Il monitoraggio delle zoonosi in sanità pubblica veterinaria
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- Lorenza Morandi
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1 Il monitoraggio delle zoonosi in sanità pubblica veterinaria Paola Scaramozzino IZSLT Osservatorio Epidemiologico e Sistemi informativi Rieti, 27/5/216
2 Parleremo di: Monitoraggio -Sorveglianza Sistemi informativi attivi in medicina umana e veterinaria Ruolo dei medici e dei veterinari Reporting dei dati Italiani e del Lazio in Europa Informazioni disponibili e Gap informativi delle principali zoonosi Relazione annuale Trichinellosi Caso studio: Echinococcosi Conclusioni
3 Monitoraggio: definizione in epidemiologichese veterinario Osservazione routinaria di eventi di salute, produttività e ambientali e loro registrazione e trasmissione sotto forma di dati Da Thrusfield 1995, adattato
4 Direttiva 23/99/CE I Paesi Membri devono raccogliere i dati European Food Safety Agency (EFSA) European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC) Devono produrre un Report annuale sull andamento delle zoonosi nell Unione
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6 Monitoraggio delle Zoonosi Ruolo dei medici e dei veterinari di sanità pubblica Trasmissione Osservazione Registrazione Allevamento Ambiente Sistemi informativi vet Regione (SIEV, SIMAN, BDN, Ministero SALM...) Europa Cartaceo?? Ospedale Sist Inf Osp Ambulatorio Sist Inf Mal Inf Macello Registri di patologia
7 Sistemi informativi Medicina Umana SIMI = Medico di base o ospedaliero o LP --- ASL----- Regione--- Ministero Sistema informativo malattie infettive SIO = Sistema informativo ospedaliero Sistemi informativi speciali Dati anagrafici Motivo Ricovero (diagnosi) Trattamenti Esiti
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9 Sistemi informativi veterinari SINVSA NSIS SIMAN SIR BDN SINZOO SANAN SI SALM
10 Sistemi informativi veterinari
11 SINZOO Debito informativo annuale delle Regioni vs Ministero Spesso Delega a IIZZSS Sistema disponibile su portale Vetinfo Validazione da parte delle regioni entro il 31 marzo Diagnosi dirette ed indirette Piani e diagnostica Food and animals
12 Dati Zoonosi: Fonti
13 Brucellosi in Italia 213 Incidenza Uomo: 3,6/1. Prevalenza Ovicaprini:,26% Rieti 215 % Viterbo % Roma,1% Frosinone,8% Latina % Ricoveri: Fonte SDO Prevalenza nazionale ovicaprini: EFSA (adattata) Lazio 215: SIR
14 Tubercolosi in Italia 213 Incidenza Uomo: 1,2/1. Prevalenza Bovini:,9% 215 Rieti,1% Viterbo,1% Roma,15% Frosinone,1% Latina,6% Ricoveri: Fonte SDO M. bovis Prevalenza nazionale bovini: EFSA (adattata) Lazio 215: SIR
15 Salmonellosi in Italia 213 Incidenza Uomo: 5,97x1. Rieti 215 Prevalenza Ovaiole: 2,55% (SE+ST:1,27%) 5% () Viterbo 1,68% () Roma 9,52% (4) Frosinone 6,25% () Latina 3,8% (2) Ricoveri: Fonte SDO (sottostima) Dati nazionali di prevalenza incongruenti (altre salm: 8%) Dati del Lazio: Prevalenza: considerati i gruppi
16 Campylobacteriosi in Italia 213 Incidenza Uomo: 1,95x Prevalenza animali: Non riportati Rieti /3 Viterbo 16,2% Roma 6,1% Frosinone /3 Latina /9 Ricoveri: Fonte SDO (sottostima) L Italia non riporta all UE dati sulla Prevalenza negli allevamenti perché non abbiamo un sistema di sorveglianza Lazio: sorveglianza passiva: tutte le specie
17 Infezioni da E. coli enteroemorragico in Italia 213 Incidenza Uomo:,41x1. Prevalenza Animali:????ND 215 Rieti /15 Viterbo /12 Roma 1/32 (vacca da latte) Frosinone /11 Latina /7 Ricoveri: Fonte SDO (sottostima??) Dati da registro specifico: Incidenza SEU:,35X1. in età pediatrica L Italia non riporta all UE dati sulla Prevalenza negli allevamenti perché non abbiamo un sistema di sorveglianza Lazio: sorveglianza passiva: tutte le specie
18 Toxoplasmosi in Italia 213 Incidenza Uomo:,89x Prevalenza Ovicaprini: 9-66% Rieti ND Viterbo 8/24 (delfino, pecora) Roma 1/2 (delfino) Frosinone ND Latina ND Ricoveri: Fonte SDO (sottostima) Dati EFSA variabili in funzione del metodo diretto/indiretto Sorveglianza passiva
19 Trichinellosi in Italia 213 Incidenza Uomo:,5x1. Prevalenza Suini familiari: <,1% 215 Rieti /4714 Viterbo /661 Roma /211 Frosinone /5639 Latina /343 Ricoveri: Fonte SDO (sottostima???) Dati sui prelievi inviati in BDN nel 215 Suini macellati
20 Trichinella Reg.1375/215: OBBLIGO DI RELAZIONE ANNUALE Contenuti Quanti suini esaminati da aziende a stabulazione controllata Quanti verri Quante scrofe Quanti Ingrasso Quanti equidi Quanti cinghiali allevati e quanti cacciati Risultati del monitoraggio nella fauna selvatica
21 Italia Relazione annuale Regolamento UE 215/1375 (art. 3 par. 4) TABELLA a Casi autoctoni di Trichinellosi nell N. Fonte di infezione Casi importati di Trichinellosi nell'uomo N. Esiti indagini epidemiologiche Fonte di infezione Sempre zero casi riportati
22 Italia Relazione annuale Regolamento UE 215/1375 (art. 3 par. 4) TABELLA b Numero di animali macellati provenient i da allevamen ti familiari N. Sistema di gestione dell'allevamento N. allevamenti familiari registrati in BDN (escluse le aziende che detengono 1 solo suino) Metodo diagnostico Metodo agitatore magnetico con digestione artificiale dei campioni Metodo di digestione artificiale di campioni aggregati/tecnich e di sedimentazione Importanza anagrafe Altro (specificare) Grado di contaminazione Numero di larve /g
23 Italia Relazione annuale Regolamento UE 215/1375 (art. 3 par. 4) TABELLA d 3 Cinghiali oggetto di attività venatoria N. cinghiali abbattuti Totale Totale N. cinghiali destinati all'immissione in commercio Totale Non infetti N. cinghiali abbattuti e saggiati per Trichinella Infetti Non infetti Infetti N. cinghiali inviati ad un centro di raccolta registrato Totale Non infetti Infetti N. cinghiali destinati al consumo domestico privato Totale Non infetti Infetti N. cinghiali inviati ad un centro di lavorazione selvaggina riconosciuto Totale Non infetti Infetti Indispensabile coinvolgimento delle organizzazioni dei cacciatori Necessità di disporre di sistemi informativi efficienti
24 Italia Relazione annuale Regolamento UE 215/1375 (art. 3 par. 4) TABELLA d 4 selvatici indicatori Specie animale Totale Non infetti Cinghiale 5 5 Volpe 21 2 Lupo Faina 3 3 Tasso 6 6 Istrice Scoiattolo Martora Orso gatto selvatico Lince Cane procione Donnola 1 1 ermellino Sciacallo dorato 1 1 Visone Puzzola Cane randagio Gatto randagio Contributo OEVR. Origine: SIL (dati sorveglianza passiva)
25 Echinococcosi in Italia Prevalenza Ovicaprini: ND 213 Incidenza Uomo: 1,25x1. Rieti 215 1,7% Viterbo 3,32% Roma 1,25% Frosinone,23% Latina % Ricoveri: Fonte SDO (sottostima???) Dati animali non riportati a EFSA
26 Caso studio echinococco RICERCA CORRENTE 211 IZS LT 4/11 RC Obiettivi: Determinazione delle prevalenze a partire da dati di macellazione e positività segnalate (Fonti: Registri di macellazione e Sistemi Informativi) Valutazione Sistemi informativi già in uso (SIEV; SIL) e suggerimenti per migliorare l efficienza del reporting verso Regione, Ministero e UE
27 RICERCA CORRENTE 211 IZS LT 4/11 RC Risultati Per provincia di origine degli animali
28 RICERCA CORRENTE 211 IZS LT 4/11 RC Survey attiva: mattatoio IN.CAR di Tuscania 292 corate osservate (solo ovini adulti) provenienti da 56 aziende distribuite su 25 comuni della provincia di VT (284 corate) e 1 di RM (7 corate).
29 Situazione attuale Spunti di miglioramento: informatizzazione SIEV- BDN Obblighi normativi - Anagrafica standardizzata e disponibile - Possibilità registrazione zoonosi riscontrate, il materiale oggetto di sequestro ed eventuali RICERCA CORRENTE 211 campioni per il laboratorio IZS LT 4/11 RC - Stampe del registro di macellazione, delle zoonosi, dei sequestri, dei campioni prelevati, attestati di macellazione, certificazioni, reportistica, compresi esiti di laboratorio
30 RICERCA CORRENTE 211 IZS LT 4/11 RC Criticità Ovini: Possibile non presenza del veterinario in catena di macellazione Mancata registrazione da parte degli operatori Visceri ovini scartati per motivi economici (no ispezione, no segnalazione) Ovini: perdita di tracciabilità tra carcassa e azienda Partite di macellazione miste (impossibilità di risalire all azienda di origine) Nei flussi informativi Ministero della Salute e EFSA non viene richiesta la provincia di provenienza dell animale Le prevalenze calcolate vengono attribuite alla provincia sede del mattatoio
31 RICERCA CORRENTE 211 IZS LT 4/11 RC Considerazioni sui risultati della ricerca - Prevalenza negli ovicaprini inferiore all atteso Viterbo = (prev. Max. 1%) sia dai dati dei registri di macellazione, sia dalla survey attiva. Perchè? - Mancanza di relazione univoca tra capo positivo e azienda = probabile causa di sotto-notifica delle echinococcosi negli ovini e relativa sottostima nel calcolo delle prevalenze. - Auspicabile l utilizzo di un sistema informativo unico: farà superare le lacune delle registrazioni cartacee - Necessario un intervento gestionale per superare le criticità organizzative
32 Conclusioni In alcuni casi va approfondita la conoscenza epidemiologica su base locale (reservoir, vie di trasmissione, fattori di rischio) Gap informativi su popolazioni animali come indicatori Gap informativi su POA determinano una non possibile valutazione dell esposizione umana Comunicazione servizi medici-veterinari non sempre funzionale
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