STUDIO SULL' EVOLUZIONE DELLA CONCENTRAZIONE NELL' INDUSTRIA ALIMENTARE IN ITALIA
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- Evangelista Nanni
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1 COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE DIREZIONE GENERALE DELLA CONCORRENZA IV/ A-3 STUDIO SULL' EVOLUZIONE DELLA CONCENTRAZIONE NELL' INDUSTRIA ALIMENTARE IN ITALIA - Industria aimentare in compesso - Industria conserviera
2 338; f (( s r a)((,"?) ~ ~(.V({:) COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE, DIREZIONE GENERALE DELLA CONCORRENZA IV/ A-3,---- STUDIO SULL' EVOLUZIONE DELLA CONCENTRAZIONE NELL'INDUSTRIA ALIMENTARE IN ITALIA ::::: - Industria aimentare in compesso - Industria conserviera ~ v 400/74-1 O.~-
3 SORIS s.p.a. Studi e ricerche [J~ di Economia e Marketing Indagine svota per incarico dea Commissione dee Comunità Europee Direzione Generae IV Concorrenza Gruppo d i avoro SORIS: Piera Baiano Giovanni Bertene Franco Guaschino Renato Lanzetti 72.66
4 Evouzione dea concentrazione da1962 a1971 ne'industria aimentare itaiana vo. Industria aimentare in compesso
5 I n d i c e pag. 1. L'industria aimentare itaiana 1.1. Definizione de settore 1.2. L'importanza reativa de settore aimentare ne'industria itaiana 1.3. Addetti, imprese 1.4. Locaizzazione 1.5. Produzione, investimenti, vaore aggiunto 1.6. Massa saariae r c 1.7. Rapporti de'industria aimentare a monte e a va e 1.8. Commercio estero 1.9. Investimenti esteri, partecipazioni statai e gruppi finanziari e tipoogia de mercato Pubbicità "Mercati" e quote di mercato Evouzione dei processi di concentrazione ne'industria aimentare ne periodo Premessa 2.2. Anaisi degi indici di concentrazione di Linda 2.3. Anaisi dei coefficienti di concentrazione 2.4. Considerazioni concusive 3. Procedimenti di stima di acune variabii di settore ALLEGATO 1 - Schede reative ad acune imprese mutinazionai operanti in Itaia ne settore ~imentare 83 ALLEGATO 2- Tavoe e grafici 131
6 L'industri~ aimentare itaiana 1.1. Definizione de settore I settore oggetto di anaisi è 'industria aimentare ne suo compesso, ad escusione dea produzione di bevande acoiche, anacoiche e de tabacco. Secondo a cassificazione ISTAT dee attività economiche, viene quindi a comprendere i seguenti sottosettori: industria moitoria e dea pastificazione industria dociaria industria conserviera industria attiero-casearia industria oearia industrie aimentari varie (compresa saccarifera). Pur raggruppate nea stessa categoria e produzioni dei sottosettori presentano caratteristiche tecniche, produttive e di mercato sovente differenti tra oro che ne consigierebbero a trattazione in modo separato. Quindi a seguente anaisi, pur considerando 'industria aimentare ne suo compesso, si articoerà, ai vari ivei di indagine, in un esame dee caratteristiche specifiche dei singoi sottosettori L'importanza reativa de settore aimentare ne'industria itaiana Ne'ambito de'economia nazionae 'industria aimentare riveste un significativo ruoo per quanto concerne a struttura de consumo. Ne nostro paese difatti a quota spettante ai generi aimentari su totae dei consumi privati è anormamente ata rispetto a quea di atri paesi a simie Ìveo di sviuppo. In tae quota a parte spettante ai prodotti de'industria aimentare manifesta un trend crescente, anche se inferiore ae ''aspettativc'' (tavoa seguente):
7 -2- CCJ-.JSU: 11 ALI~~ENTARI -Vaore in miiardi di ire correnti C:.71 TOTALE a DI UJI: - Prodotti aim. nd. (In percentuai) 51,15 5\,43 55,33 FONTE: ISTAT Eaborazione SORIS Va considerato a questo punto che i contrapporsi,ad una domanda aimentare in netta espansione,di una rigidità nea offerta e da parte agricoa e per certi versi da parte industriae è da annoverarsi tra e cause principai dei feno meni infattivi, con e ripercussioni de caso su costo di riproduzione dea forza-avoro, e SU'ampiamento de deficit commerciae che hanno caratterizzato gi utimi anni dea vita economica itaiana. A questa posizione "chiave" de'industria aimentare ne compesso dea economia itaiana per i dupice e congiunto ordine di motivi, fa riscontro un peso rievante de set tore ne'insieme de'industria manifatturiera. Risuta infatti che ne periodo 'industria aimentare passa da 7,4% a 6,08% degi occupati su totae dee manifatturiere. Per quanto riguarda i vaore aggiunto i settore aimentare ha eggermente aumentato a sua incidenza su totae manifat turiero, passando da1'8,0% de 1962 a'8,25% de L'evouzione degi investimenti annui de settore porta a oro incidenza da 3,1% a 4,9% sempre su totae de'industria manifatturiera.
8 -3- A'interno de settore e diverse sottocassi rivestivano e rivestono i seguente peso (vedi tav.seg.),da cui sirieva a maggior dinamica e 'irrobustimentom termini occupazionai dea sottocasse dociaria e conserviera con una diminuzione rievante dea oearia e soprattutto dea moi tori a. PES(J "DELLE SOTIOCLASSI SUL TOTALE DELL'INDUSTRIA ALIMENTARE OCCUPATI VALORE AGGIUNTO FATIURATO INVEST IMENT MOLITORIA , ,33 20,3 21,35 5,3 19,1 DOLCIARIA 14, fjj 18,55 25,6 23,20 15,4 13,61 12,7 14,7 CONSERV ERA 26,08 27,51 27,1 29,64 22, W 21,6 9,6 CASEARIA 9,11 9,60 12,3 9,68 13,8 12,30 6, fi 3,3 OLEARIA 10,98 8,26 4,1 6,12 8,8 10,23 12,7 10,2 VARIE 8,17 9,12 18,4 16,03 19,4 15,54 40,6 42,7 TOTALE 100,00 100,00 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 NOTA: FONTE: vaori reativi a vaore aggiunto e fatturato non sono direttamente confrontabii in quanto cacoati reatjvamente ae Imprese con più di 50 addetti per I 1962 e con più dj 20 addett t per i 1971 ISTAT, Annuario Statistiche Industriai
9 Addetti, imprese Una vautazione precisd de numero degi occupati ne settore è resa difficie daa presenza di numerose avorazioni a carattere discontinuo: è quindi rievante i fenomeno de a stagionaità. Secondo informazioni sindacai, in mancanza di una stima più precisa resa impossibie per 'assenza di dati in proposito, a stagionaità riguarda i 20% dea manodo pera de settore aimentare. Confrontando i da ti censuari e 1 971, rieva ti in un periodo di bassa avorazione e che escudono,in inea di massima i avoratori stagionai,si manifesta un trend decrescente ALIMENTARI BEVANDE ALIMENTARI-BEVANDE F<J.JTE: ISTAT L'evouzione de numero di addetti a'industria nazionae pr2 duttrice di beni aimentari si è così manifestata negi anni da 1962 a 197i (vautando 'incidenza degi stagionai): OCCUPATI NELL'INDUSTRIA ALIMENT A.qf :) g70 1~ FONTE: ISTAT e Ministero de avoro - Dai dati riportati nea tav. precedente emerge che i settore nonostante 'evouzione de consumo aimentare verso prodotti di trasformazione industriae e gi interventi di riorganizz~ zione economico-finanziaria. di cui pareremo in seguito, dimo stra una scarsissima dinamicr occupazionae. Caratteristica de settore aimentare è 'estrema pover~zzazione dea produzione in numerose unità di piccoe dimensioni; vedis..mo difntti che ét 'interno dee sottocassi si è mn
10 ADDETTI (1) Ne censimento 1971 gi scagioni arrivano sino a 1 unt~ Inferiore aa decina es.:6-9j10-49 ecc. N (1) " 10,83 14,70 7,52 21,77 9,10 22,23 7,05 6,80-100,0 ~ TAV. 1 UNITA' LOCALI E ADDETTI NE SETTORE ALIMENTARE CENSIMENTO 1961 E 1971 UNITA' LOCALI CLASS ADDETT (1) 1961 N. " N. " N. " FINO A DA 3 A DA 6 A DA 11 A DA 51 A DA 101 A 500 3'Z3 DA 501 A OLTRE SENZA ADDETT 131 TOTALE , , , , , , , , , , , , , , , , , ,88-100, , , , , , , , , , ,
11 !, VARIE } Q\ TAV. 2 NUMERO UNITA' LOCALI PER CLASSI DI AMPIEZZA CENSIMENTO 1971 E 1961 MOLITORIA DOLCIARIA CONSERVIERA - CASEARIA OLEARIA FINO A 2 DA 3 A 5 DA 6 A 9 DA 10 A 19 DA 20 A 49 DA 50 A 99 DA 100 A 249 DA 250 A 499 DA 500 A 999 OLTRE I.QT!~ SENZA ADDffi TOTALE } } } } : ' } } } } } } FONTE: fstat
12 OLEARIA ,58 46,23 37,50 34,58 9,41 6,76 3,01 3, 54 0,30 0,28 o, 15 0,31 0, ,05 a, 16 48,58 45,23 86,08 80,81 95,49 87,67 98,50 91,21 98,80 91,49 98,95 91,80 98,95 91,84 98, ,00 100,00 VARIE ,04 32,14 27,39 25,80 14,33 13,11 18,51 19,71 4,67 3,77 4,87 3,64 1,07 o, 19-0,06 0,12 1,48 29,04 32,14 56,43 57,94 79,76 71,05 89,27 90,76 93,94 94,!_.;3 98,81 98,27 99,88 98,46 99,88 98,52 100,00 100, TAV. 3 DISTRIBUZIONE PERCENTUALE UNITA' LOCALI SECOODO CLASSI DI AMPIEZZA MOLITORIA DOLCIARIA C(}.ISERVIERA CASEARIA CLASSI ADDETTI FINO A 2 63,92 60,66 40,48 44,75 36,8 39,7 39,77 39,12 DA 3 A 5 25,97 29,45 31,44 29,28 22,8 21,0 36,60 29,71 DA 6 A 10 5,96 5,44 12,93 10,17 14,0 12,4 11,32 10,91 DA 11 A 3) 3,48 3,47 11,45 11,62 18,5 19,8 9,59 15,64. DA 51 A 100 0,38 0,37 1,60 1,16 3,8 2,7 1,45 1, 56 DA 101 A 500 0,19 0,14 1, 70 1, 59 3, 7 2,3 0,77 1,45 DA 501 A ,02 0,03 0,26 0,30 0,1 0,2 o,o8 0,11 OLTRE ,03 0,12 o, ,03 - SENZA ADDETTI o,o8 0,40-0,95 o, 3 1, 9 0,39 1,40 OJMULATIVA FINO A 2 63,92 50,56 40,48 44,75 36,8 39,7 39,77 39,12 DA 3 A 5 89,89 90,11 71,92 74,0~ 59,6 60,7 75, 'S1 58,83 DA 6 A 10 95,85 95,55 84,87 84,20 73,6 73,1 87,69 79,84 DA 11 A 50 99,33 99,02 96,32 95,82 92,1 92,9 97,28 95,48 DA 51 A ,71 99,39 97,92 96,98 95,9 95,6 98,73 97,04 DA 101 A ,90 99,~ 99,62 98,01 99,6 97,9 99,50 98,49 DA 501 A ,92 93,57 99,88 98,87 99,7 98,1 99,58 98,60 OLTRE ,60 100,0 99,05 99,7 98,1 99,61 98,60 SENZA TO.TALE 100,00 100,00 100,0 100,00 100,0 100,0 100,00 100,00 FONTE: 1ST AT
13 OLEARIA f3S } } VARIE = TAV. 4 NUMERO ADDETTI PER CLASSI DI AMPIEZZA DELLE UNITA' LOCALI CENS MENTO 1971 E 1961 MOLITORIA DOLCIARIA COf-JSERV ERA CASEARIA t FINO A 2 DA 3 A 5 DA 6 A 9 DA 10 A 19 DA 20 A 49 DA SOA 99 DA 100 A 249 DA 250 A 499 DA 500 A 999 OLTRE TOTALE } } } } ~ ; } ' } } } BiO , : } } V _ FONTE: tst AT
14 OLEARA ?1 17,7 16,2 37,3 31,0 17,6 11,3 14,7 15,8 5,5 4,6 7,2 16,4 4, ,7 16,2 55,0 47,2 72,6 58,5 87,3 74,3 92,8 78,9 100,0 95,3-100, ~. 7 4,0 4,0 14,8 12,7 36,4 26,4-1, 7 5,7 9,7 24,5 'S,2 73,6 100,0 - VARIE ,S 5,3 5,1 21,8 15,0 38,6 5,8 5,8 2,G 7,9 13,0 34,8 49,8 88,4 94,2 100,0. \C TAV. 5 OISTRIBUZI~E PERCENTUALE DEGLI ADDETTI SECOODO L'AMPIEZZA DELLE UNITA' LOCALI MOLITORIA DOLCIARIA CONSERV ERA CASEARIA CLASSI ADDETTI FINO A 2 26,0 24,9 DA 3 A 5 24,9 28,9 ; D J~ 10 11,5 10,3 :A : "' ~ 19,8 18,8 DA 51 A 100 6,9 7,0 DA 101 A 500 8,2 7,_8 DA 501 A ,7 0,9 OLTRE ,4 OJ'I'~LAT VA F~-!0 A 2 26,0 24,9 DA 3 A 5 50,9 53,8 DA 6 A 10 62,4 64,1 DA 11 A 50 82,2 82,9 DA 51 A ,1 89,9 DA.,01 A ,3 97a7 DA 501 A ,0 98,6 OLTRE ,0~ - 4,5 4,9 3,0 3,8 8,1 5,6 8,2 7,6 4,5 5,.4 16,2 9,9 6, 7 5,0 5,6 6,1 10,0 7,1 16,6 16,0 21,9 27,9 23,7 28,3 7,8 5,6 14,4 12,5 11,4 9,8 23,9 23,2 38,3 29,9 19, ,7 13,8 4,3 8,6 6, ,6 23,9 8,0 5, 5 4,0-4, 5 4,9 3,0 3,9 8,1 5,6 12,7 12,5 7,5 9,3 24,3 15,5 19,4 17,5 13,1 15,4 34,3 22,6 36,0 33,5 35,0 43,3 58,0 50,9 43,8 39,1 49,4 55,9 69,4 60,7 67,7 62,3 87,7 85,8 89,2 90,4 79,4 66,1 92,0 94,5 96,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 - FONTE : 1ST AT
15 - 10- Nonostante un certo processo di rafforzamento dee cassi di am piezza superiore (marcato soprattutto nei settori più dinamici). i settore resta composto da piccoe unità: ma nea maggior parte dei casi non si tratta di un fenomeno patoogico, in qua~ to e dimensioni di un'unità produttiva che produca a più basso costo unitario, ne settore aimentare sono in genere moto più ridotte che in atri settori. Questo è dovuto e aa sempicità dei processi produttivi che, in genere, non permettono grosse economie di scaa e aa necessità di ocaizzazione frammentata e dispersa per i processi di fornitura dee materie prime agricoe. La frammentazione diviene patoogica nei confronti de mercato di sbocco dei prodotti e de processo di commerciaizzazione. Purtroppo non sono ancora disponibii i dati di impresa che potrebbero indicare megio i mutamenti strutturai de setto re. In mancanza di atri dati che consentano di apprezzare 'eventuae mutamento strutturae verificatosi tra i 1961 ed i 1971 si è costretti a svogere una serie di considerazioni a iveo di imprese basandoci sui dati de Caratteristi ca de settore è a dispersione in un eevato numero di azien de (vedi tav. 6). Risuta evidente che: i 92/o dee imprese raccogie i 34,6% degi addetti ' 8% dee imprese concentra i 65,4% degi addetti. E' rievantissima a presenza di imprese artigiane e di impr~ se di modeste dimensioni. Nee sottocassi produttive si presentava a seguente situazione: n. imprese (di cui) arti gian~ * moitoria * dociaria * conserviera * casearia * oearia * atre
16 -I- TAV. 6 CENS!MENTO IMPRESE NEL SmORE ALIMENTARE PER CLASS D ADDETT IMPRESE ADDffi CLASS ADOETT N. % % CUMULATE N. % % CUMULATE ,30 5:5, ,95 10, ,06 83, ,91 25, ,95 92, ,80 34, ,97 98, ,89 51, ,86 99, a, 13 59, ,74 99, ,42 79, ,07 99, ,26 85,56 OLTRE o,os 100, ,44 100,00 TOTALE , ,00 DI CUI: - Artigiane , ,95 - Industri at , ,05 ADDETT PER IMPRESA - Totae Imprese artigiane 2,56 - Imprese Industriai 24,63 FONTE: ISTIT,Eaborazion SORIS
17 - 12- Le imprese artigiane occupavano nei dirjersi comparti: * moitoria , cioè i 51,3% dei addetti * dociaria " 14,4i~ " addetti * conserviera n 7,4% " addetti * casearia I 19,4% I addetti * oearia " 48,0% I addetti * atro " 4,4% I addetti Le imprese con più di dieci addetti erano distribuite nee varie sottocassi ne modo seguente: * moitoria con addetti * dociaria I * conserviera " * casearia " I * oearia * atro I L'estrema poverizzazione de settore rende pressochè impossibie a determinazione dea serie storica de numero di impr~ se operanti ne'industria aimentare. A 1971, comunque, da informazioni ottenute presso e associazioni di categoria,si ricava una vautazione approssimativa di circa tre-quattro mia imprese industriai. Una vautazione simie (3.881 imprese) si ricava da un procedimento di stima basato su'assunzione di stabiità ne ive o di concentrazione economica tra i 1961 ed i 1971, assunzi~ ne suffragata,de resto, daa constatazione che è moto imitato i numero di imprese, anche a iveo dee maggiori, che operano con un numero consistente di unità ocai.
18 - 13- Vediamo infatti che ne 1971, 43 maggiori imprese operano con 120 stabiimenti, di cui 62 sono concentrati da 11 imprese, A diminuire dee dimensioni di impresa, si deinea una sostanziae identità tra impresa ed unità ocae. Può quindi dare un certo affidamento 'ipotesi di una sostanziae stabiità de numero di imprese de settore aimentare ne periodo considerato. Da tai rievazioni parziai e dae indicazioni quaitative emerse ne corso dei cooqui con e associazioni di categoria emerge che 'attuae consistenza de settore non ha subito modifiche di riievo, pur scontando un eevato turn-over di imprese di piccoe dimensioni. Pertanto si può ragionevomente fissare in circa i numer~ di imprese con più di 10 addetti attuamente operanti ne s~ttore.
19 Locaizzazione La ocaizzazione dee unità ocai operanti ne'industria aimentare (escudendo e bevande) è cosi distribuita per re gione (vaori assouti): CENS t MENTO 1971 UNITA' ADDETTI REGIONI ADDETII LOCALI UNITA' LOCALI P EMOOTE ,9 VALLE D'AOSTA ,3 L< 1BARO A ,5 VENETO a, o TRENTINO ,9 FRIULI ,8 EMILIA a, 1 TOSCANA ,1 LIGURIA ,9 UtJSRIA ,8 MARCHE ,3 ABRUZZ ,2 MOLISE ,1 LAZIO ,1 CAMPANIA ,4 PUGLIA ,8 BASILICATA ,2 CALABRIA ,4 SICILIA ,2 SARDEGNA ,3 FONTE: ISTAT Eaborazione SORIS
20 - 15- Gi occupati ne'industria aimentare costituiscono nee varie regioni a seguente percentuae de totae degi occupati ne'industria manifatturiera: ~ ADDETTI ALL 1 INDUSTRIA ALIMENTARE SU TOTALE ADDETTI ALL'INDUSTRIA MANIFATTURIERA PIEMONTE 3,67 VALLE D'AOSTA 4,46 LOMBARDIA 4,?>7 VENETO 5,09 TRENT!NO 6,29 FRIULI 5,17 EM (i A 9,61 TOSCANA 3,98 LIGURIA 6,07 UMBRIA 12,64 MARCHE 5,17 ABRUZZI 11,10 MOLISE 24,68 LAZIO 7,10 CAWANI A 10,33 PUGLIA 11,27 BASILICATA 13,94 CALABRIA 19,44 SICILIA 10,93 SARDEGNA 12,46 TOTALE ft ALI A 6,08 FONTE: ISTAT Eaborazione SORIS
21 - 16- La tavoa successiva ci indica a percentuae di addetti a'industria aimentare occupata in ciascuna regione e su totae de settore e per e singoe sottocassi produttive: OISTRIBUZ ene ~ DEGLI ADDETT ALL'INDUSTRIA ALIMENTARE PER REGICJ H - CENSIMENTO mlitoria DOLCIARIA CONSERVIERA CASEARIA OLEARIA VARIE TOTALE PIEMONTE VAL D'AOSTA LOMBARDIA VENETO TRENTINO FRUL EMILIA TOSCANA LIGURIA UMBRIA MARCHE ABRUZZI MOLISE LAZIO CAWANIA PUGLIA BASILICATA CALABRIA SICILIA SARDEGNA ~ 6,95 20,06 7,30 7,43 2,03 5,39 0,14 0,22 0,05 0, ,22 33,78 23,43 34,53 7,12 21,92 7,05 6,74 9,20 6,53 3,70 13,64 1,96 0,62 1,16 2,35 0,17 0,87 2,36 1,97 2,74 2,72 0,36 1,50 13,54 4,35 21,08 11,54 3,07 22,67 8,11 4,39 4,21 2,55 7,21 3,29 2,57 5,54 1,65 1,17 5,05 2,21 2,39 7,34 0,74 0,331 0,98 3,_72 3,37 o,or 1,53 0,96 2,31 4,18 2,84 1,32 0,92 0,85 4,94 3,76 1,03 0,12 0,12 1,12 1,82 0,44 5,24 2,65 6,12 8,37 5,49 5,49 7,62 3,97 11,87 7,70 6,26 3,09 7,BO 1,66 2,87 4,48 21,95 2,Q 1,41 0,09 0,14 0,55 2,29 1,23 3,02 o,.u 1,16 1,69 11,57 0,77 7,99 3,10 2,8.6 1,50 11,42 2,15 3,28 0,81 0,76 3,37 2,14 1,08 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 8,98 0,15 21,64 7,86 1,28 2,18 13,68 ~,30 2,91 2,66 2,12 2,10 0,63 5,54 7,59 5,67 0,79 2,41 4,76 1,84 100,00 FONTE: ISTAT Eaborazione SORIS
22 Produzione, investimenti, vaore aggiunto In vaore a produzione come fatt,_rato ordo de'industria ai mentare nazionae negi anni de 1962 a 1971 ha manifestato a seguente evouzione: FATnJRATO COMPLESSIVO DELL'INDUSTRIA AUMENTARE ANNI Mi<I'JI DI LIRE ~ s. 91 o INDICE ,6 119,6 137,8 149,5 152,7 161,1 174,3 190,0 206,9 FONTE: ISTAT,Eaborazfone SORIS I vaori dea produzione su riportati vanno cons1derati a ordo degi scambi infrasettoria i: compre:1dono infatti i vaore di prodotti come a farina, o zucchero ecc. che dae imprese moitorie e saccarifere passano a quee dociarie. Abbiamo visto come a'interno de'industria aimentare possono essere individuati diversi tipi di produzione cassificabii in 6 grandi comparti. Anaizzando a diversa consistenza ed i dinamismo dei comparti, si rieva che 'evouzione dea produzione in vaore e in qua~ tità ha presentato andamenti difformi per e varie sottocassi (vedi tavoa 7 e 8).
23 - 18- Lo sviuppo dea produzione si è attuato ad un tasso infe:riore a queo dea domanda interna apparente (produzione - esportaziq ne + importazione) portando ad un aumento dea quota dea doman da interna soddisfatta con prodotti di importazione. DINA~., CA APPARENTE 11\'Tffi'~A DEL CONSU~~O (Vaore in III!IIon di ire correnti) CONSUMO APPARENTE S 3.900,08( ( 5.209,43" , 'INDICE ,3 123,1 140,2 152,1 155,3 163,9 179,7 195,7 212,6 %DI IMPORT AZ. SU 2,90 6,25 4,89 ~,77 3,62 4,06 3,97 5,26 5,67 6,47 DOMANDA INTERNA FONTE: ISTAT,Eaborazione SORIS Ao stesso tempo è rimasta costante a quota di produzione e sportata,pur in un periodo di espansione de mercato internaziq nae, come vedremo più dettaqiamente in seguito. QUOTA DI PRODUZIONE ESPORTATA (Percentuae) g;'1 3,70 3,41 3,09 3, 1~ 2,99 3,49 3,35 3,41 3,56 3,t;()!! ----~--.--
24 o \Q TAV'.. 7 PRODUZIONE DELL'INDUSTRIA ALIMENTARE PER SOTTOCLASSI (Quantità in tonneate) MOUTORIA LATTIERO-CASEARIA SACCARIFERA DOLCIARIA CONSERVE VEGETALI CONSERVE AN MALI CONSERVE ITT CHE ESTRATTI E AFFINI OLEARIA r ~ ' " ~ o FONTE: Ministero de'industria N.B.:I dati si riferiscono aa produzfone compessiva dee varie sottocassf
25 N, , ,0 734,966 23, ,1 7B6.:ZC6 :ZC, ,0 SOQ,65B 9, ,3 S79,S76I 1oo,o 93,454 16, , , , s, 5 108,6&7 18,8 N, ,0 776,16& 22,.. 476,566 13, , ,o ,9 542,835 15,7 &A O, ,0 101,866 15,9 146,350 22, ze,& ' ,3.,. g:,s 6, ,5 N, 1971 T,t,A,t. 1902/ 1= ,!~ 7, ,5' ' ~ 1.Q5.C.B93 25,9i.. 10,9 48.C?S6 12,30 9, ~2 1':1,2!.. 7, ,54 5, ,00 6, ,3!1.10,2 1~...;:'.. ~. s.~ o10,'..., ,,4 10,<j!.,4.. ~..,t ~ '3,3 t,: &e.11,0. '' 5 69.to5 9,01: 7 '. ; o.~~ CJ,?. J.~ 1U.e78,15.,0! + 9,0.,~,.t ,0.,..2.&,:. ~ = T, FA!1\!!!TO E 'IAUIRE AG&IIffO Na.L 1 1N16111A A!,!!9f!o\R(!196!:19101 IYaor 111 on di ire) S ~ I. N, I, I, I. N, " N, ~... 1, J. A.!.eotaf"e 1u :t.~ae e :,)e"yat'de)....: ~orj e ::- tfc. - Go.:.aria i.. (to,h~v - tu~irfa - Oe.. -i - &! ~~Mtv vv'ie 1, ,0 :ZC7,975 20,9 180,,18 15,2 260, , ,,2 1oo.2eo a, 2: , 1,' , , , 3 297,676 19,0 207.'O 15,' 2S , ' 22, s ,8 18S.:ZC2 13, :50 13,4 118,91' 8, :50 10, , ~ 18, ,0 1, C...O 32C,663 20, :50 19,4 266,639 16,4 292,292 16,7 m.:zco 23, :!, 1 2',71S 14, ,. 1S.O:ZC 9, , ,5 S '1,1 1, , , , ,880,7,.t24 100, ,8,., 18, ,7 'B , s so , ,,.. 151,749 16,9 ' , , ,0 17,o 695,772 23,8 18,2 398,352 13,6 25,0 718,163 :ZC,5 13, ,9 7,9 2:50,158 8,5 18,2 519,198 17,7.t.!.,,'.;(dt,TQ... 1:~; ~~!! ~\==: nct J...,.o: 1 ~ora - t>o r.. c,.,:...,~._.,... C tra 1 - ).,~. ia....i ~\v..,arie ,4 50.~ 25, , ,4!'.127,,7 31,268 16, ,5 ' ,2 60,811 25,6 81, 56 28,5 6t,282 27,1 78,059 27, ,3 35,005 12, s ,1 12,205 ' ' 43."' 18, ,4,3, '1,BBO 1CX. 42.3U 13,5 42,921 12,5 89,172 28, ,1 77.S:ZC :zc,& eo.&' 23,6 sa , ,2 14,985 4, ,1 51,099 16,3 66,'2 19,5 563, :50 80, ,.,749 76,'8 100 sa&.$29 12,1 44,212 28,3 10S.:ZC7 22,0 90,673 12,5 46,686..,1 1.t,959 21,0 84, ,0 11,4 27,2 23,5 12,1 3,9 21, ,0 84,,09 16,3 119,794 23,1 1' ,0 51,242 9,9 28,493 :1,5 99,493 19,2 ()IE: ~dagin ISTAT au V.&, :,S. : dn sino e 1967 si rfors~ eo oopreae con j>ù di :50 a-\\1 de 1?~7 In poi ai rferaeono ae oopr con p di 20 adde\u
26 - 21- I fusso annuo a1 inve~t1menti tare ha avuto i seguente andamento: d1retti verso -'1nctustr1a a11me INVESTIMENTI FISSI -Miioni ire- ANNI ALIMENTARI FONTE: Confederazione Generae de'~ dustra Itaiana Contemporaneamente 'evouzione de vaore aggiunto è avvenuta ne modo indicato daa tavoa seguente, portando ad un aumento de.!_ a percentuae di V.A. su vaore de fa t turato, segno di una tende~ za, seppur enta, a tipi di produzione meno tradizionai e più compessi. VALORE AGGIUNTO NE 1 1NDUSTRIA ALIMENTARE (Vaore miioni di tre correnti) VALORE AGGIUNTO & ~ INDICE 1962 u ,7 131,2 152,4 104,2 174,3 VAL. AGG./F AT " 15,60 16,12 17,08 17,21 17,09 17,75 F'JTE: ISTAT Eaborazione SORIS t ? ~ ,1 205,1 224,8 2 17,2 17,88 18,31 18,46 18,65 -
27 f>. Nassa sa ar i a e La massa saariae orda de'industria aimentare ha avuto a seguente evouzione: MASSA SALARIALE LORDA MILIONI DI LIRE : _8' INDICE ,2 144,6 156,6 166,0 179,9 186,7 212,3 242,4 269, FONTE: 1STAT Eaborazione SORIS E' stato rievante 1 incremento percentuae de costo medio de avoro per dipendente,paraeo de resto a'incremento de va ore aggiunto medio per dipendente, per cui si può affermare che ne'industria aimentare 'incremento de costo àe avoro è stato di poco superiore a queo dea produttività (vedi tavo). Occorre però riconoscere come a voce unica "massa saariae" non consente di distinguere tra a parte che incide su costo de prodotto e q~ea che riguarda invece a vendita (e che incide quindi sui costi di marketing) particoarmente rievante a iveo dee aziende più importanti. VALORI PER ADDETTO (migiaia dj ire) V A..ORE AGG IIJIITO INDICE 19G2. 10a 100,0 113,2 12:),5 '150,3 159,5 165,7 176,5 198,5 2~7,9 240,3 sn~~e F'f""RSQ~UU OF1 1.~ '\ 1.tf..'J ~) 2. 22~) INDICE ,0 120, ') 1142,8 154,4 161,3 171,1 180,0 20'),6 235,0 252,0
28 Rapporti de'industria aimentare a m'jnte e a vae Una caratteristica strutturae de'industria aimentare è data daa bassa incidenza de vaore aggiunto su vaore dea produzione, anche se ne periodo considerato si è manifesta ta una tendenza a'aumento (da 15,6% de 1962 a 18,6% de 1971). Daa tav. seg. si possono seguire gi andùmenti de vaore aggiunto nee ripartizioni produttive disaggregate per i cacoo dee interdipendenze settoriai. PERCENTUALE DI VALORE AGGIUNTO SULLA PRODUZIONE LORDA VENDIBILE P LA TURA, MOLI TURA E S 1M LI a; 59 9,96 PANIFICAZ., BISCOTTI E PASTICC. 22,55 27,42 PAST IF ICAZ IONE 18,87 17,86 CIOCCOLATO, CARAMELLE E GELATI 24,59 33,72 C<JSERVE, CARN 12,94 18,04 ALTRE C<'JSERVE ALIMENTARI 28,21 30,24 PRODOTT VARI 16,13 20,09 LATTE E FORMAGGI 14,43 18,54 Oi E GRASS 11,26 14,92 ZUCCHERO 28,56 25,99 NOTA: d01i ad un simie iveo di disagaragazione sono dispont.jih svo per gi anni indicati, per i quai esistono e tavoe di interdipen denza a 77 settori - La bassa incidenza de vaore aggiunto su vaore dea produzio ne mette 'I.A. in fortissima interdipendenza con atri settori proùuttivi, fra i quai assume posizione predominante 'agrico-
29 - 24- In reazione ai.rapporti con 'agricotura possiamo ripartire 'I.A. in due parti: quea che a~..-ora i prodotto, così come giunge da'azienda agricoa e quea di seconda trasformazione, quea cioè a cui materia prima preva~ente è rappresentata da prodotto già trasformato. Aa prima categoria appartengono e industrie dee zucchero, dee farine, dea trasformazione de atte, dea preparazione dei grassi e oii,dea avorazione dee carni (insaccati) e tutte e industrie di inscatoamento dea carne, frutta e verdura. Aa seconda categoria appartengono e industrie dea pasta, dei prodotti d~ forno, dei doci, dei geati, dei prodotti eaborati. La distinzione è ovviamente di comodo da momento che 'in~egrazione di successivi procedimenti può essere ottenuta nea stessa azienda, ma ha un vaore orientativo: nea prima categoria troviamo e attività che hanno rapporti diretti con 'agricotura (originate storicamente dao scorporamento dee attività di trasformazione dae aziende agricoe e r1spondenti a tradizionai consumi popoari in condizioni di basso reddito), A contrario e industrie di seconda trasformazione hanno in genere egami più abi i con 'agricotura rifornendosi di prodotto indifferenziato e conservabie (processi industriai su scaa più vasta, tecniche di ricerca e nroduzione più compesse, nuovi standard di consumo o consumi sostenuti daa pubbicità). Viene generamente prospettata come souzione vantaggiosa dei
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