PROVINCIA DI ALESSANDRIA - CENTRO EUROPE DIRECT -

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1 NUMERO 4 SETTEMBRE - OTTOBRE 2012 PROVINCIA DI ALESSANDRIA - CENTRO EUROPE DIRECT - MENSILE DI INFORMAZIONE SULLE POLITICHE E SUI FINANZIAMENTI DELL UNIONE EUROPEA Europe Direct Alessandria c/o Centro per l Impiego Via Cavour, Alessandria Tel: / Fax

2 IN QUESTO NUMERO NOTIZIE DALLA PROVINCIA - Seminario SOLUZIONI TECNOLOGICHE PER RESTARE ATTIVI Pag. 1 PRIMO PIANO - Accesso più semplice e rapido ai fondi dell UE per le imprese, le città, le Regioni e i Ricercatori europei Pag. 2 - Fondo di solidarietà dell U E: cifra record di 670 milioni di euro per l Emilia Pag. 2 NEWS DALLE ISTITUZIONI - Agenda digitale: promuovere l innovazione wireless tramite la condivisione dello spettro radio Pag. 3 - Nuove norme sui rifiuti elettronici per un migliore impiego delle risorse Pag. 3 - Cooperazione internazionale: la Commissione europea rinforza il suo aiuto in Siria, Sudan e Yemen Pag. 4 - Direttiva europea sulla sicurezza dei giocattoli: comprendere e applicare le nuove norme Pag. 4 - Bandi 2013 all'interno del VII Programma Quadro: la Commissione europea stanzia 8,1 miliardi di euro per la ricerca Pag. 5 - La Russia ha aderito all O rganizzazione mondiale del Commercio Pag. 5 - Smart cities e communities: la Commissione lancia il partenariato europeo per l'innovazione Pag. 6 - Stimolare la produttività grazie a la nuvola informatica Pag. 6 LEX ET IUSTITIA - Italia sotto indagine per sospetti aiuti di Stato Pag. 7 - PA, ritardati pagamenti: Consiglio Ministri approva schema decreto legislativo Pag. 7 LA BUONA E LA CATTIVA NOTIZIA - Commissione europea: gli Stati Membri riconoscano le abilità acquisite al di fuori dell'ambito scolastico ed universitario Pag. 8 - Gestione rifiuti UE: Italia al 20esimo posto tra i 27 Stati membri Pag. 8-9 BIBLIOTECA EUROPEA Pag. 10

3 NOTIZIE DALLA PROVINCIA INCONTRO-DIBATTITO SOLUZIONI TECNOLOGICHE PER RESTARE ATTIVI La popolazione dell Unione Europea sta cambiando e diventando progressivamente più vecchia. Gli over 65 sono circa 87 milioni e rappresentano il 17,4% del totale della popolazione. Il ruolo di queste persone ed il patto tra le generazioni sono particolarmente importanti per una crescita futura sostenibile ed intelligente ed il tema è stato inserito tra le cinque priorità della strategia Europa La Commissione europea, inoltre, ha proclamato il 2012 Anno europeo dell invecchiamento attivo e della solidarietà tra le generazioni. La Provincia di Alessandria, in collaborazione con l Associazione Arcolatino, ha voluto cogliere questa opportunità organizzando un incontro-dibattito con l intenzione di promuovere e sensibilizzare l'opinione pubblica, gli Enti locali e gli operatori del settore mettendo in valore l importante contributo che le persone anziane possono dare alla società e dando risalto alla ricchezza sociale che rappresentano e del ruolo che possono avere i giovani. Si tratta di un evento che intende propone soluzioni, anche tecnologiche, dirette a far comprendere che è possibile invecchiare in buona salute, partecipare appieno alla vita della collettività e sentirsi più realizzati nel lavoro, nella cultura, ecc. attraverso attività che possono essere effettuate presso il proprio domicilio riducendo costi e migliorando la qualità della vita per riuscire ad essere più autonomi nel quotidiano e più impegnati nella società. Inoltre, si è voluto mettere in evidenza l'importanza di praticare sport e attività fisiche nella terza età che trovano le loro ragioni d essere principalmente in due punti: togliere le persone anziane dall'isolamento e permettere loro di conservare o di acquisire una buona forma fisica. Tra gli illustri ospiti della giornata, vi saranno anche i rappresentati della Associazione ARCO LATINO, spazio di cooperazione fra comunità territoriali che in questi anni ha notevolmente contribuito con interventi significativi atti a sensibilizzare e promuovere il tema dell invecchiamento attivo e della solidarietà intergenerazionale; della AGE PLATFORM EUROPE i quali porteranno le loro esperienze nei settori politici che hanno un impatto sulle persone anziane e sui pensionati concentrando l attenzione sulla dimensione europea del problema dell invecchiamento nella società moderna; dell UNIVERSITARI D ESTUDIS EUROPEUS DE BARCELONA, ente pubblico organizzato come un centro interdisciplinare dedicato alla istruzione superiore, ricerca e formazione e formazione su temi di interesse per gli europei e l'unione europea; della HIM - HEALTH INFORMA- TION MANAGEMENT che operano nel settore delle nuove tecnologie nel campo sanitario e della assistenza. Per ulteriori informazioni, si prega di prendere contatti con il personale del Centro Europe Direct di Alessandria attraverso il seguente indirizzo di posta elettronica: oppure ai recapiti telefonici reperibili sul sito internet del Centro: L Assessore ai Progetti U.E. Gian Franco Comaschi. 1

4 PRIMO PIANO ACCESSO PIÙ SEMPLICE E RAPIDO AI FONDI DELL'UE PER LE IMPRESE, LE CITTÀ, LE REGIONI E I RICERCATORI EUROPEI A seguito dell entrata in vigore del nuovo regolamento finanziario dell'unione, la Commissione europea ha adottato delle nuove modalità di applicazione per semplificare le procedure, così a partire dal 1 gennaio 2013 le imprese, le ONG, i ricercatori, gli studenti, le città e altri destinatari potranno accedere in modo più semplice ai fondi dell UE. La nuova normativa mira anche a rafforzare la trasparenza e a responsabilizzare maggiormente tutti coloro che gestiscono i fondi dell'unione. Il nuovo regolamento introduce importanti miglioramenti per tutti i beneficiari dei fondi europei. Siamo riusciti a ridurre gli oneri amministrativi per i destinatari dei fondi dell'unione, il che significa un accesso più facile e tempi più brevi per i finanziamenti provenienti dal nostro bilancio. Le nuove regole aprono la strada a un uso più efficace delle risorse. Ciò è importante per ogni cittadino europeo, poiché in tempi di crisi il bilancio dell'unione svolge un ruolo importante per promuovere la crescita e l'occupazione. Rendere più facile l acceso ai fondi e accrescere la responsabilità di chi li gestisce è uno dei compiti principali del mio mandato. È quanto ha dichiarato Janusz Lewandowski, Commissario europeo per la programmazione finanziaria e il bilancio. Il nuovo regolamento finanziario prevede una serie di miglioramenti che faciliteranno la vita ai beneficiari dei fondi europei. Saranno ridotti i tempi tra l invito a presentare proposte e la conclusione degli accordi di sovvenzione, come pure i termini di pagamento. L enfasi del sistema di concessione delle sovvenzioni passerà dal rimborso delle dichiarazioni di spesa ai pagamenti in base ai risultati effettivamente raggiunti, attraverso un uso maggiore di importi fissi, tassi forfettari e costi unitari. I beneficiari dei fondi europei non saranno più tenuti ad aprire conti bancari fruttiferi separati. Inoltre, anche se verranno maturati interessi, non dovranno essere restituiti al bilancio dell Unione né saranno conteggiati come entrate del progetto. Questa novità tiene conto di una delle principali preoccupazioni espresse dai beneficiari di sovvenzioni e da altre parti interessate, in particolare gli organismi di ricerca e le ONG. Le nuove regole permetteranno di responsabilizzare coloro che gestiscono il denaro dei contribuenti europei. Ciò riguarda anche gli Stati membri che gestiscono una buona parte del bilancio dell'unione, compresa la politica regionale dell'ue. In futuro, le autorità degli Stati membri dovranno firmare e trasmettere alla Commissione dichiarazioni annuali che attestino la corretta spesa dei fondi dell'ue. Sono stati poi rafforzati i meccanismi di rettifica finanziaria per irregolarità commesse dai beneficiari riscontrate in fase di audit: come deterrente, la Commissione pubblicherà decisioni che imporranno sanzioni in caso di uso improprio di fondi. In futuro, vari strumenti finanziari, quali prestiti, capitale o garanzie, saranno utilizzati per migliorare l'efficacia dei fondi dell UE, moltiplicandone quindi l impatto finanziario. Vi saranno nuove possibilità per un'attuazione più flessibile dei partenariati pubblicoprivato per rispondere alle esigenze delle parti interessate dell'industria europea che vi partecipano. La semplificazione delle regole e dei processi non si concluderà con l'adozione del nuovo regolamento finanziario. La Commissione porterà avanti tutta una serie di proposte di semplificazione per integrarle saldamente nella nuova generazione di programmi ( ), che è al momento negoziata al Consiglio e al Parlamento europeo. FONDO DI SOLIDARIETÀ DELL UE: CIFRA RECORD DI 670 MILIONI DI EURO PER L EMILIA-ROMAGNA Il Commissario europeo per la Politica regionale Johannes Hahn ha annunciato la proposta della Commissione di stanziare 670 milioni di euro a sostegno della popolazione terremotata dell Emilia Romagna nell ambito del Fondo di solidarietà dell'unione europea (FSUE). E la somma più elevata mai stanziata nell ambito di questo fondo dalla sua istituzione nel 2002, in seguito alle inondazioni che hanno colpito l'europa centrale nell'estate del Esso eroga aiuti finanziari fino a un massimo di un miliardo di euro l'anno agli Stati Ue e ai paesi in fase di adesione colpiti da catastrofi naturali gravi. Il fondo è destinato a coprire gli enormi costi di ripristino delle infrastrutture essenziali e di fornitura di alloggi e di servizi di soccorso nonché proteggere il patrimonio culturale della regione. In particolare, la priorità a cui risponderanno gli stanziamenti sarà quella di ridare un alloggio e sostenere le decine di migliaia di persone che hanno perso la casa. L'Italia ha presentato una domanda di aiuto a titolo del Fondo di solidarietà, ricevuta il 27 luglio 2012, entro il termine di dieci settimane dalla data in cui si è verificato il primo danno (20 maggio 2012). Le autorità italiane hanno indicato danni diretti per 13,3 miliardi di euro. 2

5 NEWS DALLE ISTITUZIONI AGENDA DIGITALE: PROMUOVERE L'INNOVAZIONE WIRELESS TRAMITE LA CONDIVISIONE DELLO SPETTRO RADIO Recentemente si è registrato un incremento esponenziale dell'utilizzo della rete mobile spinta, tra gli altri fattori, dall'informatica mobile, dai punti di accesso Wifi, dalle reti elettriche intelligenti e dall'automazione industriale, con conseguente aumento del traffico sulla rete mobile e senza fili. Le prospettive per il futuro prevedono che, da ora al 2015, il traffico mobile di dati a livello mondiale crescerà del 26% annuo. Entro tale data saranno, infatti, collegabili a Internet più di 7 miliardi di telefoni cellulari, tablet e altri dispositivi mobili. Questo incremento ha spinto la Commissione europea a delineare un progetto che consentirà alle tecnologie wireless, fra cui la banda larga, di condividere l'uso dello spettro radio. Lo spettro radio è una risorsa estremamente preziosa, sempre più scarsa in quanto utilizzata frequentemente per un'ampia gamma di applicazioni in diversi settori. La crescente domanda di collegamenti senza fili sta dunque raggiungendo i limiti dello spettro radio disponibile. In altri termini, non esistono altre frequenze libere nello spettro e il costo della riattribuzione dello spettro radio per nuovi usi risulta essere elevato. Ciò significa che l'europa dovrà utilizzare tale risorsa in modo più efficiente rispetto al passato. E' opportuno sottolineare che spesso la normativa nazionale in materia di frequenze radio non tiene conto delle nuove possibilità tecniche e, di fronte all'aumento della domanda, espone gli utenti della telefonia mobile e della banda larga al rischio di servizi di scarsa qualità, ostacolando così la formazione di un mercato unico per gli investimenti in tali settori delle comunicazioni. La Commissione invita dunque le autorità di regolamentazione a sostenere l'innovazione senza fili controllando ed eventualmente ampliando le bande armonizzate del mercato interno per le quali non è richiesta alcuna licenza (le cosiddette bande non soggette a licenza). Viene promosso inoltre un approccio normativo coerente in tutta l'unione volto a condividere i diritti di sfruttamento, che offra stimoli nonché certezza giuridica a tutti gli utenti (attuali e nuovi) per condividere le preziose risorse dello spettro radio. Creando un mercato unico dello spettro radio, l Europa potrebbe recuperare la leadership industriale mondiale nel settore delle comunicazioni mobili e dei dati e al fine di attrarre maggiori investimenti in ricerca e sviluppo. Per ottimizzare i vantaggi di tali modalità di condivisione dello spettro radio, occorre eliminare gli ostacoli normativi e offrire incentivi a livello dell'ue. In particolare, nuove strategie normative devono garantire ai diversi utenti, compresi gli attuali titolari, la garanzia di utilizzare una determinata banda di frequenze su base condivisa con alti livelli di protezione contro le interferenze. NUOVE NORME SUI RIFIUTI ELETTRONICI PER UN MIGLIORE IMPIEGO DELLE RISORSE Il 13 agosto 2012 sono entrate in vigore nuove norme sulla raccolta e lo smaltimento dei rifiuti elettronici (cioè dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, ossia RAEE). Tali disposizioni fanno parte della direttiva RAEE, entrata in vigore nel febbraio 2003, la quale prevede l'istituzione di un sistema di raccolta che consenta ai consumatori di restituire gratuitamente i loro rifiuti elettronici. L obiettivo è di prevenire eventuali danni alla salute umana e all ambiente causati da sostanze pericolose contenute nei RAEE; allo stesso tempo si vuole aumentare il riciclaggio e/o il riutilizzo di prodotti e materiali. A questo proposito, la raccolta sistematica e un corretto smaltimento sono indispensabili per il riciclaggio di oro, argento, rame e metalli rari usati per la produzione di TV, computer portatili e telefoni cellulari. Ad oggi solamente un terzo dei rifiuti elettrici ed elettronici dell' Unione europea è oggetto di raccolta differenziata nel quadro del regime documentato. L attuale tasso di raccolta stabilito per l'ue è di 4 kg di RAEE pro capite, che corrisponde a 2 milioni di tonnellate all anno, a fronte delle circa 10 tonnellate annue di rifiuti generate. Si stima che entro il 2020 il volume dei RAEE aumenterà di 12 milioni di tonnellate, perciò l ambizioso obiettivo finale della nuova direttiva è quello della raccolta dell 85% della produzione complessiva di RAEE: nel 2020 la raccolta differenziata riguarderà all incirca 10 milioni di tonnellate di rifiuti, l equivalente di 20 kg pro capite. Al più tardi entro il 14 febbraio 2014, gli Stati membri saranno tenuti a modificare la legislazione nazionale in vigore in materia di RAEE per conformarsi alle disposizioni della nuova direttiva e ai relativi obiettivi. I consumatori possono consegnare rifiuti elettronici di piccole dimensioni presso i negozi al dettaglio, fatta eccezione nel caso in cui sistemi alternativi già in uso dimostrino di essere di pari efficacia. 3

6 NEWS DALLE ISTITUZIONI COOPERAZIONE INTERNA- ZIONALE: LA COMMISSIONE EUROPEA RINFORZA IL SUO AIUTO IN SIRIA, SUDAN E YEMEN Di fronte all'aggravarsi delle crisi umanitarie che colpiscono Siria, Sudan e Yemen, la Commissione europea ha deciso di inviare nuovi fondi ed aiuti a queste regioni. Tali azioni mirano a salvare migliaia di vite da guerre civili, malnutrizione, o malattie infettive. In Siria, la situazione "è ormai fuori controllo ed è diventata una vera e propria guerra civile: centinaia di migliaia di siriani sono in una situazione disperata. Alla ricerca di salvezza, decine di migliaia di profughi siriani hanno emigrato verso paesi confinanti: Turchia, Libano, Giordania e anche Iraq. Per aiutare questi esiliati sono stati stanziati altri 20 milioni di euro, portando gli aiuti europei per l emergenza siriana, ad un totale di oltre 63 milioni di euro. Tali fondi andranno a coprire innanzitutto i bisogni primari della popolazione siriana in fuga: cibo, acqua, misure minime d'igiene ed assistenza medica e psicologica a chi è stato travolto dal dramma della guerra. Per quanto riguarda lo Yemen, la Commissione ha deciso di stanziare 20 milioni di euro, che si aggiungono ai 20 già previsti per il I fondi serviranno a calmare gli effetti dei conflitti armati e della malnutrizione, che fanno dello Yemen il paese più povero della penisola araba. Infatti, oltre il 43% della popolazione vive sotto la soglia di povertà, cioè con meno di due dollari al giorno, e si stima che nella maggior parte delle regioni, uno yemenita su tre soffra di malnutrizione acuta. Nuovi aiuti europei sono in arrivo anche per il Sudan, per far fronte all emergenza delle migliaia di sudanesi che fuggono dal conflitto armato tra le regioni del Sud Kordofan e del Blue Nile. Il flusso maggiore di profughi rimane quello verso l Etiopia e, nei campi di profughi già allestiti, la situazione si fa sempre più drammatica, col rischio che scoppino focolai di malattie infettive come colera e malaria. Guerre e raccolti particolarmente scarsi hanno provocato una generale carenza di cibo, col risultato che ben 4,7 milioni di sudanesi sono a rischio malnutrizione. Sono dunque stati stanziati altri 40 milioni di euro con l'obiettivo di fornire supporto e aiuto a decine di migliaia di profughi. In totale e nel solo 2012, i fondi europei mobilizzati per il Sudan hanno rappresentato 127 milioni di euro. DIRETTIVA EUROPEA SULLA SICUREZZA DEI GIOCATTOLI: COMPRENDERE E APPLICARE LE NUOVE NORME La sicurezza dei bambini è la priorità numero uno del settore del giocattolo. Così afferma Catherine Van Reeth, Direttore Generale di ToyIndustries of Europe, associazione che raggruppa i produttori europei di giocattoli rappresentando oltre il 25% del mercato mondiale. E' stata tale organizzazione, assieme a Assogiocattoli, a organizzare il seminario sulla sicurezza dei giocattoli tenutosi alla Camera di Commercio di Milano il 17 luglio, a tutela degli oltre settantotto milioni di bambini in tutta l Unione europea. L'evento, promosso dalla Commissione, ha permesso di fare il punto della situazione sugli sviluppi delle politiche di sicurezza per i giocattoli messi in commercio all'interno dell'unione. Questa è stata anche un'occasione per discutere degli interventi necessari per garantire l'applicabilità della Direttiva dell'ue che disciplina il settore, recepita dal Governo italiano con il Decreto Legislativo n.54 dell 11 aprile Tale normativa ha introdotto nuovi obblighi, a cui gli operatori si sono dovuti adattare entro il 20 luglio del Innanzitutto, è stato applicata la definizione di giocattolo a una serie di prodotti che, fino all introduzione della Direttiva, non avevano tale caratterizzazione precisa. E' stata inoltre allargata la responsabilità per la sicurezza dei giocattoli a tutti gli attori coinvolti nel settore, dai distributori fino ai negozianti, per la prima volta chiamati in causa. I produttori sono tenuti a fornire maggiori dettagli nella documentazione tecnica, contribuendo in tal modo alla rintracciabilità del prodotto e alla lotta alla contraffazione. Maggiori limiti sono infine stati imposti in relazione ai materiali da utilizzare nella produzione dei giocattoli. Data la natura delle novità introdotte, la Direttiva richiede agli organi di controllo Agenzia delle Dogane, Guardia di Finanza, Camere di Commercio e Polizia Locale una specifica preparazione, ai fini di poter adeguare la loro attività alle nuove caratteristiche previste per la maggior sicurezza dei giocattoli. Grazie alla chiarezza della Direttiva è stato anche più facile promuovere l'attività di vigilanza sul mercato, attraverso cui si sono raggiunti importanti risultati. Un esempio è quello dei prodotti sequestrati dalla Guardia di Finanza: giocattoli contraffatti o insicuri nell'ultimo anno, per un valore di mercato di oltre 31milioni di euro, a fronte di una media annuale dell ultimo quinquennio di circa giocattoli. In questo contesto di generale adeguamento, la Commissione Europea ha lanciato lo scorso novembre 2011 una campagna pubblicitaria indirizzata alle famiglie, per aiutarle nella scelta dei giocattoli sicuri e nel loro corretto utilizzo. 4

7 NEWS DALLE ISTITUZIONI BANDI 2013 ALL'INTERNO DEL VII PROGRAMMA QUADRO: LA COMMISSIONE EUROPEA STANZIA 8,1 MILIARDI DI EURO PER LA RICERCA Lunedì 9 luglio la Commissione europea ha presentato i bandi di ricerca 2013 all'interno del VII Programma Quadro dell'anno 2013, gli ultimi della programmazione finanziaria Sono 8,1 miliardi di euro i fondi stanziati, il loro obiettivo è quello di promuovere progetti aventi come tema guida la salute, la protezione ambientale e nuove soluzioni per la gestione dei rifiuti e delle sfide dell'urbanizzazione. Máire Geoghegan-Quinn, Commissaria responsabile per la Ricerca, l'innovazione e la Scienza ha affermato: "Il sapere è la moneta dell'economia globale. Se l'europa vuole continuare a competere nel 21 secolo dobbiamo sostenere la ricerca e l'innovazione per generare crescita e posti di lavoro." "L'elevata concorrenza per i finanziamenti dell'unione europea ha aggiunto la Commissaria è una garanzia del fatto che il denaro dei contribuenti verrà utilizzato per i progetti migliori che affronteranno questioni di interesse per tutti noi." Anche la Rappresentanza a Milano, in contemporanea con altre venti Rappresentanze, ha partecipato all'apertura dei bandi A questo proposito, la Rappresentanza ha organizzando un evento di presentazione nella propria sede di corso Magenta al quale hanno preso parte i principali enti interessati, quali ospedali e centri di ricerca sia universitari che privati. Introducendo l'evento, il Direttore della Rappresentanza ha sottolineato che "La ricerca fa parte del 'triangolo della conoscenza', destinato a rafforzare la crescita e l occupazione dell Unione europea". Con l'intento di approfondire ed illustrare più precisamente il valore aggiunto di questa iniziativa europea esperti di vari settori hanno presentato i loro progetti e portato la propria testimonianza. Massimo Gaudina, responsabile per la Comunicazione del Consiglio europeo per la ricerca (ERC) ha illustrato dettagliatamente le modalità di accesso ai bandi e ha sottolineato l' importanza di stanziamenti europei nell'ambito della ricerca italiana. In tal senso gli interventi di Valentina Bosetti, ricercatrice nel settore dei cambiamenti climatici della Fondazione ENI Enrico Mattei e di Fabio Turrini, responsabile della progettazione per i sistemi a combustione presso Avio SpA, sono serviti ad evidenziare i benefici, in termini di scoperte scientifiche e innovazioni tecnologiche, raggiunti grazie all'assegnazione di fondi europei negli scorsi anni. L'evento si è concluso con un collegamento in diretta con Bruxelles che ha permesso di seguire la conferenza stampa della Commissaria Geoghegan-Quinn e l'intervento del ministro italiano per l'istruzione, l'università e la Ricerca, Francesco Profumo. Degli 8,1 miliardi stanziati dall'unione europea, un peso rilevante verrà dato alle piccole e medie imprese (PMI), queste riceveranno infatti un pacchetto del valore di 1,2 miliardi di euro. Inoltre, l'unione ha identificato alcuni interventi prioritari, tra cui aumentare il ruolo dell'europa nella ricerca rendendola una meta più attraente per lo sviluppo di progetti di ricerca da tutto il mondo. Questi stanziamenti accorciano le distanze da Horizon 2020, il nuovo programma di finanziamenti per la ricerca stanziato dall'unione per l'arco temporale LA RUSSIA HA ADERITO ALL ORGANIZZAZIONE MONDIALE DEL COMMERCIO Dopo 18 anni di negoziati, la Russia è divenuta il 156esimo membro del OMC/WTO. Si tratta di un adesione particolarmente importante per l Ue: l Ue è infatti il principale partner commerciale della Russia che, a sua volta, è il terzo partner commerciale dell Ue. Per la prima volta, Russia e Ue saranno vincolate da norme e obblighi multilaterali negli scambi reciproci. In seguito all adesione all OMC, la Russia dovrà tra l altro ridurre notevolmente i dazi all importazione, limitare le sovvenzioni all esportazione, permettere ai fornitori di servizi della Ue un più agevole accesso al mercato e snellire norme e procedure in numerosi settori che influiscono sulle relazioni economiche bilaterali. Particolare rilievo avranno i regolamenti sulle procedure doganali nonché l introduzione di misure sanitarie, di norme tecniche e la protezione della proprietà intellettuale. Le principali esportazioni Ue verso la Russia sono: autovetture (7 miliardi di euro), medicinali (6 miliardi di euro), parti di autovetture (3,5 miliardi di euro), telefoni e loro accessori (2,5 miliardi di euro) e trattori (1 miliardo di euro). Le importazioni Ue dalla Russia riguardano soprattutto materie prime e in particolare: petrolio (greggio e raffinato: 130 miliardi di euro) e gas (24 miliardi di euro). Per queste e per altre importanti materie prime, la Russia si è impegnata a limitare i dazi all esportazione. 5

8 NEWS DALLE ISTITUZIONI SMART CITIES E COMMUNI- TIES: LA COMMISSIONE LAN- CIA IL PARTENARIATO EURO- PEO PER L'INNOVAZIONE Una delle sfide più ardue che l'unione europea deve fronteggiare è la migliore progettazione di città europee che rispettino l'ambiente, ovvero città intelligenti e sostenibili. Quasi tre quarti dei cittadini europei vivono in città e consumano il 70% dell'energia totale dell'unione. La congestione del traffico, per la maggior parte concentrato nei centri urbani, costa all'europa circa l'1% del Pil annuo. Le tecnologie intelligenti possono apportare un contributo consistente nella lotta per città più intelligenti. Il bando Smart Cities and Communities European Innovation Partnership (SCC), lanciato dalla Commissione europea, mira a stimolare lo sviluppo e l inserimento delle tecnologie intelligenti nelle città, mettendo così insieme le risorse per la ricerca in campo energetico, i trasporti e l ICT concentrandoli in una serie limitata di progetti dimostrativi che saranno realizzati in collaborazione con le città stesse. Solo per il 2013 la partnership ha messo a disposizione del programma 365 milioni di dollari. Attualmente molti ostacoli limitano il potenziale delle innovative tecnologie intelligenti, per esempio l alto rischio tecnologico, le incertezze dei rendimenti sugli investimenti o le difficoltà normative. In momenti economici difficili però, imprenditori e città sono scettici nel sviluppare tecnologie innovative, nonostante i grandi risparmi, in termini monetari e di emissioni di gas nocivi alla salute, che si potrebbero ottenere. L'Unione è da molti anni impegnata nella promozione e implementazione di progetti urbani aventi come oggetto il miglioramento dei trasporti, di un uso più efficiente dell'energia e dell' informazione tecnologica. E' necessario che questi sforzi convergano al fine di cercare"idee innovative" tra un settore e l'altro. STIMOLARE LA PRODUTTIVITÀ GRAZIE A LA NUVOLA INFORMATICA Per stimolare la produttività delle imprese e della pubblica amministrazione, la Commissione europea ha elaborato una nuova strategia che punta sull'accelerazione e la diffusione dell'accesso alla nuvola informatica. Per nuvola informatica si intende la memorizzazione di dati (come file di testo, immagini o video) e di software su elementi remoti ai quali gli utenti accedono via internet utilizzando il dispositivo che preferiscono. Si tratta di una modalità più rapida, economica, flessibile e potenzialmente più sicura rispetto al ricorso a soluzioni informatiche locali. Molti siti estremamente popolari come Facebook, Spotify o la posta elettronica in rete utilizzano già le tecnologie offerte dal cloud computing ma i reali vantaggi economici si ottengono tramite l uso capillare di questa tecnologia a livello delle imprese e del settore pubblico. I vantaggi della nuvola informatica derivano dalle sue economie di scala. L 80% delle organizzazioni che scelgono questa soluzione risparmiano almeno il 10-20% sui costi. Inoltre, è possibile prevedere significativi aumenti della produttività se la soluzione viene adottata su larga scala in tutti i settori dell economia. Con tali scopi, la nuova strategia della Commissione europea prevede iniziative intese a realizzare entro il 2020 un guadagno netto pari a 2,5 milioni di nuovi posti di lavoro in Europa e un aumento annuo del PIL corrispondente a 160 miliardi di euro (circa l 1%). Attualmente, in assenza di norme comuni e contratti chiari, molti utilizzatori potenziali sono dissuasi dall adottare questa soluzione. Gli utilizzatori non sono sicuri di quali norme e certificazioni vadano osservate e richieste per soddisfare le loro esigenze e gli obblighi giuridici, in modo, ad esempio, da garantire che i loro dati o quelli dei loro clienti siano al sicuro. I fornitori e gli utilizzatori esigono inoltre norme più chiare in materia di fornitura di servizi condivisibili nella nuvola, ad esempio riguardo alla sede di risoluzione delle controversie oppure su come assicurare la facile migrazione di dati e software tra diversi fornitori di servizi di questo tipo. La vicepresidente Viviane Reding ha affermato: L Europa deve pensare in grande. La strategia sulla nuvola informatica aumenterà il livello di fiducia nei confronti di soluzioni innovative e stimolerà un mercato digitale unico competitivo, dove i cittadini europei si sentano al sicuro. Per ottenere questi risultati è necessario adottare velocemente il nuovo quadro generale sulla protezione dei dati proposto quest anno dalla Commissione e definire clausole e condizioni contrattuali che siano sicure ed eque.. Questa strategia fa seguito alla proposta della Commissione del 2012 di riforma della normativa in materia di protezione dei dati. Nei prossimi mesi verrà proposta anche una strategia europea sulla sicurezza informatica. La definizione di norme europee in questo campo è un prerequisito per la creazione di uno spazio digitale aperto e sicuro, destinato a costruire a un vero mercato unico del digitale. 6

9 LEX ET IUSTITIA ITALIA SOTTO INDAGINE PER SOSPETTI AIUTI DI STATO L'Italia è di nuovo sotto esame per sospetti aiuti di Stato: questa volta però, la Commissione europea ha deciso di aprire un'indagine formale per mezzo della quale Bruxelles potrà approfondire l'accertamento e le parti interessate. Lo Stato italiano, e le imprese che si supponga abbiano ricevuto dei finanziamenti, potranno presentare osservazioni senza che l'esito sia pregiudicato. E' assodato che lo Stato abbia concesso agevolazioni di natura fiscale e previdenziale alle imprese delle zone colpite da calamità naturali, giustificandole come misure a compensazione dei danni causati da terremoti, eruzioni vulcaniche ed alluvioni. Tuttavia, le riduzioni delle imposte e dei contributi previdenziali e assicurativi obbligatori non sono state notificate alla Commissione, come invece avrebbero dovuto essere in base al trattato sul funzionamento dell Unione europea (TFUE). Bruxelles vuole dunque appurare la compatibilità di queste agevolazioni con le norme sugli aiuti di Stato: queste stabiliscono che gli aiuti pubblici destinati a ovviare ai danni causati dalle calamità naturali non debbano superare il costo del danno realmente subito. Ed è proprio qui che nasce la volontà della Commissione di approfondire la questione. Si teme, infatti, che non tutti i beneficiari degli aiuti siano imprese che siano legittimate a riceverli, o perché non hanno subito realmente un danno, o perché il danno non sia stato causato unicamente da un fenomeno naturale. Nel caso in cui, terminata l indagine approfondita, la Commissione stabilisca che le misure siano incompatibili con la normativa dell Unione sugli aiuti di Stato, l Italia avrà il compito di recuperare gli aiuti versati ai beneficiari. Per evitare che la situazione si aggravi ulteriormente, la Commissione ha ingiunto all Italia di bloccare le misure fino a quando non ne avrà accertata definitivamente la compatibilità. Tante imprese hanno beneficiato di tali agevolazioni, essendo molte i disastri per cui si sono potute chiedere: dai terremoti in Sicilia (1990), Umbria e Marche (1997), Molise e Puglia (2002), A- bruzzi (2009), alle inondazioni del 1994 in Italia settentrionale. La questione è resa ancor più delicata dal fatto che nel 2007, nel 2010 e nel 2012 la Corte di Cassazione ha stabilito che tutte le persone colpite dalle calamità naturali in Sicilia e in Italia settentrionale avessero diritto a un agevolazione fiscale e previdenziale del 90%, anche se avevano già versato gli oneri. Centinaia di imprese hanno così chiesto il recupero degli importi debitamente versati, e i tribunali italiani si trovano ora a esaminare centinaia di richieste. Sia ben chiaro che la Commissione, o meglio i Trattati di cui essa è la guardiana, non vietano gli aiuti in caso di calamità, ma non consentono che questi eccedano la misura del danno economico effettivamente subito. Ora comunque la palla passa all'italia, la quale dovrà dimostrare che, pena l'onere di recupero e con tutte le conseguenze politiche ed economiche del caso, le agevolazioni non costituiscono aiuti di Stato illeciti. PA, RITARDATI PAGAMENTI: CONSIGLIO MINISTRI APPROVA SCHEMA DECRETO LEGISLATIVO L'approvazione, in data 31 ottobre, da parte del Consiglio dei Ministri, su proposta dei Ministri per gli Affari Europei e della Giustizia, del decreto legislativo di recepimento della direttiva 2011/7/UE sui ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali tra imprese, e tra Pubbliche Amministrazioni e imprese, attua la delega conferita al Governo con l articolo 10 della legge n. 180/2011 (Statuto delle imprese). Nonostante il termine di recepimento della direttiva sia fissato al 16 marzo 2013, il Governo ha voluto provvedere ad una sua attuazione anticipata in considerazione della importanza della normativa nonché dell'opportunità peculiare di garantire, in questo momento, le imprese e più specificatamente le piccole e medie imprese. Il decreto legislativo è il frutto di una intensa attività di coordinamento del Ministro per gli Affari Europei con il Ministro co-proponente della Giustizia, e con i Ministri dell'economia e Finanze e dello Sviluppo Economico. L'Italia si dota, così, in anticipo sui tempi europei di una più rigorosa disciplina per contrastare i ritardi di pagamento, in particolare per quanto riguarda le Pubbliche Amministrazioni. Sono così assicurati termini certi di pagamento: di norma trenta giorni che non possono comunque superare i sessanta consentiti in casi eccezionali. Il decreto prevede, altresì, una maggiorazione del tasso degli interessi legali moratori, che passa dal 7% all'8% in più rispetto al tasso fissato dalla BCE per le operazioni di rifinanziamento. Per quanto riguarda i rapporti tra imprese, il decreto legislativo dispone un regime rigoroso stabilendo che il termine di pagamento legale sia di trenta giorni e che termini superiori a sessanta giorni possano essere previsti solo in casi particolari e in presenza di obiettive giustificazioni. La disciplina del decreto legislativo si applicherà ai contratti conclusi a partire dal 1 gennaio Pubbliche Amministrazioni e imprese hanno così il tempo per adeguarsi alle nuove norme. 7

10 LA BUONA NOTIZIA COMMISSIONE EUROPEA: GLI STATI MEMBRI RICONOSCANO LE ABILITÀ ACQUISITE AL DI FUORI DELL'AMBITO SCOLASTICO ED UNIVERSITARIO Con il fine di contrastare le difficoltà riscontrate da giovani ancora disoccupati nell'affacciarsi al mercato del lavoro e da parte di lavoratori anziani nella fase di reinserimento, la Commissione europea invita gli Stati membri a promuovere il riconoscimento delle abilità e delle competenze acquisite al di fuori del mondo scolastico ed universitario. Quest'iniziativa si inserisce nell'ambito della strategia per l'occupazione e la crescita promossa dalla CE. L'obiettivo principale è quello di accrescere le opportunità occupazionali, in particolare per i giovani e per coloro che dispongono di poche qualifiche formali come, ad esempio, i lavoratori anziani e quelli scarsamente qualificati. Altro traguardo che la CE si è prefissa con questa proposta consiste nell'aumentare l'accesso all'istruzione superiore, soprattutto per gli studenti anziani. Nel caso specifico, gli Stati membri sono invitati a definire, entro il 2015, i sistemi nazionali per la convalida dell'apprendimento non formale e informale. Specifichiamo inoltre che per apprendimento non formale si intende un'attività di formazione che si verifica in un ambiente di apprendimento formale senza però concludersi con una qualifica o un diploma (workshop, conferenze o seminari). Per apprendimento informare si fa invece riferimento ad attività svolte in ambiti fortemente eterogenei come, ad esempio, in un contesto domestico, sul lavoro, in un'associazione o nell'interazione quotidiana tra le persone. Nell'apprendimento informale rientra lo studio delle lingue, delle norme culturali e delle norme comportamentali. La proposta, che sarà discussa dal Consiglio Europeo, rientra nel progetto Europa 2020 "Un'agenda per nuove competenze e nuovi posti di lavoro" e "Youth on the Move". Essa integra inoltre il "Quadro europeo delle qualifiche", quadro comune europeo di riferimento che collega fra loro i sistemi di qualificazione di paesi diversi e promuove la convalida dell'istruzione formale. Finlandia, Francia, Lussemburgo e Paesi Bassi sono i quattro Stati membri che potranno fornire preziose informazioni riguardo a tale iniziativa avendo da tempo introdotto autonomamente le iniziative che la CE vuole introdurre. Essi dispongono infatti, già attualmente, di sistemi evoluti per la convalida dell'apprendimento non formale e informale; nello specifico, l'interessato riceve l'opportunità di presentare una descrizione della propria esperienza ad una giuria esaminatrice, la quale provvederà, se ne fosse necessario, a rilasciare il certificato attestante l'abilità acquisita sia attraverso canali non formali che informali. Androulla Vassiliou, commissario responsabile per l'istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù ha affermato: "Il nostro obiettivo è che tutti i cittadini facciano pieno uso delle opportunità di apprendimento disponibili per accrescere le loro abilità e la loro occupabilità, sul posto di lavoro, nei gruppi della società civile o su Internet. In un periodo di disoccupazione elevata e di scarsa crescita economica è essenziale che l'europa sviluppi la giusta combinazione di abilità e competenze per promuovere la competitività, la prosperità e l'inclusione sociale." La proposta dovrebbe essere adottata dai ministri dell'istruzione e della gioventù il 23 e 24 novembre A seguito di un esito favorevole, l'iniziativa comporterà in merito al programma Erasmus per tutti , il finanziamento a favore di tutti i settori educativi, compresi le scuole, i centri di formazione degli adulti, l'istruzione e la formazione professionale nonché dei sopracitati ambiti di apprendimento non formale e informale. LA CATTIVA NOTIZIA GESTIONE RIFIUTI UE: ITALIA AL 20 POSTO TRA I 27 STATI MEMBRI Un risultato alquanto sconcertante quello dell Italia nella relazione della Commissione europea sulla gestione dei rifiuti nei 27 Stati membri dell Ue. Il documento, presentato lo scorso 7 agosto, si fonda su 18 criteri che spaziano dai livelli di qualità di recupero riciclo e smaltimento all accesso ai servizi, dalle modalità di vigilanza alle tariffe adottate, dalla capacità di trattamento alle previsioni di produzione, dalle pianificazioni adottate al conseguimento degli obiettivi delle Direttive europee in materia di rifiuti e discariche. La relazione della Commissione europea attribuisce come giudizio di sintesi anche dei simboli come bandiere verdi, arancioni e rosse per le voci quali la quantità totale dei rifiuti riciclati, le tariffe dello smaltimento dei rifiuti e le violazioni della normativa europea. Più precisamente vengono attribuiti da segnali di allarme (bandiere rosse) a quelli intermedi (bandiere arancioni) a 8

11 LA CATTIVA NOTIZIA situazioni soddisfacenti (bandiere verde). Sono stati poi di conseguenza assegnati punteggi a ogni singolo Stato membro che hanno permesso di stilare la classifica finale. La relazione si rivela così uno studio finalizzato ad aiutare i paesi Ue a migliorare le prestazioni nella gestione dei rifiuti. Primatisti della classifica in termini di gestione dei rifiuti sono Austria, Belgio, Danimarca, Germania, Paesi Bassi e Svezia, nessuno dei quali ha più di due bandiere rosse. La situazione si capovolge tuttavia all'altro estremo della classifica, dove le bandiere verdi scarseggiano. Ma andiamo per ordine. Innanzitutto il risultato dell Italia è anche aggravato dal fatto che il punteggio ottenuto è la metà di quello assegnato agli Stati membri più attenti nella gestione e raccolta dei rifiuti. Si passa da 39 punti ottenuti da Austria e Olanda ai 15 del Belpaese. Le uniche bandiere rosse ricevute dalle due primatiste, Austria e Paesi Bassi, riguardano livello di dissociazione tra la produzione di rifiuti urbani e la spesa finale per i consumi sostenuta dalle famiglie. Al contrario l Italia di bandiere rosse ne ha ricevute ben 9, senza dimenticare le bandiere gialle che ammontano a 6. Buona la situazione italiana riguardante la tariffa ordinaria totale per lo smaltimento di rifiuti urbani in discarica, l accesso a servizi di raccolta dei rifiuti e il conseguimento degli obiettivi inerenti al conferimento in discarica dei rifiuti urbani biodegradabili. Gli Stati membri che presentano i maggiori deficit di attuazione delle politiche in materia sono: Bulgaria, Cipro, Estonia, Grecia, (appunto!) Italia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Repubblica ceca, Romania e Slovacchia, con carenze quali politiche deboli o inesistenti di prevenzione dei rifiuti, assenza di incentivi alle alternative al conferimento in discarica e inadeguatezza delle infrastrutture per il trattamento dei rifiuti. Il ricorso massiccio al conferimento in discarica implica il sottoutilizzo sistematico di opzioni migliori di gestione dei rifiuti, quali riutilizzo e riciclaggio: il panorama è invero desolante questo è il giudizio inserito nel comunicato ufficiale della Commissione europea apparso lo scorso 7 agosto su sito di Press releases RAPID, coordinato dalla Direzione Generale Comunicazione della Commissione europea. Una gestione in termini di smaltimento fondata principalmente sulle discariche, non solo influisce su politiche di riduzione e riciclaggio, ma impedisce anche che l utilizzo delle tecnologie di smaltimento riducano i pericoli (purtroppo quasi inevitabilmente impliciti al sistema) per la salute umana. Il punto messo in evidenza dai risultati del documento è che l utilizzo delle discariche è in assoluto il metodo più dannoso per la salute umana. A contrario della pessima figura degli Stati membri posizionati in fondo alla classifica, Austria, Belgio, Danimarca, Germania, Paesi Bassi esvezia dispongono di sistemi completi di raccolta dei rifiuti, meno del 5% dei quali finisce in discarica. Vantano sistemi di riciclaggio ben sviluppati, una capacità di trattamento sufficiente e buone prestazioni a riguardo sui rifiuti biodegradabili. Le politiche di gestione dei rifiuti di tali paesi sono caratterizzate da una combinazione adeguata di strumenti giuridici, amministrativi ed economici si commenta, a riprova del fatto che per affrontare nel migliore dei modi la gestione del comparto rifiuti sia necessario attivare politiche integrate di panificazione, recupero, riduzione, riciclaggio e smaltimento. Non sono solamente necessari singoli interventi non connessi, ma interventi che premino chi produce meno o li ricicla in modo adeguato e nel contempo garantire una corretta gestione dello smaltimento in modo tale da diminuire, attraverso innovazione e tecnologie, i rischi per la salute umana. Ciò nonostante la sfida per migliorare ancora la gestione dei rifiuti non si deve fermare anche nei paesi dell Ue che se la stanno cavando meglio. Infatti come ribadito nel comunicato anche se vari Stati membri hanno compiuto rapidamente progressi passando dal conferimento generalizzato in discarica alla sua quasi eliminazione, (.) i paesi che vantano i risultati migliori si trovano di fronte a sfide come il rafforzamento della prevenzione dei rifiuti e la questione della sovracapacità d'incenerimento, che potrebbe ostacolare il riciclaggio e indurre a importare rifiuti per alimentare gli inceneritori. Il lavoro di perfezionamento e ottimizzazione della gestione rifiuti in Ue riguarda anche le istituzioni comunitarie. La Commissione si basa su questa relazione per stilare tabelle di marcia rivolte ai dieci Stati membri che hanno registrato i risultati peggiori, delle quali discuterà quest'autunno con le autorità nazionali in seminari bilaterali: il primo appuntamento è fissato per il 19 settembre a Praga. Le tabelle di marcia contribuiranno a diffondere le migliori pratiche e conterranno raccomandazioni personalizzate sul modo in cui migliorare la gestione dei rifiuti con strumenti economici, giuridici e amministrativi, grazie anche ai fondi strutturali dell'ue. La Commissione prospetta un impiego di tali fondi strutturali dell'ue maggiormente mirato agli o- biettivi della politica comunitaria in materia di rifiuti. Il quadro finanziario pluriennale proposto farà in modo che i fondi dell'ue siano investiti in progetti di gestione dei rifiuti soltanto se sono preliminarmente soddisfatte talune condizioni, fra cui la predisposizione di piani di gestione dei rifiuti a norma della Direttiva quadro sui rifiuti e nel rispetto della gerarchia dei rifiuti, privilegiando la prevenzione, il riutilizzo e il riciclaggio rispetto all'incenerimento con recupero di energia e ricorrendo in ultima istanza al conferimento in discarica o all'incenerimento senza recupero di energia. 9

12 BIBLIOTECA EUROPEA Presso il nostro centro si possono consultare e richiedere gratuitamente le pubblicazioni edite dalla Commissione europea e da altre istituzioni ed organi dell'ue. ULTIME PUBBLICAZIONI IN ARCHIVIO AGRIMPRESA - periodico di informazione agricola e tecnico-economica della Confederazione Italia Agricoltori Emilia Romagna, n novembre 2011 ATTENTION! A MESSAGE IS COMING FROM MARS! - pubblicazione a cura di Europe Direct Tanave (solo versione inglese) EUROPA RATSELPASS - pubblicazione a cura di Europe direct Osterreich (solo versione tedesca) LE NUOVE FRONTIERE DELLA CITTADINANZA EUROPEA - Caccucci editore, 2011 RESR CONNETTERE L EUROPA RURALE - pubblicazione a cura della DG Agricoltura e Sviluppo rurale della Commissione europea, 2011 RUR@L NEWS - newsletter della RESR a cura della DG Agricoltura e Sviluppo rurale della Commissione europea, luglio/ agosto 2011 BENI PUBBLICI E INTERVENTO PUBBLICO IN AGRICOLTURA - pubblicazione a cura della DG Agricoltura e Sviluppo rurale della Commissione europea, 2011 I PROGRAMMI LATTE ALLE SCUOLE E FRUTTA NELLE SCUOLE SONO EFFICACI? - relazione speciale n. 10 della Corte dei Conti Europea, 2011 SUPPORTINO GROWTH AND JOBS. AN AGENDA FOR THE MODERNISATION OF EUROPE S HIGHER EDUCATION SYSTEM? - Comunicazione della Commissione europea, 2011 (solo versione inglese) AGRICOLTURA - mensile della Regione Emilia Romagna, ottobre 2011 FILIERA GRANO DURO - periodico di informazione tecnico-economica a sostegno del progetto pilota Grano duro di alta qualità in Emilia Romagna, numero 20, ottobre 2011 EUROFOUND NEWS - pubblicazione a cura di Eurofound, ottobre 2011 (solo versione inglese) L EUROPA, COME NON L AVETE MAI CONOSCIUTA - i quaderni di Europe Direct Maremma, n. 5, 2011 TORNEO DI GEOGRAFIA - pubblicazione a cura del Comune di Ravenna Assessorato al Decentramento, 2011 EUROPEAN DAY OF LANGUAGES - poster a cura del Consiglio europeo d Europa, 2011 (versione inglese-francese con adesivi multilingua) YOUTH ON THE MOVE - posters a cura di Gioventù in movimento, un iniziativa dell Unione europea,

13 HANNO CURATO QUESTO NUMERO Nuria Mignone - Massimiliano Carta PARTE GRAFICA Massimiliano Carta OFFERTE DI LAVORO ALL ESTERO Servizio Eures - Centro per l Impiego di Alessandria FONTI PRINCIPALI Portale ufficiale dell Unione europea Rappresentanza del Parlamento europeo in Italia Rappresentanza della Commissione europea in Italia ec.europa.eu/italia/index_it Le 12 Stelle Notiziario della Rappresentanza a Milano della Commissione europea ec.europa.eu/italia/milano/newsletterepubblicazioni_it Europarlamento24 Dipartimento Politiche Comunitarie Regione Piemonte Europe Direct Network Vivi Europa 11

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