Annegamenti e mancata sorveglianza

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1 Annegamenti e mancata sorveglianza Marco Giustini 1 & Enzo Funari 2 Istituto Superiore di Sanità Dipartimento di Ambiente e Connessa Prevenzione Primaria Reparti: 1 Ambiente e Traumi & 2 Qualità degli ambienti acquatici e acque di balneazione CONVEGNO NAZIONALE LA SORVEGLIANZA OSPEDALIERA DEGLI INCIDENTI IN ITALIA E IN EUROPA I risultati del progetto CCM SINIACA IDB e proposta di avvio di una rete di sorveglianza degli ospedali pediatrici italiani CENTRO INTERNAZIONALE DI STUDI E FORMAZIONE GERMANA GASLINI -CISEF Via Romana della Castagna, 11/a Genova maggio 2014

2 INTRODUZIONE L annegamento o sommersione accidentale è identificabile dai codici ICDX compresi tra W65 e W74, ma qualitativamente poco definito in termini di causa esterna dal momento che nella gran parte dei casi non si hanno informazioni circa il corpo idrico nel quale è avvenuto l evento, né se ne conosce l effettiva dinamica Annegamenti in ambito domestico ICD10 W65 W66 W67 W68 W69 W70 W73 W74 Descrizione causa Annegamento e sommersione nella vasca da bagno Annegamento e sommersione a seguito di caduta nella vasca da bagno Annegamento e sommersione in piscina Annegamento e sommersione in seguito di caduta in piscina Annegamento e sommersione in acque naturali Annegamento e sommersione a seguito di caduta in acque naturali Altri tipi specificati di annegamento e sommersione Annegamento e sommersione non specificati

3 DATI I. Si stima che ogni anno nel mondo muoiano per annegamento oltre persone (7% di tutte le morti per incidente), il che colloca l'annegamento al 3 posto tra le cause di morte per incidente dopo gli incidenti stradali e le cadute. II. Gran parte di questi eventi (oltre il 60%) si registra in alcune zone, in particolare Africa, Asia del pacifico occidentale e del Sud-Est asiatico tanto che i Paesi a basso e medio reddito contano il 96% degli annegamenti III. Gli annegamenti sono, negli USA, la seconda causa di morte al di sotto dei 14 anni (dopo gli incidenti stradali), e la prima per i bambini di età inferiore a 4 anni.

4 DATI IV. In Europa, ogni anno si verificano circa annegamenti fatali, con un tasso medio pari a circa 32 morti ogni milione di abitanti/anno. I maschi presentano tassi di mortalità più di 4 volte e mezzo superiori alle femmine (59 vs 13). Le aree maggiormente a rischio sono quelle dell est europeo, in particolare Bielorussia, Lettonia, Lituania, Russia e Ucraina che presentano tassi volte superiori a quelli dell Italia V. Complessivamente in Italia dal 1969 al 2011 sono decedute per annegamento persone (per l 82% maschi), circa delle quali di età inferiore a 30 anni. Nel corso degli anni è possibile individuare una chiara tendenza alla diminuzione di questi incidenti

5 DATI Maschi Femmine Totale In termini di tassi standardizzati di mortalità il fenomeno si è ridotto di circa il 70%, passando da circa 23 morti x milione di ab./anno degli inizi degli anni '70 a circa 7 morti x milione di ab./anno Nello stesso periodo i decessi sono passati da circa /anno a meno di 400/anno

6 DATI VI. Nel 2011, il fenomeno è quantificabile in 399 decessi, con un aumento di 25 casi rispetto all anno precedente (+6,7%) ma sostanzialmente in linea con gli analoghi dati degli ultimi 15 anni ove la mortalità è in una forbice compresa tra i 361 casi del 1999 e i 443 dell anno successivo. Si tratta essenzialmente di maschi (81%) adulti (l età media alla morte è risultata di 48,6). VII. La sostanziale stabilità, sia nel numero dei casi registrati, sia nei corrispondenti tassi di mortalità attestatisi in media attorno ai 6-7 morti per milione di abitanti/anno fa supporre che si sia giunti in prossimità di una sorta di "zoccolo duro", difficilmente comprimibile se non si mettono in atto strategie mirate ed efficaci

7 FATTORI DI RISCHIO Genere maschile Età<14 anni Uso di alcol Basso reddito Basso livello di educazione Residenza extraurbana Alti livelli di esposizione all acqua Comportamenti a rischio Mancanza di supervisione Soggetti con epilessia hanno un rischio volte più elevato di annegare. Aggiustando per l esposizione, la probabilità di annegamento è 200 volte superiore rispetto a quella di un incidente stradale

8 SCENARIO I. Stime prodotte da Assopiscine (Associazione italiana costruttori piscine) quantificano in circa 150mila le piscine private e piscine pubbliche. II. Il lavoro di information retrival sugli organi di stampa (quotidiani e agenzie di stampa in particolare) relativo agli annegamenti accaduti nel periodo ha permesso di quantificare in circa il 5-7% del totale i casi di annegamento accaduti in casa o presso le pertinenze. III. Questo porta a stimare in circa 20 i casi annui di annegamento mortale accaduti in ambito domestico (vasca da bagno o piscine)

9 ESEMPI Tragedia in una villetta di Ghedi, nel Bresciano. Un bimbo di due anni e mezzo è annegato nella piscina di casa. E successo domenica e i contorni del dramma sono ancora tutti da chiarire. Nel tardo pomeriggio del 30 giugno la mamma di XXXXX, avrebbe telefonato ai carabinieri per denunciare la scomparsa del figlioletto. I Carabinieri si sono recati nell abitazione per raccogliere la denuncia di scomparsa e hanno trovato il corpo del bimbo sul fondo di una vasca in disuso, coperta dalla vegetazione, ma piena d acqua.

10 ESEMPI Sarebbe annegato nel tentativo di recuperare il retino con cui stava ripulendo la piscina dalle foglie, il domestico cingalese trovato morto sabato sera nel giardino privato di una villa sulla via Bolognese Vecchia, all altezza de La Lastra. L autopsia effettuata stamani all istituto di medicina legale di Careggi ha infatti stabilito che l uomo, 48 anni, è morto per annegamento. Caduto in acqua, il domestico non è riuscito a nuotare: potrebbe essere rimasto vittima di una congestione o di un calo di pressione. Forse non sapeva nuotare.

11 ESEMPI Si profila l'ipotesi dell'annegamento e dell'omicidio colposo per la morte di XXXXXXXX, la bambina di 5 anni, avvenuta ieri pomeriggio nella piscina comunale di Pisa, quartiere Cisanello, durante un'attività ai campi estivi organizzati dalla società Canottieri Arno. Secondo quanto si è appreso, le due bagnine sentite ieri a sommarie informazioni dai carabinieri hanno fornito dichiarazioni convergenti: la bambina si trovava in acqua quando ha accusato un improvviso malore e si è adagiata sul fondo della piscina a oltre un metro di profondità. Immediatamente soccorsa, in pochi attimi Rachele aveva perso conoscenza e non si è riusciti a salvarla nonostante i ripetuti tentativi di rianimarla

12 PREVENZIONE Alcuni Paesi, come Svezia (circa 100 morti/anno) e Svizzera (circa 50 morti/anno) si sono dati come obiettivo l azzeramento del numero di morti per annegamento (Vision Zero Drowning in Svezia) o l azzeramento del numero di bambini morti per annegamento ( Vision Zero : no more drowning victims among children in Svizzera). Entrambi questi programmi partono dalle seguenti evidenze: 1. Gli annegamenti sono una delle principali cause di morte nei bambini; 2. Quasi sempre a causa della mancanza di supervisione da parte di un adulto; 3. La caduta accidentale in acqua è assai frequente specialmente nei bambini più piccoli.

13 PREVENZIONE In particolare, la campagna di prevenzione svizzera Vision Zero : no more drowning victims among children, prevista sulla base di un programma triennale ( ) aveva come destinatari genitori e tutori di bambini di età compresa tra 0 e 9 anni. La campagna ha visto come location ideale le piscine pubbliche e ha avuto un costo complessivo di circa un milione di euro per i tre anni. "I bambini sempre in vista! Tenere i più piccoli sempre a portata di mano

14 PREVENZIONE In Australia (New South Wales), a partire dall aprile 2013, i proprietari di piscine devono registrare la propria piscina privata su un registro online. Si intende, così, promuovere la sicurezza e la conformità delle piscine, con l obiettivo di ridurre il numero di annegamenti nelle piscine private. All atto della registrazione, viene fornita una check list sulla sicurezza per aiutare i proprietari ad effettuare una autovalutazione della propria piscina, soprattutto se rispetta le normative vigenti. I proprietari che non effettuano la registrazione incorrono in sanzioni fino a 220$

15 PREVENZIONE In Germania opera la DLRG (Deutsche Lebens-Rettungs-Gesellschaft) che è la più grande organizzazione del mondo di volontariato per il salvataggio in acqua. Compresi i donatori, più di un milione di persone sostengono il lavoro del DLRG. In base ai dati raccolti dalla DLRG, in Germania gli annegamenti dei bambini di età inferiore a 15 anni si sono ridotti dell 82% negli ultimi 10 anni e questo grazie anche al contributo dei donatori che consentono di raccogliere oltre 11 milioni di euro/anno (50% del totale delle entrate annue della DLRG)

16 CONSIDERAZIONI E CONCLUSIONI 1 Finanziamenti pubblici sempre più ridotti spingono a trovare fonti diverse di finanziamento (es. donors, come in Germania). 2 Sensibilizzare gli adulti verso una attenzione continua verso i bambini 3 Educazione alla conoscenza di comportamenti errati (consumo di alcol, preesistenti patologie che dovrebbero indurre a comportamenti prudenti, mancanza di controllo parentale bambini, sopravalutazione delle proprie abilità, ecc);

17 CONSIDERAZIONI E CONCLUSIONI 4 Educazione alla conoscenza di fattori ambientali sfavorevoli sottovalutati: se si possiede una piscina interrata si raccomanda di circondarla con un recinto adeguatamente alto (almeno 120 cm) con un accesso consentito tramite cancelli con chiusura con dispositivo di richiamo e meccanismo di apertura fuori dalla portata dei bambini (considerare l eventualità di dotare la piscina interrata di ulteriori protezioni aggiuntive come sistemi di allarme perimetrale per prevenire l accesso ai bambini piccoli). I giochi dovrebbero essere rimossi dalla piscina subito dopo l uso. Barchette, palle, e altri giochi, infatti, possono incoraggiare il bambino ad entrare in piscina, o a sporgersi su di essa e potenzialmente a caderci dentro. Per quanto riguarda piccole piscine in particolare quelle gonfiabili, acquistabili anche nei supermercati, è buona norma vuotarle dopo l uso oppure dotarle di una copertura solida a prova di bambino.

18 CONSIDERAZIONI E CONCLUSIONI 5 Rafforzamento della collaborazione con la Società Nazionale di Salvamento (SNS), che tra le varie azioni e iniziative estese a tutto il territorio italiano, organizza l opera di salvataggio costiero, d alto mare, sui laghi, sui corsi d acqua e nelle piscine e istruisce e prepara i candidati agli esami per il conseguimento del Brevetto di Bagnino di Salvataggio 6 Aumentare la competenza nel nuoto nella popolazione

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