Training abilitativi per i disturbi della condotta
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- Ottavio Abele Vaccaro
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1 Training abilitativi per i disturbi della condotta Daniele Fedeli Ricercatore e Docente di Psicologia delle Disabilità Università degli Studi di Udine
2 Disturbi comportamentali e sregolatezza Problemi di iperattivazione emozionale Problemi di ipoattivazione emozionale Problemi di disattenzione e impulsività Disregolazione cognitivo-emotivocomportamentale
3 Gli indicatori precoci di ADHD 4 mesi 12 mesi 25 mesi Irritabilità, inconsolabilità, difficoltà di adattamento, disregolazione neurobiologica dei ritmi Ridotta vigilanza, irrequietezza disregolazione emotiva Elevata attività motoria, disregolazione comportamentale (Auerbach et al., 2008; West, Schenkel & Pavuluri, 2008; Stormont-Spurgin & Zentall, 1995)
4 Cognizione e controllo esecutivo Sede del controllo esecutivo Mantenimento attivo delle rappresentazioni di obiettivi personalmente significativi Canalizzazione dell attenzione, del recupero mnestico e della pianificazione Inibizione di stimoli interni ed esterni interferenti ed off-task Guida del comportamento orientata al raggiungimento degli obiettivi
5 Emozioni e controllo esecutivo Sede del controllo emotivo (Gray, 2001, 2004) Mantenimento attivo delle rappresentazioni di obiettivi emotivamente significativi Integrazione di componenti affettive e di schemi d azione Inibizione di emozioni interferenti e off-task Guida del comportamento orientata al raggiungimento degli obiettivi
6 I training di autoregolazione emozionale Obiettivo Promuovere l autoregolazione emozionale Vantaggi 1. È un approccio evolutivo e trasversale 2. È maggiormente motivante e coinvolgente 3. Elimina l ansia da prestazione 4. È trasferibile in differenti contesti
7 Cos è un emozione?
8 Cos è un emozione? Sensazioni corporee Atti comportamentali Contenuti e processi cognitivi
9 Come si sviluppa un emozione? STIMOLO EMOZIONE RISPOSTA STIMOLO RISPOSTA EMOZIONE
10 Le emozioni primarie
11 Interazione tra sfera razionale ed emotiva
12 Emozioni ed apprendimento
13 In sintesi Stimolo (interno o esterno) Risposta emotiva aspecifica Esperienze Schemi cognitivi Interpretazione cognitiva Contesto Autoefficacia Sentimento consapevole
14 Lo sviluppo emotivo
15 La piramide emotiva Emozioni sociali Emozioni di base
16 Emozioni primarie e secondarie a confronto Emozioni primarie Emozioni secondarie Stimoli d innesco Semplici e naturali Complessi e sociali Flessibilità di risposta Bassa Elevata Automaticità Elevata Bassa Mediazione cognitiva Assente o limitata Importante Espressione Tipica ed universale Limitata ed idiosincrasica Periodo d insorgenza Precoce Tarda infanzia Funzioni Protezione individuale Adattamento sociale
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19 IL SORRISO VERO
20 IL SORRISO FINTO
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23 La piramide emotiva Personalità Stili emotivi 1. Soglia di risposta 2. Intensità di risposta 3. Rapidità di recupero Pattern emotivi Emozioni sociali Emozioni di base
24 L intervento di alfabetizzazione emozionale
25 Quattro regole per la gestione sana delle emozioni nei bambini 1. Tutte le emozioni sono positive 2. Il bambino ha il diritto di provare tutte le emozioni 3. Il bambino ha il dovere di esprimente correttamente le emozioni 4. Il bambino impara a gestire le emozioni imitando l adulto
26 Segnali di sofferenza emotiva 1. Difficoltà del sonno 2. Alterazioni dell appetito 3. Regressioni 4. Peggioramenti improvvisi del rendimento scolastico 5. Lamentele somatiche 6. Forti alterazioni emozionali improvvise 7. Eccessivo tempo di recupero 8. Comparsa di emozioni di fronte a stimoli inappropriati
27 Gli estremi emozionali Il ragazzo arrabbiato/impaurito Il ragazzo regolato l emozione compare in contesti inappropriati non è giustificabile in base a stimoli ambientali è sproporzionata nell intensità o nella frequenza presenta un eccessivo tempo di recupero Il ragazzo alessitimico
28 Il ragazzo alessitimico 1. difficoltà ad identificare le proprie emozioni 2. incapacità a discriminare tra emozioni e sensazioni corporee 3. ridotto vocabolario emozionale 4. eccessiva preoccupazione per i segnali somatici 5. limitata capacità immaginativa
29 La struttura Teoria sull emozione Cos è l emozione? Autoconsapevolezza emotiva Quali sono le mie emozioni? Processi di autocontrollo emotivo Feedback dai compagni di classe Emissione di comportamenti socialmente adeguati
30 La struttura Componenti dell intelligenza Raccolta di informazioni Conoscenza di base Ragionamento astratto Processi di metacontrollo Intelligenza verbale Leggere lentamente il brano Attivare gli schemi di conoscenza relativi all argomento Identificare i protagonisti ed analizzare le relazioni Riconoscere l importanza di sottolineare, scomporre il testo in parti, ecc. Intelligenza emotiva Osservare attentamente i segnali del corpo Attivare le conoscenze riguardanti le modalità espressive delle emozioni Analizzare l emozione e collegarla a fatti, situazioni, ecc. Riconoscere l importanza dell autocontrollo per la propria performance cognitiva
31 Il programma A.R.C.A. Autoconsapevolezza Riconoscimento Autoregolazione Comprensione
32 Indicazioni metodologiche Fattori contestuali Durata Regolarità Curricolarità Coerenza Fattori individuali Onestà Flessibilità Rispetto Scientificità
33 Indicazioni metodologiche Atteggiamenti relazionali Considera i danni emozionali gravi quanto le ferite fisiche. Rispetta ed accetta tutti i sentimenti sperimentati dai bambini, senza considerarli privi di significato o di importanza. Aiuta i bambini a trovare le parole per esprimere le proprie emozioni. Rassicura i bambini che provare tutti i sentimenti è normale. Accorgimenti operativi Parlando con i bambini, utilizza frasi brevi, in forma positiva e possibilmente con poche subordinate. Impiega pochi termini che non siano già presenti nel vocabolario dei bambini. Chiedi ai bambini di ripetere le istruzioni ricevute sullo svolgimento delle varie attività. Promuovi nei bambini un atteggiamento attivo nello svolgimento delle attività.
34 Fase 1. Autoconsapevolezza 1. Osservazione delle proprie modificazioni fisiologiche 2. Autoconsapevolezza delle emozioni di base e sociali 3. Sviluppo di un vocabolario per parlare di emozioni 4. Discriminazione tra emozioni
35 Fase 1. Autoconsapevolezza Percorso didattico 1 Il vocabolario emotivo L orologio delle emozioni Il Monopoli emotivo Percorso didattico 2 Il corpo Le mille parole del corpo Il profilo delle emozioni I tre volti delle emozioni Il corpo osservato L esplosione emotiva Percorso didattico 3 Le emozioni Il diario emotivo Gli oggetti emotivi
36 Fase 1. Autoconsapevolezza
37 Fase 2. Riconoscimento 1. Osservazione della comunicazione paraverbale e non verbale 2. Ascolto attivo delle parole altrui
38 Fase 2. Riconoscimento Percorso didattico 1 L ascolto Il non ascolto Il passaporto (parafrasi sul contenuto) L emozione svelata (parafrasi sull emozione) I quattro cantoni Le parole silenziose Percorso didattico 3 Il linguaggio del corpo Il mimo Lo specchio congelato Il simbolo
39 Fase 2. Riconoscimento
40 Fase 3. Comprensione 1. Riconoscimento dei pattern emotivi propri ed altrui 2. Riconoscimento della transizione tra emozioni 3. Individuazione delle situazioni emotigene 4. Individuazione dei pensieri disfunzionali 5. Riconoscimento del proprio e degli altrui stili emotivi
41 Fase 3. Comprensione Percorso didattico 1 I pattern emotivi La storia delle emozioni Il domino delle emozioni L iceberg delle emozioni Il diario emotivo Cosa quando Percorso didattico 2 Stili emotivi La materia preferita Le materie scolastiche Percorso didattico 3 I pensieri emotigeni Indovina il pensiero Il diario emotivo
42 Fase 3. Comprensione
43 Fase 3. Comprensione
44 Fase 3. Comprensione
45 Fase 4. Autoregolazione 1. Modulazione delle emozioni 2. Potenziamento della motivazione 3. Risoluzione dei conflitti interpersonali 4. Atteggiamento cooperativo
46 Fase 4. Autoregolazione Percorso didattico 1 La modulazione Il vulcano emotivo Tecniche di rilassamento Percorso didattico 2 La ristrutturazione La ristrutturazione cognitiva Gli esperimenti comportamentali Percorso didattico 3 La soluzione dei conflitti Il semaforo verde L obiettivo condiviso
47 Fase 4. Autoregolazione
48 Fase 4. Autoregolazione
49 Fase 4. Autoregolazione
50 Fase 4. Autoregolazione
51 Fase 4. Autoregolazione
52 Gerarchia di bisogni
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