VERIFICA SANITARIA E SOCIO-SANITARIA RELATIVA AGLI OSPITI DELLE STRUTTURE EX ART. 26 L. 833 / 78 NEL LAZIO
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1 VERIFICA SANITARIA E SOCIO-SANITARIA RELATIVA AGLI OSPITI DELLE STRUTTURE EX ART. 26 L. 833 / 78 NEL LAZIO Romagnuolo MR*, De Giuli R**, Provenzano F*, Goletti M* *ASL Roma E **Laziosanità Agenzia di Sanità Pubblica
2 Legge 833/78 art. 26 (Prestazioni di riabilitazione) Le prestazioni sanitarie dirette al recupero funzionale e sociale dei soggetti affetti da minorazioni fisiche, psichiche o sensoriali, dipendenti da qualunque causa, sono erogate dalle unità sanitarie locali attraverso i propri servizi
3 Legge 833/78 art. 26 (Prestazioni di riabilitazione) L'unità sanitaria locale, quando non sia in grado di fornire il servizio direttamente, vi provvede mediante convenzioni con istituti esistenti nella regione in cui abita l'utente o anche in altre regioni, aventi i requisiti indicati dalla legge,...
4 IL CONTESTO REGIONALE - Offerta esuberante di strutture di riabilitazione territoriale ex art Offerta carente di altre residenzialità, in particolare RSA - Dal 2001 i pazienti accedono alle strutture ex art. 26 in base a una valutazione effettuata solo dalle strutture.
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6 ISTITUTI ex art. 26 ASL RME Leonarda Vaccari Sante De Sanctis Don Guanella Pia Casa Ambrosini Don Orione Don Gnocchi - S. Maria della Pace A.I.R.R.I U.I.L.D.M Don Gnocchi - S. Maria della Provvidenza S. Alessio - Margherita di Savoia
7 Regione Lazio DGR n. 398/2000 Criteri e modalità per la richiesta di accreditamento provvisorio delle attività di riabilitazione erogate dalle strutture convenzionate con le Aziende Sanitarie del Lazio ex art. 26, L. n. 833/78
8 DGR n. 398/2000 Riabilitazione estensiva sub-acuta attività assistenziale complessa per pazienti che hanno superato la eventuale fase di acuzie e di immediata postacuzie e che necessitano di interventi orientati a garantire un ulteriore recupero funzionale in un tempo definito
9 DGR n. 398/2000 Riabilitazione integrata di mantenimento attività di assistenza rivolta a pazienti affetti da esiti stabilizzati di patologie psico-fisiche che necessitano di interventi orientati a mantenere l eventuale residua capacità funzionale o contenere il deterioramento
10 Sul totale dei pl accreditati sono ATTIVI : 1) in residenzialità 547 pl in estensiva (23 Centri), e 1182 pl in mantenimento (24 Centri) 2) in semiresindenzialità 1241 posti in estensiva (43 Centri), e 1111 posti in mantenimento (41 Centri).
11 1. ATTIVITÀ presa in carico globale progetti e programmi riabilitativi équipe specialistica 2. STRUTTURA STANDARD DI ACCREDITAMENTO corrispondenza del volume complessivo di attività definito nei progetti attivi e la relativa dotazione organica flusso SIAR
12 ATTIVITÀ DI VIGILANZA A CARICO DELLE ASL A. Controllo sulla appropriatezza dei progetti riabilitativi La Azienda sanitaria locale di residenza del paziente dovrà effettuare le verifiche sulla coerenza del progetto riabilitativo con la disabilità dell utente
13 B. Controllo della capacità produttiva dei soggetti erogatori La Azienda sanitaria locale sul cui territorio insistono le strutture erogatrici dovrà effettuare le necessarie verifiche circa la corrispondenza del volume complessivo di attività definito nei progetti attivi e la relativa dotazione organica C. Controllo sulla remunerazione dei soggetti
14 Come è quindi possibile valutare l appropriatezza e l efficacia dei trattamenti di riabilitazione estensiva e di mantenimento? E come è possibile programmare il fabbisogno?
15 Necessario definire degli INDICATORI, utili alla verifica delle attività delle strutture, per evidenziare : la quota di disabilità in carico alle strutture di riabilitazione ex art. 26, le necessità socio-assistenziali connesse, l uso appropriato dei regimi riabilitativi previsti dalla normativa nella loro articolata diversificazione.
16 Nel 2006 analisi con il Dip. di Epidemiologia, utilizzando i dati del SIAR e ricavando evidenze sull uso dei diversi regimi assistenziali, con successive proposte di indicatori (tempo tra evento acuto e presa in carico, durata della presa in carico, ).
17 Nel 2008 analisi sull inappropriatezza a livello regionale, sempre in base ai dati SIAR, e successive proposte di modifiche normative, non completamente introdotte sia per i vincoli del Piano di rientro sia per ricorsi giudiziari delle associazioni di categoria.
18 Nel 2009 alle ASL laziali la Regione chiede di verificare direttamente i bisogni sanitari e socio-sanitari dei pazienti delle Strutture ex art. 26 L. 833 / 78, in particolare degli assistiti in regime residenziale e semiresidenziale, e di un campione selezionato di domiciliari.
19 Nella Roma E è stata quindi attivata l Unità Valutativa che ha effettuato 22 accessi, impegnando 10 medici, 5 infermieri / terapisti, 9 assistenti sociali. Le valutazioni nella ASL RM E hanno riguardato 414 pazienti residenziali, 250 in semiresidenzialità e 24 domiciliari.
20 Di tutte le persone in carico l Unità Valutativa ha evidenziato i bisogni sanitario, sociale e riabilitativo, quest ultimo nelle sue varie espressioni (estensivo, mantenimento, specialistico ambulatoriale di cui al DM ).
21 L Unità Valutativa ha rilevato il bisogno riabilitativo mediante la valutazione della documentazione clinica e del paziente, il bisogno sanitario mediante la somministrazione della Cumulative Illness Rating Scale (CIRS), strumento standardizzato finalizzato alla valutazione delle comorbidità,e il bisogno sociale attraverso la raccolta di informazioni specifiche, utilizzando un apposita scheda di rilevazione.
22 Il risultato della CIRS è sintetizzato in due indici, severità e comorbidità con punteggi da 1 a 5: 1=assente (nessuna compromissione d organo/sistema), 2=lieve (la compromissione d organo/sistema non interferisce con la normale attività), 3=moderato (la compromissione d organo/sistema interferisce con la normale attività); 4=grave (la compromissione d organo/sistema produce disabilità); 5=molto grave (la compromissione d organo/sistema mette a repentaglio la sopravvivenza)
23 In tutti i regimi assistenziali la maggioranza dei pazienti ha mostrato necessità di interventi riabilitativi in mantenimento e nella quasi totalità è emerso un bisogno sociale rilevante e determinante nella scelta dell assistenza, e in particolare della residenzialità.
24 Doppia diagnosi riscontrata in poco più del 10 % dei pazienti. Le patologie sono prevalentemente rappresentate da ritardo mentale, esiti di lesione del sistema nervoso centrale, esiti di patologie del sistema osteomuscolare, disabilità sensoriali.
25 In linea con i dati complessivi regionali, il bisogno sanitario rilevato con la CIRS ha evidenziato un valore mediano complessivo dell indice di severità inferiore a 2 ed un indice di comorbidità di circa 3; il bisogno sociale è stato rilevato in circa l 80% dei casi; l età mediana è nel range anni.
26 Il livello di dipendenza degli ospiti derivato dall Indice di Barthel (IB), già somministrato dal Centro nella fase di valutazione del paziente, ha evidenziato circa 1/3 con livello di dipendenza completa/grave, 1/3 con dipendenza moderata e 1/3 con dipendenza lieve/quasi autosufficienza.
27 L IB è uno strumento di valutazione delle capacità funzionali di base che considera dieci attività della vita quotidiana. Nella versione in uso ogni area è suddivisa in 5 items: i primi due identificano la dipendenza del soggetto (completa o con ausilio/adattamento), gli ultimi 3 definiscono quadri crescenti di dipendenza (supervisione, aiuto, incapacità totale).
28 Per 97 dei 414 ospiti in residenzialità è stata valutata inappropriata la struttura con l indicazione di un alternativa : per 31 è stata ritenuta più idonea una RSA, per 42 una casa famiglia; in altri casi è emersa la difficoltà di collocare nell attuale offerta regionale, sanitaria e sociale, alcuni pazienti la cui complessità non è soddisfatta dalle strutture esistenti.
29 I trattamenti domiciliari (24) sono risultati sostanzialmente appropriati al bisogno. La valutazione degli utenti in semiresidenzialità (250) ha rilevato nella maggioranza dei casi (226) un reale bisogno riabilitativo di mantenimento, un bisogno in estensiva in numero ridotto (24), e complessivamente una sostanziale idoneità delle strutture esaminate ad assistere i pazienti in carico.
30 L esperienza di questa verifica ha quindi consentito all Unità Valutativa della ASL di colmare una carenza informativa e di conoscenza sui bisogni sanitari e sociali dei propri residenti, sviluppando il ruolo dei Distretti nella relazione tra committenza e produzione.
31 I dati sono ancora oggetto di analisi da parte di un Gruppo di lavoro regionale, cui è stato chiesto di descrivere i bisogni e di ridefinire il fabbisogno, i criteri di accesso e la tipologia di trattamento. Il lavoro del Gruppo è in via di conclusione. In questi giorni le proposte presentate ai diversi stakeholders stanno facendo discutere molto.
32 Grazie
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