La risposta alle emergenze ambientali nella Regione Campania: ruolo e attività dei Dipartimenti di Prevenzione delle AASSLL.

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1 La risposta alle emergenze ambientali nella Regione Campania: ruolo e attività dei Dipartimenti di Prevenzione delle AASSLL. Raffaele Bove Dipartimento di Prevenzione ASL Salerno EMERGENZE NON EPIDEMICHE: INQUINAMENTO AMBIENTALE E SICUREZZA ALIMENTARE BRINDISI 4/5 giugno 2015

2 I TERREMOTI

3 10 della scala Mercalli 3000 morti IRPINIA 1980 Incapacità istituzionale l evento nella sua portata (3 giorni per sapere l area colpita) Pertini nomina Zamberletti Commissario Nasce la DISASTROLOGIA VETERINARIA Mantovani viene nominato dal Direttore Generale dei Servizi Veterinari a coordinare le attività

4 MARCHE scala Mercalli Buona organizzazione della Protezione Civile (legislazione presente-225/92: istituzione del Servizio Nazionale di Protezione Civile Stato di emergenza Commissario Straordinario nominato dal Governo = Presidente della Giunta delle Marche Sistema di rilevazione sismica attivato in tempo reale

5 8 scala Mercalli PUGLIA MOLISE 2002 Legislazione presente: Linee Guida della Protezione Civile Servizi Veterinari collaudati Sistema rilevazione sismica attivata in tempo reale Commissario- Capo del Dipartimento della Protezione Civile Per la prima volta, nell Ordinanza in deroga, previsti i finanziamenti per le attività rurali

6 ESONDAZIONI

7 persone coinvolte da frane e da alluvioni negli ultimi 20 anni frane alluvioni negli ultimi 80 anni 30 MLD di Euro i danni stimati l'80% dei comuni presenta almeno un'area a rischio elevato di frana o alluvioni 9.8% del territorio nazionale presenta un elevata criticità idrogeologica 6,8% coinvolge direttamente zone con beni esposti come centri urbani e aree produttive strettamente connesse con lo sviluppo economico del Paese.

8 PIANO VESUVIO

9 2 milioni di persone a rischio Vesuvio -Campi Flegrei -Vulcano Stromboli -Etna. proiettili balistici; flussi di lava; flussi piroclastici e valanghe di detriti; emissione di gas; emissione di radiazioni ionizzanti; attività sismica, tsunami; caduta di ceneri

10 SICUREZZA ALIMENTARE

11 EMERGENZA DIOSSINA

12 CRONOLOGIA EMERGENZE DIOSSINE IN REGIONE CAMPANIA Regione Campania 1. LA PRIMA EMERGENZA: ANNI Alcune n.c. a campioni per PNR scatenarono la prima emergenza. Fu contrastata con la DGR n del 2 aprile IL PIANO DI MONITORAGGIO TRIENNALE approvato con DGR n del 21/12/ Il PIANO UE: ANNO IL PIANO POST-UE ANNO IL PIANO SIN IL PIANO DI SORVEGLIANZA (INSERITO NEL PRI) 7. IL PIANO TERRA DEI FUOCHI ( )

13 CAMPIONI PRELEVATI PER DIOSSINE/PCB NEL TRIENNIO 2008/2010 PIANO DI CAMPIONAMENTO Tot/Pian o PIANO DI SORVEGLIANZA CONTAMINAZIONE DIOSSINE IN CAMPANIA 378 PIANO DIOSSINE UE 1090 EXTRA PNR MIRATO - PIANO MONITORAGGIO DIOSSINE IN CAMPANIA (post UE) 57 PNR 293 PNAA 177 LEGGE REGIONALE 3/ ALTRI CONTROLLI (NAS, PIF, UVAC ) 151 Tot/matrice 2171

14 Terra dei fuochi

15 Roghi di rifiuti

16 ANNO 2014 Giunta Regionale della Campania Dipartimento della Salute e delle Risorse Naturali Direzione Generale per la Tutela della Salute Decreto n 263 del 31/03/2014 PIANO DI MONITORAGGIO STRAORDINARIO SULLE MATRICI ALIMENTARI NELL AREA DENOMINATA «TERRA DEI FUOCHI»

17 Campioni ufficiali prelevati in aliquote legali con contestuale sequestro cautelare INTERA COLTURA CAMPIONATA (o INTERO ALLEVAMENTO) - 59 campioni di vegetali in campo tutti con esito favorevole(assenza di NC) -45 campioni divegetali in campo (41ortofruttae4 prato)neisitiinterdetti(cat.dirischio5,4e3) tutti con esito favorevole (assenza di NC) Piombo Analiti da ricercare Cadmio

18 campionamenti c/o AZIENDE ZOOTECNICHE riportate nell elenco Latte crudo bovino/ bufalino/ ovicaprinodestinato lavorazione e/o alimentazione umana Foraggio presso aziende zootecniche Analiti da ricercare Piombo PCB ndl Arsenico Cadmio Diossine PCB-dl 28 di latte, 27 di mangimi e 11 di uova presso allevamenti), tutti con esito favorevole nessuna NC Piombo Mercurio PCB-ndl Diossine Pesticidi Clorurati PCB-dl

19 Sinergia operativa Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica(SItI) Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva (SIMeVeP) Direttori dei Dipartimenti di Prevenzione delle AASSLL Dipartimenti di Igiene delle Facoltà di Medicina di Napoli Dipartimento di Veterinaria della Facoltà di Napoli

20 Interventi operativi Riattivazione del Comitato dei Direttori dei Dipartimenti di Prevenzione delle AA.SS.LL. della Regione Campania; Elaborazione di una linea guida per la redazione dei piani di emergenza e per la messa in sicurezza dei territori, per la tutela della popolazione umana e animale e per assicurare la sicurezza alimentare; Elaborazione di un programma di sviluppo e di rilancio dei comparti agro-alimentari e zootecnici, coinvolgendo i rappresentanti dei produttori e dei consumatori.

21 Interventi operativi Definizione di un manuale operativo per la redazione dei Piani di emergenza; Sviluppo di un percorso formativo regionale per garantire al personale delle AASSSLL le competenze necessarie per la prevenzione e la comunicazione/gestione del rischio; Definizione dei compiti dei dipartimenti di prevenzione all interno della pianificazione nazionale, regionale, provinciale e comunale di protezione civile; Delineare l organizzazione minima dei dipartimenti di prevenzione, condividendo un modello operativo uniforme per la risposta alle emergenze.

22 La Sanità Pubblica nelle emergenze Aspetti medico-legali connessi al recupero e alla gestione delle salme; Controlli sulle acque potabili fino al ripristino della rete degli acquedotti; Disinfezione, disinfestazione e derattizzazione; Vigilanza igienico-sanitaria; Sanità animale, benessere degli animali e sicurezza alimentare; Distruzione e smaltimento degli alimenti avariati; Profilassi delle malattie infettive e parassitarie; Problematiche di natura igienico-sanitaria derivanti da attività produttive e da discariche abusive; Smaltimento dei rifiuti speciali; Valutazione siti incidenti rilevanti(direttiva SEVESO); Identificazione sul territorio delle Ditte/Aziende a rischio; Identificazione delle sostanze utilizzate (caratteristiche fisicochimiche/tossicologhe); Verifica e ripristino delle attività produttive.

23 Il Dipartimento di Prevenzione Osservatorio permanente Cardine organizzativo per gli screening oncologici Supporto del Dipartimento della Salute e delle Risorse Naturali della Regione Campania Attivazione dei piani di monitoraggio e di previsione e prevenzione dei rischi naturali e non.

24 Medicina Unica Unica regolamentazione Veterinaria e Medica per il Dipartimento di Prevenzione sulla disastrologia in Regione Campania.

25 Medicina Unica One health one prevention

26 Conclusioni Cultura della multiprofessionalità in una prospettiva trasversale ed integrata per affrontare vecchie e nuove sfide

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