Esercitazione di Antropologia Molecolare

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Esercitazione di Antropologia Molecolare"

Transcript

1 1 2 AMPLIFICAZION L NA MIANT RAZION I PCR Progetto Lauree Scientifiche (Polymerase Chain Reaction) sercitazione di Antropologia Molecolare Cromosoma Y 1. Introduzione 1.1 Che cosa studia l Antropologia Molecolare L Antropologia Molecolare, una disciplina relativamente recente nell ambito di quelle dedicate allo studio dell Uomo, è incentrata sull analisi della variabilità biologica delle sue popolazioni. Lo studio di questa variabilità, non necessariamente corrispondente a quella osservabile da un punto di vista culturale e/o linguistico, permette di ricostruire l origine e l eventuale mescolamento delle popolazioni umane, nonchè la storia evolutiva dell intera specie (Homo sapiens), dalla sua nascita in Africa, all incirca anni fa, alle migrazioni che hanno portato al popolamento dei restanti continenti. NA mitocondriale 1.2 I marcatori classici Prima dell avvento della PCR lo studio di questa variabilità era condotto mediante l analisi dei cosiddetti marcatori classici, le proteine. In particolare si studiavano le proteine presenti sulla membrana dei globuli rossi e quelle liberamente circolanti nel sangue. Le più conosciute sono quelle che determinano i sistemi gruppo ematici (i gruppi sanguigni, ad esempio AB0, Rh); gli isoenzimi eritrocitari (forme molecolari diverse di uno stesso enzima, come ACP, PGM, 6-PG) e le proteine sieriche (aptoglobine e transferrine circolanti nel sangue). 1.3 I marcatori genetici Nel 1983 il biochimico e premio Nobel Kary Mullis mise a punto per la prima volta la reazione di PCR (Polymerase Chain Reaction), cioè l amplificazione di specifici segmenti di NA fino all ottenimento dell elevatissima quantità di copie necessaria per una sua successiva analisi. Questa innovazione ha permesso di passare dallo studio delle proteine direttamente a quello dei geni, i segmenti di NA responsabili della loro produzione.

2 3 4 La variabilità delle popolazioni umane osservata a livello proteico è, infatti, il risultato di una ben maggiore variabilità genetica, che consiste in differenze, da individuo a individuo, nella sequenza nucleotidica dei geni che portano a differenze nella sequenza amminoacidica delle relative proteine. Un polimorfismo genetico è quindi una determinata posizione nella sequenza del NA che risulta variabile fra gli individui di una stessa specie ed è tale quando una sua variante presenta una frequenza di almeno 1% in una data popolazione. Polimorfismi unici (M91, M31, YAP ) Aplogruppi (A, B, C ) 1.4 I marcatori genetici uniparentali I principali marcatori genetici studiati nell ambito dell Antropologia Molecolare sono i polimorfismi presenti sul cromosoma Y e sul NA mitocondriale. Rispetto ai cromosomi autosomici (la stragrande maggioranza del NA contenuto nel nucleo delle cellule), questo materiale genetico ha una trasmissione uniparentale, esclusivamente da padre a figlio (il cromosoma Y) e da madre a figlio/a (il NA mitocondriale), senza cioè che avvenga ricombinazione, ovvero il rimescolamento di parti del NA materno e paterno nei figli. quindi possibile determinare la discendenza e l ancestralità degli individui nella linea materna e in quella paterna, poiché individui con un origine comune condivideranno gli stessi polimorfismi. 1.5 Il cromosoma Y Il cromosoma Y è uno dei due cromosomi sessuali della nostra specie, in particolare quello che determina il sesso maschile e si trova quindi solamente nei maschi. Poiché il 95% della sua sequenza è non ricombinante, nel corso della nostra storia evolutiva è stato trasmesso pressoché inalterato nel corso delle generazioni dai progenitori ancestrali maschi. Pertanto le attuali differenze fra individui sono dovute esclusivamente all accumulo di mutazioni nel tempo. Questo permette di individuare polimorfismi che avendo un basso tasso di mutazione, non essendo quindi ricorrenti ma unici, risultano spesso specifici di determinate popolazioni o aree geografiche e vengono pertanto utilizzati per costruire la filogenesi del cromosoma Y rappresentata sotto forma di albero. Percorrendo i rami evolutivi di questo albero, alla cui radice si trova l ipotetico antenato comune, si arriva fino alle diramazioni recenti, che testimoniano le ultime mutazioni avvenute. Inoltre, seguendo un ordine gerarchico i cromosomi Y analizzati possono essere raggruppati in linee dette aplogruppi, definiti dalla presenza di determinati polimorfismi. Albero filogenetico del cromosoma Y

3 Il polimorfismo YAP Lo YAP appartiene alla famiglia dei polimorfismi Alu ed è costituito da un inserzione di 280 paia basi nel sito nucleotidico YS287, situato sul braccio lungo del cromosoma Y. Le due forme (alleli), YAP- (assenza di inserzione) e YAP+ (presenza di inserzione), indicano rispettivamente la forma ancestrale e quella derivata, che sembra essere comparsa, circa , anni fa, anche se non è ancora chiaro se si sia originata in popolazioni del continente africano o asiatico. Gli individui che presentano l inserzione YAP sul proprio cromosoma Y possono appartenere a due soli aplogruppi: o. Per questo motivo tale polimorfismo viene generalmente testato sull intero campione come screening iniziale per indirizzare le analisi successive in quanto permettere di distinguere due grossi gruppi di linee del cromosoma Y ( e / tutti gli altri aplogruppi). O B A K Q F G C L P filamenti che ne costituiscono la doppia elica. La Taq polimerasi viene infatti estratta dal betterio termofilo Thermus acquaticus, che vive in natura a temperature prossime agli 80 C. L utilizzo di questo enzima permette quindi di riprodurre in vitro quanto avviene all interno delle cellule quando il NA viene copiato, garantendo la selezione, l isolamento e l amplificazione di qualsiasi regione del NA di cui si conoscano le estremità fiancheggianti a monte e a valle. Perché la polimerasi possa svolgere la sua funzione è tuttavia necessario fornirgli i reagenti che essa utilizzerebbe all interno delle cellule: dntps = deossinucleotidi trofosfati (datp, dttp, dctp, dgtp). Sono costituiti da una base azotata (adenina, timina, citosina, guanina) legata ad un deossiribosio, uno zucchero privo del gruppo OH in posizione 2 e con 3 gruppi fosfato in posizione 5. Nella miscela di reazione i 4 deossinucleotidi devono essere presenti in eguale quantità in modo che la polimerasi abbia la stessa probabilità di utilizzarli, a seconda di quello necessario ad ogni inserzione. La polimerasi aggiunge un deossinucleotide alla volta, legandone il gruppo fosfato in posizione 5, al gruppo OH in posizione 3 dell ultimo nucleotide del primer. In tal modo ogni nucleotide viene appaiato al nucleotide complementare presente sul filamento di NA stampo, grazie ai legami idrogeni che si formano fra le rispettive basi azotate. R H I J M N YAP+ YAP- Cromosomi Y appartenenti agli aplogruppi, (YAP+) e ai restanti aplogruppi (YAP-) 3. La reazione di PCR (Polymerase Chain Reaction) La PCR è una reazione che sfrutta la capacità di una polimerasi batterica, l enzima che nelle cellule batteriche si occupa di copiare il NA quando il batterio si moltiplica, di resistere a temperature sufficientemente alte da permettere la denaturazione del NA, ovvero la separazione dei due MgCl 2 = cloruro di magnesio. Fornisce gli ioni Mg ++ che fungono da catalizzatori necessari per il funzionamento della polimerasi. Buffer = tampone di reazione. Soluzione salina che garantisce le condizioni chimico-fisiche idonee per un ottimale attività della polimerasi.

4 7 8 Primers = oligonucleotidi. Piccole sequenze di NA, lunghe basi, complementari alle sequenze fiancheggianti la regione che si vuole amplificare e alle quali si appaiano. al loro ultimo nucleotide la polimerasi inizia ad aggiungere i nucleotidi che costituiranno il nuovo filamento. Una volta miscelati i reagenti in una mix di reazione e aggiunto il NA che si vuole amplificare, la reazione di PCR avviene automaticamente all interno di un termociclatore, un apparecchiatura che compie gli innalzamenti ed abbassamenti di temperatura necessari allo svolgimento della reazione. Il ripetersi ciclico delle 3 fasi della reazione, generalmente per un numero totale di cicli, con il raddoppio del numero di frammenti di NA ad ogni ciclo, poiché entrambi i filamenti di ogni doppia elica di NA sono utilizzati come stampo, garantisce un incremento esponenziale delle copie di NA, fino ad alcuni milioni. Ogni ciclo di reazione è costituito da tre fasi: stensione = la temperatura è fatta risalire fino a raggiungere i 72 C, temperatura che garantisce la massima efficienza della Taq polimerasi. Si realizza così la rapida sintesi di un nuovo filamento di NA per ciascun filamento stampo, con l aggiunta di nucleotidi al secondo. La polimerasi procede nella sintesi in direzione 5-3, attaccando il gruppo fosfato in posizione 5 del nuovo dntp al gruppo OH in posizione 3 dell ultimo nucleotide del primer o, successivamente, dell ultimo nucleotide del filamento in costruzione. enaturazione = la temperatura è portata rapidamente a 94 C con conseguente rottura dei legami idrogeno fra le basi complementari dei due filamenti che compongono la doppia elica del NA e loro separazione. Allineamento dei primers = la temperatura viene diminuita rapidamente fino alla temperatura di melting (T M ), specifica di ogni tipo di primer, e alla quale i primers stessi si allineano alle regioni complementari presenti sui due filamenti di NA utilizzati come stampo. La formazione di legami idrogeno fra le basi azotate del primer e del filamento stampo ne garantiscono un appaiamento stabile. La polimerasi si lega a questo doppio filamento (NA stampo + primer) ed è così pronta ad iniziare la sua attività. Al termine dei cicli previsti, il cui numero varia in base alle dimensioni del frammento di NA che si vuole amplificare, avviene una fase di estensione finale, a 72 C per alcuni minuti, che assicura il completamento dell allungamento dei filamenti di NA rimasti incompleti. 3.1 Protocollo di amplificazione del marcatore YAP i seguito sono riportate le sequenze dei primers necessari per l amplificazione del frammento di NA di 150 paia basi contenente il locus YS287 sul quale può avvenire l inserzione YAP. YAP.F (forward) 5' CAG GGG AAG ATA AAG AAA TA 3' YAP.R (reverse) 5' ACT GCT AAA AGG GGA TGG AT 3'

5 9 10 L amplificazione di ciascun campione di NA è eseguita in un volume finale (V f ) di 25 µl di una miscela di reazione contenente i reagenti. i ciascuno di questi sono riportate in tabella la concentrazione iniziale di stoccaggio (C i ) e quella finale nella miscela di reazione (C f ). Per calcolare la quantità unitaria di ciascun reagente (V i ), necessaria per l amplificazione di un solo campione di NA, è necessario applicare la regola delle diluizioni di seguito riportata: Miscela di reazione Reagenti (C i ) regola delle diluizioni V i x C i = V f x C f CONC. Finale (C f ) H 2 O / NTPs Mix (10 mm) 0,4 mm QUANTITA' UNITARIA (µl) QUANTITA' x n tot campioni (µl) PRIMR F (10 µm) 0,2 µm K- PRIMR R (10 µm) 0,2 µm TOT MgCl2 (25mM) 2,5 mm BUFFR (5X) 1 X Taq (5 U/µl) 1 U Tot mix 24 NA (20 ng/µl) 1 Volume finale (V f ) 25 CICLI I PCR URATA TMP ( C) STP ATTIVAZION Taq 2 min 94 1 POPOLAZION: LISTA CAMPIONI NATURAZION 1 min 94 2 ANNALING 1 min cicli STNSION 90 sec 72 4 STNSION FINAL 5 min 72 5 STOP Visualizzazione dei risultati 4.1 lettroforesi su gel d agarosio Il successo della reazione di amplificazione e la presenza/assenza dell inserzione YAP vengono verificate mediante corsa elettroforetica dei frammenti di NA ottenuti su gel d agarosio. L elettroforesi su gel permette la separazione di frammenti di NA di dimensioni e peso differenti grazie all applicazione di un campo elettrico. Il NA, posto in una soluzione tampone con ph e salinità adeguate, mantiene una carica netta negativa, per la presenza dei numerosi gruppi fosfato che legano i nucleotidi all interno di ciascun filamento, e pertanto migrerà nel campo elettrico in direzione del polo positivo. urante questa migrazione i frammenti di maggiori dimensioni si muoveranno con maggior difficoltà e lentezza attraverso i pori del gel rispetto ai frammenti più piccoli e leggeri, rimanendo quindi più vicini ai pozzetti nei quali sono stati caricati. 4.2 Preparazione di un gel d agarosio al 2% 1. Pesare 0.6 g di agarosio in polvere e trasferirlo in una beuta facendo attenzione a non lasciarne sulle pareti. 2. Aggiungere 30 ml di TB 1X (tris-buffer-ta), chiudere la beuta con un po di carta d alluminio. 3. Trasferire la beuta sul becco bunsen (o nel forno a microonde ma rimuovendo la carta d alluminio) in modo da sciogliere l agarosio e mandarlo in soluzione. 4. Attendere qualche minuto che si raffreddi, aggiungere 1.5 µl di Bromuro di tidio che funge da intercalante delle basi azotate del NA permettendone la visualizzazione ai raggi ultravioletti. 5. Versare la soluzione nel vassoio dopo aver aggiunto i pettini ad una delle due estremità e al centro. 6. Attendere che il gel sia solidificato, togliere i pettini e sistemare il gel nella vasca di corsa, quindi aggiungere il tampone (TB 1X) fino a coprire il gel con un sottile strato.

6 Caricamento degli amplificati Preparare su parafilm tante gocce da 1-2 µl di Loading Buffer 6X e a ciascuna aggiungere 8 µl di NA amplificato, miscelare bene e caricare nei pozzetti del gel. Il buffer di caricamento ha la funzione di rendere visibile il campione durante la fase di caricamento ed appesantirlo affinché si depositi sul fondo del pozzetto. La corsa elettroforetica viene effettuata a 95 volt per un tempo di almeno 15 minuti. Infine la visualizzazione delle bande di NA viene effettuata mediante l esposizione ai raggi ultravioletti di un transilluminatore. Marrccattoorre mool leccool larree 430 bp (YAP+) 150 bp (YAP-) 430 bp (YAP+) 150 bp (YAP-)

PCR. (Reazione a Catena della Polimerasi) Kary Mullis

PCR. (Reazione a Catena della Polimerasi) Kary Mullis POLYMERASE CHAIN REACTION - PCR PCR Polymerase Chain Reaction (Reazione a Catena della Polimerasi) Kary Mullis Premio Nobel per la Chimica nel 1993, Kary Mullis è divenuto una leggenda per la scoperta

Dettagli

Polymerase chain reaction - PCR. Biotecnologie applicate all ispezione degli alimenti di origine animale

Polymerase chain reaction - PCR. Biotecnologie applicate all ispezione degli alimenti di origine animale Prof.ssa Tiziana Pepe Polymerase chain reaction - PCR Biotecnologie applicate all ispezione degli alimenti di origine animale Dip. di Medicina Veterinaria e Produzioni animali tiziana.pepe@unina.it Metodologia

Dettagli

LABORATORIO DI GENETICA SUMMER SCHOOL 2014

LABORATORIO DI GENETICA SUMMER SCHOOL 2014 P a g i n a 1 LABORATORIO DI GENETICA SUMMER SCHOOL 2014 PROTOCOLLO DI ESTRAZIONE DEL DNA DA TESSUTI VEGETALI GenElute Plant Genomic DNA Miniprep Kit (Sigma-Aldrich) https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=2&cad=rja&uact=8&ved=0c

Dettagli

Laboratorio di Microbiologia Referente: Prof. Carla Vignaroli. I nostri inquilini invisibili

Laboratorio di Microbiologia Referente: Prof. Carla Vignaroli. I nostri inquilini invisibili Laboratorio di Microbiologia Referente: Prof. Carla Vignaroli I nostri inquilini invisibili Viviamo quotidianamente in compagnia di una moltitudine invisibile di microrganismi, che si trova nell ambiente

Dettagli

ELETTROFORESI SU GEL

ELETTROFORESI SU GEL ELETTROFORESI SU GEL ELETTROFORESI SU GEL Metodo per separare le molecole (DNA, RNA, proteine, etc.) sulla base di proprieta fisiche o chimiche quali: (1)dimensioni (2)forma (3)carica elettrica L'AGAROSIO

Dettagli

Scientists with lab coats: Corso di laboratorio Chimico-Biologico. Dott.ssa Valeria Berton Università di Verona

Scientists with lab coats: Corso di laboratorio Chimico-Biologico. Dott.ssa Valeria Berton Università di Verona Scientists with lab coats: Corso di laboratorio Chimico-Biologico Dott.ssa Valeria Berton Università di Verona Come «vedere» il DNA: la PCR PCR = Polymerase Chain Reaction (reazione a catena della polimerasi)

Dettagli

TECNICHE DI BIOLOGIA MOLECOLARE. LA REAZIONE POLIMERASICA A CATENA Principi teorici e aspetti pratici

TECNICHE DI BIOLOGIA MOLECOLARE. LA REAZIONE POLIMERASICA A CATENA Principi teorici e aspetti pratici TECNICHE DI BIOLOGIA MOLECOLARE LA REAZIONE POLIMERASICA A CATENA Principi teorici e aspetti pratici POLYMERASE CHAIN REACTION (PCR) 1955 A. Kronembreg e coll. (Stanford University) scoprono la DNA-polimerasi

Dettagli

1. Quantificazione del genomico e determinazione della purezza

1. Quantificazione del genomico e determinazione della purezza ESERCITAZIONE 2 1. Quantificazione del genomico e determinazione della purezza Una volta estratto il DNA si procede con la quantificazione. Tale quantificazione viene fatta normalmente con l utilizzo di

Dettagli

Amplificazione mediante PCR (Polymerase Chain Reaction) del DNA estratto dalla saliva.

Amplificazione mediante PCR (Polymerase Chain Reaction) del DNA estratto dalla saliva. OBIETTIVO DEL LAVORO SPERIMENTALE: TIPIZZAZIONE DEI CROMOSOMI SESSUALI X e Y Amplificazione mediante PCR (Polymerase Chain Reaction) del DNA estratto dalla saliva. Cromosoma X Cromosoma y La tipizzazione

Dettagli

VALUTAZIONE DELLA BIODIVERSITÀ MICROBICA MEDIANTE L UTILIZZO DI TECNICHE MOLECOLARI

VALUTAZIONE DELLA BIODIVERSITÀ MICROBICA MEDIANTE L UTILIZZO DI TECNICHE MOLECOLARI VALUTAZIONE DELLA BIODIVERSITÀ MICROBICA MEDIANTE L UTILIZZO DI TECNICHE MOLECOLARI Laboratorio di Genetica dei Microrganismi (Responsabile attività: Prof. Giovanni Salzano; Tutor: Dr.ssa Maria Grazia

Dettagli

0,8% riesce a separare un range di dimensioni da circa 500 bp a circa bp.

0,8% riesce a separare un range di dimensioni da circa 500 bp a circa bp. L elettroforesi è una tecnica che utilizza un campo elettrico per separare e visualizzare frammenti di DNA in base al loro peso molecolare ed alla loro carica. Gli acidi nucleici, migrano sempre verso

Dettagli

Tecnologia del DNA e la genomica

Tecnologia del DNA e la genomica Tecnologia del DNA e la genomica DNA ricombinante La tecnologia del DNA ricombinante permette di unire in laboratorio il DNA di organismi diversi Permette di manipolare il DNA di un organismo allo scopo

Dettagli

LA REAZIONE A CATENA DELLA POLIMERASI PCR

LA REAZIONE A CATENA DELLA POLIMERASI PCR LA REAZIONE A CATENA DELLA POLIMERASI PCR INTRODUZIONE Tecnica ideata da Mullis e collaboratori nel 1984 La possibilita' di disporre di quantità virtualmente illimitate di un determinato frammento di DNA,

Dettagli

REAZIONE A CATENA DELLA POLIMERASI. ( PCR =Polymerase Chain Reaction)

REAZIONE A CATENA DELLA POLIMERASI. ( PCR =Polymerase Chain Reaction) REAZIONE A CATENA DELLA POLIMERASI ( PCR =Polymerase Chain Reaction) Verso la metà degli anni 80, il biochimico Kary Mullis mise a punto un metodo estremamente rapido e semplice per produrre una quantità

Dettagli

Tecnologia del DNA e la genomica. Dr ssa Elisa Mazzoni, Ph.D Biologia Applicata a.a Università di Ferrara

Tecnologia del DNA e la genomica. Dr ssa Elisa Mazzoni, Ph.D Biologia Applicata a.a Università di Ferrara Tecnologia del DNA e la genomica Dr ssa Elisa Mazzoni, Ph.D Biologia Applicata a.a 2018-2019 Università di Ferrara Alcune Tecnologie del DNA Estrazione del DNA Taglio del DNA con enzimi di restrizione

Dettagli

Le basi azotate sono 4: 1. due purine: adenina e guanina; 2. due pirimidine: citosina e timina.

Le basi azotate sono 4: 1. due purine: adenina e guanina; 2. due pirimidine: citosina e timina. DNA DeoxyriboNucleic Acid Acido DesossiriboNucleico È formato nuceleotidi composti da: 1. Gruppo fosfato; 2. Zucchero (desossiribosio); 3. Base azotata. Le basi azotate sono 4: 1. due purine: adenina e

Dettagli

Reazione a catena della polimerasi (PCR) ed elettroforesi

Reazione a catena della polimerasi (PCR) ed elettroforesi Gioele Casagranda, Camilla Larentis, Emanuele Pallaoro, Filippo Quattrocchi Povo, 1 marzo 2016 P r o g e t t o C L I L - E s p e r i m e n t o f i n a l e Reazione a catena della polimerasi (PCR) ed elettroforesi

Dettagli

Corso STEM Il papilloma virus (Prof.ssa Gabriella Di Cola)

Corso STEM Il papilloma virus (Prof.ssa Gabriella Di Cola) Corso STEM Il papilloma virus (Prof.ssa Gabriella Di Cola) Il papilloma virus (HPV) interessa maggiormente le donne intorno ai 25 anni di età; esso intacca la zona genitale, in particolare le cellule dell

Dettagli

La GENETICA DELLE POPOLAZIONI. studia con modelli matematici, a livello di gruppi di individui, variabilità genetica

La GENETICA DELLE POPOLAZIONI. studia con modelli matematici, a livello di gruppi di individui, variabilità genetica La GENETICA DELLE POPOLAZIONI studia con modelli matematici, a livello di gruppi di individui, la variabilità genetica che è l unico tipo di variabilità rilevante per l evoluzione La variabilità genetica

Dettagli

LA REAZIONE A CATENA DELLA POLIMERASI

LA REAZIONE A CATENA DELLA POLIMERASI Polymerase Chain Reaction LA REAZIONE A CATENA DELLA POLIMERASI e LE SUE APPLICAZIONI Prima diagnosi molecolare sul DNA 1978 *Primo ormone umano ricombinante (insulina) *Premio Nobel agli scopritori degli

Dettagli

Scientists with lab coats: Corso di laboratorio Chimico-Biologico. Dott.ssa Valeria Berton Università di Verona

Scientists with lab coats: Corso di laboratorio Chimico-Biologico. Dott.ssa Valeria Berton Università di Verona Scientists with lab coats: Corso di laboratorio Chimico-Biologico Dott.ssa Valeria Berton Università di Verona Il DNA Il DNA contiene l informazione genetica di un organismo Scritta in un codice chimico

Dettagli

2. DUPLICAZIONE DNA. 1. COMPOSIZIONE e STRUTTURA 3. CROMOSOMI

2. DUPLICAZIONE DNA. 1. COMPOSIZIONE e STRUTTURA 3. CROMOSOMI 2. DUPLICAZIONE DNA 1. COMPOSIZIONE e STRUTTURA 3. CROMOSOMI 1 1. COMPOSIZIONE e STRUTTURA Ma che cos è il DNA? è un contenitore di informazioni... scritte come sequenza di basi azotate 2 Acidi Nucleici:

Dettagli

Biotecnologie applicate all ispezione degli alimenti di origine animale

Biotecnologie applicate all ispezione degli alimenti di origine animale Prof.ssa Tiziana Pepe Tecniche molecolari Biotecnologie applicate all ispezione degli alimenti di origine animale Dip. di Medicina Veterinaria e Produzioni animali tiziana.pepe@unina.it Tecniche molecolari

Dettagli

Laboratorio di Genetica Molecolare: Prof. Davide Bizzaro, Prof. Anna La Teana

Laboratorio di Genetica Molecolare: Prof. Davide Bizzaro, Prof. Anna La Teana Laboratorio di Genetica Molecolare: Prof. Davide Bizzaro, Prof. Anna La Teana Determinazione del polimorfismo del gene TAS2R38 coinvolto nella percezione dell amaro. I mammiferi riconoscono soltanto 5

Dettagli

DiSVA Laboratorio Genetica Molecolare 2017: Docenti: Davide Bizzaro, Anna La Teana, Bruna Corradetti, Marco Barucca

DiSVA Laboratorio Genetica Molecolare 2017: Docenti: Davide Bizzaro, Anna La Teana, Bruna Corradetti, Marco Barucca DiSVA Laboratorio Genetica Molecolare 2017: Docenti: Davide Bizzaro, Anna La Teana, Bruna Corradetti, Marco Barucca Determinazione del polimorfismo del gene TAS2R38 coinvolto nella percezione del gusto

Dettagli

Marcatori molecolari

Marcatori molecolari Marcatori molecolari Caratteristiche e applicazioni Luca Gianfranceschi e Rosanna Marino 1 I marcatori molecolari Strumento per l analisi genetica Strumento Molecolari Analisi genetica Marcatori non oggetto

Dettagli

Metodologie citogenetiche. Metodologie molecolari. Formulare la domanda Utilizzare la metodica appropriata

Metodologie citogenetiche. Metodologie molecolari. Formulare la domanda Utilizzare la metodica appropriata In base al potere di risoluzione della tecnica Metodologie citogenetiche Metodologie molecolari Formulare la domanda Utilizzare la metodica appropriata 1 DNA RNA PROTEINE DNA Cromosomi (cariotipo, FISH,

Dettagli

PCR. (Reazione a catena della polimerasi) ESTRAZIONE del DNA da gel di AGAROSIO. Corso di INGEGNERIA GENETICA, Prof. Renato Fani,

PCR. (Reazione a catena della polimerasi) ESTRAZIONE del DNA da gel di AGAROSIO. Corso di INGEGNERIA GENETICA, Prof. Renato Fani, PCR (Reazione a catena della polimerasi) & ESTRAZIONE del DNA da gel di AGAROSIO Corso di INGEGNERIA GENETICA, Prof. Renato Fani, ESERCITAZIONE DI LAB. N.2 La PCR (Polymerase Chain Reaction) è una tecnica

Dettagli

TECNICHE DI BIOLOGIA MOLECOLARE. LA REAZIONE POLIMERASICA A CATENA Principi teorici e aspetti pratici

TECNICHE DI BIOLOGIA MOLECOLARE. LA REAZIONE POLIMERASICA A CATENA Principi teorici e aspetti pratici TECNICHE DI BIOLOGIA MOLECOLARE LA REAZIONE POLIMERASICA A CATENA Principi teorici e aspetti pratici POLYMERASE CHAIN REACTION (PCR) 1955 A. Kronembreg e coll. (Stanford University) scoprono la DNA-polimerasi

Dettagli

Metodologie di microbiologia e genetica

Metodologie di microbiologia e genetica Metodologie di microbiologia e genetica Modulo Metodologie di Genetica Prof.ssa Antonella Furini ESERCITAZIONE N 3 PREPARAZIONE DEL FRAMMENTO E DEL taglio con enzimi di restrizione 1. Taglio del plasmide

Dettagli

Polymerase Chain Reaction

Polymerase Chain Reaction Polymerase Chain Reaction La reazione a catena della polimerasi (in inglese: Polymerase Chain Reaction), comunemente nota con l'acronimo PCR, è una tecnica di biologia molecolare che consente la moltiplicazione

Dettagli

Esperienza 10: la PCR

Esperienza 10: la PCR Esperienza 10: la PCR La tecnica della polimerizzazione a catena (in inglese polymerase chain reaction) o PCR, permette di amplificare milioni di volte un unico frammento di DNA. Questo metodo è diventato

Dettagli

BIOCHIMICA MOLECOLARE CLINICA

BIOCHIMICA MOLECOLARE CLINICA Corso di Laurea Magistrale in BIOLOGIA CELLULARE e MOLECOLARE E SCIENZE BIOMEDICHE A.A. 2016 2017 BIOCHIMICA MOLECOLARE CLINICA Principi e tecniche molecolari per la diagnosi di patologie umane Prof. Patrizia

Dettagli

PROGETTO DNA chiavi in mano. Le Biotecnologie in classe e in laboratorio 11/03/2015 Prof.ssa Paola Cazzani I.T.E. A. Bassi - Lodi

PROGETTO DNA chiavi in mano. Le Biotecnologie in classe e in laboratorio 11/03/2015 Prof.ssa Paola Cazzani I.T.E. A. Bassi - Lodi PROGETTO DNA chiavi in mano Le Biotecnologie in classe e in laboratorio 11/03/2015 Prof.ssa Paola Cazzani I.T.E. A. Bassi - Lodi PROGETTO DNA chiavi in mano PROGETTO DNA chiavi in mano IFOM PROGETTO DNA

Dettagli

Il DNA: istruzioni per la vita Bibliografia I colori della Biologia Gatti- Giusti- Anelli Ed. Pearson

Il DNA: istruzioni per la vita Bibliografia I colori della Biologia Gatti- Giusti- Anelli Ed. Pearson Il DNA: istruzioni per la vita Bibliografia I colori della Biologia Gatti- Giusti- Anelli Ed. Pearson Una divisione equa Quando una cellula si divide, si formano due nuove cellule che contengono esattamente

Dettagli

La reazione a catena della polimerasi (PCR) di Ofelia Leone e Vincenzo Mandarino

La reazione a catena della polimerasi (PCR) di Ofelia Leone e Vincenzo Mandarino La reazione a catena della polimerasi (PCR) di Ofelia Leone e Vincenzo Mandarino La Polymerase Chain Reaction (PCR) o reazione di amplificazione a catena è una tecnica che permette di amplificare una specifica

Dettagli

David Sadava, H. Craig Heller, Gordon H. Orians, William K. Purves, David M. Hillis. Biologia La scienza della vita

David Sadava, H. Craig Heller, Gordon H. Orians, William K. Purves, David M. Hillis. Biologia La scienza della vita 1 David Sadava, H. Craig Heller, Gordon H. Orians, William K. Purves, David M. Hillis Biologia La scienza della vita 2 B - L ereditarietà e l evoluzione Il linguaggio della vita 3 Il materiale genetico

Dettagli

COME È FATTO? Ogni filamento corrisponde ad una catena di nucleotidi

COME È FATTO? Ogni filamento corrisponde ad una catena di nucleotidi Il DNA Il DNA è una sostanza che si trova in ogni cellula e contiene tutte le informazioni sulla forma e sulle funzioni di ogni essere vivente: eppure è una molecola incredibilmente semplice. COME È FATTO?

Dettagli

Jay Phelan, Maria Cristina Pignocchino. Scopriamo la biologia

Jay Phelan, Maria Cristina Pignocchino. Scopriamo la biologia Jay Phelan, Maria Cristina Pignocchino Scopriamo la biologia Capitolo 6 Il DNA in azione 3 1. Il DNA è il materiale genetico Il DNA è composto da una sequenza di nucleotidi. Ogni nucleotide comprende:

Dettagli

5- Estrazione ed analisi di DNA

5- Estrazione ed analisi di DNA 5- Estrazione ed analisi di DNA Corso 240/350: Didattica di biochimica e biologia molecolare con laboratorio (2 CFU) 16 ore) Marco Scocchi ( BIO/10-11) La struttura del DNA La traduzione dell informazione

Dettagli

Da cosa dipendono le nostre caratteristiche? Come si trasmettono? Perché siamo simili o diversi?

Da cosa dipendono le nostre caratteristiche? Come si trasmettono? Perché siamo simili o diversi? Da cosa dipendono le nostre caratteristiche? Come si trasmettono? Perché siamo simili o diversi? La genetica, è la Scienza che studia i geni, l ereditarietà e la variabilità genetica degli organismi Il

Dettagli

Tecnologia del DNA e la genomica

Tecnologia del DNA e la genomica Tecnologia del DNA e la genomica DNA ricombinante La tecnologia del DNA ricombinante permette di unire in laboratorio il DNA di organismi diversi Permette di manipolare il DNA di un organismo allo scopo

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL AQUILA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL AQUILA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL AQUILA DIPARTIMENTO DI MEDICINA CLINICA, SANITÀ PUBBLICA, SCIENZE DELLA VITA E DELL AMBIENTE LABORATORIO DI MICOLOGIA E SISTEMATICA MOLECOLARE Identificazione di specie fungine

Dettagli

a) DENATURAZIONE b) APPAIAMENTO c) SINTESI

a) DENATURAZIONE b) APPAIAMENTO c) SINTESI La PCR è una tecnica biomolecolare messa a punto da Mullis et al. (1986) che perme6e l amplificazione esponenziale in vitro di sequenze di acidi nucleici. La reazione di PCR illustrata in figura prevede

Dettagli

PCR (Polymerase Chain Reaction)

PCR (Polymerase Chain Reaction) PCR (Polymerase Chain Reaction) Metodo enzimatico estremamente rapido e semplice per produrre una quantità illimitata di copie della sequenza di un singolo gene Sometime a good idea comes to yow when you

Dettagli

Nucleotidi e acidi nucleici

Nucleotidi e acidi nucleici Nucleotidi e acidi nucleici ACIDI NUCLEICI Biomolecole fondamentali per tutti gli organismi viventi Unici nella capacità di autoduplicazione Conservazione e trasmissione da una generazione all altra dell

Dettagli

Analisi di polimorfismi usati per la caratterizzazione di profili genetici in campioni di. DNA umano. 22-26 giugno 2009

Analisi di polimorfismi usati per la caratterizzazione di profili genetici in campioni di. DNA umano. 22-26 giugno 2009 Analisi di polimorfismi usati per la caratterizzazione di profili genetici in campioni di 22-26 giugno 2009 DNA umano 1 GENETICA FORENSE La genetica forense applica tecniche di biologia molecolare al fine

Dettagli

Vettori derivati dal fago λ: batteriofagi filamentosi M13

Vettori derivati dal fago λ: batteriofagi filamentosi M13 Vettori derivati dal fago λ: batteriofagi filamentosi M13 A. Phage display: esibizione della proteina clonata in M13 ed esposta sulla superficie del batteriofago (facile screening dei ricombinanti) mediante

Dettagli

PROCEDURA NEGOZIATA PER LA FORNITURA DI PRODOTTI PER BIOLOGIA MOLECOLARE OCCORRENTI ALLA U.O. DI EMATOLOGIA

PROCEDURA NEGOZIATA PER LA FORNITURA DI PRODOTTI PER BIOLOGIA MOLECOLARE OCCORRENTI ALLA U.O. DI EMATOLOGIA AZIENDA OSPEDALIERA REGIONALE SAN CARLO DI POTENZA Ospedale S. Carlo di Potenza Ospedale S. Francesco di Paola di Pescopagano Via Potito Petrone 85100 Potenza Tel. 0971-61 11 11 Codice Fiscale e Partita

Dettagli

IL MATERIALE EREDITARIO. Dipartimento di Scienze Agronomiche e Genetica Vegetale Agraria Giovanna Attene

IL MATERIALE EREDITARIO. Dipartimento di Scienze Agronomiche e Genetica Vegetale Agraria Giovanna Attene IL MATERIALE EREDITARIO Dipartimento di Scienze Agronomiche e Genetica Vegetale Agraria Giovanna Attene Caratteristiche del materiale ereditario 1 Replicarsi accuratamente durante crescita e divisione

Dettagli

Patologie da analizzare

Patologie da analizzare Fasi cruciali Scelta della patologia da analizzare Scelta del campione da analizzare Scelta dell approccio da utilizzare Scelta della tecnica da utilizzare Analisi statistica del dati Conferme con approcci

Dettagli

La tecnologia della Polymerase

La tecnologia della Polymerase Il Laboratorio di Biologia molecolare nella routine diagnostica: consigli pratici (parte prima) Antonio Russo a Paola Menegazzi b Luigi Tagliaferro b U.O. di Oncoematologia, P.O. di Catanzaro; sez. Virologia

Dettagli

Biotecnologie applicate all ispezione degli alimenti di origine animale

Biotecnologie applicate all ispezione degli alimenti di origine animale Prof.ssa Tiziana Pepe Evoluzioni della tecnica PCR Biotecnologie applicate all ispezione degli alimenti di origine animale Dip. di Medicina Veterinaria e Produzioni animali tiziana.pepe@unina.it Nested

Dettagli

CAPITOLATO TECNICO. Kit di controllo qualità delle sfere ioniche template-positive prearricchite e post-arricchite mediante il fluorimetro Qubit (in

CAPITOLATO TECNICO. Kit di controllo qualità delle sfere ioniche template-positive prearricchite e post-arricchite mediante il fluorimetro Qubit (in REAGENTI 1 Kit di preparazione PCR in emulsione per sequenziamento Kit per la preparazione, mediante reazione di PCR in emulsione, di 120 test 240 test 163,1 39.144,00 77302685FD sfere ioniche template-positive

Dettagli

GENETICA la scienza dell ereditarietà e della variabilità. 2 incontro Regiroli Giovanni, biologo

GENETICA la scienza dell ereditarietà e della variabilità. 2 incontro Regiroli Giovanni, biologo GENETICA la scienza dell ereditarietà e della variabilità 2 incontro Regiroli Giovanni, biologo Il dogma centrale della biologia molecolare il DNA (acido deossiribonucleico) contiene l informazione genetica

Dettagli

Estrazione ed elettroforesi degli acidi nucleici

Estrazione ed elettroforesi degli acidi nucleici Estrazione ed elettroforesi degli acidi nucleici Flavia Frabetti Estrazione acidi nucleici (DNA orna) Verifica tramite elettroforesi su gel di agarosio Amplificazione tramite PCR (da DNA) o RT-PCR (da

Dettagli

TASSONOMIA O SISTEMATICA

TASSONOMIA O SISTEMATICA TASSONOMIA O SISTEMATICA È la branca della batteriologia responsabile della caratterizzazione degli organismi ed organizzazione in gruppi affini (TAXA). NOMENCLATURA CLASSIFICAZIONE IDENTIFICAZIONE taxon

Dettagli

DNA: Struttura e caratteristiche

DNA: Struttura e caratteristiche DNA: Struttura e caratteristiche Il DNA è un acido nucleico formato da monomeri detti nucleotidi. Ogni nucleotide è formato da: Zucchero pentoso (desossiribosio) Gruppo fosfato Base azotata Basi azotate:

Dettagli

I materiali della vita

I materiali della vita I materiali della vita I componenti chimici dei viventi Il corpo dei viventi è formato da relativamente pochi elementi chimici e in percentuale diversa da quella del mondo non vivente. Le molecole dei

Dettagli

CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA LEZIONE PRIMA PARTE. Dott.ssa A. Fiarè

CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA LEZIONE PRIMA PARTE. Dott.ssa A. Fiarè CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA LEZIONE PRIMA PARTE Dott.ssa A. Fiarè IL DNA (ACIDO DESOSSIRIBONUCLEICO) E UN ACIDO NUCLEICO DEFINITO POLINUCLEOTIDE, IN QUANTO E UNA MOLECOLA FORMATA

Dettagli

METODI DI BASE PER L ANALISI DEGLI ACIDI NUCLEICI

METODI DI BASE PER L ANALISI DEGLI ACIDI NUCLEICI METODI DI BASE PER L ANALISI DEGLI ACIDI NUCLEICI SPETTRI UV E QUANTIZZAZIONE SPETTROFOTOMETRICA DEGLI ACIDI NUCLEICI FIGURA 7.6A METODOLOGIA BIOCHIMICA (WILSON) a a = a 1 Assorbimento = a b a 1 b FIGURA

Dettagli

PCR allele-specifica Ibridazione con sonde allele-specifiche (ASO) PCR Real-time con sonde TaqMan Saggio OLA (Oligo Ligation Assay)

PCR allele-specifica Ibridazione con sonde allele-specifiche (ASO) PCR Real-time con sonde TaqMan Saggio OLA (Oligo Ligation Assay) Tecniche per l analisi di singole variazioni: PCR allele-specifica Ibridazione con sonde allele-specifiche (ASO) PCR Real-time con sonde TaqMan Saggio OLA (Oligo Ligation Assay) alcuni SNP (ca. 10%) sono

Dettagli

Progetto :TRIFOGLIO UNIVERSITA CATTOLICA DEL SACRO CUORE Piacenza. O.G.M. Vegetali

Progetto :TRIFOGLIO UNIVERSITA CATTOLICA DEL SACRO CUORE Piacenza. O.G.M. Vegetali Progetto :TRIFOGLIO UNIVERSITA CATTOLICA DEL SACRO CUORE Piacenza O.G.M. Vegetali Identificazione di un O.G.M. e metodi di analisi del DNA transgenico Marco Nani 5BL Liceo Scientifico Mattei di Fiorenzuola

Dettagli

PCR, Polymerase Chain Reaction (Reazione a catena della DNA polimerasi)

PCR, Polymerase Chain Reaction (Reazione a catena della DNA polimerasi) Polymerase Chain Reaction 1 PCR, Polymerase Chain Reaction (Reazione a catena della DNA polimerasi) La PCR è una tecnica di biologia molecolare per replicare ripetutamente (amplificare), in modo estremamente

Dettagli

Utilizzo di marcatori molecolari in evoluzione e conservazione

Utilizzo di marcatori molecolari in evoluzione e conservazione Utilizzo di marcatori molecolari in evoluzione e conservazione Un marcatore genetico è qualsiasi elemento con una base genetica, in genere identificabile con facilità, che permette di caratterizzare un

Dettagli

Gli Acidi Nucleici DNA RNA

Gli Acidi Nucleici DNA RNA Gli Acidi Nucleici DNA RNA Gli Acidi nucleici Gli acidi nucleici sono il: DNA (acido desossiribonucleico) RNA (acido ribonucleico) Essi sono formati dai polimeri (molecole molto grosse) i cui monomeri

Dettagli

Elettroforesi di Tamara Benincasa

Elettroforesi di Tamara Benincasa Elettroforesi di Tamara Benincasa L elettroforesi è una metodologia utilizzata in laboratorio attraverso la quale molecole biologiche (ammino acidi, peptidi, proteine, nucleotidi ed acidi nucleici), dotate

Dettagli

LA PCR E LE SUE VARIANTI. Quaderno di laboratorio. a cura di PRESS FIRENZE UNIVERSITY

LA PCR E LE SUE VARIANTI. Quaderno di laboratorio. a cura di PRESS FIRENZE UNIVERSITY LA PCR E LE SUE VARIANTI Quaderno di laboratorio a cura di an GE LA scia LP I, ale SSIO me N GO N I FIRENZE UNIVERSITY PRESS manuali scienze 2 pianeta redi comitato scientifico renato fani david caramelli

Dettagli

laboratorio biotecnologie zootecniche BAA/LM 3CFU

laboratorio biotecnologie zootecniche BAA/LM 3CFU laboratorio biotecnologie zootecniche BAA/LM 3CFU Calendario accademico Inizio delle Lezioni: 6 Marzo 2012 Fine delle Lezioni : 5 Giugno 2012 Inizio vacanze di Pasqua: 6 Aprile Fine vacanze di Pasqua:

Dettagli

DNA. simile ad una scala a chiocciola. I pioli della scala corrispondono

DNA. simile ad una scala a chiocciola. I pioli della scala corrispondono DNA Il DNA o acido desossiribonucleico è una grossa molecola chimica contenuta nel nucleo della cellula. Il DNA può essere paragonato ad un importante libro delle istruzioni che contiene l informazione

Dettagli

A COSA SERVE il CLONAGGIO del DNA?? COME FUNZIONA il CLONAGGIO del DNA? COME FUNZIONA il CLONAGGIO del DNA?

A COSA SERVE il CLONAGGIO del DNA?? COME FUNZIONA il CLONAGGIO del DNA? COME FUNZIONA il CLONAGGIO del DNA? A COSA SERVE il CLONAGGIO del DNA?? CREARE COPIE IDENTICHE (= CLONI) DI UN FRAMMENTO DI DNA DIFFERENZE con la PCR: è una reazione in vivo sfrutta l apparato di replicazione del DNA della cellula ospite

Dettagli

CORSO INTEGRATO DI GENETICA a.a. 2011-2012. Genetica molecolare in medicina: Analisi di Mutazioni. Cristina Bombieri 7 dicembre 2011

CORSO INTEGRATO DI GENETICA a.a. 2011-2012. Genetica molecolare in medicina: Analisi di Mutazioni. Cristina Bombieri 7 dicembre 2011 CORSO INTEGRATO DI GENETICA a.a. 2011-2012 Genetica molecolare in medicina: Analisi di Mutazioni Cristina Bombieri 7 dicembre 2011 GENETICA MOLECOLARE IN MEDICINA SVILUPPI SCIENTIFICI Mappatura gene Identificazione

Dettagli

Isolamento e purificazione di DNA e RNA. -Separare gli acidi nucleici da altri componenti cellulari (lipidi e proteine)

Isolamento e purificazione di DNA e RNA. -Separare gli acidi nucleici da altri componenti cellulari (lipidi e proteine) Isolamento e purificazione di DNA e RNA -Rompere la membrana cellulare -Separare gli acidi nucleici da altri componenti cellulari (lipidi e proteine) -Separare gli acidi nucleici tra loro -Rompere la membrana

Dettagli

Il biomonitoraggio ambientale attraverso lo studio della regolazione genica della risposta allo stress Silvia Franzellitti

Il biomonitoraggio ambientale attraverso lo studio della regolazione genica della risposta allo stress Silvia Franzellitti Seminario per il corso misure con biomarcatori A.A. 2005-2006 Il biomonitoraggio ambientale attraverso lo studio della regolazione genica della risposta allo stress Silvia Franzellitti Perché utilizzare

Dettagli

La genetica molecolare

La genetica molecolare La genetica molecolare 1 Il materiale genetico Varia di quantità da specie a specie. Regola lo sviluppo della cellula. Ha la capacità di duplicarsi. Nome comune Numero di coppie di cromosomi zanzara 3

Dettagli

Metodologie di microbiologia e genetica

Metodologie di microbiologia e genetica ESERCITAZIONE N B 1 TRASFORMAZIONE GENETICA DI TABACCO - L Agrobacterium tumefaciens (ceppo EHA105) è stato trasformato con il plasmide pbi121 (p35s::gus, vedi schema sotto). Una colonia di Agrobatterio

Dettagli

Nucleo. Spesso è la struttura più evidente TEM

Nucleo. Spesso è la struttura più evidente TEM Nucleo Spesso è la struttura più evidente MO TEM è delimitato da una doppia membrana (involucro nucleare) interrotta da numerosi pori poro nucleare ( 30-100nm) vi passano le grandi molecole RNA, proteine

Dettagli

Biotecnologie. Screening delle genoteche con le sonde geniche

Biotecnologie. Screening delle genoteche con le sonde geniche Biotecnologie Screening delle genoteche con le sonde geniche Giancarlo Dessì http://www.giand.it Licenza Creative Commons BY-NC-SA (BY: attribuzione, NC: uso non commerciale, SA: condividi allo stesso

Dettagli

informazione ed espressione genica

informazione ed espressione genica a.a. 2015-16 CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA Dott.ssa Marilena Greco Biologia applicata informazione ed espressione genica Biologia Applicata_M.Greco 1 ACIDI NUCLEICI (DNA, RNA) Gli acidi nucleici trasmettono

Dettagli

Tecniche per la produzione di proteine ricombinanti

Tecniche per la produzione di proteine ricombinanti Tecniche per la produzione di proteine ricombinanti Come produrre proteine ricombinanti La natura insegna. PLASMIDI: piccole molecole di DNA circolare extracromosomiche che si replicano autonomamente all

Dettagli

Lezione XLI-XLII martedì 17-1-2012

Lezione XLI-XLII martedì 17-1-2012 Lezione XLI-XLII martedì 17-1-2012 corso di genomica aula 8 orario : Martedì ore 14.00-16.00 Giovedì ore 13.00-15.00 Esami 31- gennaio 2012 7- febbraio 2012 28 - febbraio 2012 D. Frezza Esercitazione II

Dettagli

DNA DNA DNA Legge di complementarietà delle basi Se in un filamento è presente una T nell altro filamento deve essere presente una A. Se è presente una C nell altro ci dovrà essere una G. E possibile

Dettagli

Elettroforesi su gel 1

Elettroforesi su gel 1 Penna INGEGNERIA GENETICA Elettroforesi su gel 1 L elettroforesi su gel è una tecnica usata per separare frammenti di DNA, digeriti con enzimi di restrizione. determinare le dimensioni dei frammenti di

Dettagli

Lezione 4. Il sequenziamento del DNA, Sanger

Lezione 4. Il sequenziamento del DNA, Sanger Lezione 4 Il sequenziamento del DNA, Sanger Schema della lezione Polymerase chain reaction (PCR) Dal prodotto di PCR al sequenziamento di Sanger Lettura dei prodotti di sequenziamento con sequenziatori

Dettagli

La variabilità genetica: tipi e metodi per studiarla e misurarla

La variabilità genetica: tipi e metodi per studiarla e misurarla La variabilità genetica: tipi e metodi per studiarla e misurarla La variabilità genetica (V.G.) 1. V.G. somatica 2. V.G. gametica intraindividuo 3. V.G. gametica intrapopolazione (polimorfismo) 4. V.G.

Dettagli

1. I nucleotidi sono i «mattoni» del DNA. I nucleotidi sono costituiti da una base azotata; uno zucchero; un gruppo fosfato.

1. I nucleotidi sono i «mattoni» del DNA. I nucleotidi sono costituiti da una base azotata; uno zucchero; un gruppo fosfato. 1. I nucleotidi sono i «mattoni» del DNA I nucleotidi sono costituiti da una base azotata; uno zucchero; un gruppo fosfato. 1. I nucleotidi sono i «mattoni» del DNA Le basi azotate, che sono adenina, timina,

Dettagli

Duplicazione del DNA. 6 Dicembre 2007

Duplicazione del DNA. 6 Dicembre 2007 Duplicazione del DNA 6 Dicembre 2007 Duplicazione - Trascrizione - Traduzione DNA Trascrizione DNA - La DUPLICAZIONE è il processo che porta alla formazione di copie delle molecole di DNA ed al trasferimento

Dettagli

Modulo 8: I nucleotidi e gli acidi nucleici

Modulo 8: I nucleotidi e gli acidi nucleici Modulo 8: I nucleotidi e gli acidi nucleici Modulo 10: Acidi nucleici Filamento di DNA fuoriuscito da una cellula di Escherichia coli Struttura e funzioni dei nucleotidi Funzioni dei nucleotidi: Unità

Dettagli

LAVORO DI LABORATORIO PROTOCOLLO DI ESTRAZIONE ED ANALISI DEL DNA GENOMICO

LAVORO DI LABORATORIO PROTOCOLLO DI ESTRAZIONE ED ANALISI DEL DNA GENOMICO LAVORO DI LABORATORIO UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE CLASSE 3 G DATA 19/03/2018 LUOGO UDINE 1 2 INDICE 1 - INTRODUZIONE 4 2 - TEORIA 5 2.1 IL DNA 2.2 MATERIALI UTILIZZATI 8 3 - PROCEDIMENTO 9 3.1 RACCOLTA

Dettagli

Struttura dei nucleotidi...6 Modello di Watson e Crick...10 Organizzazione strutturale superiore del DNA...13 DUPLICAZIONE DEL DNA...

Struttura dei nucleotidi...6 Modello di Watson e Crick...10 Organizzazione strutturale superiore del DNA...13 DUPLICAZIONE DEL DNA... ACIDI NUCLEICI...2 FUNZIONI DEL DNA...5 FUNZIONI DELL RNA...5 I NUCLEOTIDI...6 Struttura dei nucleotidi...6 Modello di Watson e Crick...10 Organizzazione strutturale superiore del DNA...13 DUPLICAZIONE

Dettagli

Evoluzione delle molecole biologiche

Evoluzione delle molecole biologiche Evoluzione delle molecole biologiche Un video (in inglese): clic Evoluzione delle emoglobine (I) Un esempio classico di evoluzione delle macromolecole biologiche è dato dall emoglobina(hb), la molecola

Dettagli

CELLULA PROCARIOTICA PROCARIOTE

CELLULA PROCARIOTICA PROCARIOTE CELLULA PROCARIOTICA O PROCARIOTE CELLULA EUCARIOTICA O EUCARIOTE Sany0196.jpg IL NUCLEO Provvisto di due membrane (interna ed esterna) che congiungendosi in alcuni punti formano i pori nucleari attraverso

Dettagli

CORSO INTEGRATO DI GENETICA. a.a /11/2010. Analisi di linkage Analisi di mutazioni

CORSO INTEGRATO DI GENETICA. a.a /11/2010. Analisi di linkage Analisi di mutazioni CORSO INTEGRATO DI GENETICA a.a. 2010-2011 04/11/2010 Lezioni 27_28 Analisi di linkage Analisi di mutazioni Dott.ssa Elisabetta Trabetti LINKAGE Geni in loci vicini sullo stesso cromosoma - concatenati

Dettagli

U.O.C. di Epatologia Clinica e Biomolecolare. Unità di misura. Repertorio. 200 ml 10.000 U. 500 test

U.O.C. di Epatologia Clinica e Biomolecolare. Unità di misura. Repertorio. 200 ml 10.000 U. 500 test U.O.C. di Epatologia Clinica e Biomolecolare Lotto N. DESCRIZIONE PRODOTTO Quantità annua richiesta Unità di misura Repertorio CND Codice Prodotto, Confezione Offerta e nome commerciale Prezzo unitario

Dettagli

IL SISTEMA TOSCANO PER IL CONTROLLO E LA SALVAGUARDIA DELLE ACQUE DI BALNEAZIONE E DELL AMBIENTE MARINO

IL SISTEMA TOSCANO PER IL CONTROLLO E LA SALVAGUARDIA DELLE ACQUE DI BALNEAZIONE E DELL AMBIENTE MARINO IL SISTEMA TOSCANO PER IL CONTROLLO E LA SALVAGUARDIA DELLE ACQUE DI BALNEAZIONE E DELL AMBIENTE MARINO Livorno, 4 maggio 2018 Sala Ferretti, Fortezza Vecchia Le novità per gestione della stagione balneare

Dettagli

Funzioni dei nucleotidi

Funzioni dei nucleotidi Funzioni dei nucleotidi monomeri degli acidi nucleici esempi di altre funzioni ATP: moneta energetica GTP: fonte di energia nella sintesi proteica camp: secondo messaggero nella trasduzione del segnale

Dettagli

Contenuto di DNA aploide in alcune specie

Contenuto di DNA aploide in alcune specie Contenuto di DNA aploide in alcune specie 1-10 2 kb 10 3 kb 10 4 kb 10 5-10 8 kb Dimensioni del genoma Paradosso del valore C Non c è una correlazione tra la quantità di DNA e la complessità di un organismo

Dettagli

DGGE/TTGE. Le differenze nel punto di denaturazione, chimica o termica, dipendono dalla sequenza nucleotidica

DGGE/TTGE. Le differenze nel punto di denaturazione, chimica o termica, dipendono dalla sequenza nucleotidica DGGE/TTGE Lungo gradiente di sostanze denaturanti (es. Urea) - DGGE Separazione degli amplimeri con elettroforesi Lungo gradiente temporale di temperatura (TTGE) Le differenze nel punto di denaturazione,

Dettagli

PROTOCOLLI del Lab di BIOLOGIA MOLECOLARE

PROTOCOLLI del Lab di BIOLOGIA MOLECOLARE PROTOCOLLI del Lab di BIOLOGIA MOLECOLARE a.a. 2013/2014 GIORNO 1: A) Rivitalizzione dei batteri precedentemente trasformati con il vettore plasmidico di interesse B) Induzione con IPTG dell'espressione

Dettagli