PROGETTO DEFINITIVO-ESECUTIVO

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1 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ELVIRA E AMALIA PICCOLI DI CIVIDALE DEL FRIULI (UD) PROGETTO DEFINITIVO-ESECUTIVO RELAZIONE GENERALE comprendente RELAZIONE ILLUSTRATIVA RELAZIONE TECNICA IMPIANTISTICA ESTRATTO DI MAPPA QUADRO ECONOMICO COMPLESSIVO Oggetto Committente RUP Intervento di miglioramento e messa in sicurezza, adeguamento impianti e sismico, abbattimento barriere architettoniche e prevenzione incendi della scuola Secondaria di Primo Grado denominata E. e A. Piccoli in Cividale del Friuli (Udine) via Udine n.15. Rif. catastali: foglio n. 15 mappale n. 83 Amministrazione Comunale di Cividale del Friuli Corso Paolino d Aquileia n Cividale del Friuli (Udine) Arch. Daniele Vesca Progettazione interdisciplinare Ing. RENATO CANDOTTI Arch. CRISTIANA GAMBON Data: 12 agosto 2015 Aggiornamenti: EN.AR.PLAN s.r.l. unipersonale Udine Viale Venezia, 94 tel fax info@enarplansrl.com pec: enarplan@pec.it - R.E.A. Udine Reg.Impr.Udine p.iva e c.f.:

2 INDICE INDICE... 1 RELAZIONE GENERALE PREMESSA STATO DI FATTO VISTA AEREA DEL COMPLESSO SCOLASTICO DESCRIZIONE DELLO STATO DI FATTO DESCRIZIONE GENERALE DELL INTERVENTO OPERE EDILI Eliminazione barriere architettoniche Adeguamento degli ambienti scolastici secondo la normativa di Prevenzione Incendi Messa in sicurezza degli spazi lavorativi OPERE STRUTTURALI Corpo Centrale Principale Corpi Palestra, Auditorium e Mensa Scala metallica esterna Corpi Aule IMPIANTI MECCANICI Impianto di riscaldamento Impianto di idrico sanitario e di scarico: IMPIANTI ELETTRICI Caratteristiche dell impianto Scelta della tipologia degli impianti Quadri elettrici Unità di comando e prese Illuminazione di sicurezza Impianto di rilevazione fumo-incendio Canalizzazioni Linee di distribuzione IMPIANTO ANTINCENDIO Descrizione generale dell intervento Calcolo idraulico rete idrica ed idranti OSSERVAZIONI FINALI LEGGI E NORMATIVE DI RIFERIMENTO ESTRATTO DI MAPPA QUADRO ECONOMICO DELL INTERVENTO

3 RELAZIONE GENERALE 1. PREMESSA L Amministrazione Comunale di Cividale del Friuli continua, da diversi anni, la propria attività di riqualificazione funzionale degli edifici scolastici inseriti nel proprio territorio comunale. Tra le varie scuole di proprietà pubblica rientra anche l Istituto Secondario di Primo Grado Elvira e Amalia Piccoli sito nel capoluogo in via Udine n.15 ed identificato catastalmente al foglio n.15 mappale n.83 del Comune di Cividale del Friuli. Il Complesso Scolastico di cui sopra è stato ultimato all inizio degli anni 80 attraverso un progetto redatto e finanziato dagli anglo-americani negli anni post terremoto del L intervento in esame, grazie all assegnazione dei fondi per l edilizia scolastica concessi al Comune di Cividale del Friuli dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, ha come obiettivo l esecuzione di un insieme di lavorazioni sia edili che impiantistiche finalizzate al completamento degli appalti già realizzati all interno dell Istituto Scolastico Elvira e Amalia Piccoli. Il progetto definitivo/esecutivo di cui alla presente relazione prevede infatti l esecuzione di opere puntuali volte: al superamento delle barriere architettoniche presenti in base al Decreto Ministeriale n. 236 del 14 giugno 1989 vedi Capitolo 3.1.; all ottenimento del Certificato di Prevenzione Incendi in base alle varie attività presenti all interno del complesso scolastico e soggette alle visite e controlli di prevenzione incendi così individuate nell Allegato 1 del D.P.R. 151/2011 vedi Capitolo 3.1. Capitolo 3.6. Relazione Tecnica Progetto Antincendio; alla messa in sicurezza degli vari locali, quali spazi lavorativi, secondo quanto previsto dal Testo Unico D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81 in vigore dal 15 maggio 2008 vedi Capitolo 3.1.; al miglioramento sismico dell intero complesso scolastico sulla base di un analisi dinamica dei singoli corpi di fabbrica redatta secondo quanto previsto dalla legislazione vigente, ovvero dal D.M. 14 gennaio 2008 vedi Capitolo 3.2.; all adeguamento e completamento degli impianti in ottemperanza a quanto richiesto dal regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46 vedi Capitolo 3.4. Capitolo 3.5. Capitolo

4 2. STATO DI FATTO 2.1. VISTA AEREA DEL COMPLESSO SCOLASTICO B C A E F E D G E Legenda: A CORPO CENTRALE PRINCIPALE B PALESTRA C AUDITORIUM D MENSA E AULE F CORTE CENTRALE G CENTRALE TERMICA ACCESSI ALL ISTITUTO SCOLASTICO 3

5 2.2. DESCRIZIONE DELLO STATO DI FATTO L Istituto Secondario di Primo Grado Elvira e Amalia Piccoli di Cividale del Friuli, posto al centro di un ampio terreno, è servito, così come meglio individuato dalla Planimetria generale allegata al progetto, da un ingresso principale posto lungo via Udine e da due ingressi secondari laterali, dei quali quello posto su via Vecchia di Palma a disposizione dei Vigili del Fuoco in caso di incendio. La suddetta scuola è inoltre dotata di un ulteriore accesso su via Udine a supporto delle attività extra scolastiche che si svolgono al piano terra dell Auditorium incluso nel complesso scolastico. L aggregato edilizio di cui trattasi è composto, come di seguito descritto ed individuato nella precedente vista aerea, da sette corpi di fabbrica tra loro raccolti attorno ad una corte interna adibita a verde e ad attività all aperto, e da una centrale termica ricavata in un fabbricato separato la cui gestione non crea alcun impedimento alle attività scolastiche. Individuazione degli elementi componenti il Complesso Scolastico: A. il CORPO CENTRALE PRINCIPALE, a pianta rettangolare, occupa una superficie di circa 820 mq e si sviluppa su due piani fuori terra che ospitano al loro interno rispettivamente: al piano terra (quota ±0,00) l ampio atrio di ingresso a doppia altezza, gli uffici amministrativi e della presidenza, i locali di servizio per il personale di sorveglianza, l ambulatorio medico ed alcune sale riunioni; al primo piano (quota +3,35m) le aule specialistiche, ulteriori uffici amministrativi e gestionali ed un archivio ottenuto attraverso la compartimentazione di alcuni spazi esistenti. Questo piano è raggiungibile esclusivamente attraverso due rampe interne contrapposte con caratteristiche dimensionali non adeguate all utilizzo da parte di persone disabili. Entrambi i livelli sono dotati di un numero adeguato di servizi igienici. La copertura piana dell atrio centrale è stata realizzata con cupolini in policarbonato ad apertura automatizzata. Dal piano terra del Corpo Centrale si accede, lateralmente, alla Palestra ed all Auditorium e, frontalmente, ai tre fabbricati contenenti le varie aule didattiche. B. il Corpo PALESTRA (quota ±0,00), a pianta quadrata, e di superficie pari a circa 750 mq, è destinato esclusivamente all attività sportiva scolastica ed include al suo interno oltre allo spazio centrale per gli esercizi fisici anche due ampi spogliatoi completi dei necessari servizi igienici. Tutti gli spazi sono percorribili anche da persone disabili le quali possono facilmente raggiungere lo spazio centrale attraverso il servoscala esistente in prossimità degli spogliatoi. Attorno all area centrale della Palestra sono inoltre presenti tre gradoni dove possono trovare posto esclusivamente gli alunni poiché l impianto sportivo non prevede la presenza di spettatori esterni all attività scolastica. La Palestra presenta una copertura a struttura metallica reticolare con manto in lamiera grecata coibentata. Alla sommità della struttura metallica è stata realizzata una copertura piana in policarbonato a base quadrata costituita da cupolini ad apertura automatizzata. La suddetta struttura metallica è stata realizzata in modo tale da supportare gran parte degli impianti di servizio alla Palestra stessa sia quelli di illuminazione che quelli di gestione della temperatura interna. 4

6 C. il Corpo AUDITORIUM, a pianta quadrata, e di superficie pari a circa 400 mq, è accessibile sia direttamente dall esterno, da via Udine, che dall atrio della scuola attraverso un locale filtro a prova di fumo. L Auditorium presenta una platea funzionante (quota ±0,00) organizzata per 235 posti a sedere ed una galleria a quota +3,35m, da ultimare, per altri 24 posti a sedere. Al piano terra, in prossimità della platea, oltre ai servizi igienici, sono stati ricavati due locali tecnici adeguatamente compartimentali. Dalla documentazione in esame, si rileva che la sola platea dell auditorium viene utilizzata per attività di pubblico spettacolo, ovvero per manifestazioni non rientranti nell ambito scolastico, mentre la galleria al primo piano, raggiungibile da un locale filtro a prova di fumo del primo piano, è attualmente riservata esclusivamente all attività scolastica. Come già citato per la Palestra, anche l Auditorium presenta una copertura a struttura metallica reticolare con manto di copertura in lamiera grecata coibentata e che attualmente non risulta visibile in quanto, per esigenze di utilizzo, è stata isolata mediante la realizzazione di un controsoffitto antincendio che include la parte impiantistica di servizio. D. il Corpo MENSA (quota ±0,00), a pianta quadrata e di superficie pari a circa 350 mq, è destinata alla sola distribuzione e consumazione dei pasti quotidiani preconfezionati e quindi non alla loro preparazione da cui la mancanza di un vano cucina dedicato. La Mensa è quindi dotata esclusivamente di un locale organizzativo con accesso dall esterno e di adeguati servizi igienici sia per il personale di servizio che per gli alunni presenti. Questo corpo di fabbrica, collegato al corridoio perimetrale delle aule (quota +1,51m) che si affaccia sulla corte interna, è raggiungibile attraverso due rampe scale con caratteristiche costruttive non adeguate al loro utilizzo da parte di persone disabili. Come la Palestra e l Auditorium, anche la Mensa ha una copertura costituita da una struttura metallica reticolare a due falde con manto di copertura in lamiera grecata coibentata. Alla sommità della struttura metallica è stata realizzata una copertura piana in policarbonato a base quadrata costituita da cupolini ad apertura automatizzata. Sulla struttura reticolare portante della copertura è stata posizionata gran parte della parte impiantistica relativa sia all illuminazione che alla climatizzazione dell intero ambiente. E. le AULE sono state ricavate nei due livelli (quota ±0,00 quota +3,35m) dei tre corpi di fabbrica disposti attorno alla corte centrale. I suddetti corpi di fabbrica, a pianta rettangolare e di superficie a circa 360 mq, sono tra loro collegati da un corridoio perimetrale alla corte centrale sulla quale si affacciano le otto uscite di sicurezza. Questo percorso interno è inoltre dotato di ulteriori uscite di sicurezza poste agli angoli del complesso e collegate allo spazio esterno attraverso rampe di accesso. I due livelli dei sopraccitati fabbricati, identici tra loro per dimensioni e distribuzione, sono raggiungibili da piccole scale interne e da rampe che non presentano una pendenza adeguata per il loro utilizzo da parte di persone disabili. Tutte le aule di cui trattasi presentano le stesse dimensioni di (6,90 x 6,90)m ed una superficie di 47,61 mq ed hanno una capienza inferiore a 25 alunni. Ogni aula sia del piano terra che del primo piano è dotata di un uscita di sicurezza collegata allo spazio esterno attraverso i corridoi e le rampe di adeguate dimensioni. Ad ogni due aule sono stati abbinati dei blocchi di servizi igienici simili, per dimensione e disposizione, a quelli presenti nel Corpo Centrale Principale. 5

7 F. la CORTE CENTRALE, a forma quadrata, è delimitata dai muri perimetrali, rivestiti in mattoni facciavista, delle Aule e del Corpo Centrale Principale Questo spazio verde è circondato da piani inclinati inerbati, di dolce pendenza, intersecati da percorsi regolari, anche a gradoni, a scoscendere verso l area centrale pavimentata con funzione di piazzetta comune. E possibile accedere alla Corte sia dall atrio del Corpo Centrale Principale che dalle varie porte (uscite si sicurezza) presenti lungo il corridoio perimetrale delle aule. Attualmente la corte non è arricchita da alcuna essenza arborea ne da arredi di alcun tipo. G. la CENTRALE TERMICA è stata ricavata all interno di un corpo di fabbrica parzialmente interrato (quota -2,90m) ed isolato dal Complesso Scolastico. Il fabbricato, realizzato completamente in c.a., ospita la Centrale Termica e gli impianti meccanici che garantiscono il riscaldamento e la produzione dell acqua calda sanitaria dell intero Istituto. L alimentazione dell intera Centrale Termica è garantita dalla rete cittadina del gas metano derivante. 6

8 3. DESCRIZIONE GENERALE DELL INTERVENTO 3.1. OPERE EDILI Le opere edili in esame riguardano un diffuso intervento di adeguamento e manutenzione straordinaria da realizzare puntualmente in tutto l Istituto Secondario di Primo Grado Elvira e Amalia Piccoli di Cividale del Friuli. Tre sono le finalità principali di questa tipologia di lavorazioni: Eliminare le barriere architettoniche presenti nel Complesso Scolastico consentendo così l utilizzo di tutti gli spazi anche alle persone disabili; Adeguare i vari ambienti scolastici alla normativa di Prevenzione Incendi nel rispetto delle varie attività svolte e soggette al rilascio del C.P.I Mettere in sicurezza i vari locali quali spazi lavorativi secondo quanto previsto dal D.Lgs. 9 aprile 2008 n Eliminazione barriere architettoniche Premesso che il Complesso Scolastico in esame è stato realizzato all inizio degli anni ottanta e quindi in assenza di una normativa specifica in merito al superamento delle barriere architettoniche; che la normativa che disciplina l accessibilità e l abbattimento delle barriere architettoniche è stata introdotta alla fine degli anni 90 Legge 13/1989, che stabilisce i termini e le modalità in cui deve essere garantita l'accessibilità ai vari ambienti, con particolare attenzione ai luoghi pubblici, D.P.R. n. 503/1996, che regolamenta le soluzioni che la pubblica amministrazione deve adottare per garantire comunque l'accesso di tutti ai servizi erogati alla popolazione; l Istituto Scolastico Elvira e Amalia Piccoli in esame presenta, in gran parte degli ambienti componenti l immobile, barriere architettoniche legate alla filosofia costruttiva dell intero Complesso Edilizio costituito da corpi di fabbrica tra loro si interconnessi ma con caratteristiche altimetriche diverse. Come di seguito descritto, le barriere architettoniche rilevate all interno dell edificio scolastico risultano superabili solo attraverso la realizzazione di alcune importanti opere sia impiantistiche che edili. A. CORPO PRINCIPALE CENTRALE: Questo fabbricato, oltre a non essere provvisto di alcun servizio igienico dedicato ai disabili, è collegato alle aule didattiche dei corpi di fabbrica limitrofi esclusivamente da rampe prive delle caratteristiche fisiche e dimensionali previste dalla normativa. Per superare le suddette limitazioni, il progetto prevede: - l installazione di una piattaforma elevatrice verticale con due accessi opposti da alloggiare in un nuovo vano in c.a. realizzato esternamente in corrispondenza dell ingresso principale del complesso scolastico. La nuova piattaforma consentirà il raggiungimento del primo piano non solo ai disabili in carrozzella, ma anche agli anziani o a chi ha problemi di affaticamento e/o motori. Si precisa che l impianto scelto non richiede la realizzazione di un locale macchina interrato poiché il motore monofase è posto in alto, dentro il vano corsa; l alimentazione ed i componenti elettrici saranno posizionati sulla spalletta della porta del piano più alto. 7

9 Non è stato possibile la sistemazione di tale impianto all interno del corpo principale in corrispondenza dell atrio perché, a causa della struttura portante dei cupolini in policarbonato, l altezza interna non è risultata sufficiente a garantire una testata pari a 2,50 m. - l installazione di un montascale ad andamento curvilineo con piattaforma ribaltabile fissata alle guide, in corrispondenza di una rampa limitrofa alla corte, che consenta di superare il dislivello di 1,51 m esistente tra l atrio di ingresso e il corridoio di collegamento delle aule. la realizzazione di un servizio igienico per disabili che possegga i requisiti dimensionali minimi e le dotazioni impiantistiche necessarie così come stabilito nel punto del D.M. 236/1989. Il nuovo servizio igienico per disabili sostituirà uno dei due blocchi di servizi igienici esistenti al piano terra in corrispondenza delle sale riunioni. B. PALESTRA Non sono previsti interventi per il superamento delle barriere architettoniche poiché lo spazio è già dotato di un servoscale che collega gli spogliatoi con lo spazio centrale dell attività sportiva. C. AUDITORIUM Non sono previsti interventi per il superamento delle barriere architettoniche D. MENSA Lo spazio centrale della mensa è raggiungibile esclusivamente percorrendo le due rampe collegate al corridoio centrale delle aule. Come le rampe dell atrio, anche queste non presentano caratteristiche fisiche e dimensionali adeguate all uso delle stesse da parte di disabili in carrozzina. Per superare il dislivello esistente tra il corridoio ed il locale per la consumazione dei pasti, il progetto prevede quindi l installazione di un montascale ad andamento rettilineo con piattaforma fissata alle guide, in corrispondenza di una delle due rampe di servizio alla mensa, e che consenta di superare il dislivello di 1,51 m. esistente. E. AULE Come già riportato nella descrizione dello stato di fatto e sulle tavole grafiche, le aule didattiche sono state ricavate sui due livelli (quota ±0,00 quota +3,35m) dei tre corpi di fabbrica disposti attorno alla corte centrale. Ricordando che il corridoio di collegamento tra le varie aule è posto ad una quota di 1,51 m rispetto all atrio di ingresso, per raggiungere dall atrio qualsiasi aula è necessario percorrere scale o rampe interne. In questo caso, è stata prevista la sola predisposizione impiantistica per una futura installazione di n. 2 montascale rispettivamente nella rampa presente nel blocco aule est ed in quella presente nel blocco aule ovest. A completamento dell intervento verranno rifatti i blocchi dei servizi igienici esistenti per rendere possibile l inserimento di nuovi per disabili aventi i requisiti dimensionali minimi e le dotazioni impiantistiche necessarie così come stabilito nel punto del D.M. 236/ Adeguamento degli ambienti scolastici secondo la normativa di Prevenzione Incendi Premesso che in base alla nuova norma CEI 64-8, i locali scolastici sono classificati come Ambienti a maggior rischio in caso di incendio ai sensi dell art per l elevata densità di affollamento, per l elevato tempo di sfollamento in caso di incendio e per l elevato danno a persone e cose. che l Istituto Scolastico in esame, secondo il D.M. del 26/08/1992, rientra nelle scuole di tipo 2 ovvero scuole con numero di presenze contemporanee da 301 a 500 persone (presenze 8

10 effettive contemporaneamente in essere prevedibili di alunni e di personale docente e non docente) che all interno del Complesso Scolastico, in base al D.P.R. 151/2011, le attività soggette al controllo dei Vigili del Fuoco sono: 67.4.C: Scuole di ogni ordine, grado e tipo, collegi, accademie con oltre 300 persone presenti 65.2.C: Locali di spettacolo e di trattenimento in genere, impianti e centri sportivi, palestre, sia a carattere pubblico che privato, con capienza superiore a 200 persone ovvero di superficie lorda in pianta al chiuso superiore a 200 mq 74.C: Impianti per la produzione di calore alimentati a combustibile solido, liquido o gassoso con potenzialità superiore a 700 kw si evidenzia che l Amministrazione Comunale ha già eseguito molte opere volte all ottenimento del Certificato di Prevenzione Incendi da parte del Comando dei Vigili del Fuoco di Udine per le attività sopra elencate. Il presente progetto completa quindi l iter progettuale già intrapreso eseguendo alcune opere edili necessarie alla adeguamento dei vari ambienti in base alla normativa in vigore. Per l adeguamento normativo dei vari ambienti le lavorazioni necessarie sono le seguenti: Sostituzione della pavimentazione in gomma esistente sulle rampe presenti all interno del Complesso Scolastico poiché quella esistente è priva di alcuna omologazione e/o certificazione da parte della ditta fornitrice. In base alle nuove euroclassi (EN ), la nuova pavimentazione in gomma a bolli, adeguatamente incollata al sottofondo esistente rifinito con autolivellanti, avrà caratteristiche di reazione al fuoco Bfl - s1. Fornitura e posa in opera di una pavimentazione in gomma a superficie liscia con fibre naturali, spessore 3mm euroclasse Bfl - s1, a completamento della galleria dell Auditorium; Creazione di un uscita di sicurezza per la galleria dell Auditorium completa di scala antincendio esterna realizzata in carpenteria metallica come di seguito descritto nel Capitolo 3.2 delle Opere Strutturali; Realizzazione di un nuovo locale filtro a prova di fumo che divida l atrio del Corpo centrale Principale dalla Palestra. Questo spazio compartimentato verrà creato mediante la realizzazione una controparete in cartongesso certificata REI 60 sulle pareti esistenti del corridoio interno di accesso alla palestra includendo in tal senso anche il locale medico. Come previsto dalla normativa il nuovo filtro verrà dotato di camino di areazione di adeguate dimensioni e di due porte con caratteristiche REI 60 che racchiude lo spazio. Sostituzione delle quattro porte di sicurezza a doppia anta esistenti sulla parete nord del Corpo Palestra con delle nuove porte ad anta unica dotate di maniglione antipanico che sfruttino al massimo la luce netta esistente tra le strutture in c.a. e pari a 1,20 m. I nuovi serramenti garantiranno una larghezza libera di passaggio non inferiore a 1,10 m. Sostituzione di alcuni cupolini della Palestra e di tutti i cupolini della Mensa con dei nuovi cupolini termoformati a vela in policarbonato compatto trasparente ed a parete doppia, dotati di classificazione di reazione al fuoco euroclasse B-s1,d0; Rimozione del frangisole esistente all interno della mensa poiché privo di alcuna certificazione in merito alle sue caratteristiche antincendio. Per quanto riguarda le opere impiantistiche a completamento delle opere edili sopra riportate si rimanda ai Capitoli successivi. 9

11 Messa in sicurezza degli spazi lavorativi I locali scolastici quali spazi lavorativi sono regolamentati dal Testo Unico D.Lg. 81/2008 che ne definisce le caratteristiche fisiche e dimensionali. Il progetto quindi include alcuni importanti interventi volti all adeguamento degli ambienti scolastici alla normativa in vigore ovvero la fornitura e posa in opera di pellicola antisfondamento per la messa in sicurezza delle superfici vetrate presenti sulle uscite di sicurezza esistenti, di adeguate dimensioni, e già provviste di maniglione antipanico. Le caratteristiche tecniche della pellicola, già determinate nel computo, saranno quelle richieste dalla normativa ovvero: - lato interno ed esterno del vetro posto fino ad 1,00 m dal p.c. CLASSE 1B1 - lato interno ed esterno del vetro posto oltre ad 1,00 m dal p.c. CLASSE 2B1 - lato interno ed esterno del vetro (sopraluce) posto oltre 1,00 m dal p.c. CLASSE 2B2 Si evidenzia che nel presente appalto non è stato possibile eseguire il trattamento antiscivolo dei pavimenti in gres presenti sulle vie di fuga del Complesso Scolastico ma è stata comunque inserita sia la voce della lavorazione nell Elenco Prezzi sia il retino nelle tavole grafiche per indicarne la zona di intervento OPERE STRUTTURALI Il Complesso Scolastico presenta una struttura portante costituita da un reticolo regolare di pilastri e setti in c.a. debitamente collegati alle travi costituenti l orditura di piano e quest ultime realizzate quasi totalmente in altezza (tipo trave-parete). La distribuzione dei pilastri è caratterizzata da una maglia portante ricorrente di dimensioni (3,00x3,00)m e (7,20 x 7,20)m formata da quattro pilastri d angolo di sezione pari a (30x90)cm e da due pilastri intermedi di sezione pari a (30x30)cm. I solai di piano sono realizzati in travetti precompressi tipo celersap con interasse di circa 50 cm e spessore mediamente di (25+3)cm. In alcune zone del Complesso scolastico, sono inoltre presenti anche delle solette in c.a. irrigidenti di spessore variabile tra i cm a doppia armatura incrociata. Tutti gli elementi verticali, collegati tra loro a livello del solaio da cordoli e travi in c.a., poggiano in parte su fondazioni continue costituite da travi/suole in c.a. ed in parte su plinti isolati. La struttura è inoltre dotata di giunti tecnici tali da rendere i vari corpi di fabbrica tra loro isolati. I giunti si trovano rispettivamente: - tra il Corpo Principale Centrale e l Auditorium - tra il Corpo Principale Centrale e la Palestra - tra Corpo Aule Ovest con Corpo Aule Sud e Corpo Principale Centrale - tra Corpo Aule Sud Est con il Corpo Mensa (giunto in corrispondenza della porta d ingresso alla Mensa dalla Corte Interna). Strutturalmente il Complesso Scolastico si presenta in buono stato conservativo, privo di carenze e criticità tali da compromettere la fruizione dei singoli corpi di fabbrica. Non sono stati rilevati inoltre particolari dissesti e/o lesioni sui singoli elementi strutturali e, nello specifico, le travi, i pilastri e le pareti in c.a. esposti alle intemperie non presentano espulsioni del copriferro. Ciò nonostante va evidenziata la presenza di lesioni verticali sui contrafforti esterni dei tre corpi aule dovute esclusivamente alle riprese dei getti effettuati durante la realizzazione del Complesso Scolastico. 10

12 Per procedere con la definizione degli interventi strutturali necessari al miglioramento sismico del Complesso Scolastico, è stata quindi effettuata l analisi sismica dell intero complesso edificato estrapolando, dalla modellazione di calcolo, gli elementi strutturali che possono mettere in crisi la sicurezza globale dei singoli corpi fabbrica. L intervento strutturale prevede quindi: - l esecuzione di opere puntuali effettuate principalmente sugli elementi verticali quali pilastri e unioni d angolo parete-parete - il ripristino delle condizioni al contorno dei giunti tecnici esistenti - la chiusura del giunto tecnico esistente posto nel corpo mensa. Particolare attenzione è stata data, inoltre, allo studio delle coperture in carpenteria metallica dei corpi Palestra, Mensa ed Auditorium. Dalle analisi effettuate si è proceduto rinforzando i giunti trave-trave, gli appoggi delle travi in acciaio sulle pareti in c.a. e realizzando infine un sistema di controvento di falda sulle travi reticolari esistenti Corpo Centrale Principale In seguito all analisi sismica svolta sul Corpo Centrale Principale, è emerso che le criticità strutturali vanno a inficiare sulla resistenza di elementi chiave quali pilastri e nodi parete-parete in c.a.. L intervento previsto quindi sarà: - il rinforzo strutturale dei pilastri posti al piano terra lato corte interna attraverso iniezioni armate con barre ad a.m. B450C fissate con resina epossidica certificata; - l esecuzione di iniezioni armate con barre d acciaio B450C in corrispondenza delle unioni parete-parte in c.a.; - il rinforzo strutturale dei nodi trave-pilastro con placcaggi in fibra di carbonio; - il rivestimento dei placcaggi in fibre di carbonio dei pilastri con pannelli in cartongesso REI60 per ottemperare alle norme in materia di resistenza al fuoco degli elementi strutturali. Per quanto riguarda infine i giunti tecnici situati tra il Corpo Centrale Principale, la Palestra e l Auditorium, verranno realizzate esternamente, in corrispondenza dell ingresso, n.2 pilastri in c.a. aventi sezione (30x60)cm. Scopo del suddetto intervento sarà quello di sgravare le pareti della Palestra e dell Auditorium dall azione verticale riducendo la massa sismica agente sugli stessi, e quello di abbattere lo spostamento traslatorio in condizioni sismiche evitando l innescarsi del fenomeno di martellamento tra le strutture. In corrispondenza dell ingresso verrà inoltre realizzato il vano ascensore con pareti in c.a. di spessore pari a 15cm e dimensioni esterne (1,90x1,55)m per un altezza di 6,00m fuori terra Corpi Palestra, Auditorium e Mensa I corpi di fabbrica ospitanti la Palestra, l Auditorium e la Mensa, a pianta quadrata, presentano la medesima tipologia costruttiva ovvero una struttura portante a travi parete e setti in c.a. ed una copertura a struttura metallica con travi principali ad anima piena e travi reticolari secondarie disposte con interasse di 1,46 m. Le dimensioni dei rispettivi corpi di fabbrica sono rispettivamente: - Palestra: (27,60 x 27,60 x h max = 9,64) m - Auditorium: (20,40 x 20,40 x h max = 8,80) m - Mensa: (18,90 x 18,90 x h max = 8,80) m 11

13 Gli interventi strutturali previsti sui suddetti fabbricati saranno i seguenti: - realizzazione di controventi di falda posti al lembo inferiore delle travi reticolari secondarie esistenti, aventi funzione di stabilità verticale della sezione, mediante installazione di profilati tubolari cavi e fissati alla struttura esistente attraverso giunti di tipo bullonato; - rinforzo del giunto di appoggio delle travi principali orizzontali sul paramento murario perimetrale in c.a. esistente a reazione delle sollecitazioni sismiche; - placcaggio del profilo tubolare cavo Φ(219x8)mm in acciaio Fe360 mediante collari in acciaio saldati a fronte della stabilità globale della colonna in condizioni ultime. Nella Palestra inoltre è previsto il rinforzo del giunto di appoggio della trave diagonale principale sulla colonna in profilato cavo Φ(219x8)mm Scala metallica esterna Nel corpo Auditorium, per ottemperare alle direttive antincendio, verrà realizzata esternamente una scala metallica con struttura portante in profilati metallici tipo UPN. La nuova scala antincendio presenterà dimensioni in pianta di (1,37x9,60)m e larghezza utile della rampa di 120 cm. Il dislivello esistente tra il piano campagna ed il primo piano dell Auditorium, zona galleria, è di 3,80m per cui la nuova rampa si svilupperà con n.22 alzate da 17cm ed interposto pianerottolo al 7 gradino. A livello del pianerottolo superiore i cosciali laterali portanti andranno a poggiare su profili tubolari aventi sezione (150x150/200x8)mm. Tali tubolari andranno a collegarsi in posizione centrale alla colonna portante dell intera scala costituita da un profilo a sezione cava circolare del diametro di 298,5mm per 8mm di spessore. Per conferire maggiore stabilità alla struttura, a livello di pianerottolo, la scala verrà collegata puntualmente alla parete in c.a. dell Auditorium senza comunque alterare la risposta sismica di entrambe le costruzioni. Per quanto riguarda invece le fondazioni della scala, queste saranno realizzate a plinti in c.a. con piano di fondazione posto a livello delle fondazioni esistenti dell Auditorium. La sovrastruttura metallica verrà fissata ai plinti mediante piastra di base con ancoraggi di tipo chimico. I collegamenti bullonati dell intera struttura verranno realizzati con barre filettate ad alta resistenza cl.8.8. Il parapetto infine, verrà realizzato con tubolari in acciaio aventi sezione (50x50x4)mm e saldati alla struttura portante Corpi Aule I corpi di fabbrica con le Aule didattiche presentano una pianta rettangolare di dimensioni pari a (35,40x12,60)m e si sviluppano su due piani fuori terra per un altezza totale di 8,80 m. Dall analisi sismica di tipo modale effettuata, non sono emerse particolari problematiche; la struttura possiede globalmente le capacità per rispondere in maniera adeguata ad eventuali sismi previsti nel territorio. Le maggiori criticità si presentano nei pilastri in c.a. di sezione (20x45)cm posti lungo la parete verso la corte interna, ed i nodi parete-parete e trave-pilastro. Si procederà quindi rinforzando gli elementi strutturali suddetti attraverso l esecuzione di iniezioni armate con barre ad a.m. tipo B450C. Essendo il Blocco Mensa collegato ai Blocchi Aula Sud e Est, si è proceduto effettuando l analisi sismica dell intero corpo di fabbricato. La configurazione spaziale di forma ad L che ne risulta è 12

14 comunque favorevole sotto l aspetto sismico poiché sono presenti alle estremità laterali, rigidezze addizionali conferite dai contrafforti esistenti in c.a. dello spessore di 18 cm. Partendo dal presupposto che già alcune murature in c.a. in corrispondenza del giunto sono tra loro solidamente collegate e che risulta quindi impossibile realizzare l indipendenza tra i corpi suddetti, si effettuerà la chiusura del giunto tecnico parziale esistente (posto all ingresso della mensa lato corte interna), mediante l inserimento di barre ad aderenza migliorata, saldate alle barre esistenti e l utilizzo di calcestruzzo antiritiro. Tale operazione permette di rispettare scrupolosamente il modello matematico utilizzato per la definizione delle forze sismiche e la risposta sismica della struttura IMPIANTI MECCANICI Per quanto riguarda gli impianti meccanici, il presente progetto esecutivo prevede: l adeguamento dell impianto termico a servizio del complesso scolastico ed in particolare la sostituzione delle valvole e detentori dei corpi scaldanti esistenti con l installazione della testina termostatica per il controllo della temperatura ambiente in ogni singolo locale. la realizzazione di tutte le opere impiantistiche necessarie per il rifacimento di alcuni servizi igienici (atrio ingresso aule mensa) così come descritto nelle opere edili Impianto di riscaldamento Le opere relative all impianto di riscaldamento prevedono oltre alla sostituzione delle valvole e detentori dei corpi scaldanti esistenti da conservare anche la sostituzione dei corpi scaldanti a servizio dei nuovi servizi igienici. Per poter sostituire gli organi di intercettazione dei radiatori si dovrà procedere con le seguenti fase lavorative: - scarico parziale del circuito di adduzione del fluido vettore - sostituzione delle valvole e dei detentori - installazione della testina termostatica. Terminata l operazione di sfiato dell impianto e impostato il valore di temperatura a 20 C dovrà essere applicato il dispositivo antimanomissione sulla testa termostatica. Per quanto concerne invece la fornitura e posa in opera dei nuovi corpi scaldanti nei servizi igienici rifatti, l intervento richiede il parziale rifacimento della rete distributiva dell impianto termico con l intercettazione delle linee esistenti all interno dei cavedi o nello spessore del massetto del pavimento dei servizi igienici. Gli interventi includono l esecuzione delle necessarie assistenze edili quali la formazione di fori a parete e pavimento e di tracce su pareti verticali in laterizio. Le tubazioni saranno protette, ove prescritto, con un rivestimento termico e anticondensa costituito da guaina tubolare di gomma sintetica (elastomero) a cellule chiuse con classe di reazione al fuoco B L - S3,d0 certificata da Istituto autorizzato. Marche e case costruttrici di riferimento La progettazione degli impianti in oggetto è stata elaborata utilizzando come riferimento le caratteristiche tecniche, funzionali e dimensionali dei prodotti e delle apparecchiature di seguito elencate. La ditta è libera di offrire prodotti ed apparecchiature diverse da quelle elencate purché di pari caratteristiche tecnico/funzionali e che comunque saranno soggette ad approvazione della Direzione Lavori che potrà accettarle o rifiutarle qualora non le ritenga tecnicamente adeguate. 13

15 Principali componenti ed apparecchiature previste in progetto: Rivestimenti coibenti per tubazioni ARMSTRONG o equivalente Radiatori DE LONGHI o equivalente Valvole e detentori GIACOMINI o equivalente Testa termostatica GIACOMINI o equivalente Tubazioni in acciaio nero DALMINE o equivalente Impianto di idrico sanitario e di scarico: Le opere relative all impianto di idrico sanitario e di scarico prevedono: la rimozione delle tubazioni esistenti a parete o a pavimento l intercettazione delle tubazioni di adduzione e di scarico all interno dei cavedi o nello spessore del solaio. Gli scarichi esistenti dovranno essere intercettati e successivamente ricollegati con le linee di scarico dei nuovi apparecchi sanitari il ripristino e ricollegamento della colonna di sfiato esistente Gli interventi includono l esecuzione delle necessarie assistenze edili quali la formazione di fori a parete e pavimento e di tracce su pareti verticali in laterizio. Le tubazioni dell impianto idrico dovranno essere in acciaio zincato e protette, ove prescritto, con un rivestimento termico e anticondensa costituito da guaina tubolare di gomma sintetica (elastomero) a cellule chiuse, con classe di reazione al fuoco B L -S3,d0 certificata da Istituto autorizzato. Marche e case costruttrici di riferimento La progettazione degli impianti in oggetto è stata elaborata utilizzando come riferimento le caratteristiche tecniche, funzionali e dimensionali dei prodotti e delle apparecchiature di seguito elencate. La ditta è libera di offrire prodotti ed apparecchiature diverse da quelle elencate purché di pari caratteristiche tecnico/funzionali e che comunque saranno soggette ad approvazione della Direzione Lavori che potrà accettarle o rifiutarle qualora non le ritenga tecnicamente adeguate. Principali componenti ed apparecchiature previste in progetto: Rivestimenti coibenti per tubazioni Raccordi e pezzi speciali in ghisa filettati Tubazioni di scarico Tubazioni in acciaio zincato ARMSTRONG o equivalente GEORG/FISCHER o equivalente GEBERIT o equivalente DALMINE o equivalente 3.4. IMPIANTI ELETTRICI Per quanto riguarda l'impianto elettrico, il progetto esecutivo prevede sinteticamente: FORZA MOTRICE: protezioni e punti di alimentazione funzionali all installazione dell ascensore e dei montascale; adeguamento dei quadri elettrici relativi alla palestra ed alla mensa con realizzazione di armadio di contenimento in cartongesso REI60; spostamento del gruppo di fornitura elettrica, del relativo quadro di sezionamento e dell interruttore di parallelo relativo all impianto fotovoltaico, in posizione esterna al fabbricato. 14

16 ILLUMINAZIONE ORDINARIA: installazione dei corpi illuminanti nei servizi oggetto di intervento congiuntamente ai relativi punti di comando e prese da 10A; punti di chiamata, segnalazione ottico-acustica e tacitazione nei soli servizi igienici destinati ai disabili. ILLUMINAZIONE DI SICUREZZA: verifica dell integrità e del corretto funzionamento delle lampade di sicurezza esistenti in termini meccanici, di autonomia (1 ora) e di tempo di ricarica (12 ore); sostituzione delle lampade non rispondenti a tali prerogative ed implementazione di altre laddove mancanti, lungo le vie d esodo e le uscite di emergenza. RILEVAZIONE FUMO-INCENDIO: installazione di rilevatori ottici di fumo e di pulsanti manuali a rottura di vetro distribuiti lungo il cavedio tecnico e di ripetitori ottici nei corrispondenti corridoi al piano terra. DISTRIBUZIONE E CAVI: realizzazione di percorsi distributivi e posa di cavi a bassissima emissione di fumi e gas tossici funzionali alla realizzazione delle sopra citate opere ed installazioni di apparecchiature Caratteristiche dell impianto In base alla classificazione dei sistemi di distribuzione (CEI 64.8) l impianto in esame corrisponde al sistema elettrico TT in cui l utenza è alimentata direttamente dalla rete pubblica di distribuzione in bassa tensione ed il conduttore di neutro è collegato ad un impianto di terra separato da quello dell utente. La tensione di alimentazione dei circuiti di forza motrice è 400/230V 50Hz. La tensione di alimentazione dei circuiti di illuminazione è 230V 50Hz. La caduta di tensione ammessa per i circuiti di forza motrice ed illuminazione è del 4 %. Il fattore di potenza medio (cosφ) non deve superare il valore di 0,9 in ritardo. Si evidenzia che la fornitura dell energia, in bassa tensione trifase, è posta all interno del Complesso Scolastico e nello specifico in un locale posto in prossimità dell atrio principale in una posizione quindi non accessibile liberamente agli addetti alle letture dei contatori. L appalto quindi, oltre alle varie opere di seguito descritte, include lo spostamento del suddetto punto di misura da ubicare ubicato all interno del capitello esistente, in corrispondenza della cabina di trasformazione del complesso Scelta della tipologia degli impianti Gli impianti elettrici da realizzarsi all interno del Complesso Scolastico dovranno essere conformi a quanto prescritto nell art , e e alla Sezione 752 della Norma CEI In particolare: gli impianti, ove possibile, dovranno essere realizzati sottotraccia o sottopavimento mentre per quanto riguarda quelli previsti nel controsoffitto, questi dovranno essere realizzati con tubo in PVC rigido pesante autoestinguente installato a vista con grado di protezione IP55. i cavi dovranno essere del tipo a bassissima emissione di fumi e gas tossici ai sensi delle Norme CEI per le condutture dovranno essere usati cavi, tubi protettivi e canali aventi caratteristiche di non propagazione della fiamma nelle condizioni di posa. le prese a spina dovranno essere del tipo con coperchio e dotate di schermi di protezione degli alveoli attivi e avere protezione singola contro le sovracorrenti; gli apparecchi di illuminazione dovranno essere installati fuori portata di mano del pubblico ovvero ad altezza superiore a 2,50 m, indipendentemente dal tipo di lampada e dalla tensione di 15

17 alimentazione, in relazione agli effetti termici; in particolare i corpi illuminanti dovranno essere resistenti alla fiamma e all accensione (Norma CEI art.13.3). i comandi generali e parziali degli impianti elettrici e le relative protezioni dovranno essere posti e conformati in modo che il pubblico non possa agire su di essi. Per quanto riguarda il rifacimento dei servizi igienici, il campanello elettrico a tirante posto in vicinanza della tazza WC deve essere ubicato in posizione facilmente raggiungibile Quadri elettrici I nuovi quadri elettrici di distribuzione del fabbricato dovranno essere progettati, costruiti e collaudati in conformità alle Norme CEI in vigore e la Ditta appaltatrice dovrà, in fase di realizzazione dell apparecchiatura quadro elettrico, riferirsi esclusivamente alla Norme CEI EN e CEI EN Per quanto riguarda invece le opere di adeguamento dell esistente, i quadri elettrici dovranno essere muniti di targhette indelebili applicate sul fronte quadro per l identificazione delle apparecchiature. La targa, che potrà essere posta anche dietro la portella, dovrà riportare in maniera indelebile i seguenti dati: nome o marchio di fabbrica del costruttore; tipo, numero o altro mezzo di identificazione del quadro da parte del costruttore; corrente nominale del quadro; natura della corrente e frequenza; tensione nominale di funzionamento; grado di protezione (se superiore a IP2XC) Unità di comando e prese Le prese di corrente monofase derivate da linea dorsale trifase con neutro, dovranno essere alimentate senza interrompere il conduttore di neutro della dorsale. FRUTTI DI COMANDO MODULARI I frutti modulari di comando luce dovranno avere portata 10 o 16A a 230V e dovranno far parte di una serie completa di apparecchi idonei per essere installati entro scatole portafrutto da incasso o da parete aventi il grado di protezione richiesto. FRUTTI PRESA MODULARI I frutti presa modulari dovranno essere del tipo 2P+T, con portata 10 o 16A o 10/16A a 230V, secondo indicazioni di progetto, aventi alveoli schermati e grado di protezione IP21. Dovranno inoltre far parte di una serie completa di apparecchi idonei per essere installati entro scatole portafrutto da incasso o da parete aventi il grado di protezione richiesto Illuminazione di sicurezza Il progetto include un sistema di illuminazione di emergenza realizzato in conformità alla Norme UNI EN 1838 Illuminazione di emergenza ed al D.M. del 26 agosto 1992 Norme di prevenzione incendi per l edilizia scolastica, con lampade di tipo autoalimentato posizionate nei vari locali e lungo le vie di esodo con autonomia della sorgente non inferiore ai 30'. La normativa infatti prevede che le Scuole siano dotate di un impianto di sicurezza alimentato da apposita sorgente, distinta da quella ordinaria, destinato all alimentazione dell illuminazione di sicurezza. Quest ultima considera anche quella indicante i passaggi, le uscite ed i percorsi delle vie di esodo in modo da garantire ovunque un livello di illuminazione non inferiore a 5 lux. 16

18 Nessun altra apparecchiatura dovrà essere collegata al suddetto impianto elettrico di sicurezza che dovrà potersi inserire anche con comando a mano posto in posizione conosciuta dal personale. L appalto comprende quindi la fornitura e posa in opera di un congruo numero di corpi illuminanti con cablaggio di emergenza costituito da inverter con protezione contro la scarica completa e da batteria autonoma al Nichel-Cadmio, che assicura la massima vita ed è la più idonea per le temperature di esercizio del vano cablaggio, con autonomia minima di 1 ora e tempo di ricarica completa entro le 12 ore Impianto di rilevazione fumo-incendio Il cunicolo tecnico, la palestra e la mensa dovranno essere provvisti di un adeguato impianto di rilevazione automatica della presenza di fumo o incendio realizzato in accordo alle disposizioni della Norma UNI 9795 L impianto sarà costituito da rilevatori di fumo analogici ed indirizzabili, installati mediante apposite basi di fissaggio e da pulsanti antincendio manuali a rottura di vetro. Tali apparecchiature faranno capo alla centrale antincendio a microprocessore con loop analogici esistente ed installata nel locale bidelli; tale centrale sarà in grado di controllare lo stato, il servizio, le anomalie ed i parametri di funzionamento e la comunicazione remota degli eventi di allarme, A discrezione dell Amministrazione Comunale, potrà inoltre essere previsto un canale di comunicazione a priorità dedicata con il servizio di vigilanza, che permetta di individuare a distanza la tipologia, l ubicazione e l estensione della zona allarmata Canalizzazioni I conduttori, a meno che non si tratti di installazioni volanti, dovranno essere sempre protetti e salvaguardati meccanicamente. Dette protezioni potranno essere tubazioni, canali porta cavi, passerelle, condotti o cunicoli ricavati dalla struttura edile ecc. Negli impianti si dovranno comunque rispettare le seguenti prescrizioni: CANALI PORTACAVI IN PVC I canali portacavi dovranno essere conformi alla Norma CEI e presentare il marchio italiano di qualità IMQ. I canali dovranno essere realizzati in PVC autoestinguente e dovranno avere un coefficiente di riempimento non superiore al 50% secondo la Norma CEI Il canale, il cui coperchio deve essere smontabile solo con l uso di un attrezzo, dovrà essere suddiviso in n.3/4 scomparti secondo le indicazioni di progetto. Le scatole portapparecchi dovranno essere conformi ai principali standard europei per il successivo montaggio di frutti di comando e presa modulari. Tutti i canali dovranno essere installati utilizzando i pezzi speciali previsti quali giunti, angoli, derivazioni etc. al fine di ottenere ad installazione avvenuta almeno il grado di protezione IP40. TUBI PROTETTIVI, PERCORSO TUBAZIONI, CASSETTE DI DERIVAZIONE. Il diametro interno dei tubi, non inferiore a 20mm.dovrà essere pari ad almeno 1,3 volte il diametro del cerchio circoscritto al fascio dei cavi in esso contenuti e dovrà comunque essere sufficientemente grande da permettere di sfilare e reinfilare i cavi in esso contenuti con facilità e senza che ne risultino danneggiati i cavi o i tubi stessi. La dimensione delle cassette di derivazione verrà scelta in corso d opera, in funzione del numero delle tubazioni afferenti e alle linee entranti/uscenti ed in modo da garantire spazio sufficiente ad eventuali ampliamenti ed agili interventi di manutenzione. I tubi per posa sottointonaco o a pavimento dovranno essere in PVC corrugato flessibile autoestinguente serie pesante a Norma CEI 23.14; le cassette di derivazione dovranno essere del tipo per posa sottointonaco in polistirolo con coperchio in policarbonato color avorio. 17

19 I tubi per posa a vista dovranno essere in PVC rigido autoestinguente serie pesante a Norma CEI 23.8; le cassette di derivazione dovranno essere del tipo per posa a vista in polimero con pareti lisce e coperchio fissato con viti in acciaio inox. Ove non diversamente specificato, il complesso tubi - raccordi - cassette di derivazione dovrà avere il grado di protezione minimo IP Linee di distribuzione Le linee principali e secondarie per la distribuzione della forza motrice, dell illuminazione e dei servizi ausiliari dovranno essere realizzate con conduttori unipolari o multipolari a seconda delle specifiche riportate sugli schemi elettrici e planimetrici allegati alla presente relazione, con isolamento non propagante l incendio, disposte entro canalizzazioni predisposte. Le derivazioni dovranno essere realizzate con appositi morsetti a cappellotto isolati o morsettiere e comunque tutte le linee entranti ed uscenti dovranno essere siglate con apposite targhette. In fase di progetto, la sezione delle condutture è stata verificata in modo da non superare nell esercizio ordinario la temperatura limite stabilita dalle norme e da garantire il coordinamento con il dispositivo di protezione. PRESCRIZIONI RIGUARDANTI I CAVI bt a) Isolamento dei cavi: i cavi utilizzati nei sistemi di prima categoria (tensione nominale 50<Vn<1000V 50Hz) dovranno essere adatti a tensione nominale verso terra e tensione nominale (Uo/U) non inferiori a 450/750V, simbolo di designazione 07. Quelli utilizzati nei circuiti di segnalazione e comando dovranno essere adatti a tensioni nominali non inferiori a 300/ 500V, simbolo di designazione 05. Questi ultimi, se posati nello stesso tubo, condotto o canale con cavi previsti con tensioni nominali superiori, dovranno essere adatti alla tensione nominale maggiore. b) Colori distintivi dei cavi: i conduttori impiegati nell esecuzione degli impianti dovranno essere contraddistinti dalle colorazioni previste dalle vigenti tabelle di unificazione CEI-UNEL e In particolare i conduttori di neutro e protezione dovranno essere contraddistinti rispettivamente ed esclusivamente con il colore blu chiaro e con il bicolore giallo-verde. Per quanto riguarda i conduttori di fase, dovranno essere contraddistinti in modo univoco per tutto l impianto dei colori : nero, grigio (cenere) e marrone. c) Sezioni minime e cadute di tensione massime ammesse: le sezioni dei conduttori calcolate in funzione della potenza impegnata e dalla lunghezza dei circuiti (affinché la caduta di tensione non superi il valore del 4% della tensione a vuoto) dovranno essere scelte tra quelle unificate. In ogni caso non dovranno essere superati i valori delle portate di corrente ammesse, per i diversi tipi di conduttori, dalle tabelle di unificazione CEI-UNEL. Indipendentemente dai valori ricavati con le precedenti indicazioni, le sezioni minime ammesse dei conduttori di rame sono: 0.75mm² per i circuiti di segnalazione e telecomando; 1.5mm² per illuminazione di base, derivazione per prese a spina per altri apparecchi di illuminazione e per apparecchi con potenza unitaria a 2.2kW; 2.5mm² per derivazione con o senza prese a spina per utilizzatori con potenza unitaria superiore a 2.2kW e inferiore o uguale a 3.5kW; 4mm² per montanti singoli e linee alimentanti singoli apparecchi utilizzatori con potenza nominale superiore a 3.5kW. d) Sezione minima dei conduttori neutri: la sezione dei conduttori neutri non dovrà essere inferiore a quella dei corrispondenti conduttori di fase. Per conduttori in circuiti polifasi, con sezione superiore a 16mm², la sezione dei conduttori neutri potrà essere ridotta alla metà di quella dei conduttori di fase, col minimo tuttavia di 16mm² (per conduttori in rame), purché siano soddisfatte le condizioni dell art delle norme CEI e) Sezione dei conduttori di protezione: la sezione dei conduttori di protezione, cioè dei conduttori che collegano all'impianto di terra le parti da proteggere contro i contatti indiretti, 18

20 non dovrà essere inferiore a quella indicata calcolata come indicato in , o scelta come indicato in delle norme CEI La sezione di ogni conduttore di protezione che non faccia parte della conduttura di alimentazione non dovrà essere, in ogni caso, inferiore a 2,5 mm² se sarà prevista una protezione meccanica ed a 4 mm² se non sarà prevista una protezione meccanica. Quando un conduttore di protezione sarà comune a diversi circuiti, la sua sezione dovrà essere dimensionata in funzione del conduttore di fase avente sezione più grande. f) Sezioni minime del conduttore di terra: La sezione del conduttore di terra dovrà essere non inferiore a quella del conduttore di protezione suddetta con i minimi di seguito indicati : protetto contro la corrosione ma non meccanicamente 16mm² (Cu) 16mm² (Fe) non protetto contro la corrosione 25mm² (Cu) 5Omm² (Fe) g) Propagazione del fuoco lungo i cavi: i cavi in aria installati individualmente, cioè distanziati tra loro di almeno 250mm, dovranno rispondere alla prova di non propagazione delle norme CEI Quando i cavi sono raggruppati in ambiente chiuso in cui sia da contenere il pericolo di propagazione di un eventuale incendio, essi dovranno avere i requisiti di non propagazione secondo le Norme CEI I cavi utilizzati nel presente progetto dovranno essere a Norme CEI a bassissima emissione di fumi e gas tossici e corrosivi IMPIANTO ANTINCENDIO Descrizione generale dell intervento Come già accennato precedentemente, l appalto include la realizzazione di opere per l adeguamento delle attività soggette a controllo di prevenzione incendi presenti all interno del Complesso Scolastico. Gli interventi antincendio previsti nel progetto esecutivo includono l esecuzione di opere impiantistiche per il completamento della rete idrica antincendio ad idranti. Dal punto di vista antincendio, il Complesso Scolastico è servito da una rete idranti esistente in parte interrata e in parte fuori terra alimentata dall acquedotto cittadino ed è dotato, in prossimità del cancello carraio, di un attacco autopompa dei Vigili del Fuoco. La rete idranti esistente è formata da n.5 idranti a muro DN45 uno dei quali installato nel corso degli ultimi lavori di adeguamento dell Auditorium e alcuni risalenti all anno di costruzione del fabbricato Le opere quindi riguardano il completamento della rete idrica antincendio mediante: - la chiusura dell anello distributivo esistente al fine di equilibrare l impianto in essere ed avere la medesima portata su ogni ramo - l installazione di n. 4 idranti a muro Dn45 rispettivamente n.2 nel corridoio circolare delle aule al piano terra e n.2 al primo piano. L intervento sopra descritto verrà realizzato intervenendo sulla rete idrica di distribuzione esistente ed include l esecuzione delle necessarie assistenze edili. Al termine dei lavori il Complesso Scolastico sarà così dotato di un impianto antincendio composto da n.9 idranti DN 45 posizionati in modo da poter raggiungere ogni punto dell edificio e sarà in grado di garantire la contemporaneità nel punto idraulicamente più sfavorevole di n.3 idranti con portata di 120 l/min e pressione al bocchello di 1,5 bar così come previsto nel Decreto Ministeriale del 26 agosto 1992 Norme di prevenzione incendi per l edilizia scolastica punto 9.1. L acquedotto cittadino dovrà garantire come si evince dal calcolo idraulico delle tubazione una pressione a monte del complesso scolastico di almeno 5,5 6 bar. 19

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