Il secondo passo Il terzo passo
|
|
- Antonino Rocchi
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Dia 1 Ricordiamo che il diabetico di tipo 2 è un soggetto non insulino-privo, quindi con un certa capacità di secrezione insulinica, associato ad un grado variabile di resistenza insulinica in stretta relazione al grado di sovrappeso o di obesità. Distinguiamo se la diagnosi viene fatta per la prima volta ed il paziente è privo di trattamento oppure se il paziente già sapeva di essere diabetico ed era già stata prescritta una terapia. Dia 2 Consideriamo un paziente in cui il diabete è stato appena diagnosticato. Innanzitutto la diagnosi è quasi sempre occasionale, fatta per combinazione, sottoponendosi ad esami per motivi diversi. Si presenta quasi sempre in sovrappeso o obeso, senza dimagramento, senza polidipsia e poliuria, con glicosuria, se la iperglicemia non è modesta, ma senza chetonuria. Dia 3 Anche se è di nuova diagnosi, la regola è che il diabete è insorto certamente anni prima. L assenza di sintomi ha ritardato la diagnosi. A differenza del diabete di tipo 1, le complicanze vanno ricercate subito, e, in molti casi, vengono diagnosticate. Gli obiettivi che dobbiamo perseguire sono 2 e sono in stretta relazione fra loro: raggiungere il peso ideale, quindi ridurre l eccesso ponderale, obbiettivo molto arduo per l esperienza di tutti i giorni, ma di enorme importanza pratica, perchè conduce il paziente obbediente a raggiungere il secondo obbiettivo, che è quello di ottenere un controllo soddisfacente dei valori glicemici e far scomparire la glicosuria. Dia 4 Se il diabete è gia stato diagnosticato, è necessario valutare la correttezza dell impostazione dietetica, la cui compliance è sempre molto problematica, ed eventualmente, se è già stata prescritta, una valutazione farmacologia, della quale si parlerà nella lezione successiva. Dia 5 Il trattamento del diabete di tipo 2 vede nel medico di famiglia uno dei principali protagonisti, soprattutto nelle vesti di educatore, come avviene per tutte le malattie croniche. E talmente grande la ripercussione dello stile di vita sulla gestione del diabete di tipo 2, in particolare per quanto
2 riguarda l aspetto della nutrizione, che un medico di famiglia adeguatamente sensibilizzato sul problema è in grado di ottenere risultati di grande rilevanza sul piano della salute globale dei suoi assistiti. Lo specialista diabetologo dovrebbe inserirsi nell impostazione generale del trattamento e nella gestione delle complicanze come diagnosi precoce e come sorveglianza nel tempo. Dia 6 Si parte con la valutazione del BMI massimo, corrispondente a 25. In pratica l altezza in metri, accuratamente rilevata, si moltiplica per se stessa e poi il risultato si moltiplica per 25 per avere il peso ideale massimo. Questo semplice calcolo ci permetterà di stabilire se esiste, e a quanto ammonta, l eccesso ponderale, quasi sempre presente nel diabetico di tipo 2. Il secondo passo è quello di calcolare il fabbisogno calorico quotidiano basale e sovrabasale. Per quanto riguarda questo aspetto è stata dedicata una intera lezione, per l importanza che l argomento riveste, in vista soprattutto di stabilire un programma di riduzione ponderale progressiva. Al risultato ottenuto si aggiunge poi una certa percentuale variabile fra il 10 ed il 30% a seconda che le abitudini del paziente siano fortemente sedentarie o vi sia un certo grado di attività fisica. Il terzo passo è quello di impostare un regime dietetico in grado di condurre il paziente ad una lentissima riduzione ponderale, quasi impercettibile, di circa 1-2 kg al mese. Ciò si ottiene prescrivendo un regime calorico che contenga circa il 25% in meno del fabbisogno calorico stimato. Se il medico riesce a convincere e a fare accettare questo regime fino al raggiungimento del peso ideale massimo, sarà pienamente ricompensato non solo per la progressiva riduzione dei valori glicemici, ma anche per il miglioramento dei valori pressori, lipidici e, quindi, in generale della salute del paziente. Al momento del raggiungimento del peso ideale massimo, nei casi fortunati in cui questo obbiettivo viene raggiunto, si potrà impostare un regime calorico pari a quello calcolato, per bloccare la riduzione ponderale. Dia 7 L importanza della riduzione ponderale nel diabete di tipo 2 è enorme: infatti il sovrappeso e l obesità sono i veri responsabili dell aumento della resistenza insulinica che slatentizza il genotipo e fa emergere il diabete. La progressiva riduzione ponderale riduce progressivamente la resistenza insulinica producendo una riduzione della glicemia e della glicoemoglobina Dia 8
3 Questo grafico è tratto da un vasto studio americano che dimostra come con il progredire del BMI si assiste ad un rischio progressivamente crescente di sviluppare il diabete. Si evince come il genotipo diabete sia molto diffuso, ma rimane latente se il peso corporeo rimane nei limiti della norma, Viceversa cresce in modo esponenziale con l aumentare del BMI. Dia 9 Fortunatamente esiste la possibilità, quindi, di ottenere, con la riduzione ponderale, una riduzione del rischio, non solo nei soggetti non ancora diabetici ma anche nei soggetti già divenuti diabetici che vedono prima migliorare e poi eventualmente scomparire il proprio diabete. Alcuni raggiungono questo traguardo persino prima di raggiungere il peso ideale. A questo proposito viene mostrato il risultato di una metanalisi che permette di comprendere come si mettono in pratica i risultati delle ricerche sperimentali, come cioè i risultati sperimentali possono indurre a modificare i comportamenti dei medici, la cosiddetta EBM. Dia 10 L importanza della riduzione ponderale era emersa già sin dagli anni 40, con una serie di studi su piccoli campioni. Ma solo nel 96 è stato pubblicato uno studio di metanalisi su 89 sperimentazioni, che permetteva di mettere insieme i dati raccolti su diabetici di tipo 2, obesi. Dia 11 Le modalità per ottenere la riduzione ponderale erano diverse: nel 40% degli studi era stata utilizzata la dieta, nel 20% la terapia comportamentale, tesa a modificare le abitudini nutrizionali scorrette, senza dare una vera e propria dieta, e nel 10% il solo esercizio fisico. Dia 12 Nella tabella sono riportati i risultati ottenuti con i 3 metodi utilizzati per perdere peso, sia in modo singolo che associato. I risultati sono forniti sia in termini di kg perduti, sia di riduzione dei valori di glicoemoglobina. E quindi possibile ricavare i mg% di glicemia medi perduti per ogni kg di peso corporeo, e questo calcolo è possibile conoscendo la relazione, che abbiamo illustrato nella lezione sulla glicoemoglobina, fra valori di HbA1c e glicemia. Il risultato finale medio che emerge da questo studio è che per ogni kg perduto la glicemia media si riduce di ben 12 mg% e che la riduzione media della glicoemoglobina dell 1% si ottiene con la perdita di circa 3 kg di sovrappeso. Segue ora la descrizione dettagliata di 2 studi, tratti dagli 86, che fanno ben comprendere l efficacia della riduzione ponderale.
4 Dia 13 Il primo fu svolto in America e pubblicato nel Si riferisce a 30 diabetici di tipo 2 obesi del peso medio di 99 kg e con una glicemia media di 297 mg%. Furono sottoposti a dieta drastica di 330 cal al dì per la durata di 40 giorni. La dieta è nota con l acronimo VLCD cioè Very Low Calorie Diet, cioè dieta a contenuto calorico molto basso. Alla fine del periodo i soggetti avevano perduto 10 kg e mezzo e la glicemia media era scesa a 135 mg%. I 2 grafici a destra dimostrano in alto la riduzione dei valori glicemici ed in basso la progressione del peso perduto. E importante sottolineare però che diete così drastiche non sono mai consigliate e possono essere eseguite solo in ambiente ospedaliero sotto continua sorveglianza medica. Dia 14 Il secondo studio, eseguito in Australia e pubblicato nel 1984, si riferisce a 10 diabetici di tipo 2 con obesità che si sottoposero volontariamente ad una drastica modifica dello stile di vita per un periodo di 7 settimane. Acconsentirono ad essere lasciati vivere nella foresta senza viveri, ma armati di archi e frecce per procurarsi il cibo. La nutrizione era pari a quella degli uomini primitivi: frutti selvatici, caccia e pesca. La glicemia media prima dell esperimento era di circa 12 mmole/l corrispondente a 216 mg%, denunciando un inaccettabile livello di controllo glicemico. I soggetti venivano controllati ogni settimana e veniva registrato il peso corporeo. Dopo le 7 settimane di regime di sopravvivenza il peso corporeo era diminuito di 8 kg e la glicemia basale si era ridotta a circa 7 mmole/l corrispondente a 126 mg%. Il ritorno alla vita primitiva, con le restrizioni alimentari e una notevole quantità di esercizio fisico aveva permesso il raggiungimento di un controllo glicemico invidiabile. Dia 15 Affrontiamo ora il problema dell obesità viscerale, argomento di recente introduzione, ma che presenta importanti risvolti pratici e che rappresenta un notevole aiuto per il medico pratico. Gli studi sperimentali ci indicano che la valutazione della circonferenza della vita, facilmente misurabile con un semplice metro da sarta, si è rivelato un parametro ancora più affidabile del BMI per predire uno stato di resistenza insulinica. L importanza di questo dato sperimentale risiede nel fatto che, anche se i soggetti che presentano un BMI elevato, è intuitivo che abbiamo anche una circonferenza vita aumentata, e viceversa, in realtà le 2 misure non sempre sono in stretta relazione.
5 In altre parole è possibile che anche soggetti con BMI inferiore a 25 abbiano una circonferenza della vita elevata, svelando uno stato di resistenza insulinica da trattare. Dia 16 Dobbiamo allora conoscere quali sono i valori normali della circonferenza vita, per diagnosticare i casi che eccedono la normalità. E quanto ci viene proposto da questo studio che valuta quasi individui di ambo i sessi. Lo scopo dello studio è quello di trovare una relazione fra il BMI e la circonferenza vita, in un folto numero di soggetti scelti perché rappresentativi di tutte le fasce di BMI e calcolare la circonferenza della vita massima oltre la quale porre diagnosi di obesità viscerale. I risultati sono mostrati separatamente negli uomini e nelle donne, essendovi grandi differenze antropometriche fra i due sessi. La donna infatti ha una circonferenza vita molto inferiore a quella dell uomo. Come si vede dai 2 grafici, in alto per gli uomini, in basso per le donne, la relazione fra i due parametri c è ed è di tipo lineare e ciò permette di trovare, per ogni valore di BMI, il corrispondente valore medio di circonferenza vita. E così possibile stabilire nei 2 sessi che il valore di BMI di 25, cioè il massimo della normalità, corrisponde ad una circonferenza vita per l uomo di 94 cm e per la donna di 80 cm (cioè 14 cm inferiore) essendo nel sesso femminile più contenuta rispetto al sesso maschile. Uno dei risultati dello studio è quello di far vedere come la relazione fra le 2 variabili non è molto stretta: da ciò emerge un concetto che ha notevoli risvolti pratici e che era già conosciuto da tempo e cioè esservi dei soggetti con obesità solo di tipo viscerale mentre il BMI è ancora inferiore a 25. E questi soggetti appaiono nei 2 grafici posizionati al di sotto della linea orizzontale corrispondente al BMI di 25: tutti i soggetti che si posizionano a destra della linea verticale che indica la circonferenza vita corrispondente al BMI di 25, sono tutti soggetti con un BMI al di sotto di 25 ma con una circonferenza vita al di sopra di 80 cm se sono donne e 94 cm se sono uomini. Tutti questi soggetti oggi non sono considerati normali, come potrebbe far sembrare un BMI inferiore a 25, ma soggetti affetti da obesità viscerale, anche se il BMI è inferiore a 25, ed abbiamo già sottolineato che la circonferenza vita è un parametro più sensibile del BMI per identificare il grado di resistenza insulinica. Questi soggetti vanno anch essi trattati con dieta ipocalorica per ottenere una riduzione della circonferenza della vita. Dia 17 La sindrome da resistenza insulinica è oggi agevolmente identificata mediante vari parametri, fra cui la circonferenza della vita, e trova nel binomio sedentarietà/iperalimentazione il movente eziologico fondamentale. Da studi molto recenti si può stabilire che, almeno nei paesi industrializzati, il 25% circa della popolazione (cioè 1 su 4 persone) è affetto dalla sindrome.
6 Dia 18 A dimostrazione dell epidemia dell obesità vi è questa figura tratta da un vastissimo studio americano che dimostra come il sovrappeso (indicato nella zona gialla) e l obesità (indicata come zona rossa) è una condizione che aumenta con l aumento dell età sia negli uomini, nel grafico a sinistra, che nelle donne, nel grafico a destra. Intorno ai 50 anni di età per entrambe i sessi quasi il 70% della popolazione è o in sovrappeso o obesa, quindi solo il 30% nella stessa fascia di età, presenta un peso normale. Questo aspetto, che è in continuo aumento con il progredire degli anni, è alla base dell aumento dei casi di diabete nel mondo, dei quali è previsto un raddoppio nei prossimi 20 anni. Dia 19 In questa mappa è possibile vedere la progressione dell obesità negli Stati Uniti nel corso di 7 anni, precisamente dal 91 al 98. Le regioni in rosso indicano una concentrazione di obesi (cioè con BMI maggiore di 30) superiore al 15%. La progressione del fenomeno si evince dall incremento, nel giro di 7 anni, del numero di regioni colorate in rosso e che, cioè, in 7 anni hanno raggiunto una concentrazione di obesi superiore al 15%. Dia 20 In questa mappa è invece mostrato l incremento del diabete di tipo 2, che è consensuale al progredire dell obesità. In azzurro sono colorate le regioni con una prevalenza di diabete di tipo 2 superiore al 6%. Come si vede chiaramente, in 7 anni le regioni colorate in azzurro sono notevolmente aumentate, a dimostrazione della stretta relazione fra diabete di tipo 2 e obesità. Dia 21 Questi studi epidemiologici, sommati ad altri eseguiti in numerose nazioni sparse nel mondo hanno permesso la stima dell incremento del diabete da oggi al Le 3 coppie di istogrammi del grafico si riferiscono: il primo ai paesi industrializzati, il secondo ai paesi in via di sviluppo, tra i quali il numero maggiore è rappresentato da Cina e India) e il terzo a tutta la popolazione mondiale. Nei paesi sviluppati, ai quali appartiene anche l Italia, la prevalenza è destinata ad aumentare, al 2025, dall attuale 6% al 7,6%, con un incremento % del 27%. Nei paesi in via di sviluppo la prevalenza parte da valori minori (3,3%) ma è destinata a raggiungere valori proporzionalmente maggiori (5,9%) con un incremento percentuale quasi doppio (del 48%).
7 Queste cifre danno certamente un idea dell impegno che dovrà essere profuso dai futuri medici per tentare di arginare questa vera e proprie epidemia, le cui cause sono da addebitarsi esclusivamente allo stile di vita sedentario ed alla ipernutrizione.
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA CORSO DI LAUREA IN DIETISTICA
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA CORSO DI LAUREA IN DIETISTICA TESI INTERVENTI SULLO STILE DI VITA E PREVENZIONE DELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI RELATORE CANDIDATO
DettagliStato nutrizionale e abitudini alimentari
Stato nutrizionale e abitudini alimentari Lo stato nutrizionale è un determinante importante delle condizioni di salute di una popolazione; l eccesso di peso rappresenta un fattore di rischio rilevante
DettagliCome considerano il proprio peso le persone intervistate?
Situazione nutrizionale e abitudini alimentari Lo stato nutrizionale è un determinante importante delle condizioni di salute di una popolazione; l eccesso di peso rappresenta un fattore di rischio rilevante
DettagliStato nutrizionale e abitudini alimentari della popolazione della città di Rieti e della sua Provincia
Stato nutrizionale e abitudini alimentari della popolazione della città di Rieti e della sua Provincia Lo stato nutrizionale è un determinante importante delle condizioni di salute di una popolazione;
DettagliStato nutrizionale e abitudini alimentari
Stato nutrizionale e abitudini alimentari La situazione nutrizionale di una popolazione è un determinante importante delle sue condizioni di salute. In particolare l eccesso di peso, favorendo l insorgenza
DettagliVALORI PERCENTUALI. 2) Sesso M F 81,59% 18,41% Sesso 18,41% 81,59% 2) Sesso 0,00% 10,00% 20,00% 30,00% 40,00% 50,00% 60,00% 70,00% 80,00% 90,00%
2) Sesso M F 81,59% 18,41% Sesso F 18,41% M 81,59% 2) Sesso 0,00% 10,00% 20,00% 30,00% 40,00% 50,00% 60,00% 70,00% 80,00% 90,00% 4) Numero di assistiti SSN < 500 500-1000 1000-1500 > 1500 3,78% 14,38%
DettagliSchede PASSI 2016: le abitudini alimentari
Azienda Sanitaria Locale di Chieri, Carmagnola, Moncalieri e Nichelino *** Schede ASSI 216: le abitudini alimentari [Dati della sorveglianza raccolti negli anni 212-215] rogressi delle Aziende Sanitarie
DettagliAlimentazione. Qual è lo stato nutrizionale della popolazione? Quante e quali persone sono in eccesso ponderale?
Alimentazione Lo stato nutrizionale è un determinante importante delle condizioni di salute di una popolazione; l eccesso di peso rappresenta un fattore di rischio rilevante per le principali patologie
DettagliStato nutrizionale e abitudini alimentari
Stato nutrizionale e abitudini alimentari La situazione nutrizionale di una popolazione è un determinante importante delle sue condizioni di salute. In particolare l eccesso di peso, favorendo l insorgenza
DettagliSovrappeso e obesità nell ASL 1 Belluno I dati del sistema di sorveglianza PASSI 2011 e OKKIO 2010
Sovrappeso e obesità nell ASL 1 Belluno I dati del sistema di sorveglianza PASSI 2011 e OKKIO 2010 Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia Qual è lo stato nutrizionale nella popolazione
DettagliProgetto prevenzione diabete 2012
Progetto prevenzione diabete 2012 Le persone che soffrono di diabete nel mondo sono oltre 350 milioni, di cui 2 milioni e 970mila diabetici solo in Italia, secondo l Italian Barometer Observatory Report
DettagliADULTI IN TUTTO? Occorre esserlo anche osservando corretti stili di vita. La sorveglianza nutrizionale negli adulti dai 18 ai 70 anni
ADULTI IN TUTTO? Occorre esserlo anche osservando corretti stili di vita. La sorveglianza nutrizionale negli adulti dai 18 ai 70 anni Nell anno 2007 è stato avviato un progetto di sorveglianza nutrizionale
DettagliDiabete di tipo 2 scompensato in terapia insulinica intensiva: risoluzione di un caso clinico con il calcolatore di bolo
Diabete di tipo 2 scompensato in terapia insulinica intensiva: risoluzione di un caso clinico con il calcolatore di bolo Presentazione del caso DDM è un sacerdote di 43 anni, giunto per la prima volta
DettagliLo Studio QUADRI. Castelfranco Veneto, 13 dicembre 2004 Il diabete nel Veneto: dalla conoscenza del problema al miglioramento dell assistenza
Castelfranco Veneto, 13 dicembre 2004 Il diabete nel Veneto: dalla conoscenza del problema al miglioramento dell assistenza Lo Studio QUADRI Federica Michieletto Servizio sanità pubblica Direzione per
DettagliIl ruolo attivo del distretto per la prevenzione ed i buoni stili di vita
Il ruolo attivo del distretto per la prevenzione ed i buoni stili di vita L importanza di un corretto stile di vita per il trattamento del paziente diabetico Giuseppina Floriddia Prevalenza di diabete
DettagliPROFILO SOCIODEMOGRAFIXCO. Patologie croniche del fegato
PROFILO SOCIODEMOGRAFIXCO Patologie croniche del 122 Patologie croniche del La prevalenza di patologie croniche del cresce con l avanzare dell età In l 1,5 degli intervistati di 18-69 anni ha riferito
Dettaglirischio cardiovascolare
rischio cardiovascolare rischio cardiovascolare 30 ipertensione arteriosa 31 ipercolesterolemia 32 calcolo del rischio cardiovascolare 33 29 Rischio cardiovascolare Le malattie cardiovascolari rappresentano
DettagliClinica Medica AMBULATORIO SINDROME METABOLICA
Clinica Medica AMBULATORIO SINDROME METABOLICA Che cos è la Sindrome Metabolica La Sindrome Metabolica è una combinazione di alterazioni metaboliche che determina un incremento del rischio cardio-vascolare.
DettagliQuali dati sono stati presentati sugli agonisti del GLP-1
Quali dati sono stati presentati sugli agonisti del GLP-1 I responder a una dose di 3 mg di liraglutide con perdita di peso precoce hanno ottenuto una perdita di peso maggiore e la regressione alla normoglicemia
DettagliA cura della Dr.ssa Maria Antonietta Bianchi Responsabile U.O.Nutrizione - ASL Varese
A cura della Dr.ssa Maria Antonietta Bianchi Responsabile U.O.Nutrizione - ASL Varese modello alimentare ad alto tenore calorico ed uno stile di vita troppo sedentario Incremento sovrappeso e obesità rischio
DettagliDR. Francesco Di Millo. LA SINDROME da DEFICIT di TESTOSTERONE come possibile NUOVO FATTORE di RISCHIO per le MALATTIE METABOLICHE
DR. Francesco Di Millo LA SINDROME da DEFICIT di TESTOSTERONE come possibile NUOVO FATTORE di RISCHIO per le MALATTIE METABOLICHE COHN - BENDIT Testosterone nel Sangue Free T (nmol/l) SHBG (10-8 mol/l)
Dettagliobesità dall altra. Questa patologia, al pari dell ipertensione arteriosa e delle dislipidemie, potrebbe essere fortemente ridimensionata mediante l
Dia 1 Mai come nei tempi recenti la prevenzione del diabete di tipo 2 è stata più attuale. Si sta assistendo, da circa un decennio alla comparsa di pubblicazioni da parte di autorità sanitarie internazionali
DettagliDiagnosi di diabete tipo 1 durante l adolescenza: implicazioni cliniche, motivazionali e relazionali
Diagnosi di diabete tipo 1 durante l adolescenza: implicazioni cliniche, motivazionali e relazionali Letizia Tomaselli UO Endocrinologia, ARNAS Garibaldi, Catania Presentazione del caso GD, anni 19. Peso
DettagliCorso di nutrizione e Dietologia. Come impostare uno schema dietetico. Biologo Nutrizionista Marina Mariani 30 settembre 2018
Corso di nutrizione e Dietologia Come impostare uno schema dietetico Biologo Nutrizionista Marina Mariani 30 settembre 2018 Il processo del cambiamento Analisi della domanda Delimitazione dell obiettivo
Dettagli4, milioni. milioni. POPOLAZIONE In aumento anziani e stranieri residenti 7,4% 14% 64,8% 21,2% più di
POPOLAZIONE In aumento anziani e stranieri 60milioni più di 60.782.668 residenti Al 1 gennaio 2014 la popolazione residente supera i 60 milioni Continua il processo di invecchiamento della popolazione
DettagliPRINCIPI E RACCOMANDAZIONI NUTRIZIONALI PER IL DIABETE
PRINCIPI E RACCOMANDAZIONI NUTRIZIONALI PER IL DIABETE Andrea Scaramuzza Alessandra Bosetti Gian Vincenzo Zuccotti Clinica Pediatrica Università di Milano Ospedale Luigi Sacco PRINCIPI E RACCOMANDAZIONI
DettagliALCUNI DATI SULLE PATOLOGIE CRONICHE. Fonti: Elaborazioni da OMS, Istat, Sic Sanità in cifre
ALCUNI DATI SULLE PATOLOGIE CRONICHE Fonti: Elaborazioni da OMS, Istat, Sic Sanità in cifre LE MALATTIE CARDIO VASCOLARI Le malattie cardiovascolari ogni anno provocano oltre 17 milioni di decessi (7,2
DettagliStato nutrizionale e abitudini alimentari
Stato nutrizionale e abitudini alimentari La situazione nutrizionale di una popolazione è un determinante importante delle sue condizioni di salute. In particolare l eccesso di peso, favorendo l insorgenza
DettagliPROJECT SRL DISTRIBUZIONE DI DISPOSITIVI MEDICI E TEST RAPIDI IN VITRO
FAQ dimagrimento personalizzato SPECIALISTA 1) Su cosa si basano i test Delphi Gene? I test si basano sull'analisi di geni che sono associati strettamente con l'obesità e che valutano la risposta degli
DettagliEPIDEMIOLOGIA Negli USA abbiamo 15 milioni di diabetici. In ITALIA nell anno 2012 risultano affetti da diabete 3,5 milioni di persone. Si stima che pi
OBESITA E DIABETE EPIDEMIOLOGIA Negli USA abbiamo 15 milioni di diabetici. In ITALIA nell anno 2012 risultano affetti da diabete 3,5 milioni di persone. Si stima che più di un altro milione di persone
DettagliCalcola il tuo peso ideale
Nutrirsi di salute Luglio-Agosto 2011 Calcola il tuo peso ideale E possibile conoscere il proprio peso ideale? Per calcolare il nostro peso corporeo teorico più comunemente conosciuto come peso ideale
Dettaglisfida per il medico...e
L'obesità: una sfida per il medico...e per il chirurgo Paolo Limone Direttore S.C. Endocrinologia, Diabetologia e Malattie del Metabolismo A.O. Ordine Mauriziano di Torino Che cos'è l'obesità? Malattia
DettagliLO STATO PONDERALE DEI BAMBINI
LO STATO PONDERALE DEI BAMBINI L obesità ed il sovrappeso in età evolutiva tendono a persistere in età adulta e a favorire lo sviluppo di gravi patologie quali le malattie cardio-cerebro-vascolari, diabete
DettagliChe cos'è il diabete? Sabato 05 Maggio 2007 08:16. Informazioni generali. Diabete tipo 1. Diabete tipo 2 1 / 5
Informazioni generali Il diabete è una malattia cronica caratterizzata dalla presenza di elevati livelli di glucosio nel sangue (ipe Diabete tipo 1 Riguarda circa il 10% delle persone con diabete e in
DettagliStato nutrizionale e abitudini alimentari
Stato nutrizionale e abitudini alimentari La situazione nutrizionale di una popolazione è un determinante importante delle sue condizioni di salute. In particolare l eccesso di peso, favorendo l insorgenza
DettagliObesità : da malattia del benessere ad epidemia Agire sugli stili di vita per contrastare un emergenza globale
Obesità : da malattia del benessere ad epidemia Agire sugli stili di vita per contrastare un emergenza globale Maria Luisa Amerio Direttore Struttura Complessa di Dietetica e Nutrizione Clinica Ospedale
DettagliMODIFICAZIONI DELLA COMPOSIZIONE CORPOREA CON LA PRATICA DEL GYROTONIC. Massimo De Ritis
MODIFICAZIONI DELLA COMPOSIZIONE CORPOREA CON LA PRATICA DEL GYROTONIC Massimo De Ritis OBIETTIVI E SCOPI DELLA RICERCA L importanza del ruolo dell esercizio fisico nel controllo del peso corporeo è nota
DettagliCapitolo 1 CASO CLINICO A
Capitolo 1 CASO CLINICO A Donna di 64 anni 2 Affetta da diabete di tipo 2 in trattamento con antidiabetici orali (associazione Metformina + Glibenclamide) valori di glicemia al mattino a digiuno tra 150-170
DettagliSistema di sorveglianza PASSI AUSL di Modena
Colesterolo Una concentrazione elevata di colesterolo nel sangue rappresenta uno dei principali fattori di rischio per cardiopatia ischemica. Nella maggior parte dei casi l ipercolesterolemia è legata
DettagliVALUTAZIONE DELLO STATO NUTRIZIONALE E DIETETICA
VALUTAZIONE DELLO STATO NUTRIZIONALE E DIETETICA VALUTAZIONI PRELIMARI Valutazione dello stato nutrizionale del soggetto al fine di definire il peso ideale Valutazione del fabbisogno calorico giornaliero:
DettagliSorveglianza PASSI. Asl Roma D. Risultati dell indagine PASSI nella prevenzione del rischio cardiovascolare. Dr.ssa Rosanna Trivellini
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE Sorveglianza PASSI Asl Roma D Risultati dell indagine PASSI 2009-2012 nella prevenzione del rischio cardiovascolare Dr.ssa Rosanna Trivellini Coordinatore Aziendale Sorveglianza
DettagliStrumenti gestionali in MG. Progetto S.A.F.E. Walter Marrocco
Strumenti gestionali in MG Progetto S.A.F.E. Walter Marrocco OBIETTIVI Acquisire la giusta motivazione per la presa in carico del problema (in prevenzione e gestione del sovrappeso e obesità) Conoscere
DettagliMonitoraggio di sovrappeso e obesità nelle donne in gravidanza e nei bambini in Friuli Venezia Giulia
Monitoraggio di sovrappeso e obesità nelle donne in gravidanza e nei bambini in Friuli Venezia Giulia Dott. Luca Ronfani Dott.sa Claudia Carletti Dott.sa Paola Pani Epidemiologia Clinica e Ricerca sui
DettagliI dati dei sistemi di sorveglianza su sovrappeso, alimentazione, attività fisica
La prevenzione del sovrappeso e dell obesità come strumento per la prevenzione del diabete e delle malattie croniche Genova 15 dicembre 2011 I dati dei sistemi di sorveglianza su sovrappeso, alimentazione,
DettagliConvegno Medicina di Genere
Convegno Medicina di Genere Un percorso di genere nel sistema diabete: criticità e opportunità Angelo Avogaro Università di Padova Progetto CUORE: carte del rischio Fonte: http://www.cuore.iss.it/valutazione/carte-pdf.pdf
DettagliTOTALE CLASSI D'ETA' SESSO uomini. donne ISTRUZIONE nessuna/elementare. media inferiore media superiore. laurea DIFF.
Ipercolesterolemia L ipercolesterolemia, come l ipertensione, rappresenta uno dei principali fattori di rischio per le cardiopatie ischemiche e le malattie cerebrovascolari sul quale è possibile intervenire
DettagliRischio cardiovascolare
Rischio cardiovascolare Sistema di Sorveglianza PASSI - Provincia Autonoma di Bolzano Le malattie cardiovascolari comprendono un ventaglio di patologie gravi e diffuse (le più frequenti sono infarto miocardico
DettagliSistema di Sorveglianza PASSI
ASSESSORATO DELL IGIENE E SANITA E DELL ASSISTENZA SOCIALE Direzione Generale della Sanità Osservatorio Epidemiologico Regionale Sistema di Sorveglianza PASSI Schede Tematiche 2008-2011 Alimentazione Stato
DettagliSANA ALIMENTAZIONE ED ATTIVITÀ FISICA: STRUMENTI DI PREVENZIONE E CURA
DOTT. GALLIENO MARRI Direttivo FIMMG Metis SANA ALIMENTAZIONE ED ATTIVITÀ FISICA: Il fenomeno soprappeso/obesità in Italia ha raggiunto dimensioni tali da assumere le caratteristiche di problema di salute
DettagliDIFFERENZE DI GENERE NELLO STUDIO MOMA: PREVALENZA DI SINDROME METABOLICA (SM) E STILI DI VITA
3 Congresso Nazionale sulla Medicina di Genere Padova, 10-11 ottobre 2013 DIFFERENZE DI GENERE NELLO STUDIO MOMA: PREVALENZA DI SINDROME METABOLICA (SM) E STILI DI VITA Dott. Enrico Chendi Clinica Medica
DettagliCopia. Diabete in breve. «Passo dopo passo per una salute migliore!»
Diabete in breve «Passo dopo passo per una salute migliore!» Associazione Svizzera per il Diabete Schweizerische Diabetes-Gesellschaft Association Suisse du Diabète Cos è il diabete? Esistono due tipi
DettagliAdvanced Screening Program. Progetto di gestione integrata sul territorio del paziente con diabete di tipo 2
Advanced Screening Program Progetto di gestione integrata sul territorio del paziente con diabete di tipo 2 Gli obiettivi del progetto ASP Indagare nella popolazione che afferisce all ambulatorio di medicina
Dettagliquali e quanti sono ed il loro peso economico LE MALATTIE CRONICHE CORRELATE AGLI STILI di VITA Il Sistema di Sorveglianza PASSI
quali e quanti sono ed il loro peso economico LE MALATTIE CRONICHE CORRELATE AGLI STILI di VITA Il Sistema di Sorveglianza PASSI Michela Morri Dipartimento di Sanità Pubblica AUSL Rimini Le malattie cronico-degenerative
DettagliPrevenire le complicanze del diabete: come? Donata Richini
Prevenire le complicanze del diabete: come? Donata Richini Capo di Ponte, 17 marzo 2013 Nel MONDO: 2011 = 366 milioni 2030 = 552 milioni IDF. Diabetes Atlas 5 th Ed. 2011 *Health in european Union:
DettagliScheda di monitoraggio JENTADUETO (linagliptin/ metformina) RiValutazione e Follow up. Registrazione Paziente. Eleggibilità e Dati Clinici
A LLGAT Scheda di arruolamento e PT Scheda di monitoraggio JNTADUT (linagliptin/ metformina) Campo obbligatorio ai fini dell'eleggibilità Campo obbligatorio Legenda: RP _DC PT RV_Fup FT Registrazione Paziente
DettagliRischio cardiovascolare
Rischio cardiovascolare Le malattie cardiovascolari comprendono un ventaglio di patologie gravi e diffuse (le più frequenti sono infarto miocardico e ictus cerebrale), che rappresentano la prima causa
DettagliObesità e sovrappeso
Statistiche in breve del 13 marzo 2001 Obesità e sovrappeso Settembre-dicembre 1999 Le stime derivanti dall indagine Multiscopo sulle "Condizioni di salute e ricorso ai servizi sanitari", riferite al periodo
DettagliDott.ssa D.Sansone S.C. Diabetologia ed Endocrinologia ASLCN1
DIABETE IN GRAVIDANZA: Raccomandazioni in dimissione e presa in carico sul territorio Cuneo 30 gennaio 2016 Dott.ssa D.Sansone S.C. Diabetologia ed Endocrinologia ASLCN1 ORGANIZZAZIONE S.C Diabetologia,
DettagliIMPORTANZA DELLA PRECOCE NA NEL PAZIENTE CRITICO: IL PUNTO DI VISTA DEL DIABETOLOGO
Criticità e bisogni della persona con diabete Bologna, 9 giugno 2014 IMPORTANZA DELLA PRECOCE NA NEL PAZIENTE CRITICO: IL PUNTO DI VISTA DEL DIABETOLOGO Franco Tomasi LO SCENARIO L iperglicemia costituisce
DettagliAGP: una nuova opportunità per migliorare la gestione del diabete mellito tipo 1
AGP: una nuova opportunità per migliorare la gestione del diabete mellito tipo 1 A. Bellomo Damato, G. Lisco, F. Giorgino Dipartimento dell Emergenza e dei Trapianti di Organi Sezione di Medicina Interna,
DettagliPREVEZIONE ALIMENTAZIONE. Gallieno Marri
PREVEZIONE ALIMENTAZIONE Gallieno Marri L'OMS stima in circa 17 milioni il numero delle persone muoiono prematuramente ogni anno proprio a causa di una epidemia globale di malattie croniche e le previsioni
DettagliNutrizione in Diabetologia : il contributo delle società scientifiche
Nutrizione in Diabetologia : il contributo delle società scientifiche Sergio Leo)a UOC Dietologia, Diabetologia e Mala4e Metaboliche Sandro Per:ni- Roma Qualunque sia il tipo di diabete ed il trattamento
DettagliOBESITÀ una priorità di Sanità Pubblica
OBESITÀ una priorità di Sanità Pubblica Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Unità Operative di Prevenzione Collettiva Dipartimento di Prevenzione Azienda Sanitaria Locale Caserta 1 Dr. VINCENZO
DettagliRischio Cardiovascolare. Dr.ssa Gabriella Masciocco Cardiologia II Dip. Cardiologico De Gasperis Ospedale Niguarda Ca Granda (Milano)
Rischio Cardiovascolare Dr.ssa Gabriella Masciocco Cardiologia II Dip. Cardiologico De Gasperis Ospedale Niguarda Ca Granda (Milano) Introduzione Le patologie cardiovascolari sono la prima causa di morte
DettagliLARN (Livelli di assunzione di riferimento di Nutrienti ed Energia) IV revisione
LARN (Livelli di assunzione di riferimento di Nutrienti ed Energia) Riferimento costante per comprendere ed interpretare correttamente l evoluzione della nutrizione umana IV revisione Passaggio dal concetto
DettagliTindaro Iraci L uso di strumenti informatici nello screening opportunistico del Diabete non diagnosticato e delle condizioni di disglicemia.
Tindaro Iraci L uso di strumenti informatici nello screening opportunistico del Diabete non diagnosticato e delle condizioni di disglicemia. ------------------------------ Risultati a 18 mesi dello studio
DettagliProgressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia. PASSI nel cuore. Massimo O. Trinito
Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia PASSI nel cuore Massimo O. Trinito Dipartimento di Prevenzione Asl Roma C per il Gruppo Tecnico PASSI SANIT - Roma, 24 giugno 2008 IL CONTESTO
DettagliDr. Vincenzo Provenzano
Dr. Vincenzo Provenzano OBIETTIVO DELLO STUDIO 5 GRUPPI : MATERIALI E METODI * 1) utenti con eta inferiore a 5 ANNI (34) * 2) utenti con eta tra 5 ed inferiore a 12 ANNI (75) * 3) utenti con eta tra 12-18
DettagliIL PROGRAMMA DEL MASTER
IL PROGRAMMA DEL MASTER (per informazioni scientifiche e didattiche più dettagliate, non esitate a contattarci!) DIDATTICA 1 - Concetto di dieta: etimologia del termine e concetto comune - Macronutrienti
DettagliIpertensione: i dati dell Osservatorio epidemiologico cardiovascolare/health Examination Survey
Ipertensione: i dati dell Osservatorio epidemiologico cardiovascolare/health Examination Survey Luigi Palmieri, Chiara Donfrancesco, Serena Vannucchi, Cinzia Lo Noce, Francesco Dima, Simona Giampaoli -
DettagliSegreteria di Stato Sanità, Segreteria di Stato Istruzione Authority Sanitaria, Istituto Sicurezza Sociale. OKkio alla SALUTE
Segreteria di Stato Sanità, Segreteria di Stato Istruzione Authority Sanitaria, Istituto Sicurezza Sociale OKkio alla SALUTE PRESENTAZIONE TERZA RILEVAZIONE 2014 Dott. Andrea Gualtieri Coordinatore nazionale
DettagliLa malattia diabetica
La malattia diabetica URBINO 15 marzo 2016 Prof. Mauro Andreani La malattia diabetica Malattia sociale Colpisce oltre il 20% della popolazione Per i prossimi 20 anni si prospetta una PANDEMIA OMS per 2025
DettagliEsercitazione pratica: calcolo dell Indice di Massa Corporea e corretta rilevazione della circonferenza addominale. Inf.
A.O. Ospedale e Direttore dr. A.C. Bossi Esercitazione pratica: calcolo dell Indice di Massa Corporea e corretta rilevazione della circonferenza addominale. Inf. Giovanna Crotto Bergamo, 27 Novembre 2008
DettagliSeconda Parte Specifica per la tipologia di scuola - Statistica sanitaria e Biometria - 22/07/2016
Domande relative alla specializzazione in: Statistica sanitaria e Biometria Scenario 1: In uno studio prospettivo condotto per valutare la relazione tra l'uso di estrogeni e rischio di cancro alla mammella,
DettagliLE «DOLCI ATTESE» DI DONATELLA. Elisa Manicardi - Reggio Emilia 31 Maggio 2013
LE «DOLCI ATTESE» DI DONATELLA Elisa Manicardi - Reggio Emilia 31 Maggio 2013 Donatella ha 40 anni. Familiarità di 1 grado per - DM (padre diabetico) e per - tireopatia autoimmune (madre con TCA) - vitiligine
Dettaglirilevazione dei soggetti affetti da sindrome metabolica. Sulla base del progetto già previsto
Progetto di attivazione PDT: SINDROME METABOLICA ASL BARI A partire dal 1 settembre 2012 nella ASL BARI si avvia un progetto che vede impegnati i Medici di Medicina Generale in un percorso di screening
DettagliSovrappeso e obesità in Veneto i dati dei sistemi di sorveglianza PASSI 2011 e OKKIO 2010
Sovrappeso e obesità in Veneto i dati dei sistemi di sorveglianza PASSI 2011 e OKKIO 2010 Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia Qual è lo stato nutrizionale nella popolazione adulta?
DettagliHealth Literacy nelle persone con diabete Risultati PASSI
Health Literacy nelle persone con diabete Risultati PASSI 2012-2015 XL Congresso dell Associazione Italiana di Epidemiologia Torino, 19 21 ottobre 2016 «Le evidenze in epidemiologia: una storia lunga 40
DettagliDiego Vanuzzo CENTRO DI PREVENZIONE UDINE DIREZIONE CENTRALE SALUTE FRIULI
II sistemi di valutazione nei programmi di prevenzione delle malattie cardiovascolari, della diffusione delle malattie infettive nelle Regioni del Triveneto Indicatori di performance e di risultato t nei
DettagliLa chirurgia metabolica guarisce dal diabete?
Convegno SID-AMD Lazio L apprpriatezza Terapeutica e la Gestione Clinica del Diabete nel Territorio La chirurgia metabolica guarisce dal diabete? Business Innovation Centre, Sala Konver Colleferro-17 maggio
DettagliPercorso assistenziale al bambino con eccesso ponderale: un programma di educazione ai corretti stili alimentari e motori
Percorso assistenziale al bambino con eccesso ponderale: un programma di educazione ai corretti stili alimentari e motori del Fare bambino clic per e modificare dell adolescente lo stile del nell ambulatorio
DettagliCompleanno in salute: programma di sorveglianza nutrizionale nei bambini del Capo di Leuca.
Compleanno in salute: programma di sorveglianza nutrizionale nei bambini del Capo di Leuca. Longo G.^, Bevilacqua N.*, Minutillo M.G.^, Nuccio L.^, Micello A.^, D Addesa D.* & Censi L.* ^ Dipartimento
DettagliMa si può morire di Crepacuore solamente per una forte emozione?
Il maggiore errore commesso da molti medici è rappresentato dal tentare di curare il corpo senza occuparsi della mente. La mente ed il corpo sono un tutt unico. Così recitava nel 400 ac Ippocrate. E esperienza
DettagliAccertamento dello stato nutrizionale
Accertamento dello stato nutrizionale ACCERTAMENTO DELLO STATO NUTRIZIONALE (ASN) Obiettivo: predire la probabilità di un outcome in rapporto a fattori nutrizionali e la possibilità di un trattamento nutrizionale
DettagliDieta Tisanoreica e diabete di tipo 2
Dieta Tisanoreica e diabete di tipo 2 Autori dello studio - Fancelli Maria, MD, Medico Specializzato in Scienze dell Alimentazione, collaboratrice con l Ospedale Unico della Versilia, Forte dei Marmi,
DettagliIL TRATTAMENTO ENDOSCOPICO DELL OBESITA MULTIDISCIPLINARE. San Giovanni Rotondo 22 novembre 2008 INCIDENZA DELL OBESITA NELLA REGIONE PUGLIA
IL TRATTAMENTO ENDOSCOPICO DELL OBESITA NELL AMBITO DI UNA PATOLOGIA MULTIDISCIPLINARE San Giovanni Rotondo 22 novembre 2008 INCIDENZA DELL OBESITA NELLA REGIONE PUGLIA Dott. Vincenzo Di Maggio ASL FG
DettagliIl calcolo del dispendio energetico (DE) come add-on del diario glicemico
Il calcolo del dispendio energetico (DE) come add-on del diario glicemico Vincenzo Paciotti Il diario e l autocontrollo della glicemia Indispensabile per il DMT1 Utile per il DMT2 insulino-trattato Potenzialmente
DettagliTindaro Iraci. Medicina d iniziativa e informatizzazione: due aspetti essenziali per la Best Practise nello screening del Diabete Mellito di tipo 2
Tindaro Iraci Medicina d iniziativa e informatizzazione: due aspetti essenziali per la Best Practise nello screening del Diabete Mellito di tipo 2 Commissione nazionale diabete PIANO SULLA MALATTIA DIABETICA
DettagliIl paziente con problema renale: non solo Insufficienza Renale Cronica ma Malattia Renale Cronica
Il paziente con problema renale: non solo Insufficienza Renale Cronica ma Malattia Renale Cronica I miei riferimenti per questa relazione: le linee-guida nazionali e internazionali Clinical Practice Guidelines
DettagliUn nuovo metodo di monitoraggio glicemico e una nuova opzione terapeutica per il paziente con diabete di tipo 1
Un nuovo metodo di monitoraggio glicemico e una nuova opzione terapeutica per il paziente con diabete di tipo 1 Silvia Burlina, Annunziata Lapolla Università degli Studi di Padova, Dipartimento di Medicina,
DettagliGruppo di lavoro per l appropriatezza prescrittiva ospedale/territorio Documento finale - giugno 2014
Gruppo di lavoro per l appropriatezza prescrittiva ospedale/territorio Documento finale - giugno 2014 Prescrizione di farmaci Classe C10AA (inibitori della HMG CoA reduttasi) L indicazione regionale è
Dettagli60-75% metabolismo basale % attività fisica svolta. Effetto termogenico degli alimenti. Attività fisica 10% effetto termogenico degli alimenti
Effetto termogenico degli alimenti 60-75% metabolismo basale Attività fisica 10% effetto termogenico degli alimenti metabolismo basale 15-30% attività fisica svolta .. costituisce una parte del dispendio
DettagliHIV/AIDS DIRITTI E RESPONSABILITÀ INTRODUZIONE
HIV/AIDS DIRITTI E RESPONSABILITÀ INTRODUZIONE 1 Aids in Italia e in Europa 2 HIV/AIDS DIRITTI E RESPONSABILITÀ AIDS IN ITALIA E IN EUROPA Giovanni Rezza Centro Operativo Aids - Istituto Superiore di Sanità
DettagliFATTORI DI RISCHIO LIVELLO DI DIAGNOSI Obesità viscerale. Circonferenza vita 88 cm. Colesterolo HDL < 50 mg/dl 110 mg/dl
COSTRUIAMO LA CLINICAL GOVERNANCE: IL DIABETE MELLITO SINDROME METABOLICA ED ASSETTO ORMONALE: RISVOLTI NELLA PRATICA CLINICA Giovanni De Pergola Fasano, 15 Maggio 2009 SINDROME METABOLICA CRITERI DIAGNOSTICI
DettagliINTRODUZIONE. Le malattie cardiovascolari costituiscono oggi il problema sanitario
INTRODUZIONE Le malattie cardiovascolari costituiscono oggi il problema sanitario numero uno: In Europa è responsabile del 40% dei decessi, circa due milioni all anno. Nel nostro Paese sono la prima causa
DettagliEPIDEMIOLOGIA DEL TUMORE DELLA PROSTATA IN VENETO
dicembre 2014 EPIDEMIOLOGIA DEL TUMORE DELLA PROSTATA IN VENETO Registro Tumori del Veneto Baracco M, Baracco S, Bovo E, Dal Cin A, Fiore AR, Greco A, Guzzinati S, Monetti D, Rosano A, Stocco C, Tognazzo
DettagliEFFICACIA E TOLLERABILITÀ DI UN COMPOSTO A BASE DI POLICOSANOLI VEGETALI, RISO ROSSO FERMENTATO, GAMMA ORIZANOLO, RESVERATROLO,
EFFICACIA E TOLLERABILITÀ DI UN COMPOSTO A BASE DI POLICOSANOLI VEGETALI, RISO ROSSO FERMENTATO, GAMMA ORIZANOLO, RESVERATROLO, CoQ10, AC. FOLICO E VITAMINA E IN SOGGETTI CON DISLIPIDEMIA MODERATA IN PREVENZIONE
DettagliPrevenzione e controllo delle malattie croniche nella Cooperazione e nei Migranti
Prevenzione e controllo delle malattie croniche nella Cooperazione e nei Migranti Toscana - Senegal: la salute come filo conduttore Firenze, 19 novembre 2015 Federica Manescalchi Miriam Valiani Giuseppe
DettagliPaziente diabetico in condizioni non
Paziente diabetico in condizioni non critiche:linee guida e schemi terapeutici Paola Battisti Medicina ad indirizzo Endocrino Metabolico Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata Roma Cause più frequenti
DettagliPrevenzione e cura dell obesit. obesità
Prevenzione e cura dell obesit obesità TRATTAMENTO DELL OBESITA OBESITA : Dietoterapia ed Esercizio fisico L intervento combinato con la dieta ipocalorica, l attività fisica e la terapia comportamentale
Dettagli