Rassegna Stampa. Sabato 09 febbraio 2013

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1 Rassegna Stampa Sabato 09 febbraio 2013 Rassegna Stampa realizzata da SIFA Srl Servizi Integrati Finalizzati alle Aziende Milano Via Mameli, 11 Tel Fax

2 Rassegna del 09 febbraio 2013 ASL BRESCIA Il Giorno 8 SEQUESTRATI DALLA ASL PRODOTTI PER CELIACI 1 Bergamo_brescia Il Giornale Di Brescia 14 L'OLIO DI OLIVA; IL PRIMO FRA I PRODOTTI ITALIANI A RISCHIO CONTRAFFAZIONE Wilda Nervi 2 Il Giornale Di Brescia 20 MERCE SEQUESTRTA DALL'ASL ALIMENTI PER CELIACI SCADUTI, DENUNCIATO UN 4 FARMACISTA Corriere Della Sera (bs) 6 ALIMENTI SENZA GLUTINE SCADUTI, UN FARMACISTA FINISCE NEI GUAI 5 Corriere Della Sera (bs) 7 FRODI, UNA TRUFFA ALLA SALUTE Thomas Bendinelli 6 Bresciaoggi 9 ANCHE A BRESCIA IL FALSO È SERVITO IN TAVOLA Silvana Salvadori 7 Bresciaoggi 9 IL SEQUESTRO, PRODOTTI SCADUTI IN FARMACIA S.s. 9 Bresciaoggi 22 OGGI IMPEGNO E SOLIDARIETÀ TENGONO «BANCO» IN FARMACIA 10

3 SALUTE MULTA DA 5MILA EURO A FARMACISTA Sequestrati alimenti scaduti per celiaci - BRESCIA - SEQUESTRATI dalla Asl prodotti per celiaci, freschi e congelati, scaduti e in cattivo stato in una farmacia della zona nord: brioches, pasticcini, arancini di riso e paste salate in banchi frigo, al momento dell'ispezione, erano esposti nel banco frigo. Farmacista multato di 5mila euro e denunciato. Tutto è nato dalla segnalazione di una cliente all'ufficio Relazioni con il Pubblico che aveva acquistato alcuni prodotti e dopo averli consumati si è sentita male. La farmacia è nella zona Nord di Brescia ASL BRESCIA Pag. 1

4 L'olio di oliva, il primo fra i prodotti italiani a rischio contraffazione In commercio «miscugli» chiamati extravergine Il punto all'inaugurazione di «Golositalia» in Fiera I CONTROLLI Nel 2012 VAsl di Brescia ha eseguito controlli sulla veridicità degli alimenti che consumiamo Concentrato di pomodoro cinese e arance siciliane prodotte in Tunisia; ancora, Parmesan, Regianito, Daniele Prosciutto & Company. Sono solo alcuni dei nomi degli alimenti contraffatti spacciati come «made in Italy», un mercato che solo in Italia raggiunge un volume d'affari di quasi due miliardi di euro. L'olio d'oliva è il top dei prodotti taroccati. Al posto dell ' extravergine segnalato in etichetta, in commercio miscugli di olii di varia provenienza e olii di semi deodorati e colorati con clorofilla. Ogni anno nel nostro territorio entrano alimenti «clandestini e pericolosi» e altri ne vengono prodotti, falsificando marchio e trascurando la conservazione, direttamente nel nostro Paese. La contraffazione alimentare genera danni economici al consumat, alle imprese, allo Stato, ma anche alla salute pubblica, dal momento che possono arrivare sulle nostre ignare tavole prodotti nocivi. All'inaugurazione della seconda edizione di «Golositalia», alla Fiera di Brescia, avvenuta alla presenza dell'assess provinciale all'agricoltura, Gian Francesco Tomasoni, del presidente di Brixia Expo, Carlo Massoletti e dell' organizzat Mauro Grandi, è seguito il convegno di Federconsumatori che ha offerto un focus esaustivo sullo stato dell'arte e sugli strumenti che contrastano un fenomeno divenuto globale. «Sono sempre più numerosi i casi di etichettatura fasulla e irregolarità - ha introdotto Adriano Papa, presidente di Federconsumatori -. Sono pratiche imitative che ledono il buon nome e l'immagine di un prodotto. Per fortuna in Italia non manca la legislazione efficace e la struttura di controllo che è affidata alla Guardia di Finanza, ai Nas dei Carabinieri e alle Asl». La causa di numeri così alti di falsi made in Italy sta nel grande val aggiunto delle nostre produzioni agroalimentari di qualità e nella crescente domanda da parte dei consumatori sui mercati esteri. «È ovvio che si tratta di un business enorme che richiama agro-pirati e organizzazioni criminose- ha spiegato Cesare Galli, consulente del Progetto nazionale lotta alla contraffazione del Ministero dello Sviluppo economico -. Oggi il mondo del falso è molto articolato; si passa dall'usurpazione della denominazione, all'imitazione, all'errata indicazione d'origine, alle frodi alimentari». L'Asl di Brescia che nel 2012 ha eseguito ben controlli. «Le ispezioni sono state ha riferito Diego Rodolfi, coordinat del personale di vigilanza -; 5038 le verifiche documentali; 326 gli audit degli enti gestori delle ac- ASL BRESCIA Pag. 2

5 que potabili, campionate in dato esito sfavvole in 230 giudiziaria; 69 i sequestri; casi». I campioni di ma- casi, con prescrizione di mi- le sanzioni per un totale di un trici alimentari sono stati glioramenti per 2782 attività; milione di euro. 1482; i provvedimenti hanno 33 le segnalazioni all'autorità Wilda Nervi EVENTI COLOSITALIA DI OGGI i-i Ari Lo stoccafisso area dimostrazioni / Corso degustazione formaggi sala corsi - degustazioni Cucinare con il vino area dimostrazioni 1 j 50 Corso di decorazione cupcakes sala corsi - degustazioni ' "torrone area dimostrazioni Preparazione cocktail area dimostrazioni \ Lipidi strutturali, lipidi funzionali,,, 1600 acidi grassi essenziali sala conferenze / C rso degustazione birra sala corsi - degustazioni ) Corso dedicato ai dolci senza glutine sala corsi - degustazioni Il divin mattarello area dimostrazioni 1 n 30 Sua maestà il peperoncino sala conferenze Corso degustazione birra sala corsi - degustazioni ) Corso degustazione vino sala corsi - degustazioni ASL BRESCIA Pag. 3

6 MERCE SEQUESTRTA DALL'ASL Alimenti per celiaci scaduti, denunciato un farmacista L'Asl di Brescia ha sequestrato una notevole quantità di prodotti per celiaci, freschi e congelati, con data di scadenza superata e in cattivo stato di conservazione. Il sequestro è avvenuto in una farmacia della zona nord di Brescia e ha coinvolto personale del Servizio di igiene della Direzione Gestionale Distrettuale Uno. I prodotti - per lo più brioches, pasticcini, arancini di riso e paste salate - erano esposti nella zona riservata agli alimenti senza glutine, in banchi frigo, a disposizione della clientela. Al momento dell'ispezione, tutta la merce esposta nel banco frigo risultava scaduta; alcuni alimenti riportavano evidenti tracce di muffe. L'intervento dell'asl di Brescia è nato da una segnalazione di una cliente della farmacia all'ufficio Relazioni con il Pubblico: la cliente ha dichiarato di aver acquistato alcuni prodotti per celiaci nella farmacia i primi giorni di gennaio; dopo aver consumato gli alimenti la donna ha avvertito malori e ha controllato l'etichetta dei prodotti, accorgendosi della data di scadenza superata. L'asl ha pertanto sanzionato la farmacia con una multa pari a 5000 euro. L'Azienda sanitaria locale ha inoltre denunciato all'autorità giudiziaria il titolare della farmacia per il reato di detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione. ASL BRESCIA Pag. 4

7 L'operazione Blitz dell'asi dopo la segnalazione di una cliente Alimenti senza glutine scaduti Un farmacistafiniscenei guai Alimenti II cibo glutine free era scaduto I prodotti erano glutine free, tutto in regola per i celiaci, peccato che la data di scadenza fosse superata abbondantemente. I prodotti non in regola sono stati sequestrati dall'asl di Brescia. L'azienda sanitaria locale ha tolto dal commercio una notevole quantità di prodotti per celiaci, freschi e congelati, con data di scadenza superata e in cattivo stato di conservazione. II sequestro è avvenuto in una farmacia della zona nord di Brescia. I prodotti, per lo più brioches, pasticcini, arancini di riso e paste salate tutti prodotti che possono essere consumati tranquillamente da chi è intollerante al glutine erano esposti nella zona riservata agli alimenti per celiaci, in banchi frigo, a disposizione della clientela. Al momento dell'ispezione, tutta la merce esposta nel banco frigo aveva la data di scadenza superata. Alcuni degli alimenti sequestrati dall'asl avevano addirittura abbondanti tracce di muffa. L'intervento dell'asi di Brescia è nato da una segnalazione di una cliente della farmacia all'ufficio Relazioni con il Pubblico. La donna, che aveva acquistato alcuni prodotti alimentari in farmacia ai primi giorni di gennaio. La signora ha consumato tranquillamente i prodotti free glutine, ma poco dopo il consumo ha cominciato a stare male. Prima di consumare i prodotti stava bene e non aveva alcuni disturbo, poco dopo l'ingestione ha cominciato a non stare bene. A questo punto la signora ha collegato il malessere al cibo. Per scrupolo ha controllato le confezioni dei prodotti che aveva ingerito guardando con attenzione la data di scadenza: nessuno dei prodotti era in regola, il mese e l'anno indicati sulla confezione erano stati abbondantemente superati. La segnalazione non è stata ignorata e i tecnici dell'asl hanno effettuato un controllo trovando la farmacia non in regola. L'Asl ha pertanto sanzionato la farmacia con una multa di euro. L'azienda sanitaria locale ha anche denunciato all'autorità giudiziaria il titolare della farmacia, per il reato di detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione. ASL BRESCIA Pag. 5

8 Contraffazioni alimentari II convegno di Federconsumatori Frodi, una truffa alla salute Il mercato del falso vale 1,5 miliardi Più di un'ispezione su tre fatta in un'azienda alimentare registra illeciti di natura penale o amministrativa. A dirlo è il capitano dei Nas di Milano Paolo Belgi, intervenuto ieri al convegno sulle contraffazioni alimentari promosso da Federconsumatori nell'ambito di Golositalia. Le contraffazioni rappresentano una truffa, talvolta sono un pericolo per la salute e danneggiano le aziende sane. In campo alimentare il mercato del falso vale un miliardo e mezzo di euro. «Un grande danno ha osservato ieri il presiden- I controlli dell'asi Nel 2012 operati 69 sequestri e 657 illeciti; 15 mila controlli su 12 mila aziende te di Federconsumatori Brescia Adriano Papa. Purtroppo rispetto al tema c'è un atteggiamento contraddittorio: i consumatori sono molto attenti a diete e mode, ma prestano ancora poca attenzione alla qualità di quello che mangiano». «Gli illeciti più frequenti riguardano il cattivo stato di conservazione degli alimenti ha ricordato Belgi, trattamenti termici non adeguati, la presentazione come artigianali di prodotti in realtà industriali, lo spacciare per freschi alimenti in realtà congelati». Nel bresciano il quadro non è roseo. «Nel 2012 ha sottolineato il coordinat dell'asl Diego Rodolfi abbiamo riscontrato 230 situazioni di esito non favvole, richieste di miglioramento, 33 segnalazioni all'attività giudiziaria, 69 sequestri, 657 illeciti amministrativi». Confortante, se non altro, l'attività di tutela: su aziende attive nel sett alimentare, i controlli sono stati infatti più di 15 mila. Nell'attività di controllo sono attivi anche i Nas dei carabinieri, che dipendono funzionalmente dal ministero della Salute, e la guardia di finanza. «Diversi sono i settori di intervento ha osservato il maggi della Gdf Gianpaolo Mazzarotto, dai pomodori al vino fino ai formaggi. Una particolare attenzione c'è anche rispetto all'olio di oliva, alimento che si presta a determinate frodi». Quello della lotta alla contraffazione è peraltro un ambito nel quale l'italia può insegnare all'europa. A sottolinearlo l'avvocato Cesare Galli, consulente del Consiglio nazionale anticontraffazioni. «C'è sicuramente un problema di applicazione della legge. Ma in Europa possiamo e dobbiamo essere più propositivi. La lotta alla contraffazione è infatti prima di tutto tutela del consumat debole». E difesa, ovviamente, della garanzia del marchio e della responsabilità di impresa che questo comporta. Più sensibilizzazione dei consumatori e leggi in ambito europeo più stringenti vanno senz'altro a braccetto. Thomas Bendinelli ASL BRESCIA Pag. 6

9 SALUTE. La contraffazione alimentare è un fenomeno sempre più diffuso e nel corso di un convegno organizzato da Federconsumatori sono stati diffusi i dati Anche a Brescia il falso è servito in tavola Nel 2012 l'asl ha messo a segno controlli dei quali 230 sono risultati sfavvoli alle aziende. Sono stati 69 i sequestri Silvana Salvador*! Il falso tira, anche a tavola. Il mercato della contraffazione alimentare muove nel mondo miliardi di euro. E passa anche da Brescia. I numeri del traffico illecito li ha raccontati ieri Diego Rodolfi, responsabile del personale di vigilanza e ispezione dell'asl di Brescia, nel corso del convegno organizzato da Federconsumatori nell'ambito di «Golositalia». Fra la città e la provincia, esclusa la Valcamonica, esistono imprese del sett alimentare. Solo nell'anno passato, fra ispezioni, verifiche documentali e analisi di campioni, il personale dell'asl ha messo a segno controlli. Di questi 230 sono risultati sfavvoli alle aziende, sono state Nell'agosto scorso a Brescia è avvenuto un maxi sequestro di prodotti dolciari in cattivo stato di conservazione verbalizzate 2782 prescrizioni per adeguamenti da adempiere, 33 sono le segnalazioni all'autorità giudiziaria, 69 i sequestri e 657 i verbali per illeciti amministrativi. Quest'ultimo capitolo si è concretizzato in poco più di un milione di euro di sanzioni. In totale i provvedimenti sono stati «A BRESCIA la situazione non è troppo tranquilla, non sono poche le aziende che non hanno passato l'ispezione», dice Rodolfi. Perchè anche se le normative italiane ed europee ci sono e sono stringenti, il furbo che cerca una scappatoia è frequente anche qui, a casa nostra. «Un anno fa durante la fiera dei patroni abbiamo sequestrato del pane di Altamura che invece era stato prodotto in provincia di Brescia», racconta. Ma dalle contraffazioni di poco conto, o comunque non dannose, a quelle pericolose per i consumatori il passo è breve. E' avvenuto proprio a Brescia, ad agosto dell'anno scorso, un maxi sequestro di prodotti dolciari in cattivo stato di conservazione e pronti per essere venduti. «La semplificazione burocratica in questo sett non ci ha dato una mano. Oggi con la segnalazione dei certificati di inizio attività, che è di fatto un'autocertificazione di regolarità, le imprese possono aprire in poco tempo e senza un'ispezione preventiva dell'asl. E se riusciamo a verificare l'azienda solo dopo diverse settimane, soprattutto in estate nella zona del Garda dove queste imprese si moltiplicano, magari il danno è già stato fatto e i truffaldini se la sono data a gambe». OLTRE ALL'AZIENDA sanitaria, anche la Guardia di Finanza e il Nucleo antisofisticazioni e sanità (Nas) dei Carabinieri si occupano sul territorio della lotta alla contraffazione. «Brescia è un crocevia importante per tutto il Nord Italia del traffico di illeciti - spiega Gianpaolo Mazzarotto, maggi delle fiamme gialle di Brescia -. Possiamo però dire che oggi il cittadino è sempre più sensibile alle contraffazioni, mentre fino ad una ventina di anni fa si tendeva a coprire i falsari». Oltre alle forze dell'ordine, che vigilano sul rispetto delle normative alimentari, anche il semplice consumat può fare la sua parte. Anzi deve, secondo Cesare Galli, intervenuto al dibattito in veste di componente del Consiglio nazionale anticontraffazione che fa capo al ministero per lo Sviluppo Economico. «Dobbiamo batterci da consumatori - ripete più volte - perchè le normative italiane ci sono, e sono addirittura best practice a livello europeo. La lotta alla contraffazione è prima di tutto tutela del consumat debole». «Non dobbiamo occuparci di cibo solo in termini di diete e porre poca attenzione alle contraffazioni» sostiene Adriano Papa, presidente di Federconsumatori Brescia. «Il mercato del falso è un grave danno per le aziende sane, ma è prima di tutto un pericolo per la nostra salute, non dobbiamo mai dimenticarlo». ASL BRESCIA Pag. 7

10 Il bilancio dell'asl nel IMPRESE CENSITE OPERANTI NEL SETTORE ALIMENTARE TIPOLOGIA DEI CONTROLLI CONTROLLI ESEGUITI AD IMPRESE ALIMENTARI Ispezioni Verifiche documentali Audit Campioni matrici alimentari Campioni H2O Stabilimenti 0 laboratori di produzione-preparazione alimenti Gastronomia Gelaterie, pasticcerie con somministrazione e gelaterie Commercio all'ingrosso di prodotti alimentari Commercio al dettaglio di prodotti alimentari, in sede fissa Ristoranti e ristorazione annesse ad aziende agricole Preparazione di pasti senza somministrazione, catering Bar, caffetterie, altri esercizi simili senza cucina Impianti acquedotto Farmacie, Erboristerie, Commercio al dettaglio Commercio all'ingrosso di prodotti non alimentari Mense aziendali con preparazione Ì5170 PROVVEDIMENTI Sopralluoghi Esito sfavvole Prescrizione Segnalazione Aut. Giudiziaria 33 Sequestro impianto, prodotti 69 Verbali illeciti amministrativi 657 TOTALE PROVVEDIMENTI ILLECITI AMMINISTRATIVI 657 PROVVEDIMENTI EMESSI Sanzioni Igiene euro Alimentare e Nutrizione Altre sanzioni Igiene ,50 euro Alimenti e Nutrizione ASL BRESCIA Pag. 8

11 «Gluten free» sì, senza glutine, ma anche con la scadenza passata da un pezzo. Prodotti che erano in vendita fino a ieri in una farmacia della zona nord della città.grazie alla segnalazione di una cliente che si è sentita male dopo averne consumati alcuni, è intervenuta l'azienda sanitaria locale che ha sequestrato una notevole quantità di prodotti per celiaci, freschi e congelati. Non è stato difficile trovare gli estremi per procedere al sequestro. La data di scadenza era superata e alcuni si trovavano anche in cattivo stato di conservazione. Complice forse il fatto che i prodotti per celiaci siano riservati ad una nicchia di consumatori e che quindi Il sequestro Prodotti scaduti in farmacia abbiano meno ricambio sugli scaffali di quelli tradizionali a causa appunto degli scarsi acquisti. L'Asl, però, ha trovato tutto il rifornimento esposto nel banco frigo in condizioni inaccettabili. Una cliente della farmacia a gennaio aveva acquistato dei prodotti gluten free, ma una volta consumati aveva avvertito dei malori. Controllando l'etichetta della confezione si è resa conto che i prodotti erano scaduti, e perciò si è rivolta all'ufficio relazioni con il pubblico dell'asl per fare una segnalazione. IL SERVIZIO di igiene della direzionegestionale distrettuale 1 ha effettuato una ispezione e ha trovato che tutti i prodotti conservati nel banco frigo all'interno della farmacia risultavano scaduti. Alcuni addirittura con evidenti tracce di muffa. Si trattava per lo più di brioches, arancini di riso, pasticcini e paste salate. Insomma snack golosi per chi non può assumere sostanze che contengano glutine ma che rischiavano di portare con se ben altro. Certamente cattive sorprese. L'Asl ha sanzionato la farmacia con 5 mila euro di multa e ha denunciato il titolare della farmacia all'autorità giudiziaria per detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione. si.sal RIPRODUZIONE RISERVATA ASL BRESCIA Pag. 9

12 SONO 64 LE FARMACIE BRESCIANE CHE ADERISCONO ALLA TREDICESIMA GIORNATA NAZIONALE DI RACCOLTA DEL FARMACO Oggi impegno e solidarietà tengono «Banco» in farmacia Sono 64 le farmacie bresciane, tra città e provincia, che aderiscono allatredicesima Giornata nazionale di raccolta del farmaco. Oggi, chi entra nelle farmacie che espongono la locandina del Banco Farmaceutico può acquistare e donare un farmaco da automedicazione - vale a dire un farmaco non inserito nel prontuario del Sistema sanitario nazionale - per donarlo a chi ne ha bisogno. L'iniziativa nazionale ritorna per la tredicesima volta e nasce dall'impegno del Banco Farmaceutico, la Onlus nata nel 2000 dalla collaborazione tra la Compagnia delle Opere e l'associazione dei titolari di farmacie Federfarma. Quest'anno nella nostra provincia l'iniziativa è in sinergia con trenta enti e ogni ente convenzionato viene abbinato alle farmacie di zona. Questo consente di agevolare la distribuzione dei farmaci e ottimizzarne la raccolta: ogni farmacista viene infatti informato in modo puntuale dai volontari del Banco sul fabbisogno farmaceutico dell'ente a cui la farmacia è abbinata. Pertanto può consigliare ai donatori i medicinali più utili all'ente e indirizzare in modo mirato la raccolta. I bresciani sono chiamati ad un gesto di generosità: «Le opere di carità non passano mai di moda - riflette Massimo Montesano, referente delle opere sociali per la Carità delle Opere di Brescia -. Fare dono a chi ne ha bisogno è una solida tradizione bresciana e anche oggi ci aspettiamo una risposta generosa». Massimo Montesano Quali sono i cardini dell'iniziativa? «Sostanzialmente sono tre le figure di riferimento. Innanzitutto i donatori, ovvero i cittadini che si presentano in farmacia per donare un farmaco. Poi ci sono gli enti e i volontari e i farmacisti. I farmacisti sono unafigura molto importante che si mettono a completa disposizione della raccolta indirizzando e consigliando nelle scelte per rispondere alle esigenze degli enti e, quindi, di chi ha necessità». La crisi economica è pesante: può influire sulla donazione dei farmaci? «Indubbiamente il momento è pesante e le famiglie devono far quadrare il bilancio - continua Montesano -. Però ci aspettiamo una risposta come sempre generosa. Da tre anni partecipo a questa iniziativa e il riscontro è sempre stato positivo: ho aspettative positive nonostante tutto. Va inoltre segnalata l'attenzione dei media che hanno veicolato il nostro messaggio, e questa sensibilizzazione contribuirà al successo». ASL BRESCIA Pag. 10