F. IL SISTEMA OLIVICOLO DELLA SABINA E LA GESTIONE DELLA DOP

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "F. IL SISTEMA OLIVICOLO DELLA SABINA E LA GESTIONE DELLA DOP"

Transcript

1 F. IL SISTEMA OLIVICOLO DELLA SABINA E LA GESTIONE DELLA DOP a cura di Stefano Petrucci, Arnaldo Peroni La filiera dell olio nel territorio sabino si è evoluta notevolmente dopo l ottenimento, nel 1996, della Denominazione di Origine Protetta. Nel 2009 è stato riconosciuto dal Mipaaf il Consorzio Sabina DOP. La zona di produzione comprende 46 comuni tra la provincia di Roma e quella di Rieti. Nel territorio di riferimento la filiera dell olio rappresenta una delle attività più importanti in termini di fatturato, ma assume anche un forte valore simbolico di rappresentazione dell identità della Sabina. Il mercato di riferimento attuale della DOP è prevalentemente l Italia centro-settentrionale, ma è in crescita l esportazione, molto diversificata nei diversi Paesi del mondo, ma sempre contraddistinta da piccole quantità commercializzate. L intera Sabina, considerando anche il territorio al di fuori della zona DOP, potrebbe mettere in campo un potenziale di t di prodotto. In tutta la zona è diffusa l abitudine ad una sorta di autoconsumo allargato (i produttori e le famiglie con gli amici prossimi) che si può ritenere assorba t di prodotto. Questo fenomeno riduce quindi il potenziale commercializzabile a circa t. La prima valutazione che si deve fare in termini di sistema è che su circa t di prodotto potenzialmente certificabile come DOP, il 10% viene qualificato e venduto come prodotto di origine. Quindi gran parte del potenziale DOP non viene rivendicato. Il Consorzio ritiene ragionevole che il target di sviluppo del sistema DOP raggiunga le t di prodotto certificato nel medio periodo, raddoppiando questa quantità nel prossimo decennio. Considerando che la percentuale del mercato nazionale dell olio DOP raggiunge a stento il 2%, è chiaro che lavorando seriamente sulla qualità, sull immagine e sulla efficace comunicazione del prodotto questi obiettivi potrebbero essere a portata di mano, moltiplicando di 8 volte l impatto favorevole della DOP sul sistema locale. Il sistema olivicolo locale dovrà comunque prendere in considerazione anche le t di prodotto accessorio, un buon extra vergine locale, che quasi sempre è oggetto di piccole concentrazioni di prodotto nei frantoi del territorio, ma non trova sbocchi soddisfacenti. Questa stratificazione dei prodotti non è oggi organizzata in modo accettabile, e soprattutto si deve notare che ai diversi prodotti non corrispondono fasce di prezzo di riferimento coerenti e costanti. Il primo sforzo che il Consorzio ha messo in atto è stato diretto alla concentrazione dell offerta, con un marchio riconoscibile dal mercato. È stato prodotto un packaging normalizzato (lattine e bottiglie) con una immagine comune di forte impatto. Oggi il successo di questa operazione è confermato dal fatto che circa un terzo dell intera DOP è commercializzata nelle confezioni consortili. Certamente le imprese continuano e continueranno a commercializzare prodotti propri imbottigliati, con la funzione di cru aziendali, così come proseguirà la produzione di altri oli speciali (monovarietali, aromatizzati, ecc.) e dei prodotti biologici. L approccio al mercato analizzato secondo i dati appena esposti, può essere ricapitolato nello schema seguente (Figura 1). 207

2 Figura 1 IL SISTEMA OLIVICOLO SABINO, IL POTENZIALE PRODUTTIVO E L APPROCCIO AL MERCATO Proseguendo nell analisi del sistema produttivo che sostiene la Denominazione di Origine Protetta è interessante valutare il trend delle certificazioni nelle ultime 9 campagne. Dalla tabella si può vedere come il numero delle imprese partecipanti alla DOP sia costantemente in aumento, ma soprattutto sia in aumento il numero delle certificazioni. La dimensione del lotto certificato si mostra invece abbastanza costante nel tempo. Tabella 1 ANDAMENTO DELLE CERTIFICAZIONI CAMPAGNA N. N. TOTALE hl hl PER hl PER CERTIFICAZIONI AZIENDE CERTIFICATI CERTIFICAZIONI AZIENDA ,60 29,23 54, ,96 20,07 27, ,74 25,98 41, ,08 19,82 26, ,29 23,20 37, ,34 24,16 43, ,89 22,75 40, ,43 22,25 36, ,37 23,42 42,15 208

3 Figura 2 ANDAMENTO DELLE CERTIFICAZIONI N. CERTIFICAZIONI N. AZIENDE Figura 3 L OLIO CERTIFICATO (valori in hl) TOT. hl CERTIFICATI 2500, , , ,00 500,00 0, La ripetitività nel tempo delle imprese che ricorrono alla certificazione sembra migliorare (più del 30% ha certificato per almeno 5 campagne), anche se la fiducia nella DOP come strumento di successo nel mercato potrebbe senz altro ampliarsi. 209

4 Figura 4 DISTRIBUZIONE DELLE AZIENDE PER NUMERO DI CAMPAGNE IN CUI HANNO CERTIFICATO 6 10% 7 6% 8 5% 9 5% 1 23% 5 11% 4 7% 3 17% 2 16% Anche dalla lettura dei dati relativi alle imprese assoggettate alla DOP emerge una costante progressione del numero degli olivicoltori, dei frantoi, delle strutture di stoccaggio e di quelle di confezionamento. Solo per il numero di piante assoggettate si nota un rallentamento nella campagna subito compensato dalla annualità successiva. Tabella 2 IMPRESE ASSOGGETTATE ANNO AZIENDE CON ULIVETI FRANTOI MAGAZZINI CONFEZIONATORI Figura 5 IMPRESE ASSOGGETTATE N. AZIENDE N. FRANTOI N. MAGAZZINI CONFEZIONATORI 210

5 Figura 6 PIANTE ASSOGGETTATE N. PIANTE In sostanza, quindi, si tratta di un sistema che cresce e che appare disponibile a scommettere sul futuro. Del resto l olivicoltura non è un settore con un alta elasticità di risposta al mercato, sia per il carattere permanente della coltura, sia perché la possibilità di governare l alternanza produttiva tra annate di carica e di scarica è ancora molto relativo. L olivicoltura è quindi portata a leggere il mercato con tempi più lunghi rispetto alle altre produzioni alimentari, ma deve comunque considerare attentamente i suoi punti di forza e di debolezza, per poter affrontare e risolvere con successo i problemi, almeno nella fase di immissione dei prodotti sul mercato. Tabella 4 OLIO CERTIFICATO E POTENZIALE PRODUTTIVO CAMPAGNA OLIO FRANTOI (hl) TOTALE OLIO POTENZIALE OLIO CERTIFICATO/ CERTIFICATO (hl) PRODUTTIVO ULIVETI POTENZIALE ASSOGGETTATI (hl) PRODUTTIVO (%) , , ,68 8,7% , , ,69 8,5% , , ,31 9,3% , , ,36 7,9% , , ,98 9,4% Anche il tracciato della sovrapposizione tra la produzione dei frantoi assoggettati e la qualificazione del prodotto con la DOP conferma la volontà del settore della trasformazione di puntare sulla territorialità. 211

6 Figura 7 PIANTE ASSOGGETTATE 2.500, , , , , , , , , , , olio certificato olio frantoio Il quadro dei punti di forza e di debolezza del sistema olivicolo sabino è di facile lettura, tra i primi sono sicuramente da elencare: a. una forte connotazione territoriale b. una forte specializzazione a distretto del territorio c. una costante qualità del prodotto d. una grande volontà delle imprese, anche di quelle di piccole dimensioni, ad investire sulla qualità e. la vicinanza del mercato romano (la DOP Sabina è di fatto l olio della Capitale) f. una buona tenuta degli impianti olivetati che, nonostante la crisi di manodopera specializzata, continuano a conservarsi in buone condizioni di produzione g. un ottima personalità del prodotto h. la disponibilità di ottimi impianti di spremitura i. la propulsione dell attività del Consorzio nella promozione sul mercato j. il successo della linea di packaging normalizzato. Tra i punti di debolezza bisogna invece annoverare: a. il frazionamento spinto delle imprese b. il basso livello di qualificazione del prodotto da parte delle imprese assoggettate c. la limitata notorietà del prodotto, se confrontata con altri territori nazionali, al di fuori del territorio di produzione d. la forte concorrenza di prodotti imitativi ed il conseguente ribasso di prezzo sul mercato e. la difficoltà di reperimento di manodopera qualificata (raccolta e potatura) f. il comportamento speculativo di mediatori e commercianti tendenti a ribassare i prodotti di fine campagna. La strategia proponibile per lo sviluppo della filiera, considerando attentamente i punti di forza e debolezza, può quindi concentrarsi su pochi punti essenziali: promuovere una corretta comunicazione per rafforzare l immagine e la riconoscibilità del prodotto rendere più ordinata la stratificazione del prezzo e delle tipologie, per non creare concorrenza interna 212

7 mettere in atto una forte azione di coesione interna al territorio della Sabina, per integrarsi con la promozione del settore turistico e della ristorazione, marcando così l intera zona di produzione con l immagine del prodotto l attuazione di politiche di prezzo collettive, tese ad evitare ribassi anomali o crisi di collocazione del prodotto realizzare una diversificazione dei prodotti, integrando la commercializzazione di olio con produzioni complementari di altissima qualità (olive, prodotti a base di olio, prodotti non food, ecc.) agevolare il contatto con il mercato della vendita diretta verso i consumatori di tutto il mondo attraverso l uso del web. A tal fine occorrerà realizzare una struttura logistica per integrare le attività a valle delle aziende (strutturalmente piccole), in modo da sviluppare le sinergie non raggiungibili singolarmente: raccolta e gestione ordini di vendita, spedizioni a domicilio, attività di promozione ed adempimenti burocratici particolarmente gravosi per i produttori. partecipare alle gare, attraverso il Consorzio, per le forniture di olio alle mense scolastiche ed ospedaliere una volta che saranno veramente favoriti i prodotti locali della filiera corta certificata. Tutto questo è già attivato o in corso di attivazione da parte del Consorzio, ma deve necessariamente avvalersi della collaborazione di tutto il sistema pubblico dei territori romano e reatino interessati. G. UNA NON-FILIERA: IL DISTRETTO DELLA PORCHETTA DI ARICCIA a cura di Mauro Serra Bellini Il connubio tra Ariccia e la porchetta nasce intorno al secolo XVII con la ricolonizzazione del feudo, ad opera dei Savelli prima e dei Chigi successivamente, dove vennero chiamati i coloni provenienti dalle regioni dell Italia Centrale, principalmente Marche, Toscana ed Umbria, i quali portarono in questa terra le loro tradizioni tra le quali quella di cuocere, in occasione delle ricorrenze, il maiale arrostito intero. La presenza, nel Feudo di Ariccia, di notevoli estensioni di boschi di latifoglie favorì l allevamento dei maiali allo stato brado. Ma lo sviluppo dell attività di preparazione della porchetta, così come lo conosciamo oggi, ha preso piede nel secondo dopoguerra ad opera di alcune famiglie ariccine che si sono specializzate nella lavorazione del prodotto. Queste famiglie hanno via via consolidato le tecniche produttive fino a codificare il metodo di produzione, che ha portato nel luglio 2011 all ottenimento del marchio di protezione comunitaria di Indicazione Geografica Protetta (IGP). L IGP di per sé qualifica, mediante un sistema di controlli, la fase di preparazione del maiale fino all ottenimento della porchetta, ma lascia aperta la fase di approvvigionamento del prodotto, prescrivendo solamente le caratteristiche che deve avere il prodotto in entrata. Attualmente il sistema produttivo della porchetta di Ariccia si basa su 13 aziende per lo più a conduzione famigliare (solo 5 hanno un organizzazione industriale, le altre sono di fatto laboratori artigianali) che, oltre alla porchetta e al tronchetto, producono anche salumi e carne fresca confezionata per la GDO. Complessivamente vengono lavorati maiali l anno. L approvvigionamento dei suini, inizialmente limitato agli allevamenti famigliari locali, si è via via esteso alle regioni limitrofe, per propagarsi successivamente ai mercati del nord del paese fino ad arrivare ai mercati comunitari: Germania, Olanda, Francia, Spagna, ecc. Attualmente il prodotto utilizzato è in parte di provenienza nazionale e per il resto arriva dai paesi europei, Spagna 213

F. IL SISTEMA OLIVICOLO DELLA SABINA E LA GESTIONE DELLA DOP

F. IL SISTEMA OLIVICOLO DELLA SABINA E LA GESTIONE DELLA DOP F. IL SISTEMA OLIVICOLO DELLA SABINA E LA GESTIONE DELLA DOP a cura di Stefano Petrucci, Arnaldo Peroni La filiera dell olio nel territorio sabino si è evoluta notevolmente dopo l ottenimento, nel 1996,

Dettagli

L OLIVICOLTURA in LOMBARDIA

L OLIVICOLTURA in LOMBARDIA L OLIVICOLTURA in LOMBARDIA Panoramica La superficie investita ad olivo in Lombardia, secondo gli ultimi dati Istat (2013) è di 2.333 ettari. Rispetto alla dimensione provinciale, si registra una differenziazione

Dettagli

SCHEDA SETTORE: PRODOTTI DOP-IGP

SCHEDA SETTORE: PRODOTTI DOP-IGP SCHEDA SETTORE: PRODOTTI DOP-IGP Le dimensioni Le caratteristiche della filiera L outlook www.ismea.it www.ismeaservizi.it 1 LE DIMENSIONI www.ismea.it www.ismeaservizi.it I RICONOSCIMENTI NELL UE NUMERO

Dettagli

FEBBRAIO 2019 NUOVA FIERA DEL LEVANTE - Bari -

FEBBRAIO 2019 NUOVA FIERA DEL LEVANTE - Bari - 21-22-23 FEBBRAIO 2019 NUOVA FIERA DEL LEVANTE - Bari - ENOLIEXPO Adriatica nasce nel 2013 a Fermo, nelle Marche, come fiera delle Tecnologie per la produzione di olio e vino, fortemente concepita come

Dettagli

Gli oli extra vergini toscano, umbro e ligure rappresentano meno del 3% della produzione. La differenza tra provenienza e imbottigliamento

Gli oli extra vergini toscano, umbro e ligure rappresentano meno del 3% della produzione. La differenza tra provenienza e imbottigliamento DA: IL FATTO ALIMENTARE 27 maggio 2013 Gli oli extra vergini toscano, umbro e ligure rappresentano meno del 3% della produzione. La differenza tra provenienza e imbottigliamento Il 90% dell extra vergine

Dettagli

ORIGINE E QUALITA CERTIFICATA: MOTIVAZIONI DI UNA SCELTA CONSAPEVOLE, VETTORI PER CONSOLIDARE I CONSUMI E IL SETTORE. Marzo 2013 CIG: Z2C08463F5

ORIGINE E QUALITA CERTIFICATA: MOTIVAZIONI DI UNA SCELTA CONSAPEVOLE, VETTORI PER CONSOLIDARE I CONSUMI E IL SETTORE. Marzo 2013 CIG: Z2C08463F5 ORIGINE E QUALITA CERTIFICATA: MOTIVAZIONI DI UNA SCELTA CONSAPEVOLE, VETTORI PER CONSOLIDARE I CONSUMI E IL SETTORE Marzo 2013 CIG: Z2C08463F5 CHI ABBIAMO INTERVISTATO 1500 ITALIANI MAGGIORENNI 999 SOGGETTI

Dettagli

Legislazione comunitaria in materia di etichettatura degli oli di oliva

Legislazione comunitaria in materia di etichettatura degli oli di oliva Legislazione comunitaria in materia di etichettatura degli oli di oliva I provvedimenti legislativi più importanti in materia di etichettatura degli oli sono i seguenti: Il reg. (CE) 1513 / 2001 del 23

Dettagli

La filiera dell olio di oliva in Italia

La filiera dell olio di oliva in Italia La filiera dell olio di oliva in Italia Roberto D Auria Analista di Mercato ISMEA Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare Jesi, 26 marzo 2004 I principali mercati al consumo Il mercato più

Dettagli

Strategie di valorizzazione dell olio peligno

Strategie di valorizzazione dell olio peligno Raiano, giovedì 7 dicembre 2006 Convegno: L olivicoltura della Valle Peligna Strategie di valorizzazione dell olio peligno Emilio Chiodo Facoltà di Agraria Università degli Studi di Teramo Via Carlo R.

Dettagli

Tracciabilità dell olio di oliva è tutela della produzione di qualità

Tracciabilità dell olio di oliva è tutela della produzione di qualità Il commercio internazionale dell olio di oliva Cooperazione inteteritoriale nel settore olivicolo Tracciabilità dell olio di oliva è tutela della produzione di qualità ITALIA CROCEVIA DELL OLIO DI OLIVA

Dettagli

MONITORAGGIO DEL MERCATO E DELL OFFERTA DISPONIBILE NEL SETTORE DELL OLIO DI OLIVA REG. (UE) 1220/2011

MONITORAGGIO DEL MERCATO E DELL OFFERTA DISPONIBILE NEL SETTORE DELL OLIO DI OLIVA REG. (UE) 1220/2011 2013-14 MONITORAGGIO DEL MERCATO E DELL OFFERTA DISPONIBILE NEL SETTORE DELL OLIO DI OLIVA REG. (UE) 1220/2011 Giugno 2014 Il campione di aziende La fase agricola pag.2 La commercializzazione pag.5 Per

Dettagli

Ruolo delle Organizzazioni dei Produttori nel mercato ortofrutticolo

Ruolo delle Organizzazioni dei Produttori nel mercato ortofrutticolo Ruolo delle Organizzazioni dei Produttori nel mercato ortofrutticolo Giulio Malorgio Dipartimento di Economia e Ingegneria Agrarie UNIBO Ravenna, 19 febbraio 2010 Riforma dell OCM del settore ortofrutticolo

Dettagli

QUALITA EUROPEA OLIO D OLIVA. Programma di promozione dell olio extravergine d oliva nel mercato interno BELGIO, OLANDA, DANIMARCA E ITALIA 2011-2014

QUALITA EUROPEA OLIO D OLIVA. Programma di promozione dell olio extravergine d oliva nel mercato interno BELGIO, OLANDA, DANIMARCA E ITALIA 2011-2014 OLIO D OLIVA QUALITA EUROPEA Programma di promozione dell olio extravergine d oliva nel mercato interno BELGIO, OLANDA, DANIMARCA E ITALIA 2011-2014 Olio D Oliva Qualità Europea OLIO D OLIVA La campagna

Dettagli

L OLIVICOLTURA LIGURE IN CIFRE:

L OLIVICOLTURA LIGURE IN CIFRE: L OLIVICOLTURA LIGURE IN CIFRE: l olivicoltura ligure ha una grande tradizione, anche a livello industriale, soprattutto nella zona di Imperia. La lunga fase di declino iniziata dopo la seconda guerra

Dettagli

SVEZIA: BREVE NOTA SUL MERCATO DELL OLIO DI OLIVA. (marzo 2009)

SVEZIA: BREVE NOTA SUL MERCATO DELL OLIO DI OLIVA. (marzo 2009) SVEZIA: BREVE NOTA SUL MERCATO DELL OLIO DI OLIVA (marzo 2009) L OLIO DI OLIVA in SVEZIA Il consumo di olio d oliva in Svezia è certamente piu basso di quello dei Paesi europei tradizionali consumatori

Dettagli

Il nuovo registro telematico. Portale SIAN Il nuovo registro telematico

Il nuovo registro telematico. Portale SIAN Il nuovo registro telematico Portale SIAN Il nuovo registro telematico 1 Gli operatori iscritti al SIAN 2 Operatori aderenti alla filiera oleicola e per i quali Agea ha attribuito il codice PIN per la tenuta del registro di carico

Dettagli

2.2 Fasi della filiera olivicola

2.2 Fasi della filiera olivicola 2.2 Fasi della filiera olivicola La filiera olivicola può essere scomposta in quattro processi principali: COLTIVAZIONE GESTIONE AGRONOMICA DELL OLIVETO RACCOLTA TRASPORTO AL FRANTOIO CONSERVAZIONE OLIVE

Dettagli

Oli Vegetali. Mercato all origine. Settimana n. 48 dal 23 al 27 novembre Olio extra vergine convenzionale

Oli Vegetali. Mercato all origine. Settimana n. 48 dal 23 al 27 novembre Olio extra vergine convenzionale Progetto Regg (UE) 611-615/2014 Oli Vegetali Settimana n. 48 dal 23 al 27 novembre 2015 Mercato all origine Olio extra vergine convenzionale Settimana caratterizzata in molte regioni dal rallentamento

Dettagli

Le sfide dell olivicoltura toscana

Le sfide dell olivicoltura toscana Le sfide dell olivicoltura toscana Giovanni Belletti Dipartimento di Scienze Economiche UNIFI I R P E T Istituto Regionale Programmazione Economica Toscana Perché l olivo in Toscana Diffusione capillare

Dettagli

MONITORAGGIO DEL MERCATO E DELL OFFERTA DISPONIBILE NEL SETTORE DELL OLIO DI OLIVA REG. (UE) 1220/2011

MONITORAGGIO DEL MERCATO E DELL OFFERTA DISPONIBILE NEL SETTORE DELL OLIO DI OLIVA REG. (UE) 1220/2011 MONITORAGGIO DEL MERCATO E DELL OFFERTA DISPONIBILE NEL SETTORE DELL OLIO DI OLIVA REG. (UE) 1220/2011 N 4-2013/14 Aprile 2014 Il campione di aziende La fase agricola pag.2 La commercializzazione pag.5

Dettagli

L APPLICAZIONE DEL REG. CE 2080/05

L APPLICAZIONE DEL REG. CE 2080/05 L APPLICAZIONE DEL REG. CE 2080/05 I cambiamenti in atto nel settore, legati alla nuova politica comunitaria, l importanza del fattore qualità e relativa certificazione, le normative di recente applicazione

Dettagli

Il biologico in Calabria

Il biologico in Calabria Quaderno della Il biologico in Calabria 7 Chi promuove il progetto Filiera Corta Bio nella regione ABC Agricoltura Biologica Calabria opera su tutto il territorio regionale. ABC Agricoltura Biologica Calabria

Dettagli

Produzione e commercializzazione olio d oliva. Attività dal 1 luglio 2011 al 30 giugno Campagna oleicola

Produzione e commercializzazione olio d oliva. Attività dal 1 luglio 2011 al 30 giugno Campagna oleicola Attività dal 1 luglio 2011 al 30 giugno 2012 Campagna oleicola 2011-2012 1 Operatori attivi 8.374 2 Classificazione operatori attivi 3.400 3.299 1.675 3 Gli stabilimenti per tipologia Regione Numero stabilimenti

Dettagli

La valutazione degli effetti della protezione delle indicazioni geografiche

La valutazione degli effetti della protezione delle indicazioni geografiche Convegno ISTAT «Agricoltura di qualità: i numeri di un settore in evoluzione» Filippo Arfini, Giovanni Belletti, Andrea Marescotti La valutazione degli effetti della protezione delle indicazioni geografiche

Dettagli

SETTORE PRODOTTI BIOLOGICI

SETTORE PRODOTTI BIOLOGICI SETTORE PRODOTTI BIOLOGICI Scheda di settore www.ismea.it www.ismeaservizi.it Aggiornamento: settembre 2014 1 LE CARATTERISTICHE DELLA FILIERA www.ismea.it www.ismeaservizi.it I NUMERI DELLA FILIERA struttura

Dettagli

Centro Studi Confagricoltura

Centro Studi Confagricoltura Centro Studi Confagricoltura Prodotti food DOP e IGP: solo 4 nuovi riconoscimenti nel 2018; nel 2017, i primi 10 valgono l 80% della produzione e il 92% dell export. Prodotti DOP e IGP food dei principali

Dettagli

Incontro con le Associazioni e le Organizzazioni Professionali e di Categoria Palermo, 18 luglio 2012

Incontro con le Associazioni e le Organizzazioni Professionali e di Categoria Palermo, 18 luglio 2012 Incontro con le Associazioni e le Organizzazioni Professionali e di Categoria Palermo, 18 luglio 2012 1 La nuova piattaforma informatica per l'operatore 1 2 3 4 5 Classificare gli stabilimenti La dichiarazione

Dettagli

Mercato all origine. Settimana 48^, dal 23 al 27 novembre Olio extravergine convenzionale

Mercato all origine. Settimana 48^, dal 23 al 27 novembre Olio extravergine convenzionale 48^, dal 23 al 27 novembre 2015 Mercato all origine Olio extravergine convenzionale caratterizzata in molte regioni dal rallentamento delle operazioni di raccolta e trasformazione a causa delle perturbazioni

Dettagli

CONTRATTI DI RETE NEL SETTORE AGROINDUSTRIALE

CONTRATTI DI RETE NEL SETTORE AGROINDUSTRIALE CONTRATTI DI RETE NEL SETTORE AGROINDUSTRIALE (dati aggiornati al 3 novembre 2012) I contratti di rete che interessano il settore agro-alimentare, delle macchine agricole e del packaging alimentare sono

Dettagli

Olio extravergine di oliva Riviera Ligure DOP

Olio extravergine di oliva Riviera Ligure DOP Olio extravergine di oliva Riviera Ligure DOP Protezione: Reg.ne EU Reg.to CE n. 123 del 23.01.97 - GUCE L. 22 del 24.01.97 Immagine 1 zona di produzione dell Olio Dop Riviera Ligure L olivicoltura della

Dettagli

Mercato all origine. Settimana 47^, dal 16 al 20 novembre Olio extravergine convenzionale

Mercato all origine. Settimana 47^, dal 16 al 20 novembre Olio extravergine convenzionale 47^, dal 16 al 20 novembre 2015 Mercato all origine Olio extravergine convenzionale Quotazioni per lo più stabili dell olio extravergine convenzionale su gran parte delle piazze monitorate. In altre, invece,

Dettagli

Etichettatura dell Olio Extra Vergine di Oliva

Etichettatura dell Olio Extra Vergine di Oliva Etichettatura dell Olio Extra Vergine di Oliva PRESCRIZIONI GENERALI INDICAZIONI OBBLIGATORIE OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA (1) mediante procedimenti meccanici (2) ITALIANO oppure TOSCANO IGP oppure SEGGIANO

Dettagli

Da Regione del Garda olivicoltura di frontiera Giovedì 07 Maggio :00

Da Regione del Garda olivicoltura di frontiera Giovedì 07 Maggio :00 Verona - La pianta dell'olivo rappresenta un tratto distintivo e caratterizzante del paesaggio del lago di Garda e di tutto il Nord-Est dalla zona dei laghi lombardi, del Benaco fino al Friuli Venezia

Dettagli

MONITORAGGIO DEL MERCATO E DELL OFFERTA DISPONIBILE NEL SETTORE DELL OLIO DI OLIVA REG. (UE) 1220/2011

MONITORAGGIO DEL MERCATO E DELL OFFERTA DISPONIBILE NEL SETTORE DELL OLIO DI OLIVA REG. (UE) 1220/2011 MONITORAGGIO DEL MERCATO E DELL OFFERTA DISPONIBILE NEL SETTORE DELL OLIO DI OLIVA REG. (UE) 1220/2011 N 3-2013/14 Gennaio 2014 Il campione di aziende La fase agricola pag.2 La commercializzazione pag.5

Dettagli

Prodotti food DOP e IGP: Italia al primo posto per registrazioni. Solo una decina quelli che contano economicamente.

Prodotti food DOP e IGP: Italia al primo posto per registrazioni. Solo una decina quelli che contano economicamente. Prodotti food DOP e IGP: Italia al primo posto per registrazioni. Solo una decina quelli che contano economicamente. 1. Lo scenario internazionale L Italia è il primo paese dell Unione Europea per numero

Dettagli

interventi per il sostegno di sistemi di certificazione qualità e tracciabilità delle produzioni agricole ed agroalimentari

interventi per il sostegno di sistemi di certificazione qualità e tracciabilità delle produzioni agricole ed agroalimentari Legge regionale n. 23 del 10/12/2003 interventi per il sostegno di sistemi di certificazione qualità e tracciabilità delle produzioni agricole ed agroalimentari Art. 8 prevede: la registrazione di un marchio

Dettagli

Tavolo 2 Agrobiodiversità, prodotti di qualità e promozione, tradizione e sostenibilità alimentare

Tavolo 2 Agrobiodiversità, prodotti di qualità e promozione, tradizione e sostenibilità alimentare Tavolo 2 Agrobiodiversità, prodotti di qualità e promozione, tradizione e sostenibilità alimentare Passi per giungere alla Conferenza Regionale dell Agricoltura e dello Sviluppo Rurale 2017 Analisi di

Dettagli

new markets, new opportunities

new markets, new opportunities new markets, new opportunities LC INTERNATIONAL LC INTERNATIONAL è società di consulenza e servizi professionali, capace di offrire il necessario supporto ad operatori pubblici, privati, nazionali ed internazionali

Dettagli

Il ruolo dell Agroalimentare per la crescita del territorio

Il ruolo dell Agroalimentare per la crescita del territorio Il ruolo dell Agroalimentare per la crescita del territorio Il contributo del Mezzogiorno al Made in Italy Massimo DEANDREIS Direttore Generale SRM Gruppo Intesa Sanpaolo Napoli, 23 febbraio 2018 Agenda

Dettagli

STRATEGIE PER LA VALORIZZAZIONE DELL OLIO DEI COLLI EMILIANI

STRATEGIE PER LA VALORIZZAZIONE DELL OLIO DEI COLLI EMILIANI Istituto Agrario F. Bocchialini Parma 25 febbraio 2015 Convegno L olio emiliano: stato dell arte e prospettive di mercato per un prodotto di qualità STRATEGIE PER LA VALORIZZAZIONE DELL OLIO DEI COLLI

Dettagli

Il biologico nelle Marche

Il biologico nelle Marche Quaderno della Il biologico nelle Marche 7 Chi promuove il progetto Filiera Corta Bio nella regione L AMAB, Associazione Marchigiana per l Agricoltura Biologica è nata nel 1987 per volontà delle aziende

Dettagli

La produzione agroalimentare nella tradizione e nell innovazione: uno strumento per la prevenzione e la promozione della salute

La produzione agroalimentare nella tradizione e nell innovazione: uno strumento per la prevenzione e la promozione della salute La produzione agroalimentare nella tradizione e nell innovazione: uno strumento per la prevenzione e la promozione della salute Dott.ssa Antonella Covatta Confederazione Italiana Agricoltori Congresso

Dettagli

Da anni sulle tavole del mondo

Da anni sulle tavole del mondo GLI OLI DI OLIVA EXTRAVERGINE Da 6.000 anni sulle tavole del mondo Gli Oli DOP Olio Extravergine di oliva Dauno Gargano DOP Olio Extravergine di oliva Volture DOP Olio Extravergine di oliva Molise DOP

Dettagli

PRODOTTI DOP, IGP, STG: IL LORO SVILUPPO E LA LORO AFFERMAZIONE NELLA STORIA DI TRE REGOLAMENTI COMUNITARI

PRODOTTI DOP, IGP, STG: IL LORO SVILUPPO E LA LORO AFFERMAZIONE NELLA STORIA DI TRE REGOLAMENTI COMUNITARI PRODOTTI DOP, IGP, STG: IL LORO SVILUPPO E LA LORO AFFERMAZIONE NELLA STORIA DI TRE REGOLAMENTI COMUNITARI Responsabile Area Agricoltura e Industria Alimentare Nomisma spa I temi di approfondimento Il

Dettagli

Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali

Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali ALLEGATO 1 - Attività ammissibili Le attività ammissibili, di seguito specificate, devono rispettare anche i criteri di demarcazione previsti nei singoli Programmi Regionali di Sviluppo Rurale. 1. MONITORAGGIO

Dettagli

Le Orticole ed i prodotti da foglia Andamento delle produzioni e dei consumi

Le Orticole ed i prodotti da foglia Andamento delle produzioni e dei consumi Guidizzolo, 31 gennaio 2014 Le Orticole ed i prodotti da foglia Andamento delle produzioni e dei consumi Luciano Trentini CSO / Centro Servizi Ortofrutticoli La produzione di Ortofrutta nel Mondo (Distribuzione

Dettagli

LINEA GUIDA PER LA RINTRACCIABILITÀ COGENTE E VOLONTARIA NEL SETTORE OLEARIO

LINEA GUIDA PER LA RINTRACCIABILITÀ COGENTE E VOLONTARIA NEL SETTORE OLEARIO LINEA GUIDA PER LA RINTRACCIABILITÀ COGENTE E VOLONTARIA NEL SETTORE OLEARIO Dicembre 2015 FINALITÀ E STRUTTURA DELLA LINEA GUIDA La linea guida ha lo scopo di illustrare i diversi approcci che le imprese

Dettagli

RINTRACCIABILITA e LINEE GUIDA per i DISCIPLINARI di PRODUZIONE INTEGRATA. Con il contributo del MIPAAF

RINTRACCIABILITA e LINEE GUIDA per i DISCIPLINARI di PRODUZIONE INTEGRATA. Con il contributo del MIPAAF RINTRACCIABILITA e LINEE GUIDA per i DISCIPLINARI di PRODUZIONE INTEGRATA QUALITA e CERTIFICAZIONE l attuale scenario nell ortofrutta Certificazione, in generale: sistema codificato di procedure e/o processi,

Dettagli

Riflessioni e conclusioni sui dati del Rapporto. Corrado Giacomini Università di Parma

Riflessioni e conclusioni sui dati del Rapporto. Corrado Giacomini Università di Parma Riflessioni e conclusioni sui dati del Rapporto Corrado Giacomini Università di Parma Una ricetta per una cooperazione più forte Il Rapporto 2008/2009 conferma che la cooperazione agroalimentare ha fatto

Dettagli

SEMINARIO TEMATICO 4 Qualità dei prodotti e sostenibilità economica, sociale, ambientale. Legnaro (Padova) Venerdì 19 Novembre 2010

SEMINARIO TEMATICO 4 Qualità dei prodotti e sostenibilità economica, sociale, ambientale. Legnaro (Padova) Venerdì 19 Novembre 2010 SEMINARIO TEMATICO 4 Qualità dei prodotti e sostenibilità economica, sociale, ambientale Legnaro (Padova) Venerdì 19 Novembre 2010 La valorizzazione dei prodotti agroalimentari del territorio tra marchi

Dettagli

provincia di mantova

provincia di mantova provincia di mantova Fare clic Ruolo per modificare dei Distretti gli Agricoli stili del testo dello nell ambito schema dei prossimi P.S.R. Terzo livello Daniele Lanfredini Responsabile Servizio Competitività

Dettagli

Documento non definitivo

Documento non definitivo STUDIO DI SETTORE VD11U ATTIVITÀ 10.41.10 PRODUZIONE DI OLIO DI OLIVA DA OLIVE PREVALENTEMENTE NON DI PRODUZIONE PROPRIA ATTIVITÀ 10.41.20 PRODUZIONE DI OLIO RAFFINATO O GREZZO DA SEMI OLEOSI O FRUTTI

Dettagli

PRODOTTI ALIMENTARI INDIVIDUAZIONE DI SOLUZIONI ECOINNOVATIVE

PRODOTTI ALIMENTARI INDIVIDUAZIONE DI SOLUZIONI ECOINNOVATIVE PRODOTTI ALIMENTARI INDIVIDUAZIONE DI SOLUZIONI ECOINNOVATIVE Torino, 18 febbraio 2016 Silvia Prelz Oltramonti Città di Torino 1 SITUAZIONE ATTUALE CAPITOLATO D APPALTO 2013/2016 Sezione 1 e 2 Tabelle

Dettagli

IL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI

IL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI DECRETO 9 Ottobre 2007: Norme in materia di indicazioni obbligatorie nell'etichetta dell'olio vergine ed extravergine di oliva. (Gazzetta Ufficiale n. 243 del 18 ottobre 2007) IL MINISTRO DELLE POLITICHE

Dettagli

Ercole Olivario. Il Premio è promosso da:

Ercole Olivario. Il Premio è promosso da: Cartella Stampa XXV Edizione Perugia 1 Aprile 2017 Ercole Olivario Nato nel 1993, l Ercole Olivario è il premio più prestigioso nel settore dell olio extravergine di qualità italiano. Fin dalla sua nascita,

Dettagli

L agricoltura biologica piemontese

L agricoltura biologica piemontese L agricoltura biologica piemontese Un analisi delle strutture e delle forme di commercializzazione Alessandro Corsi Università di Torino 1 Obiettivi della ricerca Reperire informazioni su: Le caratteristiche

Dettagli

L agricoltura biologica piemontese

L agricoltura biologica piemontese L agricoltura biologica piemontese Un analisi delle strutture e delle forme di commercializzazione Alessandro Corsi Università di Torino 1 Obiettivi della ricerca Reperire informazioni su: Le caratteristiche

Dettagli

Elaborazione dati II Annualità

Elaborazione dati II Annualità MONITORAGGIO E GESTIONE AMMINISTRATIVA DEL MERCATO NEL SETTORE DELL OLIO DIO OLIVA E DELLE OLIVE DA TAVOLA. Azione 1.a Raccolta ed elaborazione di informazioni relative al settore ed al mercato dell olio

Dettagli

LA FAMIGLIA ALLASIA E RUBIANO

LA FAMIGLIA ALLASIA E RUBIANO LA FAMIGLIA ALLASIA E RUBIANO 1 2 Vi raccontiamo una storia Nel mezzo al territorio del vecchio MARCHESATO DI SALUZZO nasce l azienda CARNI DOCK. Si trova a due passi dal CASTELLO DI LAGNASCO, trecentesco

Dettagli

La robotica in Italia nel 2006

La robotica in Italia nel 2006 Mercato APPROFONDIMENTI a cura di Ucimu-Sistemi per Produrre La robotica in Italia nel 2006 L L indagine riguarda i robot (in italiano automi) i cui dati sono stati organizzati per tipo di robot, per tipo

Dettagli

Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato MINARDO

Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato MINARDO Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati XVIII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI DOCUMENTI CAMERA DEI DEPUTATI N. 1210 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato MINARDO Norme per lo sviluppo della

Dettagli

PROGRAMMA [inizio 15:30]: Saluti di benvenuto e introduzione [F. Odorici P.P. Panaro]

PROGRAMMA [inizio 15:30]: Saluti di benvenuto e introduzione [F. Odorici P.P. Panaro] PROGRAMMA [inizio 15:30]: Saluti di benvenuto e introduzione [F. Odorici P.P. Panaro] Il Presidio Partecipativo del Contratto di Fiume del Medio Panaro [B. Bertolla, P.P. Panaro] Il Presidio Partecipativo

Dettagli

FOCUS GROUP: PERCORSI DI QUALITA NELLE PRODUZIONI AGRICOLE

FOCUS GROUP: PERCORSI DI QUALITA NELLE PRODUZIONI AGRICOLE FOCUS GROUP: PERCORSI DI QUALITA NELLE PRODUZIONI AGRICOLE Progettiamo insieme il piano di azione locale leader verso il 2020: partecipa anche tu! Dottore Agronomo Gloria Minarelli 2 luglio 2015 - Conselice

Dettagli

CENTRO SERVIZI ORTOFRUTTICOLI AL SERVIZIO DELL ORTOFRUTTA ITALIANA

CENTRO SERVIZI ORTOFRUTTICOLI AL SERVIZIO DELL ORTOFRUTTA ITALIANA CENTRO SERVIZI ORTOFRUTTICOLI AL SERVIZIO DELL ORTOFRUTTA ITALIANA CSO Al servizio dell ortofrutta italiana CSO è una società di servizi che supporta i propri associati nell obiettivo comune di migliorarne

Dettagli

Analisi delle principali filiere produttive dell agricoltura biologica pugliese

Analisi delle principali filiere produttive dell agricoltura biologica pugliese Analisi delle principali filiere produttive dell agricoltura biologica pugliese Roberta Callieris IAM Bari Convegno Percorsi di valorizzazione dei prodotti tradizionali tipici pugliesi Bio & Tipico Puglia

Dettagli

Rapporto su impatto socio-economico della Mozzarella di Bufala Campana DOP Studio SVIMEZ NOTA PER LA STAMPA

Rapporto su impatto socio-economico della Mozzarella di Bufala Campana DOP Studio SVIMEZ NOTA PER LA STAMPA Milano, 20 giugno 2019 Rapporto su impatto socio-economico della Mozzarella di Bufala Campana DOP Studio SVIMEZ NOTA PER LA STAMPA La mozzarella di Bufala DOP corre alla stessa velocità di un auto To Premier.

Dettagli

Marchio territoriale Trentino e Marchio Qualità Trentino. Morbegno, 22 maggio 2014

Marchio territoriale Trentino e Marchio Qualità Trentino. Morbegno, 22 maggio 2014 Marchio territoriale Trentino e Marchio Qualità Trentino Morbegno, 22 maggio 2014 MARCHIO TERRITORIALE 2 3 Marchio territoriale - introduzione Il Marchio territoriale rappresenta l intero sistema "Trentino

Dettagli

MONITORAGGIO CAMPAGNA OLIVICOLA2012/13

MONITORAGGIO CAMPAGNA OLIVICOLA2012/13 Asso.Frant.o.i. C.so Vittorio Emanuele II, 101, Roma Tel.066852572 Fax066852248 www.assofrantoi.com MONITORAGGIO CAMPAGNA OLIVICOLA2012/13 Relazione relativa alla I annualità dell attività di monitoraggio

Dettagli

La Filiera Corta Analisi e nuove opportunità per i consumatori Regione Marche, Ancona, 3 Febbraio Adele Finco

La Filiera Corta Analisi e nuove opportunità per i consumatori Regione Marche, Ancona, 3 Febbraio Adele Finco La Filiera Corta Analisi e nuove opportunità per i consumatori Regione Marche, Ancona, 3 Febbraio 2011 Adele Finco Gruppo di ricerca: Alessandro Tramontano, Tommaso Sargentoni, Monica Padella, Deborah

Dettagli

SCHEMA PER LA PRESENTAZIONE DELL OFFERTA AI FINI DELLA VALUTAZIONE DEI CRITERI QUALITATIVI TECNICO-PROGETTUALI ELEMENTO B) DEL BANDO DI GARA

SCHEMA PER LA PRESENTAZIONE DELL OFFERTA AI FINI DELLA VALUTAZIONE DEI CRITERI QUALITATIVI TECNICO-PROGETTUALI ELEMENTO B) DEL BANDO DI GARA SCHEMA PER LA PRESENTAZIONE DELL OFFERTA AI FINI DELLA VALUTAZIONE DEI CRITERI QUALITATIVI TECNICO-PROGETTUALI ELEMENTO B) DEL BANDO DI GARA Spett.le Comune di Codroipo Piazza Garibaldi n. 81 33033 CODROIPO

Dettagli

Asimmetrie informative e rischi per la dieta mediterranea

Asimmetrie informative e rischi per la dieta mediterranea Asimmetrie informative e rischi per la dieta mediterranea Prof. Giuseppe Marotta Università degli Studi del Sannio 1 Dieta Mediterranea (patrimonio Unesco dal 2010) Molto più di un semplice paniere di

Dettagli

DOP, IGP: presente e futuro in un mercato europeo. Torino 15 giugno 2009

DOP, IGP: presente e futuro in un mercato europeo. Torino 15 giugno 2009 DOP, IGP: presente e futuro in un mercato europeo. Torino 15 giugno 2009.. Denominazione di Origine Protetta Nome di una regione o di un'area definita che identifica un prodotto agricolo o alimentare le

Dettagli

Convegno CENTRO CONGRESSI CCIAA TORINO FILIERA CARNE BOVINA. Silvana Russo

Convegno CENTRO CONGRESSI CCIAA TORINO FILIERA CARNE BOVINA. Silvana Russo Convegno CENTRO CONGRESSI CCIAA TORINO FILIERA CARNE BOVINA Silvana Russo CRAI: LA PRESENZA GEOGRAFICA CRAI sviluppa un fatturato alle casse di 3.200 mio/euro con una superficie di vendita pari a ca. 691.240

Dettagli

Il settore agro-alimentare in Italia e in Toscana. Direzione Studi e Ricerche

Il settore agro-alimentare in Italia e in Toscana. Direzione Studi e Ricerche Il settore agro-alimentare in e in Direzione Studi e Ricerche Firenze, 31 Maggio 2016 Agenda 1 Importanza e specificità dell agroalimentare italiano 2 L olivicoltura e la viticoltura in e in 3 Le sfide

Dettagli

4. Paste fresche ripiene. Overview e diffusione dell Italian sounding

4. Paste fresche ripiene. Overview e diffusione dell Italian sounding Figura 31: fonte rilevazioni MRA nei trend setter retailers, 2014. Il dato si basa sul conteggio dei In questo contesto, il prezzo medio dell olio di origine italiana di alta qualità (quindi prodotto con

Dettagli

ETICHETTATURA DELL OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA DOP DEL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI VITERBO

ETICHETTATURA DELL OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA DOP DEL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI VITERBO ETICHETTATURA DELL OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA DOP DEL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI VITERBO PRINCIPALI RIFERIMENTI NORMATIVI IN MATERIA DI ETICHETTATURA DEGLI OLII DI OLIVA Regolamento UE 1308/2013, relativo

Dettagli

Olio Toscano igp: quando l olio ti fa bello. Milano, Triennale. 16 marzo 2013

Olio Toscano igp: quando l olio ti fa bello. Milano, Triennale. 16 marzo 2013 Olio Toscano igp: quando l olio ti fa bello Milano, Triennale. 16 marzo 2013 1 La fortuna di essere Toscani di vivere in Toscana 2 Il Segreto della nostra bellezza? Se non l unico, uno fra i primi e più

Dettagli

Il biologico in Molise

Il biologico in Molise Quaderno della Il biologico in Molise 7 Chi promuove il progetto Filiera Corta Bio nella regione Terra Sana Molise associa gli Agricoltori e gli Operatori che producono, preparano, trasformano e commerciano

Dettagli

OLIVICOLTURA PICCOLI MACCHINARI

OLIVICOLTURA PICCOLI MACCHINARI OLIVICOLTURA PICCOLI MACCHINARI AZIONE n 01 RIFERIMENTO AL P.S.S.E.: 3.3.a OBIETTIVI: L azione consiste nel sostegno economico per l acquisto di piccoli macchinari ed attrezzature necessarie alla conduzione

Dettagli

Frodi riguardanti L OLIO EXTRAVERGINE MADE IN ITALY

Frodi riguardanti L OLIO EXTRAVERGINE MADE IN ITALY Frodi riguardanti L OLIO EXTRAVERGINE MADE IN ITALY DuRANTE L INcONTRO con il Nucleo Agroalimentare e forestale ( naf) DEL corpo FOREsTALE, TENuTOsI presso L AuLA Magna del nostro istituto, ABBIAMO SCOPERTO

Dettagli

PSR CALABRIA

PSR CALABRIA I Giovani con la Filiera Agricola Italiana, il Territorio ed il cibo, Protagonisti dei Fondi Comunitari 2014-2020 PSR CALABRIA 2014-2020 Dalle scelte strategiche alle opportunità da cogliere Mario Toteda

Dettagli

CONSORZIO DI TUTELA DELL OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA VENETO D.O.P.

CONSORZIO DI TUTELA DELL OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA VENETO D.O.P. CONSORZIO DI TUTELA DELL OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA VENETO D.O.P. OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA Reg. CE 510/06 VENETO VALPOLICELLA VENETO EUGANEI E BERICI VENETO DEL GRAPPA OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA VENETO

Dettagli

I PRINCIPALI RISULTATI DEL 6 CENSIMENTO GENERALE DELL AGRICOLTURA IN PROVINCIA DI CREMONA ANNO 2010

I PRINCIPALI RISULTATI DEL 6 CENSIMENTO GENERALE DELL AGRICOLTURA IN PROVINCIA DI CREMONA ANNO 2010 Ufficio Statistica I PRINCIPALI RISULTATI DEL 6 CENSIMENTO GENERALE DELL AGRICOLTURA IN PROVINCIA DI CREMONA ANNO 2010 (Fonte: ISTAT) NUMERO AZIENDE SAU SAT Numero Aziende: 4.376 SAU: 135.531,08 ha SAT:

Dettagli

OLIO TOSCANO. un prodotto, la sua filiera Giampiero Cresti

OLIO TOSCANO. un prodotto, la sua filiera Giampiero Cresti OLIO TOSCANO un prodotto, la sua filiera Giampiero Cresti 1. La sfida iniziale Il contesto Area produttiva che presenta difficoltà ambientali(orografia, zona climatica) Conseguente elevato costo di produzione

Dettagli

Op Etruria Royal Fruit sprona la filiera toscana: aggregazione essenziale - Italiafruit News

Op Etruria Royal Fruit sprona la filiera toscana: aggregazione essenziale - Italiafruit News 1 di 5 05/06/2015 08.44 Giovedì 4 Giugno 2015 Op Etruria Royal Fruit sprona la filiera toscana: aggregazione essenziale Il comparto ortofrutticolo di una delle regioni più belle d'italia vuole crescere.

Dettagli

ALYANTE Olio. Soluzioni digitali per la filiera olivicola.

ALYANTE Olio. Soluzioni digitali per la filiera olivicola. ALYANTE Olio Soluzioni digitali per la filiera olivicola www.teamsystem.com I numeri TeamSystem Il gruppo TeamSystem è leader in Italia nei software gestionali/erp e nei servizi di formazione rivolti ad

Dettagli

per l approccio al mercato canadese

per l approccio al mercato canadese Percorsi di miglioramento per l approccio al mercato canadese Carlo Hausmann, Direttore Generale Azienda Romana Mercati I principali nodi da affrontare La definizione della gamma dei prodotti del Lazio

Dettagli

Zootecnia da latte: i canali di sbocco delle produzioni aziendali

Zootecnia da latte: i canali di sbocco delle produzioni aziendali Indagini monografiche - Agricoltura Panel Aziende Agricole Ismea Zootecnia da latte: i canali di sbocco delle produzioni aziendali Dicembre 2006 Introduzione Attraverso le aziende del Panel Aziende Agricole

Dettagli

Positiva controtendenza del vitivinicolo veneto.(*) produzione fatturato qualità superficie vitata DOC e IGP; prezzo medio esportazioni

Positiva controtendenza del vitivinicolo veneto.(*) produzione fatturato qualità superficie vitata DOC e IGP; prezzo medio esportazioni Positiva controtendenza del vitivinicolo veneto.(*) Eurostat ci informa che la nostra regione si distingue, in Italia come in Europa. Mentre Francia, Spagna e Italia vedono diminuire la produzione di vino

Dettagli

AGRICOLTURA BIOLOGICA

AGRICOLTURA BIOLOGICA Fare e pensare l agricoltura biologica. Un analisi etnografica in provincia di Asti Tesi di laurea in Antropologia economica Università degli studi di Torino Facoltà di Lettere e Filosofia AGRICOLTURA

Dettagli

TAVOLO 5 COMPETITIVITÀ, FILIERE E GIOVANI APPROCCIO AGLI STRUMENTI FINANZIARI

TAVOLO 5 COMPETITIVITÀ, FILIERE E GIOVANI APPROCCIO AGLI STRUMENTI FINANZIARI TAVOLO 5 COMPETITIVITÀ, FILIERE E GIOVANI APPROCCIO AGLI STRUMENTI FINANZIARI Il tema della competitività rappresenterà, per l agricoltura e le aree rurali, la principale sfida dei prossimi anni; da essa

Dettagli

La crescita del biologico nel mercato italiano ed internazionale

La crescita del biologico nel mercato italiano ed internazionale La crescita del biologico nel mercato italiano ed internazionale FRANCESCO GIARDINA Piacenza, 1 dicembre 2017 MiPAAF - Direzione generale per la promozione della qualità agroalimentare e dell'ippica Variazione

Dettagli

Progetto per la promozione. e distribuzione on line. dei prodotti italiani in Cina

Progetto per la promozione. e distribuzione on line. dei prodotti italiani in Cina Progetto per la promozione e distribuzione on line dei prodotti italiani in Cina Piattaforma del Food Made in Italy Hangzhou, Cina by Finitaly & Partners M I S S I O N Supportare le aziende nazionali nelle

Dettagli

NEWS SUL SETTORE. La raccolta dati. Servizi acquistati sul mercato 1. In questo numero. UNASCO SCARL

NEWS SUL SETTORE. La raccolta dati. Servizi acquistati sul mercato 1. In questo numero. UNASCO SCARL Autunno 2016 Numero 2, 2016-17 NEWS SUL SETTORE UNASCO SCARL info@unasco.it La raccolta dati In questo numero La finalità che si prefigge quest analisi è quella di mettere in evidenza alcuni aspetti che

Dettagli

Filiere agricole Sistemi alimentari Regie territoriali. Andrea Calori Està Economia e Sostenibilità

Filiere agricole Sistemi alimentari Regie territoriali. Andrea Calori Està Economia e Sostenibilità Filiere agricole Sistemi alimentari Regie territoriali Andrea Calori Està Economia e Sostenibilità Qualche chiarimento iniziale Politiche di sviluppo sostenibile articolate intorno a circuiti economici

Dettagli

Certificazioni, protocolli, regolamenti qualità: come orientarsi nel mercato

Certificazioni, protocolli, regolamenti qualità: come orientarsi nel mercato Orticoltura di qualità in un mercato in evoluzione Foggia, 30.IV.2009 Certificazioni, protocolli, regolamenti qualità: come orientarsi nel mercato Il quadro di contesto Reggidori Giampiero O.P. ApoConerpo

Dettagli

La filiera del vino in provincia di Pavia e le sue prospettive

La filiera del vino in provincia di Pavia e le sue prospettive La filiera del vino in provincia di Pavia e le sue prospettive Maria Sassi Dipartimento di Ricerche Aziendali Facoltà di Economia - Università di Pavia Struttura della presentazione Rilevanza del sistema

Dettagli

PRODOTTI BIOLOGICI (Reg. 834/07 889/08 e s.m.i.) PIANO TARIFFARIO in riferimento al Regolamento di Certificazione REG02

PRODOTTI BIOLOGICI (Reg. 834/07 889/08 e s.m.i.) PIANO TARIFFARIO in riferimento al Regolamento di Certificazione REG02 PRODOTTI BIOLOGICI (Reg. 834/07 889/08 e s.m.i.) PIANO TARIFFARIO in riferimento al Regolamento di Certificazione REG02 Gli importi del presente tariffario sono riferiti alle attività svolte dall organismo

Dettagli

Il biologico in Umbria

Il biologico in Umbria Il biologico in Umbria 7 Chi promuove il progetto Filiera Corta Bio nella regione Terra Sana Umbria è un Associazione regionale di produttori biologici che è stata costituita il 28 dicembre 2007 con atto

Dettagli

Il sistema agroalimentare. siciliano nell era dell Industria 4.0. Convegno FLAI CGIL Sicilia

Il sistema agroalimentare. siciliano nell era dell Industria 4.0. Convegno FLAI CGIL Sicilia Il sistema agroalimentare siciliano nell era dell Industria 4.0 Massimiliano D Alessio Responsabile Area Progetti, Studi e Ricerche Convegno FLAI CGIL Sicilia Il sistema agroalimentare siciliano nell era

Dettagli