Opere di sostegno in zona sismica
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- Aurora Clementina Mazza
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1 Ordine degli Ingegneri Catania 4 maggio 004 Opere di sostegno in zona sismica Ernesto Cascone Università di Messina
2 Normativa Norme vigenti: D.M.LL.PP : Norme tecnice rigurdanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilità dei pendii naturali e delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, l esecuzione e il collaudo delle opere di sostegno delle terre e delle opere di fondazione D.M.LL.PP : Norme tecnice relative alle costruzioni sismice Norme comunitarie (non cogenti): Eurocodice 7: Geotecnical design Eurocodice 8: Design provisions for eartquake resistance of structures part 5: Foundations, retaining structures and geotecnical aspects Nuove norme (in vigore da novembre 004): OPCM n. 374: Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecnice per le costruzioni in zona sismica Allegato 4 Norme tecnice per il progetto sismico di opere di fondazione e di sostegno dei terreni.
3 Terremoto di Kobe 17 gennaio a (g) Kobe 16/01/1995 Comp. N-S a max 0.81 g t (sec) a (g) Kobe 16/01/1995 Comp. E-W a max g t (sec) 0. a (g) Kobe 16/01/1995 Comp. U-D a max g t (sec)
4 Terremoto di Kobe 17 gennaio 1995 Esempi di collasso di muri di sostegno
5 Terremoto di Kobe 17 gennaio 1995 Esempi di collasso di muri di sostegno
6 Terremoto di Kobe 17 gennaio 1995 Esempi di collasso di muri di sostegno
7 OPCM n OPERE DI SOSTEGNO DEI TERRENI NORMA 4.1 Requisiti generali: Mantenimento della funzionalità durante e dopo il sisma senza danni strutturali significativi; ammissibilità spostamenti (scorrimento e rotazione) purcé compatibile con i requisiti funzionali ed estetici dell opera. 4. Criteri di progetto: Materiale di riempimento controllato ed addensato; sistemi di drenaggio in grado di sopportare spostamenti senza pregiudicare la loro funzionalità; per terreni incoerenti saturi il drenaggio deve essere efficace fino ad una profondità maggiore di quella della potenziale superficie di rottura. COMMENTO 4.1 Requisiti generali: La funzionalità delle opere di sostegno è il presupposto per la funzionalità delle infrastrutture (strade, ferrovie) necessarie per garantire la gestione dell emergenza in caso di sisma. Definizione di uno spostamento ammissibile e valutazione degli spostamenti dell opera 4. Criteri di progetto: Prescrizioni esecutive più ce criteri di progetto
8 NORMA 4.3 Metodi di analisi: Qualunque metodo consolidato della dinamica delle strutture e dei terreni ce includa non linearità del terreno, effetti inerziali ed effetti idrodinamici, compatibilità delle deformazioni opera, terreno e tiranti e sia comprovato dall esperienza; per opere di geometria ed importanza ordinaria si adotta il metodo pseudostatico. COMMENTO 4.3 Metodi di analisi: È consentito il ricorso a metodi di analisi avanzati purcé consolidati e comprovati dall esperienza. Nella progettazione ordinaria si continua ad adottare il metodo pseudostatico: azione sismica azione statica equivalente
9 Metodi di Analisi Metodo pseudostatico: F s F R / F D Metodi degli spostamenti : F s S adm / S condizioni di collasso incipiente (F s 1) a c (1) Semplificati: sisma a max, v max, P D S da relazioni empirice () Newmark: sisma a(t) S da doppia integrazione dell equazione del moto relativo (3) Analisi disaccoppiata: sisma a(t) da analisi della risposta sismica locale (metodo LE) effetto della deformabilità del terreno (mezzo visco-elastico) S da punti (1) o () (semplificati o Newmark) Metodi di analisi dinamica: risoluzione delle equazioni del moto in condizioni dinamice (terreno mezzo poroso bifase con comportamento elasto-plastico)
10 4.4 Analisi pseudostatica NORMA Modelli di riferimento: Il modello di base per l analisi pseudo-statica deve essere costituito dall opera di sostegno e dalla sua fondazione, da un cuneo di terreno in stato di equilibrio limite attivo, dai sovraccarici agenti sul cuneo e, ove presente, da una massa di terreno alla base dell opera in stato di equilibrio limite passivo COMMENTO Modelli di riferimento: La profondità del piano di posa delle fondazioni è in genere ridotta, il terreno a valle dell opera è rimaneggiato e può essere rimosso per la realizzazione di sottoservizi (tubi, cavi, etc.). L equilibrio deve essere garantito ance senza il contributo della massa di terreno alla base del muro. In ogni caso la resistenza passiva deve essere ridotta del 50% (punto D.4.1 D.M ).
11 4.4 Analisi pseudostatica NORMA Modelli di riferimento continua: Nel caso di strutture rigide o con spostamenti impediti le spinte sono maggiori ed è necessario considerare il terreno in condizioni di riposo. COMMENTO Modelli di riferimento continua: La condizione limite attiva si mobilita per spostamenti dell ordine di qualce millesimo dell altezza del muro. Se tali spostamenti sono impediti le spinte sono maggiori (muri di cantina solidali alle strutture dell edificio, spalle di ponti, etc.) (cfr punto D.4.1 D.M ).
12 Spinta su una parete: spostamento orizzontale Condizioni litostatice Equilibrio limite σ' 0 σ' v0 σ a σ' v0 σ' 0 σ' v0 σ' v0 σ p
13 4.4 Analisi pseudostatica NORMA 4.4. Azione sismica: L azione sismica è rappresentata da forze statice orizzontali e verticali; la componente verticale dell azione sismica deve essere considerata verso l alto o verso il basso; k v può essere trascurata (tranne ce per i muri a gravità). L intensità delle forze sismice dipende dall entità dello spostamento ammissibile ed effettivamente consentito dalla soluzione strutturale adottata, in assenza di studi specifici: k Sa g /r k v 0.5k r per opere ce ammettono spostamenti r 1 per opere ce non ammettono spostamenti o per terreni incoerenti saturi (riscio liquefazione) COMMENTO 4.4. Azione sismica: L effetto della componente verticale della accelerazione sismica è in generale trascurabile, e produce gli effetti più sfavorevoli quando è rivolta verso l alto. L azione pseudostatica deve essere equivalente all azione sismica. Il progetto va quindi condotto per un valore ridotto dell accelerazione (fattore di riduzione r).
14 4.4 Analisi pseudostatica NORMA 4.4. Azione sismica continua: Per >10 m è preferibile eseguire una analisi 1D di propagazione delle onde in condizioni di campo libero: k media delle accelerazioni di picco lungo. bedrock 1D D z (m) a max (g) COMMENTO 4.4. Azione sismica continua : Sono necessarie indagini volte a valutare il profilo di rigidezza del deposito (cross-ole, down-ole), la profondità della formazione rigida di base (sondaggi), la legge di decadimento del modulo di taglio (colonna risonante o taglio ciclico). Per alcuni dati si può ricorrere a risultati di letteratura o a correlazioni empirice, tuttavia l affidabilità dei risultati diminuisce sensibilmente. Per eseguire analisi di propagazione è necessario disporre di accelerogrammi di progetto. L affidabilità di risultati ottenuti da analisi 1D dovrebbe essere verificata (problema D).
15 4.4 Analisi pseudostatica NORMA Spinte di calcolo: La forza di calcolo E d è la risultante delle spinte statice e dinamice del terreno (comprende ance le pressioni idrostatice E ws ) 1 E d γ 1 + ( ± kv ) KH Ews K coefficiente di spinta totale (statico+dinamico) calcolato secondo la teoria di M-O. La forza dovuta alla spinta dinamica del terreno è applicata ad H/; nel caso di muri di sostegno liberi di ruotare al piede si può assumere ce la spinta dinamica sia applicata nello stesso punto di quella statica. δ/3 ϕ condizioni attive δ0 condizioni passive COMMENTO Spinte di calcolo: Viene fornita una espressione di K per il caso in cui l inclinazione del terrapieno i sia minore di ϕ-θ. In questo caso secondo il metodo dell equilibrio limite l equilibrio non è possibile. Rispetto al DM si a una riduzione del braccio della spinta dinamica, ma non necessariamente una riduzione del momento, per effetto delle aumentate azioni sismice. La limitazione di δ è fondamentale per il caso passivo.
16 Soluzione di Mononobe & Okabe (196): caso attivo Valida per terreno incoerente c 0 P γ AE H K AE 1 ( k ) v P AE β i k W δ β α AE k v W W T K A E A E cos βcosϑcos N ϑ α tan ϕ ϑ + tan 1 1 cos ( ϕ β ϑ) sin ( ) ( ϕ + δ) sin( ϕ i ϑ) δ + β + ϑ 1 + cos( δ + β + ϑ) cos( i β) k 1 k tan v ( ) ϕ ϑ i + C C E 1E C C 1E E tan 1+ tan ( ϕ ϑ i )[ tan( ϕ ϑ i ) + cot( ϕ ϑ β) ][ 1+ tan( δ + ϑ + β) cot( ϕ ϑ β) ] ( δ + ϑ + β) [ tan( ϕ ϑ i ) + cot( ϕ ϑ β) ]
17 Soluzione di Mononobe & Okabe (196): influenza di ϕ ed i 1. K AE β0 i0 δ/3ϕ ϕ5 ϕ30 ϕ35 ϕ40 β0 ϕ35 δ/3ϕ i15 i10 i5 i k k
18 Soluzione di Mononobe & Okabe (196): influenza di δ β0 i0 ϕ35 δ/3 ϕ δϕ/ β0 i0 ϕ35 K AE δ0 K AE cosδ δ0 δϕ/ δ/3 ϕ k k
19 Soluzione di Mononobe & Okabe (196): influenza di k v β0 i0 ϕ35 δ/3 ϕ k v k / 1. β0 i0 ϕ35 δ/3 ϕ k v k / K AE 0.8 k v 0 k v -k / K AE (1-k v ) 0.8 k v -0. k v -k / k v 0. k v k k
20 Esempio di superficie di scorrimento caso attivo
21 Soluzione di Mononobe & Okabe: caso passivo (Kapila 1963) Valida per terreno incoerente c 0 P γ PE H KPE 1 ( k ) v i ϑ tan 1 k 1 k v δ P PE β α PE K PE α PE cos βcosϑcos ϑ ϕ + tan 1 cos ( ϕ + β ϑ) sin ( ) ( ϕ + δ) sin( ϕ + i ϑ) δ β + ϑ 1 + cos( δ β + ϑ) cos( i β) tan ( ) ϕ + ϑ + i + C C 4E 3E C C 3E 4E tan 1+ tan ( ϕ ϑ + i )[ tan( ϕ ϑ + i ) + cot( ϕ ϑ + β) ][ 1+ tan( δ + ϑ β) cot( ϕ ϑ + β) ] ( δ + ϑ β) [ tan( ϕ ϑ + i ) + cot( ϕ ϑ + β) ]
22 Soluzione di Caquot e Kerisel (1948) caso attivo caso passivo i i 90+ϕ 90-ϕ P P β δ P A β δ β
23 Confronto tra soluzioni di Cen e Liu e di Mononobe-Okabe Muro verticale, terrapieno orizzontale
24 4.4 Analisi pseudostatica NORMA Spinte di calcolo continua: Nel caso di falda assente o al di sotto del muro: γ γ tanϑ k 1m k Nel caso terreno impermeabile in condizioni dinamice posto sotto falda: γ γ γ γ w v COMMENTO Spinte di calcolo continua: Nel caso di terreno permeabile in condizioni dinamice posto sotto falda (previsto dall EC8 ma non dall OPCM): γ γ γ tanϑ w γ d γ γ w γ k 1m k v tanϑ γ γ γ w k 1m k v
25 Spinta su una parete: distribuzione pressioni z σ' v0 σ v0 -u σ v0 γz z w σ a σ p uγ w z w z w z uγ w z w σ' v0 σ v0 -u σ v0 γz
26 4.4 Analisi pseudostatica NORMA Spinte di calcolo continua: In presenza di acqua libera sulla faccia esterna del muro si deve considerare la pressione idrodinamica (con segno negativo e segno positivo) pv ( y) m kγw y 8 Nel caso di strutture rigide con parete verticale e terrapieno orizzontale l incremento dinamico di spinta può essere valutato come COMMENTO Spinte di calcolo continua: A rigore si dovrebbe considerare ance l incremento idrodinamico delle pressioni dell acqua a monte del muro. Le nuove norme non distinguono più il caso di muri con <3 m per i quali il D.M consente di non effettuare la verifica in condizioni sismice Pd ags γ H con punto di applicazione a metà altezza del muro
27 Effetto dell azione sismica sulle pressioni dell acqua y p m u u p v A monte: incremento delle pressioni u Em u+p m A valle: decremento delle pressioni u Ev u-p v
28 Effetto dell azione sismica sulle pressioni dell acqua: lato valle p v u y P v y v Teoria di Westergaard (1933) pressione ( ) 1 1 v 8 7 y y k p w γ ( ) γ γ 3 v v v v v yd yd y 1 k P y y k P y p P y w w spinta braccio k k y w w v γ γ ( ) v v v 1 7 d 8 7 d y k P y y k y p P w w γ γ
29 Effetto dell azione sismica sulle pressioni dell acqua: lato monte Teoria di Matsuo e Oara (1960) pressione p m ( y) 0.7p ( y) v k γ w 1 y 1 spinta P m 0.7P v k γ w y p m y m u braccio y y 0. 6 m v P m
30 4.5 Verifice di resistenza e stabilità NORMA Terreno di fondazione: Le fondazioni devono soddisfare la verifica di stabilità generale, e le verifice al collasso per slittamento e rottura generale. Le azioni di calcolo sono le azioni gravitazionali permanenti agenti sulle fondazioni, la spinta orizzontale del terrapieno e le azioni sismice agenti direttamente sul muro. COMMENTO Terreno di fondazione: Non si fa cenno alla verifica al ribaltamento, comunque prevista dal D.M Tra le azioni non vengono indicate le azioni inerziali relative ad eventuali sovraccarici permanenti. Non è ciaro se tra le azioni verticali ce contribuiscono alla resistenza d attrito alla base del muro può essere inclusa la componente verticale della spinta
31 4.5 Verifice di resistenza e stabilità NORMA 4.5. Sistema di ancoraggio: Deve avere resistenza e lungezza sufficienti da assicurare l equilibrio durante il sisma e deve possedere ance capacità di adattamento alle deformazioni del terreno. Si deve assicurare ce il terreno conservi la resistenza durante il sisma e non si avvicini alla condizione di liquefazione. La distanza dell ancoraggio dal muro è: LeLs(1+1.5Sa g ) Ls lungezza riciesta in condizioni statice. COMMENTO 4.5. Sistema di ancoraggio: La lungezza Ls non è fissata da alcuna norma. Per Ls ed Le è opportuno fare riferimento agli angoli formati dalle superfici di scorrimento in condizioni statice e sismice Resistenza della struttura: Non deve essere superata la resistenza di calcolo del muro e degli altri elementi strutturali.
32 Stabilità di muri di sostegno D.M per k v 0 : k W w k W t k v W w W w W t k v W t H P AE cosδ P H/3 A cosδ H/3 P P P AE AE A γ H P A γ H K K A AE + P AE A B P AE γ H ( K K ) AE A Secondo l OPCM 0 marzo 003 n. 374, la spinta dinamica P AE deve essere applicata ad H/ k v 0
33 Verifice di stabilità di muri di sostegno cab + FVi tanϕ Scorrimento: FS FHi FVv i i Ribaltamento: FR(A) FHii qlim Carico limite: F q q. Componente verticale della spinta A vantaggio di sicurezza il contributo della componente verticale della spinta può essere trascurato. Se considerato, nella verifica a scorrimento esso non va sommato alle forze stabilizzanti, ma detratto da quelle instabilizzanti. 3. Eccentricità ed inclinazione carici Nella verifica del carico limite è fondamentale introdurre il valore della base ridotta e i coefficienti di inclinazione del carico. es a 1. Scelta parametri: c a αc u in condizioni non drenate (B.T.) c a c in condizioni drenate (L.T.) (a vantaggio di sicurezza c 0) ϕ a ϕ u 0 in condizioni non drenate (B.T.) ϕ a ϕ sabbie sciolte e argille n.c. (L.T.) tanϕ a 3/4tanϕ sabbie dense e α argille s.c. (L.T.) 5 75 q c u (kpa) B B B/-e B/-e e Comp. fragile Comp. duttile ε
34 4.0 m 0.4 Esempio Si trascurano c, k v e la componente verticale della spinta m kpa Giaia con sabbia γ18 kn/m 3 ϕ Argilla limosa γ19.8 kn/m 3 c 15 kpa ϕ5 DM OPCM OPCM II categoria Z,SB,r Z,SB,r spessore in testa 0.3 spessore alla base 0.5 altezza stelo muro 4 spessore fondazione 0.4 largezza fondazione peso cls 5 Peso muro peso terreno rinterro 18 largezza suola Peso rinterro sulla fondazione angolo ϕ rinterro 35 angolo delta 3.3 angolo beta 0 angolo i 0 k Ka 0.44 Kae DeltaKae Pacos(delta) Paecos(delta) DELTAPaecos(delta) terreno fondazione gamma 19.8 ϕfond 5 c' 0 forze inerzia muro terreno sovraccarico 10 spinta statica sovracc cos(delta) scorrimento
35 Verifica di stabilità di paratie a sbalzo (Terreno asciutto, c 0) condizioni sismice P AE Equilibrio alla rotazione intorno ad O K P da soluzioni con superficie a spirale logaritmica o da M-O per δ0 K PE K PE -K P valutati da M-O per δ0 N.B. K PE 0 K A e K AE valutati da M-O KP KP KPE K PE F F Wk (H+d 0 )/3 (H+d 0 )/ P A (H+d 0 )/3 R O P PE P P d 0 /3 d 0 /3 Progetto: fissato F 1.5 si valuta d 0 Verifica: fissato d 0 si valuta F 1.5
36 Accelerazione critica Si definisce accelerazione critica quel valore dell accelerazione sismica per la quale il sistema muro terreno è in condizioni di equilibrio limite, cioè F1 L equazione ce fornisce l accelerazione critica è: 1 γh K AE cos δ + β sin δ + β tanϕb tanϑ tanϕb Wm Essa è implicita percé K AE è funzione di ϑ e può essere risolta per tentativi, fissando un valore di ϑ ed iterando fincé risulta soddisfatta. Noto tanϑ si calcolano: [ ( ) ( ) ] ( ) ϑ k c k tan 1 v Coefficiente sismico critico a c k c g Accelerazione critica
37 Valutazione degli spostamenti Durante un terremoto l accelerazione sismica può superare l accelerazione critica più volte per brevi intervalli di tempo. In tali intervalli: il coefficiente di sicurezza è F<1, senza tuttavia implicare un completo collasso dell opera; l opera è soggetta ad una accelerazione relativa rispetto al suolo pari a a R a(t)-a c e subisce pertanto degli spostamenti. I metodi dell equilibrio limite e dell analisi limite non forniscono indicazioni circa gli spostamenti permanenti ce un muro può subire durante un evento sismico.
38 Valutazione degli spostamenti: metodo di Newmark (1965) a (m/s ) a c 1 v (m/s) 0 0. s (m) t (s)
39 Valutazione degli spostamenti: metodi semplificati Ricards ed Elms (1979) s v max 4 ac a
40 Valutazione degli spostamenti: metodi semplificati Witman e Liao (1984) s a v max a a max e c max Crespellani, Madiai e Vannucci (1996) s 0.038P D k c ( cm) P D π g t a 0 ( t)dt ν 0 (10 4 gs 3 ) ν 0 numero dei passaggi per lo zero al secondo
41 Esempio di superficie di scorrimento: Grandi spostamenti
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