REGIONANDO 2000 REGIONE AUTONOMA VALLE D'AOSTA UNITA' SANITARIA LOCALE DELLA VALLE D'AOSTA PROGRAMMA DI SCREENING TUMORI FEMMINILI

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1 REGIONANDO 2000 REGIONE AUTONOMA VALLE D'AOSTA UNITA' SANITARIA LOCALE DELLA VALLE D'AOSTA PROGRAMMA DI SCREENING TUMORI FEMMINILI Progetto Un programma di screening è un intervento programmato di prevenzione secondaria (diagnosi precoce), effettuato dal servizio sanitario e rivolto ad un ben definito gruppo di persone (popolazione bersaglio), a cui viene offerto attivamente un test di facile esecuzione, ripetibile, innocuo e gratuito. Viene inoltre garantita gratuitamente anche la successiva assistenza diagnostica e terapeutica qualora si renda necessario. Lo screening mira a mettere in evidenza una malattia nelle sue fasi iniziali. L'individuazione delle fasi precoci della malattia può permettere di intervenire tempestivamente con le cure più appropriate, facilitando la guarigione e riducendo la mortalità. E' proponibile solo qualora ne sia stata provata scientificamente l'efficacia in termini di riduzione di mortalità e/o dello sviluppo di nuovi casi. Un programma di screening è, infatti, tale solo se orientato esclusivamente al beneficio del paziente in termini di prolungamento della sopravvivenza dal momento della diagnosi precoce. Allo stato attuale delle conoscenze scientifiche sulla prevenzione secondaria dei tumori è provata l'efficacia degli screening per la diagnosi precoce solo per i tumori della cervice uterina mediante pap-test (con periodicità raccomandata triennale nella fascia di età anni) e dei tumori della mammella mediante mammografia (con periodicità raccomandata biennale, nella fascia di età anni). Pap-test e mammografia sono efficaci nel ridurre la mortalità del 90% nel caso di tumori della cervice uterina e del 15% nel caso di tumori della mammella (che può arrivare fino al 30% se si considera solo la fascia di età tra i 50 e i 70 anni) se offerti attraverso programmi con chiamata attiva delle donne, con pianificazione della diagnostica, del trattamento e del follow up e con misure predefinite di valutazione dei propri risultati. Il progetto si pone i seguenti obiettivi: realizzare una effettiva estensione dell'accesso agli screening, per la prevenzione secondaria dei tumori del collo dell'utero (mediante pap-test con cadenza triennale) e della mammella (mediante mammografia con cadenza biennale),

2 nelle fasce di età per le quali vi è dimostrazione di efficacia (25-64 anni per il paptest e anni per la mammografia) per tutte le donne residenti in Valle d'aosta. Ottenere il beneficio in prevenzione realizzabile con lo screening: vite risparmiate anno con il pap-test e 4-5 con la mammografia per un totale di decessi evitati contro gli attuali 4-5 evitati grazie alla sola adesione spontanea; - trattamento di lesioni in fase più precoce, che consentono interventi meno mutilanti. Razionalizzare l'uso delle risorse già attualmente impegnate. Migliorare la qualità complessiva della diagnostica di II livello e del trattamento attraverso una integrazione tra le componenti professionali delle diverse specializzazioni. Disporre di dati affidabili per la valutazione di efficenza ed efficacia del programma nel suo complesso e di ogni sua fase componente. Stato di attuazione e valutazione del progetto Trattandosi di campagna tuttora in corso si forniscono dati parziali:

3 DONNE INVITATE NEL 1998 STANDARD U.E. DES. ACC. TOTALE INVITI 3264 ADERENTI 1 INVITO (al ) % ADERENTI 1 INVITO (al ) % ADERENTI SOLLECITO (al ) % ADERENTI SOLLECITO (al ) % TOTALE ADERENTI (al ) % 75% 60% TOTALE ADERENTI (al ) % 75% 60% ADESIONE PER CLASSE DI ETA' (al ) Eta' Inviti Adesione % % % % TOTALE %

4 DONNE INVITATE 1/99-3/99 STANDA" U.E. DES. ACC. TOTALE INVITI 963 ADERENTI 1 INVITO (al ) % ADERENTI SOLLECITO (al ) 414.3% TOTALE ADERENTI (al ) % 75% 60%

5 ESAMI DI SCREENING DEL 1998 AOSTA '98 TORINO STANDARD U.E. (50-69 a., 1 test) (50-59 a., 1 test) DES. C. AC TOTALEESAMI GIORNI 57 (mediana 20 g.) 90* 30 GIORNI 92 85* % MX-REV. ENTRO 21 GG. 30 (mediana 27 g.) 75 MX POSITIVA 103 RICHIAMO PER SINTOMI 2 RICHIAMO TECNICO 4 % RICHIAMI TOTALE AGOASPIRATI 24 % CITOLOGIA INADEG % DIAGN. PRE-OP. NEI CA ** N. CANCRI DIAGNOSTICATI N. CA. x 1000 esami N. CA. INV. x 1000 esami N. CA. INV. :~ 10 mm. x 1000 es % CA. INV.:!A0 mm DET.RATE/INC.ATTESA > N. LESIONI BENIGNE OPERATE 3 87 LESIONI BEN. x 1000 esami RAPPORTO BIM NON ANCORA OPERATE 4(14.8%) 14(3.9%) % OPERATE IN CENTRI NON DI RIFERIMENTO 9 28 % Il LIV. - INTERVENTO ENTRO 21 GIORNI 14 (mediana 29 g.) 21 ( 80)*** + Delle 2052 mammografie di screening, 179 sono derivate da adesioni spontanee. * Standard Regione Piemonte. ** Standard G.I.S.Ma. *** Standard G.I.S.Ma.: dalla data di prescrizione chirurgica.

6 ESAMI DI SCREENING 1/99-6/99 AOSTA'98 TORINO STANDARD U.E. (50-69 a., 1 test) (50-59 a., 1 test) DES. ACC. TOTALEESAMI GIORNI 47 (mediana 22 g.) 90* 30 GIORNI 96 85* % MX-REV. ENTRO 21 GG. 7 (mediana 34 g.) 75 90** MX POSITIVA 54 RICHIAMO PER SINTOMI - RICHIAMO TECNICO 2 % RICHIAMI Dal I' gennaio al 30 giugno 1999 sono state eseguite 1854 mammografie di screening (delle quali 153 derivanti da adesione spontanea). Di queste, qui sono considerate le 1531 (di cui 148 adesioni spontanee) per le quali al I' luglio 1999, giorno dello scarico dei dati utilizzati per l'analisi, si disponeva del referto. * Standard Regione Piemonte. ** Standard G.I.S.Ma. Calcolato sugli 834 esami eseguiti dal I' gennaio al 31 marzo Il modello informativo/organizzativo adottato è quello della Città di Torino pertanto le procedure informatiche adottate, con alcune personalizzazioni di carattere formale, sono le stesse e sono fornite dal CSI Piemonte, che cura la gestione per Torino. Risorse Finanziarie Con legge regionale 10 aprile 1997 n. 10 "Intervento finanziario per l'avvio di un programma di screening dei tumori femminili nella Regione" è stato prevista una spesa complessiva di lire suddivisa nell'arco di tre anni 19997/1999. I fondi sono stati trasferiti all'unità Sanitaria Locale della Valle d'aosta per l'esercizio di funzioni sanitarie attribuite al Servizio sanitario nazionale. Valutazione dei risultati del progetto L'Unità Sanitaria locale della Valle d'aosta si avvale del CPO-Piemonte per la valutazione del programma. A tal proposito è stato proposta l'organizzazione che comporterebbe la raccolta dei casi incidenti e l'identificazione dei casi di intervallo (cioè i casi insorti dopo un test negativo e prima del successivo invito) attraverso varie fonti di informazione:

7 ( Registro nominativo delle cause di morte, Sistema informativo SDO, sistema informativo della compensazione interregionale di spesa, Sistema informativo dell'anatomia Patologica e Archivio dei casi di tumore mammario presso l'u.b. di Chirurgia Toracica). Tale proposta è allo studio da parte del Comitato Tecnico Scientifico che ha la supervisione del programma. Soggetti che partecipano al progetto - Un Comitato tecnico Scientifico permanente per l'indirizzo e la supervisione del programma - U.B. di Radiologia - U.B. di Ginecologia - U.B. di Anatomia Patologica - U.B. di Chirurgia Toracica - Area Territoriale - 1 Responsabile medico - 2 Segretarie - Medici di Base Responsabile del Progetto Il responsabile della gestione Progetto è il dott. Teodoro MELONI - U.B. di Radiologia - Presidio Ospedaliero- V.le Ginevra AOSTA - (telef. 0165/304219) (fax 0165/304291) Referente per l'assessorato alla Sanità, Salute e Politiche Sociali - Servizio Sanità Territoriale - Dott.ssa Marisa CALLA' (telef. 0165/ fax 0165/238914).

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