Problematiche sanitarie nel settore dei prodotti della pesca

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Problematiche sanitarie nel settore dei prodotti della pesca"

Transcript

1 Problematiche sanitarie nel settore dei prodotti della pesca Aniello Anastasio Dipartimento di Scienze Zootecniche e Ispezione degli Alimenti Università degli Studi di Napoli Federico II

2 metalli pesanti (120) contaminazioni di natura microbiologica (70) presenza di residui di farmaci veterinari (62) additivi alimentari (46) biocontaminanti (44) parassiti (39) contaminazioni chimiche (10) presenza di tossine (2) coloranti (2) corpi estranei (2) altri rischi Allerta sui prodotti della pesca, anno 2008 Complessivamente sono pervenute 449 notifiche riguardanti vari rischi:

3 Gli animali acquatici rivestono spesso un ruolo importante nel ciclo biologico di parassiti eteroxeni che allo stadio adulto o larvale sono in grado di determinare patologia nell uomo. Quest ultimo può comportarsi come: Ospite definitivo Difillobotriosi* (o plerocercosi) Heterofidosi e Centrocestosi Opistorchidosi Ospite accidentale Anisakiosi* Clinostomosi * Casi umani segnalati in Italia

4 Cestodi Diphyllobothrium latum Larva o Spargano Difillobotriosi- Sparganosi- Botriocefalosi - Plerocercosi

5 Trematodi Opisthorchis felineus Clonorchis sinensis Echinochasmus perfoliatus Metagonimus yokogawai Heterophyes heterophyes Pseudamphistomum truncatum Nanophyetus salmincola

6 Nematodi Gnatostoma spinigerum Capillaria philippinensis Dioctophyme renale Eustrongylides tubifex Angiostrongylus cantonensis Anisakis simplex

7 Parassitosi da Cestodi Diphyllobothrium latum

8 Distribuzione geografica: zone temperate e sub-artiche dell emisfero settentrionale (Paesi Scandinavi, Siberia, Grandi laghi, Giappone, Cile, Europa centrale) Casi umani di difillobotriosi: Difillobotriosi o plerocercosi 30 anni fa oggi 5 milioni in Europa 4 milioni in Asia in America casi sporadici (in aumento negli ultimi anni) Specie ittiche più frequentemente parassitate da D. latum allo stadio larvale: Luccio / Pesce persico / Bottatrice + salmone, trota iridea, ecc.

9

10 Recentemente pesce proveniente dal lago di Como 8 casi nel casi nel quadriennio casi nel 2007

11 In base a indagini recenti (Peduzzi e Boucher-Rodoni, 2001): in zone lacustri al confine italo-svizzero Difillobotriosi o plerocercosi - feci umane: positività intorno a 6,5% - pesci (Perca fluviatilis): positività tra 7,8 e 33,3% In queste zone la difillobotriosi si considerava eradicata dal 1970, poi un nuovo caso si è registrato nel 1983 e da allora: 31 nuovi casi In Svizzera: 73 casi dal 1990 al 1995

12

13 Diphyllobothrium latum La forma adulta può raggiungere la lunghezza di 2-12 m Scolice lungo 2-3 mm Strobilo formato da proglottidi Uovo opercolato (65-70 x µ) L infezione larvale dei pesci prende il nome di Plerocercosi

14

15 Diphyllobothrium latum Ospiti definitivi: uomo, cane, gatto, volpe, suino, ecc. Primi ospiti intermedi: crostacei (Cyclops e Diaptomus) Secondi ospiti intermedi: pesci (persico, luccio, bottatrice) È presente in zone lacustri (Siberia, grandi laghi africani e del Nord America) In Italia nei laghi settentrionali in alcune specie di pesci (sparganosi)

16 Localizzazione Adulti nell intestino degli ospiti definitivi Larve procercoidi nei crostacei Plerocerchi nella muscolatura e nei Plerocerchi nella muscolatura e nei visceri dei pesci

17 Larva plerocercoide o spargano Crostaceo copepode

18 aspetto filetti positivi

19 Difillobotriosi o plerocercosi Sintomatologia e lesioni: spesso paucisintomatica infiammazione catarrale dell ileo e del digiuno (nei siti di attacco del parassita) dolori epigastrici, diarrea o costipazione, vomito, anoressia anemia perniciosa (per carenza di vit. B12) sintomatologia conclamata spt. in soggetti di età superiore a 30 anni rapida remissione dei sintomi dopo terapia

20 Difillobotriosi o plerocercosi Profilassi: RPV del 1954: Plerocercosi (e Missobolosi) quali patologie dei pesci soggette a denuncia educazione sanitaria controllo/terapia in ospite definitivo (uomo=serbatoio) trattamento dei reflui (depurazione e canalizzazione) controllo ispettivo dei pesci provenienti da zone a rischio Congelamento (-18 C per 24 ore) e cottura (56 C per 5 minuti): rapida devitalizzazione delle larve plerocercoidi

21 Resistenza Il parassita è devitalizzato a A 10 C dopo ore (FAO) A - 20 C dopo 7 ore A 40 C dopo sole 3 ore Il calore (50-70 C per almeno 10 ) raggiunto con la cottura è sufficiente a devitalizzare il parassita La salagione e l affumicamento (a freddo) non sempre sono in grado di devitalizzare le larve

22 Parassitosi da Trematodi Opisthorchis felineus Clonorchis sinensis Echinochasmus perfoliatus Metagonimus yokogawai Heterophyes heterophyes Pseudamphistomum truncatum Nanophyetus salmincola

23

24

25

26 Opisthorchis felineus Ospiti definitivi: uomo, cane, gatto, suino, ecc. Primo ospite intermedio: mollusco (Bythinia leachi) Secondo ospite intermedio: pesce (tinca, barbo, carpa) La 1 a segnalazione è avvenuta in Italia (Rivolta 1891), è presente in Estremo Oriente

27

28 Localizzazione Adulti: dotti biliari e dotti pancreatici degli ospiti definitivi Sporocisti, redie e cercarie: mollusco Metacercarie: muscolatura dei pesci

29 Resistenza delle forme larvali

30 Patologia Distomatosi epatica e pancreatica L uomo si infesta tramite l ingestione di pesce crudo o poco cotto I giovani trematodi migrano al fegato attraverso i dotti biliari Adulti in canali biliari Spesso le infestazioni sono asintomatiche Molto frequenti nelle zone endemiche

31 Patologia Nei casi di infezione grave: Le spine poste sulla cuticola dei giovani adulti provocano lesioni nei dotti biliari durante la migrazione Formazione di cisti contenenti i trematodi vicino ai dotti Fattore predisponente per la comparsa di colangiocarcinoma nell uomo

32 Raccomandazioni Ministero Salute

33 Anisakiosi - Anisakidosi Ordine ASCARIDIDA Famiglia ANISAKIDAE Sottofamiglia ANISAKINAE Specie: A. Pegreffii A. Physeteris A. Simplex s.s. Genere Anisakis Pseudoterranova Contracaecum Hysterothylacium

34 Morfologia delle larve L3 di nematodi anisakidi: esofago; presenza/assenza di cieco intestinale; presenza/assenza di appendice ventricolare; estremità caudale; I caratteri morfologici non consentono l identificazione a livello specifico!!

35 Indagini condotte su alici e sardine commercializzate presso Mercati Ittici della costa adriatica (Fioravanti et al., 2005) alici esaminate 700 (26,6%) positive per larve Anisakidae 1314 sardine esaminate 544 (41 41,4%) positive per larve Anisakidae 7,7% alici positive per larve di Anisakis e 98,6% per Hysterothylacium (6,3% coinfezione) 0,4% sardine positive per larve di Anisakis e 99,6% per Hysterothylacium

36 INTRODUZIONE L2 L1 L3 L3 cavità peritoneale foglietti del mesenterio a livello muscolare

37 Resistenza delle larve Alte temperature: 70 C (1 ) 50 C (15 ) 45 C (78 ) Basse temperature: -35 C (15 ore) -20 C ( ore) C (oltre 7 giorni) Affumicatura: 28 C (87,5% sopravvivenza) 40 C (14,4% sopravvivenza) 60 C (devitalizzazione totale)

38 Marinatura: 4% ac.acetico acetico + 6% NaCl (sopravvivenza per 26 giorni) Salagione: 20 baumè (devitalizzazione totale in 10 ) Aceto: devitalizzazione in 14 giorni Mostarda dolce: devitalizzazione in 4-7 giorni Salsa di soya: devitalizzazione in 21 giorni Wasabi (2 g/20 ml): devitalizzazione in 1 Zenzero: devitalizzazione in 17 ore

39 REG.2074/2005 Spetta agli OSA effettuare controlli in tutte le fasi della produzione dei prodotti della pesca conformemente alle disposizioni dell'allegato III, sezione VIII, capitolo V, parte D, del regolamento (CE) n. 853/2004, affinché i prodotti della pesca palesemente infestati da parassiti non siano immessi sul mercato per il consumo umano. L'adozione di regole dettagliate relative ai controlli visivi esige che siano definiti i concetti di parassiti visibili e di controllo visivo e che siano determinati il tipo e la frequenza delle osservazioni nel presente regolamento dovrà essere adattato una volta che saranno disponibili informazioni circa le variazioni che intervengono quando sono utilizzati diversi tipi di materie prime.

40 REG.2074/2005 Allegato II Per «parassita visibile» s'intende un parassita o un gruppo di parassiti che per dimensioni, colore o struttura è chiaramente distinguibile nei tessuti dei pesci. 2. Per «controllo visivo» s'intende l'esame non distruttivo di pesci o prodotti della pesca effettuato senza l'ausilio di strumenti di ingrandimento ottico e in condizioni di buona illuminazione per l'occhio umano e, se del caso, anche mediante speratura. 3. Per «speratura» s'intende, nel caso dei pesci piatti o dei filetti di pesce, l'osservazione controluce del pesce in una stanza buia, al fine di individuare la presenza di parassiti.

41 Il controllo visivo è effettuato su un numero rappresentativo di campioni. I responsabili degli stabilimenti a terra e le persone qualificate a bordo delle navi officina determinano, in funzione della natura dei prodotti della pesca, della loro origine geografica e del loro impiego, l'entità e la frequenza dei controlli. Durante la produzione, il controllo visivo del pesce eviscerato dev'essere effettuato da persone qualificate sulla cavità addominale, i fegati e le gonadi destinati al consumo umano. A seconda del metodo di eviscerazione utilizzato, il controllo visivo dev'essere eseguito: a) in caso di eviscerazione manuale, dall'addetto, in modo continuativo, al momento dell'estrazione dei visceri e del lavaggio; b) in caso di eviscerazione meccanica, per campionamento, effettuato su un numero rappresentativo di unità, costituito da almeno dieci esemplari per partita.

42 Il controllo visivo dei filetti o dei tranci di pesce dev'essere effettuato dagli operatori durante la preparazione successiva alla sfilettatura o all'affettatura. Qualora le dimensioni dei filetti o le tecniche di sfilettatura non consentano un controllo individuale, un piano di campionamento deve essere predisposto e tenuto a disposizione dell'autorità competente, a norma dell'allegato III, sezione VIII, capitolo II, punto 4, del regolamento (CE) n. 853/2004. Qualora sia tecnicamente necessaria, la speratura dei filetti dovrà essere inclusa nel piano di campionamento.

43 REG. 853 e modifiche D. REQUISITI RELATIVI AI PARASSITI 1. I prodotti ittici di seguito precisati devono essere congelati a una temperatura non superiore a 20 C in ogni parte della massa per almeno 24 ore; : a) i prodotti della pesca che vanno consumati crudi o praticamente crudi; b) i prodotti della pesca a base delle specie seguenti, se devono essere sottoposti ad un trattamento di affumicatura a freddo durante il quale la temperatura all'interno del prodotto non supera i 60 C: aringhe, sgombri, spratti, salmone dell'atlantico e del Pacifico; c) prodotti della pesca marinati e/o salati se il trattamento praticato non garantisce la distruzione delle larve di nematodi. I prodotti della pesca di cui al p. 1 devono essere accompagnati, alla loro immissione sul mercato, da un'attestazione del produttore che indichi il trattamento al quale sono stati sottoposti, salvo qualora siano forniti al consumatore finale.

44 TABLE 1: ALERT NOTIFICATIONS

45

46 TABLE 3: BORDER REJECTIONS

47 Additivi vietati, ma ugualmente impiegati nell industria conserviera Trattamento con Monossido di carbonio Vietato nella Comunità Europea, il Monossido di carbonio non è incluso nella lista positiva degli additivi alimentari di cui alla Direttiva 95/2/CE(DLvo 209) e la Direttiva 91/493/CEE sottolinea che i trattamenti per inibire lo sviluppo di germi patogeni o per aumentare la shelf-life devono essere scientificamente riconosciuti. Fa eccezione l Olanda, ove un decreto della Corte di Giustizia ha riconosciuto ad una nota multinazionale il diritto di vendere un prodotto trattato leggermente affumicato a freddo (cioè con metodo Clearsmoke ovvero con fumo filtrato ) limitandone però la commercializzazione solamente al proprio territorio e non verso altri stati Membri.

48 In Italia Nota Min Salute del 29/05/2003, indirizzata a PIF e UVAC vieta la commercializzazione sul territorio nazionale di prodotti trattati con Monossido, in quanto violazione alla direttiva 95/2/CE. Nota Min San del 11/04/2005 prevede il respingimento dei prodotti ittici trattati con monossido in base al solo esame organolettico (controllo visivo) nel caso in cui presentino una colorazione dal colore naturale del prodotto della stessa specie. > interessati Thunnus albacares e Xiphias gladis originari dei paesi del sud-est asiatico (zone FAO 71 e 58).

49

50 Reg. CE 1881/2006 Tabella 1 relativa al piombo (Pb) mg/kg Muscolo di pesce 0.30 Crostacei, ad eccezione delle carni scure del granchio, della testa e del torace dell'aragosta e di grossi crostacei analoghi (Nephropidaee Palinuridae) Cefalopodi senza visceri 0.50 Molluschi bivalvi 1 1.5

51 Alalunga (Thunnus alalunga) Lungh: 135 cm Diffusione: Specie cosmopolita, presente anche in Mediterraneo e Atlantico orientale

52 Reg. CE 1881/2006 Tabella 2 relativa al cadmio (Cd)

53 Reg. CE 1881/2006 Tabella 1 relativa al cadmio (Cd) mg/kg Crostacei, ad eccezione delle carni scure del granchio, della testa e del torace dell'aragosta e di grossi crostacei analoghi (Nephropidaee Palinuridae) Cefalopodi senza visceri 0.50 Molluschi bivalvi 1 1

54 Granchio L Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) ha classificato il cadmio come cancerogeno per l uomo (gruppo I) sulla base di studi occupazionali. E stato evidenziato aumento del rischio di cancro del polmone, dell endometrio, della vescica e della mammella a seguito di esposizione al cadmio per via inalatoria. Tra gli alimenti che possono presentare livelli elevati di cadmio si possono citare: molluschi cefalopodi, crostacei, carne di cavallo, pesce. In tali campioni la presa di saggio (porzione di campione sottoposta ad analisi) era costituita da tutta la parte interna al carapace con l eccezione della sola parte scura marrone aderente alla parte interna del carapace in quanto in Italia il granciporro viene prevalentemente consumato intero; pertanto risulta evidente come la modalità utilizzata sia coerente con il principio di determinare i livelli del contaminante nella porzione edibile dell alimento.

55 Sulla base dei dati ISS si evidenzia che le analisi condotte esclusivamente sulla carne bianca mostrano livelli di cadmio notevolmente inferiori al limite di 0.50 mg/kg mentre campionando sia la parte bianca che l epatopancreas i livelli di cadmio sono spesso superiori a tale limite anche in maniera molto consistente. per una non trascurabile percentuale di consumatori italiani di questi prodotti la parte edibile del granchio è costituita, oltre che dalle carni bianche delle appendici (chele e zampe) e del carapace, anche dall epatopancreas e dalle uova. La Commissione ha formulato una proposta punto 7 Cd nei granchi_richiesta valutazione al CNSA.pdf

56 Caso studio Importanza delle modalità di esecuzione del prelievo ai fini della correttezza del risultato diagnostico Valori mercurio a confronto Valori Mercurio 1,6 1,5 1,4 1,3 1,2 1,1 1 0,9 0,8 0,7 0,6 0,5 0,4 0,3 0,2 0, Serie1 Serie2 Log. (Serie1) Log. (Serie2) Concentrazioni di Hg in pesci in relazione alla modalità di campionamento

Giovanni Normanno. AlimentiAmo l Ambiente. Seminario. Gestione rischi sanitari legati al consumo di prodotti della pesca

Giovanni Normanno. AlimentiAmo l Ambiente. Seminario. Gestione rischi sanitari legati al consumo di prodotti della pesca AlimentiAmo l Ambiente Seminario Gestione rischi sanitari legati al consumo di prodotti della pesca Giovanni Normanno Fasano, il 25/09/2017 Lepore Mare S.p.A. giovanni.normanno@unifg.it L anisakidosi è

Dettagli

appunti di scienza 12. ANISAKIS Parassitosi nei pesci

appunti di scienza 12. ANISAKIS Parassitosi nei pesci appunti di scienza 12. ANISAKIS Parassitosi nei pesci 2 L (IZSVe) è un ente sanitario di diritto pubblico che svolge attività di prevenzione, controllo e ricerca nell ambito del benessere animale, della

Dettagli

Difillobotriasi-Plerocercosi: la nuova stagione di una zoonosi parassitaria

Difillobotriasi-Plerocercosi: la nuova stagione di una zoonosi parassitaria Difillobotriasi-Plerocercosi: la nuova stagione di una zoonosi parassitaria Diphyllobotrhium (Bothriocephalus) latum adulto (da Perroncito, 1901) DAL BENESSERE ALLA PROFILASSI IN ACQUACOLTURA Torino, 18

Dettagli

Bollettino Epidemiologico n.104 Servizio Epidemiologia e Prevenzione FAX

Bollettino Epidemiologico n.104 Servizio Epidemiologia e Prevenzione FAX Dipartimento di Prevenzione ASL - Benevento Bollettino Epidemiologico n.104 Servizio Epidemiologia e Prevenzione 0824-308 286-9 FAX 0824-308 302 e-mail: sep@aslbenevento1.it Pesce crudo: il pericolo si

Dettagli

PROBLEMATICHE SANITARIE LEGATE AI PARASSITI NEI PRODOTTI DELLA PESCA

PROBLEMATICHE SANITARIE LEGATE AI PARASSITI NEI PRODOTTI DELLA PESCA PROBLEMATICHE SANITARIE LEGATE AI PARASSITI NEI PRODOTTI DELLA PESCA (Sintesi dell intervento tenuto in data 25 settembre 2017 presso Lepore Mare SPA Fasano - BR) Giovanni Normanno Dipartimento di Scienze

Dettagli

Approfondimenti sui VERMI. Giacomo Zagli e Renato Asenjo 29 Marzo 2012

Approfondimenti sui VERMI. Giacomo Zagli e Renato Asenjo 29 Marzo 2012 Approfondimenti sui VERMI Giacomo Zagli e Renato Asenjo 29 Marzo 2012 Aspetti scientifici Nomi di animali invertebrati caratterizzati da una forma allungata,consistenza molle,assenza di zampe. Dal punto

Dettagli

Compiti dell Autorità sanitaria: la prevenzione dei rischi da anisakis. L ispezione in mercato e in sede di vigilanza.

Compiti dell Autorità sanitaria: la prevenzione dei rischi da anisakis. L ispezione in mercato e in sede di vigilanza. SPECIALITA E PIATTI A BASE DI PESCE CRUDO (sushi,sashimi, carpacci..): problematiche sanitarie e prevenzione dei rischi Compiti dell Autorità sanitaria: la prevenzione dei rischi da anisakis. L ispezione

Dettagli

ISPEZIONE, CONTROLLO E CERTIFICAZIONE DEGLI ALIMENTI (C.I.) Modulo 1 Prof. Marcello Trevisani (2 CFU)

ISPEZIONE, CONTROLLO E CERTIFICAZIONE DEGLI ALIMENTI (C.I.) Modulo 1 Prof. Marcello Trevisani (2 CFU) 5894 - ISPEZIONE, CONTROLLO E CERTIFICAZIONE DEGLI ALIMENTI (C.I.) Modulo Prof. Marcello Trevisani ( CFU) LEZIONI FRONTALI (0 ore) Temi e competenze Argomenti Contenuti specifici Ore. INTRODUZIONE AL CORSO

Dettagli

ISPEZIONE, CONTROLLO E CERTIFICAZIONE DEGLI ALIMENTI (C.I.) Modulo 1 Prof. Marcello Trevisani (2 CFU)

ISPEZIONE, CONTROLLO E CERTIFICAZIONE DEGLI ALIMENTI (C.I.) Modulo 1 Prof. Marcello Trevisani (2 CFU) 5894 - ISPEZIONE, CONTROLLO E CERTIFICAZIONE DEGLI ALIMENTI (C.I.) Modulo Prof. Marcello Trevisani ( CFU) LEZIONI FRONTALI (0 ore) Temi e competenze Argomenti Contenuti specifici Ore. INTRODUZIONE AL CORSO

Dettagli

Parassitosi ittiche di interesse zoonosico e nuove abitudini alimentari

Parassitosi ittiche di interesse zoonosico e nuove abitudini alimentari Parassitosi ittiche di interesse zoonosico e nuove abitudini alimentari GIUSEPPE ARCANGELI Rovigo, 18 maggio 2012 1 2 PHILUM NEMATODA: CLASSE SECERNENTEA: Anisakis spp. PHILUM PLATYHELMINTHES: CLASSE CESTOIDEA:

Dettagli

Potenziali applicazioni per i prodotti della pesca: Fase pesca La pesca, in quanto produzione primaria, riceve particolare attenzione

Potenziali applicazioni per i prodotti della pesca: Fase pesca La pesca, in quanto produzione primaria, riceve particolare attenzione Reg. 852/2004 Definizione delle misure igieniche da adottare a livello di produzione primaria evitare le contaminazioni degli animali ad opera di agenti pericolosi per la salute umana mantenere condizioni

Dettagli

SSICA. - Regolamento (UE) 2015/2283 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 25 novembre 2015 relativo ai "Nuovi alimenti"

SSICA. - Regolamento (UE) 2015/2283 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 25 novembre 2015 relativo ai Nuovi alimenti Normativa Regolamento (UE) 2015/2283 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 25 novembre 2015 relativo ai "Nuovi alimenti" Regolamento (UE) N. 1019/2013 della Commissione del 23 ottobre 2013 che modifica

Dettagli

SSICA. - Regolamento (UE) 2015/2283 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 25 novembre 2015 relativo ai "Nuovi alimenti"

SSICA. - Regolamento (UE) 2015/2283 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 25 novembre 2015 relativo ai Nuovi alimenti Normativa Regolamento (UE) 2015/2283 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 25 novembre 2015 relativo ai "Nuovi alimenti" Regolamento (UE) N. 1019/2013 della Commissione del 23 ottobre 2013 che modifica

Dettagli

Sushi: campagna di verifica analitica-ispettiva

Sushi: campagna di verifica analitica-ispettiva Dipartimento della sanità e della socialità LABORATORIO CANTONALE Sushi: campagna di verifica analitica-ispettiva Aziende ispezionate: Campioni analizzati: Campioni non conformi: 12 12 Immagine tratta

Dettagli

RISCHI PARASSITOLOGICI: Anisakidosi

RISCHI PARASSITOLOGICI: Anisakidosi RISCHI PARASSITOLOGICI: Anisakidosi AGENTE EZIOLOGICO CARATTERISTICHE EPIDEMIOLOGICHE SINTOMI POSSIBILE DANNO ALLA SALUTE DIAGNOSI TERAPIA SERBATOI DI INFEZIONE COMPORTAMENTI A RISCHIO ATTEGGIAMENTI PROTETTIVI

Dettagli

DALL ALIMENTO AL NUTRIENTE: dal Pesce agli Omega-3

DALL ALIMENTO AL NUTRIENTE: dal Pesce agli Omega-3 CONVEGNO REGIONALE Associazione Italiana di dietetica e Nutrizione Clinica Sezione Veneto DALL ALIMENTO AL NUTRIENTE: dal Pesce agli Omega-3 Sicurezza alimentare del pesce di allevamento I parametri igienico-sanitari

Dettagli

Il pesce crudo e il problema Anisakis

Il pesce crudo e il problema Anisakis Il pesce crudo e il problema Anisakis Categories : Anno 2010, N. 112-15 novembre 2010 di Mauro Bertuzzi Il consumo di pesce crudo è una pratica non molto diffusa nella tradizione italiana, ma negli ultimi

Dettagli

RELAZIONE DATI ATTIVITA SISTEMA DI ALLERTA RAPIDO ALIMENTI E MANGIMI

RELAZIONE DATI ATTIVITA SISTEMA DI ALLERTA RAPIDO ALIMENTI E MANGIMI Regione del Veneto Sezione Veterinaria Servizio Sanità Animale e Igiene Alimentare 203 RELAZIONE DATI ATTIVITA SISTEMA DI ALLERTA RAPIDO ALIMENTI E MANGIMI Data pubblicazione documento: Indice. Premessa

Dettagli

DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE VETERINARIO A.S.L. DI BERGAMO

DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE VETERINARIO A.S.L. DI BERGAMO DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE VETERINARIO A.S.L. DI BERGAMO SERVIZIO IGIENE DEGLI ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE RENDICONTAZIONE ALLERTA ALIMENTI ANNO 2014 Nell anno 2014 il DPV è stato coinvolto in 70 allerta

Dettagli

Zoonosi da parassiti metazoi

Zoonosi da parassiti metazoi Evento Formativo EMC Urbino, 20 e 21 settembre 2012 Zoonosi da parassiti metazoi Valerio Giaccone Dipartimento di Medicina animale, Produzioni e Salute Università di Padova Scopo lezione Fornire aggiornamenti

Dettagli

Echinoccocus granulosus

Echinoccocus granulosus Il parassita - Echinococcus granulosus (dal greco echìnos: guscio spinoso e cóccos: granello) è un piccolo cestode, a diffusione cosmopolita, di colore biancastro, di 2-7 mm di lunghezza. Lo scolice presenta

Dettagli

Toxoplasma gondii Un problema ispettivo attuale? Indagine epidemiologica in suini macellati a domicilio in Toscana.

Toxoplasma gondii Un problema ispettivo attuale? Indagine epidemiologica in suini macellati a domicilio in Toscana. Toxoplasma gondii Un problema ispettivo attuale? Indagine epidemiologica in suini macellati a domicilio in Toscana. Dati preliminari Daniela Gianfaldoni e Francesca Mancianti Dipartimento di Patologia

Dettagli

Fish-borne parasitic zoonoses in Italy

Fish-borne parasitic zoonoses in Italy Fish-borne parasitic zoonoses in Italy Andrea Gustinelli Unità di Ittiopatologia Dipartimento Scienze Mediche Veterinarie Alma Mater Studiorum Università di Bologna Zoonosi parassitarie di origine ittica:

Dettagli

Anisakis: l'evoluzione della normativa - Anisakis: the evolution of regulations. Sola D.

Anisakis: l'evoluzione della normativa - Anisakis: the evolution of regulations. Sola D. 4 Biblioteca Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'umbria e delle Marche Webzine Sanità Pubblica Veterinaria: Numero 69, Dicembre 2011 [http://spvet.it/] ISSN 1592-1581 Anisakis: l'evoluzione della

Dettagli

PESCI PERSICI E ALBORELLE NELLA RISTORAZIONE

PESCI PERSICI E ALBORELLE NELLA RISTORAZIONE PESCI PERSICI E ALBORELLE NELLA RISTORAZIONE Introduzione e obiettivi della campagna Venti campioni di pesci sono stati prelevati da altrettanti esercizi pubblici ticinesi. I prelievi sono stati effettuati

Dettagli

RELAZIONE DATI ATTIVITA SISTEMA DI ALLERTA RAPIDO ALIMENTI

RELAZIONE DATI ATTIVITA SISTEMA DI ALLERTA RAPIDO ALIMENTI Regione del Veneto U.P. Veterinaria Servizio Sanità Animale e Igiene Alimentare 2012 RELAZIONE DATI ATTIVITA SISTEMA DI ALLERTA RAPIDO ALIMENTI Maggio 2013 1 RELAZIONE DATI ATTIVITA SISTEMA DI ALLERTA

Dettagli

Infestazione da ectoparassiti (Trematoda, Monogenea) in specie ittiche dulciacquicole

Infestazione da ectoparassiti (Trematoda, Monogenea) in specie ittiche dulciacquicole Infestazione da ectoparassiti (Trematoda, Monogenea) in specie ittiche dulciacquicole Dott. Vasco Menconi Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte Liguria e Valle d'aosta Introduzione I parassiti

Dettagli

REGIONE LAZIO AZIENDA USL RMA DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE CONTROLLO DEL PERICOLO ANISAKIS NEI PRODOTTI ITTICI

REGIONE LAZIO AZIENDA USL RMA DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE CONTROLLO DEL PERICOLO ANISAKIS NEI PRODOTTI ITTICI REGIONE LAZIO AZIENDA USL RMA DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE CONTROLLO DEL PERICOLO ANISAKIS NEI PRODOTTI ITTICI REGIONE LAZIO SERVIZIO VETERINARIO IGIENE ALIMENTI O.A. - SIAN CONTROLLO DEL PERICOLO ANISAKIS

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute Ministero della Salute DIPARTIMENTO DELLA SANITÀ PUBBLICA VETERINARIA, DELLA SICUREZZA ALIMENTARE E DEGLI ORGANI COLLEGIALI PER LA TUTELA DELLA SALUTE DIREZIONE GENERALE DELLA SANITA ANIMALE E DEI FARMACI

Dettagli

I SOTTOPRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE (SOA)

I SOTTOPRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE (SOA) Corso di Esperto ambientale AISA Impianti 14/03/2016 I SOTTOPRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE (SOA) Regolamento (CE) 1069/2009 norme sanitarie relative ai sottoprodotti di origine animale e ai prodotti derivati

Dettagli

Responsabilità pubbliche in rapporto con gambero rosso, salute animale e salute umana. Amedeo Manfrin e Tobia Pretto IZSVe Pordenone 19 giugno 2014

Responsabilità pubbliche in rapporto con gambero rosso, salute animale e salute umana. Amedeo Manfrin e Tobia Pretto IZSVe Pordenone 19 giugno 2014 Responsabilità pubbliche in rapporto con gambero rosso, salute animale e salute umana Amedeo Manfrin e Tobia Pretto IZSVe Pordenone 19 giugno 2014 Organizzazione servizi veterinari italiani Paesi Extra

Dettagli

AGGIORNAMENTI LEGISLATIVI: Reg. UE 582/2016

AGGIORNAMENTI LEGISLATIVI: Reg. UE 582/2016 VI Workshop Laboratori Nazionali di Riferimento per Metalli Pesanti negli Alimenti e nei Mangimi e Additivi nei Mangimi Torino 1-22 Dicembre 2016 AGGIORNAMENTI LEGISLATIVI: Reg. UE 582/2016 Stefania Morelli

Dettagli

PACCHETTO PESTICIDI. Piani di monitoraggio e ricerca residui in mangimi e alimenti di origine animale. Asti, 15 maggio 2014

PACCHETTO PESTICIDI. Piani di monitoraggio e ricerca residui in mangimi e alimenti di origine animale. Asti, 15 maggio 2014 PACCHETTO PESTICIDI Piani di monitoraggio e ricerca residui in mangimi e alimenti di origine animale Asti, 15 maggio 2014 ASL AT 1 PNAA (Piano Nazionale Alimentazione Animale) PNR - (Piano Nazionale Residui)

Dettagli

ATTIVITA DEI P.I.F. Fate clic per aggiungere testo. Genova 24 settembre Ministero della Salute P.I.F. Genova

ATTIVITA DEI P.I.F. Fate clic per aggiungere testo. Genova 24 settembre Ministero della Salute P.I.F. Genova ATTIVITA DEI P.I.F. Genova 24 settembre 2014 Fate clic per aggiungere testo Ministero della Salute P.I.F. Genova IMPORTAZIONE: la messa in libera pratica delle merci nonché l intenzione di messa in libera

Dettagli

I parassiti metazoi patogeni per la specie umana

I parassiti metazoi patogeni per la specie umana I parassiti metazoi patogeni per la specie umana PLATELMINTI CESTODI 1. Adattamenti morfologici Il corpo è trasformato in una specie di intestino rovesciato, esponendo all ospite un tegumento ripiegato

Dettagli

Rispetto SISTEMA DI ALLERTA

Rispetto SISTEMA DI ALLERTA SISTEMA DI ALLERTA Rispetto al 2006 non sono stati molti i cambiamenti che hanno riguardato il funzionamento e i risultati del sistema di allerta. Nonostante il lavoro che ha condotto nel corso dell anno

Dettagli

Prodotti ittici in Sardegna: scambi comunitari e ruolo dell Uvac

Prodotti ittici in Sardegna: scambi comunitari e ruolo dell Uvac Acquacoltura in Sardegna: tradizioni e prospettive future Prodotti ittici in Sardegna: scambi comunitari e ruolo dell Uvac Dott.ssa Mariangela Mannoni Uvac Pif Toscana Sardegna Cagliari 27 maggio 2016

Dettagli

WORKSHOP RASFF PER IL TRIVENETO 2012 Provincia autonoma di Bolzano gestione delle allerte

WORKSHOP RASFF PER IL TRIVENETO 2012 Provincia autonoma di Bolzano gestione delle allerte Abteilung 31 - Landwirtschaft Amt 31.12 Landestierärztlicher Dienst Ripartizione 31 - Agricoltura Ufficio 31.12 Servizio veterinario provinciale WORKSHOP RASFF PER IL TRIVENETO 2012 Provincia autonoma

Dettagli

Piano Regionale relativo al controllo degli Alimenti triennio : alcune considerazioni

Piano Regionale relativo al controllo degli Alimenti triennio : alcune considerazioni Ce.Re.M Piano Regionale relativo al controllo degli Alimenti triennio 2010-2012: alcune considerazioni Il Piano In generale Le matrici inserite per la determinazione di parametri chimici sono state precisamente

Dettagli

Fiore di Merluzzo d Alaska 120g MSC

Fiore di Merluzzo d Alaska 120g MSC Fiore di Merluzzo d Alaska 120g MSC Codice Globe: 12162232 Codice Articolo: 12162232 EAN: 7613033440809 Numero di registro sanitario e/o codice EMB.: FR 76.482.001 CE Denominazione di vendita: Porzione

Dettagli

Anisakis è un genere di nematodi parassiti di diversi animali marini.

Anisakis è un genere di nematodi parassiti di diversi animali marini. Anisakis à un genere di nematodi parassiti di diversi animali marini Salute e Benessere Inviato da : Giuseppe Piccolo Pubblicato il : 27/9/2018 8:20:00 Questi parassiti si trovano, allo stadio adulto,

Dettagli

Phylum Platyhelminthes

Phylum Platyhelminthes Phylum Platyhelminthes In questa lezione: Caratteristiche generali Biologia dei Turbellaria Biologia dei Trematoda Fasciola hepatica Schistosoma mansoni Biologia dei Monogenea Biologia dei Cestoda Taenia

Dettagli

Nell anno 2010 sono state trasmesse, attraverso il Sistema di allerta rapido comunitario (RASFF) 3291 notifiche. Anche per quest anno si conferma un

Nell anno 2010 sono state trasmesse, attraverso il Sistema di allerta rapido comunitario (RASFF) 3291 notifiche. Anche per quest anno si conferma un Ministero della Salute Dipartimento per la Sanità Veterinaria, la Nutrizione e la Sicurezza degli Alimenti Direzione Generale della Sicurezza degli Alimenti e della Nutrizione SORVEGLIANZA E RISCHI EMERGENTI

Dettagli

Siamo quello che mangiamo il chimico a tutela degli alimenti. Roberto Angeletti Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie

Siamo quello che mangiamo il chimico a tutela degli alimenti. Roberto Angeletti Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie Siamo quello che mangiamo il chimico a tutela degli alimenti Roberto Angeletti Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie CHE COS È L IZSVE? L Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute Ministero della Salute RELAZIONE SUL SISTEMA DI ALLERTA EUROPEO M.G. ANNO 2015 2 Il presente rapporto è stato realizzato dalla Direzione Generale per l Igiene e la Sicurezza degli Alimenti e la Nutrizione

Dettagli

Gestione del controllo ufficiale dei prodotti della pesca del Lago Trasimeno. Dr. Giovanni Lo Vaglio Az. USL n. 1 Area del Trasimeno Regione Umbria

Gestione del controllo ufficiale dei prodotti della pesca del Lago Trasimeno. Dr. Giovanni Lo Vaglio Az. USL n. 1 Area del Trasimeno Regione Umbria Gestione del controllo ufficiale dei prodotti della pesca del Lago Trasimeno Dr. Giovanni Lo Vaglio Az. USL n. 1 Area del Trasimeno Regione Umbria COMPRENSORIO DEL LAGO TRASIMENO: Città della Pieve Piegaro

Dettagli

Allerte: presentazione di alcuni casi pratici. Stefano Ferrarini Az. Ulss n. 6 Vicenza Vicenza

Allerte: presentazione di alcuni casi pratici. Stefano Ferrarini Az. Ulss n. 6 Vicenza Vicenza Allerte: presentazione di alcuni casi pratici Stefano Ferrarini Az. Ulss n. 6 Vicenza Vicenza. 23.11.2013 Complessivamente, nel terzo trimestre 2013 sono state trasmesse, attraverso il sistema di allerta

Dettagli

SISTEMA DI ALLERTA. commercializzazione degli alimenti di origine animale. Area funzionale di igiene della produzione e

SISTEMA DI ALLERTA. commercializzazione degli alimenti di origine animale. Area funzionale di igiene della produzione e SISTEMA DI un anno dall emanazione dell Intesa Stato Regioni Ad n. /CSR Linee guida per la gestione operativa del sistema di allerta per alimenti destinati al consumo umano e mangimi del novembre 8, recepita

Dettagli

TENIA SOLIUM E TENIA SAGINATA

TENIA SOLIUM E TENIA SAGINATA TENIA SOLIUM E TENIA SAGINATA Platelminti (classe CESTODI) Tenia = nastro Solium = catena (dall arabo SOSL) Saginata = nutrita, ingrassata Vermi ermafroditi Ciclo vitale in 2 ospiti Ospite definivo (verme

Dettagli

Il controllo sanitario ufficiale dei prodotti d acquacoltura

Il controllo sanitario ufficiale dei prodotti d acquacoltura Pisa - 7 maggio 2010 Il controllo sanitario ufficiale dei prodotti d acquacoltura Dr. Mino Orlandi Dipartimento di Prevenzione S.C. Igiene alimenti di origine animale Azienda ASL 5 Spezzino 1997 Libro

Dettagli

Esami effettuati dagli IZS per la ricerca di Salmonella e Listeria negli alimenti nel periodo gennaio 2001 giugno 2002

Esami effettuati dagli IZS per la ricerca di Salmonella e Listeria negli alimenti nel periodo gennaio 2001 giugno 2002 Esami effettuati dagli IZS per la ricerca di Salmonella e Listeria negli alimenti nel periodo gennaio 2001 giugno 2002 Gli IZS effettuano le indagini di laboratorio per valutare la presenza di agenti patogeni

Dettagli

La freschezza dei prodotti ittici

La freschezza dei prodotti ittici La freschezza dei prodotti ittici Il prodotto ittico, a differenza della carne, non deve subire un processo di frollatura per trasformare il muscolo in carne edibile, ma sostanzialmente più il pesce è

Dettagli

PRINCIPALI STRUMENTI NORMATIVI VIGENTI

PRINCIPALI STRUMENTI NORMATIVI VIGENTI PRINCIPALI STRUMENTI NORMATIVI VIGENTI Prodotto ittico locale lavorato Ricerca prodotta nell'ambito del progetto Promozione dei prodotti della pesca dell'area della provincia di Palermo e azioni di supporto

Dettagli

TRICHINELLOSI nell uomo

TRICHINELLOSI nell uomo TRICHINELLOSI nell uomo In passato, era considerato soprattutto il SUINO (ciclo urbano), poi il CINGHIALE e la VOLPE (ciclo silvestre). I roditori (ratti, topi ) animali carnivori e cannibali erano considerati

Dettagli

IL PESCE: CONSERVAZIONE

IL PESCE: CONSERVAZIONE IL PESCE: CONSERVAZIONE CONSERVAZIONE E TRASFORMAZIONE DEI PRODOTTI ITTICI Solo una piccolissima percentuale del pesce pescato viene consumato come prodotto freschissimo ; infatti, solo nelle città di

Dettagli

PROVA SCRITTA N I prodotti della pesca congelati devono essere conservati alla temperatura almeno di A C B C C.

PROVA SCRITTA N I prodotti della pesca congelati devono essere conservati alla temperatura almeno di A C B C C. Commissione esaminatrice del Concorso pubblico, per titoli ed esami, per n. 1 posto di Dirigente Veterinario disciplina Igiene della produzione, trasformazione, commercializzazione, conservazione e trasporto

Dettagli

Zoonosi da parassiti metazoi

Zoonosi da parassiti metazoi Evento Formativo ECM SIVEMP Amatrice, 11 maggio 2012 Zoonosi da parassiti metazoi Valerio Giaccone Dipartimento di Medicina animale, Produzioni e Salute Università di Padova Scopo lezione Fornire aggiornamenti

Dettagli

11. In quale sezione del reg 853/2004 si parla di "latte crudo e prodotti lattiero-caseari trasformati"? A Sezione III B Sezione IX C Sezione XIV

11. In quale sezione del reg 853/2004 si parla di latte crudo e prodotti lattiero-caseari trasformati? A Sezione III B Sezione IX C Sezione XIV Commissione esaminatrice del Concorso pubblico, per titoli ed esami, per n. 1 posto di Dirigente Veterinario disciplina Igiene della produzione, trasformazione, commercializzazione, conservazione e trasporto

Dettagli

I parassiti metazoi patogeni per la specie umana. www.fisiokinesiterapia.biz

I parassiti metazoi patogeni per la specie umana. www.fisiokinesiterapia.biz I parassiti metazoi patogeni per la specie umana www.fisiokinesiterapia.biz ELMINTI CESTODI Vermi nastriformi (tapeworm( tapeworm) ) segmentati (proglottidi) ermafroditi Parassiti eteroxeni Cestodi Scolice

Dettagli

Il ruolo dell Istituto Zooprofilattico nelle allerta

Il ruolo dell Istituto Zooprofilattico nelle allerta Il ruolo dell Istituto Zooprofilattico nelle allerta Dr. Roberto Angeletti Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie Corso ECM U.L.S.S. 18 Il compito dell Istituto Fornire il supporto tecnico

Dettagli

Osvaldo Matteucci Farindola 22 marzo 2014

Osvaldo Matteucci Farindola 22 marzo 2014 REGOLAMENTO (CE) 2073/2005 MODIFICATO DAI REGOLAMENTI (CE) 1441/2007, 365/2010, 1086/2011 E 209/2013: : CRITERI MICROBIOLOGICI PER LA SICUREZZA DEGLI ALIMENTI Osvaldo Matteucci Farindola 22 marzo 2014

Dettagli

Ce.R.R.T.A. Centro di Riferimento Regionale sulle Tossinfezioni Alimentari

Ce.R.R.T.A. Centro di Riferimento Regionale sulle Tossinfezioni Alimentari Cosa chiede l Unione l Europea La distinzione tra focolai verificati e focolai possibili viene abbandonata. per i focolai in cui nessun particolare veicolo è sospettato o per quei focolai in cui le evidenze

Dettagli

Paramphistomum spp.: Situazione epidemiologica

Paramphistomum spp.: Situazione epidemiologica Paramphistomum spp.: Situazione epidemiologica Dott.ssa Elena Soranzo Dott.ssa Eliana Schiavon Dr. Mirco Pellizzer Borsista veterinaria in SCT3 Laboratorio di Diagnostica clinica Un Accordo Quadro per

Dettagli

SILICONI PADOVA Sas Via risorgimento, LIMENA (PD)

SILICONI PADOVA Sas Via risorgimento, LIMENA (PD) FOOD PACKAGING MATERIALS MATERIALS 071_FPM_MATs_0_2_REV 07/07/200 1 SILICONI PADOVA Sas Via risorgimento, 29 35010 LIMENA (PD) DM n. 34 del 21.3.73 (SO della GU n. 104 del 20 Aprile 1973), dir. 82/711/CEE,

Dettagli

Processionaria. (Thaumetopoea pityocampa) di Edoardo Ernesto Scarpelli, Mattia Pisano, Antonio Lindia, Younis Toubi, Simone Antonio Tantimonaco

Processionaria. (Thaumetopoea pityocampa) di Edoardo Ernesto Scarpelli, Mattia Pisano, Antonio Lindia, Younis Toubi, Simone Antonio Tantimonaco Processionaria (Thaumetopoea pityocampa) di Edoardo Ernesto Scarpelli, Mattia Pisano, Antonio Lindia, Younis Toubi, Simone Antonio Tantimonaco Basta farsi una passeggiata nei boschi che ci circondano o

Dettagli

Tutte le sostanze sono dei veleni?

Tutte le sostanze sono dei veleni? Dr. Massimo BARBERIS-Dirigente Veterinario Responsabile S.S. Sorveglianza Epidemiologica e Gestione Emergenze ASL AL Struttura Complessa di Igiene degli allevamenti e delle produzioni Zootecniche. Tutte

Dettagli

DISPOSIZIONI LEGISLATIVE SUL CONSUMO E LA COMMERCIALIZZAZIONE DI CARNE DI SELVAGGINA SELVATICA

DISPOSIZIONI LEGISLATIVE SUL CONSUMO E LA COMMERCIALIZZAZIONE DI CARNE DI SELVAGGINA SELVATICA Corso di formazione per Cacciatori/Coadiutori al controllo faunistico in materia di igiene e di sanità della selvaggina DISPOSIZIONI LEGISLATIVE SUL CONSUMO E LA COMMERCIALIZZAZIONE DI CARNE DI SELVAGGINA

Dettagli

ATTENTI AL TONNO. La corretta gestione del tonno. Scopri come conservare correttamente il tonno CLICCA QUI. da oltre

ATTENTI AL TONNO. La corretta gestione del tonno. Scopri come conservare correttamente il tonno CLICCA QUI. da oltre periodico d informazione alimentare 22 ottobre 2018 ATTENTI AL TONNO La corretta gestione del tonno Scopri come conservare correttamente il tonno CLICCA QUI Il problema ed i rischi connessi Il Ministero

Dettagli

Comune di Genzano di Roma Sala delle Armi 27/09/2014

Comune di Genzano di Roma Sala delle Armi 27/09/2014 Comune di Genzano di Roma Sala delle Armi 27/09/2014 Nuove abitudini alimentari e rischio infettivo Negli ultimi anni si è verificato un aumento del consumo di pesce crudo, favorito da diversi fattori,

Dettagli

ATTENTI AL TONNO La corretta gestione del tonno

ATTENTI AL TONNO La corretta gestione del tonno periodico d informazione alimentare 3 Luglio 2017 ATTENTI AL TONNO La corretta gestione del tonno Scopri come conservare correttamente il tonno CLICCA QUI Il problema ed i rischi connessi Il Ministero

Dettagli

Dati di attività del laboratorio di genetica nell identificazione di specie ittiche

Dati di attività del laboratorio di genetica nell identificazione di specie ittiche Dati di attività del laboratorio di genetica nell identificazione di specie ittiche Pier Luigi Acutis S.S. Genetica e Immunobiochimica Prodotti ittici: etichettatura e controlli Torino, 17 giugno 2013

Dettagli

Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile ed Ambientale

Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile ed Ambientale Università degli Studi di Napoli Federico II Scuola Politecnica e delle Scienze di Base Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile ed Ambientale Laurea triennale in Ingegneria per l Ambiente ed il Territorio

Dettagli

Tabelle lavoro a Rovigo. Di Cantoni Carlo

Tabelle lavoro a Rovigo. Di Cantoni Carlo Tabelle lavoro a Rovigo Di Cantoni Carlo Notifiche 2010 (primi 3 mesi) Nei primi 3 mesi sono state notificate allerte per istamina (Thunnus albacares) cadmio mercurio ASP solfiti diclazurile 2,05,26 mg/kg

Dettagli

Valutazione dei rischi connessi al consumo dei prodotti ittici: l esempio degli elementi in traccia

Valutazione dei rischi connessi al consumo dei prodotti ittici: l esempio degli elementi in traccia Valutazione dei rischi connessi al consumo dei prodotti ittici: l esempio degli elementi in traccia Francesco Cubadda Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare MODELLI DI VALUTAZIONE

Dettagli

Convenzione per l esecuzione di campagne di. monitoraggio dell ittiofauna nell ambito del Progetto Life

Convenzione per l esecuzione di campagne di. monitoraggio dell ittiofauna nell ambito del Progetto Life CENTRO DI RICERCA INTERDIPARTIMENTALE SULLE TECNOLOGIE E L IGIENE DEGLI ALLEVAMENTI INTENSIVI DELLE PICCOLE SPECIE UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BOLOGNA Convenzione per l esecuzione di campagne di monitoraggio

Dettagli

L igiene degli alimenti ha due scopi:

L igiene degli alimenti ha due scopi: IGIENE deglialimenti L igiene degli alimenti ha due scopi: Conservare le caratteristiche intrinseche di un alimento Assicurarne l innocuità Le alterazioni degli alimenti sono dovute allo sviluppo e alla

Dettagli

SEMINARIO PRODOTTI ITTICI

SEMINARIO PRODOTTI ITTICI SEMINARIO PRODOTTI ITTICI La legislazione applicata alla commercializzazione dei prodotti della pesca Salvatore Baglieri Servizio Veterinario Igiene degli Alimenti di O. A. - AUSL 7, Ragusa Comiso 05 Marzo

Dettagli

Il ruolo dell Istituto Zooprofilattico nelle allerta

Il ruolo dell Istituto Zooprofilattico nelle allerta Il ruolo dell Istituto Zooprofilattico nelle allerta Dr.Roberto Angeletti Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie Il compito dell Istituto Fornire il supporto tecnico analitico nella fase di

Dettagli

I CONTROLLI UFFICIALI SUI PRODOTTI DELLA PESCA

I CONTROLLI UFFICIALI SUI PRODOTTI DELLA PESCA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI TERAMO I CONTROLLI UFFICIALI SUI PRODOTTI DELLA PESCA Dr. Luca Pennisi Dipartimento di Scienze degli Alimenti Università degli Studi di Teramo INTRODUZIONE I prodotti della pesca

Dettagli

Metalli negli additivi alimentari. Augusto A. Pastorelli Stefania Morelli

Metalli negli additivi alimentari. Augusto A. Pastorelli Stefania Morelli Metalli negli additivi alimentari Augusto A. Pastorelli Stefania Morelli DETERMINAZIONE ELEMENTI METALLICI FOOD AND FEED 2 Reg (UE) 178/2002 Art. 2 Definizione di «alimento» Ai fini del presente regolamento

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute Ministero della Salute Direzione Generale della Sanità veterinaria e degli Alimenti UFFICIO VI Oggetto: Sistema di allerta. Relazione dell attività anno 2003. 1-Sistema di allerta Complessivamente, nell

Dettagli

Presentazione risultati attività 2011 Sicurezza Alimentare

Presentazione risultati attività 2011 Sicurezza Alimentare Dipartimento di Sanità Pubblica Presentazione risultati attività 2011 Sicurezza Alimentare 1 Parma giugno 2012 Dipartimento di Sanità Pubblica Il DSP della AUSL di Parma Deliberazione N.615 del 2/09/2010

Dettagli

L APPROCCIO DELLA FOOD DEFENSE NELLA RISTORAZIONE COLLETTIVA

L APPROCCIO DELLA FOOD DEFENSE NELLA RISTORAZIONE COLLETTIVA 4-5 Ottobre 2018 Milano Centro Convegni Le Stelline Milano Corso Magenta, 61 RISTORAZIONE 2018 X EDIZIONE L APPROCCIO DELLA FOOD DEFENSE NELLA RISTORAZIONE COLLETTIVA Il ruolo degli Uffici Periferici del

Dettagli

MOCA: GLI INDIRIZZI REGIONALI E GLI STRUMENTI PER IL CONTROLLO UFFICIALE

MOCA: GLI INDIRIZZI REGIONALI E GLI STRUMENTI PER IL CONTROLLO UFFICIALE MOCA: GLI INDIRIZZI REGIONALI E GLI STRUMENTI PER IL CONTROLLO UFFICIALE Alcide Mosso Servizio Veterinario e Igiene degli alimenti Regione Emilia-Romagna Bologna 22 maggio 2012 Modifiche del 25 ottobre

Dettagli

SERVIZIO DI IGIENE DEGLI ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE (S.I.A.O.A.)

SERVIZIO DI IGIENE DEGLI ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE (S.I.A.O.A.) SERVIZIO DI IGIENE DEGLI ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE (S.I.A.O.A.) RESPONSABILE Dott. Raffaele Piroddi ATTIVITA DI CONTROLLO UFFICIALE EFFETTUATE NELL ANNO 8 Le attività di controllo ufficiale - Anno 8

Dettagli

DISPOSIZIONI LEGISLATIVE SUL CONSUMO E LA COMMERCIALIZZAZIONE DI CARNE DI SELVAGGINA SELVATICA GROSSA ABBATTUTA DURANTE L ESERCIZIO VENATORIO

DISPOSIZIONI LEGISLATIVE SUL CONSUMO E LA COMMERCIALIZZAZIONE DI CARNE DI SELVAGGINA SELVATICA GROSSA ABBATTUTA DURANTE L ESERCIZIO VENATORIO DISPOSIZIONI LEGISLATIVE SUL CONSUMO E LA COMMERCIALIZZAZIONE DI CARNE DI SELVAGGINA SELVATICA GROSSA ABBATTUTA DURANTE L ESERCIZIO VENATORIO Igiene e sanità delle carni di selvaggina Meeting formativo

Dettagli

IL CONTROLLO NELLA FILIERA ITTICA. (Reg. CE 1224/09)

IL CONTROLLO NELLA FILIERA ITTICA. (Reg. CE 1224/09) IL CONTROLLO NELLA FILIERA ITTICA (Reg. CE 1224/09) Partita il quantitativo di prodotti della pesca e dell acquacoltura di una determinata specie della stessa presentazione proveniente dalla stessa pertinente

Dettagli

Sicurezza alimentare

Sicurezza alimentare Sicurezza alimentare Sicurezza nella filiera alimentare Per garantire la sicurezza degli alimenti ai consumatori e salvaguardare il settore agroalimentare da crisi ricorrenti, l Unione Europea, e l Italia

Dettagli

Servizio veterinario di confine 2014

Servizio veterinario di confine 2014 Dipartimento federale dell'interno DFI Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria USAV Affari internazionali 11.05.2015 Susan Stierlin, Rudolf Müller, Edoardo Giani, Jürg Rüfenacht: Controlli

Dettagli

Acqua e parassiti: Cryptosporidium

Acqua e parassiti: Cryptosporidium PARASSITI d ITALIA Una rete al servizio del SSN Animali + Esseri umani = una sola salute ROMA 20-21 ottobre 2011 Acqua e parassiti: Cryptosporidium Simone M. Cacciò Reparto di Malattie Parassitarie Gastroenteriche

Dettagli

Frodi delle carni fresche e trasformate. Frodi delle carni fresche e trasformate. Frodi delle carni fresche e trasformate

Frodi delle carni fresche e trasformate. Frodi delle carni fresche e trasformate. Frodi delle carni fresche e trasformate Frodi delle carni di selvaggina Ogni anno consumiamo mediamente circa 82 kg di carne a testa Valerio Giaccone Dipartimento di Sanità pubblica, Patologia comparata e Igiene veterinaria, Padova Le carni

Dettagli

ANEMIA INFETTIVA DEL SALMONE -AIS -

ANEMIA INFETTIVA DEL SALMONE -AIS - ANEMIA INFETTIVA DEL SALMONE -AIS - Centro di Referenza Nazionale per le Patologie dei Pesci, Molluschi e Crostacei Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie Viale dell Università, 10 35020 Legnaro-

Dettagli

I parassiti metazoi patogeni per la specie umana

I parassiti metazoi patogeni per la specie umana I parassiti metazoi patogeni per la specie umana Platelminti Corpo appiattito dorso ventralmente Costituito da un sacco muscolo-cutaneo ACELOMATI: privi di cavità generale del corpo riempito da un tessuto

Dettagli

Recupero, raccolta edistribuzione di cibo ai fini di solidarietà sociale

Recupero, raccolta edistribuzione di cibo ai fini di solidarietà sociale Recupero, raccolta edistribuzione di cibo ai fini di solidarietà sociale Claudia Maria Balzaretti Marta Castrica Pier Sandro Cocconcelli Daniela Bassi Ministero della Salute Roma, 2 marzo 2016 I Manuali

Dettagli

Malattie trasmissibili dai prodotti della pesca all'uomo

Malattie trasmissibili dai prodotti della pesca all'uomo Malattie trasmissibili dai prodotti della pesca all'uomo giovedì 5 ottobre 2017 Sala Convegni Caterina Boscolo OMCEO Venezia Via Mestrina, 86 Venezia Mestre Dott. Piero Vio - SISTEMI VETERINARI DI CONTROLLO

Dettagli

Anisakidae: valutazione del rischio e indicazioni operative per i controlli ufficiali alla luce del quadro normativo

Anisakidae: valutazione del rischio e indicazioni operative per i controlli ufficiali alla luce del quadro normativo Anisakidae: valutazione del rischio e indicazioni operative per i controlli ufficiali alla luce del quadro normativo B. Griglio 1, S. Marro 1, V. Marotta 1, A. Testa 1, G. Sattanino 1, T. Civera 2, G.

Dettagli

BURSAPHELENCHUS XYLOPHILUS PWN = PINE WOOD NEMATODE

BURSAPHELENCHUS XYLOPHILUS PWN = PINE WOOD NEMATODE BURSAPHELENCHUS XYLOPHILUS PWN = PINE WOOD NEMATODE PIANTE OSPITI Pinus Abies Larix Picea Cedrus Tsuga Pseudotsuga Chamaecyparis SPECIE MAGGIORMENTE SENSIBILI Pinus nigra, Pinus sylvestris e Pinus pinaster

Dettagli

Fileté di merluzzo neozelandese 95g

Fileté di merluzzo neozelandese 95g Fileté di merluzzo neozelandese 95g Codice Globe FERT: 1681701 Codice Articolo: 5595 N. di registro sanitario e/o codice EMB.: FR 76.482.01 CE Codice Articolo: 5585 N. di registro sanitario e/o codice

Dettagli

LABORATORIO CHIMICO CAMERA DI COMMERCIO TORINO

LABORATORIO CHIMICO CAMERA DI COMMERCIO TORINO LABORATORIO CHIMICO CAMERA DI COMMERCIO TORINO SICUREZZA ALIMENTARE Il quadro normativo tra regolamenti comunitari e legislazione regionale SICUREZZA ALIMENTARE La garanzia che l alimento non provochi

Dettagli

I nematodi a cisti della patata. Alba Cotroneo

I nematodi a cisti della patata. Alba Cotroneo I nematodi a cisti della patata Alba Cotroneo Globodera spp È uno dei principali parassiti delle regioni temperate e fredde Larva STORIA G. rostochiensis e G. pallida sono originari delle montagne andine;

Dettagli