Frodi delle carni fresche e trasformate. Frodi delle carni fresche e trasformate. Frodi delle carni fresche e trasformate

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Frodi delle carni fresche e trasformate. Frodi delle carni fresche e trasformate. Frodi delle carni fresche e trasformate"

Transcript

1 Frodi delle carni di selvaggina Ogni anno consumiamo mediamente circa 82 kg di carne a testa Valerio Giaccone Dipartimento di Sanità pubblica, Patologia comparata e Igiene veterinaria, Padova Le carni più consumate sono quelle di suino (circa 31 kg pro capite) Teramo, 21 e 22 ottobre 2009 Seguono le carni di bovino (22 kg a testa) La materia prima carne è un substrato particolarmente deperibile e quelle di pollame (19,5 kg pro capite) e si presta a una serie di frodi Ampliamento dei mercati di importazione delle carni Desiderio del consumatore finale di avere prodotti sempre più freschi e naturali che induce a escogitare nuovi sistemi di conservazione del prodotto crudo Esigenza dei produttori di aumentare la shelf-lifelife dei prodotti 1

2 Riconoscimento di carni congelate decongelate 2002 Svizzera Gremaud e coll. documentano che il 15% di 43 campioni di carne venduta in macelleria è un decongelato 1996 il MAFF britannico accerta che su 534 campioni di carni esaminati I metodi proposti per il riconoscimento sono stati molti : l 8% era decongelata e non fresca come riportato in etichetta istologico, enzimatico e prove su DNA Il metodo istologico non ha più ragion d essere I metodi basati sullo studio del DNA perché le carni sono congelate a temperature molto basse, senza danni tissutali sono ancora piuttosto costosi e complessi 2

3 Il metodo di elezione è il sistema enzimatico perché si presuppone che Per le carni il metodo elettivo è la prova dell HADH col congelamento, da lisosomi e mitocondri si liberano enzimi specifici ossia della beta-idrossiacil-coenzima A-deidrogenasi Il metodo funziona bene, a condizione che Identificazione di specie la carne sia stata congelata a temperature inferiori ai -12 C Una delle frodi più frequenti è quella per sostituzione di una carne pregiata Le frodi per sostituzione di specie hanno scopo commerciale, ma con un altra di minore pregio perché appartenente ad altra specie possono assumere risvolti igienico-sanitari o etico-religiosi 3

4 Al momento le tecniche di identificazione di specie più affidabili Determinazione di specie con analisi quantitativa in Real Time sono quelle che puntano alla valutazione del DNA animale (tecniche di PCR) Sono mirate a quantificare la percentuale di carne di una certa specie Si possono distinguere bene le carni di in un prodotto formato dalla mescolanza di più carni maiale, bovino, ovino, pollo e tacchino Si possono distinguere bene fra loro Per le mescolanze di carni fresche il limite di rilevabilità quantitativa di specie anche le carni di selvaggina (cinghiale, cervo, capriolo, muflone) è dello 0,5% nelle mescolanze di carni 4

5 Nelle carni cotte e nelle conserve, la metodica funziona un po meno bene La determinazione di specie con PCR in real-time permette anche di stabilire e permette di rilevare non meno del 5% di carne di una specie insieme ad altre se la frode è stata perpetrata con dolo o è frutto di evento accidentale Stabilizzazione del colore nelle carni rosse Il colore delle carni è dato per l 80% dalla mioglobina e per il 20% dall emoglobina del sangue La mioglobina è una molecola molto instabile. Storiche e ormai poco praticate le frodi per aggiunta alle carni fresche che varia di stato in base alla concentrazione dell ossigeno sulle carni di solfiti o di nitriti (ma conviene vigilare ugualmente) 5

6 Di una certa attualità l aggiunta alle carni fresche di In dosi superiori ai 50 mg la niacina può causare all uomo niacina e di nicotinammide (associate ad acido ascorbico e ascorbati) problemi di bruciori del cavo orale e prurito cutaneo Con 60 mg di nicotinammide/100 g di carne si riesce a migliorare Niacina e nicotinammide sono composti naturali delle carni il colore bruno della metamioglobina, se il ph delle carni è inferiore a 6,0 Perché si abbia frode bisogna conoscerne i livelli basali In carni bovine e suine la nicotinammide è compresa tra 2,5 e 6 mg/100 g In salsicce, mortadelle e würstel il contenuto di nicotinammide è più basso Nei salumi crudi stagionati si può arrivare fino a 100 mg/kg (minore quantità di acqua) perché i prodotti conservano un buon livello di umidità residua 6

7 In salsicce, mortadelle e würstel la nicotinammide può variare Valori analitici superiori a quelli citati tra 20 e 70 mg/kg devono essere considerati segno di un aggiunta fraudolenta di origine umana Monossido di carbonio e colore nelle carni rosse Con la mioglobina il CO forma carbossimioglobina stabile per giorni e del tutto innocua per via alimentare Rischi igienico-sanitari del CO : Rischi igienico-sanitari del CO : stabilizzazione del colore, ma non della flora microbica in sviluppo possibilità di accumulo, nel substrato, di ammine biogene (istamina) 7

8 In realtà prove sperimentali dimostrano che In realtà prove sperimentali dimostrano che il CO ha anche effetto antimicrobico, se associato a CO 2 e in assenza di ossigeno il CO è efficace sul colore già a basse concentrazioni (0,3 1,0%) Il CO potrebbe essere un ottimo stabilizzatore del colore rosso delle carni Grazie per la Vostra attenzione! se lo si usa per carni di ottima qualità microbiologica e con ridotta shelf-lifelife 8

Frodi delle carni fresche e trasformate

Frodi delle carni fresche e trasformate Frodi delle carni fresche e trasformate Valerio Giaccone Dipartimento di Sanità pubblica, Patologia comparata e Igiene veterinaria, Padova Le frodi alimentari: aspetti tecnici e giuridici Rovigo 5 giugno

Dettagli

GENETICA FORENSE CONTRO LE FRODI ALIMENTARI ATTIVITA DELL IZSTO

GENETICA FORENSE CONTRO LE FRODI ALIMENTARI ATTIVITA DELL IZSTO GENETICA FORENSE CONTRO LE FRODI ALIMENTARI ATTIVITA DELL IZSTO Pier Luigi Acutis S.S. Genetica e Immunobiochimica Sostituzione di specie Frode commerciale Implicazioni di tipo sanitario Implicazioni sul

Dettagli

Il controllo microbiologico sugli alimenti di origine animale in Emilia Romagna. Anno 2003

Il controllo microbiologico sugli alimenti di origine animale in Emilia Romagna. Anno 2003 Il controllo microbiologico sugli alimenti di origine animale in Emilia Romagna. Anno 2003 Nelle tabelle seguenti sono riassunti gli esiti delle analisi effettuate sui campioni di alimenti di origine animale

Dettagli

APPENDICE 6.B5 CARNE, INSACCATI E SOSTITUTI DELLA CARNE

APPENDICE 6.B5 CARNE, INSACCATI E SOSTITUTI DELLA CARNE APPENDICE 6.B5 CARNE, INSACCATI E SOSTITUTI DELLA CARNE (g/die) CONSUMI DEL CAMPIONE TOTALE 38 CARNE, INSACCATI E SOSTITUTI DELLA CARNE Tabella 1.1- Media, deviazione standard, mediana, alti percentili

Dettagli

Rovigo 27 maggio 2011 Valerio Giaccone Facoltà di Medicina veterinaria di Padova Colore degli alimenti: usi e abusi Il colore èfonte di valutazione di freschezza equalità nutrizionale per i consumatori

Dettagli

GUIDA PER LA REDAZIONE DELLA RELAZIONE TECNICA

GUIDA PER LA REDAZIONE DELLA RELAZIONE TECNICA GUIDA PER LA REDAZIONE DELLA RELAZIONE TECNICA per macellerie e laboratori annessi / pescherie e laboratori annessi / depositi all'ingrosso di carni e prodotti della pesca da allegare in caso di notifica

Dettagli

Articolo 32. «Lo Stato tutela la salute dei cittadini» Valerio GIACCONE Presentazione modulo di Tecnologia degli Alimenti

Articolo 32. «Lo Stato tutela la salute dei cittadini» Valerio GIACCONE Presentazione modulo di Tecnologia degli Alimenti Costituzione Italia Articolo 32 «Lo Stato tutela la salute dei cittadini» Valerio GIACCONE Presentazione modulo di Tecnologia degli Alimenti Malattie Danni alla alimentari salute Dismetabolie ALIMENTO

Dettagli

APPENDICE 6.B6 CARNE, INSACCATI E SOSTITUTI DELLA CARNE

APPENDICE 6.B6 CARNE, INSACCATI E SOSTITUTI DELLA CARNE APPENDICE 6.B6 CARNE, INSACCATI E SOSTITUTI DELLA CARNE (g/kg peso corporeo/die) CONSUMI DEL CAMPIONE TOTALE 34 CARNE, INSACCATI E SOSTITUTI DELLA CARNE Tabella 1.1- Media, deviazione standard, mediana,

Dettagli

Corso di Aggiornamento per Veterinari Larino, 2 ottobre I pericoli delle PPL. Valerio Giaccone Università di Padova

Corso di Aggiornamento per Veterinari Larino, 2 ottobre I pericoli delle PPL. Valerio Giaccone Università di Padova Corso di Aggiornamento per Veterinari Larino, 2 ottobre 2014 I pericoli delle PPL Valerio Giaccone Università di Padova Le PPL Le troviamo nei farmer s market o nelle boutique del gusto Le PPL Sono prodotti

Dettagli

Toxoplasma gondii Un problema ispettivo attuale? Indagine epidemiologica in suini macellati a domicilio in Toscana.

Toxoplasma gondii Un problema ispettivo attuale? Indagine epidemiologica in suini macellati a domicilio in Toscana. Toxoplasma gondii Un problema ispettivo attuale? Indagine epidemiologica in suini macellati a domicilio in Toscana. Dati preliminari Daniela Gianfaldoni e Francesca Mancianti Dipartimento di Patologia

Dettagli

Composizione Varia molto secondo la specie considerata, allo stato di nutrizione, all età e al sesso.

Composizione Varia molto secondo la specie considerata, allo stato di nutrizione, all età e al sesso. La carne Generalità Per legge con il termine carne si definiscono: I muscoli striati e i tessuti prettamente connessi di animali da macello (equini, suini, bovini, ecc.) Animali da cortile (pollame, tacchini,

Dettagli

L impegno del Ministero della Salute a tutela del consumatore nell ambito delle frodi alimentari

L impegno del Ministero della Salute a tutela del consumatore nell ambito delle frodi alimentari L impegno del Ministero della Salute a tutela del consumatore nell ambito delle frodi alimentari Patrizia Ippolito - Ministero della Salute Dipartimento della sanità pubblica veterinaria, della sicurezza

Dettagli

Attività comunitaria concernente i criteri microbiologici degli alimenti in funzione della valutazione del rischio

Attività comunitaria concernente i criteri microbiologici degli alimenti in funzione della valutazione del rischio Attività comunitaria concernente i criteri microbiologici degli alimenti in funzione della valutazione del rischio Laura Toti,, Eva Alessi Focus su sicurezza d uso e nutrizionale degli alimenti 21-22 22

Dettagli

Carne, latte e formaggi sulla nostra tavola: il laboratorio svela e tutela

Carne, latte e formaggi sulla nostra tavola: il laboratorio svela e tutela Carne, latte e formaggi sulla nostra tavola: il laboratorio svela e tutela IL SETTORE DELLE CARNI Serena Meistro serena.meistro@izsto.it FRODI ALIMENTARI: LA SANITA PUBBLICA IN CAMPO PER LA TUTELA DEI

Dettagli

Temperature di conservazione durante il trasporto. Normativa di riferimento

Temperature di conservazione durante il trasporto. Normativa di riferimento Temperature di conservazione durante il trasporto (salvo diverse indicazioni riportate dal produttore in etichetta per alcuni prodotti) Rif. Bassoli et al. AIVEMP newsletter n.1 gennaio 2011 Prodotto massima

Dettagli

LA CONTRAFFAZIONE DEGLI ALIMENTI

LA CONTRAFFAZIONE DEGLI ALIMENTI LA CONTRAFFAZIONE DEGLI ALIMENTI Contraffare la salute Prof. Stefano Cinotti Direttore Generale IZSLER La rete degli IIZZSS Gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali (II.ZZ.SS) costituiscono una rete estesa

Dettagli

Carni avicole. Per le carni di pollame fresche, il termine minimo di conservazione è sostituito dalla data di scadenza.

Carni avicole. Per le carni di pollame fresche, il termine minimo di conservazione è sostituito dalla data di scadenza. Carni avicole Il Regolamento (CE) 543/2008, recante le modalità di applicazione del Regolamento (CE) 1234/2007 e s.m.i., ha stabilito le norme di commercializzazione per le carni di pollame (pollo, tacchino,

Dettagli

I LIPIDI DELLA CARNE Alcuni miti da sfatare

I LIPIDI DELLA CARNE Alcuni miti da sfatare I LIPIDI DELLA CARNE Alcuni miti da sfatare In occasione di I Meat, 11 aprile 2016, Modena Mattiaccio Mary Dipartimento di Scienze mediche veterinarie mary.mattiaccio@unibo.it Il grasso nella carne Grasso

Dettagli

PATOGENI EMERGENTI NEL LATTE E PROSPETTIVE PER LA VENDITA DEL LATTE CRUDO

PATOGENI EMERGENTI NEL LATTE E PROSPETTIVE PER LA VENDITA DEL LATTE CRUDO 5 Congresso annuale Mastitis Council Italia PATOGENI EMERGENTI NEL LATTE E PROSPETTIVE PER LA VENDITA DEL LATTE Daminelli P., Cosciani Cunico E., Losio M.N., Finazzi G., Bonometti E., Todeschi S., Boni

Dettagli

Destino di alimenti non conformi ai criteri di sicurezza

Destino di alimenti non conformi ai criteri di sicurezza Destino di alimenti non conformi ai criteri di sicurezza Se una partita di alimento non soddisfa i criteri di sicurezza alimentare l OSA adotta provvedimenti modulati in base alla gravità della situazione

Dettagli

ERUCON - ERUditio et CONsultum IGIENE ALIMENTI

ERUCON - ERUditio et CONsultum IGIENE ALIMENTI IGIENE ALIMENTI QUALIFICA FORNITORI Devono essere accettate esclusivamente materie prime che: Siano fornite da Aziende registrate e/o riconosciute che attuino un adeguato sistema di autocontrollo Siano

Dettagli

Area B Igiene degli Alimenti di Origine Animale

Area B Igiene degli Alimenti di Origine Animale Area B Igiene degli Alimenti di Origine Animale Vigilanza e controllo sulla produzione, lavorazione, commercializzazione dei prodotti di origine animale Il controllo degli alimenti di origine animale,

Dettagli

A.R.T..A. Regolamento (CE) n.1257/1999 del 17 maggio 1999 PIANO DI SVILUPPO RURALE DELLA REGIONE TOSCANA

A.R.T..A. Regolamento (CE) n.1257/1999 del 17 maggio 1999 PIANO DI SVILUPPO RURALE DELLA REGIONE TOSCANA STABILIMENTI DI PRODUZIONE DI ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE 1. OVOPRODOTTI - D.Lgs. 65/93 2. PRODOTTI A BASE DI CARNE - D.Lgs. 537/92 3. CARNI FRESCHE BOVINE, EQUINE, SUINE, OVICAPRINE - D.Lgs 286/94 4.

Dettagli

DATI IDENTIFICATIVI DELL INTERVISTA

DATI IDENTIFICATIVI DELL INTERVISTA Pagina di DATI IDENTIFICATIVI DELL INTERVISTA A. Intervistatore A. Data intervista (gg/mm/aa) / / A. N intervista (n. ciclo) (sigla prov) (progressivo) A. Verificata A. Posizione nell elenco famiglie n

Dettagli

Toxoplasmosi negli animali

Toxoplasmosi negli animali Toxoplasmosi negli animali fonte alimentare per l uomo Prof. ssa Daniela Piergili Fioretti Dipartimento di Scienze Biopatologiche ed Igiene delle Produzioni Animali e Alimentari, Sezione di Parassitologia

Dettagli

ALLEGATO 4. Limiti di Contaminazione Microbica

ALLEGATO 4. Limiti di Contaminazione Microbica ALLEGATO 4 Limiti di Contaminazione Microbica I valori limite microbiologici consigliati riportati nelle tabelle seguenti non devono essere superati affinché il prodotto sia conforme da punto di vista

Dettagli

Dati di attività del laboratorio di genetica nell identificazione di specie ittiche

Dati di attività del laboratorio di genetica nell identificazione di specie ittiche Dati di attività del laboratorio di genetica nell identificazione di specie ittiche Pier Luigi Acutis S.S. Genetica e Immunobiochimica Prodotti ittici: etichettatura e controlli Torino, 17 giugno 2013

Dettagli

ETICHETTATURA La filiera carne. Paola Rebufatti Laboratorio Chimico CCIAA Torino

ETICHETTATURA La filiera carne. Paola Rebufatti Laboratorio Chimico CCIAA Torino ETICHETTATURA La filiera carne Paola Rebufatti Laboratorio Chimico CCIAA Torino carni rosse carni bianche carni macinate preparazioni di carne prodotti a base di carne ETICHETTATURA OBBLIGATORIA CARNI

Dettagli

Protocollo sperimentale per la produzione di vini senza solfiti. Dr.ssa Graziana Grassini

Protocollo sperimentale per la produzione di vini senza solfiti. Dr.ssa Graziana Grassini Protocollo sperimentale per la produzione di vini senza solfiti Dr.ssa Graziana Grassini SO2 e salute Viene impiegata in tutti i campi alimentari: Vino, aceto, bevande a base di succo di frutta, baccalà,

Dettagli

La valutazione del rischio: zoonosi. Dr. Alessandro Broglia Unità Pericoli biologici (BIOHAZ)

La valutazione del rischio: zoonosi. Dr. Alessandro Broglia Unità Pericoli biologici (BIOHAZ) La valutazione del rischio: zoonosi Dr. Alessandro Broglia Unità Pericoli biologici (BIOHAZ) Workshop sulla Sicurezza degli Alimenti Parma, 5 maggio 2011 1 Zoonosi di origine alimentare Malattie causate

Dettagli

AGR- VET 18 - IL PROSCIUTTO CRUDO

AGR- VET 18 - IL PROSCIUTTO CRUDO AGR- VET 18 - IL PROSCIUTTO CRUDO docente Patrizia Cattaneo Bibliografia: C. Cantoni, S. d Aubert: Il prosciutto San Daniele. Eurocarni, Parti I, II, III: 1987, 5, 46-61; 6, 52-55; 7, 52-57 Prosciutto

Dettagli

Corso di Laurea in Medicina Veterinaria

Corso di Laurea in Medicina Veterinaria Corso di Laurea in Medicina Veterinaria Anno Accademico 2016 / 2017 Programma dell insegnamento di Igiene e sicurezza della carne e derivati dell esame integrato di Sicurezza Alimentare 2 Anno di corso:

Dettagli

Fabriano, 26 Ottobre 2011 ERMENEUTICA DEL REGOLAMENTO H.A.C.C.P.: criteri di individuazione e gestione dei punti critici.

Fabriano, 26 Ottobre 2011 ERMENEUTICA DEL REGOLAMENTO H.A.C.C.P.: criteri di individuazione e gestione dei punti critici. Fabriano, 26 Ottobre 2011 ERMENEUTICA DEL REGOLAMENTO 2073 H.A.C.C.P.: criteri di individuazione e gestione dei punti critici Paolo Daminelli Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell

Dettagli

Il prosciutto viene considerato il "principe dei salumi". E' prodotto in molte zone d'italia, tra le più note Parma, Modena, San Daniele, Avellino.

Il prosciutto viene considerato il principe dei salumi. E' prodotto in molte zone d'italia, tra le più note Parma, Modena, San Daniele, Avellino. PROSCIUTTO Il prosciutto viene considerato il "principe dei salumi". E' prodotto in molte zone d'italia, tra le più note Parma, Modena, San Daniele, Avellino. Il prosciutto viene rifilato, salato, lasciato

Dettagli

LIMITI DI CONTAMINAZIONE MICROBICA. Allegato 1c

LIMITI DI CONTAMINAZIONE MICROBICA. Allegato 1c LIMITI DI CONTAMINAZIONE MICROBICA Allegato 1c TABELLA A LIMITI DI CONTAMINAZIONE MICROBICA DELLE CARNI BOVINE CRUDE Alimento Tagli di carne fresca o sottovuoto refrigerata o congelata Porzioni unitarie

Dettagli

LIMITI DI CONTAMINAZIONE DI ALIMENTI E SUPERFICI

LIMITI DI CONTAMINAZIONE DI ALIMENTI E SUPERFICI CITTA DI VIGEVANO SETTORE SERVIZI EDUCATIVI E POLITICHE GIOVANILI ALLEGATO 4 AL CAPITOLATO SPECIALE D'APPALTO PER LA GESTIONE DEL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA E ASILI NIDO LIMITI DI CONTAMINAZIONE

Dettagli

Scheda di rilevazione tipologia di sezione, categoria, attività e prodotto.

Scheda di rilevazione tipologia di sezione, categoria, attività e prodotto. ALLEGATO I (Riferito agli articoli 3, comma 1, e 5, commi 2, 3 e 7) Scheda di rilevazione tipologia di sezione, categoria, attività e prodotto. Il presente allegato risulta essere parte integrante della

Dettagli

19/10/2009. Giudizi ispettivi sui rischi specifici. Giudizi ispettivi sui rischi specifici. Giudizi ispettivi sui rischi specifici

19/10/2009. Giudizi ispettivi sui rischi specifici. Giudizi ispettivi sui rischi specifici. Giudizi ispettivi sui rischi specifici Teramo 21 e 22 ottobre 2009 Giudizi ispettivi sui rischi specifici Alcune malattie infettive e infestive zoonosiche vanno gestite dal VU come rischio specifico Valerio Giaccone Dipartimento di Sanità pubblica,

Dettagli

ATTENTI AL TONNO La corretta gestione del tonno

ATTENTI AL TONNO La corretta gestione del tonno periodico d informazione alimentare 3 Luglio 2017 ATTENTI AL TONNO La corretta gestione del tonno Scopri come conservare correttamente il tonno CLICCA QUI Il problema ed i rischi connessi Il Ministero

Dettagli

Il ruolo del Biologo nella sicurezza alimentare

Il ruolo del Biologo nella sicurezza alimentare Il ruolo del Biologo nella sicurezza alimentare Roma 13 giugno 2013 Marinella Capuccella m.capuccella@izsum.it L'Istituto nasce nel 1936, almeno come idea sviluppatasi in seno all'allora Consiglio dell'economia

Dettagli

PROCEDURA APERTA PER L ALLESTIMENTO E LA GESTIONE DEL SERVIZIO DI RISTORAZIONE DELLE MENSE UNIVERSITARIE DELL ARDISS

PROCEDURA APERTA PER L ALLESTIMENTO E LA GESTIONE DEL SERVIZIO DI RISTORAZIONE DELLE MENSE UNIVERSITARIE DELL ARDISS PROCEDURA APERTA PER L ALLESTIMENTO E LA GESTIONE DEL SERVIZIO DI RISTORAZIONE DELLE LOTTO 1 CIG 66651618D9 LOTTO 2 CIG 6665202AAE LOTTO 3 CIG 66652133C4 MENSE UNIVERSITARIE DELL ARDISS ALLEGATO N 4 LIMITI

Dettagli

Obiettivi della nutrizione e alimentazione animale

Obiettivi della nutrizione e alimentazione animale Obiettivi della nutrizione e alimentazione animale garantire condizioni di salute e di benessere agli animali Direttiva CE 2/97 a partire dal 1 gennaio 1998 Salute e benessere degli animali Carenze/eccessi

Dettagli

Microbiologia degli alimenti. Beniamino Cenci Goga Università di Perugia

Microbiologia degli alimenti. Beniamino Cenci Goga Università di Perugia Microbiologia degli alimenti Beniamino Cenci Goga Università di Perugia Lezione del 18 febbraio 2005 Livelli operativi della Medicina Veterinaria 1. I Servizi Veterinari a livello internazionale 2. Il

Dettagli

BRESAOLA PUNTA D ANCA ½ SV

BRESAOLA PUNTA D ANCA ½ SV Pagina 1 di 2 Denominazione di vendita: Ingredienti: Additivi alimentari: Allergeni: Altre diciture in etichetta: Affumicatura: Stagionatura: Descrizione del prodotto ed ingredienti Bresaola punta d anca

Dettagli

LA SICUREZZA ALIMENTARE DEI PRODOTTI: ARS ALIMENTARIA Paolo Daminelli, Marina Nadia Losio

LA SICUREZZA ALIMENTARE DEI PRODOTTI: ARS ALIMENTARIA Paolo Daminelli, Marina Nadia Losio La gestione dei prodotti alimentari nelle manifestazioni fieristiche Milano, 06 Marzo 2015 LA SICUREZZA ALIMENTARE DEI PRODOTTI: ARS ALIMENTARIA Paolo Daminelli, Marina Nadia Losio Paolo Daminelli, IZSLER

Dettagli

Sistemi analitici per

Sistemi analitici per Convegno: Le frodi alimentari: aspetti tecnici e giuridici Rovigo 5.6.2009 Sistemi analitici per Le frodi alimentari: individuare aspetti tecnici e giuridici le frodi Metodi chimici Roberto Angeletti Istituto

Dettagli

Associazione Italiana Allevatori Laboratorio Standard Latte GRASSO, PROTEINE, CASEINE, LATTOSIO, UREA LATTE VACCINO

Associazione Italiana Allevatori Laboratorio Standard Latte GRASSO, PROTEINE, CASEINE, LATTOSIO, UREA LATTE VACCINO GRASSO, PROTEINE, CASEINE, LATTOSIO, UREA LATTE VACCINO FT 001 (set da 10 campioni) FT 002 (set da 5 campioni) Descrizione del campione: campione da 80 ml di latte crudo, contenuto in provette di plastica

Dettagli

Specialità di selvaggina. Specialià di. selvaggina

Specialità di selvaggina. Specialià di. selvaggina Specialità di selvaggina Specialià di selvaggina Salumi di Cinghiale Fin dai tempi degli antichi Romani, il cinghiale era ampiamente apprezzato ed impiegato per produrre prelibatezze per il palato. Questo

Dettagli

Ruolo del. Centro di Referenza Nazionale per la Ricerca di OGM. nel controllo ufficiale degli alimenti e dei mangimi

Ruolo del. Centro di Referenza Nazionale per la Ricerca di OGM. nel controllo ufficiale degli alimenti e dei mangimi Ruolo del Centro di Referenza Nazionale per la Ricerca di OGM nel controllo ufficiale degli alimenti e dei mangimi Ilaria Ciabatti Istituto Zooprofilattico Sperimentale Lazio e Toscana Centro di Referenza

Dettagli

COMUNE DI RAPALLO ALLEGATO N. 3 LIMITI DI CONTAMINAZIONE MICROBICA: - ALIMENTI - SUPERFICI

COMUNE DI RAPALLO ALLEGATO N. 3 LIMITI DI CONTAMINAZIONE MICROBICA: - ALIMENTI - SUPERFICI COMUNE DI RAPALLO ALLEGATO N. 3 LIMITI DI CONTAMINAZIONE MICROBICA: - ALIMENTI - SUPERFICI 1 LIMITI DI RIFERIMENTO MICROBIOLOGICI ALIMENTI CARNI BOVINE E SUINE CRUDE DPR n.227 dell 1/03/92 ALIMENTO STAFILOCOC

Dettagli

Ordinanza concernente la dichiarazione di prodotti agricoli ottenuti mediante metodi vietati in Svizzera

Ordinanza concernente la dichiarazione di prodotti agricoli ottenuti mediante metodi vietati in Svizzera Ordinanza concernente la dichiarazione di prodotti agricoli ottenuti mediante metodi vietati in Svizzera (Ordinanza sulle dichiarazioni agricole, ODAgr) del 26 novembre 2003 Il Consiglio federale svizzero,

Dettagli

LIMITI DI CONTAMINAZIONE DI ALIMENTI E SUPERFICI

LIMITI DI CONTAMINAZIONE DI ALIMENTI E SUPERFICI CITTÀ DI TRECATE PROVINCIA DI NOVARA Piazza Cavour 24 - Tel. 0321 776.389 - Fax 0321 776.388 Codice fiscale: 80005270030 - Partita IVA: 00318800034 Settore Cultura, Istruzione, Sport e Tempo Libero Ufficio

Dettagli

Caratterizzazione della qualità microbiologica delle paste ripiene con prodotti a base di carne: tortellini prodotti a Bologna

Caratterizzazione della qualità microbiologica delle paste ripiene con prodotti a base di carne: tortellini prodotti a Bologna Ferrara 8 giugno 2015 Caratterizzazione della qualità microbiologica delle paste ripiene con prodotti a base di carne: tortellini prodotti a Bologna Emilia Guberti Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione

Dettagli

ovvero il periodo di tempo che corrisponde, in definite circostanze, ad una tollerabile diminuzione della qualità di un prodotto confezionato

ovvero il periodo di tempo che corrisponde, in definite circostanze, ad una tollerabile diminuzione della qualità di un prodotto confezionato Shelf Life per una durabilità dei prodotti alimentari Di Gabriella lo Feudo CRA OLI Centro di Ricerca per l Olivicoltura e l industria Olearia Roma 3 febbraio 2015 We would like to acknowledge that the

Dettagli

La sicurezza alimentare

La sicurezza alimentare CNESPS La sicurezza alimentare Marco Cristofori U.O. di Epidemiologia e Biostatistica Roma, 11 ottobre 2006 ASL 4 Terni Sicurezza alimentare studio PASSI 2006 In una fase ancora sperimentale la sicurezza

Dettagli

Le analisi del vino in una produzione fai da te

Le analisi del vino in una produzione fai da te Le analisi del vino in una produzione fai da te Categories : Anno 2016, N. 237 - luglio 2016 di Marco Sollazzo Una procedura sottovalutata ma fondamentale nel migliorare la produzione casalinga di vino

Dettagli

LA CARNE SEPARATA MECCANICAMENTE

LA CARNE SEPARATA MECCANICAMENTE LA CARNE SEPARATA MECCANICAMENTE Le disposizioni riguardanti l etichettatura Avv. Raffaella Flammia Studio Legale Avv. Gaetano Forte www.avvocatogaetanoforte.it Modena, 29 settembre 2011 1 Il quadro normativo

Dettagli

Osvaldo Matteucci Farindola 22 marzo 2014

Osvaldo Matteucci Farindola 22 marzo 2014 REGOLAMENTO (CE) 2073/2005 MODIFICATO DAI REGOLAMENTI (CE) 1441/2007, 365/2010, 1086/2011 E 209/2013: : CRITERI MICROBIOLOGICI PER LA SICUREZZA DEGLI ALIMENTI Osvaldo Matteucci Farindola 22 marzo 2014

Dettagli

L igiene degli alimenti a casa nostra

L igiene degli alimenti a casa nostra L igiene degli alimenti a casa nostra SANA 14 settembre 2015 ORDINE DEI TECNOLOGI ALIMENTARI EMILIA ROMAGNA E AGGREGATI GLI ACQUISTI IL FRIGORIFERO E LA DISPENSA LA PREPARAZIONE DEI NOSTRI PIATTI LA CONSERVAZIONE

Dettagli

Validazione processo produttivo per Listeria e Salmonella

Validazione processo produttivo per Listeria e Salmonella Validazione processo produttivo per Listeria e Salmonella Silvana Barbuti Dipartimento Microbiologia Tel. 0521 795 267 Mail: silvana.barbuti@ssica.it Guida Pratica per la sicurezza microbiologica in impianti

Dettagli

PRESENTAZIONE DELL AZIENDA

PRESENTAZIONE DELL AZIENDA PRESENTAZIONE DELL AZIENDA 5 FRATELLI, UN SOLO OBIETTIVO: FARE UN GRANDE PROSCIUTTO 1938 Primo comincia a lavorare in uno stabilimento di prosciutti 1950 tutti e 5 i fratelli lavorano nella produzione

Dettagli

I piani di campionamento ed il Reg. CE 1441/2007 Quando e come

I piani di campionamento ed il Reg. CE 1441/2007 Quando e come Shelf life Criteri di applicazione e di valutazione I piani di campionamento ed il Reg. CE 1441/2007 Quando e come Paolo Daminelli Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell Emilia Romagna

Dettagli

Shelf Life degli Alimenti ed il Ruolo della GDO

Shelf Life degli Alimenti ed il Ruolo della GDO Shelf Life degli Alimenti ed il Ruolo della GDO Modena 19 settembre 2007 Salvatore Ranchetti Direttore Assicurazione Qualità - Esselunga S.p.A. 02 92 36 79 05 salvatore.ranchetti@esselunga.it 1 SEDE» Pioltello

Dettagli

Se una persona pratica sport e in base a quanto intensa è l attività, dovrebbe alzare le quantità di proteine a circa 2g per Kg di peso.

Se una persona pratica sport e in base a quanto intensa è l attività, dovrebbe alzare le quantità di proteine a circa 2g per Kg di peso. IL CONSUMO PROTEICO Le proteine sono uno dei tre macro componenti presenti nella nostra alimentazione. Sono fondamentali per il nostro corpo, e svolgono principalmente le seguenti funzioni: per il ricambio

Dettagli

Progetto MICRO-SALUBER. Annalisa Rebecchi Facoltà di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali Centro Ricerche Biotecnologiche - Cremona

Progetto MICRO-SALUBER. Annalisa Rebecchi Facoltà di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali Centro Ricerche Biotecnologiche - Cremona Progetto MICRO-SALUBER Annalisa Rebecchi Facoltà di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali Centro Ricerche Biotecnologiche - Cremona MICRO-SALUBER: sale, salumi e salute. Cremona, 20 Marzo 2015 OBIETTIVO

Dettagli

Etichettatura nel controllo ufficiale. Monica Giannino Servizio Veterinario Modena

Etichettatura nel controllo ufficiale. Monica Giannino Servizio Veterinario Modena Etichettatura nel controllo ufficiale Monica Giannino Servizio Veterinario Modena m.giannino@ausl.mo.it Quale titolarità? Quale competenza? REGOLAMENTO (CE) N. 882/2004 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO

Dettagli

COSA METTIAMO NELLA VASCHETTA? PREAFFETTATI

COSA METTIAMO NELLA VASCHETTA? PREAFFETTATI COSA METTIAMO NELLA VASCHETTA? REQUISITI DI PRODOTTO E QUALITA QUALITA DEI PREAFFETTATI Parma, 9 ottobre 2012 FATTORI IN GIOCO NELLA PRODUZIONE DEI PREAFFETTATI Igiene/camere bianche Atmosfera modificata

Dettagli

TUTTO SULLE MICOTOSSINE

TUTTO SULLE MICOTOSSINE IZSTO Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d Aosta IV CONVEGNO DEGLI ISTITUTI ZOOPROFILATTICI SPERIMENTALI SULL ALIMENTAZIONE ANIMALE TUTTO SULLE MICOTOSSINE I controlli

Dettagli

DISPOSIZIONI LEGISLATIVE SUL CONSUMO E LA COMMERCIALIZZAZIONE DI CARNE DI SELVAGGINA SELVATICA GROSSA ABBATTUTA DURANTE L ESERCIZIO VENATORIO

DISPOSIZIONI LEGISLATIVE SUL CONSUMO E LA COMMERCIALIZZAZIONE DI CARNE DI SELVAGGINA SELVATICA GROSSA ABBATTUTA DURANTE L ESERCIZIO VENATORIO DISPOSIZIONI LEGISLATIVE SUL CONSUMO E LA COMMERCIALIZZAZIONE DI CARNE DI SELVAGGINA SELVATICA GROSSA ABBATTUTA DURANTE L ESERCIZIO VENATORIO Igiene e sanità delle carni di selvaggina Meeting formativo

Dettagli

Etichettatura delle carni e sicurezza per il consumatore

Etichettatura delle carni e sicurezza per il consumatore Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria e Patologia Animale Etichettatura delle carni e sicurezza per il consumatore 07/07/2005 Rosmini R. - Università di Bologna 1 Esigenza di rintracciabilità delle

Dettagli

SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE

SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE Allegato 1 (art. 1) BOLLETTA SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE ASL REGIONE TARIFFA PER CONTROLLI SANITARI SU MANGIMI, ALIMENTI E BENESSERE ANIMALE li / / BOLLETTA N. (SERIE E NUMERO PRESTAMPATO) PERIODO DA

Dettagli

Microbial Challenge Test (MCT)

Microbial Challenge Test (MCT) Microbial Challenge Test (MCT) Il Reparto di Microbiologia ha presentato una relazione sul Microbial Challenge Test (MCT), procedura che permette di ottenere dati relativi ai limiti critici di una produzione

Dettagli

Criteri microbiologici nella Ristorazione collettiva: esperienze degli Istituti Zooprofilattici. Dott. Carlo Ercolini IZSPLV, Sezione di La Spezia

Criteri microbiologici nella Ristorazione collettiva: esperienze degli Istituti Zooprofilattici. Dott. Carlo Ercolini IZSPLV, Sezione di La Spezia Criteri microbiologici nella Ristorazione collettiva: esperienze degli Istituti Zooprofilattici Dott. Carlo Ercolini IZSPLV, Sezione di La Spezia La sicurezza igienico - sanitaria di un alimento si ottiene

Dettagli

Studio e sviluppo di un integratore: formulazione, analisi e stabilità. ACADEMY NUTRACEUTICA ottobre 2016

Studio e sviluppo di un integratore: formulazione, analisi e stabilità. ACADEMY NUTRACEUTICA ottobre 2016 . Studio e sviluppo di un integratore: formulazione, analisi e stabilità ACADEMY NUTRACEUTICA 21-22 ottobre 2016 Qual è il percorso che porta alla produzione dell INTEGRATORE? Materie prime Titolo, tipologia

Dettagli

SC IGIENE ALIMENTI ORIGINE ANIMALE ATTIVITA 2014

SC IGIENE ALIMENTI ORIGINE ANIMALE ATTIVITA 2014 La Struttura Complessa di Igiene degli Alimenti di Origine Animale svolge i controlli ufficiali in qualsiasi fase della produzione, della trasformazione e della distribuzione degli alimenti di origine.

Dettagli

CARNI BOVINE CRUDE microrganismi, loro tossine o metaboliti limiti microrganismi limiti

CARNI BOVINE CRUDE microrganismi, loro tossine o metaboliti limiti microrganismi limiti CRITERI DI SICUREZZA ALIMENTARE CRITERI DI IGIENE DEL PROCESSO CARNI BOVINE CRUDE tagli di carne refrigerata e congelata Salmonella assente in 10 g porzioni unitarie di carne refrigerata e non refrigerata

Dettagli

MASCARPONE VASC. 500g. Codice 43150

MASCARPONE VASC. 500g. Codice 43150 MASCARPONE VASC. 500g Rev. 0 Codice 43150 del 18/02/2014 1) DESCRIZIONE PRODOTTO: formaggio fresco, a pasta molle, ottenuto dalla coagulazione acida di crema di latte pastorizzata Paese di produzione:

Dettagli

IL PIACERE DELLA VITA COLLANA DI CHIMICA DEGLI ALIMENTI MISCELLANEE

IL PIACERE DELLA VITA COLLANA DI CHIMICA DEGLI ALIMENTI MISCELLANEE IL PIACERE DELLA VITA COLLANA DI CHIMICA DEGLI ALIMENTI MISCELLANEE 6 Direttore Lydia FERRARA Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli Comitato scientifico Daniele NAVIGLIO Università degli

Dettagli

Ordinanza del DFE sul controllo dell importazione e del transito di animali e prodotti animali

Ordinanza del DFE sul controllo dell importazione e del transito di animali e prodotti animali Ordinanza del DFE sul controllo dell importazione e del transito di animali e prodotti animali (Ordinanza sui controlli OITE) Modifica dell 8 aprile 2009 Il Dipartimento federale dell economia ordina:

Dettagli

LA POLICY E GLI OBIETTIVI DI COOP

LA POLICY E GLI OBIETTIVI DI COOP Progetto Coop LA POLICY E GLI OBIETTIVI DI COOP Coop intende svolgere un ruolo attivo nella prevenzione dell antibiotico resistenza, affiancando le istituzioni e promuovendo, con le sue scelte ed azioni,

Dettagli

Ministero della Salute Dipartimento Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare

Ministero della Salute Dipartimento Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare DIREZIONE GENERALE CURA DELLA PERSONA, SALUTE E WELFARE SERVIZIO PREVENZIONE COLLETTIVA E SANITÀ PUBBLICA IL RESPONSABILE ADRIANA GIANNINI TIPO ANNO NUMERO REG. PG 2016 212590 DEL 24/03/2016 Responsabili

Dettagli

Modelli per la predizione della crescita di microrganismi patogeni in prodotti RTE. Luigi Iannetti, Romolo Salini

Modelli per la predizione della crescita di microrganismi patogeni in prodotti RTE. Luigi Iannetti, Romolo Salini Modelli per la predizione della crescita di microrganismi patogeni in prodotti RTE Luigi Iannetti, Romolo Salini I risultati della ricerca corrente condotta dall IZSAM G. Caporale. Teramo, 15 giugno 2016

Dettagli

ALLEGATO 2 PARTE A CHLORPYRIFOS-METHYL 0,05* 0,01* 0,01* (salvo 0207 carne pollame) 0207 carne pollame. carni di bovini, ovini e caprini

ALLEGATO 2 PARTE A CHLORPYRIFOS-METHYL 0,05* 0,01* 0,01* (salvo 0207 carne pollame) 0207 carne pollame. carni di bovini, ovini e caprini ALLEGATO 2 PARTE A LIMITI MASSIMI DI RESIDUI AMMESSI NEI PRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE, ELENCATI NELL ALLEGATO 1D DEL D.M. 19 MAGGIO 2000, IN ATTUAZIONE DI DISPOSIZIONI COMUNITARIE. Limiti massimi in mg/kg

Dettagli

I PRODOTTI DI NOSTRA PRODUZIONE CON LISTA ALLERGENI E PREPARAZIONE

I PRODOTTI DI NOSTRA PRODUZIONE CON LISTA ALLERGENI E PREPARAZIONE I PRODOTTI DI NOSTRA PRODUZIONE CON LISTA ALLERGENI E PREPARAZIONE - ALETTE DI POLLO CONDITE: alette di pollo, olio, sale, rosmarino e vino Preparazione: saltare in padella 15 min oppure cuocere in forno

Dettagli

EcoORT Competitività, sicurezza alimentare e shelflife: nuove tecnologie ecocompatibili per il comparto ortofrutticolo veneto

EcoORT Competitività, sicurezza alimentare e shelflife: nuove tecnologie ecocompatibili per il comparto ortofrutticolo veneto EcoORT Competitività, sicurezza alimentare e shelflife: nuove tecnologie ecocompatibili per il comparto ortofrutticolo veneto Federico Baruzzi 1, Thaer Yaseen 2, Cristian Carboni 3, Leonardo Caputo 1 1

Dettagli

L attuale evoluzione dei mercati suinicoli: tendenze e prospettive

L attuale evoluzione dei mercati suinicoli: tendenze e prospettive L attuale evoluzione dei mercati suinicoli: tendenze e prospettive Prof. Gabriele Canali Direttore Crefis Convegno promosso dall OI Gran Suino Italiano Come valorizzare le carni suine per competere sui

Dettagli

SCENARIO MONDIALE E POSIZIONAMENTO ALL ESTERO DEI SALUMI ITALIANI

SCENARIO MONDIALE E POSIZIONAMENTO ALL ESTERO DEI SALUMI ITALIANI SCENARIO MONDIALE E POSIZIONAMENTO ALL ESTERO DEI SALUMI ITALIANI RAFFAELE BORRIELLO ISMEA 13 giugno 2017 MERCATO MONDIALE DELLA CARNE 140.000 120.000 100.000 80.000 60.000 40.000 2005 2007 2009 2011 TREND

Dettagli

Ordinanza concernente la dichiarazione di prodotti agricoli ottenuti mediante metodi vietati in Svizzera

Ordinanza concernente la dichiarazione di prodotti agricoli ottenuti mediante metodi vietati in Svizzera Ordinanza concernente la dichiarazione di prodotti agricoli ottenuti mediante metodi vietati in Svizzera (Ordinanza sulle dichiarazioni agricole, ODAgr) 916.51 del 26 novembre 2003 (Stato 1 luglio 2010)

Dettagli

Esami effettuati dagli IZS per la ricerca di Salmonella e Listeria negli alimenti nel periodo gennaio 2001 giugno 2002

Esami effettuati dagli IZS per la ricerca di Salmonella e Listeria negli alimenti nel periodo gennaio 2001 giugno 2002 Esami effettuati dagli IZS per la ricerca di Salmonella e Listeria negli alimenti nel periodo gennaio 2001 giugno 2002 Gli IZS effettuano le indagini di laboratorio per valutare la presenza di agenti patogeni

Dettagli

STUDI PER LA VALIDAZIONE DELLA SHELF-LIFE DI PRODOTTI CARNEI CRUDI STAGIONATI E/O FERMENTATI. Silvana Barbuti

STUDI PER LA VALIDAZIONE DELLA SHELF-LIFE DI PRODOTTI CARNEI CRUDI STAGIONATI E/O FERMENTATI. Silvana Barbuti STUDI PER LA VALIDAZIONE DELLA SHELF-LIFE DI PRODOTTI CARNEI CRUDI STAGIONATI E/O FERMENTATI Silvana Barbuti Con l entrata in vigore dal Gennaio 2006 dei Regolamenti pacchetto igiene le industrie alimentari

Dettagli

CARNE E DERIVATI 6.3

CARNE E DERIVATI 6.3 6.1 anatomia e fisiologia del muscolo la produzione di energia la contrazione muscolare le tipologie di fibre muscolari trasformazione del muscolo in carne. La frollatura 6. CARNE E DERIVATI 6.2 6.3 qualità

Dettagli

RACCOMANDAZIONE DELLA COMMISSIONE

RACCOMANDAZIONE DELLA COMMISSIONE L 95/64 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 29.3.2014 RACCOMANDAZIONI RACCOMANDAZIONE DELLA COMMISSIONE del 27 marzo 2014 relativa a un secondo piano coordinato di controllo volto a stabilire la prevalenza

Dettagli

~ COMANDO GENERALE DEL CORPO DELLE CAPITANERIE DI PORTO ~ FRODI E SOFISTICAZIONI

~ COMANDO GENERALE DEL CORPO DELLE CAPITANERIE DI PORTO ~ FRODI E SOFISTICAZIONI ~ COMANDO GENERALE DEL CORPO DELLE CAPITANERIE DI PORTO ~ FRODI E SOFISTICAZIONI TENENTE DI VASCELLO (CP) ROBERTA DI DONNA COMANDANTE UFFICIO CIRCONDARIALE MARITTIMO DI CESENATICO PRINCIPALI FRODI NEL

Dettagli

Rapporto trimestrale sulle filiere suinicole Primo trimestre 2013

Rapporto trimestrale sulle filiere suinicole Primo trimestre 2013 Presentazione del Rapporto trimestrale sulle filiere suinicole Primo trimestre 2013 Prof. Gabriele Canali Direttore Crefis Unioncamere Lombardia, Milano 14 maggio 2013. Gli altri partner e sponsor del

Dettagli

Reg. (CE) 2073, punto 24 delle considerazioni preliminari

Reg. (CE) 2073, punto 24 delle considerazioni preliminari I risultati delle analisi dipendono dal metodo analitico utilizzato; pertanto occorre associare ad ogni criterio microbiologico un metodo di riferimento specifico. Tuttavia, gli operatori del settore alimentare

Dettagli

LE TOSSINFEZIONI ALIMENTARI

LE TOSSINFEZIONI ALIMENTARI LE TOSSINFEZIONI ALIMENTARI 1 OMS : 10 punti alla base della prevenzione delle malattie trasmesse dagli alimenti: 1. Scegliere i prodotti che abbiano subito trattamenti idonei ad assicurarne l innocuità

Dettagli

Il kebab è un piatto tipico della cucina turca,

Il kebab è un piatto tipico della cucina turca, Il kebab è un piatto tipico della cucina turca, letteralmente vuol dire carne arrostita. Questa pietanza ha avuto una diffusione esponenziale negli ultimi anni e visti tutti i dubbi legati alla qualità

Dettagli

Urbino 09 aprile 2010 Controllo ufficiale delle imprese alimentari

Urbino 09 aprile 2010 Controllo ufficiale delle imprese alimentari Urbino 09 aprile 2010 Controllo ufficiale delle imprese alimentari Valerio Giaccone Dipartimento di Sanità pubblica, Patologia comparata e Igiene veterinaria, Università Padova Campionamenti e controllo

Dettagli

Macellazione e commercio con l estero del bestiame vivo e delle carni rosse Anno 2003

Macellazione e commercio con l estero del bestiame vivo e delle carni rosse Anno 2003 26 luglio 2004 Macellazione e commercio con l estero del bestiame vivo e delle carni rosse Anno 2003 Macellazione Ufficio della comunicazione Tel. +39 06 4673.2243-2244 Centro di informazione statistica

Dettagli

Innovazione tecnologica nella produzione di prodotti a base di carne, macinati o emulsionati

Innovazione tecnologica nella produzione di prodotti a base di carne, macinati o emulsionati Innovazione tecnologica nella produzione di prodotti a base di carne, macinati o emulsionati R. Virgili, M. Bergamaschi Dipartimento Carni Parma, 17 giugno 2014 Tematiche di ricerca 1.Innovazione di prodotto

Dettagli