I processi attentivi. L attenzione selettiva o focale: Attenzione uditiva selettiva
|
|
- Virgilio Bonifacio Gatto
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 I processi attentivi L attenzione selettiva o focale: Attenzione uditiva selettiva 1
2 Sommario Definizione dell attenzione focalizzata o selettiva e dell attenzione divisa L attenzione selettiva uditiva L ascolto dicotico e la tecnica dello shadowing Le prime teorie sull attenzione selettiva e su come, quando e cosa viene selezionato 2
3 Attenzione focalizzata o selettiva: definizione Capacità degli individui di dirigere l attenzione solamente su particolari posizioni, oggetti, informazioni dell ambiente rilevanti per la ns. sopravvivenza e/o per gli scopi che perseguiamo, ignorando le altre L attenzione può focalizzarsi su stimoli presentati in ognuna delle modalità sensoriali ma la prevalenza degli studi: Modalità acustica e visiva Si distingue tra: Attenzione uditiva selettiva Attenzione visiva selettiva 3
4 Attenzione focalizzata L attenzione focalizzata si studia presentando al soggetto due o più stimoli contemporanei e chiedendogli di elaborare e rispondere ad uno solo di essi Lo studio dell attenzione focalizzata ci può dire: cosa e quanto sia possibile selezionare efficacemente alcuni stimoli piuttosto che altri ci consente di studiare i meccanismi (e la natura) del processo di selezione, ed il destino degli stimoli trascurati 4
5 Teorie sull attenzione selettiva Le teorie ed i modelli dell attenzione selettiva cercano di spiegare: come avviene la selezione come viene controllata e/o orientata l attenzione il destino dell informazione trascurata se l attenzione è una componente unitaria o distribuita Lo studio delle basi cerebrali e dei meccanismi neurali possono essere componenti trasversali allo studio di tutte queste questioni I fattori che controllano l attenzione selettiva includono: Le istruzioni verbali La novità Il significato (= la nostra valutazione personale del significato di ciò che stiamo percependo) 5
6 Attenzione uditiva selettiva Noi siamo capaci di udire e comprendere la voce di una persona, ignorando allo stesso tempo le voci intorno di persone che parlano contemporaneamente Il problema del Cocktail party : Che cos è che ci permette di seguire una solo conversazione tra tante? 6
7 Attenzione uditiva selettiva Il problema del Cocktail party : Colin Cherry (1953) Questa abilità utilizza le differenze fisiche dei vari messaggi uditivi, in modo da isolare quello che ci interessa Queste differenze posso includere differenze : di sesso di intensità della voce di localizzazione di chi parla 7
8 Attenzione uditiva selettiva Quando Cherry faceva sentire contemporaneamente ai due orecchi due messaggi pronunciati dalla stessa voce (eliminando le differenze fisiche), chi ascoltava trovava veramente difficile differenziare i due messaggi unicamente sulla base del loro significato 8
9 Attenzione uditiva selettiva Il problema del Cocktail party è stato studiato in laboratorio da Cherry attraverso Il paradigma dell ascolto dicotico La tecnica dello shadowing (ombreggiamento o ripetizione ad alta voce) 9
10 L ascolto dicotico Ascolto dicotico: Due canali audio (destro e sinistro). Il soggetto deve ripetere un messaggio uditivo presentato in un dato canale (nell esempio l orecchio destro) e ignorare un secondo messaggio che veniva trasmesso contemporaneamente all altro orecchio. Compito di Shadowing = ripetere immediatamente ad alta voce parola per parola il messaggio a cui si doveva prestare attenzione. 10
11 L ascolto dicotico Risultati: non si percepisce quasi nulla di ciò che viene presentato nel canale ignorato Chi ascoltava raramente si rendeva conto quando: il messaggio era pronunciato in una lingua straniera o veniva letto al contrario Non si percepiva il significato del messaggio né le singole parole che 11 lo componevano
12 L ascolto dicotico Passa qualcosa attraverso il canale non selezionato? Sì, solo le modifiche fisiche: un grande cambiamento di volume l inserimento di un tono puro un cambiamento di voce uomo/donna Conclusioni: le informazioni uditive trascurate non vengono elaborate senza l intervento dell attenzione che filtrerebbe l info sulla base delle caratteristiche fisiche 12
13 L ascolto dicotico Inoltre, Moray (1959) trovò anche che non si forma memoria per le parole del messaggio trascurato, anche quando queste parole sono state presentate 35 volte ciascuna Tuttavia, 1/3 dei partecipanti riportò di aver sentito il proprio nome 13
14 La teoria di Broadbent (1958) Broadbent (1958): Test di memoria in cui tre coppie di stimoli erano presentate dicoticamente: Tre numeri erano uditi uno dopo l altro da un orecchio, mentre tre numeri differenti erano presentati all altro orecchio Risultati: I soggetti ricordavano i numeri orecchio per orecchio, piuttosto che coppia per coppia NO 2,4,6,5,1,7 14
15 La teoria di Broadbent (1958) Due stimoli o messaggi presentati contemporaneamente accedono in parallelo (cioè insieme) ad un registro sensoriale Ad uno degli stimoli è consentito passare attraverso un filtro sulla base delle sue caratteristiche fisiche (es. localizzazione della fonte) Il filtro è necessario per prevenire il sovraccarico del meccansimo a capacità limitata Gli stimoli che dal registro sensoriale passano attraverso il filtro selettivo sono elaborati ulteriormente (es. in termini di significato) 15
16 La teoria di Broadbent (1958) La teoria di Broadbent (o t. del filtro) spiega bene i risultati ottenuti da Cherry: Il messaggio trascurato è scartato precocemente dal filtro e riceve un elaborazione minima La teoria di Broadbent spiega bene anche gli altri risultati ottenuti con l ascolto dicotico: Il filtro selezione un input alla volta sulla base delle caratteristiche fisiche più salienti che differenziano i due input (cioè l orecchio di arrivo) 16
17 Limiti della teoria Broadbent (1958) Questa teoria però presuppone che il messaggio trascurato sia scartato sempre e in una fase precoce di elaborazione Gli esperimenti avevano però usato soggetti con poca o nessuna esperienza nella tecnica dello shadowing Soggetti con inesperienza riportarono solo 8 % dell info del messaggio ignorato mentre soggetti esperti ne riportano il 67% (Underwood, 1974) 17
18 Limiti della teoria Broadbent (1958) I messaggi poi erano spesso molto simili tra loro (entrambi messaggi verbali presentati uditivamente) grado di somiglianza Quando lo shadowing di brani presentati uditivamente era associato alla presentazione di immagini il ricordo di quest ultime era del 90% (Allport et al., 1972) Se i due stimoli sono diversi tra loro, è spesso possibile elaborare entrambi in più modo completo 18
19 Limiti della teoria Broadbent (1958) Von Wright, Anderson & Stenman (1975): il significato delle parole disattese e non percepite può essere elaborato. Condizionarono i partecipanti ad associare alcune parole con una debole scossa elettrica Presentazione di due liste di parole, le parole precedentemente associate con la scossa e presentate all orecchio disatteso producevano ugualmente una risposta galvanica cutanea. Lo stesso valeva anche per parole simili o per significato o per suono 19
20 Limiti della teoria Broadbent (1958) Broadbent ha proposto un sistema di attenzione selettiva estremamente rigido che non può spiegare perché alcuni individui rilevano il proprio nome (Moray, 1959) Le persone con uno span di memoria ridotto sono meno capaci di controllare il proprio fuoco attenzionale e rilevano più frequentemente quando il proprio nome è presentato nell orecchio disatteso (Conway, Cowan, and Bunting, 2001) Gray & Wedderburn (1960) L ordine preferenziale di ripetizione era determianto dal significato 20
21 Teorie alternative: Anne Triesman (1960)- Evidenze sperimentali Usando la tecnica dello shadowing ha mostrato che a volte i soggetti ripetevano una parola che era stata presentata nel canale trascurato (breakthrough intrusione) Questo si verificava maggiormente quando la parola intrusa era plausibile nel contesto del messaggio a cui si prestava attenzione ed era anche più appropriate rispetto alle corrispondenti parole nel canale cui veniva prestata attenzione. Canale atteso: HO VISTO LA RAGAZZA / del merlo SUGGERISCE Canale trascurato: a me il fischio / SALTARE nella strada (Le parole maiuscole sono quelle ripetute dal soggetto). Anche in questa condizione però le intrusioni si presentava solo il 6% dei casi 21
22 Triesman (1960) Se il filtro bloccasse completamente l accesso all informazione, com è possibile che i soggetti ripetano parole presentate nel canale disatteso? Treisman propone che il filtro non blocca completamente l accesso all informazione ma attenua, cioè diminuisce la probabilità che le parole vengano sentite. In che modo? 22
23 La teoria del filtro attenuato (Triesman, 1964) Il filtro è posto subito dopo il registro sensoriale ma è più flessibile di quanto proposto da Broadbent Esso distingue i messaggi in base alle caratteristiche fisiche: tono, intensità, direzione, ecc. e procede con l analisi secondo un ordine gerarchico (es. caratteristiche fisiche, percettive, semantiche) Se non ci sono sufficienti risorse per analizzare tutta l info, l analisi dell info non rilevante non raggiunge i vertici dell elaborazione e solo gli stimoli che raggiungono la soglia minima stabilita dal filtro vengono analizzate per intero. 23
24 La teoria del filtro attenuato (Triesman, 1964) Alcune soglie possono essere molto basse (il proprio nome) e altre molto alte; Le soglie sono abbassate non solo per effetto del compito, ma anche in base al contesto (come per saltare sentendo il messaggio ho visto la ragazza ) o alle aspettative. Ciò spiegherebbe le intrusioni 24
25 La teoria del filtro attenuato (Triesman, 1964) Il modello propone che le parole dei messaggi che arrivano ai due canali vengano tutte riconosciute, ma anche dimenticate immediatamente a meno che non siano importanti o rilevanti. Nel canale da ripetere le parole sono tutte importanti perché il soggetto ha la consegna di ripeterle. Nel canale disatteso le parole sono poco importanti e verranno immediatamente dimenticate a meno che non abbiano importanza particolare (es. contesto). 25
26 Deutsch e Deutsch (1963) Tutti gli stimoli in arrivo sono analizzati completamente, ma uno solo di questi determina la quale risposta dare sulla base della sua importanza e rilevanza nella situazione in atto Esiste una strettoia (collo di bottiglia) nell elaborazione dell informazione ma questa è localizzata molto più avanti nel processo di elaborazione e si colloca al momento della selezione della risposta 26
27 A che livello avviene la selezione? Broadbent, 1958; Triesman, 1960 Input ambientali Registri Sensoriali Visivo Uditivo. Tattile Memoria di lavoro Le informazioni non ripetute vanno perdute rapidamente MLT o Magazzino permanente Output o Risposta Deutsch e Deutsch (1963) 27
28 Limiti della teoria di Deutsch e Deutsch (1963) Treisman e Riley (1969): tecnica dello shadowing solo su un messaggio ignorando l altro Compito: Interrompere lo shadowing e premere un pulsante quando sentivano una parola bersaglio in uno qualsiasi dei due messaggi Predizioni: A. Il messaggio trascurato viene comunque parzialmente analizzato, quindi si sarebbero rilevate parole bersaglio nel canale trascurato anche se in numero minore (Treisman, 1960) B. Nessuna differenza nel rilevamento tra i due canali (Deutsch e Deutsch, 1963) Risultati: Rilevazione delle parole target nell 87% dei casi nel canale atteso, e nell 8% dei casi in quello trascurato 28
29 Limiti della teoria di Deutsch e Deutsch (1963) Studi ERPs Coch et al (2004): ascolto dicotico in cui i soggetti dovevano prestare attenzione ad uno dei due messaggi Compito era di rilevare e riconoscere la presenza di uno stimolo probe Il probe poteva essere presentato in uno delle due orecchie Risultati: ERPs 100 ms dopo la presentazione del probe erano maggiori se presentati all orecchio a cui si prestava attenzione, elab maggiore per stimoli presentati all orecchio atteso Concl: la t. di Deutsch e Deutsch non è supportata, la selezione avviene fin dai primi stadi di elaborazione 29
30 La teoria dello slippage (Lachter et al., 2004)- il ritorno di Broadbent Secondo Broadbent: Gli stimoli presentati nel canale ignorato non sono veramente inattesi sono stimoli su cui è stata spostata l attenzione. Poiché però l attenzione si sposta da un canale all altro lentamente impiegando ~500 ms molto di quello che viene presentato nel canale trascurato viene perso Negli anni che seguirono si dimostrò che: L attenzione può spostarsi in modo involontario molto più rapidamente (~50 ms) Lachter et al., 2004 compito di decisione lessicale e presentazione di un prime 55 ms 110 ms o 165 ms prima della parola nel canale trascurato Si verificò un effetto priming a 110 ms e a 165 ms Ciò a favore della teoria di Broadbent e contrariamente alle Treisman 30
31 Riassumendo L attenzione selettiva fa si che solo gli stimoli selezionati e sotto diretto controllo dell attenzione ricevono ulteriori analisi permettendo la selezione della risposta Gli stimoli o l informazione non rilevante non è ulteriormente elaborata e decade progressivamente (Broadbent, 1958). L analisi degli stimoli uditivi ai quali non si presta attenzione può essere più consistente di quanto non si ritenesse prima (Triesman, 1960; Deutch e Deutch, 1963) Tuttavia la teoria dell analisi completa (Deutch e Deutch, 1963) dà adito ad alcuni dubbi Ad oggi, grazie anche all utilizzo degli ERPs si ritiene che la selezione comincia ai primi stadi dell elaborazione sensoriale e continui fino alla selezione della risposta 31
The Garden of Earthly Delights, Bosh
ATTENZIONE! The Garden of Earthly Delights, Bosh ATTENZIONE RECEZIONE PERCEZIONE MEMORIA breve termine Working memory MEMORIA lungo termine percetto output Parola immagine Azione Cos è l attenzione? è
DettagliPercezione. Germano Rossi ISSR 2011/12
Percezione Germano Rossi ISSR 2011/12 Percezione 1 Percezione Ci muoviamo nell ambiente, evitando gli ostacoli, verso una meta Manipoliamo gli oggetti e l ambiente che ci circonda (per scrivere usiamo
DettagliAtkinson e Shiffrin cercarono di unificare le nuove conoscenze sulla memoria in un unico modello multimodale.
LA MEMORIA Atkinson e Shiffrin cercarono di unificare le nuove conoscenze sulla memoria in un unico modello multimodale. Secondo questo modello l informazione sensoriale viene conservata per un breve periodo
DettagliReferente Dott.ssa Renza Rosiglioni Corso Re Umberto I, n.5 Ivrea (To) Cellulare
Referente Dott.ssa Renza Rosiglioni Corso Re Umberto I, n.5 Ivrea (To) Cellulare 347 9662237 a cura di RENZA ROSIGLIONI & LARA MASOERO COME FUNZIONA IL NOSTRO CERVELLO l attenzione Ivrea 22 Gennaio 2014
DettagliI processi attentivi. L attenzione selettiva o focale: Attenzione visiva selettiva
I processi attentivi L attenzione selettiva o focale: Attenzione visiva selettiva 1 Sommario L attenzione visiva selettiva e le sue caratteristiche funzionali Lo studio sperimentale dell orientamento attentivo:
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI «G. D ANNUNZIO» DI CHIETI E PESCARA «EFFETTO SNARC»
UNIVERSITA DEGLI STUDI «G. D ANNUNZIO» DI CHIETI E PESCARA «EFFETTO SNARC» PIO RUSSO MARIA GRAZIA FILOMENA PROF. ALBERTO DI DOMENICO Come pensiamo ai numeri? GALTON (1880) In due articoli, riporta le interviste
DettagliLA MEMORIA E LA SCUOLA
LA MEMORIA D Aria Antonia Dispensa ad uso degli studenti Testi di riferimento: BINAZZI TUCCI-D ISA FOSCHINI-BIANCHI DI GIOVANNI-CLEMENTE DANIELI immagini e materiale vario scaricato da internet LA MEMORIA
DettagliRischio Reale e Rischio Percepito: Il ruolo della comunicazione e delle emozioni
Rischio Reale e Rischio Percepito: Il ruolo della comunicazione e delle emozioni M.R Ciceri Professore Associato Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano Responsabile Unità di Ricerca Psicologia del
DettagliL Attenzione «è il prendere possesso da parte della mente in chiara e vivida forma di uno fra tanti oggetti» W. James (1890)
L Attenzione «è il prendere possesso da parte della mente in chiara e vivida forma di uno fra tanti oggetti» W. James (1890) Topics della lezione precedente Cosa significa percepire? Come funziona? Processi
DettagliCorso di Laurea in Educatore dell infanzia A.A Docente: M. Stella Valle
Corso di Laurea in Educatore dell infanzia A.A. 2008-2009 Docente: M. Stella Valle Approccio all elaborazione dell informazione input Cos e l input? E un informazione ambientale che un individuo riceve
DettagliCorso di Laurea in Scienze Motorie A.A Docente: M. Stella Valle
Corso di Laurea in Scienze Motorie A.A. 2007-2008 Docente: M. Stella Valle Approccio all elaborazione dell informazione input Cos e l input? E un informazione ambientale che un individuo riceve per elaborarla.
DettagliValutazione neuropsicologica delle funzioni cognitive
Valutazione neuropsicologica delle funzioni cognitive WWW.FISIOKINESITERAPIA.BIZ La Neuropsicologia è quella disciplina scientifica che indaga le relazioni esistenti tra: funzioni cognitive struttura e
DettagliTest di Autovalutazione
Test di Autovalutazione Il test può essere fatto seguendo alcune semplici indicazioni: Nelle aree segnalate (risposta, domanda, spazio con la freccia,) sono collocati già dei comandi Con un click del mouse
DettagliElaborazione SENSORIALE
Elaborazione SENSORIALE Tutte le esperienze sensoriali hanno in comune tre principi. 1. Uno stimolo fisico 2. Una serie di eventi attraverso i quali lo stimolo viene trasformato in impulsi nervosi 3. Una
DettagliL attenzione nel quotidiano
L attenzione 1 Sommario Il concetto di attenzione e le sue componenti Lo studio sperimentale dell attenzione La misura dei Tempi di Reazione (TR) Limiti degli studi sull attenzione 2 L attenzione nel quotidiano
DettagliFUNZIONI DI BASE PER L APPRENDIMENTO
FUNZIONI DI BASE PER L APPRENDIMENTO Conoscere e comprendere per intervenire LE FUNZIONI DI BASE Qual è la relazione tra funzioni di base (percezione, attenzione, memoria, linguaggio, ragionamento) e apprendimento?.
Dettaglia.a. 2012/2013 CdL in Scienze dell Educazione (I anno) Insegnamento di Psicologia dell Educazione Unità didattica su: LA MEMORIA
a.a. 2012/2013 CdL in Scienze dell Educazione (I anno) Insegnamento di Psicologia dell Educazione Unità didattica su: LA MEMORIA ATTENZIONE motivazione esercizio conoscenza verifica INSEGNAMENTO MEMORIA
DettagliStimolazione Magnetica Transcranica
Stimolazione Magnetica Transcranica TMS oggi Barker 1985 Nexstim 2004 Thompson 1910 BioMag Lab. 1992-2000 Che cos è e che cosa possiamo misurare con la Stimolazione Magnetica Transcranica Con la SMT possiamo:
DettagliA scuola di ATTENZIONE!
Corso di aggiornamento A scuola di ATTENZIONE! 17 febbraio 10, 3h: L attenzione: cos è, quando compare, come si sviluppa. Il processo attentivo o i processi attentivi? Attenzione ed intenzione, attenzione
DettagliAPPRENDIMENTO E NEUROSCIENZE
APPRENDIMENTO E NEUROSCIENZE Modello interattivo e multicomponenziale della compresione Eleonora Aliano Apprendimento e neuroscienze Apprendere: variare la struttura e l attività dei neuroni Ultime notizie
DettagliLa lettura come processo di decodifica. Di Giacomo Dallari
La lettura come processo di decodifica. Di Giacomo Dallari Leggere significa attivare dei meccanismi molto complessi che richiedono l intervento di una serie di abilità e di processi articolati e cooperativi.
DettagliSoccorso e persone con esigenze speciali Esperienze a confronto
Soccorso e persone con esigenze speciali Esperienze a confronto Convegno internazionale a cura del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Criteri di scelta delle tecnologie per i sistemi di allarme rivolti
DettagliLa Memoria a Breve Termine. Modello Multi-stadi o Multi-processi
MEMORIA La Memoria a Breve Termine Modello Multi-stadi o Multi-processi Input ambientali Registri Sensoriali Visivo Uditivo. Tattile MBT o memoria di lavoro Processi di controllo:. Reiterazioni. Decisioni.
DettagliDott.ssa Silvia Re Psicologa Psicoterapeuta SC NPI Cuneo-Mondovì
Dott.ssa Silvia Re Psicologa Psicoterapeuta SC NPI Cuneo-Mondovì Molte persone hanno memoria buona per certe cose ma meno buona per altre. Un bambino piccolo ha una memoria visiva migliore di quella
DettagliOBIETTIVI DI APPRENDIMENTO ANNUALI RICEZIONE SCRITTA (LETTURA)
INGLESE - CLASSE PRIMA TRAGUARDI DI COMPETENZA DA SVILUPPARE AL TERMINE DELLA CLASSE PRIMA Comprende semplici vocaboli orali per eseguire consegne elementari Riproduce semplici vocaboli per memorizzarli
DettagliMemoria e altre sensorialità
Memoria e altre sensorialità I SISTEMI DI MEMORIA Memoria sensoriale Memoria a breve termine (STM) Memoria a lungo termine (LTM) Connessioni tra i livelli di attenzione memorie ripetizione Memoria sensoriale
DettagliL INSEGNANTE RIFLESSIVO la Modificabilità Cognitiva.una speranza per tutti!
L INSEGNANTE RIFLESSIVO la Modificabilità Cognitiva.una speranza per tutti! Monza, 21 Marzo- 23 Maggio 2015 Dott.ssa Maria Russo Dott. Maria Russo L insegnante riflessivo OBIETTIVI DEL CORSO Sviluppare
DettagliCOMPORTAMENTI PROBLEMA E COMUNICAZIONE NELLA SINDROME AUTISTICA
COMPORTAMENTI PROBLEMA E COMUNICAZIONE NELLA SINDROME AUTISTICA comunicazione forma di relazione sociale con cui le persone interagiscono fra loro, si scambiano infor mazioni, mettono in comune esperienze.
DettagliPrincipali teorie percettive
Principali teorie percettive La teoria empiristica di Helmholtz (1867). I dati sensoriali sono parcellari e vengono integrati nella percezione dell oggetto grazie a meccanismi basati sull esperienza passata.
DettagliTRAINING SULLE STRATEGIE DI MEMORIA: ORGANIZZAZIONE DEGLI ESERCIZI
1. REITERAZIONE DELLA CODIFICA Ripeti velocemente Agli allievi viene richiesto di ripetere, articolando il linguaggio il più rapidamente possibile, nomi, lettere, numeri, sillabe,. di materiale (nomi,
DettagliL APPRENDIMENTO MULTIMEDIALE
L APPRENDIMENTO MULTIMEDIALE Tratto dal 3 capitolo del testo Psicologia dell apprendimento multimediale N. Mammarella, C. Cornoldi, F. Pazzaglia Il Mulino, 2005 Per multimedialità si intende la somministrazione
DettagliIl bambino audioleso a scuola. Alessandra Pompilio Francesca Premier
Il bambino audioleso a scuola Alessandra Pompilio Francesca Premier 28.09.2017 Le tappe dello sviluppo dell ascolto e del linguaggio nel bambino normudente Il bambino normudente... Acquisisce queste tappe
DettagliLABORATORIO Corso di Pedagogia speciale Prof.ssa Zappaterra IV anno GRUPPO 1 23 settembre :00/19:00 Dr.ssa Lucia Donata Nepi
Scuola di Studi Umanistici e della Formazione CdS in Scienze della Formazione Primaria! LABORATORIO Corso di Pedagogia speciale Prof.ssa Zappaterra IV anno GRUPPO 1 23 settembre 2015 16:00/19:00 Dr.ssa
DettagliSCUOLA PRIMARIA PIANI DI STUDIO CORPO MOVIMENTO SPORT ANNO SCOLASTICO 2010/2011
SCUOLA PRIMARIA PIANI DI STUDIO CORPO MOVIMENTO SPORT ANNO SCOLASTICO 2010/2011 CLASSE PRIMA - Essere in grado di riconoscere i diversi segmenti del corpo e le loro possibilità di movimento - Riuscire
DettagliMichael Posner SISTEMA
Michael Posner Psicologo americano famoso ricercatore nel campo dell attenzione Ha proposto un modello anatomo-fisiologico dell attenzione distinguendo 3 sottosistemi: SISTEMA DI VIGILANZA SISTEMA ATTENZIONALE
DettagliPOSSIBILI BASI NEURALI DEI DISTURBI PRASSICI
POSSIBILI BASI NEURALI DEI DISTURBI PRASSICI L area F5 codifica specifici movimenti della mano, organizzandoli in azioni finalizzate di afferramento e manipolazione di oggetti. I neuroni di afferramento
DettagliApprendimento, Memoria, e Percezione
14 Febbraio 2007 Corso di Laurea in Informatica Multimediale Facoltà di Scienze MMFFNN Università di Verona Apprendimento, Memoria, e Percezione Chiara Della Libera DSNV Università di Verona Sezione di
DettagliIntelligenza. Germano Rossi ISSR 2011/12
Intelligenza Germano Rossi ISSR 2011/12 Intelligenza Il concetto di intelligenza è stato ed è uno dei più controversi della storia della In realtà è anche difficile definire l intelligenza perché dipende
DettagliCosa si intende per produzione del testo?
1 Cosa si intende per produzione del testo? A partire dagli anni 80 si matura la consapevolezza che la produzione di un testo scritto sia un processo principalmente cognitivo: anche gli aspetti grafo-motori
DettagliLinguaggi visivi della comunicazione Lumsa a.a. 2011/2012 Piero Polidoro. 22 novembre 2011 lezione 8 enciclopedia, inferenza, interepretazione
Linguaggi visivi della comunicazione Lumsa a.a. 2011/2012 Piero Polidoro 22 novembre 2011 lezione 8 enciclopedia, inferenza, interepretazione Sommario 1. Semiotica interpretativa 2. Inferenza ed enciclopedia
DettagliPALLAVOLO SPORT DI SITUAZIONE. Sport di situazione: richiede capacità di adattamento a situazioni che si modificano rapidamente e continuamente.
PALLAVOLO SPORT DI SITUAZIONE Sport di situazione: richiede capacità di adattamento a situazioni che si modificano rapidamente e continuamente. 1 Nella pallavolo l azione è regolata dall interazione tra
DettagliTrasduzione sensoriale
Trasduzione sensoriale Prima fase di elaborazione dello stimolo, comune a tutti i sistemi sensoriali Il neurone sensoriale traduce gli eventi fisici in segnali elettrici che viaggiano attraverso le fibre
DettagliLa percezione acustica
27 Febbraio 2007 Corso di Laurea in Informatica Multimediale Facoltà di Scienze MMFFNN Università di Verona La percezione acustica Chiara Della Libera DSNV Università di Verona Sezione di Fisiologia Umana
DettagliI.C. MONTE SAN PIETRO PROGRAMMAZIONI ISTITUTO MUSICA
I.C. MONTE SAN PIETRO PROGRAMMAZIONI ISTITUTO MUSICA Disciplina: EDUCAZIONE AL SUONO E ALLA MUSICA CLASSE I Obiettivi Formativi: Percezione e comprensione della realtà sonora nel suo complesso. Produzione
Dettagli- COGNIZIONE NUMERICA -
- COGNIZIONE NUMERICA - Saper leggere e scrivere i numeri Contare oggetti in un insieme Calcolare attraverso le quattro operazioni Applicare queste abilità sul denaro Dire orari e date Trovare una certa
DettagliNeuropsicologia. R-Bans
Neuropsicologia R-Bans La memoria: RBANS Gli indici (o domini) della RBANS che si occupano di valutare la memoria sono: memoria immediata la memoria differita RBANS: Dominio Memoria immediata Indica l
DettagliAppunti di psicologia
Appunti di psicologia La memoria LA MEMORIA È un processo che si basa su tre meccanismi: l immagazzinamento,la ritenzione e il consolidamento delle conoscenze acquisite con l apprendimento Tali meccanismi
DettagliCORSO DIAVVICINAMENTO ALLA L.I.S. MARIA BUCCI
CORSO DIAVVICINAMENTO ALLA L.I.S. MARIA BUCCI e-mail: mariabucci@iol.it COSA E LA LINGUA SCRITTA? I meccanismi coinvolti nella lettosrittura e quelli nella produzione e comprensione del linguaggio orale
DettagliALLEGATO N.3 PROTOCOLLO DI RETE VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE LINGUISTICHE ASSOCIATE AL QUADRO DI RIFERIMENTO PER LIVELLI (Q.R.E.
ALLEGATO N.3 PROTOCOLLO DI RETE VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE LINGUISTICHE ASSOCIATE AL QUADRO DI RIFERIMENTO PER LIVELLI (Q.R.E.) data di compilazione / / a cura di classe di inserimento LINGUA ORALE 1
DettagliPSICOLOGIA GENERALE. Attenzione e coscienza. roberto.burro@univr.it
PSICOLOGIA GENERALE Attenzione e coscienza roberto.burro@univr.it L attenzione Definire puntualmente l attenzione non è facile perché si riferisce ad una varietà di fenomeni psicologici tra loro differenti.
DettagliOperazione mani pulite di Laura Cassata
Operazione mani pulite di Laura Cassata Autore Laura Cassata Referente scientifico Michela Mayer Grado scolastico Scuola Secondaria di I grado Percorso collegato La vita in un pugno di terra Nucleo Leggere
DettagliGESTIONE INVENTARIO e RETTIFICHE INVENTARIALI
GESTIONE INVENTARIO e RETTIFICHE INVENTARIALI Riepilogo l elenco delle operazioni da seguire per elaborare un inventario a fine anno e per caricare eventuali rettifiche di magazzino. ELABORAZIONE INVENTARIO
Dettagliautismo e disturbi generalizzati di sviluppo Istituto Skinner Napoli Docente Mario D Ambrosio
autismo e disturbi generalizzati di sviluppo Istituto Skinner Napoli Docente Mario D Ambrosio Criteri diagnostici per il disturbo autistico (DSM IV) Compromissione qualitativa dell interazione sociale
DettagliGli stadi dell apprendimento
Gli stadi dell apprendimento L apprendimento consiste di due stadi La memoria a breve termine, cioè la memoria immediata di stimoli appena percepiti, che contiene temporaneamente una quantità limitata
DettagliDefinizione: Capacità di selezionare le informazioni utili, ignorando quelle che non lo sono. William James: attenzione = capacità di resistere alla
1 Definizione: Capacità di selezionare le informazioni utili, ignorando quelle che non lo sono. William James: attenzione = capacità di resistere alla distrazione. Riceviamo troppe informazioni per poter
DettagliCorso integrato di Bioingegneria Medicina Fisica e Riabilitativa SISTEMI SENSORIALI E PERCEZIONE. Sistemi sensoriali Stimoli esterni.
Corso integrato di Bioingegneria Medicina Fisica e Riabilitativa Docente: Ricevimento: Esame: Testi di riferimento: Mirta Fiorio III piano, studio Prof. Paola Cesari mirta.fiorio@medicina.univr.it 045
DettagliRISULTATI DI ALCUNI STUDI SPERIMENTALI SULLA RIABILITAZIONE DELLA DISLESSIA:
RISULTATI DI ALCUNI STUDI SPERIMENTALI SULLA RIABILITAZIONE DELLA DISLESSIA: FATTORI NEUROPSICOLOGICI IMPLICATI E MODELLI DI RIFERIMENTO Maria Luisa Lorusso IRCCS E. Medea Bosisio Parini (LC) E NOTO CHE.
DettagliStudio dei meccanismi mediante i quali il movimento viene controllato.
Studio dei meccanismi mediante i quali il movimento viene controllato. IL CONTROLLO MOTORIO (motor control) -pianificazione del movimento -controllo dell esecuzione del movimento Pagina 1 di 45 Movimento:
Dettagliattenzione selettiva
STROOP Effect L effetto Stroop è un esempio di bias e/o variazione nei tempi di reazione nell esecuzione di un compito in cui è necessario controllare una risposta automatica irrilevante e fornire una
DettagliFunzioni simboliche superiori
Funzioni simboliche superiori LE AGNOSIE Dott.Patrik Fazio & Prof. Enrico Granieri Sezione di Clinica Neurologica Università di Ferrara LE AGNOSIE Agnosia è l incapacità di riconoscere gli oggetti, pur
DettagliI FONDAMENTALI SENZA PALLA TRAGUARDI DI COMPETENZA
Federazione Italiana Pallacanestro Settore Giovanile Minibasket e Scuola Lezioni Integrate Minibasket Proposta Pratica. Obiettivo didattico : I FONDAMENTALI SENZA PALLA TRAGUARDI DI COMPETENZA - sviluppo
DettagliMOCK TRIAL TORINO PRESENTAZIONE EPG, PARENTAL CONTROL E BREVETTO EP922
MOCK TRIAL TORINO 30.10.2017 PRESENTAZIONE EPG, PARENTAL CONTROL E BREVETTO EP922 1 Informazione di programmi a video nell arte nota: Teletext o televideo Un tempo, i palinsesti dei programmi televisivi
DettagliLINGUA ITALIANA. Sapere Nuclei fondanti TESTO. Saper fare. Memorizzare. Comprendere. Produrre CODICE OGGETTO CULTURALE LESSICO.
LINGUA ITALIANA è è Sapere Nuclei fondanti OGGETTO CULTURALE che registra i CAMBIAMENTI. CODICE Utilizzato per la COMUNICAZIONE Ha come unità fondamentale il TESTO Utilizza un LESSICO Saper fare che determinano
DettagliLa percezione uditiva
La percezione uditiva La natura dei suoni Onde qualsiasi suono, discorso o sinfonia, è un unica onda di pressione dell aria Percezione In quanti modi si può descrivere un suono? Forte, debole,... (intensità)
DettagliLingua Straniera. Sviluppare curiosità nei confronti di documenti sonori. Identificare parole note in L 2. Usare semplici espressioni di interazione.
Lingua Straniera Classe Prima e Seconda Per far familiarizzare il bambino con una nuova realtà fonologica si darà ampio spazio ad attività di ascolto/ricezione. pertanto saranno privilegiate le attività
DettagliManuale Utente Versione 0.3. Costi e performance. Manuale dell Utente. Pubblicazione: 14/11/2005 Pagine: 1/20
CIRCE Costi e performance Manuale dell Utente Pubblicazione: 14/11/2005 Pagine: 1/20 Indice 1. Descrizione generale interfaccia...3 2. Accesso al programma...5 3. Input...7 3.1 Input Volume dei prodotti...
DettagliCoscienza. - Diversi livelli di coscienza:
Coscienza La facoltà che l uomo ha di essere consapevole momento per momento di se stesso (sensazioni, dei pensieri e dei sentimenti che vengono provati in un dato momento) e consapevole del proprio ambiente
DettagliIl cervello: due emisferi, ciascuno suddiviso in quattro lobi: frontale, parietale, temporale e occipitale.
LINGUAGGIO E CERVELLO Il cervello: due emisferi, ciascuno suddiviso in quattro lobi: frontale, parietale, temporale e occipitale. Unità cellulare fondamentale è il neurone. 12mld di neuroni, connessi in
DettagliQUATTRO PERCORSI UNA META
Gabriele Pandiani QUATTRO PERCORSI UNA META Metodo per chitarra Gabriele Pandiani, Quattro percorsi una meta Copyright 2015 Edizioni del Faro Gruppo Editoriale Tangram Srl Via Verdi, 9/A 38122 Trento www.edizionidelfaro.it
DettagliIl contrasto. La percezione del contrasto. Contrasto e filling-in. Il contrasto simultaneo. Le distribuzioni di luminanza (ii)
20 Aprile 2006 Corso di Laurea in Informatica Multimediale Facoltà di Scienze MMFFNN Università di Verona Il contrasto La percezione del contrasto Chiara Della Libera DSNV Università di Verona Sezione
DettagliLA MEMORIA DI LAVO- RO NELLA MALATTIA DI ALZHEIMER:
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI FIRENZE LA MEMORIA DI LAVO- RO NELLA MALATTIA DI ALZHEIMER: RECENTI ACQUISIZIONI LAUREANDA:SARA CORADESCHI RELATORE: NICOLETTA BERARDI ANNO ACCADEMICO 2008-2009 Breve resoconto
DettagliSEZIONE DI PSICOLOGIA DIPARTIMENTO DI SCIENZE ANTROPOLOGICHE Corso podestà Genova Tel Fax
Indagine su processi cognitivi ed attentivi in soggetti con X fragile Progetto curato e coordinato dal Prof. Francesco Benso, docente di Psicologia Fisiologica presso l Università degli Studi di Genova,
DettagliLe strategie di memoria per gli over 60
Le strategie di memoria per gli over 60 Alleniamo la memoria Errate convinzioni sul funzionamento della propria mente e della propria memoria La conoscenza della propria capacità cognitiva e l attitudine
DettagliLINGUAGGIO E COMUNICAZIONE. d.ssa A. Giaquinta
LINGUAGGIO E COMUNICAZIONE d.ssa A. Giaquinta Linguaggio e Comunicazione Linguaggio: capacità di associare suoni e significati attraverso regole grammaticali Due funzioni: Funzione comunicativa Funzione
DettagliMason, Psicologia dell'apprendimento e dell'istruzione, Il Mulino, Capitolo VI.
Capitolo VI. APPRENDERE STRATEGIE E ABILITÀ: METACOGNIZONE, COMPRENSIONE E PRODUZIONE DEL TESTO 1 Evoluzione per: esperienze sviluppo delle abilità meta cognitive. 2 Cosa è la metacognizione? E la metacomprensione?
DettagliIstituzioni di linguistica a.a Federica Da Milano.
Istituzioni di linguistica a.a.2014-2015 Federica Da Milano federica.damilano@unimib.it Linguaggio e cervello Le sonorità del linguaggio Dal punto di vista fisico, i suoni del linguaggio sono identici
DettagliAscoltare, parlare,interagire
Ascoltare, parlare,interagire Corso 2008/2009 So-stare nel conflitto 1. Incontro: 6 ottobre 2008 LE INDICAZIONI PER IL CURRICULO 2007 Segnano una discontinuità rispetto alle precedenti - non tanto ideologica,
DettagliAlgoritmi. Pagina 1 di 5
Algoritmi Il termine algoritmo proviene dalla matematica e deriva dal nome di in algebrista arabo del IX secolo di nome Al-Khuwarizmi e sta ad indicare un procedimento basato su un numero finito operazioni
DettagliLABORATORIO LINGUISTICO WL
LABORATORIO LINGUISTICO WL Le nuove tecnologie oggi fruibili rendono possibili progetti arditi, che mai si sarebbero immaginati sino a poco tempo fa. La tecnologia WIRELESS DIGITALE consente di comunicare
DettagliEFFETTO NAVON QUADRO STORICO
EFFETTO NAVON QUADRO STORICO VISIONE GESTALT : sistema percettivo come un apparato elastico in grado di inghiottire e digerire contemporaneamente tutte le informazioni visive. VISIONE AKTUALGENESE : va
DettagliQUICK GUIDE ESAMI DI STATO
QUICK GUIDE ESAMI DI STATO Le operazioni da eseguire sono semplici e lineari, ma è opportuno ricordarne la corretta sequenza nella quale vanno eseguite. Flusso delle operazioni da eseguire: 1. Inserimento
DettagliDisplay numerico con i LED
Display numerico con i LED Ferrari, Porti, Zannetti 1 febbraio 2016 1 Scheda Questo progetto prevede l unione di più caratteristiche prese dai vari progetti fatti in precedenza, per riuscire a formare
DettagliProcessi automatici e controllati nei soggetti con ADHD
Centro di Potenziamento Cognitivo di Milano Processi automatici e controllati nei soggetti con ADHD Rosa Angela Fabio e Simona Losa Università Cattolica di Milano SCOPO INDAGARE SE IL DEFICIT RISCONTRATO
DettagliIL SISTEMA UMANO NELL INTERAZIONE UOMO-COMPUTER
IL SISTEMA UMANO NELL INTERAZIONE UOMO-COMPUTER Emanuele Pasqualotto LA PSICOLOGIA COGNITIVA!! It is concerned with the internal process involved in making sense of the environment and deciding what action
DettagliQuando il silenzio non paga
Quando il silenzio non paga Isabella Soscia & Emilio Tanzi Milano 27 giugno 2008 Agenda Dati epidemiologici (cenni): aggiornamento dal Centro Operativo AIDS Il marketing sociale per la promozione della
DettagliConsistenza ortografico-semantica:
Consistenza ortografico-semantica: EFFETTI DI TRASPARENZA SEMANTICA IN PAROLE MORFOLOGICAMENTE SEMPLICI? Marco Marelli, Simona Amenta, Davide Crepaldi Masked-priming in morfologia TARGET Condizione trasparente
DettagliLa formazione mentale del giovane calciatore
2015-2016 Daniele Fedeli (Università degli Studi di Udine) La formazione mentale del giovane calciatore CRITICITÀ Mantenere l attenzione Far rispettare alcune regole Gestire le dinamiche di gruppo Far
DettagliLA MEMORIA. è la funzione che ci permette di codificare, conservare nel tempo e recuperare le informazioni tratte dalla nostra esperienza quotidiana
Non abbiamo una memoria, ma molte memorie (Baddeley, 1984) LA MEMORIA è la funzione che ci permette di codificare, conservare nel tempo e recuperare le informazioni tratte dalla nostra esperienza quotidiana
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO BASSA ANAUNIA - DENNO PIANO DI STUDIO DI ITALIANO CLASSE SECONDA
ISTITUTO COMPRENSIVO BASSA ANAUNIA - DENNO PIANO DI STUDIO DI ITALIANO CLASSE SECONDA Competenza 1: Interagire e comunicare verbalmente in contesti di diversa natura. Interagire e comunicare verbalmente
DettagliArgomenti trattati: Pomeriggio (x chi è sopravvissuto alla mattina ovviamente) Disturbi ortografici e dislessia: è una vera causa? Il sistema visivo;
Argomenti trattati: Pomeriggio (x chi è sopravvissuto alla mattina ovviamente) Disturbi ortografici e dislessia: è una vera causa? Il sistema visivo; Forma visiva della parola; La segregazione grafemica;
DettagliGRIGLIA DI VALUTAZIONE ORALE BIENNIO
GRIGLIA DI VALUTAZIONE ORALE BIENNIO La valutazione orale si articola su diversi tipi di prove, da semplici esercizi grammaticali a dialoghi guidati fra studenti o con l insegnante a simulazione di situazioni
DettagliFRANCESE. Classe SECONDA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO. SEZIONE A: Traguardi formativi e percorsi didattici
FRANCESE Classe SECONDA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO COMPETENZE SPECIFICHE LINGUA Saper raccontare un fatto passato. Ascoltare linguistiche riprodotte con materiale audio e audiovisivo. Ascoltare ritmi
DettagliINDICE. 1. Procedura d esame. 2. Tipi di domande. Inizio esame Ambiente d esame Fine esame. Check box Option box Collegamenti Ordinamenti Simulazioni
TUTORIAL TUTORIAL INDICE 1. Procedura d esame Inizio esame Ambiente d esame Fine esame 7 9 13 2. Tipi di domande Check box Option box Collegamenti Ordinamenti Simulazioni 15 15 16 16 17 5 1. Procedura
DettagliProtezione dei minori con autismo dalla violenza e dall abuso e Prevenzione della violenza commessa da minori con autismo
Protezione dei minori con autismo dalla violenza e dall abuso e Prevenzione della violenza commessa da minori con autismo Alcune caratteristiche delle persone autistiche L autismo non è un problema di
DettagliCLASSE PRIMA OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO ITALIANO A) ASCOLTARE 1 BIMESTRE 2 BIMESTRE 3 BIMESTRE 4 BIMESTRE
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO CLASSE PRIMA ITALIANO A) ASCOLTARE 1 1) Ascoltare e comprendere un comando 1. Prestare attenzione a messaggi orali di vario tipo 2. Comprendere ed eseguire semplici
DettagliL AUTISMO: definizione
L AUTISMO: definizione GLI AUTISMI L autismo è una sindrome comportamentale causata da un disordine del neurosviluppo, con esordio nei primi 3 anni di vita. (Linea Guida 21) Nella classificazione del DSM-5,
DettagliRapporto sulle indagini conoscitive sul personale di INMP Anno 2013
Rapporto sulle indagini conoscitive sul personale di INMP Anno 2013 INMP- Sistema informativo Sommario Premessa... 2 Benessere Organizzativo... 2 Grado di condivisione del Sistema di misurazione e valutazione
DettagliProgetto IPDA Prevenire le difficoltà d apprendimento a partire dall'ultimo anno della Scuola d Infanzia
Progetto IPDA Prevenire le difficoltà d apprendimento a partire dall'ultimo anno della Scuola d Infanzia L INTERVENTO DI POTENZIAMENTO DEI PREREQUISITI Il profilo del bambino ottenuto dall applicazione
DettagliDigital Power. Potenza Digitale Più Potenza - Meno Stress
906 43 836 02/07.03 Printed in Denmark People First, Le persone prima di tutto, è lo spirito della OTICON che si riflette in tutto quello che facciamo. Sono persone e non solo orecchie che usano i nostri
Dettagliscaricato da
Fisiopatologia dei disordini della cognitività Prof. Roberto Cotrufo 2009 La neuropsicologia Ha per oggetto la cognitività ed i suoi disordini Utilizza il linguaggio della psicologia Della neurologia conserva
Dettagli