Figura 4: Figura 5: Ubicazione degli istituti per invalidi per comprensori d'intervento dei servizi di assistenza e cura a domicilio (situazione fine 2010)...30 Utenti seguiti da Pro Infirmis nell'ambito della ricerca di un posto in una struttura medicalizzata e soluzioni adottate (gennaio - dicembre 2010)...50 Evoluzione del numero di persone non in età AVS o <60 anni collocate nelle case per anziani finanziate ( )...56 Offerta abitativa per persone con disagio psichico in ordine crescente di intensità di presa a carico...74 Elenco delle Tabelle Tabella 1: Fabbisogno totale posti in strutture per invalidi adulti - Cantone Ticino , secondo il tipo di presa a carico...9 Tabella 2: Posti in pianificazione non a beneficio di un finanziamento LISPI (stato fine 2007)...12 Tabella 3: Scelte conclusive Pianificazione , per tipo di presa a carico e tipologia di andicap...21 Tabella 4: Evoluzione dei posti in istituti per invalidi adulti nel periodo , per genere di struttura e tipo di presa a carico...22 Tabella 5: Nuovi posti creati in istituti per invalidi adulti nel periodo , per tipo di presa a carico e tipologia di andicap...23 Tabella 6: Evoluzione annuale del numero di rendite AI intere effettive (100%), secondo la tipologia di andicap - Cantone Ticino Tabella 7: Evoluzione assoluta e percentuale del numero di rendite AI intere (100%) effettive, secondo la tipologia di andicap e periodi temporali - Cantone Ticino Tabella 8: Evoluzione del numero di posti in strutture per invalidi adulti, per tipologia di andicap - Cantone Ticino Tabella 9: Evoluzione del numero di posti in strutture per invalidi adulti, per tipo di presa a carico - Cantone Ticino Tabella 10: Ripartizione dei posti in istituti per invalidi adulti per comprensori d'intervento dei servizi di assistenza e cura a domicilio (situazione fine 2010)...29 Tabella 11: Evoluzione del tasso di istituzionalizzazione (TIS) nelle strutture per invalidi adulti, secondo la tipologia di andicap - Cantone Ticino Tabella 12: Tasso di istituzionalizzazione (TIS) nelle strutture per invalidi adulti, secondo la tipologia di andicap e tipo di presa a carico - Cantone Ticino - TIS medio Tabella 13: Proiezione dell evoluzione del numero di rendite AI intere (100%) effettive, secondo la tipologia di andicap e due scenari- Cantone Ticino Tabella 14: Proiezione del numero di posti in strutture per invalidi adulti secondo la tipologia di andicap e due scenari, sulla base del TIS medio anni Cantone Ticino pagina 5/85

6 Tabella 15: Proiezione del numero di posti in strutture per invalidi adulti secondo la tipologia di andicap, base TIS medio anni , scenario alto - Cantone Ticino Tabella 16: Proiezione del numero di posti in strutture per invalidi adulti secondo il tipo di presa a carico, base TIS medio anni , scenario alto - Cantone Ticino Tabella 17: Liste d attesa per tipologia di andicap e tipo di presa a carico - Segnalazioni da istituti e enti collocati 1)...44 Tabella 18: Ripartizione regionale delle liste d attesa...45 Tabella 19: Ripartizione liste d attesa per fasce di età e tipologia di andicap...46 Tabella 20: Evoluzione del numero di persone in liste d attesa per tipo di presa a carico ( )...47 Tabella 21: Evoluzione del numero di persone in liste d attesa per tipologia di andicap ( )...47 Tabella 22: Evoluzione del numero di posti liberi in strutture per invalidi secondo il genere di struttura ( )...51 Tabella 23: Evoluzione del numero di posti liberi in strutture per invalidi secondo il tipo di presa a carico ( )...52 Tabella 24: Evoluzione del numero di posti liberi in strutture per invalidi secondo la tipologia di andicap ( )...52 Tabella 25: Evoluzione del numero di posti liberi in strutture per invalidi secondo la ripartizione regione ( )...52 Tabella 26: Minorenni accolti da strutture private che diventeranno adulti nel periodo Per tipo di presa a carico...53 Tabella 27: Minorenni accolti da strutture private che diventeranno adulti nel periodo Per tipologia di andicap...54 Tabella 28: Minorenni accolti da scuole speciali che diventeranno adulti nel periodo Per regione e necessità di struttura...55 Tabella 29: Ospiti ticinesi fuori Cantone e ospiti di altri Cantoni collocati in Ticino ( )...58 Tabella 30: Dimissioni di ospiti da istituti LISPI per tipo di presa a carico e tipologia di andicap - Anno Tabella 31: Evoluzione dell età media della popolazione ospite di istituti per invalidi secondo il genere di struttura ( )...62 Tabella 32: Beneficiari di aiuti diretti in base alla LACD, in età AI, secondo il genere di struttura frequentata o meno (situazione al )...64 Tabella 33: Ricapitolazione del fabbisogno secondo gli indicatori complementari considerati - Tipo di presa a carico...66 Tabella 34: Ricapitolazione del fabbisogno secondo gli indicatori complementari considerati Tipologia di andicap...67 Tabella 35: Nuovi posti riconosciuti in istituti per invalidi adulti nel 2011, per tipo di presa a carico...68 Tabella 36: Confronto tra posti in strutture per invalidi adulti e stime scenari dinamici e indicatori complementari, per tipo di presa a carico...69 pagina 6/85

7 Tabella 37: Confronto tra posti in strutture per invalidi adulti e stime scenari dinamici e indicatori complementari, per tipologia di andicap...70 Tabella 38: Paragone fabbisogno totale dei posti in strutture per invalidi adulti: scenari dinamici e indicatori complementari, per tipo di presa a carico...71 Tabella 39: Definizione conclusiva del fabbisogno Posti per andicap fisico in strutture per invalidi adulti, secondo il tipo di presa a carico...73 Tabella 40: Definizione conclusiva del fabbisogno Posti per andicap psichico in strutture per invalidi adulti, secondo il tipo di presa a carico...75 Tabella 41: Definizione conclusiva del fabbisogno Posti per andicap mentale in strutture per invalidi adulti, secondo il tipo di presa a carico...76 Tabella 42: Definizione conclusiva del fabbisogno Posti per andicap sensoriale in strutture per invalidi adulti, secondo il tipo di presa a carico...77 Tabella 43: Definizione conclusiva del fabbisogno Posti per andicap da dipendenze in strutture per invalidi adulti, secondo il tipo di presa a carico...78 Tabella 44: Definizione conclusiva del fabbisogno Posti totali in strutture per invalidi adulti, secondo il tipo di presa a carico...78 Elenco delle Abbreviazioni ACD AI AVS CARL CD CDAS Assistenza e cura a domicilio Assicurazione invalidità Assicurazione vecchiaia e superstiti Centro abitativo, ricreativo e di lavoro Centro diurni Conferenza delle direttrici e dei direttori cantonali delle opere sociali CIIS Convenzione intercantonale relativa agli istituti sociali CIIS del 14 settembre 2007 CPC DECS DGAS DSS GRAS Clinica psichiatrica cantonale Dipartimento dell'educazione della cultura e dello sport Direction générale de l' action sociale del cantone Ginevra Dipartimento della sanità e della socialità Groupement des services d' action et d' aide sociales des canton romands, de Berne et du Tessin LACD Legge sull'assistenza e cura a domicilio del 30 novembre 2010 LAI Legge federale sull'assicurazione per l'invalidità del 19 giugno 1959 LAMal Legge federale sull assicurazione malattie del 18 marzo 1994 LASP LAVS Legge sull'assistenza sociopsichiatrica del 2 febbraio Legge federale del 20 dicembre 1946 su l'assicurazione per la vecchiaia e per i superstiti LCstup Legge d applicazione della legge federale sugli stupefacenti del 3 ottobre 1951 del 19 giugno 1978 LISPI Legge sull'integrazione sociale e professionale degli invalidi del 14 marzo 1979 pagina 7/85

8 NPC ONC OPRE OSC OTAF STCA SUPSI TIS UFAS Nuova impostazione della perequazione finanziaria e dei compiti tra Confederazione e Cantoni Ospedale neuropsichiatrico cantonale Ordinanza del DFI sulle prestazioni dell assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie del 29 settembre 1995 Organizzazione sociopsichiatrica cantonale Opera ticinese per l'assistenza alla fanciullezza Servizio ticinese di cura dell'alcolismo Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana Tasso/i di istituzionalizzazione (rapporto posti in istituto / rendite AI intere) Ufficio federale delle assicurazioni sociali pagina 8/85

9 1 Introduzione Per la prima volta dopo l entrata in vigore della Nuova impostazione della perequazione finanziaria e della ripartizione dei compiti tra Confederazione e Cantoni (NPC) viene allestita una pianificazione cantonale di portata quadriennale. Essa si estende sul periodo benché al momento della sua approvazione l anno 2011 sia già quasi interamente trascorso. Per questo motivo la scelta conclusiva dei nuovi posti da realizzare è ridimensionata dalle iniziative attivate durante il primo anno. Il Capitolo introduttivo presenta una sintetica cronistoria sul passaggio delle competenze pianificatorie come pure l evoluzione delle relative metodologie di stima utilizzate. Il primo capitolo offre inoltre una panoramica dei vari servizi e delle basi legali che operano nel contesto dell integrazione di persone con andicap. Il secondo e il terzo Capitolo espongono una ricapitolazione della pianificazione unitamente ad un confronto fra gli obiettivi previsti e quelli realizzati. Il quarto e il quinto Capitolo entrano nel vivo del fabbisogno attraverso l analisi di un modello di stima basato sull evoluzione del rapporto fra posti in istituti e rendite AI (scenari dinamici) e una dettagliata raccolta di indicatori complementari. Nel sesto Capitolo viene proposto un confronto fra i modelli di stima utilizzati e la situazione reale a fine 2011, che permette di giungere alla determinazione conclusiva del fabbisogno e ai relativi indirizzi qualitativi, presentati al Capitolo sette. La Tabella 1 illustra il contingente totale di posti a fine 2010, 2011, il fabbisogno totale del periodo e la necessità di nuovi posti calcolata in 124 unità. Il fabbisogno scoperto sarà in parte da soddisfare attraverso potenziamenti dell offerta esistente, iniziative in fase di progettazione o ancora da individuare. Il fabbisogno di posti all orizzonte di fine 2014 indica un totale di 1982, pari al 9.1% in più rispetto a fine Tabella 1: Fabbisogno totale posti in strutture per invalidi adulti - Cantone Ticino , secondo il tipo di presa a carico Tipo di presa a carico Posti 2010 Posti 2011 Fabbisogno posti di cui già creati nel 2011 da creare Posti previsti fine 2014 var.% diurna 1'041 1' ' % notturna % diurna&notturna % Totale 1'816 1' ' % L ultimo Capitolo presenta una stima dei costi di gestione e d investimento in relazione alle scelte conclusive. Il presente documento è completato dagli Allegati 1 e 3 nei quali sono esposti i contingenti di posti alla fine del periodo pianificatorio precedente, a fine 2011 e quelli auspicati per fine 2014, suddivisi per tipologia di offerta, andicap e finanziamento. L Allegato 2 espone un elenco dettagliato dei servizi d integrazione riconosciuti. pagina 9/85

10 1.1 Dalla Pianificazione del fabbisogno secondo l Ufficio federale delle assicurazioni sociali a quella di competenza cantonale Fino al 2007 i costi d esercizio e di investimento delle strutture per invalidi adulti potevano beneficiare di un finanziamento misto Confederazione-Cantoni. I contributi federali erano concessi unicamente agli istituti inseriti in una pianificazione del fabbisogno, sottoposta con frequenza triennale all Ufficio federale delle assicurazioni sociali (UFAS) per l approvazione 1. Per ottemperare alla richiesta dell UFAS, il Cantone Ticino ha sottoposto le sue ultime pianificazioni per i seguenti periodi: : pianificazione del fabbisogno triennale. Questa pianificazione ha determinato il fabbisogno triennale dei posti di accoglienza per tipologia di istituto e categoria di andicap. 2007: pianificazione transitoria In attesa dell entrata in vigore, il 1 gennaio 2008, della NPC. Dal 2008 ogni Cantone è responsabile della propria pianificazione in materia di strutture d accoglienza per invalidi. Il 2008 è stato un anno di transizione durante il quale in Ticino la gestione degli istituti per invalidi è continuata nel solco tracciato negli anni passati e l offerta di posti è stata aggiornata in base alle necessità effettive e alle richieste già in corso. Nel frattempo la Legge sull integrazione sociale e professionale degli invalidi del 14 marzo 1979 (LISPI) è stata adeguata al nuovo meccanismo di ripartizione. Il Dipartimento della sanità e della socialità sottopone la pianificazione al Consiglio di Stato almeno ogni 4 anni per l approvazione. Il documento viene successivamente trasmesso al Gran Consiglio per informazione. Nel mese di giugno 2009 il Consiglio di Stato ha approvato la pianificazione L elenco dei posti messi a disposizione è presentato nell Allegato L evoluzione delle metodologie utilizzate Nel corso delle pianificazioni precedenti vennero identificate quattro metodologie generiche per il loro allestimento, raggruppate in due dimensioni. La prima dimensione riguarda l osservazione del fabbisogno dai punti di vista della domanda e dell offerta di posti. L analisi della domanda richiede un importante lavoro di raccolta ed analisi dati mentre quella dell offerta è fortemente influenzata dai fornitori di prestazioni. La seconda riguarda la provenienza delle informazioni. Di carattere locale, ovvero raccolte presso gli attori settoriali o di carattere globale, disgiunte dalla realtà operativa e raccolte in forma aggregata da parte dei servizi cantonali. 1 Prima delle modifiche legislative introdotte dalla Nuova impostazione della perequazione finanziaria e dei compiti tra Confederazione e Cantoni l articolo 100 cpv. 3 dell Ordinanza federale sull assicurazione invalidità (OAI) menzionava che [ ] i sussidi sono assegnati solo se una pianificazione cantonale o intercantonale prova l esistenza di un bisogno specifico per i laboratori, le case e le altre forme di alloggio collettivo, nonché per i centri giornalieri [ ]. pagina 10/85

11 Figura 1: Metodologie di pianificazione secondo le differenti dimensioni d analisi Dimensione dell'analisi offerta (di posti) domanda (di posti) locale inchiesta presso gli istituti indicatori complementari della domanda globale controllo dei tassi d'istituzionalizzazione scenari dinamici Consapevoli dei limiti delle singole dimensioni di analisi, le pianificazioni passate vennero costantemente affinate per aumentarne la precisione. I vari studi pianificatori sono da sempre basati su elementi quali le inchieste presso gli istituti, il controllo dei tassi di istituzionalizzazione e la raccolta di indicatori complementari quali ad esempio le liste d attesa e il numero di minorenni che passano al settore adulti. In questo processo di costante miglioramento, a partire dal periodo , si è innestato l utilizzo del modello degli scenari dinamici 2. Esso si basa sull osservazione dell evoluzione del numero di rendite intere per gli invalidi residenti nel Cantone, suddivise nelle cinque categorie di andicap: invalidità fisica, psichica, mentale, sensoriale, da dipendenze. Tramite appropriati strumenti di regressione si calcola l evoluzione probabile del numero di invalidi per categoria. Sulla base del rapporto fra posti offerti nelle strutture per invalidi e il numero di beneficiari di rendite di invalidità intera, si ottiene il Tasso di istituzionalizzazione (TIS). Quest ultimo, rapportato all evoluzione probabile del numero di invalidi per categoria, permette di stimare il fabbisogno di posti tendenziali in ambito residenziale, lavorativo e occupazionale. La determinazione della scelta conclusiva dei posti si ottiene confrontando il risultato degli scenari dinamici con gli altri indicatori. 2 Il mandato è stato attribuito al Prof. Boris Wernli, dottore in scienze politiche, professore associato dell Università di Neuchâtel, direttore supplente al Panel suisse de ménages (PSM) di Neuchâtel. pagina 11/85

12 1.3 La LISPI e le altre basi legislative che regolano l offerta di istituti per persone adulte con andicap Fino all entrata in vigore della NPC buona parte delle strutture presenti sul territorio beneficiava del finanziamento federale attraverso l art. 73 LAI 3. A livello cantonale queste strutture sono regolamentate da basi legislative differenti. Buona parte dell offerta settoriale fa capo alla Legge sull integrazione sociale e professionale degli invalidi del 14 marzo 1979 (LISPI). Il 25% ca. di quest ultima è invece regolamentata da altri riferimenti cantonali 4. Tabella 2: Posti in pianificazione non a beneficio di un finanziamento LISPI (stato fine 2007) Istituto Comune Gruppi target al fisico psichico mentale sensoriale dipendenze Totale Posti 2007 Associazione L'Ancora, Centro Villa Argentina Associazione Il Gabbiano, Foyer per tossicodipendenti Associazione Comunità familiare, Centro residenziale a medio termine (CRMT) OSC, Centro abitativo ricreativo e di lavoro (CARL) Lugano Camorino Gerra Piano Mendrisio OSC, Centri diurni CARL OSC, laboratori CARL Mendrisio Associazione Unitas, Centri diurni, Casa Andreina Lugano Totale posti case, centri diurni e laboratori La necessità di raggruppare le strutture esistenti in un unica pianificazione, per poter beneficiare dei sussidi federali erogati fino a fine 2007, ha quantomeno consentito di disporre di una visione globale dell offerta in favore delle persone con andicap, indipendentemente dall esistenza di basi legislative cantonali differenti. L entrata in vigore della NPC non doveva essere un pretesto per perdere di vista il panorama globale dell offerta territoriale. Proprio per questo motivo nella pianificazione si era voluto mantenere questo approccio. Anche con questa pianificazione si intende conservare una visione settoriale d insieme (sia a livello di analisi sia di esposizione), ma nel contempo introdurre una Tabella riassuntiva dei contingenti con la differenziazione dei posti a beneficio di un finanziamento LISPI (Allegato 1). 3 L art. 73 della Legge sull Assicurazione per l Invalidità disciplinava il finanziamento delle spese d esercizio e di quelle d investimento per case, laboratori e centri diurni per invalidi. L articolo è stato abrogato in seguito all entrata in vigore della NPC. 4 Nel 2011 la quota di posti non LISPI rappresenta il 23% dell offerta totale. La variazione osservata fra il 2007 e il 2011 è riconducibile all aumento di posti offerti in strutture finanziate dalla LISPI a fronte di una stabilità del contingente non LISPI che rimane di 435 posti. pagina 12/85

13 Il monitoraggio regolare di questa offerta permette di evidenziare eventuali carenze a livello di quanto pianificato Legge sull assistenza socio-psichiatrica, 2 febbraio 1999 (LASP) È il caso dei 358 posti diurni, notturni e occupazionali offerti dal Centro abitativo, ricreativo e di lavoro (CARL), che rientra nelle competenze dell Organizzazione socio-psichiatrica cantonale (OSC), e che rappresentano il 45% ca. dell offerta in favore delle persone con andicap psichico. Nel 1994, l Ospedale neuropsichiatrico cantonale (ONC) venne suddiviso in due strutture separate e distinte: la Clinica psichiatrica cantonale (CPC), per la cura e la riabilitazione di pazienti psichiatrici acuti, e il CARL, per utenti cronici stabilizzati. La Legge sull assistenza socio-psichiatrica (LASP) è la legge di riferimento di tutta la sociopsichiatria pubblica e privata del Cantone Ticino. Il CARL è per principio sottoposto alla LASP ma è anche una struttura di accoglienza che opera nel panorama delle strutture per invalidi. Le unità abitative del CARL accolgono prevalentemente ospiti invalidi con patologia psichiatrica e i laboratori protetti sono destinati alla riabilitazione ed al reinserimento nel ciclo lavorativo. Il CARL si rivolge prevalentemente ad utenti beneficiari di misure dell Assicurazione invalidità. Per questa ragione e per poter beneficiare del finanziamento federale erogato fino al 2007, il suo contingente di posti è da sempre annoverato nella pianificazione delle strutture per invalidi adulti. Oltre ai 121 posti abitativi e ai 117 lavorativi garantiti dalle strutture stazionarie e semi-stazionarie di Mendrisio, l OSC offre anche 120 posti sotto forma di Centri diurni. Questi sono dislocati in quattro località del Cantone: l utente vi trascorre una parte della giornata seguendo programmi mirati alla riacquisizione di competenze individuali, relazionali e sociali. I centri diurni completano l intervento ambulatoriale dei Servizi psico-sociali e degli psichiatri privati. In questo ambito viene effettuato uno scambio regolare fra i servizi dell OSC e la Divisione dell azione sociale e delle famiglie (DASF), per permettere un intervento efficace nei confronti delle persone che soffrono di disagio psichico. Negli ultimi anni si è verificato un aumento di richieste di collocamento da parte di servizi sociali che operano in questo settore Legge d applicazione della legge federale sugli stupefacenti del 3 ottobre 1951, 19 giugno 1978 (LCStup) Per poter beneficiare del finanziamento federale erogato fino al 2007, le strutture che accolgono persone con problemi di dipendenza sono da sempre inserite nella pianificazione delle strutture per invalidi adulti. Il coordinamento e il finanziamento di buona parte di esse non fa capo alla LISPI 5 ma alla LCstup. In estrema sintesi quest ultima garantisce il finanziamento per dei collocamenti terapeutici dovuti all abuso di sostanze illegali fino a 18 mesi, a fronte di una LISPI assicura sia gli aspetti terapeutici sia l accoglienza di lunga durata. 5 Unicamente il centro stazionario di riabilitazione e il centro diurno della Fondazione STCA fanno capo alla LISPI. pagina 13/85

14 La LCstup prevede l esistenza di un Delegato e di un Gruppo d esperti nel campo delle tossicomanie. Il Delegato coordina l attuazione degli interventi previsti dalla Legge e dal Piano cantonale d intervento mentre il Gruppo d esperti svolge funzioni propositive e consultive nei riguardi del Consiglio di Stato e del Dipartimento competente. Il gruppo esperti elabora il Piano cantonale degli interventi nel campo delle tossicomanie e, secondo le necessità, gli aggiornamenti intermedi. Il documento fissa le linee generali di sviluppo della politica del Cantone nel settore delle tossicomanie, con riferimento alla politica nazionale dei quattro pilastri: prevenzione, terapia, riduzione del danno e repressione. Il Piano cantonale 2010 e le relative raccomandazioni sono stati licenziati dal Consiglio di Stato il 7 settembre 2010, e saranno discussi dal Gran Consiglio nella seduta del mese di settembre 2011, sulla base del Rapporto commissionale del 31 marzo Gli interventi ambulatoriali sono invece di competenza della LCstup, per quanto riguarda il settore delle sostanze illegali e della LACD 6 per quanto riguarda l abuso di alcool. Da qualche anno il Gruppo esperti si trova confrontato con la cronicizzazione e l invecchiamento di una parte della popolazione di riferimento. Si delineano due tipologie di utenti: i casi acuti, che fanno capo ad un percorso educativo-terapeutico in una struttura residenziale a beneficio dei finanziamenti LCstup (per tossicodipendenti) o presso le strutture della Fondazione STCA (per alcolisti); i casi cronici, per i quali, concluso l intervento terapeutico di primo livello, si ritiene opportuno un seguito istituzionale, spesso con una presa a carico meno intensa. Spesso queste persone soffrono di una doppia diagnosi (psichica e da dipendenze) che induce i servizi sociali a sollecitarne l accoglienza presso strutture già esistenti sul territorio (CARL o altre strutture LISPI) o a prolungare/riattivare il soggiorno presso una delle strutture terapeutiche di accoglienza Legge sull assistenza e cura a domicilio, 30 novembre 2010 (LACD) Per poter ricevere il finanziamento federale erogato fino al 2007, la pianificazione delle strutture per invalidi adulti comprende, da sempre, 16 posti offerti dall Associazione Unitas. Questa iniziativa fa capo alla Legge sull assistenza e la cura a domicilio (LACD) ed è finanziata quale centro diurno di tipo 1 (centro d aggregazione sociale). In occasione del recente aggiornamento della Pianificazione dell Assistenza e la Cura a Domicilio si sottolinea la necessità di una rivisitazione dei riferimenti LISPI/LACD per enti e servizi che garantiscono prestazioni di supporto e che operano in una zona grigia a cavallo fra le prestazioni di mantenimento a domicilio e quelle di integrazione. 6 Legge sull assistenza e cura a domicilio del 30 novembre Il documento è in fase di elaborazione, al vaglio della Direzione del Dipartimento della sanità e della socialità. pagina 14/85

15 Per alcuni di questi servizi il settore ACD non dispone dei necessari mezzi finanziari per garantire il finanziamento. L esercizio non deve tuttavia ricondurre ad una mera riflessione finanziaria 8 quanto piuttosto portare ad una definizione coerente sull inerenza fra le basi legislative e le prestazioni erogate. A questo proposito la Divisione dell azione sociale e delle famiglie realizzerà, entro un anno dall approvazione del presente documento, uno studio di approfondimento Legge federale sull assicurazione malattia (LAMal) In generale gli istituti per invalidi forniscono prestazioni di tipo socio-educativo unitamente ad interventi di cura ai sensi dell art. 7 dell Ordinanza sulle prestazioni dell assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie (Opre). Per alcune strutture l intensità e la quantità delle cure sono tali da giustificarne l introduzione nell elenco di quelle autorizzati a esercitare a carico degli assicuratori malattia. Nel Decreto legislativo del 29 novembre 2005 figurano 15 strutture per invalidi autorizzate a esercitare a carico dell assicurazione obbligatoria contro le malattie (art. 39 LAMal), per un totale di 439 posti letto. Nell ambito di un recente aggiornamento 9, è stata proposta una leggera correzione verso il basso per un totale di 436 posti in istituti per invalidi. Quest ultimo è tuttora al vaglio delle sei Conferenze regionali della sanità dalle quali si attende una presa di posizione entro il mese di settembre Successivamente sarà elaborato il Messaggio da sottoporre al Gran Consiglio per approvazione. 1.4 I servizi d integrazione finanziati dalla LISPI Oltre agli istituti la LISPI finanzia una decina di enti (Servizi d integrazione) che organizzano attività di tempo libero, prestazioni di consulenza e promozione e altre attività, rivolte a persone con andicap, ai loro famigliari e agli istituti. Queste prestazioni sono finanziate tramite l erogazione di un contributo fisso, ottenuto dal prodotto fra la quantità delle prestazioni erogate e un importo forfettario definito a preventivo. Le attività finanziate vogliono garantire soluzioni differenziate ai bisogni dei singoli, al fine di sostenere la persona con andicap al di fuori delle strutture specializzate. Esse sono pure accessibili anche a utenti che frequentano un istituto allo scopo di mantenere e accrescere le relazioni sociali esterne al contesto protetto. Grazie al coordinamento prestato dai servizi d integrazione è possibile beneficiare in modo ottimale di tutto quanto offerto dal territorio in favore delle persone con andicap; i servizi d integrazione contribuiscono inoltre alla ricerca del giusto equilibrio tra soluzioni ambulatoriali e istituzionali. 8 Per il Cantone il trasferimento della competenza legislativa di questi servizi di sostegno comporta un impegno finanziario molto differente (finanziamento cantonale LISPI = 100%; finanziamento cantonale LACD = 20%). 9 Rapporto sull aggiornamento della Pianificazione ospedaliera secondo l articolo 39 della LAMal: parte Pianificazione case di cura - Anziani e Invalidi (1a fase), art. 39 cpv. 3 LAMal, elaborato dalla Commissione della pianificazione sanitaria all inizio dell estate pagina 15/85

16 L Allegato 2 propone l elenco esaustivo degli enti riconosciuti, suddiviso per tipo di attività svolta e campo d intervento. Anche in questo ambito ci si interroga sull opportunità di rivisitare i concetti alla base della ripartizione delle competenze legislative fra LISPI e LACD. In tal senso è opportuno che lo studio di approfondimento previsto al Capitolo venga esteso anche a questi servizi. 1.5 Coordinamento con il settore anziani Con il passare degli anni si assiste ad un interazione sempre più forte fra il settore delle case per anziani e quello degli istituti per invalidi che merita alcune riflessioni di dettaglio Invalidi in case per anziani Vi sono alcuni invalidi accolti presso case per anziani principalmente per i seguenti motivi: le case per anziani, grazie alla loro offerta di tipo sanitario, possono soddisfare i bisogni di cura di cui necessitano alcune persone invalide; le persone che si avvicinano all età AVS e presentano dipendenze importanti optano talvolta per un collocamento in casa per anziani; le case per anziani, essendo più numerose degli istituti per invalidi, sono meglio distribuite sul territorio cantonale, ragione per la quale qualche volta viene preferito il collocamento più vicino al domicilio. Nel Capitolo 5.6 è presentata un analisi relativa a questi collocamenti. L obiettivo di questa analisi non è finalizzato ad un loro azzeramento quanto piuttosto ad una riflessione su eventuali strategie per migliorare l offerta di posti medicalizzati in istituti per invalidi. Non è inoltre prioritario il trasferimento delle persone invalide, attualmente residenti in case per anziani, in istituti per invalidi, anche perché l età media indica che nel medio termine la maggior parte di loro passerà all età AVS Reparti per invalidi inseriti in case per anziani L interazione fra questi due settori ha permesso di sviluppare delle interessanti economie di scala grazie alla creazione di reparti per invalidi all interno di tre case per anziani 10. In queste strutture la LISPI finanzia dei reparti dedicati a persone con importanti andicap fisici, acquisiti in seguito a traumi o malattie. Nel Capitolo 5.2 è sviluppata una riflessione sulla necessità di aumentare questo tipo di offerta. 10 Residenza Paradiso, reparto 02, Lugano-Paradiso; Clinica Varini, reparto invalidi lungodegenti, Orselina; Centro sociosanitario di Vallemaggia, reparto invalidi, Cevio. pagina 16/85

17 1.5.3 Invecchiamento delle persone invalide Si segnala infine come la Strategia cantonale 11 dell aspettativa di vita delle persone con andicap. tratti il costante aumento Un ulteriore fenomeno che caratterizzerà un maggior ricorso alle istituzioni è dato dall invecchiamento dei genitori di persone con andicap che oggi fanno ricorso a soluzioni esclusivamente diurne poiché in grado di contare sul supporto familiare per l abitazione. Se da una parte è ipotizzabile che alcune persone che hanno sempre vissuto a casa propria frequentando unicamente un laboratorio protetto potranno seguire il percorso d invecchiamento di una persona normodotata (ricorso ai servizi di assistenza e cura a domicilio / casa per anziani), per altre persone sarà indispensabile predisporre delle strutture in grado di accogliere andicappati anziani (in particolare per utenti con andicap mentale, fisico o poliandicap) che da lungo tempo soggiornano in strutture con occupazione o centri diurni. Nel Capitolo riservato all invecchiamento della popolazione con andicap sarà sviluppata una riflessione in merito all opportunità di convertire integralmente o parzialmente l offerta di taluni istituti per invalidi all accoglienza di anziani con andicap. 1.6 Coordinamento con il settore dell educazione speciale Il nostro Cantone, una trentina di anni fa, ha scelto un modello scolastico integrativo. La realizzazione del modello ha comportato la dislocazione delle competenze specialistiche psicopedagogiche sul territorio evitando in questo modo di togliere gli allievi dal proprio ambiente sociale e famigliare per trasportarli in alcuni centri di competenza. La scuola dell obbligo ha dovuto assumere compiti nuovi e dotarsi di servizi specialistici adeguati al proprio interno (Servizio di sostegno pedagogico), al fine di garantire anche agli allievi con problemi di apprendimento una corretta presa a carico. L educazione speciale è stata concepita come servizio particolare che opera in collaborazione con i singoli gradi e ordini scolastici. L educazione speciale garantisce l educazione precoce per il tramite del Servizio orto-pedagogico itinerante cantonale per i bambini in età prescolastica, la scolarizzazione specializzata in classi collocate all interno delle strutture scolastiche regolari e il sostegno specializzato agli allievi con deficit sensoriali o fisici della scuola regolare. Il Cantone inoltre collabora con sei scuole private che offrono misure di pedagogia specializzata ai minori in situazione di andicap e beneficiano di un contratto di prestazione per il finanziamento delle loro attività 12. Indicativamente, dei 700 minorenni bisognosi di scolarizzazione specializzata, il 64% è accolto presso le classi di scuola speciale cantonale. Il 29% è ospitato dalle sei strutture private. Oltre alla scolarizzazione speciale, le strutture private offrono servizi 11 Strategia per l integrazione degli invalidi nel Cantone Ticino, Consiglio di Stato, aprile 2010, pagina Fondazione Provvida Madre di Balerna, Fondazione OTAF di Sorengo, Associazione Istituto La Stella di Torricella, Fondazione Istituto San Pietro Canisio di Riva San Vitale, Fondazione Istituto Sant Angelo Loverciano di Castel S. Pietro, Associazione Istituto Sant Eugenio di Locarno. pagina 17/85

18 quali mense, prestazioni terapeutico/riabilitative e/o sanitarie. Cinque strutture private offrono l'internato settimanale durante il periodo scolastico, due garantiscono anche la presa a carico nei fine settimana e durante le vacanze scolastiche. Il restante 7% è ospitato presso i Centri psico-educativi dell'organizzazione socio psichiatrica cantonale e da gruppi scolastici speciali predisposti da altri enti privati. Si può quindi affermare che il Cantone Ticino, per il tramite dei Dipartimenti dell educazione, della cultura e dello sport (DECS) e della sanità e socialità (DSS), gestisce completamente tutte le misure di educazione speciale. A livello legislativo, la gestione dell'educazione speciale è stata regolata all'interno di due leggi specifiche: la Legge della scuola del 1 febbraio 1990 e il Regolamento dell educazione speciale del 21 giugno 2000, per quanto riguarda le prestazioni di educazione speciale del Cantone (educazione precoce e scolarizzazione specializzata) e la collaborazione con gli istituti privati 13. la LISPI per quanto riguarda il coordinamento, la vigilanza e il finanziamento di talune prestazioni offerte dalle strutture private. Le attività scolastiche e le prestazioni terapeutiche (ad eccezione di quelle sanitarie) offerte dalle scuole speciali private sono di competenza del DECS. Le attività extrascolastiche, con particolare riferimento all internato e al tempo libero, del DSS. Il finanziamento integrale delle prestazioni offerte dalle strutture private avviene tramite la sottoscrizione di un contratto di prestazione con il DSS, tuttavia i costi delle attività scolastiche sono oggetto di una fatturazione interna annuale a carico del DECS. Di fatto la pianificazione degli istituti per invalidi adulti tiene conto degli indirizzi della scuola speciale poiché parte dei giovani che terminano il ciclo scolastico sono potenzialmente utenti di strutture per invalidi adulti, siano esse diurne o con internato. Nel Capitolo degli indicatori complementari è riservata una sezione all osservazione quantitativa e qualitativa dei minorenni che nel quadriennio faranno capo ad una struttura per adulti. 1.7 Centro professionale e sociale Il Centro professionale e sociale (CPS), con sede a Gerra Piano, è un istituto realizzato nel 1974 dal Cantone Ticino, grazie ai contributi dell UFAS. Il CPS è una struttura che può accogliere fino a 65 persone, di età compresa fra i 16 e i 60 anni che, in seguito ad un danno alla salute, beneficiano di una decisone per un accertamento o per dei provvedimenti professionali emanati dall Ufficio dell assicurazione invalidità. Nonostante la base legale di riferimento per il CPS sia data dall art. 5 della LISPI, l offerta del Centro non figura nella pianificazione in quanto le prestazioni offerte sono finanziate con decisioni individuali mirate e non fanno capo a contributi di tipo collettivo previsti per il finanziamento di istituti LISPI. 13 Nel febbraio 2011 il Consiglio di Stato ha inviato al Parlamento il Messaggio concernente l entrata in vigore della Legge sulla pedagogia specializzata. pagina 18/85

19 1.8 Altre strutture che accolgono persone adulte con andicap Gli istituti per invalidi che accolgono e assistono regolarmente più di 4 invalidi necessitano di un autorizzazione d esercizio rilasciata dal Dipartimento. Attraverso l autorizzazione d esercizio l ente pubblico garantisce alle persone accolte in un istituto, mediante una verifica diretta, che i requisiti richiesti da Legge e dal Regolamento siano soddisfatti. In Ticino, grazie all iniziativa di alcuni privati, sono presenti due 14 strutture che offrono posti residenziali e occupazionali che, per loro scelta o per la provenienza dei propri utenti, non beneficiano di un finanziamento cantonale. I posti offerti da queste strutture sono 17. La quota di ticinesi ammonta al 35%. Pur non escludendo l esistenza di altre piccole iniziative, in grado di offrire accoglienza puntuale o occasionale a persone con andicap, si ritiene che il loro numero sia contenuto e tale da non essere annoverato nel contingente della pianificazione settoriale del fabbisogno. 14 Centro Al suu di Bombinasco e Fattoria Gerbione di Tenero. pagina 19/85

20 2 Ricapitolazione degli elementi principali della Pianificazione LISPI Benché cronologicamente anomala, la pianificazione degli istituti per invalidi , approvata dal Consiglio di Stato nel mese di giugno del 2009, ha permesso di colmare il vuoto dovuto all entrata in vigore della NPC. L esercizio ha inoltre permesso di affinare alcune modalità di presentazione dei posti non soddisfacenti, che andavano però rispettate per rispondere alle indicazioni dettate dall UFAS. In estrema sintesi il modello ha introdotto una nuova suddivisione dei posti che tiene conto della separazione fra l offerta di internato e quella di esternato. Sono pure state aggiunte delle tipologie d offerta, precedentemente raggruppate in macro-categorie poco rappresentative (separazione dei posti in appartamenti protetti, definizione di case e laboratori per tipologia di intervento). Grazie alla collaborazione con gli istituti sono inoltre state rivisitate le classificazioni degli utenti nelle cinque categorie di andicap, per permettere un esposizione più realistica dei contingenti pianificati. Nonostante la portata cantonale di talune strutture, è stata introdotta una classificazione per zone geografiche d intervento. La determinazione del fabbisogno per il periodo di pianificazione è stata ottenuta completando i risultati degli scenari dinamici con gli indicatori complementari raccolti sul territorio. Per la prima volta la scelta conclusiva ha tenuto conto, dove possibile, di soluzioni abitative e lavorative alternative ai consueti modelli istituzionali (potenziamento del sostegno lavorativo al di fuori del contesto protetto e creazione di nuovi appartamenti protetti). 2.1 L elaborazione della pianificazione Per la preparazione degli scenari dinamici è stato aggiornato lo studio eseguito nel 2003, attribuendo un nuovo mandato al Prof. Boris Wernli che ha lavorato con i dati messi a disposizione dall UFAS. Nella prima metà dello scorso decennio si è constatata una correlazione importante fra l evoluzione delle persone in istituto e quella delle rendite AI. Questo paradigma è cambiato in seguito all entrata in vigore della 4a revisione della Legge sull assicurazione invalidità che ha introdotto dei criteri più restrittivi per la concessione delle rendite e indotto ad una modifica del rapporto fra posti in istituti e rendite AI. In estrema sintesi la revisione della Legge ha comportato una riduzione del numero di rendite che tuttavia non influenzano il numero di persone che chiedono un posto in istituto. Proprio per questo motivo il consulente ha proposto dei modelli di stima atti a correggere la tendenza negativa osservata nell evoluzione delle rendite. L applicazione degli scenari dinamici ha evidenziato la necessità di creare 68 nuovi posti entro la fine del Per verificare i risultati degli scenari dinamici sono stati raccolti una serie di indicatori complementari dai quali è emersa la necessità di creare 67 nuovi posti. pagina 20/85

21 2.2 Le scelte conclusive della Pianificazione La proposta conclusiva del fabbisogno è scaturita incrociando i risultati degli scenari dinamici e quelli degli indicatori complementari. Al fine di valorizzare il modello qualitativo e considerare la diversa portata dei vari tipi di andicap la proposta di fabbisogno è stata suddivisa per ogni categoria. In taluni casi sono stati ritenuti validi i risultati degli scenari dinamici, in altri quelli degli indicatori complementari mentre in alcune situazioni sono state proposte delle scelte alternative promuovendo dei modelli di presa a carico meno protetti. Il fabbisogno stimato è stato definito in 63 nuovi posti. Il documento Pianificazione delle strutture per invalidi adulti finanziate dalla LISPI è stato approvato dal Consiglio di Stato nel corso del mese di giugno Tabella 3: Scelte conclusive Pianificazione , per tipo di presa a carico e tipologia di andicap tipo di presa a carico / tipologia di andicap diurno case con occupazione notturno diurno & notturno case senza occupazione appartamenti protetti centri diurni laboratori notturno notturno diurno diurno nuovi posti: scelta conclusiva fisico psichica mentale sensoriale 0 dipendenze 0 Totale fabbisogno pagina 21/85

22 2.3 L attivazione dei nuovi posti entro fine 2010 A fine 2010, compatibilmente con la scelta conclusiva dello studio pianificatorio, i nuovi posti effettivamente creati sono 63, ciò che porta a un totale complessivo di i posti in istituti per invalidi, come risulta dalla Tabella 4. L Allegato 1 presenta il contingente di posti in modo dettagliato. Tabella 4: Evoluzione dei posti in istituti per invalidi adulti nel periodo , per genere di struttura e tipo di presa a carico Tipo di presa a carico diurno notturno d& n diurno notturno d&n diurno notturno d&n Case con occupazione Case senza occupazione Appartamenti protetti Centri diurni Laboratori Totale 1' ' ' '753 1'784 1'816 Tipo di presa a carico Variazione Pianificati 2009 secondo scelte conclusive diurno notturno d& n diurno notturno d&n diurno notturno d&n Case con occupazione Case senza occupazione Appartamenti protetti Centri diurni Laboratori Differenza pianificato / effettivo Totale Come già ipotizzato nel documento di pianificazione, in fase di realizzazione si è optato per una parziale diversa assegnazione della tipologia di posti da realizzare, sia per quanto riguarda il tipo di presa a carico, sia rispetto al gruppo target. In particolare si osserva come si sia privilegiata la creazione di posti per la presa a carico diurna (31 nuovi posti a fronte dei 14 pianificati), a scapito di quelli per la presa a carico diurna e notturna (11 posti realizzati dei 27 pianificati). Questa differenza è principalmente dovuta al ritardo edificatorio del nuovo istituto della Fondazione Madonna di Re. E Noi? a Bellinzona e alla parziale occupazione della nuova Casa Borghese presso l Istituto La Motta di Brissago. D altro canto si è rinunciato all aumento di posti per la presa a carico diurna e notturna di persone con andicap fisico acquisito in strutture medicalizzate. L avvio del progetto di Centro d indicazione, con l attribuzione di un mandato a Pro Infirmis per la gestione dei collocamenti e la valutazione delle possibilità di rientro a domicilio per questo tipo di utenza, ha infatti dato dei risultati incoraggianti (vedi paragrafo 5.2). Ciò ha per ora consentito di rispondere al fabbisogno manifestatosi presso le strutture pagina 22/85

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