Sergio Paiardi Corso neoassunti 2016 INCLUSIONE SOCIALE E DINAMICHE INTERCULTURALI

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1 Sergio Paiardi Corso neoassunti 2016 INCLUSIONE SOCIALE E DINAMICHE INTERCULTURALI

2 Uno spunto per iniziare: le pietre nel barattolo. Una storia tradizionale racconta di un giovane che si recò un giorno da un saggio Da un articolo di Graziella Favaro sulla rivista online: Sesamo Didattica Interculturale

3 CINQUE PIETRE PER LA SCUOLA MULTICULTURALE La pietra dell accoglienza La pietra del tempo La pietra della lingua/delle lingue La pietra del riconoscimento reciproco e dell approccio interculturale La pietra delle relazioni

4 La scuola dell accoglienza: Organizza, promuove e accompagna l accoglienza Presta attenzione alla storia di ognuno e al clima dell incontro E attenta alla qualità dell inserimento scolastico (alla pari o in ritardo) Definisce l adattamento ai programmi Organizza interventi specifici e piani personalizzati

5 Il tempo della scuola Rispetta le fasi di ciascuno (anche la fase del silenzio) Ricompone il prima e il dopo

6 La lingua/le lingue Organizza attività per l apprendimento contestualizzato dell italiano per la prima comunicazione Sostiene il complesso e lungo percorso di approccio al linguaggio decontestualizzato delle discipline Stimola e valorizza il mantenimento della lingua materna

7 Mia madre parlava l arabo dialettale del Marocco, più precisamente l arabo di Fes In casa vivevo con una lingua, a scuola ne scoprivo altre due: la mattina il francese, il pomeriggio l arabo classico, da cui derivava quello dialettale. Nella mia testa ognuna trovava la sua casella. Non le confondevo. Tahar Ben Jelloun, MAROCCO, ROMANZO, G. Einaudi ed., To, 2010

8 L1 E L2 Il modello precedente dei palloncini: la L2 che tende a sostituire via via la L1 L1 L2

9 L1 E L2 La metafora dell Iceberg: la parte sommersa costituisce la competenza comune a tutte le lingue

10 Il riconoscimento reciproco E attenzione alle lingue degli altri E attenzione ai saperi e al saper fare che ognuno porta con sé e che può condividere E attenzione alla ricchezza di tutte le culture presenti come risorsa anche per la didattica

11 Le relazioni Con un clima di classe che favorisca la motivazione e la fiducia nelle proprie possibilità Con l aiuto a elaborare un progetto futuro Con la cura delle relazioni tra pari, con gli insegnanti e con i genitori Con pratiche collaborative e di tutoring

12 C è un episodio della vostra esperienza scolastica che si possa descrivere, racchiudere in una parola chiave e associare a una delle pietre dell accoglienza?

13 Come iniziare con gli alunni NAI T.P.R. (Total Physical Response): Risposta Fisica Totale; Approccio comunicativo, contestualizzante, esperienziale e operativo; Procedere per temi (domini) secondo uno sviluppo modulare ; Stimolare atti linguistici e funzioni linguistiche per sviluppare le capacità di base per la comunicazione interpersonale (G. Favaro)

14 L INTERLINGUA E un vero e proprio sistema linguistico, caratterizzato da regole che in parte coincidono con quelle della L2, in parte sono riconducibili alla L1 e in parte sono indipendenti da tutte e due. Rappresenta una competenza provvisoria, riconoscibile proprio perché contiene errori. Durante il processo di apprendimento lo studente passa attraverso interlingue diverse, via via più vicine alla competenza del parlante nativo. Anna Cattana (Univ. Di Torino)

15 L INTERLINGUA Competenza comunicativa: FLUENZA ED EFFICACIA COMUNICATIVA Competenza linguistica: SISTEMA NOMINALE SISTEMA VERBALE SINTASSI LESSICO

16 FASI DI APPRENDIMENTO E CARATTERISTICHE LINGUISTICHE 1. Fase del silenzio 2. Varietà prebasica (primi tentativi per farsi capire; uso di formule fisse) 3. Varietà basica (opposizione nome/verbo; prima forma SVO) 4. Varietà postbasica (inizio della flessione; interferenza della L1) 5. Fase avanzata

17 Gli errori linguistici sono indicatori del processo di acquisizione.

18 Strategie di facilitazione con la classe Alcune strategie di facilitazione da usare in classe prima, durante e dopo l esperienza : pre-lettura: es. brainstorming, immagini, ecc. lettura: es. trovare titolo al testo, abbinare testo-immagini, domande, evidenziazioni, ecc. post-lettura: es. verifica con domande aperte o chiuse, vero o falso, cloze, abbinamento testoimmagini, schemi, mappe concettuali, drammatizzazioni, ecc.

19 Proviamo ora ad ascoltare, leggere, osservare e riflettere insieme su alcuni esempi di interlingua

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