La comunicazione nel Tennis - Corso Is1

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1 La comnicazione nel Tennis - Corso Is1 A cra del Prof. Francesco Giorgino (Giornalista, Docente Universitario Sapienza e Liss di Comnicazione, Istrttore Federazione Italiana Tennis e Docente all Istitto Speriore di Formazione Lombardi della Fit) 1

2 Prologo Il cambiamento è inevitabile, la crescita personale na scelta (Bob Proctor)

3 Comnicazione È necessario sottolineare che per qanto rigarda la comnicazione vanno considerate de sotto aree: 1) Comnicazione nel tennis = stdio di ttte qelle problematiche legate alle dinamiche relazionali presenti all interno del sistema didattico e di gioco, sia se si concretizzi nello specifico dell insegnamento del tennis, sia se interessi il gioco vero e proprio e qindi la dimensione agonistica. 2) Comnicazione del tennis = capacità che l insegnante di tennis deve avere di comnicare all esterno le diverse attività del circolo o della strttra in ci lavora. 3

4 Definizioni di comnicazione a) Come trasferimento di risorse b) Come inflenza e scambio di valori c) Come condivisione d) Come relazione sociale 4

5 a) Come trasferimento di risorse Dance e Larson hanno contato ben 126 definizioni della parola comnicazione. In qasi ttte essa si presenta essenzialmente come n processo. Molto dipende alla loro capienza semantica, come direbbe Lciano Gallino. Secondo qesta prima accezione, la comnicazione coincide con il trasferimento di risorse da n soggetto all altro, di na proprietà, di na risorsa o di na stato, di na qantità di informazioni. Morris inserisce tra i soggetti anche qelli inanimati, come per esempio il radiatore che comnica calore all ambiente. Si tratta di na definizione omnibs. 5

6 b) Inflenza Inflenza: comportamento (comportamentismo in psicologia) di n essere vivente che ne inflenza n altro, oppre qalnqe emissione di n segnale da parte di n organismo che inflenza n altro organismo. Al semplice trasferimento di risorse, si deve accompagnare na modificazione osservabile nel destinatario del processo comnicativo, come consegenza del rapporto comnicativo medesimo. 6

7 c) Scambio di valori Scambio di valori: il ncleo epistemologico di qesta definizione è rappresentato dalla possibilità di accompagnare al trasferimento delle informazioni e all inflenza anche lo scambio di valori sociali, condotto secondo determinate regole. Si tratta di na concezione tipica dell antropologia di Lévi Strass: le società non sono altro che insiemi di individi messi in comnicazione attraverso vari aspetti della cltra. 7

8 d) Come condivisione In qesto caso l esperienza dominante è qella della condivisione piena e consapevole dell oggetto del processo comnicativo. Si tratta della condivisione fra de o più soggetti di n medesimo significato. Si passa dall agire (il procedimento) all agire dotato di senso. La comnicazione significa condivisione. Non significa inviare messaggi, ma è n atto sociale e reciproco di partecipazione. 8

9 e) Relazione sociale In qest ltimo caso la comnicazione coincide con l instarazione e il mantenimento nel tempo di na vera e propria forma di relazione che ha rilevanza sotto il profilo sociale. Alla condivisione di n significato, si agginge la comnione di modelli comportamentali e stili di vita: è qesta la comnicazione sociale. Si passa dall individo come soggetto singolo alla persona in qanto «io sociale». Un processo qesto che apre la strada alla socializzazione, nella consapevolezza che n rilevante segmento di bisogni mani è soddisfatto dalla comnicazione. Qesta è la definizione che si addice di più alla comnicazione nel tennis 9

10 Schema di Lasswell a) Chi comnica (emittente) b) Cosa comnicare (referente e messaggio) c) A chi comnicare (ricevente) d) In che modo comnicare (codici e canali) e) Dove comnicare (contesto) f) In qanto tempo comnicare (efficacia comnicazione) g) con qali effetti (teoria degli effetti) Nell insegnamento del tennis Nel gioco del tennis 10

11 Schema di Lasswell e Didattica del Tennis Qesto schema, pr nella consapevolezza che vadano respinte le tentazioni di na didattica del tennis stereotipata e ripetitiva, pò essere d asilio per capire le potenzialità di qalnqe atto comnicativo, sia esso finalizzato alla dimensione interpersonale, che a qella di massa. Di segito vediamo gli elementi costittivi di qesto processo e le modalità con le qali essi sono applicabili all insegnamento del tennis. Emittente: insegnante di Tennis e/o preparatore fisico Messaggio: l oggetto generale o specifico dell insegnamento e della didattica, nella sa mltidisciplinarietà, secondo il principio della mltilateralità Mezzo: plralità dei lingaggi disponibili e di spporti didattici secondo i principi di mltiformità, gradalità, specificità dell apprendimento e circolarità fra apprendimento e divertimento (almeno per il mini tennis) 11

12 Effetti della comnicazione nell insegnamento del tennis nel gioco del tennis a) cognitivi b) atteggiamenti c) conativi a) rinforzo b) conversione c) picc. cambiam. 12

13 Tipi di feedback Feedback generici o specifici Feedback positivi, negativi o netri Feedback descrittivi, prescrittivi o interrogativi Feedback individali o collettivi 13

14 La circolarità del processo comnicativo nella didattica del tennis Emittente Messaggio Codice Canale Ricevente

15 Comnicazione intrapersonale Comnicazione interpersonale Comnicazione di massa Comnicazione verticale verss Comnicazione orizzontale 15

16 Comnicazione di massa Per comnicazione di massa intendiamo n processo comnicativo che, fin dall inizio della sa attivazione, si rivolge ad na plralità di soggetti riceventi con l obiettivo della condivisione da parte loro dello stesso significato del messaggio. In pratica è la comnicazione da parte dei singoli o dei media ad n pbblico di massa, appnto. I media possono essere a stampa (qotidiani, periodici, ecc..), elettronici (radio, tv, internet, ecc..), «olds» o «new», in qest ltimo caso ci si riferisce anche a ttte le nove forme di comnicazione, inclsi i social network. Secondo na delle prime teorie slla comnicazione di massa (la teoria del proiettile magico o dell ago ipodermico) i riceventi decodificano ttti allo stesso modo il messaggio inviato da n emittente. La realtà è n altra e le sccessive teorie lo hanno messo nero s bianco. Secondo le sccessive teorie dell inflenza selettiva, infatti, cambia il significato del messaggio inviato da n emittente a n ricevente, a seconda di na serie di elementi: a) differenze individali b) appartenenza di grppo o differenziazione sociale c) relazioni sociale 16

17 Comnicazione Intrapersonale Per comnicazione Intrapersonale intendiamo la comnicazione che si svilppa all interno della persona. Si tratta di na forma di relazione dialogica fra «l io locatore e l io ascoltatore» La comnicazione Intrapersonale è particolarmente rilevante nel gioco del tennis, che è no sport individale L ascolto di sé pò avvenire in tanti modi: a) decodificando i messaggi che il nostro corpo ci invia (amento dei battiti, sdorazione, ecc) b) verificando il tasso di para e di emozione presenti nella sitazione oggetto della relazione fra io locatore e io ascoltatore c) rappresentando nella nostra mente, in modo visivo, gli ostacoli più importanti da sperare e i modi in ci sperarli Le comnicazioni Intrapersonali sono molto importanti perché giocano n rolo fondamentale nel determinare la nostra atostima e sopratttto la nostro atoefficacia percepita, ma anche perché migliorano la nostra capacità di comnicazione interpersonale. 17

18 Comnicazione Interpersonale Sono diverse le relazioni comnicative da prendere in esame nella didattica del tennis. Semplificando, ecco di segito qelle più rilevanti: 1) Relazione fra insegnante di tennis e allievo fondamentale conoscenza preliminare dell allievo e del grppo dal qale proviene ma anche di qello nel qale egli verrà collocato sccessivamente. Così come ogni allievo ha caratteristiche antropometriche, cognitive, emozionali differenti, indipendentemente dal fatto che abbia svilppato o meno na capacità coordinativa grezza, fine e a disponibilità variabile della tecnica, allo stesso modo non vanno sottovaltate le differenze dei discenti dal pnto di vista comnicativo e sociale. 2) Relazione fra insegnante di tennis e famiglia dell allievo è opportno che si svilppi realmente e concretamente alla ricerca della massima sintonia possibile. Troppo spesso la famiglia viene vissta dall insegnante di tennis come ostacolo al processo di trasferimento della conoscenza tennistica all allievo e mal si sopportano tentativi di partecipazione diretta dei genitori alle varie fasi della didattica. Sarebbe opportno, invece, stringere n alleanza edcativa con loro nell interesse esclsivo dell allievo, per sottolineare l idea di fondo in base alla qale chi insegna tennis è n edcatore esattamente come chinqe insegni a scola 18

19 Comnicazione Interpersonale 3) Relazione fra insegnante di tennis e altra figra tecnica deve essere ispirata dalla logica della piena e consapevole cooperazione per garantire qei valori della mltilateralità, della mltiformità, della gradalità e della specificità dell apprendimento che caratterizzano sopratttto la didattica del mini tennis. Si pensi a qanto sono importanti le informazioni scambiate fra insegnante di tennis e preparatore fisico e a qanto sia necessaria la co-programmazione degli esercizi da far esegire. 4) Relazione fra insegnante di tennis e dirigente sportivo sia per ciò che concerne l organizzazione della didattica che per le componenti agonistiche e le occasioni di interazione fra realtà tennistiche differenti. 19

20 Lingaggio verbale a) Lessico b) Sintassi Lingaggio para verbale a) Timbro b) Intensità c) Intonazione d) Drata e) Pase f) Emissioni altre Lingaggio extra verbale a) Postra b) Orientazione c) Gestalità d) Movimenti della testa e) Mimica facciale f) Sgardo g) Contatto corporeo h) Distanza e prossemica i) Abbigliamento 20

21 Lingaggio verbale nell insegnamento del tennis Lessico e sintassi semplificati, ma al tempo stesso con contento tecnico e con inserimento anche di termini della linga inglese Esempi pratici: a) impgnatre (eastern, semi western, western, continental) b) preparazione (lineare, semicircolare, circolare) c) stance (netral, semi open, open, ma anche semi closed e closed) d) rotazioni (top spin, back spin) e) finale del movimento (nelle diverse abilità tecniche) f) tecnica degli spostamenti (laterali e in avanzamento) g) passaggio di dominio tra arti speriori nel rovescio a de mani (ad azione mltipla e nita) h) foot p e foot down nel servizio ( ma anche preparazione semplificata o abbreviata e preparazione completa) 21

22 Lingaggio verbale nell insegnamento del tennis i) tenar, ipotenar e base dell indice per definire le impgnatre l) posizione di partenza (ampia base appoggio, linea gravità compresa entro la base, centro di gravità basso, peso s avampiedi, solida postra della schiena, corretta posizione della testa) m) arto non dominante e coordinamento con arto dominante n) direzione, traiettoria, velocità, rotazione Come esiste la tecnica per il gioco del tennis, così esiste la tecnica per la comnicazione del tennis e nel tennis, specie qando esse si concretizzino nel lingaggio verbale. La materia interessa più il perfezionamento e la specializzazione. In senso lato, possiamo definire tecniche, l insieme di procedre s ci è fondata la pratica di n attività che si svilppa con n interazione contina dei diversi interloctori, sia a livello cognitivo che emotivo. 22

23 Lingaggio para verbale nell insegnamento del tennis ü ü Qando la comnicazione non ricorre all so delle parole o solo all so delle parole, si dà vita alla comnicazione non verbale che pò essere di de tipi: para verbale (segnali non verbali del parlato) ed extra verbale (segnali non verbali del corpo). Cominciamo dalla comnicazione para verbale e dalle se aree: timbro, intensità, intonazione, drata, pase, emissioni non grammaticali. Timbro: la caratteristica distintiva della voce che genera in chi ascolta na sensazione aditiva pecliare e originale. Nell insegnamento del tennis, a qalsiasi livello, qesto elemento non ha molta rilevanza, sebbene il timbro di voce dell insegnante pò agevolare ttto sommato la fidcia nei soi confronti da parte dell allievo molto giovane. Intensità: la potenza dell emissione vocale che cambia a seconda di necessità (interloctore troppo lontano, per esempio) o per stati d animo (nervosismo, stanchezza, esaltazione). Nell insegnamento del tennis è necessario che l intensità venga controllata e che non sia condizionata da stati d animo particolari dell insegnante di tennis. 23

24 Lingaggio para verbale nell insegnamento del tennis ü ü Intonazione: la modlazione della voce nel pronnciare na parola o na frase: stiamo parlando di asserzioni, domande, esclamazioni, inginzioni. Nell insegnamento del tennis non dovrebbero esserci mai inginzioni, e le asserzioni dovrebbero essere accompagnate alle domande che coinvolgono maggiormente l allievo. Per esempio, anziché affermare tieni il gomito lontano dal bsto, sarebbe meglio dire non pensi anche t che se allontani di più il gomito dal bsto, riesci a colpire meglio la palla? E poi: vogliamo provare insieme?. Drata: i tempi di emissione dei soni, la velocità dell eloqio. Nell insegnamento del tennis bisognerebbe scandire bene le frasi relative ai concetti chiave e alle qestioni più significative. 24

25 Lingaggio para verbale nell insegnamento del tennis ü ü Pase: interrzioni nella normale velocità di eloqio. Nell insegnamento del tennis servono all insegnante di tennis per verificare la capacità di comprensione del messaggio da parte dell allievo, per acqisire il feed-back e riflettere s di esso. Emissioni non grammaticali: ttte le vocalizzazioni, non corrispondenti a parole con senso compito, con fnzioni esclamative, dichiarative, dbitative e riempitive (come per esempio hmm Ah, ecco ). Nell insegnamento del tennis se presentate sotto forma di gioco lingistico possono agevolare la comprensione del messaggio. 25

26 Lingaggio extra verbale nell insegnamento del tennis Per comnicazione extra verbale facciamo riferimento sopratttto agli aspetti più significativi del lingaggio del corpo, avendo in conto che essi possono essere distinti tra gesti natrali e movimenti convenzionali, aventi qindi na matrice socio-cltrale (Perrone, 2006). La comnicazione extra verbale si articola in: Ø Ø postra: la posizione del corpo è portatrice di vari significati che fanno riferimento allo stato emotivo, alla stanchezza o alla freschezza, alla fatica, al rilassamento, alla chisra o all apertra nella relazione con gli altri, per sottolineare na condizione di stats. Nell insegnamento del tennis, a ttti i livelli, è molto importante perché rimanda all atteggiamento con il qale l istrttore o il maestro si pone nei confronti degli allievi, delle loro famiglie, degli altri tecnici, del contesto in ci opera. orientazione: l angolo assnto da n individo o da alcne parti del so corpo (testa, gambe, ecc.) rispetto al proprio interloctore. L orientazione pò essere frontale, di fianco, di tre qarti. Nell insegnamento del tennis, a qalsiasi livello, essa assme lo stesso rilievo che ha la postra ed incrementa, se corretta, l efficacia della didattica, specie nel mini tennis. 26

27 Lingaggio extra verbale nell insegnamento del tennis Ø Ø Ø Ø gestalità: i movimenti del corpo (Graddol, Cheshire, Swann, 1998). Per esempio il gesticolare con le mani. Nell insegnamento del tennis, a ttti i livelli, pò essere d asilio, in misra contenta. movimenti della testa: rientrano anch essi nella gestalità e spesso segnalano assenso o dissenso. Nell insegnamento del tennis, a ttti i livelli, sono qasi sempre d asilio. mimica facciale: comnica sopratttto le emozioni. Nell insegnamento del tennis, specie a livello di avviamento, pò agevolare la comprensione del messaggio e incrementare l empatia con gli allievi più piccoli. sgardo: nelle relazioni interpersonali esso svolge na fnzione sopratttto in relazione alla reciprocità, l insistenza, la fggevolezza. Nell insegnamento del tennis, specie a livello di avviamento, pò agevolare la comprensione del messaggio e incrementare l efficacia della comnicazione con gli allievi. 27

28 Lingaggio extra verbale nell insegnamento del tennis Ø Ø contatto corporeo: è la contigità sia intenzionale che non intenzionale. E materia legata alla prossimità: L area disciplinare di riferimento è l aptica. Nell insegnamento del tennis, a livello di avviamento, esso è possibile solo per incrementare l empatia e, se necessario, solo per accompagnare il movimento dell allievo al fine di migliorare la qalità del so gesto tecnico. Nelle altre fasi della didattica, non è consigliata poiché potrebbe rappresentare na forma di distorsione del messaggio. distanza: cambia l efficacia della comnicazione a seconda dello spazio che intercorre fra l emittente e il ricevente. Importante nell insegnamento del tennis, a ttti i livelli. 28

29 Lingaggio extra verbale nell insegnamento del tennis Il concetto di distanza ci rimanda alla prossemica, area fondata da Edward T. Hall (Hall, 1968) per dare dignità scientifica allo stdio della percezione e dell so dello spazio. Secondo l approccio della prossemica, abbiamo: v v v v zona intima: 0-45 centimetri zona personale: da 45 a 120 centimetri zona sociale: da 120 centimetri a 360 centimetri zona pbblica: oltre i 360 centimetri Nell insegnamento del tennis, in fase di avviamento, la zona intima» pò essere consentita solo per le ragioni esposte in precedenza. No, invece, nelle altre fasi didattiche per le qali sono consigliate solo zona personale e zona sociale 29

30 Lingaggio extra verbale nell insegnamento del tennis v Natralmente molto dipende dalla natra della comnicazione faccia a faccia e da chi la mette in atto. Completiamo qesto excrss sgli strmenti della comnicazione, sia interpersonale che di massa, facendo riferimento all abbigliamento e al look. In relazione a qesto aspetto della comnicazione extra verbale, si pò operare la segente distinzione: Formale: con logo della Federazione Italiana Tennis e dell Istitto speriore di formazione Lombardi. Comnica senso di appartenenza al grppo degli istrttori, maestri nazionali e tecnici nazionali federali, senso identitario, adesione ad n sistema condiviso di regole, metodi didattici, stili di insegnamento. E il look aspicabile e consigliato. 30

31 Lingaggio extra verbale nell insegnamento del tennis v v Informale: senza alcn logo. Comnica scarsa appartenenza dell insegnante al sistema tennistico federale e non differenzia gli istrttori, maestri nazionali e tecnici nazionali dagli insegnanti non federali o che non hanno segito corsi e sperato prove d esame. E il look che non si dovrebbe mai mantenere in campo. Aggressivo: normalmente qello dei giocatori. Comnica più appartenenza al settore agonistico che a qello degli insegnanti di tennis. Non consigliato come look per le ragioni esposte al pnto primo. 31

32 L approccio metodologico misto 1) Metodo di apprendimento per imitazione del movimento 2) Metodo di apprendimento per trasmissione di contenti 3) Metodo misto : integrazione di entrambi

33 Sociologia Definizione di sociologia Cos è la sociologia? E qella scienza che stdia la relazionalità dell essere mano, il so essere persona che si confronta con il mondo esterno, con ttto ciò che lo circonda, a partire dagli altri esseri mani. Analizzare qesto sistema che, attraverso le differenti forme di interazione, prodce consegenze individali e collettive, significa in definitiva analizzare il modo in ci fnziona la società. Da Agste Comte (considerato il fondatore della sociologia nel 1800) a Emile Drkeime, Karl Marx e Max Weber fino ad oggi, la sociologia ha stdiato e stdia, dnqe, le diverse forme di vita mana associata: dagli incontri casali per strada ai processi sociali globali. Sociologo è coli che riesce a liberarsi dai condizionamenti della sitazione personale, collocando le cose in n contesto più vasto (Giddens, 2006) 33

34 Sociologia In tal senso è importante più che la sociologia in qanto scienza sociale, la prospettiva sociologica, ovvero l immaginazione sociologica: la capacità di riflettere s se stessi fori delle abitdini della vita qotidiana, al fine di gardarle con occhi diversi (Mills, 1959). Essa ci permette di vedere il modo in ci eventi che sembrano interessare solo il singolo individo, in realtà riflettono qestioni molto più ampie (Giddens, 2006) 34

35 Sociologia consapevolezza delle differenze cltrali: se comprendiamo correttamente come vivono gli altri, comprendiamo meglio i loro problemi. Un insegnante di tennis non otterrà la fidcia dei propri allievi, se sarà poco sensibile alla diversità delle loro esperienze sociali valtazione degli effetti delle decisioni altri: la ricerca sociologica abita a ragionare slle consegenze di certe scelte atocomprensione: più sappiamo sl perché e sl come delle nostre azioni, nonché sl fnzionamento complessivo della nostra società, più saremo in grado di inflire sl nostro ftro e s qello degli altri. 35

36 La socializzazione Il processo in ci i soggetti in età evoltiva apprendono valori, norme e regole e stili di vita della società di ci entrano a far parte viene chiamato socializzazione. I sociologi dividono la socializzazione in primaria (essa avviene drante l infanzia, qando i bambini imparano, ad opera della famiglia, il lingaggio e i modelli fondamentali di comportamento che costitiscono le basi dell apprendimento sccessivo) e in secondaria (comincia dopo l infanzia e va avanti anche sccessivamente; normalmente avviene ad opera della scola, del grppo dei pari, dei media e del sistema del lavoro). 36

37 La socializzazione L insegnante di tennis veicola valori, norme e regole e qindi è certamente protagonista del processo di socializzazione secondaria, al pari di chinqe contribisca al trasferimento della conoscenza di qalcosa di specifico agli altri e contestalmente all acqisizione da parte loro della consapevolezza di stats e roli sociali. Per gli insegnanti (compresi qelli di tennis) è necessario conoscere gli elementi essenziali di qeste agenzie di socializzazione altre rispetto alle istitzioni formative per eccellenza (come la famiglia e la scola) per attrezzarsi al meglio, per affrontare con coscienza e professionalità rapporti che non si possono certo eldere. Molte ricerche americane e inglesi hanno provato a vedere come cambia negli allievi la capacità di apprendere, a seconda del tipo di edcazione familiare ricevta (Fischer, 2003). Stiamo parlando, in sostanza, del modo in ci i genitori edcano i propri figli e delle possibilità di essere avvantaggiati o svantaggiati nell insegnamento (nel nostro caso del tennis) a seconda, proprio, del modo in ci i genitori edcano i propri figli. 37

38 Il grppo dei pari Si tratta, in definitiva, del grppo dei pari età, dei coetanei insomma, specie dei coetanei nell adolescenza. I coetanei, infatti, rivestono n importanza sempre più crescente, man mano che si passa dalla edcazione pre-scolare, all adolescenza appnto (Coloma Medina, 1990). Mead avrebbe parlato del passaggio dall altro generalizzato alla capacità di coesistere e interagire con gli altri, fino a svilppare na vera e propria competenza sociale. Il grppo dei pari svolge n rolo importante nel processo di costrzione identitaria dell individo, poiché rappresenta il logo nel qale il giovane pò trovare sostegno e risposta ai propri problemi piscologici, cognitivi, comportamentali (Ghisleni e Moscati, 2001). Si è notato, inoltre, che il grppo dei pari aita in modo complementare sia la socializzazione familiare che qella connessa all insegnamento, indipendentemente dall oggetto specifico della didattica (Coleman, 1961). L insegnante si pone, dnqe, fra la famiglia e il grppo dei pari. E altro rispetto a qeste de agenzie di socializzazione, ma interagisce continamente con loro. Se egli non si pone in posizione frontale rispetto al grppo dei pari ed è (abbastanza) atorevole, pò riscire ad esercitare n inflenza elevata s di esso, motivando gli allievi all apprendimento e gidandoli anche in termini valoriali (Petter, 1999). Qeste considerazioni valgono sopratttto per gli attori della socializzazione scolastica e dei processi di istrzione, ma non esentano certo coloro che sono impegnati nella didattica delle discipline sportive, tennis inclso, specie del tennis insegnato nella fase di avviamento, pre-perfezionamento e perfezionamento. 38

39 L identità dell insegnante di tennis Ø Ø Nei grppi che godono di prestigio sociale i membri tendono non solo ad identificarsi con il grppo, ma anche a differenziarsi fra loro sl piano individale. Le persone facenti parte di grppi non dominanti tendono maggiormente a riconoscersi attraverso appartenenze di grppo, pittosto che a differenziazioni individalistiche. Identità sociale e identità personale danno insieme significato all identità, nel senso generale del termine. Per svilppare l identità sociale ci sono de variabili: l esplorazione che facciamo (anche inconsapevolmente) delle varie opzioni che la vita ci prospetta davanti; la scelta o le scelte, ovvero l assnzione delle diverse responsabilità che ne consegono. In sostanza, l identità sociale è il risltato delle scelte compite fra le diverse alternative disponibili, alternative che noi conosciamo attraverso n esplorazione più o meno meditata: scegliamo di essere in n certo modo, pittosto che in n altro (Marcia, 1966). L identità sociale dell insegnante appartiene alla variabile dell esplorazione o a qella della scelta? Ad entrambe, anche se per comprendere al meglio il meccanismo, occorre considerare che il processo di costrzione identitaria passa normalmente attraverso de fasi: il senso di appartenenza la consapevolezza di essere diversi dagli altri (concetto di alterità). 39

40 L identità dell insegnante di tennis Se si ha n forte senso di appartenenza ad n grppo, ad na professione, ad n sistema di norme e regole, normalmente è perché la variabile dell esplorazione ha giocato bene il so rolo. Anzi, essa ha messo il singolo nella condizione di fare la scelta più idonea e opportna. Ho deciso di fare l insegnante (nel nostro caso l insegnante di tennis) perché ho esplorato diverse opzioni e ho scelto in n modo anziché in n altro, dimostrando n senso di appartenenza a qesto grppo di persone e matrando, al contempo, la consapevolezza di essere diverso dagli altri perché diverso è ciò che faccio rispetto agli altri. Attenzione: diverso dagli altri non significa necessariamente migliore rispetto agli altri. In qesto modo si diventa consapevoli che l appartenenza e l identità non sono scolpite nella roccia, non sono assicrate da na garanzia a vita, che esse sono in larga misra negoziabili e revocabili e che i fattori crciali sono le decisioni, i passi che si intraprendono, il modo in ci si agisce e la determinazione a tener fede a ttto qesto. In altre parole, a nessno viene in mente di avere n identità, fintanto che il so destino rimane n destino di semplice appartenenza, na condizione senza alternative, appnto senza possibilità di scelte (Baman, 2005). Il problema principale almeno nell identità sociale è qella di assicrarsi della contestale presenza di de elementi (Tajfel, 1974): 1) massimizzare le differenze esistenti fra in-grop ed ot-grop (identità esclsiva) 2) rendere minime le differenze presenti al loro interno (identità inclsiva). 40

41 De paradigmi a confronto Il paradigma del fare Si addestrano i soggetti in età evoltiva al fare e non all essere Il paradigma dell essere Si addestrano i soggetti in età evoltiva al fare dopo aver capito chi si è Il tempo libero è solo occasione di istrzione e di perfezionamento Il tempo libero serve a svilppare creatività e a conoscere le proprie aspettative

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