La progettazione del percorso formativo ottimale di laureati per le attività di servizi commerciali e marketing

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "La progettazione del percorso formativo ottimale di laureati per le attività di servizi commerciali e marketing"

Transcript

1 La progettazione del percorso formativo ottimale di laureati per le attività di servizi commerciali e marketing Marisa Civardi, Paola Zappa, Emma Zavarrone 1 Università Milano-Bicocca Riassunto. In questa nota si presenta una metodologia per l identificazione e la quantificazione delle competenze richieste alle figure professionali che operano nei settori delle ricerche di mercato, della pubblicità e dell organizzazione di fiere ed eventi. Obiettivo del lavoro è determinare la composizione ideale di saperi in cui dovrebbe articolarsi l offerta formativa di un corso di laurea triennale che si proponga di fornire neolaureati impiegabili in tali settori. Per arrivare al percorso formativo ideale si utilizzeranno congiuntamente le informazioni reperibili nel database O*Net, il sistema messo a punto dall US Department of Labor Employment and Training Administration, e quelle sulle classi di laurea e sui settori scientificodisciplinari forniti dal MIUR. Il ricorso all analisi delle reti sociali permetterà di incorporare nel disegno la struttura di ciascuno dei tre settori. Parole chiave: Ricerche di mercato; Pubblicità; Organizzazione di eventi; Profili professionali; Formazione universitaria; Social Network Analysis. 1. Introduzione Il terziario avanzato rappresenta una considerevole quota delle imprese che operano in Lombardia, regione che, concentrando molte imprese o filiali di grandi gruppi internazionali, è caratterizzata da dinamiche altamente concorrenziali. Un elemento distintivo della competitività è rappresentato dal livello delle competenze sviluppate, acquisite e gestite all interno delle imprese. Le imprese, infatti, tendono a selezionare gli addetti in base al possesso di conoscenze spiccatamente specialistiche. 1 Il presente lavoro è stato finanziato nell ambito del progetto Modelli e metodi per abbinare profili formativi e bisogni di professionalità di comparti del terziario avanzato, cofinanziato dal MIUR. Coordinatore nazionale è L. Fabbris, coordinatore dell Unità di Milano-Bicocca è M. Civardi. La nota è stata redatta da: M.Civardi per i Parr. 1 e 2, da E. Zavarrone per il Par. 3.2.e da P. Zappa per i Parr. 3.1, 4 e 5. Il Par. 6 è opera congiunta delle tre autrici.

2 142 La progettazione del percorso formativo ottimale di laureati per le attività di servizi commerciali e marketing Questo lavoro, si propone di identificare quali conoscenze siano richieste ai neolaureati per trovare occupazione nei settori delle Ricerche di mercato, dell Organizzazione di fiere ed eventi e della Pubblicità con l obiettivo, diventato prioritario con le nuove disposizioni legislative in tema di istruzione universitaria, di massimizzare la coerenza tra la formazione universitaria offerta e le richieste di professionalità del mercato del lavoro. Si farà riferimento particolare alla progettazione di un corso di laurea triennale della Classe L-18: Scienze dell economia e della gestione aziendale 2 che si propone di formare figure professionali occupabili nell ambito dei tre succitati settori. L emanazione del DM 270/04 ha comportato, per il sistema universitario italiano e, al suo interno, per le singole facoltà, la necessità di riprogettare, sotto i profili culturale e strategico, la propria offerta formativa. I più importanti ed innovativi cardini del Decreto sono, infatti, la qualità della formazione e l ideazione di percorsi formativi volti a favorire sia l inserimento nel mondo del lavoro sia l accesso ai corsi di studio di livello superiore (lauree specialistiche/magistrali, corsi di perfezionamento, master). Nel DM 26 luglio 2007, recante le linee guida per l istituzione e l attivazione dei corsi di studio ai sensi del DM 270/04, tra gli obiettivi generali delle azioni di miglioramento del sistema universitario italiano nel contesto europeo, indica di assicurare allo studente un adeguata padronanza di metodi e contenuti scientifici generali, anche nel caso in cui sia orientato all acquisizione di specifiche conoscenze professionali 3. Richiede inoltre che gli atenei effettuino una effettiva e realistica definizione degli obiettivi formativi di ciascun corso di studio, anche attraverso l utilizzo di strumenti concordati in sede europea in termini di apprendimento atteso (i cosiddetti descrittori di Dublino del dicembre 2004) e la collaborazione con il mondo del lavoro e delle professioni nella progettazione dei percorsi formativi e, se necessario e opportuno, nella messa in opera di parti del percorso medesimo; Il riferimento al mondo del lavoro ha evidentemente l obiettivo di ridurre la forbice esistente tra gli sbocchi professionali indicati nelle declaratorie di un corso di studi e quelli effettivamente offerti al laureato. Questo risultato, tuttavia, potrà essere conseguito solo se le facoltà saranno in grado di individuare con buona precisione l insieme delle conoscenze da impartire e delle competenze che i laureati dovranno acquisire. Sempre il DM 26 luglio 2007 sottolinea che nel dichiarare gli obiettivi formativi del corso di studio, va indicato il significato del corso di studio sotto il profilo occupazionale, individuando gli sbocchi professionali anche con riferimento alle classificazioni nazionali ed internazionali e richiama la necessità di istituire un rapporto costante con il mondo del lavoro, perché sia compreso il valore della 2 3 La classe L-18, del D.M. 270/04, corrisponde alla classe L-17 del D.M. 509/99. Allegato 1 - Linee guida per la progettazione dei nuovi ordinamenti didattici dei corsi di laurea e di laurea magistrale: capitolo 1- Obiettivi generali, 1.3- Obiettivi di sistema.

3 Professionalità nei servizi per le imprese 143 riprogettazione in atto dell offerta formativa e vi sia collaborazione nell individuare le specificità dei curricula e delle professionalità attese in uscita dalla formazione di laurea e laurea magistrale, ovviando il più possibile alla persistente troppo scarsa visibilità della laurea di primo livello sul mercato del lavoro. Il lavoro è organizzato come segue: nel Par. 2, dopo aver presentato il contesto di riferimento, sono illustrate la fonte dei dati e le scelte progettuali che sottendono alla predisposizione dell offerta formativa di un corso di laurea triennale che voglia essere coerente con i fabbisogni professionali del mercato del lavoro nei settori dei servizi commerciali e del marketing. Si vuole così proporre un criterio di formulazione dell ordinamento ideale di un corso di studio o, detto altrimenti, una ricetta di produzione del laureato. Nel Par. 3.1 si descrive la metodologia di costruzione degli insiemi di professioni di ciascun settore; nel Par 3.2 si presenta no il processo di determinazione dei saperi richiesti a ciascuna professione, la loro successiva conversione in settori scientifico-disciplinari e i risultati dei test statistici applicati al fine di convalidare i criteri proposti. Nei Parr. 4 e 5 si esaminano le principali caratteristiche di ogni figura professionale, determinandone, grazie alla Social Network Analysis, il ruolo assunto all interno del settore d appartenenza. Tale ruolo costituirà la base per l individuazione di un peso d importanza per ciascuna professione, pervenendo così (Par. 6) alla proposta di ripartizione dei crediti formativi di un corso di laurea tra i settori scientifico-disciplinari che compongono l offerta formativa del corso. 2. Architettura del processo di progettazione dell ordinamento didattico di un corso di laurea Le linee-guida ministeriali impongono che nell ordinamento di un corso di studi siano indicati i settori di attività economica e i profili professionali che il corso si prefigge di formare. L individuazione dell insieme degli insegnamenti e delle attività didattiche in grado di assicurare il raggiungimento dell obiettivo dichiarato è un procedimento complesso e articolato. Il punto di partenza di tale processo è l identificazione, da una parte, dei profili professionali che operano nei singoli settori di attività e, dall altra, dell insieme di saperi richiesti ad ogni profilo. La fonte informativa dovrà quindi assicurare la possibilità di descrivere le singole occupazioni come un insieme di saperi e di competenze. Il Sistema Nazionale di Osservazione Permanente dei Fabbisogni Professionali (Isfol, 2008) rappresenterebbe la scelta ottimale, poiché i dati concernenti le 811 unità professionali in esso individuate si riferiscono al mercato del lavoro italiano e sono stati raccolti mediante un apposita indagine campionaria sulle professioni, condotta

4 144 La progettazione del percorso formativo ottimale di laureati per le attività di servizi commerciali e marketing da Isfol e Istat tra oltre 16 mila lavoratori. Tuttavia, il data set di professioni descritte del sistema Isfol, non solo non è completo al momento in cui scriviamo questo lavoro 4, ma non è strutturato per fornire una misura del grado d importanza di ciascuna figura professionale impiegata in un settore. Questa informazione è, invece, essenziale quando, come ci si propone di fare in questo lavoro, si vuole individuare l insieme di professioni analoghe sotto il profilo delle competenze utilizzate nel settore. Le informazioni di base sono state reperite nel sistema O*Net (Occupational Information Network, cfr. US Department of Labor, 1999) 5. Le informazioni necessarie per le analisi (una per ciascun settore d attività), estratte da O*Net in più fasi; attengono a: Knowledge i saperi, ciascuno affiancato da una specifica descrizione, richiesti al singolo profilo professionale (ad esempio, Servizi per il cliente, Vendite e marketing, Amministrazione e management, ecc.). Detailed Work Activities i compiti e le specifiche attività, dettagliatamente illustrati, svolti dal singolo profilo. Esse sono suddivise in quattro gruppi, in relazione agli aspetti dell attività lavorativa cui si riferiscono: o raccolta di informazioni le fonti utilizzate e le modalità adottate per reperire informazioni e dati necessari a svolgere uno specifico lavoro; o o interazione con gli altri le tipologie di interazioni connesse alla professione esercitata, in termini sia di attività di supervisione, coordinamento o collaborazione con colleghi e di creazione, mantenimento o sviluppo di relazioni con personale esterno, sia di attività di supporto emotivo, sanitario o personale; processi di elaborazione mentale le attività professionali che implicano il contributo personale del lavoratore e l impiego delle sue competenze, sotto forma di analisi di dati o informazioni, sviluppo di 4 Al momento dello svolgimento della ricerca (marzo 2008), sul sito appositamente creato dall Isfol, era disponibile solo un numero ridotto di Schede descrittive delle 811 Unità professionali codificate. 5 O*Net è una piattaforma, accessibile online, volta a favorire l incontro tra la domanda e l offerta di lavoro e ad informare sulle caratteristiche occupazionali del mercato del lavoro nord-americano. Il database di O*Net è disponibile open source e aggiornato con continuità, contenente informazioni sulle caratteristiche degli occupati (worker) e delle occupazioni o profili professionali (work o job). La versione utilizzata in questo studio, aggiornata a maggio 2007, descrive 812 profili professionali. Per maggiori dettagli sulle caratteristiche di O*Net rilevanti ai fini di questa applicazione si rimanda a Civardi et al. (2008). La scelta di fare ricorso ad O*Net trova giustificazione anche sotto il profilo sostanziale, considerato che numerosi studi empirici (Shin et al., 2007; Taylor et al., 2008) hanno dimostrato la possibilità di generalizzare il modello O*Net a contesti geografici differenti da quello nord-americano. Tra l altro, pure il sistema messo a punto da Isfol è stato realizzato assumendo O*Net come riferimento sia per la raccolta (sono uguali i questionari somministrati) sia per la presentazione dei dati (coincidono i descrittori delle professioni e le scale adottate)

5 Professionalità nei servizi per le imprese 145 o obiettivi o strategie, formulazione di progetti, programmazione, suddivisione di incarichi o responsabilità, verifica e valutazione del lavoro e delle capacità dei gruppi di lavoro; risultati/output del lavoro svolto le attività in cui si esplicita il lavoro e che producono un risultato concreto, eventualmente con l utilizzo di un supporto meccanico o elettronico. In questo gruppo rientrano, ad esempio, il controllo di macchinari, la gestione ed elaborazione di informazioni, l uso di un computer o la riparazione di un congegno elettronico; le professioni correlate: per ogni profilo professionale O*Net elenca i profili che possono essere ritenuti simili, in base alla condivisione di saperi, abilità, attività lavorative e ambiente di lavoro. Quest ultima informazione è, come si vedrà, particolarmente rilevante ai fini di questo lavoro, così come sono rilevanti alcune misure fornite da O*Net con riferimento sia ai profili sia ai singoli descrittori. Si tratta di misure che, come si vedrà nei prossimi paragrafi, consentono di approfondire i contenuti dei profili professionali di una specifica attività economica. I profili individuati sono visti nel seguito come i soggetti di un network 6 (rete). Dallo studio delle mutue relazioni tra profili tramite la Social Network Analysis (SNA), si trarranno indicazioni che possono aiutare il sistema universitario e le imprese, il primo nella creazione e le seconde nella individuazione dei profili più adeguati in termini di saperi. Lo studio del network di un attività economica, costruito partendo dai profili professionali, rende possibile individuare: figure che soddisfano, anche se parzialmente, la domanda delle imprese di specifici tipi di saperi; aspetti importanti o che offrono maggiori opportunità di lavoro e di carriera; i saperi più richiesti. Nel prosieguo del lavoro, saranno esaminate le diverse fasi in cui dovrebbe articolarsi il processo di predisposizione dell ordinamento didattico di un corso di laurea che si prefigga di produrre laureati occupabili in uno o più settori di attività economica 7. Per ogni settore d attività, si fisserà l attenzione sulle seguenti fasi: 1: costruzione del network dei profili professionali e determinazione dei rispettivi pesi di rilevanza all interno del settore di attività; 2: estrazione del set di saperi associati da O*Net ad ogni profilo professionale e conversione dei saperi nei settori scientifico-disciplinari (SSD), definiti dal 6 Un network è rappresentabile con un grafo G(V,L), dove V si riferisce a un insieme di n vertici/nodi/punti/attori e L si riferisce, invece, a un insieme di m edge/linee/link/relazioni tra di essi, ossia V= {v 1, v 2,, v i,..v n } e L= {l 1, l 2,, l k,..l m } (Borgatti e Everett, 1992). 7 Sebbene il modello qui proposto riguardi la procedura di predisposizione di un corso di laurea triennale, esso ha una valenza generale e può essere agevolmente esteso anche alla progettazione di un corso di laurea magistrale e di un corso di master o di specializzazione.

6 146 La progettazione del percorso formativo ottimale di laureati per le attività di servizi commerciali e marketing MIUR, in cui sono raggruppati gli insegnamenti impartiti nei corsi di laurea; 3: determinazione per ciascun profilo professionale dei pesi di importanza di ogni SSD; 4: verifica del grado di pertinenza di ciascun profilo professionale incluso nel network rispetto all attività economica del settore; 5: correzione del peso di ciascun profilo in base all analisi del network; 6: composizione dell ordinamento del corso di laurea in termini di pesi e, quindi, di crediti formativi (CFU) da assegnare ai singoli SSD che lo compongono. La notazione matriciale cui si fa ricorso nel seguito mira a rendere più generale il modello proposto. Assumendo che siano dati: R: settori di attività indicati dalla facoltà come sbocco occupazionale dei laureati di un dato corso di laurea; n r : numero di profili professionali del settore di attività r-esimo (r=1,2,, R) che l università dichiara di formare nel corso di laurea; l : numero di saperi definiti da O*Net e richiesti ai profili professionali; q : numero di SSD indicati dal MIUR, saranno creati, per ogni settore di attività r: nella fase 1: il vettore RS r, di dimensione (n r,1), dei valori del relevance score 8 di ognuno degli n r profili professionali del settore di attività r ; nella fase 2: la matrice PK r, di dimensione (n r,l ), dei pesi di importanza degli l =33 saperi elencati da O*NET associati a ciascuno degli n r profili professionali; la matrice KSI, di dimensioni (l,q ), delle corrispondenze tra gli l saperi e i q =371 SSD. L elemento KSI jm =1 se il sapere j-esimo è associato all mesimo SSD e 0 altrimenti; il vettore KII = KSI 1, di dimensioni (l,1), prodotto della matrice KSI con il vettore unitario 1 di dimensione (q,1). Gli elementi di KII forniscono il numero di SSD associati ad ogni sapere; nella fase 3: la matrice PSI r = PK r 1 KÎ KSI, di dimensione (n r,q ), dei pesi di importanza dell m-esimo SSD per il profilo professionale i-esimo 8 Per la professione i-esima, il relevance score RS i è determinato da O*Net applicando l analisi testuale sulla base del numero di ricorrenze delle parole-chiave presenti nel profilo con riferimento ad aspetti come titolo, task, ecc. La somma delle ricorrenze per ogni aspetto, pesata per tener conto della loro frequenza relativa sul totale delle parole usate per descriverlo, costituisce il punteggio i-esimo. Il punteggio più elevato è assunto come fattore di normalizzazione: RS i 100( Score i / Max ( Score i )

7 Professionalità nei servizi per le imprese 147 appartenente al settore di attività r. K Î è la matrice diagonale, di dimensione (l,l ), formata dagli elementi del vettore KII. Essa esprime formalmente la scelta di ripartire uniformemente il peso di importanza associato al sapere m su ognuno degli SSD che concorrono a formarlo; la matrice KSIR di dimensione (l,q ) ridotta delle corrispondenze tra gli l=12 saperi, individuati come effettivamente di interesse per gli R settori di attività considerati e i q SSD; il vettore riga KSS r = 1 PSI r di dimensione (1,q ), somma dei pesi di importanza dell m-esimo SSD nell insieme dei profili; 1 è il vettore riga unitario di dimensione n r ; nella fase 4: la matrice PS r, di dimensione (n r,q), dei pesi d importanza dell m-esimo SSD per il profilo professionale i-esimo. È ottenuta eliminando nella matrice PSI r le colonne corrispondenti agli elementi nulli del vettore KSS r ; q=15 è il numero finale di SSD che saranno considerati nella costruzione dell ordinamento del corso di laurea; il vettore PSS r = PS r 1 di dimensione (n r,1) somma dei pesi di importanza di tutti gli SSD di ogni profilo, ottenuto come prodotto della matrice PS r per il vettore unitario 1 di dimensione (q,1); la matrice PSR r = PŜS 1 r PS r, di dimensione (n r,q), ottenuta come prodotto della matrice diagonale P ŜS r formata dagli elementi del vettore PSS r e la matrice PS r. I suoi elementi sono i pesi di importanza relativi dell m-esimo SSD per il profilo i-esimo; nella fase 5: il vettore NDC r, di dimensione (n r,1), dei valori del grado di centralità del nodo (professione) i nel network (settore) r; il vettore r, di dimensione (n r,1) dei coefficienti di correzione del relevance score. Il generico elemento i è diverso da zero se la professione i è un nodo che, qualora rimosso, disconnetterebbe il network (cut-point); il vettore C r =1+ r di dimensione (n r,1) dei fattori di correzione dei relevance score delle n r professioni; la matrice diagonale F Ĉr = Ĉ r NDˆ Cr di dimensione (n r,n r ) dei fattori di correzione dei relevance score; il vettore CRS r = FĈr RS r di n r relevance score corretti; nella fase 6 ' il vettore SS r CRSr PSR r di dimensione (1,q) di somme dei pesi di importanza di tutte le professioni del settore d attività r per l m-esimo SSD;

8 148 La progettazione del percorso formativo ottimale di laureati per le attività di servizi commerciali e marketing la matrice ST r = SS r 1 di dimensione (1,1) del totale dei pesi si importanza di tutti i SSD per il settore r. 1 è il vettore unitario di q elementi; 1 il vettore SSR r SS r STˆ r di dimensione (1,q) della somma dei pesi di importanza relativi. Il generico elemento m fornisce la somma dei pesi di importanza relativi da assegnare all m-esimo SSD nell ordinamento del corso di laurea che si proponga di formare laureati occupabili nel settore d attività r. 3. Costruzione dei network delle professioni L individuazione degli insegnamenti necessari per formare i profili professionali occupabili nell ambito dei tre settori di attività segue un procedimento articolato in fasi. Il punto di partenza consiste nell identificazione delle professioni che operano in ciascun settore di attività, individuando, successivamente, l insieme di saperi richiesti da ognuno di essi. Per questo, si fa ricorso ad O*Net. 3.1 Identificazione dei profili professionali Per individuare i profili professionali d interesse in ciascun settori analizzato si fa ricorso ad una procedura di identificazione condizionata delle unità campionarie. Il punto di partenza è l individuazione del campione iniziale di professioni, costituito dai profili professionali con maggior rilievo, ordinati in base ai valori decrescenti del relevance score. Sono incluse solo le professioni con un relevance score superiore ad un valore soglia. O*Net suggerisce di selezionare le figure professionali con un relevance score uguale o maggiore a 67. Tuttavia, considerato l esiguo numero di quelli includibili, abbiamo scelto 28 come soglia. Per l inclusione dei profili correlati ad ognuno di quelli iniziali, si adotta il criterio della similarità tra contenuti delle professioni con riguardo a: saperi, skill, abilità, attività e ambiente di lavoro. Questi profili sono denominati di livello 1, per distinguerli dai precedenti, che sarebbero di livello 0. Sui profili di livello 1 si itera lo stesso procedimento così da determinare quelli di livello 2, e così via. Nel nostro caso, la procedura ha avuto termine al secondo livello poiché alla reiterazione successiva non è emerso alcun nuovo profilo. Si sono così ottenuti tre insiemi di profili professionali, uno per ciascun settore di attività: quello relativo alle Ricerche di mercato si compone di 61 profili, quello dell Organizzazione di fiere ed eventi di 134 e quello della Pubblicità di 125.

9 Professionalità nei servizi per le imprese 149 Le professioni individuate contribuiscono, con importanza rappresentata dal relevance score, allo svolgimento delle attività che caratterizzano un settore. La differente numerosità di figure professionali nei tre settori fornisce una prima indicazione della loro eterogeneità. Il settore delle Ricerche di mercato richiede un numero più limitato di figure professionali ma con un maggior livello di qualificazione. Esso pare, pertanto, caratterizzato da un grado di specializzazione superiore rispetto agli altri due che, forse perché più trasversali rispetto al sistema produttivo, coinvolgono un numero maggiore di professionisti con competenze e ruoli diversificati. Nell Organizzazione di fiere ed eventi e nella Pubblicità solo poche professioni presentano un valore di RS rilevante. L eterogeneità tra settori è osservabile con riferimento alle figure professionali iniziali (livello 0) riportate nella Tab. 1. Il numero di professioni nel settore dell Organizzazione di eventi è il 19,4% del totale, nelle Ricerche di mercato il 13,1% e nella Pubblicità l 8,8%. Tabella 1. Professioni iniziali (livello 0) e relevance score, per settore d attività Ricerche di mercato Organizzazione di fiere ed eventi Pubblicità RS Professioni RS Professioni RS Professioni 100 Analista ric. merc. 100 Pianificatore meeting, conven 100 Agente vendita pubbl. 78 Manager marketing 92 Psicologo organizz. industr. 100 Manager pubblicitario 49 Ricercatore 82 Manager servizi sociali 70 Copywriter 33 Intervistatore 78 Specialista P.R. 39 Manager vendita dettagl 31 Venditori 77 Manager R.U. 36 Analista ric. merc. 30 Psicologo e con. RU 75 Manager Generale 30 Publisher 29 Manager pubblicitar. 58 Analista gestionale 29 Addetto agli ordini 28 Economista 54 Assistente sociale 29 Coord. segr. generale 52 Dim. e prom. prod. 29 Editore 50 Ag. e Man. di artisti 29 Addetto produzione 47 Add. Att. Ricreative 29 Assistente statistico 46 Responsabile logistico 45 Amm. Delegato 45 Add. assistenza sociale 44 Add. supporto attività ricr. 40 Amm. Finanziario 39 Manager pubblicitario 39 Gestore retribuzioni 34 Selezionatore personale 32 Manager attività addestramen 32 Manager servizio food 31 Add. servizio informazioni 30 Manager servizi amministrat. 29 Manager trasporti/logistica 29 Manager propr. immobiliari 28 Manager immobili

10 150 La progettazione del percorso formativo ottimale di laureati per le attività di servizi commerciali e marketing La similarità tra professioni è rilevante anche nella successiva fase di studio. La disponibilità di dati relazionali tra professioni permette, infatti, di determinare la struttura di ogni settore e il ruolo assunto dalle professioni in esso operanti. Per poter esaminare la similarità di contenuti tra le professioni osservate è tuttavia necessario tradurre i dati relazionali in un formato trattabile analiticamente. Questo formato è rappresentato dalla matrice di adiacenze (Galtung, 1967; Wasserman e Faust, 1989) 9. Questa strutturazione dei dati consente di rappresentare ogni settore e le relazioni di similarità tra i profili in esso contenuti mediante un grafo. Esso corrisponde ad un network one-mode, cioè con nodi tutti del medesimo tipo. Nel caso in esame, i nodi sono le professioni che, quando la relazione di similarità esiste, sono collegate fra loro da una linea, senza direzione né valore. A titolo d esempio, si riporta (Fig. 1) il network del settore Ricerche di mercato. Il grafo aiuta ad intuire sia la struttura del settore raffigurato sia i legami tra le professioni che lo rappresentano 10. Figura 1. Il network delle Ricerche di mercato 9 La matrice di adiacenze è una matrice quadrata n x n le cui righe e colonne sono intestate agli n r profili professionali del settore. Il generico elemento a ij, all incrocio fra l i-esimo e il j-esimo profilo, assume valore 1 se tra i due profili esiste la relazione di similarità, valore 0 altrimenti. La diagonale principale è lasciata vuota. 10 Il grafo è realizzato con un metodo random, ragion per cui è presente un certo grado di casualità sia nella disposizione spaziale dei nodi sia nella rappresentazione delle distanze tra nodi.

11 Professionalità nei servizi per le imprese 151 L importanza associata a ciascun profilo professionale, espressa da RS, è il primo elemento indispensabile per l analisi dei tre network e per interpretarne le caratteristiche. Tuttavia, poiché il valore di RS è fornito da O*Net esclusivamente per le professioni iniziali, per le altre è stato calcolato in base all espressione: RS i N N i j 1 i dove RS j = relevance score del profilo professionale j-esimo collegato all i-esimo profilo (j=1,.,n i ); N i è il numero di profili collegati all i-esimo (i=1,.,n); è la media aritmetica degli RS dei profili collegati all i-esimo. è stato posto uguale a 0,735, media aritmetica semplice dei rapporti (RS k /RS h ) associati a tutte le coppie di profili h e k appartenenti al livello zero, legati fra loro dalla relazione di similarità e tali che RS k <RS h. Si costruisce così, per il network r (r=1, 2, 3), il vettore RS r, i cui elementi sono i valori del relevance score di ognuno degli n r profili che costituiscono il network del settore. RS j [1] 3.2 Identificazione dei profili richiesti Si tratta ora la predisposizione della matrice KSI (l,q ) dedicata alla conversione dei saperi in SSD e della matrice PK r (n r,l ) relativa ai pesi di importanza dei l =33 saperi elencati in O*Net per i profili professionali dei settori in esame 11. Sono state pertanto costruite tre matrici PK r di dimensioni (61, 33) per il settore delle Ricerche di mercato, (134, 33) per quello di Organizzazione di fiere ed eventi e (125, 33) per quello della Pubblicità. Il processo di conversione dei saperi in SSD è stato piuttosto articolato anche per minimizzare il rischio di introdurre un elevata soggettività nelle associazioni saperi/ssd. Nella Tab. 2 si mostra un estratto concernente il settore Ricerche di mercato. Il processo di conversione è stato organizzato in sei momenti: 1) Redazione, sulla base della pertinenza definita dal gruppo di ricerca, di una prima tavola di associazione saperi/ssd, costituita da 33 righe (saperi) e 371 colonne (SSD) al cui incrocio si è posto 1 quando il sapere di riga è stato giudicato associabile all SSD di colonna e 0 quando il sapere non è stato giudicato associabile. 2) La tavola è stata valutata in modo indipendente da quattro professori universitari (A, B, C e D) afferenti agli SSD caratterizzanti del percorso formativo del corso di laurea. Ad ogni valutatore è stato chiesto di esprimere il proprio accordo su 11 Poiché la descrizione di una professione e l importanza dei saperi richiesti nello svolgerla non variano tra settori d attività, i pesi di importanza dei saperi di una professione presente in più settori d attività rimangono fissi.

12 152 La progettazione del percorso formativo ottimale di laureati per le attività di servizi commerciali e marketing ogni riga della tavola utilizzando una scala di tipo ordinale a tre gradi: a=disaccordo, b=modesto accordo, c=completo accordo. Tabella 2. Professioni e pesi d importanza dei saperi per il settore Ricerche di mercato (in grigio la matrice PK r ) Professioni Saperi Amministrazione e management Comunicazione e media Servizi per il cliente Vendite e marketing Addetto acquisti Addetto contr. bancari Addetto contr. crediti Addetto sollec. pagamenti Addetto stima prop. immob Addetto contratti polizze Addetto corrispondenza Addetto servizi clienti Advert. E prom. manager Agente acquisto (prod. alimen) Agente vendita (prod. alim) ) I giudizi espressi sono stati organizzati in una tabella composta da 33 righe e quattro colonne, una per valutatore. Ogni cella riportava il grado (a,b,c) di accordo del giudice in colonna sull associazione del sapere posto sulla riga. 4) La verifica dell accordo tra i valutatori è avvenuta attraverso il confronto delle distribuzioni dei punteggi espressi dalle sei possibili coppie di giudici, AB, AC, AD, BC, BD e CD. Allo scopo sono state costruite sei tabelle di contingenza, di ordine 3x3, una per ogni confronto, del tipo: Giudice A Giudice B Totale A a n aa b n ab c n ac n a. B n ba n bb n bc n b. C n ca n cb n cc n c. Totale n.a n.b n.c 33

13 Professionalità nei servizi per le imprese 153 Il generico elemento n ij indica il numero di saperi che hanno ottenuto il punteggio di riga i dal primo giudice della coppia e il punteggio di colonna j dal secondo. L applicazione del test di Stuart-Maxwell (Stuart, 1955; Maxwell, 1970; Everitt, 1977) ha indicato l esistenza di sostanziale accordo tra i quattro valutatori con una probabilità p 5%. 5) L accordo tra i giudici ha consentito di suddividere le righe della tabella costruita al punto 3 in tre gruppi. Il primo è costituito dalle classificazioni (righe) con almeno tre colonne che presentano il codice c (almeno tre giudici hanno espresso completo accordo sulla classificazione di riga) e nessun codice a (nessun giudice ha espresso disaccordo); il secondo gruppo composto dalle classificazioni che hanno ottenuto in almeno una colonna il codice c e in nessuna colonna il codice a; il terzo gruppo formato dalle restanti righe. Per i saperi appartenenti al primo gruppo, la classificazione proposta è stata considerata valida, per i saperi del secondo gruppo si è cercata, attraverso una discussione collegiale con i giudici, una convergenza o sulla classificazione proposta o sulla sua parziale riformulazione, pervenendo anche per queste classificazioni all assegnazione del punteggio c da parte di almeno tre giudici. Per le rimanenti righe, il gruppo di ricerca ha individuato una nuova associazione e il processo è stato reiterato. La frazione iniziale di classificazioni appartenenti al primo gruppo è stata superiore a 0,70; quella finale, dopo il confronto e la reiterazione, è arrivata al 95%. Il risultato consente di considerare affidabile la conversazione adottata. Si è quindi passati alla costruzione della matrice KSI (di cui la Tab. 3 riporta una porzione). Si noti che uno stesso sapere può essere suddiviso tra più SSD che contribuiscono congiuntamente a trasmetterlo. Ad esempio, a formare il sapere Legge concorrono i settori IUS/01 (Diritto privato), IUS/04 (Diritto commerciale) e IUS/09 (Diritto pubblico). Allo stesso modo, un SSD può concorrere a formare più saperi. È il caso del settore SECS-P/08, Economia e gestione delle imprese, che contribuisce alla formazione di tre saperi. Il vettore colonna KII (Tab. 4), di dimensioni (l,1), ottenuto sommando riga per rigagli elementi della matrice KSI, fornisce il numero di SSD associati a ciascun sapere. Nella traduzione dei saperi in SSD si è tenuto conto dei pesi assegnati da O*Net ai saperi così da valutare l apporto di ogni SSD alla formazione di figure professionali inseribili in posizioni lavorative nei settori d interesse. In questo modo è possibile affiancare alla semplice presenza/assenza di un area di studio anche un indicatore del peso ad essa associato. In mancanza di informazioni specifiche, si ipotizza, senza perdere in generalità, che ciascun SSD contribuisca in ugual misura a formare un dato sapere e, pertanto, si è equamente suddiviso il peso di quest ultimo tra gli SSD ad esso associati.

14 Tabella 3. La associazione tra saperi e SSD, (in grigio la matrice KSI). 154 La progettazione del percorso formativo ottimale di laureati per le attività di servizi commerciali e marketing Saperi. ING- INF/01 Amministrazione e management ING- INF/03 IUS/ 01 IUS/ 04 IUS/ 07 IUS/ 09. L-LIN/ 12 M-PSI/ 01. P/01 P/07 P/08. S/01 S/03 S/05 S/06 SPS/ SPS/ 08 SPS/ 09 Attività d ufficio Comunicazione e media Economia Legge Lingue straniere Matematica Psicologia Risorse Umane Servizi per il cliente Sociologia e antropologia Vendite e marketing

15 Professionalità nei servizi per le imprese 155 Tabella 4. I saperi e il numero di SSD ad essi associati (evidenziato, in grigio, il vettore KII) Saperi Numero SSD Amministrazione e Management 1... Comunicazione e Media 4 Servizi per il cliente 1... Legge 3 Lingue straniere 1 Matematica. 2.. Risorse Umane 3... Vendite e Marketing 1 Nel vettore KII è evidente la composizione dei saperi in termini di SSD. Il sapere più articolato è Comunicazione e Media 12 che corrisponde a quattro SSD: l informatica, l economia e la gestione delle imprese, l arte e la comunicazione mediatica, la sociologia. Il SSD informatico (ING-INF/01-03, Elettronica e telecomunicazioni, cfr. DM 4/10/2000, All. B) raccoglie le competenze tecniche e scientifiche necessarie per concepire, analizzare, progettare, realizzare, caratterizzare e collaudare dispositivi, circuiti e sistemi che rappresentano la base delle moderne tecnologie della comunicazione e dell informazione (ed è) fortemente interessato alle applicazioni dei sistemi elettronici, che dettano anche le specifiche per il progetto, la realizzazione e la qualità (nella moderna accezione del termine), come, in particolare l'elaborazione e la trasmissione delle informazioni; l elettronica industriale e di potenza; l'elettronica per la salute, l ambiente, il turismo, i beni culturali, la casa e lo spazio (e comprende) aspetti di base (teoria dei fenomeni aleatori, dell informazione, dei codici, dei segnali, del traffico, dei protocolli, ecc.) e competenze sistemistico/tecnologiche indispensabili a una figura professionale che abbia le capacità tecniche ed organizzative per risolvere in modo economicamente 12 O*Net così definisce Comunicazione e media: Conoscenza delle tecniche e dei metodi di produzione, comunicazione e diffusione dei media. Sono inclusi anche modi alternativi per informare e intrattenere attraverso mezzi scritti, orali e visivi

16 156 La progettazione del percorso formativo ottimale di laureati per le attività di servizi commerciali e marketing conveniente i problemi di pertinenza e contribuire all evoluzione scientificotecnologica del settore. Il secondo SSD è quello tecnico e strategico, Economia e gestione delle imprese (SECS-P/08), che si occupa, a fini didattici e di ricerca, della gestione e direzione delle aziende di produzione di beni e servizi, sia con riferimento al sistema d'impresa e alle aree funzionali di esso, sia a imprese in tipici settori di attività industriale, commerciale e dei servizi. Particolare evidenza assumono il campo delle decisioni dei dirigenti e delle operazioni aziendali e quello delle relazioni tra sistema d'impresa e sistema competitivo. In posizione di centralità si colloca l'economia e gestione delle imprese, sia negli aspetti istituzionali sia con riferimento a specifici settori e rami di attività. In quest ambito, assumono fondamentale importanza economia e gestione dell'innovazione, strategie d'impresa, economia e tecnica degli scambi internazionali, marketing, tecniche di gestione degli investimenti e finanziamenti, nonché economia e gestione del settore cooperativo e direzione delle organizzazioni non aventi fine di profitto. Il terzo SSD è Cinema, fotografia e televisione (L-ART/06), che comprende: gli studi sugli aspetti teorici e storici dei mezzi di comunicazione audiovisivi, in particolare cinema e televisione, ma per estensione anche gli ambiti espressivi e comunicativi collegati, come la fotografia e le nuove tecnologie visuali, con attenzione rivolta sia alla dimensione diacronica sia a quella sincronica (il linguaggio audiovisivo, le forme di produzione e consumo ecc.) sia alle tecniche e alle finalità particolari di alcune tipologie di prodotto, quali i documentari e filmati a carattere scientifico. Il quarto SSD è composto da Sociologia generale, Sociologia dei processi culturali e comunicativi e Sociologia dei processi economici e del lavoro, Il primo (SPS/ ) contiene una serie di campi di competenza concernenti la propedeutica teorica, storica e metodologica della ricerca sociale, i confini epistemologici della sociologia, gli strumenti teorico-metodologici e le tecniche per l analisi delle processualità micro e macro-sociologiche, il secondo (SPS/08) comprende una serie di campi di competenza concernenti la lettura sociologica dei fenomeni della cultura, da quelli assiologici a quelli comunicativi e della socializzazione e formazione (anche delle risorse umane), fino all impatto sociale dei mass media e delle tecnologie avanzate e il terzo (SPS/09) ha come oggetto di studio l analisi del rapporto ambiente-società a livello sociologico, tanto dal punto di vista dei sistemi sociali urbani, quanto dal punto di vista delle comunità locali e dei sistemi sociali rurali. Osservazioni del tutto analoghe valgono per i saperi indicati da O*Net come Legge e Risorse Umane, alla cui acquisizione concorrono tre SSD. SECS-P/08 è il settore più ricorrente, essendo coinvolto nella formazione dei

17 Professionalità nei servizi per le imprese 157 saperi Vendite e Marketing 13, Servizi per il cliente e Comunicazione e Media. L analisi congiunta del vettore KII e della matrice KSI ha evidenziato anche la scarsa attinenza di alcuni saperi ai settori oggetto di studio. Numerosi saperi, infatti, quantunque importanti per una specifica area d attività, apparivano non legati specificatamente al settore. Saperi come Produzione alimentare, Design, Biologia o Edilizia sono richiesti ad alcuni professionisti delle Ricerche di mercato e degli altri due settori in virtù del fatto che chi li possiede svolge la propria attività totalmente, o prevalentemente, per imprese operanti in questi comparti. Tuttavia, tali saperi non dovrebbero essere materia d insegnamento in un corso di studi che prepari a svolgere una professione nei settori in esame, poiché sono acquisibili principalmente attraverso l esperienza sul lavoro. A questi saperi è stato attribuito un peso nullo. Si è, inoltre, scelto di conservare lo stesso sottoinsieme di saperi in tutti e tre i settori di studio, sia perché sono tutti servizi del terziario avanzato, sia per agevolare il confronto. Conseguentemente, la matrice KSI è stata ridotta eliminando le righe corrispondenti a questi saperi esclusi, pervenendo alla matrice KSIR relativa a 12 saperi. Tabella 5. Conversione definitiva dei saperi in SSD (in grigio, la matrice KSIR) Saperi ING- INF/01 SSD P/01 P/07 P/08 P/10 S/06 Amministr. e managem Attività d ufficio Comunicaz. e media Economia Legge Lingue straniere Matematica Psicologia Risorse Umane Servizi per il cliente Sociologia e antropol Vendite e marketing Il settore Vendite e marketing è definito da O*Net come Conoscenza di principi e metodi per presentare, promuovere e vendere prodotti e servizi. Comprende il marketing strategico e operativo, le dimostrazioni di prodotto, le tecniche di vendita e i sistemi di controllo delle vendite.

18 158 La progettazione del percorso formativo ottimale di laureati per le attività di servizi commerciali e marketing KI e KSIR dà le matrici PSI r che contengono i pesi d importanza dell m-esimo SSD (m=1, 2,, q ) richiesto dal profilo professionale i-esimo appartenente al settore r. Nella Tab. 6 si riporta un esempio della forma assunta dalle matrici PSI r di dimensioni (61, 371), per alcune professioni del settore Ricerche di mercato. ˆ Il prodotto delle tre matrici PK r, 1 Tabella 6. SSD e loro pesi d importanza per alcuni degli n r profili professionali del settore Ricerche di mercato (in grigio la matrice PSI r ) ING- INF/01 IUS/09 P/01 P/07 P/08 S/06 Addetto acquisti 85,00 13,50 20,50 57,00 104,00 29,00 Addetto contr. bancari 70,00 5,00 28,00 48,00 67,00 31,50 Addetto contr. crediti 63,50 16,67 27,50 45,00 122,50 29,50 Addetto sollec. Pagamenti 76,50 14,00 27,50 46,00 96,50 24,00 Addetto stima prop. immob. 64,75 19,00 22,00 42,00 96,75 34,50 Addetto contratti polizze 70,00 12,00 21,00 34,00 125,00 0,83 Addetto corrispondenza 99,50 0,00 25,00 0,00 44,50 23,00 Addetto servizi clienti 65,50 5,33 14,00 45,00 138,50 27,00 Advert. e prom. Manager 71,25 14,00 16,50 69,00 176,25 20,50 Agente acquisto (dettaglio, prodotti alimentari) 76,00 8,33 30,50 62,00 86,00 35,00 Agente vendita (prod. alim) 61,25 5,00 32,50 60,00 106,25 37,50 La soppressione dei saperi non attinenti ha comportato anche SSD con pesi di importanza nulli. Nella matrice PSI r sono state eliminate le colonne corrispondenti agli elementi nulli del vettore KSS r, così da pervenire alla matrice PS r (Tab. 7). Infine sono stati aggregati gli SSD affini in macro settori (creando, ad esempio, un unico settore per le discipline statistiche, indicato come S/ , uno per le discipline giuridiche, IUS/ , ad eccezione del Diritto pubblico, trattato separatamente, e uno per la Sociologia, SPS/ ). La relativizzazione, per ciascun profilo, dei pesi associati ai singoli SSD conduce alla determinazione della matrice PSR r di cui la Tab. 8 mostra una porzione. Con riferimento, ad esempio, al profilo di mercato Addetto al controllo crediti, la tabella evidenzia come l SSD SECS-P/08 rivesta il ruolo più rilevante, con un peso intorno al 26% dei saperi impartiti.

19 Professionalità nei servizi per le imprese 159 Tabella 7. SSD definitivi e loro pesi d importanza per alcuni degli n r professionali del settore Ricerche di mercato (in grigio la matrice PS r ) profili Tabella 8. SSD e loro pesi d importanza relativi per alcuni degli n r professionali del settore Ricerche di mercato (in grigio la matrice PSR r ) profili ING-INF/01- SPS/07 P/01 P/07 P/08 S/01-05 S/ Addetto acquisti 85,00 20,50 57,00 104,00 0,00 29,00 22,67 Addetto contr. bancari 70,00 28,00 48,00 67,00 0,00 31,50 15,33 Addetto contr. crediti 63,50 27,50 45,00 122,50 0,00 29,50 18,17 Addetto sollec. pagamenti 76,50 27,50 46,00 96,50 0,00 24,00 18,17 Addetto stima prop. immob. 64,75 22,00 42,00 96,75 0,00 34,50 16,42 Addetto contratti polizze 70,00 21,00 34,00 125,00 0,00 0,83 12,67 Addetto corrispondenza 99,50 25,00 0,00 44,50 0,00 23,00 11,5 Addetto servizi clienti 65,50 14,00 45,00 138,50 4,67 27,00 23,5 Advert. e prom. manager 71,25 16,50 69,00 176,25 11,33 20,50 41,92 Agente acquisto (prod. alim.) 76,00 30,50 62,00 86,00 0,00 35,00 23,33 Agente vendita (prod. alim) 61,25 32,50 60,00 106,25 3,33 37,50 26,25 ING- INF/ P/01 P/07 P/08 S/01-05 S/06 SPS/ Totale Addetto acquisti 18,7 4,5 12,6 22,9 6,4 6,4 5,0 100 Addetto contr. bancari 18,1 7,2 12,4 17,3 8,1 8,1 4,0 100 Addetto contr. crediti 13,5 5,9 9,6 26,1 6,3 6,3 3,9 100 Addetto sollec. Pagamenti 17,7 6,4 10,6 22,3 5,5 5,5 4,2 100 Addetto stima prop. immob. 15,1 5,1 9,8 22,6 8,0 8,0 3,8 100 Addetto contratti polizze 19,6 5,2 8,4 30,9 0,2 0,2 3,1 100 Addetto corrispondenza 37,8 9,5 0,0 16,9 8,8 8,8 4,4 100 Addetto servizi clienti 14,3 3,1 9,8 30,2 6,9 5,9 5,1 100 Advert. e prom. Manager 12,2 2,8 11,8 30,1 5,4 3,5 7,2 100 Agente acquisto (dettaglio, prodotti alimentari) 16,3 6,5 13,3 18,4 7,5 7,5 5,0 100 Agente vendita (prod. alim) 12,9 6,8 12,6 22,4 8,6 7,9 5,5 100 Nell analisi fin qui svolta, le professioni dei tre settori sono state esaminate senza tener conto del loro livello di selezione (cfr. Par. 3.1). Questo implica che la costruzione della matrice PK r si è basata sull ipotesi che i livelli non influenzino né

20 160 La progettazione del percorso formativo ottimale di laureati per le attività di servizi commerciali e marketing il grado di condivisione dei saperi né l importanza media dell insieme dei saperi considerati. Per verificare la plausibilità di quest assunzione, le professioni di ciascun settore sono state suddivise in base al livello di estrazione individuando in questo modo 9 gruppi di professioni (tre livelli per tre settori). All interno di ogni gruppo si è poi calcolato il grado di condivisione di ciascuno dei 12 saperi tra le professioni del gruppo, misurato come la frazione di professioni che condividono il sapere sul totale delle professioni del gruppo. Ad esempio, il sapere Lingue straniere è condiviso dal 66,7% delle professioni del livello 0 per il settore delle Ricerche di mercato (Tab. 9). Vale a dire che le lingue rappresentano il sapere con i più bassi gradi di condivisione ma con un elevata diversificazione tra i gruppi: si va da un minimo del 44%, delle 18 professioni appartenenti al livello 1 del settore delle Ricerche di mercato all 83% delle 5 professioni appartenenti al livello 1 del settore della Pubblicità. Tabella 9. Condivisione saperi nelle professioni, per settore e tipo di sapere Ricerche mercato Organ. fiere ed eventi Pubblicità Saperi LIV.0 LIV.1 LIV.2 LIV.0 LIV.1 LIV.2 LIV.0 LIV.1 LIV.2 Amministr, managem. 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 96,5 100,0 100,0 98,6 Attività d ufficio 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Comunicaz. e media 100,0 100,0 96,0 100,0 100,0 94,7 100,0 100,0 97,3 Economia 100,0 94,0 100,0 100,0 100,0 92,9 90,90 100,0 95,9 Legge 100,0 100,0 92,8 95,4 100,0 94,7 81,81 100,0 95,9 Lingue straniere 66,66 44,0 53,7 68,9 62,5 50,8 45,0 83,0 60,8 Matematica 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 45,0 100,0 100,0 Psicologia 100,0 94,0 92,8 100,0 100,0 96,5 81,0 100,0 90,5 Risorse umane 100,0 100,0 96,0 100,0 87,5 91,2 100,0 100,0 93,2 Servizi per il cliente 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 91,2 100,0 100,0 98,6 Sociologia e antropol 100,0 72,0 57,1 100,0 62,5 68,4 72,7 83,0 66,2 Vendite e marketing 100,0 94,0 96,0 95,4 100, ,9 100,0 87,8 Il sapere Matematica è condiviso dalla totalità delle professioni, indipendentemente dal livello, ad eccezione del gruppo delle 11 professioni appartenenti al livello 0 del settore della Pubblicità in cui è condiviso solo dal 45% delle professioni. Ciò può dipendere dal fatto che la maggior parte delle professioni di questo settore ha un carattere prevalentemente artistico, a differenza della caratterizzazione più quantitativa comune alle professioni degli altri livelli. Il sapere Attività d ufficio è pure condiviso dalle professioni di tutti i gruppi, indipendentemente dal livello, e così il sapere Amministrazione e Management che risulta non totalmente condiviso solo da due dei nove gruppi di professioni. La ridotta variabilità del grado di condivisione dei saperi tra i nove gruppi di

21 Professionalità nei servizi per le imprese 161 professioni e l andamento non monotòno dello stesso al variare del livello, è una prima indicazione della legittimità di trascurare nell analisi la suddivisione delle professioni per livello. Si esamina ora, per ogni gruppo di professioni, il grado medio di importanza di ogni sapere (Tabelle 10 e 11). I risultati ottenuti sono coerenti con quanto emerso dall analisi precedente: a ciascun livello, ai saperi non largamente condivisi corrispondono valori medi di importanza contenuti e piuttosto variabili. Per esempio, le Lingue straniere registrano un basso grado di importanza media, ad indicare che non sono ritenute caratterizzanti ma competenze di base 14. La tabella evidenzia la presenza di saperi con importanza media oscillante. È il caso del sapere Sociologia e Antropologia, che presenta valori contenuti per le professioni di livello due contro valori notevolmente più elevati per i saperi richiesti nelle professioni di livello zero, quasi a voler evidenziare l esistenza di correlazione tra importanza dei saperi e livello delle professioni. La verifica di questa ipotesi, la cui validità inficerebbe il criterio adottato, verrà esaminata con maggior dettaglio nel seguito. Il sapere Servizi per il cliente ottiene una media di importanza elevata, con una variabilità contenuta tranne che per le professioni di livello 2 del settore di Organizzazione di fiere ed eventi dove il coefficiente di variazione è più alto. Il sapere Matematica ha una valutazione elevata, il che conferma che è basilare per la formazione, funzionale all acquisizione di forma mentis, a differenza del precedente sapere che potrebbe essere classificato come un sapere di tipo operativo. Tabella 10. Importanza media dei saperi, per settore e tipo di sapere Saperi Ricerche mercato Organ. fiere, eventi Pubblicità LIV.0 LIV.1 LIV.2 LIV.0 LIV.1 LIV.2 LIV.0 LIV.1 LIV.2 Amministr. e management Attività d ufficio Comunicazione e Media Servizi per il cliente Economia Legge Lingue straniere Matematica Psicologia Risorse Umane Sociologia e Antropologia Vendite e Marketing E necessario tuttavia tenere presente che questo risultato è conseguenza del fatto che l indagine è stata condotta con riferimento alle condizioni lavorative degli Stati Uniti in cui è evidente che il ricorso all utilizzo delle lingue straniere è, per questo tipo di professioni, del tutto irrilevante.

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO-BICOCCA. Facoltà di Psicologia

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO-BICOCCA. Facoltà di Psicologia UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO-BICOCCA Facoltà di Psicologia Corso di laurea interclasse in Comunicazione e Psicologia Laurea in comunicazione (L-20) Laurea in psicologia (L-24) DESCRIZIONE E' istituito

Dettagli

Pos. AG Decreto n. 449 IL RETTORE

Pos. AG Decreto n. 449 IL RETTORE Pos. AG Decreto n. 449 IL RETTORE Vista la legge 9.5.89, n. 168; Vista la legge 19.11.90, n. 341; Vista la legge 15.5.97, n. 127; il D.P.R. 27.1.98, n. 25; il D.M. 3.11.99, n. 509 recante norme concernenti

Dettagli

FACOLTÀ DI ECONOMIA (SEDE DI PIACENZA) ART. 1

FACOLTÀ DI ECONOMIA (SEDE DI PIACENZA) ART. 1 SEZIONE UNDICESIMA FACOLTÀ DI ECONOMIA (SEDE DI PIACENZA) ART. 1 Alla Facoltà di Economia (sede di Piacenza) afferiscono i seguenti corsi di laurea triennali: a) corso di laurea in Economia aziendale b)

Dettagli

REGOLAMENTO DIDATTICO CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN ECONOMIA E FINANZA INTERNAZIONALE

REGOLAMENTO DIDATTICO CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN ECONOMIA E FINANZA INTERNAZIONALE REGOLAMENTO DIDATTICO CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN ECONOMIA E FINANZA INTERNAZIONALE 1. Il presente Regolamento specifica gli aspetti organizzativi del corso di laurea specialistica in Economia e finanza

Dettagli

Presidio Qualità di Ateneo

Presidio Qualità di Ateneo Premessa Le Commissioni Paritetiche di Scuola (CP) previste dal D.Lgs. 19/2012 e dal DM 47/2013 devono redigere annualmente una Relazione che, attingendo dalle SUA-CdS, dai risultati delle rilevazioni

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA D.R. 7675 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA IL RETTORE - Vista la Legge del 19 novembre 1990, n.341 e in particolare gli articoli 6 e 7, concernenti la riforma degli ordinamenti didattici universitari;

Dettagli

REGOLAMENTO DEL CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN SCIENZE DEL LAVORO

REGOLAMENTO DEL CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN SCIENZE DEL LAVORO REGOLAMENTO DEL CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN SCIENZE DEL LAVORO 1. Il presente Regolamento specifica gli aspetti organizzativi del corso di laurea specialistica in Scienze del lavoro (classe delle

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE. Corso di laurea magistrale in Ingegneria meccanica

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE. Corso di laurea magistrale in Ingegneria meccanica UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE Corso di laurea magistrale in Ingegneria meccanica Classe di laurea magistrale n. LM-33 Ingegneria meccanica DM 270/2004,

Dettagli

3. Sbocchi professionali

3. Sbocchi professionali corso di laurea INGEGNERIA GESTIONALE classe denominazione del corso 09 INGEGNERIA DELL'INFORMAZIONE allegato n. denominazione della classe sedi didattiche Il Corso di Laurea è attivato sia in sede che

Dettagli

ATENEO TELEMATICO LEONARDO DA VINCI FACOLTÀ DI PSICOLOGIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE PSICOLOGICHE

ATENEO TELEMATICO LEONARDO DA VINCI FACOLTÀ DI PSICOLOGIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE PSICOLOGICHE ATENEO TELEMATICO LEONARDO DA VINCI FACOLTÀ DI PSICOLOGIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE PSICOLOGICHE 1. Denominazione del corso di studi Scienze psicologiche 2. Classe di appartenenza

Dettagli

13/S - Classe delle lauree specialistiche in editoria, comunicazione multimediale e giornalismo

13/S - Classe delle lauree specialistiche in editoria, comunicazione multimediale e giornalismo Allegato 19) Università degli Studi di BERGAMO Scheda informativa Università Classe Nome del corso Università degli Studi di BERGAMO 13/S - Classe delle lauree specialistiche in editoria, comunicazione

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

Il ruolo del chimico per la sicurezza ambientale

Il ruolo del chimico per la sicurezza ambientale ambientale di Piero Frediani * Ciampolini A. (a cura di). L innovazione per lo sviluppo locale ISBN 88-8453-362-7 (online) 2005 Firenze University Press Nell Anno Accademico 1996-97 l Università di Firenze

Dettagli

73/S - Classe delle lauree specialistiche in scienze dello spettacolo e della produzione multimediale

73/S - Classe delle lauree specialistiche in scienze dello spettacolo e della produzione multimediale Scheda informativa Università Classe Nome del corso Universita' degli Studi di BERGAMO 73/S - Classe delle lauree specialistiche in scienze dello spettacolo e della produzione Data del DM di approvazione

Dettagli

Rapporto dal Questionari Insegnanti

Rapporto dal Questionari Insegnanti Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la

Dettagli

b) attività divulgativa delle politiche di qualità dell ateneo nei confronti degli studenti;

b) attività divulgativa delle politiche di qualità dell ateneo nei confronti degli studenti; Allegato n. 2 Linee Guida per la redazione della Relazione Annuale della Commissione Paritetica Docenti- Studenti Le Commissioni Didattiche Paritetiche, così come specificato nel Documento di Autovalutazione,

Dettagli

Documento approvato dal Consiglio Direttivo dell ANVUR nella seduta del 15/5/2013

Documento approvato dal Consiglio Direttivo dell ANVUR nella seduta del 15/5/2013 Documento approvato dal Consiglio Direttivo dell ANVUR nella seduta del 15/5/2013-1. Premessa Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n. 104 del 06/05/2013 del DM 45/2013 Regolamento recante modalità

Dettagli

CLASSE DELLE LAUREE SPECIALISTICHE IN INGEGNERIA GESTIONALE

CLASSE DELLE LAUREE SPECIALISTICHE IN INGEGNERIA GESTIONALE CLASSE DELLE LAUREE SPECIALISTICHE IN INGEGNERIA GESTIONALE ORDINAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN INGEGNERIA GESTIONALE Art. 1 Istituzione. Presso la Facoltà di Ingegneria sede di

Dettagli

IL SISTEMA DEI DESCRITTORI EUROPEI PER LE LAUREE E LE LAUREE MAGISTRALI

IL SISTEMA DEI DESCRITTORI EUROPEI PER LE LAUREE E LE LAUREE MAGISTRALI IL SISTEMA DEI DESCRITTORI EUROPEI PER LE LAUREE E LE LAUREE MAGISTRALI Osservatorio di Ateneo sulla Didattica Università di Siena Servizio Management Didattico Siena, 21 novembre 2006 D.M. sulla disciplina

Dettagli

Alternanza scuola lavoro: che cosa significa

Alternanza scuola lavoro: che cosa significa Alternanza scuola lavoro: che cosa significa È una modalità didattica realizzata in collaborazione fra scuole e imprese per offrire ai giovani competenze spendibili nel mercato del lavoro e favorire l

Dettagli

quarto ciclo di incontri per conoscere le professioni

quarto ciclo di incontri per conoscere le professioni COSTRUIRE IL FUTURO: PROFESSIONI E INNOVAZIONE quarto ciclo di incontri per conoscere le professioni Il mondo della STATISTICA: 30 novembre 2007 A cura di Città dei Mestieri di Milano e della Lombardia

Dettagli

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo

Dettagli

ANNO ACCADEMICO 2007/2008 CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN FISICA

ANNO ACCADEMICO 2007/2008 CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN FISICA ANNO ACCADEMICO 2007/2008 CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN FISICA Manifesto degli Studi Il Corso di Studi per il conseguimento della Laurea triennale in Fisica richiede l acquisizione di 180 crediti formativi

Dettagli

UNIVERSITA` DEL SALENTO Facolta` di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali

UNIVERSITA` DEL SALENTO Facolta` di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali UNIVERSITA` DEL SALENTO Facolta` di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Regolamento didattico del Corso di Laurea di I livello in OTTICA e OPTOMETRIA Il Regolamento Didattico specifica gli aspetti

Dettagli

SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1

SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1 SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1 Per conseguire le finalità di cui all art. 4, secondo comma, della legge 19 novembre

Dettagli

GESTIONE DELLA FORMAZIONE E

GESTIONE DELLA FORMAZIONE E 08/02/2011 Pag. 1 di 7 GESTIONE DELLA FORMAZIONE E DELL ADDESTRAMENTO DEL PERSONALE 1. SCOPO... 2 2. APPLICABILITÀ... 2 3. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO... 2 3.1. Norme... 2 3.2. Moduli / Istruzioni... 2 4.

Dettagli

Classe delle lauree magistrali in Teorie e metodologie dell'e-learning e della media education

Classe delle lauree magistrali in Teorie e metodologie dell'e-learning e della media education Classe delle lauree magistrali in Teorie e metodologie dell'e-learning e della media education Versione approvata dal CUN OBIETTIVI FORMATIVI QUALIFICANTI I laureati nei corsi di laurea magistrali devono:

Dettagli

ORDINAMENTO AI SENSI DEL D.M. 509/99

ORDINAMENTO AI SENSI DEL D.M. 509/99 CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN CULTURE DIGITALI E DELLA COMUNICAZIONE CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN CULTURE DIGITALI E DELLA COMUNICAZIONE ORDINAMENTO AI SENSI DEL D.M. 509/99 Il corso di laurea (CdL) in

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

Regolamento per l'istituzione ed il funzionamento dei corsi di perfezionamento, di aggiornamento professionale e formazione permanente

Regolamento per l'istituzione ed il funzionamento dei corsi di perfezionamento, di aggiornamento professionale e formazione permanente Regolamento per l'istituzione ed il funzionamento dei corsi di perfezionamento, di aggiornamento professionale e formazione permanente (Decreto Rettorale n.34 del 12 dicembre 2008) Sommario Articolo 1

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI G. d ANNUNZIO - FACOLTA DI SCIENZE MANAGERIALI REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DEI CREDITI 1

UNIVERSITA DEGLI STUDI G. d ANNUNZIO - FACOLTA DI SCIENZE MANAGERIALI REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DEI CREDITI 1 UNIVERSITA DEGLI STUDI G. d ANNUNZIO - FACOLTA DI SCIENZE MANAGERIALI REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DEI CREDITI 1 Art. 1 - Riconoscimento dei crediti universitari. Art. 2 - Competenza. 1 ART. 23 Regolamento

Dettagli

Metodi statistici per le ricerche di mercato

Metodi statistici per le ricerche di mercato Metodi statistici per le ricerche di mercato Prof.ssa Isabella Mingo A.A. 2014-2015 Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia, Comunicazione Corso di laurea Magistrale in «Organizzazione e marketing per

Dettagli

I4G LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA GESTIONALE

I4G LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA GESTIONALE I4G LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA GESTIONALE 1. CARATTERISTICHE DEL CORSO CLASSE DI CORSO: LM-31 Ingegneria Gestionale NORMATIVA DI RIERIMENTO: DM 270/2004 DIPARTIMENTO DI RIERIMENTO: Ingegneria Industriale

Dettagli

ISTITUTO OBERDAN TREVIGLIO 1-INDIRIZZI DI STUDIO DELL ANNO SCOLASTICO 2013-2014

ISTITUTO OBERDAN TREVIGLIO 1-INDIRIZZI DI STUDIO DELL ANNO SCOLASTICO 2013-2014 ISTITUTO OBERDAN TREVIGLIO 1-INDIRIZZI DI STUDIO DELL ANNO SCOLASTICO 2013-2014 ISTRUZIONE TECNICA ECONOMICA: AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING, RELAZIONI INTERNAZIONALI PER IL MARKETING, SISTEMI INFORMATIVI

Dettagli

Psicologia sociale e delle organizzazioni

Psicologia sociale e delle organizzazioni Psicologia sociale e delle organizzazioni Università Università degli Studi di FIRENZE Classe 58/S - Classe delle lauree specialistiche in psicologia Nome del corso Psicologia sociale e delle organizzazioni

Dettagli

I NUOVI ISTITUTI TECNICI

I NUOVI ISTITUTI TECNICI Istituto Tecnico Industriale Statale Liceo Scientifico Tecnologico Ettore Molinari Via Crescenzago, 110/108-20132 Milano - Italia tel.: (02) 28.20.786/ 28.20.868 - fax: (02) 28.20.903/26.11.69.47 Sito

Dettagli

ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito

ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito 1 ISA 610 USING THE WORK OF INTERNAL AUDITORS Questo principio tratta

Dettagli

TIROCINIO FORMATIVO ATTIVO

TIROCINIO FORMATIVO ATTIVO 2. TIROCINIO FORMATIVO ATTIVO Il Tirocinio Formativo Attivo (TFA) è un corso abilitante all insegnamento istituito dalle università. Esso ha durata annuale e attribuisce, tramite un esame finale sostenuto

Dettagli

Guida Compilazione Piani di Studio on-line

Guida Compilazione Piani di Studio on-line Guida Compilazione Piani di Studio on-line SIA (Sistemi Informativi d Ateneo) Visualizzazione e presentazione piani di studio ordinamento 509 e 270 Università della Calabria (Unità organizzativa complessa-

Dettagli

Appendice III. Competenza e definizione della competenza

Appendice III. Competenza e definizione della competenza Appendice III. Competenza e definizione della competenza Competenze degli psicologi Lo scopo complessivo dell esercizio della professione di psicologo è di sviluppare e applicare i principi, le conoscenze,

Dettagli

IL MINISTRO DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

IL MINISTRO DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA VISTO il decreto del Ministro dell Istruzione dell Università e della Ricerca 11 aprile 2006, n. 217; VISTO il decreto legge 18 maggio 2006, n. 181, convertito dalla legge 17 luglio 2006, n. 233, istitutivo

Dettagli

Progetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole

Progetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole Progetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole Premessa Nel quadro delle azioni del Ministero da attuare in coerenza con i principi generali contenuti nel Decreto legislativo

Dettagli

Classe delle lauree in Ingegneria Industriale (classe 10) Facoltà di Ingegneria, Università degli Studi dell Aquila

Classe delle lauree in Ingegneria Industriale (classe 10) Facoltà di Ingegneria, Università degli Studi dell Aquila I1L LAUREA IN INGEGNERIA ELETTRICA 1. CARATTERISTICHE DEL CORSO CLASSE DI CORSO: CDCS DI RIFERIMENTO: PERCORSI FORMATIVI: SEDE: Classe delle lauree in Ingegneria Industriale (classe 10) Ingegneria Elettrica

Dettagli

Capitolo 2 Distribuzioni di frequenza

Capitolo 2 Distribuzioni di frequenza Edizioni Simone - Vol. 43/1 Compendio di statistica Capitolo 2 Distribuzioni di frequenza Sommario 1. Distribuzioni semplici. - 2. Distribuzioni doppie. - 3. Distribuzioni parziali: condizionate e marginali.

Dettagli

Università degli Studi di Brescia Facoltà di Ingegneria

Università degli Studi di Brescia Facoltà di Ingegneria REGOLAMENTO ORGANIZZATIVO DELLE PROVE FINALI PER I CORSI DI LAUREA EX DM 270/04 (Approvato CDF 9-3-2011) 1. Riferimenti normativi. 1.1. Decreto Ministeriale 22-10-2004 n. 270, art. 10 (Obiettivi ed attività

Dettagli

Capitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile

Capitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile Capitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile Obiettivi specifici Per il generale, si individuano

Dettagli

ADDETTA E ADDETTO ALLA COMUNICAZIONE INTERNA D IMPRESA

ADDETTA E ADDETTO ALLA COMUNICAZIONE INTERNA D IMPRESA ADDETTA E ADDETTO ALLA COMUNICAZIONE INTERNA D IMPRESA 1. CARTA D IDENTITÀ...2 2. CHE COSA FA...3 3. DOVE LAVORA...4 4. CONDIZIONI DI LAVORO...5 5. COMPETENZE...6 Quali competenze sono necessarie...6 Conoscenze...8

Dettagli

FACOLTÀ DI SOCIOLOGIA ART. 1

FACOLTÀ DI SOCIOLOGIA ART. 1 SEZIONE QUATTORDICESIMA FACOLTÀ DI SOCIOLOGIA ART. 1 Alla Facoltà di Sociologia afferisce il seguente corso di diploma universitario: a) corso di diploma universitario triennale in Servizio sociale ART.

Dettagli

CHI SIAMO. Viale Assunta 37 20063 Cernusco s/n Milano 02-92107970 info@cimscarl.it

CHI SIAMO. Viale Assunta 37 20063 Cernusco s/n Milano 02-92107970 info@cimscarl.it CHI SIAMO C.I.M. non è un comune consorzio ma una società consortile creata dopo approfonditi studi ed esperienze maturate da un gruppo di specialisti in grado di operare in molte aree geografiche del

Dettagli

Settori di attività economica

Settori di attività economica ELABORAZIONE DEI DATI QUALITATIVI Chiara Lamuraglia 1. Premessa Al fine di ottenere informazioni di carattere qualitativo che consentissero di interpretare e leggere in modo più approfondito i dati statistici,

Dettagli

1. I titoli conseguiti presso le Università consigliate vengono riconosciuti?

1. I titoli conseguiti presso le Università consigliate vengono riconosciuti? DOMANDE FREQUENTI Palermo, Largo Esedra nr.3, tel. 091 6254431 ONLUS 1. I titoli conseguiti presso le Università consigliate vengono riconosciuti? Le Università sono pubbliche o private riconosciute dal

Dettagli

Master Universitario Online in Management e Coordinamento delle Professioni Sanitarie

Master Universitario Online in Management e Coordinamento delle Professioni Sanitarie Master Universitario Online in Management e Coordinamento delle Professioni Sanitarie Master Universitario Online di I Livello 60 Crediti Formativi (CFU) 1. Premesse In base al dato riportato dal Sole

Dettagli

Corso di. Dott.ssa Donatella Cocca

Corso di. Dott.ssa Donatella Cocca Corso di Statistica medica e applicata Dott.ssa Donatella Cocca 1 a Lezione Cos'è la statistica? Come in tutta la ricerca scientifica sperimentale, anche nelle scienze mediche e biologiche è indispensabile

Dettagli

Al termine del lavoro ad uno dei componenti del gruppo verrà affidato l incarico di relazionare a nome di tutto il gruppo.

Al termine del lavoro ad uno dei componenti del gruppo verrà affidato l incarico di relazionare a nome di tutto il gruppo. Pag. 1 di 5 6FRSR analizzare problemi complessi riguardanti la gestione di un sito interattivo proponendo soluzioni adeguate e facilmente utilizzabili da una utenza poco informatizzata. 2ELHWWLYL GD UDJJLXQJHUH

Dettagli

Laurea in D.M. 270/04 SCUOLA DI INGEGNERIA EDILE ARCHITETTURA SCUOLA DI INGEGNERIA DEI SISTEMI SCUOLA DI ARCHITETTURA E SOCIETÀ LAUREA MAGISTRALE IN

Laurea in D.M. 270/04 SCUOLA DI INGEGNERIA EDILE ARCHITETTURA SCUOLA DI INGEGNERIA DEI SISTEMI SCUOLA DI ARCHITETTURA E SOCIETÀ LAUREA MAGISTRALE IN Laurea in D.M. 270/04 LAUREA MAGISTRALE IN (D.M. 270/04) I nuovi scenari La sfida ambientale Le potenzialità della tecnologia Le dinamiche dell innovazione 2 Queste sfide richiedono: Nuove abilità e aggregazioni

Dettagli

STRUTTURA CONTENUTI E SCADENZE SCHEDA SUA CDS. Anno Accademico 2014/2015

STRUTTURA CONTENUTI E SCADENZE SCHEDA SUA CDS. Anno Accademico 2014/2015 STRUTTURA CONTENUTI E SCADENZE SCHEDA SUA CDS Anno Accademico 2014/2015 PERCHE LA SCHEDA SUA CDS? L Obiettivo della scheda SUA-CdS non è puramente compilativo; tale strumento vuole essere una guida ad

Dettagli

CORSO DI LAUREA IN OTTICA E OPTOMETRIA (LAUREA DI PRIMO LIVELLO) MANIFESTO DEGLI STUDI ANNO ACCADEMICO 2007-2008

CORSO DI LAUREA IN OTTICA E OPTOMETRIA (LAUREA DI PRIMO LIVELLO) MANIFESTO DEGLI STUDI ANNO ACCADEMICO 2007-2008 UNIVERSITA DEL SALENTO FACOLTA DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI CORSO DI LAUREA IN OTTICA E OPTOMETRIA (LAUREA DI PRIMO LIVELLO) MANIFESTO DEGLI STUDI ANNO ACCADEMICO 2007-2008 Nel seguito saranno

Dettagli

L Università di Trento tutti gli studenti che si impegnano. PREMI DI MERITO...quando studiare ti conviene

L Università di Trento tutti gli studenti che si impegnano. PREMI DI MERITO...quando studiare ti conviene L Università di Trento tutti gli studenti che si impegnano PREMI DI MERITO...quando studiare ti conviene PREMI DI MERITO...quando studiare ti conviene Cos è il premio di merito Unitn è il primo ateneo

Dettagli

REPORT 2013 FABBISOGNI FORMATIVI AZIENDALI

REPORT 2013 FABBISOGNI FORMATIVI AZIENDALI REPORT 2013 FABBISOGNI FORMATIVI AZIENDALI - Area informatica - Area linguistica - Area commerciale e vendita - Area amministrazione e controllo - Area produzione e logistica - Area energia e ambiente

Dettagli

Università Telematica OFFERTA FORMATIVA. Corso di Laurea in Gestione d Impresa

Università Telematica OFFERTA FORMATIVA. Corso di Laurea in Gestione d Impresa Università Telematica UNIVERSITAS MERCATORUM OFFERTA FORMATIVA Corso di Laurea in Gestione d Impresa Scheda informativa Università Classe Nome del corso telematica Universitas Mercatorum 18 - Classe delle

Dettagli

Figura 3.22 - Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica. Figura 3.23 - Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica

Figura 3.22 - Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica. Figura 3.23 - Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica Figura 3.22 Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica Figura 3.23 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica 67 Figura 3.24 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica (dati

Dettagli

DIRETTIVE INTERNE D ACCERTAMENTO DELLA QUALITÀ PRESSO L UNIVERSITÀ DELLA SVIZZERA ITALIANA (QA USI)

DIRETTIVE INTERNE D ACCERTAMENTO DELLA QUALITÀ PRESSO L UNIVERSITÀ DELLA SVIZZERA ITALIANA (QA USI) DIRETTIVE INTERNE D ACCERTAMENTO DELLA QUALITÀ PRESSO L UNIVERSITÀ DELLA SVIZZERA ITALIANA (QA USI) Entrata in vigore: 1 maggio 2007 Servizio Qualità USI - Servizio Ricerca USI-SUPSI Page 1 Accertamento

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E IL FUNZIONAMENTO DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARI

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E IL FUNZIONAMENTO DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARI REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E IL FUNZIONAMENTO DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARI (emanato con Decreto Rettorale N. 645 del 12/03/2003) ART. 1 - Ambito di applicazione... 2 ART. 2 - Titoli per l accesso...

Dettagli

REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN SICUREZZA DEI SISTEMI E DELLE RETI INFORMATICHE

REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN SICUREZZA DEI SISTEMI E DELLE RETI INFORMATICHE REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN SICUREZZA DEI SISTEMI E DELLE RETI INFORMATICHE 1. Il presente Regolamento specifica gli aspetti organizzativi del corso di laurea in Sicurezza dei sistemi

Dettagli

Linee guida per le Scuole 2.0

Linee guida per le Scuole 2.0 Linee guida per le Scuole 2.0 Premesse Il progetto Scuole 2.0 ha fra i suoi obiettivi principali quello di sperimentare e analizzare, in un numero limitato e controllabile di casi, come l introduzione

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE (integrato con modifiche apportate dal Senato Accademico con delibera n 994

Dettagli

Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007

Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 REGOLAMENTO CENTRO ON LINE STORIA E CULTURA DELL INDUSTRIA: IL NORD OVEST DAL 1850 ARTICOLO 1 Obiettivi e finalità

Dettagli

BIENNIO COMUNE a tutti gli indirizzi DISCIPLINE. Quadro Orario BIENNIO COMUNE. Nuovi Indirizzi Istituti Tecnici Pagina 1 1 BIENNIO

BIENNIO COMUNE a tutti gli indirizzi DISCIPLINE. Quadro Orario BIENNIO COMUNE. Nuovi Indirizzi Istituti Tecnici Pagina 1 1 BIENNIO Il seguente documento, redatto per estratti da documenti del Ministero della Pubblica Istruzione, illustra in modo sintetico ma completo l Offerta Formativa dei Nuovi Indirizzi degli Istituti Tecnici.

Dettagli

GUIDA RAPIDA PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA CCNL GUIDA RAPIDA PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA CCNL

GUIDA RAPIDA PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA CCNL GUIDA RAPIDA PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA CCNL GUIDA RAPIDA BOZZA 23/07/2008 INDICE 1. PERCHÉ UNA NUOVA VERSIONE DEI MODULI DI RACCOLTA DATI... 3 2. INDICAZIONI GENERALI... 4 2.1. Non modificare la struttura dei fogli di lavoro... 4 2.2. Cosa significano

Dettagli

L INDIRIZZO SPERIMENTALE LINGUISTICO BROCCA

L INDIRIZZO SPERIMENTALE LINGUISTICO BROCCA L INDIRIZZO SPERIMENTALE LINGUISTICO BROCCA Che cos è L indirizzo si caratterizza per lo studio delle lingue straniere in stretto collegamento con il latino e l italiano. L obiettivo primario è far acquisire

Dettagli

LAUREA MAGISTRALE BIENNALE IN SCIENZE ECONOMICHE (LM-56)

LAUREA MAGISTRALE BIENNALE IN SCIENZE ECONOMICHE (LM-56) LAUREA MAGISTRALE BIENNALE IN SCIENZE ECONOMICHE (LM-56) Il corso di laurea in breve Il corso di laurea magistrale in Scienze Economiche, in modalità E-learning, mira a consentire l'acquisizione di conoscenze

Dettagli

REGOLAMENTO DEL MASTER DI PRIMO LIVELLO IN DIRITTO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE 1

REGOLAMENTO DEL MASTER DI PRIMO LIVELLO IN DIRITTO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE 1 REGOLAMENTO DEL MASTER DI PRIMO LIVELLO IN DIRITTO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE 1 Art. 1. FINALITA Presso la Facoltà di Giurisprudenza dell Università di Trieste è istituito il Master Universitario

Dettagli

del 25 novembre 1996 (Stato 5 dicembre 2006)

del 25 novembre 1996 (Stato 5 dicembre 2006) Ordinanza sulla qualifica degli specialisti della sicurezza sul lavoro 822.116 del 25 novembre 1996 (Stato 5 dicembre 2006) Il Consiglio federale svizzero, visto l articolo 83 capoverso 2 della legge federale

Dettagli

C3 indirizzo Elettronica ed Elettrotecnica Profilo

C3 indirizzo Elettronica ed Elettrotecnica Profilo C3 indirizzo Elettronica ed Elettrotecnica Profilo Il Diplomato in Elettronica ed Elettrotecnica : - ha competenze specifiche nel campo dei materiali e delle tecnologie costruttive dei sistemi elettrici,

Dettagli

03. Il Modello Gestionale per Processi

03. Il Modello Gestionale per Processi 03. Il Modello Gestionale per Processi Gli aspetti strutturali (vale a dire l organigramma e la descrizione delle funzioni, ruoli e responsabilità) da soli non bastano per gestire la performance; l organigramma

Dettagli

Coordinamento fra le funzioni del Nucleo di Valutazione e del Presidio di Qualità dell Ateneo di Palermo nell ambito del sistema AVA

Coordinamento fra le funzioni del Nucleo di Valutazione e del Presidio di Qualità dell Ateneo di Palermo nell ambito del sistema AVA Coordinamento fra le funzioni del Nucleo di Valutazione e del Presidio di Qualità dell Ateneo di Palermo nell ambito del sistema AVA DOC3/14 Palermo, 7 Luglio 2014 1 1. PREMESSE Prima della definizione

Dettagli

Preso atto che la somma da destinare alla formazione prevista nel bilancio di previsione dell Unione, è pari a 9.600,00 per l anno 2014;

Preso atto che la somma da destinare alla formazione prevista nel bilancio di previsione dell Unione, è pari a 9.600,00 per l anno 2014; Richiamate le delibera del Cda n. 20 del 30/12/2010 e dell Assemblea n. 5 del 13/06/2013 con le quali si recepisce il trasferimento all Unione dei Comuni il servizio per la gestione in forma associata

Dettagli

Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri

Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri AREA FUNZIONALE PRIMA ( ex A1 e A1S ) Appartengono a questa Area funzionale i lavoratori che svolgono attività ausiliarie, ovvero lavoratori che svolgono

Dettagli

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i P r o d o t t o d a A l b e r t o P a o l i n i G r o s s e t o P a r c h e g g i s r l V e n g o n o p

Dettagli

Relazione attività di Tutorato specializzato a.a. 2013/2014 I semestre

Relazione attività di Tutorato specializzato a.a. 2013/2014 I semestre Relazione attività di Tutorato specializzato a.a. 2013/2014 I semestre Nel mese di marzo, a chiusura del primo semestre, l Ufficio Orientamento e Diritto allo Studio ha monitorato il servizio di tutorato

Dettagli

Premio di merito Quando studiare ti conviene

Premio di merito Quando studiare ti conviene Premio di merito Quando studiare ti conviene Sommario Sommario 2 Cos è il premio di merito 3 Come si concorre al premio. Prerequisiti 3 Indicatori di valutazione e calcolo del premio 3 (a) Durata del percorso

Dettagli

LABORATORIO Professione psicologo

LABORATORIO Professione psicologo Università degli Studi di Milano-Bicocca Facoltà di Psicologia Corso di laurea in Scienze e tecniche psicologiche LABORATORIO Professione psicologo AA. 2010-2011 2011-1 - UNO SPUNTO PROVOCATORIO Siamo

Dettagli

ECONOMIA GIORGIO FUÀ

ECONOMIA GIORGIO FUÀ f a c o l t à d i E CO N O M I A GIORGIO FUÀ UNIVERSITÀ politecnica delle marche facoltà di Piazzale Martelli, 8 60100 Ancona Tel. 071 2207003 presidenza.economia@univpm.it ECONOMIA GIORGIO FUÀ Corsi di

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

Articolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità)

Articolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità) UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E MANAGEMENT REGOLAMENTO DEL TIROCINIO FORMATIVO E DI ORIENTAMENTO (approvato nel Consiglio di Dipartimento del 19 febbraio 2014) Articolo 1 (Definizione

Dettagli

IL MINISTRO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA

IL MINISTRO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA Testo aggiornato al 21 novembre 2005 Decreto ministeriale 9 luglio 2004 Gazzetta Ufficiale 20 luglio 2004, n. 168 Definizione delle modalità e contenuti della prova di ammissione ai corsi di laurea specialistica

Dettagli

STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE

STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE 1 Indice 1. Premessa 2. Obiettivo 3. Le competenze del profilo ideale Competenze 3.1. Età ed esperienza 3.2. Le reali competenze

Dettagli

Corso di. Analisi e contabilità dei costi

Corso di. Analisi e contabilità dei costi Corso di Analisi e Contabilità dei Costi Prof. 1_I costi e il sistema di controllo Perché analizzare i costi aziendali? La CONOSCENZA DEI COSTI (formazione, composizione, comportamento) utile EFFETTUARE

Dettagli

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore 13.1: Introduzione L analisi dei due capitoli precedenti ha fornito tutti i concetti necessari per affrontare l argomento di questo capitolo:

Dettagli

Corso di laurea triennale in: Consulenza Aziendale e Giuridica

Corso di laurea triennale in: Consulenza Aziendale e Giuridica Corsi di laurea triennale sede di Venezia Guida della Facoltà di Economia a.a. 004-0 Corso di laurea triennale in: Consulenza Aziendale e Giuridica Classe di appartenenza: Classe delle lauree in Scienze

Dettagli

PROFILO RIASSUNTIVO DELLE AREE

PROFILO RIASSUNTIVO DELLE AREE PROFILO RIASSUNTIVO DELLE AREE CATEGORIA AREE DEFINIZIONE IMPLICAZIONI CHIAVE Relazioni e Comunicazione Interpersonale A - B - C Sviluppo delle conoscenze e Abilità Qualità e Prestazioni Soddisfazione

Dettagli

FINALITA solida base culturale di carattere scientifico e tecnologico limitato numero di ampi indirizzi esercizio di professioni tecniche

FINALITA solida base culturale di carattere scientifico e tecnologico limitato numero di ampi indirizzi esercizio di professioni tecniche FINALITA fornire una solida base culturale di carattere scientifico e tecnologico in linea con le indicazioni dell Unione europea offrire un limitato numero di ampi indirizzi, correlati a settori fondamentali

Dettagli

Le competenze per la gestione e lo sviluppo delle risorse umane nelle università e negli enti di ricerca

Le competenze per la gestione e lo sviluppo delle risorse umane nelle università e negli enti di ricerca Scuola di Management per le Università, gli Enti di ricerca e le Istituzioni Scolastiche Le competenze per la gestione e lo sviluppo delle risorse umane nelle università e negli enti di ricerca Dott. William

Dettagli

Percorso Formativo. indirizzo. M a r k e t i n g. E - C o m m e r c e

Percorso Formativo. indirizzo. M a r k e t i n g. E - C o m m e r c e Percorso Formativo Tecnici della Gestione Aziendale indirizzo M a r k e t i n g and E - C o m m e r c e DESCRIZIONE DELL INDIRIZZO L'Istituto forma Tecnici della Gestione Aziendale, dotati di conoscenze

Dettagli

Stefania Pozio. Le prove INVALSI di matematica: il confronto con le indagini internazionali.

Stefania Pozio. Le prove INVALSI di matematica: il confronto con le indagini internazionali. Stefania Pozio Le prove INVALSI di matematica: il confronto con le indagini internazionali. Quali sono le principali indagini internazionali sulla matematica a cui l Italia partecipa? L Italia partecipa

Dettagli

CORSO DI LAUREA IN SCIENZE GIURIDICHE Classe 31 Scienze giuridiche

CORSO DI LAUREA IN SCIENZE GIURIDICHE Classe 31 Scienze giuridiche CORSO DI LAUREA IN SCIENZE GIURIDICHE Classe 31 Scienze giuridiche Art. 1 Le seguenti disposizioni disciplinano l organizzazione didattica del Corso di Laurea in Scienze giuridiche, in conformità alle

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1

Dettagli

PROCEDURA OPERATIVA DI VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI

PROCEDURA OPERATIVA DI VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI PROCEDURA OPERATIVA DI VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI A fini dell erogazione della produttività individuale e di gruppo ( art 17 comma 1 lettera a) dell Accordo nazionale e ai fini della progressione economica

Dettagli

ORDINAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DELLA MODA E DEL COSTUME

ORDINAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DELLA MODA E DEL COSTUME ORDINAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN SCIENZA DELLA MODA E DEL COSTUME Classe 23 Scienze e tecnologie delle arti figurative, della musica, dello spettacolo e della moda In collaborazione con la

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO-BICOCCA. Facoltà di Economia. LAUREA IN Economia delle banche, delle assicurazioni e degli intermediari finanziari

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO-BICOCCA. Facoltà di Economia. LAUREA IN Economia delle banche, delle assicurazioni e degli intermediari finanziari UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO-BICOCCA Facoltà di Economia LAUREA IN Economia delle banche, delle assicurazioni e degli intermediari finanziari REGOLAMENTO DIDATTICO - ANNO ACCADEMICO 2007-2008 DESCRIZIONE

Dettagli