Appunti di Cardiochirurgia Direttore: Prof. Giuseppe Di Benedetto

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Appunti di Cardiochirurgia Direttore: Prof. Giuseppe Di Benedetto"

Transcript

1 DIPARTIMENTO CUORE Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Salerno Appunti di Cardiochirurgia Direttore: Prof. Giuseppe Di Benedetto Card iochiru rgia Dipartimento Cuore

2 Principi di circolazione extracorporea (CEC) II parte dr. Antonio Longobardi dr. Antonio Panza Prof. Giuseppe Di Benedetto

3 Circolazione extracorporea COMPONENTI STRUTTURALI OSSIGENATORE POMPA venous line arterial line SCAMBIATORE DI CALORE air gas blender arterial filter ABF 25/40 FILTRI O2 CANNULE suction pump MONOLYTH main pump

4 Componenti strutturali SCAMBIATORE DI CALORE In tutti gli ossigenatori attuali è contenuto uno scambiatore termico, al fine di mantenere costante la temperatura del sangue di perfusione e/o di indurre un certo grado di ipotermia

5 Circolazione extracorporea COMPONENTI STRUTTURALI OSSIGENATORE POMPA venous line arterial line SCAMBIATORE DI CALORE FILTRI air gas blender arterial filter ABF 25/40 CANNULE O2 MONOLYTH suction pump main pump

6 Componenti strutturali FILTRI Hanno lo scopo di bloccare materiali provenienti dal campo operatorio, particelle di grasso, microtrombi e bolle d aria Struttura: Maglie di nylon con pori di µ

7 Circolazione extracorporea COMPONENTI STRUTTURALI OSSIGENATORE POMPA venous line arterial line SCAMBIATORE DI CALORE FILTRI air gas blender arterial filter ABF 25/40 CANNULE O2 MONOLYTH suction pump main pump

8 Componenti strutturali CANNULE La macchina cuorepolmone viene collegata al paziente mediante un serie di cannule Caratteristiche: Flessibilità Trasparenza Inerzia biologica

9 Componenti strutturali CANNULAZIONE ARTERIOSA Serve per l immissione nel sistema circolatorio del paziente del sangue proveniente dalla macchina cuore polmoni Cannulazione Centrale Cannulazione Periferica

10 Componenti strutturali CANNULAZIONE ARTERIOSA Cannulazione Centrale Aorta

11 Componenti strutturali CANNULAZIONE ARTERIOSA Cannulazione Periferica Femorale Ascellare Succlavia Aorta ascendente calcifica Aneurismi arco aortico Dissezioni aortiche Reinterventi

12 Componenti strutturali CANNULAZIONE VENOSA Serve per il drenaggio del sangue venoso dal paziente alla macchina cuore-polmone Cannulazione Centrale Cannulazione Periferica

13 Componenti strutturali CANNULAZIONE VENOSA Cannulazione Centrale Atrio destro Bicavale

14 Componenti strutturali CANNULAZIONE VENOSA Cannulazione Periferica Femorale

15 Conduzione della CEC EPARINIZZAZIONE Meccanismo d azione Si lega all antitrombina III (principale inibitore della trombina) Il complesso Eparina-Antitrombina III ha maggior affinità per la trombina Somministrare 3 mg/kg di peso corporeo prima della cannulazione Al termine dell intervento l eparina viene neutralizzata mediante infusione di solfato di protamina (1,3 mg di solfato di protamina ogni mg di eparina somministrata)

16 Conduzione della CEC Cannulazione arteriosa Cannulazione venosa Collegamento delle cannule al circuito per la circolazione extracorporea Inizio bypass cardio-polmonare Flusso continuo di 2,2 2,4 l/min/m 2 Pressione di perfusione mmhg Svantaggi flusso continuo rispetto a quello pulsatile (fisiologico): delle resistenze periferiche perfusione tessutale accumulo di metaboliti acidi intracellulari (acidosi metabolica) consumo di O 2 Fenomeni degenerativi a carico delle cellule dei tubuli renali e cerebrali

17 Conduzione della CEC IPOTERMIA Razionale Proteggere il cuore e gli altri organi riducendo la richiesta di O 2 L attività metabolica si raddoppia o si dimezza per ogni 10 C in più o in meno di temperatura Ipotermia moderata: fino a 28 C Ipotermia intermedia: da 28 a 20 C Ipotermia profonda: meno di 20 C Monitoraggio: T Rettale: T viscerale T naso-faringea: T cerebrale

18 Conduzione della CEC ARRESTO DI CIRCOLO IN IPOTERMIA PROFONDA In caso di chirurgia dell arco aortico Safe period: Periodo durante il quale non si evidenzierebbero danni funzionali clinicamente evidenti La sua durata è inversamente proporzionale al grado di temperatura Temperatura ( C) Consumo di O 2 (%) Safe period arresto circolatorio (min)

19 Conduzione della CEC CARDIOPLEGIA Razionale Gli interventi cardiochirurgici a cuore aperto vengono condotti in arresto anossico del miocardio indotto con clampaggio aortico L anossia prolungata induce modificazioni metaboliche e strutturali irreversibili della fibrocellula miocardica Necessità di adottare tecniche di protezione miocardica in modo da: Ridurre il danno ischemico Mantenere il cuore in uno stato energetico adeguato Permettere una ripresa valida della sua contrattilità globale

20 Conduzione della CEC CARDIOPLEGIA Definizione Soluzione elettrolitica o ematica, solitamente fredda (4 C), e ricca di potassio Obiettivi Arresto del cuore in diastole Protezione miocardica durante il periodo di clampaggio aortico Consente Abolizione del lavoro elettromeccanico Riduzione della domanda energetica (80-85%) La combinazione cardioplegia-ipotermia costituisce la protezione miocardica ideale

21 Conduzione della CEC CARDIOPLEGIA Classificazione Composizione Cristalloide Ematica Temperatura d infusione Calda: 37 C Fredda: 4 C Via d infusione Anterograda Retrograda Combinata anterograda-retrograda Intervallo d infusione Intermittente Continua

22 Conduzione della CEC CARDIOPLEGIA Via d infusione Anterograda Bulbo aortico Osti coronarici Retrograda Seno coronarico Combinata anterogradaretrograda

23 Circolazione extracorporea FISIOPATOLOGIA EFFETTI POSITIVI: Riduzione del lavoro cardiaco Adeguata perfusione ed ossigenazione periferica Protezione miocardica e tissutale (ipotermia) EFFETTI NEGATIVI: Flusso continuo Alterazioni dell ematocrito e della viscosità ematica Alterazioni dell equilibrio acido-base Alterazioni dell equilibrio idro-salino Attivazione della risposta infiammatoria

24 Fisiopatologia Risposta infiammatoria sistemica Conseguenze Generali Vasoplegia Locali (danno d organo) Cuore Polmone Rene Cervello

25 Circolazione extracorporea COMPLICANZE Cardiache Sindrome da bassa portata Aritmie Infarto miocardico perioperatorio

26 Circolazione extracorporea COMPLICANZE Pleuro-polmonari Versamento pleurico Rischi broncopneumonici Atelettasia

27 Circolazione extracorporea COMPLICANZE Neurologiche Ischemia cerebrale Emorragia cerebrale Disturbi più o meno transitori della cognizione (memoria, apprendimento, ecc.) Disturbi psichiatrici

28 Circolazione extracorporea COMPLICANZE Ematologiche Riduzione globuli rossi Riduzione piastrine Riduzione fattori della coagulazione

29 Circolazione extracorporea COMPLICANZE Renali Insufficienza renale acuta

PARTE I GENERALITÀ PARTE I. Generalità. Circolazione Extracorporea e. Protezione Miocardica. Massimo Chello, Elvio Covino

PARTE I GENERALITÀ PARTE I. Generalità. Circolazione Extracorporea e. Protezione Miocardica. Massimo Chello, Elvio Covino PARTE I GENERALITÀ Circolazione Extracorporea e Protezione Miocardica Massimo Chello, Elvio Covino PARTE I Generalità CEC Cosa si intende per circolazione extracorporea (CEC)? a. La sostituzione della

Dettagli

STORIA DELLA CARDIOCHIRURGIA

STORIA DELLA CARDIOCHIRURGIA STORIA DELLA CARDIOCHIRURGIA 1925 1938 1945 1945 1953 1955 1963 Commissurotomia mitralica a cuore chiuso Sutura dotto arterioso di Botallo Resezione coartazione aortica Shunt sistemico-polmonare Blalock-Taussig

Dettagli

Appunti di Cardiochirurgia. Capitolo 2. Circolazione extracorporea (CEC) e Protezione miocardica

Appunti di Cardiochirurgia. Capitolo 2. Circolazione extracorporea (CEC) e Protezione miocardica Appunti di Cardiochirurgia Capitolo 2 circolazione extracorporea pagina- 1 - Appunti di Cardiochirurgia Capitolo 2 Circolazione extracorporea (CEC) e Protezione miocardica 1 Appunti di Cardiochirurgia

Dettagli

Appunti di Cardiochirurgia Direttore: Prof. Giuseppe Di Benedetto

Appunti di Cardiochirurgia Direttore: Prof. Giuseppe Di Benedetto DIPARTIMENTO CUORE Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Salerno Appunti di Cardiochirurgia Direttore: Prof. Giuseppe Di Benedetto Card iochiru rgia Dipartimento Cuore Principi di monitorizzazione

Dettagli

MALATTIE DELL APPARATO CARDIOVASCOLARE MALATTIE DELL APPARATO RESPIRATORIO

MALATTIE DELL APPARATO CARDIOVASCOLARE MALATTIE DELL APPARATO RESPIRATORIO Facoltà di Medicina e Chirurgia Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia Anno accademico 2011/2012 Corso Integrato di Specialità Medico-Chirurgiche 1 PROGRAMMA MALATTIE DELL APPARATO CARDIOVASCOLARE Fattori

Dettagli

Appunti di Cardiochirurgia Direttore: Prof. Giuseppe Di Benedetto

Appunti di Cardiochirurgia Direttore: Prof. Giuseppe Di Benedetto DIPARTIMENTO CUORE Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Salerno Appunti di Cardiochirurgia Direttore: Prof. Giuseppe Di Benedetto Card iochiru rgia Dipartimento Cuore Principi di circolazione

Dettagli

TECNICO DELLA FISIOPATOLOGIA CARDIOCIRCOLATORIA E PERFUSIONE CARDIOVASCOLARE,

TECNICO DELLA FISIOPATOLOGIA CARDIOCIRCOLATORIA E PERFUSIONE CARDIOVASCOLARE, concorso pubblico per n. 4 posti di collaboratore professionale sanitario TECNICO DELLA FISIOPATOLOGIA CARDIOCIRCOLATORIA E PERFUSIONE CARDIOVASCOLARE, Cat. D. Si riportano i criteri di valutazione della

Dettagli

Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli. Lezioni di Cardiochirurgia Anno Accademico

Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli. Lezioni di Cardiochirurgia Anno Accademico Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli Lezioni di Cardiochirurgia Anno Accademico 2017-2018 Lezione 1: Le basi della Cardiochirurgia a cuore aperto: Monitoraggio; Circolazione Extracorporea;

Dettagli

Corso Integrato di Malattie dell Apparato Cardiovascolare

Corso Integrato di Malattie dell Apparato Cardiovascolare Corso Integrato di Malattie dell Apparato Cardiovascolare Cardiopatia Assistenza meccanica del circolo e trapianto cardiaco Prof. Flavio CERASUOLO Discreto Compenso Emodinamico Scompenso Cardiaco Scompenso

Dettagli

3 Kit per circolazione extracorporea , FB 35,00. 6 Emoconcentratore pre-lavato , A

3 Kit per circolazione extracorporea , FB 35,00. 6 Emoconcentratore pre-lavato , A N. LOTTO 1 2 DESCRIZIONE DEL LOTTO Ossigenatore integrato a fibre cave completo di circuiti con valvola di sicurezza antiembolica su riserva venosa Ossigenatore integrato a fibre cave completo di circuiti

Dettagli

CIRCOLAZIONI DISTRETTUALI

CIRCOLAZIONI DISTRETTUALI CIRCOLAZIONI DISTRETTUALI Autoregolazione L entità del flusso ematico attraverso un organo o un tessuto è determinata da: _ pressione di perfusione, regolata centralmente dall attività cardiaca; _ resistenza

Dettagli

Pompe per il sangue. Corso di Bioingegneria

Pompe per il sangue. Corso di Bioingegneria Pompe per il sangue Corso di Bioingegneria Pompe centrifughe: Centrifughe propriamente dette Assiali Miste Pompe volumetriche: Alternative Rotative Pompe Centrifughe Vantaggi: assenza di valvole e diaframma;

Dettagli

Ventricolo unico. Ventricolo unico sinistro : Atresia della tricuspide Ventricolo sin a doppia entrata (DILV) Atresia polmonare senza DIV

Ventricolo unico. Ventricolo unico sinistro : Atresia della tricuspide Ventricolo sin a doppia entrata (DILV) Atresia polmonare senza DIV Ventricolo unico L atresia di una valvola atrioventricolare o semilunare determina una fisiologia tipo ventricolo unico con mixing completo delle circolazioni sistemica e polmonare. Ventricolo unico sinistro

Dettagli

S H O C K CARDIOGENO. Stefano Simonini Cardiologia NOCSAE

S H O C K CARDIOGENO. Stefano Simonini Cardiologia NOCSAE S H O C K CARDIOGENO Stefano Simonini Cardiologia NOCSAE DEFINIZIONE Sindrome caratterizzata da un disturbo acuto generalizzato della circolazione con ipoperfusione e disfunzione severa di organi critici

Dettagli

scaricato da www.sunhope.it

scaricato da www.sunhope.it Libri di testo Maurizio Cotrufo CHIRURGIA DEL CUORE E DELLE ARTERIE ED. Edizioni Scientifiche Maurizio Cotrufo, Marisa De Feo, Alessandro Della Corte Corso Integrato di Malattie dell Apparato Cardiovascolare

Dettagli

N. 185 DEL 20 MARZO 2018

N. 185 DEL 20 MARZO 2018 P.O. Reclutamento Personale e Gestione Specialistica Ambulatoriale DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE N. 185 DEL 20 MARZO 2018 Struttura proponente: U.O.C. Gestione Risorse Umane Oggetto: Avviso di mobilità

Dettagli

La circolazione del sangue

La circolazione del sangue La circolazione del sangue elemento caratteristica approssimazione sangue fluido reale e non omogeneo fluido reale omogeneo moto pulsatile (valvola aortica) stazionario condotti distensibili rigidi Fisica

Dettagli

ALLEGATO 5 Consumi annui (a)

ALLEGATO 5 Consumi annui (a) LOTTO DESCRIZIONE 1 L'insieme delle voci 1A, 1B e 1C Kit ossigenatore per CEC corredato di circuito, trattato con sostanze che ne aumentino la biocompatibilità, su disegno di ISMETT. Ossigenatore 1A ALLEGATO

Dettagli

DISPOSITIVI CLINICI E TECNOLOGIA DEI MATERIALI TOR VERGATA

DISPOSITIVI CLINICI E TECNOLOGIA DEI MATERIALI TOR VERGATA DISPOSITIVI CLINICI E TECNOLOGIA DEI MATERIALI I PERFUSIONISTI Il perfusionista è un componente di un'equipe medico-chirurgica. Questa figura professionale è presente soprattutto nell ambito della cardiochirurgia

Dettagli

URGENZE VASCOLARI TRAUMI VASCOALRI DEL TORACE E DELL ADDOME. VELOCITA D IMPATTO RISCHIO DI LESIONE ( % ) (km/h) MORBILITA MORTALITA

URGENZE VASCOLARI TRAUMI VASCOALRI DEL TORACE E DELL ADDOME. VELOCITA D IMPATTO RISCHIO DI LESIONE ( % ) (km/h) MORBILITA MORTALITA URGENZE VASCOLARI TRAUMATOLOGIA. PATOLOGIA ISCHEMICA. ANEURISMI. TRAUMI VASCOALRI DEL TORACE E DELL ADDOME VELOCITA D IMPATTO RISCHIO DI LESIONE ( % ) (km/h) MORBILITA MORTALITA 1,6 16 2,5 0,1 17,6 32

Dettagli

LA PERFUSIONE CEREBRALE ANTEROGRADA SELETTIVA (ASCP) A BOLOGNA: CASISTICA, EVOLUZIONE DELLA TECNICA E RISULTATI

LA PERFUSIONE CEREBRALE ANTEROGRADA SELETTIVA (ASCP) A BOLOGNA: CASISTICA, EVOLUZIONE DELLA TECNICA E RISULTATI LA PERFUSIONE CEREBRALE ANTEROGRADA SELETTIVA (ASCP) A BOLOGNA: CASISTICA, EVOLUZIONE DELLA TECNICA E RISULTATI A Cura del TFPC ALESSIA ZANNI Collaboratori DOTT.SSA SOFIA MARTIN SUAREZ MARCO LA MONACA

Dettagli

ALLEGATO A AL CAPITOLATO TECNICO E D ONERI PER LA FORNITURA BIENNALE DI KIT COMPLETI PER CIRCOLAZIONE EXTRACORPOREA U.O. CARDIOCHIRURGIA P.O.

ALLEGATO A AL CAPITOLATO TECNICO E D ONERI PER LA FORNITURA BIENNALE DI KIT COMPLETI PER CIRCOLAZIONE EXTRACORPOREA U.O. CARDIOCHIRURGIA P.O. ALLEGATO A AL CAPITOLATO TECNICO E D ONERI PER LA FORNITURA BIENNALE DI KIT COMPLETI PER CIRCOLAZIONE EXTRACORPOREA U.O. CARDIOCHIRURGIA P.O. MESTRE Lotto n. 1-500 KIT PER INTERVENTI COMBINATI E COMPLESSI:

Dettagli

ALLEGATO 1 LOTTO CIG DESCRIZIONE BE8 1A. Consumi annui presunti

ALLEGATO 1 LOTTO CIG DESCRIZIONE BE8 1A. Consumi annui presunti LOTTO CIG DESCRIZIONE 1 6611148BE8 1A Il lotto n. 1 è composto dall'insieme delle voci 1A, 1B e 1C. Valore presunto massimo del lotto 1 pari a euro 198.420,00 oltre IVA annui Kit ossigenatore per CEC corredato

Dettagli

CARDIOPATIA ISCHEMICA

CARDIOPATIA ISCHEMICA CARDIOPATIA ISCHEMICA FONTE: Rugarli Medicina Interna Il termine cardiopatia ischemica definisce uno spettro di malattie a diversa eziologia, in cui il fattore fisiopatologico unificante è rappresentato

Dettagli

SCHEDA DOCENTE PROGRAMMA - A.A

SCHEDA DOCENTE PROGRAMMA - A.A COGNOME E NOME: Di Marco Stefano QUALIFICA: Ricercatore SCHEDA DOCENTE PROGRAMMA - A.A. 2016-2017 SETTORE SCIENTIFICO DISCIPLINARE: BIO/09 CODICE INSEGNAMENTO: DQ0318 NOME INSEGNAMENTO: Fisiologia NUMERO

Dettagli

L apparato cardiocircolatorio. In movimento Marietti Scuola 2010 De Agostini Scuola S.p.A. Novara

L apparato cardiocircolatorio. In movimento Marietti Scuola 2010 De Agostini Scuola S.p.A. Novara L apparato cardiocircolatorio L apparato cardiocircolatorio La funzione dell apparato circolatorio è di trasportare a tutte le cellule, attraverso il sangue, l ossigeno necessario per l uso delle sostanze

Dettagli

sistema cardiocircolatorio

sistema cardiocircolatorio sistema cardiocircolatorio grazie al sistema cardiocircolatorio il nostro sangue circola in tutto il corpo, il sistema è formato da: - cuore - sangue - arterie, vene e capillari svolge funzioni di: - trasporto,

Dettagli

Definizione. Shock NON è sinonimo, in termini medici, di svenimento, né indica una condizione di forte paura.

Definizione. Shock NON è sinonimo, in termini medici, di svenimento, né indica una condizione di forte paura. LO SHOCK Definizione Shock NON è sinonimo, in termini medici, di svenimento, né indica una condizione di forte paura. Si tratta di una condizione caratterizzata da ridotta perfusione tissutale generalizzata:

Dettagli

DOLORE TORACICO E INSUFFICIENZA RESPIRATORIA

DOLORE TORACICO E INSUFFICIENZA RESPIRATORIA Ospedale S. Giovanni Calibita FATEBENEFRATELLI- Isola Tiberina Roma, 15/06/17 DOLORE TORACICO E INSUFFICIENZA RESPIRATORIA Dott. Giovanni Battista Capoccetta Medicina Interna Ospedale S. Giovanni Calibita

Dettagli

PRINCIPI DI PERFUSIONE CARDIOPOLMONARE

PRINCIPI DI PERFUSIONE CARDIOPOLMONARE PRINCIPI DI PERFUSIONE CARDIOPOLMONARE Augusta Pelosi, DVM, Diplomate ACVS Dipartimento di Cardiologia Sezione di Cardiochirurgia Michigan State University, East Lansing, Michigan Lo sviluppo attuale di

Dettagli

IL CONTROPULSATORE AORTICO F. SCARANO 1

IL CONTROPULSATORE AORTICO F. SCARANO 1 IL CONTROPULSATORE AORTICO F. SCARANO 1 FISIOLOGIA E INDICAZIONI F. SCARANO 2 1958 HARKEN descrisse per la prima volta un metodo per trattare l insufficienza ventricolare sinistra; si basava su un meccanismo

Dettagli

Modificazioni cardiocircolatorie durante il lavoro muscolare

Modificazioni cardiocircolatorie durante il lavoro muscolare Modificazioni cardiocircolatorie durante il lavoro muscolare ARGOMENTI Variazioni della funzione cardiaca Ridistribuzione del flusso Integrazione delle risposte cardio-circolatorie ECG sotto sforzo Circolazione

Dettagli

ECMO : ExtraCorporeal Membrane Oxygenation Tecnica di supporto cardiopolmonare per pz con insufficienza i cardiaca potenzialmente t reversibile ma non

ECMO : ExtraCorporeal Membrane Oxygenation Tecnica di supporto cardiopolmonare per pz con insufficienza i cardiaca potenzialmente t reversibile ma non Paziente con ECMO veno-arterioso Caso assistenziale in cardiochirurgia terapia intensiva Airoldi Barbara Infermiera Cchti Ospedale Maggiore della Carità Novara ECMO : ExtraCorporeal Membrane Oxygenation

Dettagli

Q = Q 1 2 PROPRIETA DEI VASI: RELAZIONI TRA DISTENSIBILITA, RESISTENZA, GITTATA CARDIACA E PRESSIONE VENOSA C V = V V / P V ; compliance vasi venosi C A = V A / P A ; compliance vasi arteriosi

Dettagli

scaricatoda SISTEMA CIRCOLATORIO

scaricatoda   SISTEMA CIRCOLATORIO SISTEMA CIRCOLATORIO SISTEMA CIRCOLATORIO Il movimento dei fluidi (liquidi e gas) è stimolato da una differenza di pressione (ΔP). Il fluido si muove da regioni a maggiore P verso regioni a P inferiore.

Dettagli

DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE N. 359 DEL 23 MAGGIO 2018

DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE N. 359 DEL 23 MAGGIO 2018 P.O. Reclutamento del Personale e Gestione Specialistica Ambulatoriale DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE N. 359 DEL 23 MAGGIO 2018 Struttura proponente: U.O.C. Gestione Risorse Umane Oggetto: Avviso

Dettagli

Controllo nervoso LA REGOLAZIONE DELLA PRESSIONE A BREVE TERMINE: IL RIFLESSO BAROCETTIVO EQUILIBRIO TRA CUORE E CIRCOLO: INTERSEZIONE TRA FUNZIONE CARDIACA E VASCOLARE Il grafico mostra l intersezione

Dettagli

Emodiluizione: una tecnica da riconsiderare

Emodiluizione: una tecnica da riconsiderare Università degli Studi Federico II - Napoli Dipartimento di Anestesia, Rianimazione Pediatrica, Terapia Iperbarica, Terapia Antalgica Emodiluizione: una tecnica da riconsiderare CONVEGNO CONVEGNO Ottimizzazione

Dettagli

VERIFICA Il trasporto delle sostanze

VERIFICA Il trasporto delle sostanze ERIICA Il trasporto delle sostanze Cognome Nome Classe Data I/1 ero o also? La circolazione nei rettili è doppia e completa La circolazione nei pesci è semplice Circolazione semplice significa che il sangue

Dettagli

Corso per Soccorritori di Livello avanzato 118 Empoli

Corso per Soccorritori di Livello avanzato 118 Empoli Corso per Soccorritori di Livello avanzato 118 Empoli Le emergenze cardio- circolatorie Obiettivi Riconoscere quando il paziente ha un problema in C Sapere quali sono gli elementi di allarme per cui è

Dettagli

ADRENALINA - INDICAZIONI

ADRENALINA - INDICAZIONI ADRENALINA - INDICAZIONI ARRESTO CARDIACO ANAFILLASSI SHOCK CARDIOGENO (SECONDA SCELTA) ADRENALINA - DOSAGGIO ARRESTO CARDIACO: 1 mg OGNI 3 min 2005 FV/TV : dai adrenalina 1 mg ev se FV/TV persistono dopo

Dettagli

Bozza CAPITOLATO TECNICO

Bozza CAPITOLATO TECNICO R E G I O N E V E N E T O Area Sanità e Sociale Direzione Risorse Strumentali SSR - CRAV Unità Organizzativa Acquisti Centralizzati SSR DOCUMENTO PER CONSULTAZIONE PRELIMINARE DI MERCATO - FORNITURA DI

Dettagli

Lo Shock CHE COSA È? Lo Shock QUANDO INSORGE? Lo Shock. Definizione. Lo Shock. Classificazione

Lo Shock CHE COSA È? Lo Shock QUANDO INSORGE? Lo Shock. Definizione. Lo Shock. Classificazione 1 CHE COSA È? evento patologico acuto che causa una compromissione di organi vitali attraverso una riduzione della perfusione periferica 2 QUANDO INSORGE? in corso di processi patologici acuti (gravi traumi,

Dettagli

ASSISTENZA INFERMIERISTICA IN TERAPIA INTENSIVA PAZIENTE SOTTOPOSTO AD IPOTERMIA PROFONDA CON ARRESTO DI CIRCOLO

ASSISTENZA INFERMIERISTICA IN TERAPIA INTENSIVA PAZIENTE SOTTOPOSTO AD IPOTERMIA PROFONDA CON ARRESTO DI CIRCOLO ASSISTENZA INFERMIERISTICA IN TERAPIA INTENSIVA PAZIENTE SOTTOPOSTO AD IPOTERMIA PROFONDA CON ARRESTO DI CIRCOLO TIPI DI IPOTERMIA LIEVE 32-35 C MODERATA 28-35 PROFONDA 18 C IPOTERMIA PROFONDA LA VELOCITA

Dettagli

MORTALITÀ A TRENTA GIORNI DALL INTERVENTO PER TUMORE MALIGNO DEL POLMONE PROTOCOLLO OPERATIVO

MORTALITÀ A TRENTA GIORNI DALL INTERVENTO PER TUMORE MALIGNO DEL POLMONE PROTOCOLLO OPERATIVO MORTALITÀ A TRENTA GIORNI DALL INTERVENTO PER TUMORE MALIGNO DEL POLMONE PROTOCOLLO OPERATIVO - Definizione Per struttura di ricovero o area di residenza: proporzione di morti a trenta giorni dall intervento

Dettagli

Tema C Capitolo 5 L apparato circolatorio

Tema C Capitolo 5 L apparato circolatorio 1. A che cosa serve l apparato circolatorio 2. I vasi sanguigni 3. Un tessuto molto speciale: il sangue 4. Il cuore 5. La circolazione del sangue 6. Il sistema linfatico e i linfonodi 7. L apparato circolatorio

Dettagli

Arterie renali Tripode celiaco. Mesenterica

Arterie renali Tripode celiaco. Mesenterica Arterie renali Tripode celiaco Mesenterica Vasi mesenterici Tripode celiaco Attento a quale carta giochi!!.. I DEVICE IN URGENZA/EMERGENZA (L Infermiere e il Supporto Vitale Extracorporeo) di Ciro Scognamiglio

Dettagli

Apparato Circolatorio

Apparato Circolatorio Apparato Circolatorio Corso di Laurea in Farmacia AA 2011-2012 Prof. Eugenio Bertelli Professore associato di Anatomia Umana Università degli Studi di Siena Dipt. di Fisiopatologia, Medicina Sperimentale

Dettagli

Anatomia e fisiologia Insufficienza cardiaca Arresto Cardiaco. Comitato Provinciale Trento - Formazione

Anatomia e fisiologia Insufficienza cardiaca Arresto Cardiaco. Comitato Provinciale Trento - Formazione Croce Rossa Italiana Apparato Cardio Circol. Anatomia e fisiologia Insufficienza cardiaca Arresto Cardiaco Apparato cardiocircolat. SANGUE VASI -> insieme di liquidi e cellule -> portano il sangue e luogo

Dettagli

Il pediatra e il bambino cardiopatico

Il pediatra e il bambino cardiopatico Dipartimento Cardiovascolare Clinico e di Ricerca USSD Cardiochirurgia Pediatrica e Cardiopatie Congenite Ospedale Papa Giovanni XXIII Bergamo Il pediatra e il bambino cardiopatico Dr. Francesco SEDDIO

Dettagli

N. 225 DEL 9 APRILE 2018

N. 225 DEL 9 APRILE 2018 P.O. Reclutamento Personale e Gestione Specialistica Ambulatoriale DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE N. 225 DEL 9 APRILE 2018 Struttura proponente: U.O.C. Gestione Risorse Umane Oggetto: Avviso di mobilità

Dettagli

Apparato Cardio Circol.

Apparato Cardio Circol. Croce Rossa Italiana Apparato Cardio Circol. Anatomia e fisiologia Insufficienza cardiaca Arresto Cardiaco Apparato cardiocircolat. SANGUE VASI -> insieme di liquidi e cellule -> portano il sangue e luogo

Dettagli

Distribuzione percentuale del volume del sangue nei diversi settori dell apparato cardiocircolatorio

Distribuzione percentuale del volume del sangue nei diversi settori dell apparato cardiocircolatorio Distribuzione percentuale del volume del sangue nei diversi settori dell apparato cardiocircolatorio Leggi fisiche che regolano il flusso e la pressione del sangue nei vasi Il sangue scorre da una regione

Dettagli

ASSISTENZA INFERMIERISTICA AL PAZIENTE CONTROPULSATO

ASSISTENZA INFERMIERISTICA AL PAZIENTE CONTROPULSATO ASSISTENZA INFERMIERISTICA AL PAZIENTE CONTROPULSATO CPS infermiera AIROLDI BARBARA CPS infermiera MONICA ZANI CARDIOCHIRURGIA TERAPIA INTENSIVA AOU NOVARA NURSING DEL PZ CONTROPULSATO ASSISTENZA INFERMIERISTICA

Dettagli

Tipi di shock. Ipovolemico o emorragico Cardiogeno Anafilattico o allergico Neurogeno Endotossico. Tipi di shock. Lo shock 28/12/2014. Lo shock.

Tipi di shock. Ipovolemico o emorragico Cardiogeno Anafilattico o allergico Neurogeno Endotossico. Tipi di shock. Lo shock 28/12/2014. Lo shock. Shock Lo shock Grave sindrome polieziologica caratterizzata da una insufficiente perfusione dei tessuti responsabile di gravi alterazioni metaboliche cellulari a carico praticamente di tutti gli organi.

Dettagli

Trasporto di O 2 nel sangue

Trasporto di O 2 nel sangue Trasporto di O 2 nel sangue Il 97% dell O 2 trasportato nel plasma è chimicamente legato all Hb nei globuli rossi, solo il 3% è fisicamente disciolto Trasporto O 2 nel plasma Trasporto O 2 legato ad Hb

Dettagli

Malattie dell Apparato Respiratorio e Cardiovascolare. Settore scientifico-disciplinare di riferimento (SSD)

Malattie dell Apparato Respiratorio e Cardiovascolare. Settore scientifico-disciplinare di riferimento (SSD) Malattie dell Apparato Respiratorio e Cardiovascolare Settore scientifico-disciplinare di riferimento (SSD MED/10 Malattie dell'apparato Respiratorio; MED/11 Malattie dell'apparato Cardiovascolare; MED/21

Dettagli

Funzionalmente, il cuore è costituito da due pompe in parallelo Il flusso unidirezionale è assicurato dalle valvole

Funzionalmente, il cuore è costituito da due pompe in parallelo Il flusso unidirezionale è assicurato dalle valvole Sistema cardiovascolare Atrio destro Funzionalmente, il cuore è costituito da due pompe in parallelo Il flusso unidirezionale è assicurato dalle valvole 1 TESSUTO DEL MIOCARDIO 1. Masse atriali e ventricolari,

Dettagli

TROMBOEMBOLIA POLMONARE

TROMBOEMBOLIA POLMONARE TROMBOEMBOLIA POLMONARE Ostruzione acuta o cronica di uno o piu` vasi arteriosi polmonari dovuta alla presenza di emboli provenienti da trombosi con sede nel sistema venoso periferico o piu`raramente dal

Dettagli

ELEMENTI DI VALUTAZIONE:

ELEMENTI DI VALUTAZIONE: PARAMETRI DI VALUTAZIONE: Allegato n. 8 al Disciplinare di Gara LOTTO 1: OSSIGENATORE E CIRCUITI Dispositivi di sicurezza Flusso sangue Ricerca scientifica, supporto tecnico a disposizione (standard),

Dettagli

CARDIOPATIA ISCHEMICA

CARDIOPATIA ISCHEMICA CARDIOPATIA ISCHEMICA Obiettivi formativi Capire cos è la cardiopatia ischemica Sapere quali sono le cause Conoscere le principali forme cliniche Sapere quali sono i principali clinici Conoscere come si

Dettagli

IPERTENSIONE ARTERIOSA ESSENZIALE E SPESSORE MEDIO-INTIMALE DELL ARTERIA CAROTIDE COMUNE INTRODUZIONE

IPERTENSIONE ARTERIOSA ESSENZIALE E SPESSORE MEDIO-INTIMALE DELL ARTERIA CAROTIDE COMUNE INTRODUZIONE IPERTENSIONE ARTERIOSA ESSENZIALE E SPESSORE MEDIO-INTIMALE DELL ARTERIA CAROTIDE COMUNE INTRODUZIONE Il Rapporto Tecnico dell Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) 1 definisce l ipertensione arteriosa

Dettagli

AZIENDA OSPEDALIERA OSPEDALE CIVILE DI LEGNANO Ospedali: Legnano - Cuggiono - Magenta - Abbiategrasso

AZIENDA OSPEDALIERA OSPEDALE CIVILE DI LEGNANO Ospedali: Legnano - Cuggiono - Magenta - Abbiategrasso AZIENDA OSPEDALIERA OSPEDALE CIVILE DI LEGNANO Ospedali: Legnano - Cuggiono - Magenta - Abbiategrasso SERVIZIO ACQUISTI APPALTI AVVISO DI AGGIUDICAZIONE PROCEDURA APERTA, DA ESPLETARE MEDIANTE LA PIATTAFORMA

Dettagli

O2: % 84, N2: % 62, % CO2:

O2: % 84, N2: % 62, % CO2: Diffusione alveolo-capillare dei gas respiratori La quantità di un gas che diffonde nell unità di tempo (velocità di diffusione) dipende dalla sua pressione parziale (p), che, per la Legge di Dalton è

Dettagli

Se la curvatura è minore, la tensione totale deve essere più grande per mantenere la stessa componente della tensione verso il basso

Se la curvatura è minore, la tensione totale deve essere più grande per mantenere la stessa componente della tensione verso il basso Le Pressioni in emodinamica sono: Pressione di propulsione Pa Pv, responsabile del flusso Pressione transmurale (P tm ). Poiché i vasi sono distensibili la P tm può influenzare il raggio del vaso e per

Dettagli

Malattie del Cuore. Corso di Laurea in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche. Marco Cei/Alberto Genovesi Ebert Spedali Riuniti, Livorno

Malattie del Cuore. Corso di Laurea in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche. Marco Cei/Alberto Genovesi Ebert Spedali Riuniti, Livorno Malattie del Cuore Corso di Laurea in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche Marco Cei/Alberto Genovesi Ebert Spedali Riuniti, Livorno 1 Il Cuore Dimensioni Pesa di un pugno circa 300 gr. Pompa circa 6000

Dettagli

Il controllo del flusso sanguigno. a cura di Antonio Incandela

Il controllo del flusso sanguigno. a cura di Antonio Incandela Il controllo del flusso sanguigno a cura di Antonio Incandela La frequenza cardiaca e i fattori che la influenzano La frequenza cardiaca è il numero di battiti del cuore al minuto (bpm). Insieme alla temperatura

Dettagli

scaricato da

scaricato da Corso Integrato di Malattie Cardiovascolari Coordinatore: Prof. M. Cotrufo LE PATOLOGIE DELL AORTA L AORTA E UNA STRUTTURA ESTREMAMENTE VULNERABILE perche la tunica media e povera di fibrocellule muscolari

Dettagli

SISTEMA CARDIOVASCOLARE

SISTEMA CARDIOVASCOLARE Il sangue circola attraverso l organismo umano pompato dal cuore all interno di una fitta rete di vasi sanguiferi. Il sangue è composto da: v Plasma: prevalentemente acqua, in cui sono disciolte varie

Dettagli

EVENTI MAGGIORI CARDIOVASCOLARI E CEREBROVASCOLARI (MACCE) A 12 MESI NEI SOPRAVVISSUTI AD INFARTO ACUTO DEL MIOCARDIO. PROTOCOLLO OPERATIVO

EVENTI MAGGIORI CARDIOVASCOLARI E CEREBROVASCOLARI (MACCE) A 12 MESI NEI SOPRAVVISSUTI AD INFARTO ACUTO DEL MIOCARDIO. PROTOCOLLO OPERATIVO EVENTI MAGGIORI CARDIOVASCOLARI E CEREBROVASCOLARI (MACCE) A 12 MESI NEI SOPRAVVISSUTI AD INFARTO ACUTO DEL MIOCARDIO. PROTOCOLLO OPERATIVO - Definizione Per ASL di residenza: proporzione di pazienti sopravvissuti

Dettagli

E un sistema efficiente perché consente di mantenere costante il LEC con un basso volume circolatorio ( 5l).

E un sistema efficiente perché consente di mantenere costante il LEC con un basso volume circolatorio ( 5l). SISTEMA CIRCOLATORIO Permette il trasporto, attraverso il sangue, di gas, sostanze nutritizie e ormoni a tutte le cellule per mantenere costante la composizione del LEC. E un sistema efficiente perché

Dettagli

Regione : Ospedale: Codice SIT: Donatore: Sesso: Data e ora. insorgenza

Regione : Ospedale: Codice SIT: Donatore: Sesso: Data e ora. insorgenza CENTRO NAZIONAL LE TRAPIANTI OPERATIVO tel. + 39 06 4990 4060 cell. + 39 331 6854290 fax +399 06 4456 798 email: cnt..operativo@ iss.it SCHEDA DONATORE DCD DONATORE DBD INN ECLS/ /ECMO Sezione Dati Generali

Dettagli

I VASI SANGUIGNI. Giovanni Mirabella,PhD Dip. di Fisiologia e Farmacologia V. Espamer

I VASI SANGUIGNI. Giovanni Mirabella,PhD Dip. di Fisiologia e Farmacologia V. Espamer I VASI SANGUIGNI Giovanni Mirabella,PhD (giovanni.mirabella@uniroma1.it) Dip. di Fisiologia e Farmacologia V. Espamer Istituto Neurologico Mediterraneo Dipartimento di Neuroscienze SISTEMA CARDIOVASCOLARE:

Dettagli

INFORMAZIONI PER IL PAZIENTE CHE DEVE SOTTOPORSI A: IMPIANTO DI CONTROPULSATORE AORTICO

INFORMAZIONI PER IL PAZIENTE CHE DEVE SOTTOPORSI A: IMPIANTO DI CONTROPULSATORE AORTICO INFORMAZIONI PER IL PAZIENTE CHE DEVE SOTTOPORSI A: IMPIANTO DI CONTROPULSATORE AORTICO 2 Per la diagnosi ed il trattamento delle seguenti patologie è indicato effettuare l impianto di un contropulsatore

Dettagli

[H + ] X [A - ] [ HA ]

[H + ] X [A - ] [ HA ] Equazione di Handerson-HasselbalchHasselbalch [H + ] X [A - ] [ HA ] = K [H + ]X[HCO3 - ] [H2C03] = K 1 Composizione aria O 2 = 20.93% CO 2 = 0.03% N 2 + gas nobili = 79.04% Pressione esercitata dai gas

Dettagli

LA TERAPIA SOSTITUTIVA RENALE IN AREA CRITICA L EMOPERFUSIONE. Cristina Lévêque S.C. Nefrologia e Dialisi Ospedale Regionale U.

LA TERAPIA SOSTITUTIVA RENALE IN AREA CRITICA L EMOPERFUSIONE. Cristina Lévêque S.C. Nefrologia e Dialisi Ospedale Regionale U. LA TERAPIA SOSTITUTIVA RENALE IN AREA CRITICA L EMOPERFUSIONE Cristina Lévêque S.C. Nefrologia e Dialisi Ospedale Regionale U. Parini Aosta Torino, 21 ottobre 2011 1 L EMOPERFUSIONE E il trattamento extracorporeo

Dettagli

GITTATA CARDIACA E CONTROLLO NERVOSO CARDIACO

GITTATA CARDIACA E CONTROLLO NERVOSO CARDIACO GITTATA CARDIACA E CONTROLLO NERVOSO CARDIACO GITTATA CARDIACA Per gittata (o portata) cardiaca si intende il volume di sangue che viene espulso da un ventricolo in un minuto o che passa in un minuto attraverso

Dettagli

GARA A PROCEDURA APERTA, MEDIANTE CONTRATTO PONTE, PER OSSIGENATORI PER CARDIOCHIRURGIA CAPITOLATO TECNICO ALLEGATO N. 1

GARA A PROCEDURA APERTA, MEDIANTE CONTRATTO PONTE, PER OSSIGENATORI PER CARDIOCHIRURGIA CAPITOLATO TECNICO ALLEGATO N. 1 GARA A PROCEDURA APERTA, MEDIANTE CONTRATTO PONTE, PER OSSIGENATORI PER CARDIOCHIRURGIA CAPITOLATO TECNICO ALLEGATO N. 1 DESCRIZIONE PRODOTTO QUANTITA' ANNUA COSTO UNITARIO COSTO TOTALE ANNUO CAMPIONI

Dettagli

CORSO DI PERFEZIONAMENTO FISIOPATOLOGIA CARDIOCIRCOLATORIA E PERFUSIONE CARDIOVASCOLARE. -Programma -

CORSO DI PERFEZIONAMENTO FISIOPATOLOGIA CARDIOCIRCOLATORIA E PERFUSIONE CARDIOVASCOLARE. -Programma - CORSO DI PERFEZIONAMENTO FISIOPATOLOGIA CARDIOCIRCOLATORIA E PERFUSIONE CARDIOVASCOLARE -Programma - OBIETTIVI Nell ambito della professione sanitaria del tecnico della fisiopatologia cardiocircolatoria

Dettagli

Corso Integrato di Malattie Cardiovascolari e Respiratorie

Corso Integrato di Malattie Cardiovascolari e Respiratorie Corso Integrato di Malattie Cardiovascolari e Respiratorie Le basi della Cardiochirurgia a cuore aperto: Circolazione Extracorporea; Ipotermia; Monitoraggio Prof.ssa Marisa De Feo Storia della Chirurgia

Dettagli

CENNI DI FISIOLOGIA UMANA

CENNI DI FISIOLOGIA UMANA CENNI DI FISIOLOGIA UMANA o L'APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO o L'APPARATO RESPIRATORIO o L'APPARATO SCHELETRICO 1 PUBBLICA ASSISTENZA DI COLLESALVETTI - Settore Formazione Parte Prima sistema circolatorio

Dettagli

Controllo della pressione arteriosa

Controllo della pressione arteriosa Controllo della pressione arteriosa La pressione sanguigna è la forza esercitata dal sangue sull unità di superficie della parete del vaso che lo contiene La pressione sanguigna presenta 3 diverse componenti:

Dettagli

LO SHOCK. discrepanza fra perfusione tessutale ed effettive richieste da parte dei tessuti metabolicamente attivi.

LO SHOCK. discrepanza fra perfusione tessutale ed effettive richieste da parte dei tessuti metabolicamente attivi. ASSISTENZA AL PAZIENTE CON SHOCK EMORRAGICO LO SHOCK Stato di insufficienza circolatoria periferica che determina una ridotta perfusione tissutale a livello sistemico e quindi un inadeguato apporto di

Dettagli

La pressione diminuisce a causa dell ATTRITO

La pressione diminuisce a causa dell ATTRITO Il gradiente pressorio generato dal cuore induce il sangue a scorrere nel sistema circolatorio Atrio destro La pressione diminuisce a causa dell ATTRITO PAM = 80 mmhg+1/3(120-80 mmhg) 1 Concetti base di

Dettagli

Anatomia del sistema respiratorio

Anatomia del sistema respiratorio Funzioni del sistema respiratorio 1. Convogliare l aria muovendola verso le vie respiratorie e viceversa. 2. Proteggere le superfici di scambio da danni ambientali e disidratazione. 3. Riscaldare e umidificare

Dettagli

ISCHEMIA ACUTA DEGLI ARTI

ISCHEMIA ACUTA DEGLI ARTI ISCHEMIA ACUTA DEGLI ARTI DEFINIZIONE IMPROVVISA RIDUZIONE DI FLUSSO EMATICO ARTERIOSO TALE DA NON SODDISFARE LE NORMALI RICHIESTE METABOLICHE TESSUTALI ISCHEMIA ACUTA DEGLI ARTI ETIOLOGIA EMBOLIA TROMBOSI

Dettagli

INFORMAZIONI PER IL PAZIENTE CHE DEVE SOTTOPORSI A: IMPIANTO DI CONTROPULSATORE AORTICO

INFORMAZIONI PER IL PAZIENTE CHE DEVE SOTTOPORSI A: IMPIANTO DI CONTROPULSATORE AORTICO INFORMAZIONI PER IL PAZIENTE CHE DEVE SOTTOPORSI A: IMPIANTO DI CONTROPULSATORE AORTICO 2 Per la diagnosi ed il trattamento delle seguenti patologie è indicato effettuare l impianto di un contropulsatore

Dettagli

L IPOTERMIA TERAPEUTICA DOPO ARRESTO CARDIO-CIRCOLATORIO: DALLA GESTIONE PREOSPEDALIERA ALLA GESTIONE IN TERAPIA INTENSIVA

L IPOTERMIA TERAPEUTICA DOPO ARRESTO CARDIO-CIRCOLATORIO: DALLA GESTIONE PREOSPEDALIERA ALLA GESTIONE IN TERAPIA INTENSIVA 31 Congresso Nazionale Aniarti Riva del Garda 14-16 novembre 2012 L IPOTERMIA TERAPEUTICA DOPO ARRESTO CARDIO-CIRCOLATORIO: DALLA GESTIONE PREOSPEDALIERA ALLA GESTIONE IN TERAPIA INTENSIVA G.Dilettoso

Dettagli

AORN MONALDI Corso sulla donazione

AORN MONALDI Corso sulla donazione AORN MONALDI Corso sulla donazione Trasporto della salma in sala operatoria Gestione della stessa durante il prelievo Dott. G. Pelosi Coordinatore locale A.S.L. Na 2 P.O. S. M. delle Grazie - Pozzuoli

Dettagli

Insufficienza Cardiaca

Insufficienza Cardiaca Sabina Gallina Insufficienza Cardiaca TUTTE LE DIAPOSITIVE SONO ESCLUSIVAMENTE MATERIALE DIDATTICO Vietata la vendita e la pubblicazione su internet Vietato l uso diverso dallo studio Definizione (1) Condizione

Dettagli

Allegato 1 al Decreto n. 115 del 21 aprile 2011 pag. 1/11

Allegato 1 al Decreto n. 115 del 21 aprile 2011 pag. 1/11 giunta regionale Allegato 1 al Decreto n. 115 del 21 aprile 2011 pag. 1/11 MODELLO PER L ACQUIZIONE DEI DATI RELATIVI AI PAZIENTI CON STE VALVOLARE AORTICA NELLA REGIONE DEL VENETO 1. STRUTTURA DEMINAZIONE

Dettagli

Esercitazioni Infermieristica

Esercitazioni Infermieristica Esercitazioni Infermieristica Novara: Gruppo A 28/1 9-13 29/1 14-18 Gruppo B 28/1 14-18 29/1 9-13 Alba 7/12/2012 11-13 14-17 25/01/2013 15-18 a Novara Alessandria 18/12/2012 10-13 14-16 14/01/2013 10-13

Dettagli

L IPOTERMIA NEL PAZIENTE RIANIMATO: QUALI STRATEGIE?

L IPOTERMIA NEL PAZIENTE RIANIMATO: QUALI STRATEGIE? III Congresso infermieristico L IPOTERMIA NEL PAZIENTE RIANIMATO: QUALI STRATEGIE? Relatori Inf. Marina Andrini Inf. Spec. Luca Candusso Lugano, 28 Novembre 2009 Contenuto della presentazione Parte prima

Dettagli

EVENTI MAGGIORI CARDIOVASCOLARI E CEREBROVASCOLARI (MACCE) A 12 ME SI DE I SOPR AVVISUTI DOPO UN RICOVERO PER ICTUS ISCHEMICO PROTOCOLLO OPERATIVO

EVENTI MAGGIORI CARDIOVASCOLARI E CEREBROVASCOLARI (MACCE) A 12 ME SI DE I SOPR AVVISUTI DOPO UN RICOVERO PER ICTUS ISCHEMICO PROTOCOLLO OPERATIVO EVENTI MAGGIORI CARDIOVASCOLARI E CEREBROVASCOLARI (MACCE) A 12 ME SI DE I SOPR AVVISUTI DOPO UN RICOVERO PER ICTUS ISCHEMICO PROTOCOLLO OPERATIVO - Definizione Per area di residenza: proporzione di eventi

Dettagli