CSL - NEW BUSINESS HOLD (Ex Procedura FGA 07172)

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1 Data: 10/10/2011 PROCEDURA N 16 (rev. 3) Pag 1 di 11 TITOLO CSL - (Ex Procedura FGA 07172) AGGIORNAMENTI Rev Inizio validità Autori Descrizione modifiche Pag. Modificate 1 09/12/ Prima stesura tutte 2 04/03/2010 VR Modificate responsabilità di approvazione 1, 3, 8, /02/2012 MB Modificati par. 1; 2; aggiornati rif. allegati tutte STESURA VERIFICA ENTE PROPRIETARIO Marco BOVO Maurizio REGINA Marco DALLA VEDOVA Business Process Business Process Supplier Quality APPROVAZIONI Alfredo TAFURI Francesco D AGNANO Alexander PUECHER Services Engineering C.O. H.R. Monica BORGI Legal Francesco RONDINELLI C.F.O. Il presente documento è composto da 11 pagine. In caso di stampa la copia è da ritenersi non controllata, pertanto è necessario verificare l aggiornamento nel sito Intranet FGP, sezione Procedure

2 Data: 10/10/2011 PROCEDURA N 16 (rev. 3) Pag 2 di 11 INDICE 1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE CONTENUTO DEI CSL FASI DEL CSL Valutazione di avvio Avvio del processo Attivazione CSL Attivazione CSL2/CSL Conclusione PRASSI DI APERTURA, GESTIONE E CHIUSURA DI CSL PRESSO UN POLO/REGIONE PER CONTO DI UN ALTRO POLO/REGIONE NBH Valutazione sull avvio di un NBH Apertura NBH Chiusura NBH ALLEGATI ELENCO ALLEGATI 1 Apertura CSL1, CSL2, CSL3 2 Apertura NBH 3 Chiusura CSL1, CSL2, CSL3, NBH 4 Dichiarazione di impegno per attività CSL2 5 Dichiarazione di impegno per attività CSL3 C1 Istruzioni controllo CSL C2 Rapporto controllo CSL 6 Verifica corretta applicazione CSL1, CSL2 e CSL3 7 Business Case Quad Report

3 Data: 10/10/2011 PROCEDURA N 16 (rev. 3) Pag 3 di 11 GLOSSARIO CSL Controlled Shipping Level FGP Fiat Group Purchasing ICP Initial Customer Perception NBH New Business Hold SQ Supplier Quality di Fiat Purchasing SQE Supplier Quality Engineer SQ CMS Supplier Quality Commodity Manager di Settore SQ CMT Supplier Quality Commodity Manager Trasversale SQ RS Supplier Quality Responsabile di Settore SQ TL Supplier Quality Engineer Team Leader TOC Test in Ottica Cliente SQP Sistema Informatico SQP Supply Quality Performance PCPA Process Control Plan Audit DOCUMENTI RICHIAMATI FGA Certificato di Qualità e Conformità del Prodotto (C.Q.C.) FGA Scheda d'identificazione del prodotto (S.I.P.) FGA Monitoraggio qualità delle forniture materiali diretti presso gli stabilimenti di produzione e presso magazzini Ricambi

4 Data: 10/10/2011 PROCEDURA N 16 (rev. 3) Pag 4 di 11 1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE La presente Norma - che annulla e sostituisce la norma FGA di pari oggetto - ha il duplice scopo di: garantire allo Stabilimento Cliente una fornitura conforme al pattuito; supportare il Fornitore per la risoluzione di problemi qualitativi che hanno provocato la fornitura non conforme. Tali obiettivi si raggiungono con l applicazione di Processi di contenimento detti CSL (Controlled Shipping Levels) che si articolano in tre diversi livelli: CSL1, CSL2, Enhanced CSL2 (CSL3). Tali livelli si differenziano a seconda della gravità e ricorrenza delle non conformità riscontrate nelle forniture. I casi di CSL2/CSL3 prevedono, nei termini previsti nel prosieguo della procedura, il reclutamento da parte del Fornitore di un Ente Certificatore di terza parte accreditato da FGP (Società accreditate a svolgere attività di CSL2/3 e NBH). Tale Ente dovrà essere compreso in un elenco messo a disposizione del Fornitore e validato da FGP. Nel prosieguo della procedura si parlerà di: CSL3 come sinonimo dell Enhanced CSL2; generalmente di CSL riferendosi a caratteristiche comuni ai tre livelli, tranne i casi in cui vengano descritte le specificità del singolo livello: CSL1, CSL2 o CSL3; Società Accreditate, quelle società selezionate da FGP a svolgere attività di CSL2/3 e NBH; esse hanno ottenuto l accreditamento, secondo le modalità definite nello specifico Accordo Quadro per l attività di Controllo per Controlled Shipping Level 2/3 e NBH. Perimetro geografico di applicazione: Worldwide Perimetro societario di applicazione: tutte le società mandanti di FGP per acquisto di materiali diretti. 2 CONTENUTO DEI CSL I CSL obbligano il Fornitore ad effettuare le consegne accompagnate dal Certificato di Qualità e Conformità del prodotto, compilato relativamente alle caratteristiche sulle quali si sono riscontrate non conformità (CQC: vedi Capitolato ), con barrata la causale CSL1 / CSL2 / CSL3, su tutti i lotti che comprendono numeri di disegno o Settori Famiglia a cui si applica il CSL. È opportuno notare che i CSL vanno estesi a tutti i particolari che utilizzano gli stessi processi / postazioni di lavoro sui quali si è originata la non conformità. Per tutta la durata del CSL si origina la perdita dello status di autocertificazione e quindi la cancellazione della sigla AQP dalla Scheda Identificazione Prodotto, ove prevista (vedi Capitolato ).

5 Data: 10/10/2011 PROCEDURA N 16 (rev. 3) Pag 5 di 11 Durante il periodo di applicazione del CSL, il Fornitore deve realizzare, limitatamente alle caratteristiche del particolare oggetto del provvedimento, un controllo aggiuntivo al 100% sui particolari prodotti, effettuato su postazioni di controllo aggiuntive e dedicate e con personale adeguatamente qualificato. Nel caso in cui risulti impossibile effettuare controlli al 100% (es.: controlli distruttivi o controlli che richiedono molto tempo), è necessario concordare con l SQE di riferimento una frequenza rinforzata per effettuare tali controlli. Per quanto attiene alla certificazione dei controlli effettuati, il Fornitore ha l obbligo di apporre, con modalità concordate con lo stabilimento cliente, opportuni contrassegni di identificazione, sia sui singoli particolari (punti di vernice, bollini autoadesivi, ) che sugli imballi che li contengono (invio all attenzione della Qualità di Stabilimento, ). Tali modalità di identificazione vanno discusse e verbalizzate sul modulo in Allegato 6. Da parte sua, lo Stabilimento Cliente ha la facoltà di controllare, con la frequenza e il numero di campionamento che riterrà più idoneo, i particolari consegnati dal Fornitore, controllando anche la congruenza di quanto riscontra con la documentazione di accompagnamento allegata agli invii dal Fornitore (CQC). La determinazione dell assenza di difetti da parte dello stabilimento cliente sarà poi una condizione necessaria per permettere la chiusura del provvedimento. Nel caso in cui lo stabilimento cliente dovesse riscontrare non conformità sui particolari di fornitura, ovvero la documentazione non fosse rispondente a quanto consegnato, lo Stabilimento cliente è tenuto ad avvisare immediatamente l SQE di riferimento per un rapido intervento nei confronti del Fornitore (v. 3.3). Misure aggiuntive sono previste nei casi di CSL2 e CSL3. Nel caso di CSL2 si richiede che il Fornitore assuma un Ente Certificatore accreditato di terza parte, al fine di controllare al 100% i lotti da consegnare allo Stabilimento Cliente. In tal caso il Fornitore dovrà mettere a disposizione della Società Accreditata un area nella quale quest ultimo effettuerà i controlli aggiuntivi sul 100% dei particolari. Nel caso di CSL3, acclarata la carenza sistematica del sistema produttivo e/o di controllo e la conseguente incapacità del Fornitore di risolvere le cause radici delle non conformità riscontrategli, si richiede che esso assuma un Ente Certificatore accreditato di terza parte, il quale, oltre a tutte le attività richieste in un CSL2, fornirà supporto per una crescita guidata del processo e del Piano di Controllo del Fornitore, e quindi coadiuverà il Fornitore nell eliminazione delle cause radici che hanno portato alle non conformità riscontrate. Per l immissione in regime di CSL2/CSL3, visto l obbligo del Fornitore di incaricare temporaneamente un Ente Certificatore accreditato di terza parte, occorre che il Fornitore accetti formalmente l attività mediante la compilazione della Dichiarazione di impegno (All.4 per CSL2 e All.5 per CSL3) che di fatto impegna il fornitore ad operare in regime di CSL2/CSL3. In mancanza di tale condivisione, il CSL2/CSL3 non può avere luogo. Il Fornitore deve comunque essere messo al corrente delle più gravi conseguenze che si concretizzeranno al suo rifiuto di accettare il CSL. NOTA: È importante notare che anche nel caso di CSL2/CSL3, il Fornitore deve istituire un controllo al 100% (CSL1) prima di consegnare il materiale alla Società Accreditata nell area ad esso destinata, nell interesse stesso del Fornitore, oltre che dello stabilimento cliente. Infatti, nel momento in cui il materiale è all interno dell area delimitata dalla Società Accreditata, esso non è più nella disponibilità del Fornitore e, se vengono riscontrate delle non conformità sulle caratteristiche oggetto del CSL, tali non conformità non possono essere recuperate e vanno dichiarate dalla Società Accreditata nel suo rapporto, portando quindi

6 Data: 10/10/2011 PROCEDURA N 16 (rev. 3) Pag 6 di 11 ad un prolungamento del periodo di validità del provvedimento, a discrezione dell SQE (v. 3.3). Tale obbligo è chiaramente indicato sul modulo di apertura CSL1, CSL2, CSL3 (Allegato 1). L attivazione di un CSL comporterà per il Fornitore l emissione, sul sistema informativo SQP, di una Bolla di Voce 08, Peso 70 sul Codice Fornitore / Settore Famiglia interessati dal provvedimento, (vedi Procedura 08018). Per problematiche che impattano su particolari diversi, ma appartenenti allo stesso Settore Famiglia, la Bolla di Voce 08, Peso 70 sarà unica, così come nel caso di più di uno Stabilimento Cliente interessato a fronte di un unica criticità. Nel caso le non conformità riscontrate siano oggettivamente imputabili al Fornitore di secondo livello, è responsabilità del Fornitore di primo livello imporre e presidiare le azioni di contenimento presso il sito produttivo del Fornitore di secondo livello. 3 FASI DEL CSL Il processo del CSL può essere diviso in sequenze temporali: valutazione di avvio; avvio del processo; conclusione. 3.1 Valutazione di avvio L SQE analizza le segnalazioni di non conformità provenienti dallo Stabilimento cliente o dalla Rete di vendita/assistenza riguardo i prodotti che hanno avuto problemi qualitativi imputabili al Fornitore ed espone il caso al suo responsabile. Le non conformità che possono originare un CSL possono essere, indicativamente ma non esaustivamente: problemi di qualità delle forniture riscontrati nello Stabilimento Cliente; problemi di qualità delle forniture riscontrati in Rete di vendita; carenze gravi, che si possono ripercuotere sul livello qualitativo dei prodotti, riscontrate dall SQE nel sito produttivo del Fornitore; valori non soddisfacenti di ICP, TOC, Blocchi Piazzale, riconducibili a non conformità delle forniture. (Nota: per CNH ed IVECO fare riferimento alle codifiche specifiche in uso presso lo stabilimento oggetto della fornitura). Il Management di FGP assegna il livello al CSL tenendo conto anche dei criteri sotto elencati: L evidenza di una o più caratteristiche chiave del prodotto fuori tolleranza, che può imputarsi al processo del Fornitore non in capability, porta all apertura immediata di un CSL1 per tutelare lo Stabilimento Cliente; Il riscontro nello Stabilimento Cliente di non conformità su caratteristiche già in stato di CSL1 porta all apertura di un CSL2/CSL3 a seconda della gravità, per le caratteristiche in oggetto; I casi in cui vi sia un comprovato mancato rispetto delle procedure correlate alla qualità e/o dei Piani di Controllo su caratteristiche chiave nel processo produttivo del Fornitore, portano all assegnazione di un CSL2 o CSL3 a seconda della gravità;

7 Data: 10/10/2011 PROCEDURA N 16 (rev. 3) Pag 7 di 11 Nel caso in cui il Fornitore non fosse in grado di risolvere le cause alla base delle non conformità, verrà applicato un CSL3; Rinnovi di varianza ripetuti per cause riconducibili al Fornitore portano all apertura di un CSL di livello ponderato rispetto alla gravità del problema. 3.2 Avvio del processo L attivazione dei CSL è differente a seconda del livello di CSL che si intende aprire. Il CSL va aperto per uno o più Settori Famiglia e per un Codice di fornitura Attivazione CSL1 L SQE invia al Fornitore: il modulo di apertura CSL1, CSL2, CSL3 (Allegato 1), firmato in alternativa da SQE o da SQ TL. Tale modulo va inviato anche all ufficio Business Process (SQ) che registra in SQP l apertura del CSL e a tutti gli indirizzi indicati in calce al modulo, tra i quali è presente la Qualità Audit Forniture di Stabilimento, che in tal modo è avvertita dell avvio del provvedimento. Il modulo di Richiesta di chiusura CSL1/CSL2/CSL3/NBH (Allegato 3). Il Fornitore contatta/incontra l SQE e discute con quest ultimo circa: l'individuazione delle azioni correttive tali da evitare che il problema possa ripetersi o tali da prevenire in modo assoluto che si produca la non conformità; l eventuale revisione del diagramma di flusso produttivo/logistico del Fornitore; la definizione dei dettagli delle modalità di attuazione dell azione di contenimento (tramite la compilazione e la condivisione di un foglio di istruzioni di controllo del tipo di quello riportato in Allegato C1); la definizione dei criteri di chiusura dell azione di contenimento; la definizione dei criteri di accettabilità e validazione delle postazioni di controllo (vedi check-list in Allegato 6); la definizione di quali informazioni dovranno essere distribuite e con quale modulistica. Tra di esse devono essere comprese almeno le tre seguenti: azioni correttive, risultati della loro applicazione (es.: modulo Problem Solving - proc ) e esito dei controlli effettuati (es.: modulo in Allegato C2) la definizione della persona del Fornitore che sarà responsabile per la distribuzione delle informazioni; Il CSL1 si considera attivo dalla data di spedizione della comunicazione Attivazione CSL2/CSL3 L SQE invia al Fornitore:

8 Data: 10/10/2011 PROCEDURA N 16 (rev. 3) Pag 8 di 11 il modulo di apertura CSL1/CSL2/CSL3 (Allegato 1) firmato sia, in alternativa, da SQ CMS o da SQ CMT, che dal Purchasing Commodity Manager. Tale modulo va inviato, oltre a tutti gli indirizzi indicati in calce al modulo, anche all ufficio Business Process (SQ) che lo archivia, per registrare in SQP l apertura del CSL. l elenco delle Società Accreditate da FGP; il modulo di richiesta di chiusura provvedimento (Allegato 3). Il Fornitore è tenuto ad informare il proprio Ente Certificatore di Sistema Qualità del fatto che è stato posto in CSL2/CSL3, entro 5 giorni lavorativi dal ricevimento della comunicazione di avvio del provvedimento. Tale informazione deve essere inviata per conoscenza anche al proprio SQE di riferimento. Il Fornitore è tenuto a comunicare alla Supplier Quality la Società Accreditata scelta, entro e non oltre 24 ore dalla ricezione del modulo di apertura CSL1, CSL2, CSL3 (Allegato 1) ed è tenuto a proporre entro 5 giorni di calendario data, luogo e ora per l effettuazione della riunione di kick-off che servirà a definire nei dettagli il processo di controllo e che darà inizio all attività. A tale riunione dovranno partecipare: Il Fornitore, i rappresentanti di Supplier Quality, l Ente Certificatore accreditato di terza parte e, se necessario, il rappresentante dello Stabilimento Cliente, oltre a qualsiasi altra persona ritenuta indispensabile per una corretta definizione delle attività di contenimento che si andranno a definire ed implementare. Nella riunione di kick-off i punti trattati, oltre a quelli già indicati a proposito del CSL1 (v ) saranno, a titolo indicativo: descrizione anomalie che hanno motivato il CSL; definizione del ruolo e delle responsabilità di tutte le parti in gioco; compilazione del modulo Dichiarazione di impegno CSL (All.4 per CSL2 e All.5 per CSL3), firmato dal Fornitore. Per CSL2 e CSL3 le informazioni devono essere inviate e gestite verso SQ dalla Società Accreditata incaricato dell attività. Il modulo di Dichiarazione di impegno CSL (All.4 per CSL2 e All.5 per CSL3 va inviato anche all ufficio Business Process che registra in SQP l apertura del CSL2/CSL3 e a tutti gli indirizzi indicati in calce al modulo. Il CSL2/CSL3 si considera attivo dalla data di firma della Dichiarazione di impegno CSL. Tale modulo ha la stessa lista di distribuzione del modulo di apertura CSL1/CSL2/CSL3 (Allegato 1), e va inviato, tra gli altri, alla Qualità Audit Forniture di Stabilimento che in tal modo è avvertita dell avvio del provvedimento. 3.3 Conclusione Un CSL ha una durata minima di 5 settimane. Tale periodo di tempo può essere modificato da Supplier Quality a seconda della gravità delle motivazioni che hanno portato all applicazione del provvedimento e dall efficacia delle azioni correttive messe in atto dal Fornitore. Il CSL può essere concluso solo se il Fornitore dimostra in tale periodo di aver riportato il proprio processo di produzione in conformità ovvero, fermo restando che la responsabilità della chiusura di un CSL è di Supplier Quality, quando vengono soddisfatti i seguenti criteri:

9 Data: 10/10/2011 PROCEDURA N 16 (rev. 3) Pag 9 di 11 una conferma scritta da parte della Qualità dello Stabilimento Cliente dei risultati ottenuti dai particolari in CSL: in particolare lo Stabilimento Cliente deve avere scarto zero per i componenti tenuti sotto controllo. Se tale conferma scritta non perviene entro 10 gg. lavorativi dalla trasmissione da parte dell SQE della richiesta di chiusura, questa verrà considerata implicitamente accettata; secondo le frequenze e la lista di distribuzione concordata, il Fornitore (CSL1) o la Società Accreditata (CSL2 /CSL3) devono inviare i risultati dei controlli effettuati (vedi Allegato C2); prima della scadenza stabilita per la revisione dei risultati dell azione di contenimento in atto, l SQE effettuerà una Verifica del Processo produttivo (PCPA), secondo modulistica approvata e quindi verificherà lo stato di implementazione delle azioni correttive comunicate dal Fornitore. L esito di tale Verifica di Processo (PCPA) deve essere positivo (Status Verde ). osservanza dei criteri di uscita concordati nella riunione di kick-off. Nel caso in cui, durante il periodo di CSL, allo Stabilimento Cliente arrivino particolari non conformi nelle caratteristiche in oggetto di CSL, ovvero i controlli istituiti in seguito al CSL presso il Fornitore, continuino a registrare particolari non conformi nelle caratteristiche in oggetto di CSL, il periodo di CSL verrà prolungato a discrezione dell SQE. Se invece, durante il periodo di CSL, dovessero insorgere nuove non conformità nei particolari, differenti da quelle già in CSL, è possibile integrare tali non conformità nel CSL esistente, modificando i controlli da effettuare e la durata del CSL. Nel caso in cui la Verifica di Processo (PCPA) di revisione abbia esito negativo, si possono considerare le seguenti indicazioni: se si tratta di una prima revisione negativa: ulteriore prolungamento del CSL per un periodo da definire; se si tratta di una seconda revisione negativa, in un CSL1: passaggio allo stato di CSL2; se si tratta di una seconda revisione negativa in un CSL2: passaggio allo stato di CSL3; se si tratta di una seconda revisione negativa in un CSL3: inserimento del Fornitore in NBH (New Business Hold) vedere 5. Infine se il Fornitore dimostra di aver eseguito quanto pattuito durante il kick-off meeting, dovrà inviare la Richiesta di chiusura CSL1/CSL2/CSL3/NBH (Allegato 3), presentandola all approvazione di FGP. Tale modulo va approvato da: SQE (o, in alternativa SQ TL), se attinente alla chiusura di un CSL1; SQE (o, in alternativa, SQ TL) e SQ CMS (o, in alternativa, SQ CMT), se attinente alla chiusura di un CSL2/CSL3. Il modulo di richiesta chiusura (Allegato 3) approvato, va inoltrato anche all ufficio Business Process di Supplier Quality, ed a tutti gli indirizzi indicati in calce al modulo, tra i quali è presente la Qualità Audit Forniture di Stabilimento, che in tal modo è avvertita della conclusione del provvedimento.

10 Data: 10/10/2011 PROCEDURA N 16 (rev. 3) Pag 10 di 11 Business Process aggiorna il database SQP, registrando la chiusura del provvedimento, interrompendo così l emissione mensile delle Bolle di Voce 08, Peso 70 nei confronti del Fornitore. 4 PRASSI DI APERTURA, GESTIONE E CHIUSURA DI CSL PRESSO UN POLO/REGIONE PER CONTO DI UN ALTRO POLO/REGIONE La Supplier Quality di ogni Polo/Regione è responsabile della apertura, gestione, registrazione in SQP e chiusura del CSL, in accordo alla presente procedura, per i particolari di fornitura di diretta gestione/competenza. Ogni Polo/Regione potrà avvalersi del supporto della Supplier Quality del Polo/Regione cui appartiene il Fornitore per l effettuazione delle attività di kick-off e Verifica di Processo. I risultati di tali attività saranno trasmessi dalla Supplier Quality del Polo/Regione cui appartiene il Fornitore alla Supplier Quality del Polo/Regione di competenza. 5 NBH Nei casi più gravi legati alla qualità delle forniture, FGP può decidere di porre il fornitore in New Business Hold (NBH). Questa condizione comporta la mancata assegnazione di Business al Fornitore per tutta la durata di tale provvedimento. 5.1 Valutazione sull avvio di un NBH Supplier Quality si riserva il diritto di proporre un fornitore per l NBH ogni volta che si presentano condizioni ritenute molto gravi. Tali condizioni sono, indicativamente e non esaustivamente, le seguenti: 1. Escalation da CSL; 2. Cambio di locazione produttiva del Fornitore o di un Fornitore di 2 livello o di materiale senza l approvazione del Cliente 3. Problemi qualitativi sul campo tali da giustificare una campagna di richiamo per risanamento (particolarmente importante per problemi che coinvolgono la sicurezza dei passeggeri) o Blocchi Piazzale; 4. Per prodotto in sviluppo (vedasi anche Norma 08090): Piani di Azione non rispettati dal Fornitore, sia in termini di azioni che in termini di tempistiche; 5. Problemi di qualità diffusi, con frequenti cambi di stato (instabilità qualitativa del fornitore). Tale instabilità è misurabile attraverso i trend degli indicatori (IP/E, PPM, etc.); 6. Dichiarazioni di falso da parte del Fornitore allo Stabilimento Cliente (vedi Procedura 08018, Allegato 2, punto B). Le sopra citate informazioni riguardo problemi imputabili al Fornitore, comprensive di una proposta di azioni di contenimento immediate e i criteri di uscita dal provvedimento, sono raccolte dall SQE, che compila il Quad Report (Allegato 7) e lo condivide con SQ CMS. Tale documento viene poi presentato, a scopo di condivisione, al management della Linea Operativa Acquisti di competenza. Se il Quad Report è condiviso da Linea Operativa Acquisti, viene posto

11 Data: 10/10/2011 PROCEDURA N 16 (rev. 3) Pag 11 di 11 all attenzione del Purchasing Head of Commodity, il quale, insieme con SQ CMT e SQ RS, firmano la lettera di apertura NBH (Allegato 2) contenente la durata prevista del NBH. Se l NBH coinvolge più Settori, in aggiunta alle sopra citate firme, è necessaria la firma del Vice Presidente di SQ e di tutti i SQ RS interessati. 5.2 Apertura NBH SQEM convoca una riunione con il Fornitore, nella quale viene consegnata la lettera di apertura NBH, assieme al Quad Report (Allegato 7). Durante la riunione, viene condiviso il piano di azioni per il raggiungimento dei criteri di uscita dallo stato di NBH. La lettera di apertura NBH (Allegato 2) va inviata anche all ufficio Business Process che registra in SQP l apertura dell NBH e a tutti gli indirizzi indicati in calce al modulo. L NBH si considera attivo dalla data indicata nella lettera. L NBH va aperto su un Codice di fornitura. Qualora il Codice di fornitura sia corrispondente a più di uno stabilimento del Fornitore, dovrà essere specificato su quale stabilimento si vuole applicare il provvedimento. Il monitoraggio della qualità delle forniture tramite SQP considererà penalizzati (vedi Procedura e sistema SQP) tutti gli stabilimenti corrispondenti al Codice di fornitura, pertanto occorrerà da parte di Supplier Quality una gestione aggiuntiva delle Bid list, per escludere la penalizzazione dagli stabilimenti non interessati dal provvedimento. 5.3 Chiusura NBH L NBH può essere chiuso, alla scadenza del periodo prefissato, se il Fornitore dimostra di adempiere ai criteri di uscita stabiliti nel Quad Report (Allegato 7). Prima della fine del periodo di NBH, sarà necessaria da parte dell SQE l effettuazione di una Verifica di Processo Produttivo, con risultato positivo (Status Verde ) per certificare l avvenuto miglioramento. Infine se il Fornitore dimostra di aver soddisfatto i criteri di uscita, dovrà inviare la Richiesta di chiusura CSL1/CSL2/CSL3/NBH (Allegato 3), presentandola all approvazione di FGP. Tale modulo va approvato da SQ RS. Il modulo di richiesta chiusura (Allegato 3) approvato, va inoltrato anche all ufficio Business Process (SQ) e a tutti gli indirizzi indicati in calce al modulo. Business Process (SQ) aggiorna il database SQP, registrando la chiusura del provvedimento, eliminando così lo status di rosso nelle Bid List che riguardano i codici interessati, permettendo da quel momento, a meno che non siano presenti altre criticità, l assegnazione dello sviluppo di nuovi prodotti al Codice Fornitore. Se i criteri di uscita non vengono raggiunti, il periodo di NBH può essere prolungato ed il Quad Report può essere revisionato a discrezione di FGP.

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